CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 154

Montalto Dora, la sentinella della via Francigena

Storie romantiche e leggende struggenti, amori infelici e fughe amorose volteggiano da secoli, insieme a falchi e poiane, sulle mura merlate del castello medioevale di Montalto Dora, eterna sentinella del tratto eporediese dell’antica Via Francigena. Menestrelli, cantastorie, dame e signori in costume d’epoca ci introducono nel maniero che si staglia a 400 metri di altezza sul monte Crovero e si specchia nel piccolo lago Pistono sulla riva sinistra della Dora Baltea.
In perfetta posizione strategica per controllare la via d’accesso alla Valle d’Aosta e la sottostante via Francigena. Lungo l’autostrada Torino-Aosta, poco dopo Ivrea, è uno spettacolo vederlo dominare l’Anfiteatro morenico con il suo profilo medievale e immaginarlo con decine di arcieri su torri e camminamenti di guardia pronti a respingere gli assalitori. Più volte danneggiato e distrutto nei secoli, ricostruito e ristrutturato, il castello presenta quattro torri circolari e un’alta massiccia torre, il mastio, che domina la parte interna in cui si trova la cappella con gli affreschi del Quattrocento. Nel corso della sua storia il castello ha subito molteplici attacchi e tra essi va ricordato quello avvenuto durante l’assedio di Ivrea del 1641 da parte dei francesi di Enrico di Lorena conte d’Harcourt in guerra contro il ducato di Savoia. Quel giorno fu incendiato l’interno del castello di Montalto mentre rimasero in gran parte intatte le strutture esterne con la torre e la cinta muraria. Costruito nella prima metà del 1100, come testimonia un documento del 1140, è passato dai Savoia agli spagnoli, dai francesi ai tedeschi. Nel Trecento entrò a far parte dei possedimenti dei Savoia. I documenti d’archivio del Cinquecento attestano uno stato di abbandono e decadenza, seguito da saccheggi e devastazioni nei due secoli successivi.
Nel Settecento il Castello passò alla famiglia Vallesa e verso la fine dell’Ottocento il nuovo proprietario Severino barone di Casana avviò una serie di interventi con il recupero delle strutture murarie del complesso affidando i lavori di restauro agli architetti Alfredo d’Andrade e Carlo Nigra, gli artefici del Borgo medievale di Torino. Il risultato è quello che si vede oggi. Nel 1963 il castello divenne proprietà della famiglia Allioni di Brondello che continuò nell’opera di restauro degli edifici all’interno della cinta muraria e nella valorizzazione del parco. Il mastio, posto all’interno delle mura, era il baluardo difensivo e da lassù si controllava la piana lacustre di Ivrea e la strada che porta in Valle d’Aosta. La fortezza di Montalto Dora si sviluppa su una superficie di 2500 metri quadri intorno al grande cortile e ospita le antiche cantine, sale e saloni, grandi camini, cucine, biblioteche e numerose camere da letto. Nel castello sono stati girati vari film come la nuova edizione dello sceneggiato televisivo Rai “La freccia nera” dal romanzo di Robert Louis Stevenson e alcune scene del film “Dracula 3D” di Dario Argento.
 E a proposito di cinema, da qualche settimana si aggira per il castello il “fantasma” di Johnny Depp che, incantato dal fascino del maniero, sarebbe interessato ad acquistare la fortezza che il proprietario ha messo in vendita. A Torino per le riprese di un film, Johnny Depp avrebbe approfittato delle pause dal set per visitare le colline intorno a Ivrea. Giunto a Montalto Dora si sarebbe innamorato del piccolo borgo e del suo castello. Johnny ci sta facendo un pensierino anche se al castello giurano di non averlo mai visto. Undici camere, 13 bagni, castelletto e cascina, superficie interni 2500 metri quadri, un valore di quasi 5 milioni di euro. È aperto occasionalmente su prenotazione per ospitare conferenze, convegni ed eventi privati. Prima di partire è meglio informarsi sul sito del castello.
Filippo Re

Viaggio nella storia al castello di Marchierù

Anche quest’anno, nell’ambito della XIV Giornata nazionale dell’ Associazione Dimore Storiche Italiane,   DOMENICA 26 MAGGIO il castello di Marchierù sarà aperto al pubblico 
CASTELLO DI MARCHIERU‘ ( Villafranca Piemonte * via S.Giovanni 77)
* visita gratuita del parco alle ore 10, 11 * 15,16 ( per la giornata ADSI ) 
Visite guidate al parco, alla cappella gentilizia, alle scuderie settecentesche ed alle sale ammobiliate del castello con gli stessi proprietari, discendenti dai primi feudatari del 1220, che  accompagneranno gli ospiti facendo rivivere con oggetti, reperti e documenti storici originali, la vita, gli usi ed i costumi di una Dimora nobiliare dell’epoca. 

( ore 10/11*15/16/17 )

adulti € 8 * bimbi gratis fino a 10 anni*      

Prenotazione obbligatoria al 3394105153 /3480468636 * segreteria@castellodimarchieru.it 

Stavolta, visti gli accordi raggiunti con associazioni storiche e nobiliari francesi che nei prossimi mesi visiteranno il castello, sarà particolarmente curata, con esposizione di ricordi e documenti, la storia delle Casate facenti parte dei rami d’Oltralpe dei proprietari del castello, dai Richelieu ai Galliffet ai Coriolis de Limaye, ai Rostopchine. ai Segur.

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO: Al voto – Il libro di un giovane studioso – Lettere

Al voto
Il clima elettorale per le regionali  con un esito scontato a favore di Cirio, ha in qualche modo stemperato le polemiche. Gli attacchi e la virulenza hanno ceduto spazio al confronto civile di opinioni. Anche la destra sceglie  il confronto. La vera lotta  la vedremo dopo il voto. Avere un po’ accantonato la polemica antifascista è un fatto positivo, ma la ricerca del potere continuerà. Oggi potremo votare più liberi da pregiudizi. La qualità politica dei competitori resta tuttavia in alcuni casi modesta e questo è il problema più grave per le europee: si deciderà a  Bruxelles una classe dirigente europea in Piemonte oggi non c’è’.
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Il libro di un giovane studioso
Mario Barbaro ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “Nondemocrazia. Il sistema in cui viviamo dipende solo da noi”, SBS Edizioni, che sta ottenendo un notevole successo. In esso si affronta la problematica della inefficienza della democrazia in Italia, invitando il lettore a riscoprirne i valori, anche in rapporto ai grandi pensatori liberali da Montesquieu a Popper. Si tratta di riflessioni libere e sempre interessanti che dovrebbero guidare il nostro comportamento di cittadini. L’esempio implicito di Barbaro e’ infatti quello di richiamarsi a Pannella e al Partito Radicale Non Violento Transnazionale in una linea di lucida continuità’ con il passato.
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Mori senza pace
Il generale dei Carabinieri, il prefetto di ferro Mori  è di nuovo oggetto di indagini ,malgrado le ripetute assoluzioni e il suo eroico impegno contro la Mafia. E’  davvero un fatto incredibile  che nessuno scenda in modo chiaro in sua difesa, impedendo anche lo scempio fisico e morale di un uomo come lui benemerito dello Stato.
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quaglieni penna scritturaLETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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L’ex sindaco Albertini a Milano
L’ex sindaco Albertini non si ricandida in Europa  e il centro-destra perde un suo leader di spessore. Un grave errore, secondo me 
Antonio Bussi
Albertini è una delle grandi risorse della repubblica come Castellani a Torino. Sono nomi che sono una garanzia di serietà politica. Non c’ è bisogno necessariamente che si ricandidino. Certo tra lui e la Moratti c’è differenza e avere lui a Bruxelles sarebbe una garanzia per l’intera  Italia  moderata e non solo, erede della migliore storia lombarda e non soltanto.

Festival della Tv ultimo giorno

Dogliani (Cuneo)
Piazza Umberto I | Piazza Belvedere | Piazza Carlo Alberto

domenica 26 maggio, tredicesima edizione

Arriva all’ultimo giorno la tredicesima edizione del Festival della TV e dei nuovi media.
Con 122 ospiti e oltre cinquanta fra incontri, panel, spettacoli e momenti musicali il mondo il festival è l’occasione per ascoltare le storie e i retroscena della carriera di personaggi notissimi e giornalisti iconici, ma non solo. Al centro dell’attenzione anche il meccanismo della produzione della trasmissioni più interessanti, dal percorso che porta un’idea a diventare un format e poi una trasmissione.

Con il tema Tempi esponenziali, poi, la direzione artistica ha inteso ragionare sui mezzi di comunicazione di massa nei nostri giorni, quando il tempo apparentemente lineare corre invece con strappi improvvisi e ognuno di questi strappi genera un effetto moltiplicatore che non lascia la possibilità di respirare, di misurare la distanza percorsa, di cercare intorno a sé scenari familiari, di abituarsi al vorticoso incalzare dei cambiamenti.

Tantissimo il pubblico che ha affollato i primi due giorni di programmazione tra ospiti amatissimi dal pubblico come Gerry Scotti – accolto da un vero e proprio bagno di folla -,Cristina Parodi, Massimo Giletti, Francesca Fagnani, ma tantissima attenzione anche per gli approfondimenti con Giorgio Gherarducci della Gialappa’s Band sulla nascita di nuovi format televisivi e la costante scoperta dei tempi comici più contemporanei o il ruolo fondamentale nella gestione delle carriere delle star più amate nelle parole di un manager come Lucio Presta. Il giornalismo e il suo ruolo più attuale sono stati i protagonisti degli interventi del direttore di Le Monde Jerome Fenoglio e dei direttori e vicedirettori dei principali quotidiani alla vigilia delle elezioni europee.

 

Il programma di domenica 26 maggio si apre alle 10.30 in Piazza Umberto I proprio con uno dei più noti volti del giornalismo televisivo italiano, Enrico Mentana intervistato dalla vicedirettrice de La Stampa Annalisa Cuzzocrea. Appuntamento di spicco di questa edizione sarà il dialogo fra Aldo Cazzullo e Alessandro Araimo, managing director Sud-Europa Warner Bros. Discovery intitolato “Oltre il terzo polo TV: il caso Warner Bros Discovery”. Alle 12.30 Dario Vergassola esplora il mondo della comicità nella televisione di oggi con l’autore Pietro Galeotti; ancora innovazione e giornalismo nelle parole di Giovanni Minoli intervistato da Salvatore Merlo e a seguire Paolo Conticini direttamente dal fortunato programma della 9 Cash or trash, mentre un inedito Corrado Formigli sarà sul palco con Luca Zingaretti in un incontro intitolato “Due volti, mille storie” Chiude il programma del grande palco di Dogliani con Alberto Infelise insieme a Max Angioni in un incontro intitolato “Non solo Iene”.

In Piazza Belvedere il programma si apre alle 11.15 dove c’è spazio alla storia della musica popolare italiana con il percorso dei Cantacronache approfondito in un incontro con Fausto Amodei e Giovanni De Luna, il critico gastronomico Paolo Vizzari incontrerà Francesco Panella per Little Big Italy, mentre Luca Sofri insieme a Claudio Giunta parlerà dell’esperienza del Post e Simonetta Sciandivasci incontrerà il poeta Franco Arminio. Gli autori e content creator Claudia GrandeDaniele Zinni con Max Magaldi si occupano alle 17.15 dell’inarrestabile fenomeno dei meme mentre i giornalisti, podcaster e creatori di nuovi modi di raccontare lo sport come Giulio Incagli, Giuseppe Pastore e Ferdinando Siani raccontano lo spogliatoio incalzati dalle domande di Emilio Targia.

Il programma di Piazza Carlo Alberto sarà dedicato in larga parte alla cucina e all’ambiente con, fra gli altri, Fulvio Marino, Riccardo Valentini, Chef Gipponi in dialogo con Luca Ferrua. Infine, Emilio Targia incontrerà la comicità sferzante di Antonio Ornano. Attenzione anche ai temi dell’ambiente, e a come se ne parla sui media, con Federico QuarantaTeo MussoKristian El DosokyGiovanna ZacchiMonica Pasquarelli con Rudi Bressa.

Domenica 26 maggio

Piazza Umberto I

  • 10.30 Enrico Mentana dialoga con Annalisa Cuzzocrea
  • 11.30 Oltre il Terzo polo Tv: il caso Warner Bros. Discovery. Aldo Cazzullo con Alessandro Araimo
  • 12.30 Dario Vergassola dialoga con Pietro Galeotti
  • 15.30 Faccia a Faccia. Giovanni Minoli e Salvatore Merlo
  • 16.30 Cash or Trash – Chi offre di più?. Paolo Conticini con Alberto Infelise
  • 17.30 Due volti, mille storie. Corrado Formigli e Luca Zingaretti
  • 18.30 Non solo Le Iene. Max Angioni con Alberto Infelise
Piazza Belvedere
  • 11.15 Evadere l’evasione. Fausto Amodei e i Cantacronache. La nascita della canzone d’autore in Italia. Fausto Amodei con Carlo Pestelli
  • 12.15 Saranno Cuochi. Riccardo Valentini e Chef Gipponi dialogano con Lorenzo Cresci.
  • 15.15 Dal Post: l’informazione spiegata bene. Luca Sofri con Claudio Giunta
  • 16.15 La Biblioteca dei Sentimenti. Franco Arminio con Simonetta Sciandivasci
  • 17.15 Memologia: dialogo sui meme. Claudia Grande, Daniele Zinni con Max Magaldi
  • 18.15 Cronache di Spogliatoio. Giulio Incagli, Giuseppe Pastore, Fernando Siani con Emilio Targia
Piazza Carlo Alberto
  • 10.30 Il Forno delle Meraviglie. Con Fulvio Marino e Lorenzo Cresci
  • 12.15 Little Big Italy. Francesco Panella con Paolo Vizzari
  • 16.00 La buona Terra. Dal campo alla tavola. Marco Pedroni, Francesco Cancellato, Chiara Bardini e Rudi Bressa
  • 17.00 Antonio Ornano dialoga con Emilio Targia
  • 18.00 Di cosa si parla quando si parla di Ambiente. Federico Quaranta, Teo Musso, Kristian El Dosoky, Giovanna Zacchi, Monica Pasquarelli con Rudi Bressa

I Dannati di Roberto Minervini Vince a Cannes

I Dannati di Roberto Minervini vince il premio per la miglior regia nella sezione Un Certain Regard, la cui giuria è presieduta da Xavier Dolan.

Questa sera, il regista incontrerà il pubblico di Torino in occasione della proiezione delle 20:30, al Cinema Nazionale.

Il film di Minervini, prodotto da OKTA  FILM e Pulpa Film con Rai Cinema e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

GD

“SNODI”… La cultura incontra il territorio

Concerti, musical , passeggiate gastronomiche – e tant’altro – fra le colline di Langhe, Monferrato e Roero

Dal 26 maggio al 2 giugno

Neviglie (Cuneo)

Otto giorni per quattro ricchi appuntamenti, di quelli che si ricorderanno per tutto l’anno, dove cultura e territorio diventano un tutt’uno, prim’attori di un magico palcoscenico pronto ad accogliere le più svariate forme d’arte. Anche quest’anno, il tutto capita secondo il programma messo in piedi dal Progetto quadriennale (fine 2022 – giugno 2026) “SNODI”, promosso – al fine di valorizzare la cultura nei territori di Langhe, Monferrato e Roero – dai Comuni di Guarene e Neviglie(nella provincia di Cuneo) e Pieia ( in provincia di Asti). Attraverso il finanziamento del “Progetto Europeo Next Generation Eu”, sono quattro gli appuntamenti messi in agenda per l’edizione 2024: “Colline in musica” (da domenica 26 maggio a domenica 2 giugno, ad Alba, Piobesi d’Alba, Pieia, Neviglie, Guarene), “Big Bang Art Musical” (sabato 1° giugno a Guarene), “Monferrato On Stage(sabato 1° giugno a Cocconato) e “Marcé Tasté (domenica 2 giugno a Neviglie).

Il via, con “Colline in musica”, domenica 26 maggio (ore 18,30), al “Teatro Sociale” di Alba (tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito con prenotazione sul sito roeroculturalevents.it ) con il “Delian Quartet” e il “Virtuoso Ensemble” insieme al violino di Li Kaixiang e la direzione di Zhu Qiyuan. Si prosegue mercoledì 29 maggio,sempre alle 18,30, nel “Salone Polifunzionale” di Piobesi d’Alba con il “Trio Koinè” e un programma che va da Mendelssohn a Shostakovich. Il progetto si sposta poi, fra giovedì 30 e venerdì 31 maggio da Pieia(“Chiesa Parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo”, con il “Dvorak Quartet” )Neviglie (“Chiesa dei Battuti” con il “Quartetto Petra”) e, dopo una tappa a Torino nella sede di Villa della Regina, arriva al “Castello di Guarene”, domenica 2 giugnoalle 18,30con l’imperdibile appuntamento con il clown Peter Shub accompagnato dal “Delian Quartet”. Shub è una star della clownerieinternazionale con una storia che negli ultimi trent’anni lo ha portato da Philadelfia alle strade di Parigi, inconfondibile con il suo trench, il cappello e la valigia consumata, protagonista di piccoli episodi impertinenti e straordinariamente esilaranti che in questa occasione speciale sapranno interagire con la musica di un “serissimo” quartetto d’archi.

Secondo appuntamento alla Vaccheria di Guarene, sabato 1° giugno, in piazza Don Morione (in caso di pioggia nella Palestra di via Mulino), con il debutto fortemente atteso di “Big Bang Art Musical”. Lo spettacolo è il risultato dell’attivazione di iniziative culturali territoriali, fortemente volute, inclusive e coinvolgenti a tutti i livelli, che vedrà l’interazione di cinque gruppi molto lontani e diversi tra loro: musicisti di professione, attori, ragazzi diversamente abili, atlete di ginnastica ritmica, cantanti e gente comune. Ogni gruppo ha lavorato in sedi separate per poi provare a mettersi in gioco insieme entrando in comunicazione gli uni con gli altri pur con tecniche e linguaggi che si devono prima conoscere e poi provare ad ascoltarsi per arrivare a comunicare. La colonna sonora delmusical è scritta e interpretata dal cantautore Andrea Cerrato, molto amato dal pubblico di YouTube.

Sempre sabato 1° giugno, “SNODI” porta ancora una volta a Cocconato d’Asti con “Monferrato On Stage”, la rassegna itinerante che unisce le eccellenze gastronomiche del Monferrato alla musica. Imperdibile, in proposito, nel “Cortile del Collegio” (via Roma, con ingresso gratuito), sabato 1° giugno(ore 21,30) il concerto di Nada, accompagnata da Andrea Mucciarelli alla chitarra e protagonista di un sorprendente live dall’anima rock, ma al contempo intima e profonda, per un repertorio e una storia musicale indimenticabile.

Nel fitto calendario di appuntamenti ritorna infine a Neviglie, domenica 2 giugno(partenze ogni 30 minuti a partire dalle 11,30) la “camminata enogastronomica” “Marcé Tasté”. Il percorso, lungo circa 4,5 chilometri prevalentemente su strade bianche, sarà arricchito di punti ristoro a tema in cui gustare un vero e proprio pranzo itinerante con prodotti tipici del territorio. Obiettivo: degustare il territorio attraverso la cultura. Oltre a intermezzi musicali e teatrali, sarà proposto anche un laboratorio di tinture naturali rivolto ai bambini a cura dell’artista Simona Bocchino.

Iscrizione obbligatoria ai contatti: marcetasteneviglie@gmail.com – tel. 335/6157392

Per info programma dettagliato: www.progettosnodi.it

g. m.

Nelle foto: Peter Shub, Andrea Cerrato, Nada (Ph. Simone Cecchetti), Veduta di Neviglie

Interplay è di scena alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani

Dal 23 maggio

 

Il Festival Internazionale Interplay si è aperto giovedì 23 maggio alle 21 alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, in corso Galileo Ferraris.

Interplay è giunto alla sua ventiquattresima edizione e si propone come un festival di danza contemporanea diretto da Natalia Casorati e organizzato dell’Associazione Culturale Mosaico Danza. Quest’anno la rassegna sarà dedicata a quattro tematiche: “multidisciplinare, ecologia, identità corporea e pluralità, corpo politico”. Le compagnie italiane impegnate saranno quindici, e dieci quelle internazionali, compresa una proveniente dalla Cina che, fino al 16 giugno animeranno quattro teatri. Oltre al Teatro Ragazzi, l’Astra, le Officine CAOS, la Lavanderia a Vapore di Collegno e altrettanti spazi disciplinari, come il Museo di Arte Orientale, l’Imbarchino, Via Baltea, la Casa del Quartiere Bagni Pubblici di via Agliè. Sono in calendario workshop e masterclass, di cui uno con la celebre coreografa cinese Xingxing Gong.

“La danza e la creazione contemporanea, in questa 24esima edizione del festival, si confermano come occasioni per conoscere la complessità del nostro tempo, con le sue contraddizioni e fragilità – spiegano gli organizzatori – Il prossimo appuntamento è per il prossimo sabato 25 maggio in Barriera di Milano a partire dalle 18.30 con due spettacoli in prima nazionale, una performance della giovane danzatrice Sara Sguotti, intitolata “Dedica”, tra via Baltea e i Bagni Pubblici di via Agliè, e una performance della compagnia spagnola Ertza, “Marginalia”, in largo Palermo e via Sesia. Il Festival ha preso il via con due spettacoli, entrambi presentati in prima regionale,  “Dance macabre !” di Jacopo Ienna, e “Come neve” di Adriano Bolognino.

 

Mara Martellotta

Nadia Terranova, la scrittrice si racconta

Siciliana di nascita e romana di adozione, Nadia Terranova, si è affermata negli ultimi anni come una delle voci più interessanti del panorama della letteratura italiana contemporanea sia nel romanzo che nella letteratura per ragazzi. La Terranova esordisce, nel 2015, con “Gli anni al contrario” (Einaudi) e si aggiudica uno dei posti tra i finalisti del Premio Strega con il romanzo “Addio Fantasmi” (Einaudi) nel 2019. Nadia è divenuta un’importante voce anche di numerose testate giornaliste come Vanity Fair, la Repubblica, il Foglio, TuttoLibri e dal 2020 dirige la rivista letteraria de Linkiesta “K”. Abbiamo parlato con lei al Salone del Libro di Torino dove la scrittrice è stata ospite di svariati appuntamenti letterari.

Lei ha curato la prefazione del libro “Prima e dopo” (Cliquot) di Alba de Cèspedes una scrittrice, poetessa e partigiana italiana che ha segnato un’epoca, ma che è ancora attualmente poco conosciuta. Cosa l’aveva colpita di questo personaggio?

È stata una grandissima penna del 900 e alla sua fama è seguito un oblio ingiustificato. Questo destino è spettato a molte scrittrici che non hanno avuto un riconoscimento canonico o un grande premio letterario. Quello che mi ha portato fino a lei è forse stata la rabbia, ovvero la volontà di farla uscire da questo oblio a cui era destinata. Grazie ai numerosi progetti che stiamo seguendo per valorizzarla sta nuovamente vivendo un momento di fioritura.

Lei è una scrittrice donna molto affermata che spesso ha valorizzato il lavoro di diverse sue colleghe. Dal suo punto di vista la condizione della scrittrice attualmente è correttamente valorizzato?

No, ma quando lo diciamo sembra che si assista ad una sorta di “partigianeria”. In realtà la nostra è una rabbia di proiezione : tutte noi che valorizziamo il lavoro di altre scrittrici non lo facciamo per metterci al centro, ma piuttosto per una sensazione che ci accomuna. Infatti sappiamo bene che questa condizione è qualcosa che può accadere a tutte e per questo tale ragione abbiamo un senso di giustizia verso queste situazioni. Nonostante le cose vadano migliorando, ci scontriamo giornalmente con una misoginia che si fa sempre più insidiosa perchè più subdola. Ma abbiamo ancora qualche secolo di storia di grandi scrittrici da valorizzare.

Il Salone del Libro è sempre una grande occasione di incontro per gli scrittori. Quale sensazione prova adesso a viverlo alla luce del successo che ha raggiunto?

Prima venivo a sentire gli altri scrittori e le altri scrittrici sognando di far parte di loro e adesso che ho la possibilità di stare “dall’altra parte” non perdo ugualmente occasione di andare ad ascoltare i grandi nomi del panorama internazionale, ma anche gli scrittori che stanno emergendo. Rimane sempre un bel momento di scambio.

Valeria Rombola’

“Premio Mario Lattes per la Traduzione” Ecco i cinque finalisti

Premiati al Castello di Perno

Monforte d’Alba (Cuneo)

Cinque i finalisti. I loro nomi sono stati annunciati nei giorni scorsi. Ma per sapere chi, della magnifica cinquina, sarà “il più alto sul podio” occorre aspettare ancora un mesetto. Sarà infatti annunciato sabato 29 giugnoprossimo il nome del vincitore della terza edizione del biennale “Premio Mario Lattes per la Traduzione” (dedicato quest’anno alla lingua ispano-americana) promosso dalla “Fondazione Bottari Lattes” di Monforte d’Alba, in collaborazione con l’“Associazione Castello di Perno” e l’“Università degli Studi di Torino”. La cerimonia si terrà nell’antico “Castello di Perno”, costruito in epoca medievale dalla famiglia Falletti e alla fine degli anni Settanta del secolo scorso acquistato dalla Casa Editrice “Giulio Einaudi” che ne fece la propria sede secondaria, gemella a quella di via Biancamano a Torino e residenza di lavoro per i propri scrittori, fra cui Primo Levi, al quale è stata anche dedicata la piazzetta sotto le mura a Perno.

Dal 2012, il Castello è proprietà dell’avvocato bresciano Gregorio Gitti, ordinario di “Diritto Civile” all’“Università di Milano” e ben intenzionato a recuperarlo alla sua storia, a quella più recente di “Casa per la Cultura” e a quella più antica della vinificazione delle uve di proprietà.

Ecco, per intanto, i nomi dei cinque finalisti: Alberto Bile Spadaccini con “Il Gran Burundún-Burundá è morto” di Jorge Zalamea (Colombia, edito da Arcoiris), Ilide Carmignani con “Lutto” di Eduardo Halfon (Guatemala, edito da il Saggiatore), Maria Nicola con “Le pianure” di Federico Falco (Argentina, edito da Sur), Raul Schenardicon “Fra le tue dita gelate” di Francisco Tario (Messico, edito da Sarafà) e Giulia Zavagnacon “Chiamatemi Cassandra” di Marcial Gala (Cuba, edito da Sellerio).

Traduttrici e traduttori, nel corso della cerimonia di premiazione, saranno coinvolti in una “tavola rotonda” coordinata da Stefania Soma, in arte Petunia Ollister, creatrice dei #bookbreakfast: foto di libri sul tavolo della colazione pubblicate sul suo profilo “Instagram” @petuniaollister. Saranno presenti inoltre alcuni dei traduttori di domani, studenti di “Lingue e Letterature Straniere” dell’“Ateneo” torinese, per interagire e confrontarsi con gli esperti.

La cerimonia verrà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook della “Fondazione”.

Come nelle due precedenti edizioni, dedicate rispettivamente alla “lingua araba” e alla “lingua cinese”, la selezione delle opere si articola in due fasi: in un primo momento la “Giuria stabile”, tenendo conto della capacità del traduttore di rendere in italiano la qualità letteraria del testo, ha individuato i cinque romanzi finalisti. Ora toccherà ad una “Giuria specialistica”, esperta della lingua in questione, a valutare a sua volta la cinquina, decretando il nome del vincitore o della vincitrice.

A proposito della “cinquina finalista” di questa edizione, la “Giuria stabile” ha commentato: “Tutti i giurati sono d’accordo nel constatare che la maggior parte delle traduzioni pervenuteci è di buon livello. Nel selezionare le migliori per includerle nella cinquina vincente, abbiamo ovviamente tenuto conto, innanzi tutto, della qualità letteraria della traduzione, a prescindere dal nostro giudizio personale sull’opera stessa. A parità di valore, tuttavia, abbiamo anche seguito altri due criteri: non selezionare più di un’opera dello stesso paese, per dare voce a scrittori provenienti da realtà diverse, e non tenere conto dell’importanza e del prestigio della casa editrice che ha pubblicato la traduzione italiana, per dare visibilità, eventualmente, anche a piccoli editori che faticano a farsi conoscere”.

Il “Premio” ha potuto contare, anche quest’anno, sul contributo e sostegno del “Comune di Monforte d’Alba”, unitamente al sostegno di “Banca d’Alba” e al patrocinio di “Confindustria Cuneo” e dell’ “Unione dei Comuni Colline di Langa e del Barolo”.

Per info: “Fondazione Bottari Lattes”, via G. Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo); tel. 0173/789282 o www.fondazionebottarilattes.it

Gianni Milani

Nelle foto: I cinque finalisti e Castello di Perno

I GET, una grande “comunità” tra danza, recitazione e canto

Sabato 25 maggio, al Colosseo, grande con i Germana Erba’s Talents

Si chiedeva anni fa Germana Erba: “Come saranno la Danza, il Teatro e l’Arte, domani?” Rispondeva immediatamente, con l’entusiasmo, con l’esperienza e con quella sua continua voglia di inventare, occasione dopo occasione: “La risposta non fa paura perché la risposta siete voi. Con il vostro talento e la vostra tenacia. Voi, guidati da maestri competenti e appassionati”. Parlare ai suoi allievi e vedere crescere in grande quel suo Liceo, che oggi sta per compiere i trent’anni, una scuola di eccellenza che unisce un percorso artistico ad una regolare formazione di secondo grado – che apre l’ingresso a qualsiasi Facoltà Universitaria, agli Istituti di formazione artistica musicale e coreutica e alle Accademie di Belle Arti -, indirizzando al canto, alla danza, alla recitazione, al doppiaggio e al musical.

Un mondo non soltanto di idee e di sogni ma altresì di realizzazioni, un senso di appartenenza ad un’unica squadra che ha coinvolto e continua a coinvolgere migliaia di docenti, allievi ed ex allievi. In questo modo sono nati i GET, i Germana Erba’s Talents, ormai carichi di successi e di affermazioni importanti, di studi attuali e di espressioni vincenti nell’ambito dello spettacolo, allo stesso tempo volti che si affacciano e altri che già hanno ritrovato la sicurezza delle proprie strade, esperienze sul campo e continui aggiornamenti, ore di lavoro a impegnare e a irrobustire, un confronto incessante con i palcoscenici di tutta Italia e non solo, magari le sane rivalità che sono il sale della terra o il sangue che scalda i cuori, una comunità – una “saranno famosi” in piena regola di impegno, di ricerca, di progetti, di costruzione, di energia spesi giorno dopo giorno – capace di trasmettersi vicendevolmente stimoli e nuove risorse, non ultime quelle degli allievi di un tempo (complessivamente, circa 800 in questa epopea trentennale, una bellissima rete di validi professionisti) che, allontanandosi dalle tournée del momento, tornano al Liceo temporaneamente, anche solo per qualche giorno, a lavorare in sala con quegli stessi insegnanti che li hanno guidati, trasferendo verso i nuovi allievi una esperienza che essi già hanno fatto propria. A cornice, a eccellente punto di riferimento, aggiungendosi in questi ultimi mesi la nuova sede della scuola (il complesso di Torino Esposizioni, di proprietà del Comune, è in fase di ristrutturazione, con i lavori nell’ambito del PNRR), posta in corso Moncalieri 203, una palazzina inondata di sole e con splendida vista sulla collina torinese, con spazi giustamente impostati che hanno a pochi passi la sala dell’Erba a proseguire l’intera attività.

Il prossimo appuntamento, per il quale già s’annuncia un fragoroso sold out, è per la serata di sabato 25 maggio al teatro Colosseo, una serata di musical, danza e teatro, un evento pensato come una autentica vetrina sulle arti formative del futuro con protagonisti 140 giovani danzatori-cantanti-attori, impegnati tutti in una messa in scena articolata che proporrà un susseguirsi di quadri spaziando dal grande repertorio del balletto classico alla prosa, da quadri coreografici e canori tratti da celebri musical alla danza contemporanea. Ospiti della serata, nomi ormai prestigiosi nati dalla scuola di Germana Erba, Iris Naretto (finalista a ToVision, ha appena pubblicato il suo primo singolo “Fino all’alba”), Matilde Campesi (danzatrice solista al Balletto di Siena, una delle più interessanti formazioni di danza in Italia: si cimenterà in un assolo danzato da “Raimonda”) ed Elia Tedesco, che si divide con sempre maggior successo tra teatro cinema e televisione (protagonista, con tre stagioni alle spalle, del “Fidanzato di tutte” e ogni giorno su Rai1 con il “Paradiso delle signore”, vincitore tra l’altro di numerosi premi come volto nuovo tv: lo ascolteremo nel monologo comico “Plautus forever”).

Il programma della serata vedrà avvicendarsi, tra l’altro, una suite danzata dal celebre balletto classico “Paquita” su musiche di Ludwig Minkus nella storica coreografia di Marius Petipa, le creazioni contemporanee come “Perspective of Darkness” su musiche di Travis Lake, “Friends” su musica di Carol Bayer Sager e Burt Bacharach, “Entre dos aguas” su musica di Paco de Lucia. La prosa sarà rappresentata da vari momenti tra cui il “Cyrano de Bergerac” di Rostand con il “Monologo del naso”, mentre il lato musical regalerà canzoni e musiche di “Flashdance”, “Footloose”, “Grease”, “Seize the Day” e “High School Musical”. Lo spettacolo è firmato dagli attuali docenti, coreografi e registi con il coordinamento di Gian Mesturino, preside e curatore artistico insieme a Girolamo Angione del Liceo Germana Erba.

Elio Rabbione

Nelle immagini di Daniele Serra, alcuni momento dello spettacolo