CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 180

L’isola del libro: letture per le vacanze

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

 

 

Therese Anne Fowler “Tre sorelle” -Neri Pozza- euro 19,00

Tutto parte dal lascito testamentario di Marti Geller: prima di morire stabilisce che le tre figlie, dopo un mese dalla sua dipartita, dovranno riunirsi nel Maine, a Mount Desert Island per vendere l’amato cottage di famiglia.

Le eredi sono donne ormai adulte e con vite diverse. La primogenita Beck è una giornalista free lance, incastrata da 25 anni in un matrimonio ormai senza passione; lei e Paul condividono il tran tran quotidiano più come amici che amanti. Anche perché lui pensa a un’altra donna ……e vedrete chi.

Claire, la secondogenita, si considera la meno riuscita delle tre. E’ separata e travolta dall’amore per un uomo sbagliato che la sta disintegrando poco a poco.

Infine Sophie, la più piccola e apparentemente di successo; è un’influencer e la sua vita è una girandola continua di viaggi, glamour, party, eventi con personaggi famosi. Ma se si guarda oltre la superficie si scopre che non è tutto oro quello che luccica.

Mentre seguiamo le loro diverse sensibilità alle prese con il lutto, emerge anche un segreto che la madre aveva tenuto ben nascosto. Un bellissimo romanzo che mette a nudo i grovigli emotivi dei rapporti familiari.

 

 

Gillian McAllister “Posto sbagliato momento sbagliato”

-Darkside Fazi Editore- euro 18,50

E’ uno dei thriller del momento; la trama, lo stile di scrittura e il geniale meccanismo narrativo giustificano in pieno il successo che sta riscuotendo.

L’autrice inglese, che prima di dedicarsi alla narrativa esercitava l’avvocatura, vi inchioda subito alle pagine del libro. Siamo di notte e Jen si affaccia alla finestra in attesa che rientri il figlio adolescente. Quella che è una normalissima preoccupazione materna si tramuta immediatamente in orrore. Infatti scorge in lontananza il suo rampollo Todd che accoltella un uomo.

E’ l’inizio di un periglioso viaggio di Jen all’indietro nel tempo, nel passato in cui cercare risposta al perché di quell’azione violenta. La McAllister imbastisce 368 pagine mozzafiato intorno al quesito: «cosa potrebbe accadere se una madre vedesse il figlio commettere un omicidio e poi potesse tornare indietro nel tempo per impedirglielo?»

Ovviamente non va anticipata la trama di questa corsa a ritroso per cambiare i destini. Piuttosto due parole sull’autrice, nata nel 1985, e ha scritto questo thriller quando non era ancora diventata madre. A maggior ragione è stata abilissima nell’immedesimarsi negli stati d’animo di una genitrice ossessionata dalla volontà di capire il gesto del figlio, l’essere che ha messo al mondo, del quale si sente responsabile e che ama più di ogni altro sulla faccia della terra.

Nel thriller Jen è tutta tesa a riavvolgere la sequenza degli eventi nel disperato tentativo di cambiare le cose e impedire al figlio di macchiarsi le mani e l’anima di sangue. C’è tutta l’angoscia di una madre, raccontata magistralmente dalla McAllister che ora ha un bimbo ancora piccolo e vive sulla propria pelle tutte le ansie del ruolo.

 

Anthony Marra “La storia comincia domani” – Frassinelli- euro 20,00

Anthony Marra è un giovane scrittore americano nato a Washington nel 1984, di origini italiane dal lato del padre. Ha insegnato in varie università statunitensi e vinto numerosi premi letterari con i suoi racconti e il libro di esordio nel 2014 “La fragile costellazione della vita”.

La storia comincia domani” è ambientato tra la Hollywood degli anni Quaranta e l’Italia fascista ed ha per protagonista Maria Lagana, arrivata nella mecca del cinema nel tentativo di smarcarsi dal passato.

E’ figlia di un noto avvocato romano, Giuseppe Lagana, che sulla scorta di alcuni documenti compromettenti è stato arrestato e mandato al confino in uno sperduto paesino calabrese.

Maria aveva 12 anni quando con la madre era arrivata a Los Angeles, poi si era fatta strada in una casa cinematografica. Da semplice impiegata è diventata produttrice associata alla Mercury Pictures; siamo nel 1941 epoca in cui la censura è severissima. Maria si è dimostrata abilissima nell’aggirare le stringenti regole, ma ora la Mercury si trova sull’orlo della bancarotta.

Il romanzo racconta il microcosmo e le difficoltà degli esuli che in America cercano possibilità di esprimersi; mentre d’altro canto Maria ha continuato a scrivere al padre lontano che le promette di raggiungerla oltreoceano…ma le cose saranno più complicate che mai.

 

 

Kathy Reichs “Freddo nelle ossa” -Rizzoli- euro 19,00

Inizia con un ritrovamento agghiacciante l’ultimo thriller dell’antropologa e scrittrice americana Kathy Reichs che ha creato il personaggio di successo dell’antropologa forense Temperance Brennan. E’ il 21esimo pubblicato in Italia ed ancora una volta riconferma la bravura dell’autrice i cui romanzi hanno ispirato anche la fortunata serie tv “Bones”.

Tutto comincia in una gelida serata di gennaio quando qualcuno lascia sull’uscio di casa di Temperance, a Charlotte in North Carolina, un misterioso pacco che contiene un occhio umano infilzato con uno spillone. Tempe nota che nel bianco dell’orbita sono state incise delle coordinate geografiche. Ed è così che inizia il suo viaggio nell’orrore.

Le coordinate conducono alla latrina di un ostello per studentesse in cui viene rinvenuto un sacco con un cranio decomposto a cui manca un occhio. Scattano immediate le indagini di Tempe Brennan che non si limita certo al suo ruolo di antropologo forense abilissima decifrare i segreti delle ossa che finiscono sul suo tavolo di laboratorio.

Senza anticipare troppo, preparatevi comunque ad affrontare corpi accatastati in un crematorio, altri rinvenuti in cassonetti della spazzatura o appesi ad un albero. E via di seguito con continui colpi di scena che riguarderanno da vicino anche Tempe e coinvolgeranno i suoi affetti più cari, a partire dalla figlia. Un thriller che non concede tregua e appassiona anche con i dettagli della vita privata della protagonista.

Non è un caso che Kathy Reichs sia annoverata tra le principali scrittrici di crime americane, che nei suoi best seller miscela le competenze della sua professione medico forense con una notevole abilità narrativa.

 

Javier Castillo “Il gioco dell’anima” -Salani- euro 19,90

Castillo è l’autore del best seller diventato anche serie tv su Netflix “La ragazza di neve” ed ora bissa il successo con questo thriller che ha per protagonista la giovane giornalista investigativa Miren Tiggs, la quale ha accantonato momentaneamente il mestiere per scrivere un libro di grande successo. E’ frutto di 12 anni di ricerche di Kiera Templeton una bambina di 3 anni che era scomparsa.

Mentre nel 2011 incontra i suoi lettori durante un firma copie riceve una strana busta con dentro l’agghiacciante polaroid di un’adolescente imbavagliata con la scritta Gina Pebbles 2022 e scritto “Vuoi giocare?”

Ma la trama è ben più complessa ed intrigante perché nel frattempo a New York in un quartiere periferico viene trovata orribilmente crocifissa una ragazza di 15 anni. Miren si immerge nell’indagine e via via scopriremo un intreccio davvero complesso.

Aiutata dal suo professore di giornalismo Jim Schmoer, si inerpica su una montagna di rebus inquietanti che hanno a che fare con il mondo degli adolescenti tormentati sullo sfondo di una New York che non è quella delle mille luci brillanti, piuttosto quella dei quartieri poveri del Queens dove crescere e vivere è difficilissimo..

 

 

Enrico Pandiani “Ombra” -Nero Rizzoli- euro 17,00

Si riconferma giallista di razza lo scrittore torinese vincitore del Premio ScerbanenCo con il precedente “Fuoco”, che ora vi travolgerà con una storia che non corre solo sul filo delle indagini, ma scandaglia anche tematiche sociali di spessore.

Protagonisti sono Max, Abdel, Sanda e Vittoria, due uomini e due donne imperfetti, con parecchie zone d’ombra e insicurezze, evasi da un carcere francese e diventati loro malgrado dei detective, al servizio dell’enigmatico Numero Uno. Lo sfondo è sempre Torino, in autunno avanzato, e questa volta i 4 sono alle prese con un caso in grado di fare tremare nientemeno che il Vaticano.

Tutto scatta con la morte di un sacerdote molto dedito ai suoi parrocchiani, don Mario Stejardt finito sotto un tram per colpa di un concatenarsi di strane dinamiche che in un secondo coinvolgono più persone e le travolgono. Però non è del tutto chiaro se sia stato davvero un incidente dovuto al caso, oppure il risultato di un rocambolesco omicidio programmato e studiato nei minimi dettagli.

Nell’agone entrano anche gli altri personaggi coinvolti nell’incidente, un elettricista e un baby sitter moldava, e sono da chiarire parecchie cose che riguardano la parrocchia e chi gravita lì intorno.

Inoltre la trama si infittisce con un’indagine parallela, condotta dall’avvocato Teodoro Barattieri (compagno di Abdel) e di più è meglio che non anticipi. Un thriller che pesca anche dalla cronaca e si addentra nei meandri della Curia e mette a nudo lati oscuri della Chiesa.

Cultura, sport, spettacoli. Ecco il Ferragosto sotto la Mole

Sono tante le attività per chi rimarrà in città il 15 agosto, tra le aperture straordinarie di musei, piscine e cinema, in attesa del Todays festival e della grande pallavolo dei campionati europei femminili del CEV Eurovolley.

I MUSEI

Tanti i musei aperti, che accoglieranno cittadini e turisti in cerca di un po’ di refrigerio all’insegna dell’arte, a partire dai musei civici, che osserveranno un’apertura straordinaria il 14 agosto in orario 10-18 e saranno aperti anche il 15 agosto con ingresso a tariffa speciale di un euro. Un biglietto dal prezzo simbolico, che permetterà di visitare sia le collezioni permanenti, sia le esposizioni temporanee, con l’eccezione di tre mostre – Bizantini a Palazzo Madama, Buddha 10 Reloaded al MAO e Viaggio al termine della statuaria alla GAM – visitabili con l’aggiunta di un euro. Un’occasione speciale sarà offerta dalle visite guidate organizzate nei tre musei nella giornata di Ferragosto al prezzo di 6 euro, da prenotare all’indirizzo email prenotazioniftm@arteintorino.com o al numero 0115211788.

Il 15 agosto sarà invece gratuito l’accesso alle Gallerie d’Italia, inclusa l’esposizione temporanea Senza tempo, dedicata alla spettacolare fotografia in bianco e nero di Mimmo Jodice. Il museo di piazza San Carlo sarà aperto anche il 14 agosto a tariffe ordinarie.
Il Museo della Montagna sarà aperto il 15 agosto con ingresso ridotto a 7 euro.
Il Centro italiano per la fotografia CAMERA aprirà a Ferragosto con ingresso libero alla mostra Futures 2023, mentre la personale della fotografa statunitense Dorothea Lange sarà visitabile a tariffa ordinaria.
Anche il Museo Pietro Micca, il Museo della Frutta, il Museo della Radio e il Museo Diffuso della Resistenza saranno accessibili il 15 agosto gratuitamente.

I Musei reali, da poco promossi nella prima fascia dei musei italiani, tra cui spiccano indiscussi gioielli come il Colosseo, gli Uffizi e la reggia di Caserta, saranno visitabili a tariffa ordinaria il 14 agosto in orario 10-18 e il 15 agosto con orario prolungato 9-19.

Il Museo nazionale del Cinema osserverà apertura straordinaria con orario esteso 9-21 e una riduzione sul prezzo del biglietto. Dalle 11 alle 15, inoltre, si potrà scoprire il museo accompagnati da guide esperte, al costo di 6 euro.

Il Museo Egizio resterà aperto al pubblico lunedì 14 agosto con orario prolungato 9-18.30 e martedì 15 agosto con orario prolungato 9-21.

Il complesso della Venaria Reale aprirà le porte della reggia e delle mostre temporanee dalle 10 alle 19, dei giardini dalle 10 alle 20 e del castello della Mandria dalle 10 alle 17.

PISCINE, CINEMA E ALTRE INIZIATIVE

Quattro piscine comunali resteranno aperte per accogliere cittadini e visitatori che desiderano un Ferragosto rinfrescante: sono gli impianti Trecate di via Vasile Alecsandri 29, Franzoj di strada antica di Collegno 211, Colletta di via Ernesto Ragazzoni 5 e Lido di via Villa Glori 21. È consigliabile contattare le piscine per verificare la disponibilità di posti e l’eventuale necessità di prenotazione anticipata.

Per gli amanti del grande schermo saranno aperte le sale dei cinema Nazionale in via Giuseppe Pomba 7, Ideal in via Giambattista Beccaria 4, Lux nella galleria San Federico e The Space in via Giovanni Falcone (Beinasco).

Altri eventi saranno organizzati dalle associazioni del territorio, le cui iniziative sono raccolte sul sito della Città di Torino all’indirizzo comune.torino.it/eventi.
Al parco del Valentino Ferragosto si festeggerà a partire dalle 13 con il buffet gratuito offerto dall’Imbarchino e un pomeriggio musicale in collaborazione con Radio Banda Larga, per ballare al ritmo di una selezione musicale dub, roots e reggae.
Il Mausoleo della Bela Rosin offrirà invece il suo palcoscenico per due spettacoli di teatro e musica dal vivo: alle 17 Assemblea Teatro metterà in scena Le donne del re, racconto delle vicende amorose di Vittorio Emanuele II, mentre alle 21 il Trio Marciano proporrà Nuove varie divagazioni, con cui farà rivivere al suo pubblico oltre 50 anni di storia del nostro Paese attraverso la canzone italiana e non.
Gli appuntamenti dell’Imbarchino e della Bela Rosin sono promossi da Città e Fondazione per la Cultura Torino.
Prosegue, infine, la rassegna di cinema all’aperto itinerante dell’associazione culturale Zampanò, che alle 21.30 proietterà in piazza Don Delpiano il film I ponti di Madison County.

FINE AGOSTO TRA SPORT E MUSICA

Dal 21 al 23 agosto il Pala Gianni Asti ospiterà 6 partite dei campionati europei femminili di pallavolo CEV Eurovolley. Sarà un’occasione per assistere alle partite delle squadre nazionali di Bosnia Erzegovina, Romania, Croazia, Svizzera, Bulgaria e anche dell’Italia, che giocherà due partite nelle giornate del 22 e del 23 agosto. I biglietti sono ancora disponibili sul sito tickets.cev.eu.

Dal 25 al 27 agosto si terrà invece la nona edizione di Todays festival – promosso dalla Città e dalla Fondazione per la Cultura Torino – che porterà la musica di artisti italiani e internazionali sul palco dello Spazio 211 in Barriera di Milano. Biglietti e abbonamenti ancora disponibili tramite la pagina todaysfestival.com (r.r.)

In punta di piedi. La geografia emotiva di Clara Cipollina

Raccontarsi  è una passione che viene da dentro, come una sorta di forza istintiva irrefrenabile; è un atto creativo che ci serve a esprime e comunicare.

“Prima di scrivere sulla vita devi viverla”, diceva Ernest Hemingway. E non vi è dubbio che Clara Cipollina, come confessa nel libro “In punta di piedi e socchiudendo gli occhi” (Impremix Edizioni,Torino) ha vissuto e vive una vita che le ha regalato gioie ma non le ha risparmiato nessun dolore. Per Raccontarsi non è mai facile. Occorre superare pudori, imbarazzi, paure. Spesso non si riesce e, al massimo, lo si fa solo per se stessi, confidando ansie e speranze alle pagine di un diario che difficilmente sarà letto da altri. Quando si trova il coraggio di rendere pubblico il racconto è un atto liberatorio, una testimonianza ad alta voce di una storia che si incrocia con altre. La scrittura di Clara Cipolina è chiara,mai banale,spesso essenziale,talvolta drammatica. Accompagna chi legge in un viaggio introspettivo che inizia da un estate in un campeggio  vicino alla spiaggia di Donoratico, sul Tirreno maremmano e, pagina dopo pagina, diventa una pubblica confessione laica dei pensieri, delle angosce e delle esplosioni di felicità di una vita molto intensa. Storie che s’inframmezzano tra un capitolo e l’altro, diventano un tutt’uno con il dialetto di Gavi e la terra dove l’autrice è nata e cresciuta, con le atmosfere di casa e dell’aia della cascina che rimandando alle origini, alla terra, al tema già sviluppato attorno alla figura del padre – il contadino Mario, mezzadro classe 1911 – protagonista del suo precedente libro, Le mani e la terra. E’ un viaggio a ritroso, con passo lento e garbato, quello che Clara compie in “punta di piedi”, partendo dalla cascina del Merlo, sotto la Madonna della Guardia, dove lo sguardo si perde tra colline e vigneti fino a Gavi. Nei traslochi con il mobilio caricato sul carro trainato dal bue si rivivono le immagini dell’epopea contadina che il cinema di Ermanno Olmi ci regalò con L’albero degli zoccoli . L’incedere della narrazione porta il segno di una umanissima filosofia che ruota attorno al senso della vita dell’autrice, insegnante in pensione che ha scritto anche un importante volume accademico su Matteo Vinzoni, il celebre cartografo della Serenissima Repubblica di Genova. Un grumo di emozioni e di tremendi punti interrogativi imposti dalla scoperta e dallo sviluppo della sclerosi multipla con la quale è costretta a convivere da molto tempo. Le radici sono importanti, e Clara Cipollina con il piglio della bambina “cianfurosa” di un tempo lo ricorda al lettore facendolo partecipe, conducendolo senza obbligo sulle tracce di se, gratificandolo con il susseguirsi delle scoperte. La scuola con i vecchi banchi e “l’odore d’inchiostro nei calamai profondi”, il lavoro a giornata nei campi, i genitori e i fratelli, le fughe e la grande fame d’affetto e considerazione. Gran parte dei ricordi ruota attorno a quell’universo contadino che si raffigura nell’albero in fondo all’aia. E’ lì che troviamo il suo imprinting, la linea retta, quasi un solco tracciato dal vomere di un aratro nelle terre attorno al Lemme che ne segna carattere e personalità. Il ritmo del racconto è segnato da frequenti flashback, da rimandi e ritorni che seguono una logica precisa, quasi che Clara – da ottima insegnante di lettere qual è stata – avesse steso tra le parole un invisibile filo da seguire. Scrive:”..la nostra prima casa a Gavi era nel Filatoio, anticamente una filanda, tanti piani, tanti appartamenti che mi sembravano incastrati insieme, scale e corridoi si erano mangiati l’aia della mia cascina”. Ebbe in seguito un’altra opportunità quando “dal filatoio traslocammo nella casa della Mentina, spostandoci semplicemente sull’altro lato della strada, in quel lembo di terra incastonato tra le case, ritrovai un pezzetto dell’ aia antistante la cascina. In alto riebbi una pagina di cielo a scandire il giorno dall’alba alla notte”. I ricordi del microcosmo racchiuso nel cortile, i giochi con gli amici, le memorie gastriche dell’olio di fegato di merluzzo, il DDT che a quel tempo si spruzzava generosamente per contrastare mosche e insetti, si intervallano con le angosce di una donna che deve fare i conti con gli impedimenti, le limitazioni imposte dalla malattia invalidante, la sensazione di essere privata della propria femminilità. Il racconto scorre lungo le oltre trecento pagine proponendo immagini che, come in un caleidoscopio, mescolano memoria e quotidianità. Le magistrali a Novi, dalle Pietrine; la vecchia Genova con i suoi caruggi e le  crêuze (“..amavo vedermela addosso, imponente, arrampicata sulla montagna alla mia sinistra, lambita dal mare alla mia destra..”) ai tempi dell’Università e degli studi sull’amato Vinzoni che rivoluzionò la cartografia; gli anni omegnesi, nella città natale di Gianni Rodari sulle rive del lago d’Orta, dove insegnò per diversi anni (.. “la scuola media Filippo Maria Beltrami, dove mi aspettava la 1°E, la mia prima scolaresca, indimenticabile, come il primo amore”) il matrimonio e i figli, il presente spesso difficile, reso complicato dalla malattia. In questa originalissima autobiografia un posto speciale è occupato da ricordi come quelli delle notti stellate sul Lemme. Alle cascine da bambina vivevo la notte nelle serate di veglia nelle stalle, ma a Gavi, quando la luce della luna invadeva la stanza dove dormivo, sostavo a lungo dietro il vetro della finestra ad osservare l’incanto delle scie luminose che si formavano sull’acqua del Lemme e sulle fronde dei salici piangenti. I terrazzini delle case dove ho abitato a Gavi, soprattutto quello della casa della Mentina e quello odierno della casa che appartenne allo zio Baci e alla zia Pina, costituirono delle meravigliose balconate sulla ruralità della mia infanzia”. La donna matura, riflessiva e disincantata, si mescola con l’animo d’eterna bambina. Lungo il suo cammino in punta di piedi Clara Cipollina fa come l’acqua della  Nigoglia che, ostinata, esce dal lago d’Orta, attraversa Omegna e “scorre in direzione contraria”. Tornano entrambe alle sorgenti, verso casa. Al tempo della sua permanenza Omegna, città delle caffettiere, vantava un tessuto sociale vivace, un microcosmo a dimensione umana con tanti punti di aggregazione che ne accompagnarono la crescita e la sensibilità, saldando amicizie e rapporti. Oltre a Gavi e al lago d’Orta c’è poi Novara, città dove vive tutt’ora. Come scrisse Nadia Gallarotti, forse e senza voler far torto a nessuno l’amica più cara di Clara nella prefazione del suo primo libro, era “la città necessaria, vicino al posto di lavoro di Bruno”, in grado di garantire a Clara “un ritmo di vita più accettabile e l’accesso più facile alle cure di cui ha avuto bisogno”. Novara con le fredde nebbie d’inverno “che avvolgono i suoi viali, mettendo i brividi nelle ossa, ma anche la sorpresa- in primavera di scoprire un paesaggio, tutt’attorno alla città, che si trasforma in un lucido specchio, dove l’azzurro del cielo si riflette nell’acqua delle risaie”. La narrazione si chiude con un capitolo dolente, difficile. La scomparsa prematura di Nadia nel febbraio del 2018, i ricordi resi pubblici nell’ultimo saluto che proprio lei rivolse all’amica. Si avverte il senso del vuoto, dell’assenza che può essere mitigata solo parzialmente dalle memorie condivise. E la consapevolezza che la vita continua a girarci intorno e dobbiamo strapparne a brandelli , di volta in volta, qualche morso, come fa Clara Cipollina raccontandosi nel libro, con determinazione e coraggio.

Marco Travaglini

 

La mostra multimediale: un viaggio nel mondo di Van Gogh

VAN GOGH EXPERIENCE, la mostra multimediale che abbraccia il visitatore in una nuova esperienza multisensoriale, ha registrato dalla sua apertura il 18 marzo scorso oltre 35.000 ingressi. Un successo tale da convincere gli organizzatori a posticipare la chiusura dell’esposizione, che sarà quindi visitabile fino a domenica 10 settembre.

Il viaggio nel mondo di Van Gogh sta entusiasmando il pubblico, proveniente da Italia ed estero (soprattutto Francia e Spagna) per la sua moderna forma d’espressione tecnologica e per la sorprendente originalità, capace di attirare e coinvolgere un target d’età eterogeneo.

Il percorso inizia con la conoscenza della vita dell’artista, con la sua timeline, per far conoscere i fatti più salienti che hanno condizionato la sua vita e la sua pittura.

A seguire l’immersione nei suoi pensieri geniali e folli: in un’area di oltre duecento metri quadri ogni superficie prende vita e diventa arte, avvolgendo a 360 gradi il visitatore in un viaggio a tinte scure, ricco di pathos e drammaticità, a far comprendere il tormento interiore di Van Gogh, il senso dei suoi pensieri e i suoi stati d’animo.

Il video, della durata di venti minuti circa, viene proposto in loop ed è possibile visionarlo più volte, da diversi punti di vista: in piedi o comodamente seduti sui pouf disseminati nella stanza, diventando parte integrante del quadro scenico. Mentre la colonna sonora di musica classica avvolge l’osservatore, esaltando ancora di più l’emotività dell’esperienza.

Dopo la discesa negli inferi dell’anima dell’artista, nel blu profondo de “La Notte Stellata”, la risalita verso la luce, verso i colori e quel giallo vivo che tanto amiamo nell’arte di Van Gogh.

Presenti in mostra tre scenari, ideali come selfie opportunities per il pubblico: il campo di grano, i girasoli e la camera di Van Gogh. Centinaia sono stati gli scatti che i visitatori hanno condiviso sui social ufficiali della mostra.

L’esposizione prosegue con la sezione di virtual reality(facoltativa e con biglietto accessorio del costo di tre euro)che consente al visitatore, indossato l’oculus di ultima generazione, di vedere con gli occhi di Van Gogh, intento ad osservare il mondo e a trarre ispirazione dai paesaggi a lui più famigliari per le sue opere. Area di successo soprattutto tra i più giovani che hanno dimostrato di apprezzare anche la sala video (dove, in collaborazione con la piattaforma Eduflix, il critico e storico dell’arte Flavio Caroli racconta il rapporto tra Van Gogh e i colori) e la sala didattica, dove dar libero sfogo al proprio estro creativo.

E infine il bookshop che sta registrando gli incassi più alti di sempre tra le mostre organizzate a Torino da Next Exhibition, ulteriore dimostrazione del sempre grande amore del pubblico nei confronti di Van Gogh.

GIORNI E ORARI DI APERTURA

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La mostra è aperta:

dal Martedì al Venerdì 10:00 – 18:00

Sabato, Domenica e Festivi 10:00 – 19:00

Lunedì chiuso

Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima dell’orario di chiusura.

 

APERTURE SPECIALI:

lunedì 14 dalle 10 alle 18

martedì 15 agosto, dalle 10 alle 19

 

I social della mostra:

FB/ VanGoghExperienceTorino

IG/ vangogh_experience

www.vangoghexperience.it

 

 

 

 

PREZZI BIGLIETTI

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Dal martedì al venerdì: 

intero: 15,70 euro on-line; 14,50 euro box office 
ridotto: 13,70 euro on-line; 12,50 euro box office 

 

Sabato, domenica e festivi 

intero: 17,70 euro on-line; 16,50 euro box office 
ridotto: 15,70 euro on-line; 14,50 euro box office 

 

Ridotto gruppi/cral (minimo 15 persone): 11,70 euro on-line; 10,50 euro box office.                                                                                                    

Ridotto scuole (minimo 15 alunni): 9,70 euro on-line; 8,50 euro box office.

Ridotto Palazzina (per chi visita anche l’esposizione permanente alla Palazzina di Caccia di Stupinigi): 10,50 euro, acquistabile solo al box office

Open (visitare la mostra in un giorno di apertura, senza decidere la data precisa al momento dell’acquisto; ideale nel caso si regali il biglietto per la mostra): 18,70 euro on-line; 17,50 euro box office.

I bambini al di sotto dei 6 anni entrano gratuitamente.  

MODALITÀ ACQUISTO BIGLIETTI e INFOLINE

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La prevendita biglietti è attiva con il circuito Ticket One.

Biglietti in vendita anche presso il botteghino della Citroniera di Ponente della Palazzina di Caccia di Stupinigi nei giorni e negli orari di regolare apertura della mostra.

Per maggiori informazioni è attivo il numero 375/5475033 nei seguenti orari:

dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18
sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19

oppure è possibile scrivere all’indirizzo e-mail info@vangoghexperience.it

Il Ferragosto in alta quota di Scenario Montagna

Concerto, film e mostra fotografica con Scenario Montagna in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino

15 agosto | Forte di Fenestrelle – Via del Forte, Fenestrelle (TO)

Ore 18 – CONCERTO DI FERRAGOSTO DI THE CINE SYMPHONY ORCHESTRA in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema

Ore 21 – PROIEZIONE SONORIZZATA DEL FILM MACISTE ALPINOrestaurato da Museo Nazionale del Cinema e La Biennale di Venezia.

Ferragosto in alta quota, in una location spettacolare – il Forte di Fenestrelle – cullati dalle note di un’orchestra di 40 elementi – The Cine Simphony Orchestra – che eseguirà le più belle colonne sonore della storia del cinema con la direzione del Maestro Paolo Annunziato.

Lo storico concerto di Ferragosto di Scenario Montagna, il festival delle valli piemontesi, torna quest’anno in alta quota tra le antiche mura del Forte di Fenestrelle, definito anche La Grande Muraglia Piemontese per le sue dimensioni e il suo sviluppo in lunghezza che si snoda su tutto il fianco sinistro della Val Chisone.

The Cine Symphony Orchestral’orchestra sinfonica di 40 elementi diretta da Paolo Annunziato, porterà tra le montagne piemontesi un concerto-spettacolo dedicato alle più grandi colonne sonore della storia del cinema. Da Il Gladiatore a I Pirati dei Caraibi, da Star Wars a The Avengers, da Titanic a La Vita è Bella, da Ritorno al Futuro a Il Padrino, passando per Game of Thrones e The Mandalorian, il grande evento sarà una travolgente e spettacolare cavalcata nei più famosi temi musicali del cinema (e delle serie tv), realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Non solo un concerto ma una vera e propria immersione nei più bei film e temi musicali della storia del cinema e nella maestosa bellezza della fortezza alpina più grande d’Europa.

Ad accompagnare le note dell’orchestra sinfonica, infatti, anche la voce dell’attore Gabriele Filosa e, dal pomeriggio, visite guidate alla scoperta del gigante di pietra.

€ 17 ingresso intero, € 7 ingresso ridotto. Biglietti in vendita su scenariomontagna.it

Alle ore 21 il pubblico di Scenario Montagna potrà assistere gratuitamente, sempre nella suggestiva cornice del Forte di Fenestrelle, alla proiezione sonorizzata del film Maciste Alpino (1916, regia Luigi Maggi, Luigi Romano Borgnetto, 95’). Il film, restaurato dal Museo Nazionale del Cinema e La Biennale di Venezia, sarà proiettato con un accompagnamento musicale registrato, composto ed eseguito da Raffaele Casarano e i Locomotive. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Anche il giorno di Ferragosto sarà visitabile Angelo Frontoni sul set, mostra fotografica organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Scenario Montagna e Comune di Fenestrelle: un omaggio ad Angelo Frontoni, il grande reporter italiano noto come “il fotografo delle dive”.  Le fotografie si troveranno allestite all’aperto nel comune di Fenestrelle e al Forte.

Il concertone di Ferragosto a Sportinia rende omaggio a Morricone

 Con l’“Ensemble Symphony Orchestra”

SAUZE D’OULX – Tutto pronto per il Concertone di Ferragosto a Sportinia. Martedì 15 agosto ritorna il Grande Concerto di Ferragosto delle Montagne Olimpiche, realizzato dal Comune di Sauze d’Oulx e dall’Unione dei Comuni Olimpici della Via Lattea.

Un concerto, sempre ad ingresso libero, che ha visto sin dal 2010 ai 2.000 metri di Sportinia i più grandi protagonisti della musica italiana: Antonella Ruggiero, Nicola Piovani, Enrico Ruggeri, Malika Ayane, Roberto Vecchioni, Eugenio Finardi, Noemi e Morgan.

E quest’anno Sauze d’Oulx e le Montagne Olimpiche vogliono rendere omaggio ad uno dei monumenti della musica italiana: il Maestro Ennio Morricone.

Sauze d’Oulx già nel 2011 aveva vissuto l’emozione delle note di un altro grande compositore italiano: il Premio Oscar Nicola Piovani che a Sportinia fece riecheggiare le note del film “La vita è bella” con il “Concerto in quintetto” che lo vide protagonista al pianoforte.

Quest’anno la scelta di omaggiare il grande compositore Ennio Morricone a tre anni dalla sua scomparsa.

Il Sindaco Mauro Meneguzzi invita al Concertone di Ferragosto: “In questi anni a Sportinia abbiamo portato grandi nomi della musica leggera italiana, riscuotendo sempre un grande successo di partecipazione e di consensi. Quest’anno abbiamo voluto proporre qualcosa di diverso perché, anche noi nelle Montagne Olimpiche, volevamo rendere un piccolo omaggio ad un grandissimo della musica italiana, come il Maestro Ennio Morricone. Lo facciamo a tre anni dalla sua scomparsa portando a Sportinia le sue celeberrime colonne sonore eseguite dalla “Ensemble Symphony Orchestra”, ad oggi una delle Orchestre più conosciute nel panorama artistico nazionale che, per l’occasione, presenta il nuovissimo spettacolo, diretto da Giacomo Loprieno, “Alla scoperta di Ennio Morricone”. Vi aspettiamo tutti come sempre per le ore 11,30 nell’anfiteatro di Sportinia e speriamo che il nostro affezionato pubblico possa gradire questa novità in cui noi crediamo molto”.

Lo spettacolo “Alla scoperta di Ennio Morricone”, proposto dall’Associazione il Laboratorio CTM, è un tributo unico alle musiche del grande compositore italiano e si arricchisce di nuove pagine in gran parte meno conosciute, ma di grande bellezza nello sconfinato repertorio del Maestro Morricone.

Non solo un concerto, ma un percorso di parole, suggestioni e performance solistiche che guideranno lo spettatore attraverso i decenni che hanno reso il grande il cinema e la musica italiana e internazionale.

Il viaggio incredibile iniziato tra le melodie che sono rimaste nella memoria collettiva di generazioni e che ha caratterizzato l’attività dell’Ensemble nelle scorse stagioni prosegue affrontando altre opere come Gli Intoccabili, La Califfa, Canone Inverso con uno spazio importante per le canzoni scritte per artiste come Dulce Pontes, Joan Baez e Mina in una nuova versione sinfonica.

500 colonne sonore, 70 milioni di dischi venduti nel mondo, sei nominations e due Oscar vinti (nel 2007 l’Oscar alla Carriera e 2016 con l’Oscar per la colonna sonora per il film “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino), tre Grammy, quattro Golden Globe e un leone d’Oro fanno di Ennio Morricone un gigante della musica di tutti i tempi. Da qui l’idea dell’Ensemble Symphony Orchestra, fiore all’occhiello del nostro Paese, di porre omaggio al Maestro.

Durante lo spettacolo sul palco si alterneranno solisti, prime parti di importanti teatri e istituzioni sinfoniche italiane, come il violoncello del Maestro Ferdinando Vietti e la tromba del Maestro Stefano Benedetti. Ospiti speciali saranno il soprano Anna Delfino, beniamina del pubblico europeo dell’opera, che farà rivivere l’emozione del Deborah’s Theme da “C’era una volta in America” e il violinista del Circle du Soleil Attila Simon, che eseguirà il solo di Love Affair.

Ad accompagnare il pubblico dando voce ai personaggi e alle ambientazioni la bravura dell’autore Andrea Bartolomeo, attore, regista e docente di teatro. Dal ’98, con il Teatro Nucleo, è presente nei più importanti Festival Internazionali di Teatro in spazi aperti e nelle piazze d’Europa, del Sud America e dell’Asia. E’ direttore artistico di due festival e del Centro di Ricerca per le Arti della Scena, immerso nella natura del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

NOTE TECNICHE PER IL CONCERTONE DI SPORTINIA

Il concerto è previsto per le ore 11.30 in Località Sportinia

(terrazza Capanna Kind), è gratuito e non è necessario prenotare.

Per accedere a Sportinia si può:

Prendere la seggiovia che parte da Prariond.

Costo €.12 corsa singola solo andata, €.15 corsa singola andata e ritorno, con giornaliero €.29. – Biglietti in prevendita presso l’Ufficio del Turismo oppure direttamente alla cassa ubicata alla partenza dell’impianto.

Orario (solo per il giorno 15/08) 8,30-17 in orario continuato.

Si può raggiungere Sportinia anche a piedi seguendo i sentieri 7 (da campetto Clotes) e 10 (pista da sci n°11) con cartina in distribuzione presso l’Ufficio del Turismo/segnaletica ad hoc per la giornata.

Inoltre si può arrivare a Sportinia anche in auto direzione Richardette, Stazione Sperimentale Alpina (ex Vezzani). La strada però verrà chiusa dalle ore 10 alle ore 12,30 circa in località Pian della Rocca. Dopo tale orario bisognerà proseguire a piedi su strada pianeggiante per raggiungere Sportinia in circa 20 minuti.

Niella Tanaro: “Musica sull’Aia”, operetta con un tocco di Napoli

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Domani, domenica 13 agosto alle 21, a Niella Tanaro, nell’ambito della ricca programmazione concertistica della XXIX edizione di “Musica sull’Aia”, la rassegna musicale a carattere culturale, che promuove e diffonde la musica dotta e popolare, portandola direttamente nelle caratteristiche aie e nei cortili del paese, gli spettatori verranno trasportati in un tempo e una terra lontani con “Madame l’operetta con un tocco di Napoli”, titolo del concerto che si terrà presso Aia di Baraté, in località Borgo. Un programma spumeggiante, durante il quale gli appassionati potranno riconoscere le note di alcune delle più celebri melodie d’operetta, con interpreti il soprano cuneese Serena Garelli ed il tenore borgarino Michelangelo Pepino, accompagnati al pianoforte dal maestro Lorenzo Martini. La rassegna proseguirà sempre a Niella Tanaro con altri due appuntamenti in calendario domenica 20 agosto e mercoledì 30 agosto. “Musica sull’Aia” è una rassegna di Maestro Società Cooperativa in collaborazione con Pro Niella Tanaro, con il patrocinio del Comune di Niella Tanaro, della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo, realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo, della Fondazione CRC e di Banco Azzoaglio. Per maggiori informazioni e per scoprire il programma completo di tutti gli appuntamenti è possibile consultare il sito Internet www.musicasullaia.it, le pagine Facebook (www.facebook.com/modulazioni.net) e Instagram (www.instagram.com/modulazioni) o telefonare al numero 347/3810902 (Emanuele Rovella).

Un fine settimana culturale a Sauze d’Oulx

SAUZE D’OULX – Il fine settimana che porta a Ferragosto a Sauze d’Oulx si è aperto con la festa dei Gofri che nella giornata odierna ha ingolosito il centro storico del paese.

Ma questo fine settimana a Sauze d’Oulx si presenta ricco di appuntamenti culturali.

Vediamo di svilupparli con date e orari.

Grandi protagonisti in tutta la settimana sono stati gli appuntamenti della rassegna “I venerdì del CAI”, che son diventati praticamente quotidiani. Martedì 8 agosto Cristina Dotto Viglino ha presentato “E il mio corpo rispose”, mentre giovedì 10 agosto Paolo Manenti ha raccontato lo “Ski alp in Norvegia”. Le serate informative e culturali organizzate della sottosezione CAI di Sauze d’Oulx che si tengono sempre alle ore 21 presso il Bar “Scacco Matto” di piazzale Miramonti proseguono nel weekend. Sabato 12 agostoMontagne teatri di guerra” conferenza di Gian Paolo Rovetto. Domenica 13 agosto “Naturopatia Alpina, erbe e rimedi popolari per i disturbi di oggi” a cura di Loredana Matonti.

Libri e presentazioni protagoniste anche alla 8° Fiera del Libro che la casa editrice Susa Libri propone sino al 20 agosto dalle 9,30 alle 19,30 sotto la tensostruttura al parco giochi comunale “Vincent Hawkins”. 8Venerdì 11 agosto ore 18 Luca Martinacci presenta il libro “Cento improperi e contumelie. L’arte di insultare con classe.” Echos Edizioni. Sabato 12 agosto ore 18 Mauro Minola presenta i libri “Chaberton misterioso” e “La fortezza inespugnabile di Bard” Edizioni Susalibri. Domenica 13 agosto ore 18 Daniele Mora presenta il romanzo “Indagine imperfetta al Moncenisio”.

Infine domenica 13 agosto alle 17 presso la Sala Conferenze dell’Ufficio del Turismo di viale Genevris 7 incontro con l’autore: presentazione del libro “Come Eravamo – Gli anni della politica in Valle di Susa 1960 – 2004” di Tullio Monti.

Marina Tabacco, “Souvenir de voyage” a Bardonecchia

Si inaugura, oggi, presso la Base Logistico Addestrativa di viale Bramafam a Bardonecchia,  la mostra di Marina Tabacco,  “Souvenir de voyage”. Nuova tappa di Scena 1312 Art.
Una serie di tele nelle quali protagonista indiscusso è il colore, in particolare i toni accesi del sole e del mare del continente africano. Un amore, quello per l’Africa, ed in particolare per il Senegal, cresciuto grazie a numerosi viaggi fatti dall’artista tra il 2007 ed il 2018, che le hanno consentito di entrare in contatto con artisti locali.
Attraverso i suoi lavori,  Marina Tabacco,  che si definisce “una nomade culturale e stilistica” pone l’accento su temi come quello delle identità sofferenti, delle ingiustizie,  delle disuguaglianze,  dei problemi ambientali.
Alcuni suoi lavori,  inoltre, sono stati utilizzati per la collezione di moda “Resort 2020”  dalla stilista italo-haitiana Stella Jean.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 25 agosto.

Il Cardinale della Consolata   

Ricorre il Centenario della morte dell’Arcivescovo di Torino, dal 1897 al 1923, Agostino Richelmy.

Legato da amicizia fraterna al Beato Giuseppe Allamano e tantissimo al Santuario della Consolata dove ricevette la Cresima, celebrò le prime messe, e nel 1906 lo volle insignire del titolo di Basilica Pontificia, tanto da essere definito il “Cardinale della Consolata”.

La devozione del Richelmy alla Consolata fu resa poi ancora più evidente dal preziosissimo paramentale, un vero e proprio capolavoro della ricamatrice torinese Fiorenza Rocco, che egli volle donare al Santuario negli ultimi anni della sua vita e che fu terminato solo dopo la sua morte.

Agostino Richelmy nel corso del suo non breve episcopato torinese partecipò a ben 3 Conclavi: nel 1903 per l’elezione di San Pio X, nel 1914 per quella di Benedetto XV e nel 1922 per quella di Pio XI.

Morì il 10 agosto 1923. Dopo i funerali con gli onori di stato la sua salma, inizialmente sepolta nei loculi riservati agli Arcivescovi nel Cimitero Monumentale di Torino, venne poi trasferita nel 1949 alla Consolata; il luogo della sua sepoltura è una pregevolissima urna marmorea proprio accanto alla Sacrestia.

Ieri i discendenti della famiglia Richelmy si sono ritrovati al Santuario della Consolata per ricordare un grande torinese, e per l’occasione Il Rettore Giacomo Maria Martinacci ha indossato durante la partecipata celebrazione il prezioso paramentale donato dal Cardinale.

Igino Macagno