Cosa succede in città- Pagina 76

Silvia Caroline: L’Imprenditrice Digitale Torinese che Trasforma la Visione in Realtà

Silvia Caroline, torinese di nascita e cuore, è una rinomata content creator e imprenditrice nel settore della moda e del lusso. Il suo blog “The Blue Light Eyes” e il suo seguito su Instagram le hanno permesso di raggiungere una posizione di rilievo a livello nazionale.

È anche autrice del libro “Dall’Alto Verso Il Cielo“, nel quale condivide la sua visione e il suo percorso come influencer digitale, questa talentuosa imprenditrice inoltre, ha attivamente collaborazioni con marchi, riviste ed eventi importanti come Vogue, Pandora, Chanel Beauty, Bulgari e molti altri rinomati brand.

Con una carriera che spazia dalla moda al lusso, Silvia non solo crea contenuti, ma modella l’evoluzione stessa del digital marketing attraverso un approccio unico e personale, dimostrando che la sua generazione è assolutamente sul “pezzo” nel mondo dell’impresa lavorativa e c’è tanta voglia di crescere professionalmente alfine di costruire con le proprie forze e competenze il proprio avvenire.

Di recente, ha partecipato come relatrice al corso di Digital Marketing & Big Data Management presso la Facoltà di Economia di Torino, offrendo preziosi insight sulla sua esperienza e condividendo la sua ispirazione con gli studenti.

Un Ritorno Stimolante nel Mondo della Facoltà di Economia di Torino come Mentore

Silvia racconta alla nostra redazione:

Tornare a parlare agli studenti dopo due anni è stato un vero piacere. Invitata dal professor Mosca, ho sottolineato quanto il confronto e lo scambio di idee siano importanti per la crescita personale e professionale degli studenti, permettendo loro di comprendere meglio il mondo lavorativo in cui si inseriranno una volta conclusi gli studi.

Parlando dell’evoluzione del settore digitale, Silvia osserva come questo ambito “corra veloce”, spesso anticipando le necessità umane. Iniziando la sua avventura digitale 14 anni fa con il suo blog, ha testimoniato cambiamenti radicali e continua a sottolineare il ruolo essenziale dell’umanità in un’era dominata dalla tecnologia.

La sua visione pone l’accento sulla necessità di rimanere umani pur in un contesto altamente tecnologico.

Il viaggio di Silvia su Instagram come piattaforma principale per le sue iniziative di digital marketing è un esempio di come personalità e coerenza possano giocare un ruolo decisivo nel creare una fanbase leale.

Ho sempre voluto puntare su una fanbase che si potesse fidelizzare al 100% attraverso contenuti che riflettessero i miei gusti personali,” afferma. Questo approccio personale è ulteriormente arricchito dal suo impegno verso l’empowerment femminile e le carriere delle donne, temi che considera ancora sottovalutati.

Cristina Taverniti

La parata dei Bandakadabra inaugura il Torino Fringe Festival

Venerdì 17 maggio 2024

Fringe Opening Parade con Bandakadabra

 

 

La parata dei Bandakadabra inaugura il Torino Fringe Festival venerdì 17 maggio. Lungo il Po, dal fronte Gianca ai Murazzi al Magazzino sul Po, si muove dalle 18.30 la Fringe Opening Parade guidata dai Bandakadabra, una potente marching band capace di affrontare qualsiasi linguaggio musicale con una travolgente carica di energia.

Nata a Torino, vanta una frenetica attività live che l’ha portata ad esibirsi in tutta Europa: dal Paleo Festival a Suoni delle Dolomiti passando per Jazz sous les pommiers, il Premio Tenco, il Festival della Mente e Musicultura, collezionando più di 400 repliche tra rassegne teatrali e musicali, festival di strada e dividendo il palco con Vinicio Capossela, Arturo Brachetti, Malika Ayane, Willie Peyote e Samuel, cantautore e voce dei Subsonica.

 

Dal 21 maggio al 2 giugno, la XII edizione del festival di teatro off e delle arti performative tra i più originali d’Italia, mette in scena a Torino 154 repliche di 27 spettacoli, tra cui 6 prime assolute, e 14 eventi speciali in 16 spazi performativi con 38 compagnie nazionali e internazionali selezionate tra più di 700 artisti candidati.

Contatti:

www.tofringe.it

Sulla app del #ToFringe24 si può consultare programma interattivo, ticket, promozioni, calendario, mappa, iniziative.

Facebook: @TorinoFringeFestival

Instagram: @torinofringefestival

Linkedin: @TorinoFringeFestival

“La meglio gioventù”: ecco la nuova stagione del Teatro Regio

Si ispira al celebre film di Marco Tullio Giordana risalente al 2003 e alla nota raccolta di poesie di Pierpaolo Pasolini la stagione operistica 2024/2025 del teatro Regio di Torino che inizierà il primo ottobre prossimo e si concluderà il 29 giugno 2025. Un’esplosione di talento e di bellezza che incanterà gli appassionati e un viaggio nel mondo dell’opera per chi vi si accosterà per la prima volta, con la proposta di ben dodici titoli, di cui sette nuovi allestimenti, tra i quali la trilogia dedicata a Manon Lescaut, evento eccezionale che ha come punto di partenza la giovane protagonista del romanzo di Prevost, fonte di ispirazione per ben tre compositori, Daniel Auber, Jules Massenet e Giacomo Puccini, al centro del progetto per il centenario della morte del compositore. Verrà anche dato spazio alla danza con due balletti classici e il gala di Roberto Bolle and Friends.

La recente riorganizzazione dei settori della sala, con il congiungimento del settore 3 e di quello 4 e una nuova e vantaggiosa politica dei prezzi, applicando uno sconto del 30 per cento sugli abbonamenti, renderanno sicuramente il teatro Regio più accessibile a un pubblico più ampio. Con meno di 40 euro sarà possibile assistere ad un’opera, la cui prima non si differenziare più nel prezzo dalle altre recite.

“Questa nuova stagione – afferma il sindaco della Città di Torino e Presidente della Fondazione Teatro Regio Stefano Lo Russo – conferma la linea culturale scelta dal teatro, contraddistinta da una politica innovativa, di qualità e con un tema che è quello della gioventù, che va ad inserirsi nella politica di attenzione verso le nuove generazioni, con iniziative collaudate come le Anteprime Giovani, rivolte ad appassionare le nuove generazioni al teatro dell’opera”.

“Sono estremamente soddisfatto per il conferimento del Premio Abbiati a La Juive come migliore spettacolo del 2023 – dichiara Il Sovrintendente del Teatro Regio, Mathieu Jouvin –

Questo riconoscimento non solo attesta la qualità artistica dell’opera, ma fa da sprone a proseguire nel lavoro che, insieme al direttore artistico Cristiano Sandri, stiamo portando avanti e rende merito alla nostra visione di presentare una varietà di titoli capaci di incuriosire e intrigare il pubblico.

La frase espressa da Paul Nizan “Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della mia vita”, invita a una riflessione critica sul concetto convenzionale di giovinezza come periodo di felicità senza pari, suggerendo, invece, un’immagine di un’età intricata e sfaccettata. Questo è il motivo per cui ho voluto come titolo della stagione “La meglio gioventù”, espressione estremamente musicale che deriva da una raccolta di poesie in lingua friulana di Pierpaolo Pasolini e nasce da uno dei canti più dolorosi e commuovente degli alpini. Inevitabile il rimando al film di Marco Tullio Giordana, che ho amato molto e che è stato premiato a Cannes, un’opera cinematografica che offre una visione affascinante della storia italiana attraverso gli occhi di personaggi memorabili e complessi, un vero e proprio romanzo di formazione, con una grande capacità di affrontare temi universali, tra cui famiglia, amicizia, amore, oltre alla ricerca di senso e di identità, temi propri della gioventù.

Tutte le opere in programma in questa stagione esplorano l’ambiguità della gioventù, esprimendone l’emozione, indagandone la conflittualità, celebrandone il fascino, ma invitando al tempo stesso alla riflessione”.

Dal 1 al 29 ottobre prossimo si aprirà la stagione del teatro Regio con Manon Manon Manon, evento unico che offre un omaggio originale a Manon Lescaut. A firmare i tre nuovi allestimenti è il regista francese Arnaud Bernard, al suo debutto al teatro Regio, che ha scelto di sviluppare un progetto drammaturgico incentrato su tre epoche iconiche del cinema francese. Si tratta di una nuova sfida per il teatro che metterà il Regio sotto i riflettori internazionali.

La programmazione della trilogia è tale da permettere al pubblico di assistere ogni giorno a un titolo diverso, oltre alla possibilità di goderne nell’arco di un unico fine settimana. Chi visiterà Torino potrà godere di questo ricco carnet culturale. Manon Lescaut è una giovane donna, con le sue contraddizioni e i suoi dilemmi, una potente forza vitale ed è l’emblema dell’età della giovinezza, passionale, impulsiva, vulnerabile. Sul podio saliranno Renato Palumbo, Evelino Pidò e Guillaume Tournaire. Le tre protagoniste saranno Erika Grimaldi, Ekaterina Bakanova e Rocio Pérez. Main partner della produzione è Intesa Sanpaolo. Manon Manon Manon sarà al centro dell’interesse europeo, in quanto il teatro Regio ospiterà, dal 24 al 26 ottobre prossimi, la Conferenza d’Autunno di ‘Opera Europa’, la principale organizzazione europea che riunisce teatri e festival lirici e che conta 233 membri provenienti da 44 Paesi. L’incontro sarà un’opportunità per tutti i soci di riunirsi e confrontarsi per sviluppare collaborazioni e progetti innovativi.

Inaugurerà la stagione d’opera e di balletto il 23 novembre ‘Le nozze di Figaro’, l’opera più frizzante e umana di Wolfgang Amadeus Mozart. La gioventù è qui ben incarnata nella sfida alle convenzioni sociali e con la forza ribelle e intraprendente incarnata da Figaro e Susanna, che aspirano alla libertà, all’autonomia come il giovane paggio Cherubino che, a causa della sua impetuosità si trova a vivere situazioni piuttosto buffe e imbarazzanti. Per la prima volta a Torino l’allestimento è di Emilio Sagi, che è garanzia di stile e piacevolezza. Artisti carismatici vestiranno i panni dei protagonisti, Vito Priante e Monica Conesa saranno il conte e la contessa, Giorgio Caoduro sarà Figaro, Giulia Semenzato vestirà i panni di Susanna e José Maria Lo Monaco quelli di Cherubino. Sul podio Leonardo Sini. L’opera sarà in scena fino al 1 dicembre, mese tradizionalmente dedicato alla danza.

Dal 12 al 18 il Regio ospiterà il balletto romantico per eccellenza, Giselle, su musica di Adolphe- Charles Adam nella versione coreografica di Aleksej Fadeecev e nell’interpretazione dei solisti e del corpo di ballo del Balletto dell’Opera di Tbilisi.

Dal 21 al 30 dicembre sarà la volta dello Schiaccianoci del 1891, meravigliosa partitura in cui la magia del Natale si trasforma in musica grazie al talento straordinario di Petr Il’ic Caikovskij. Il Balletto dell’Opera di Tbilisi propone la fatata edizione coreografica di Nina Ananiashvili e Alaksej Fadeecev, con scene e costumi ispirati ai libri di fiabe ottocenteschi. Sono presenti innocenza, meraviglia, avventura e fantasia, che offrono una visione magica del mondo attraverso gli occhi di una giovane ragazza.

Il 2025 inizia con tre spettacoli straordinari il 3, 4 e 5 gennaio, con la grande danza di Roberto Bolle e gli interpreti del celeberrimo Roberto Bolle and Friends.

Una ricca esplorazione del tema della gioventù, attraverso I suoi protagonisti e le loro esperienze amorose è offerta da ‘L’elisir d’amore’ di Gaetano Donizetti, in scena dal 28 gennaio al 5 febbraio 2025. Nella nuova coproduzione con il teatro Regio di Parma, il regista Daniele Menghini trasforma questo racconto d’amore in una fiaba onirica, popolata di burattini e marionette richieste gentilmente a due famiglie torinesi di grande tradizioni nel campo, le marionette Lupi.

Vestirà i panni del timido Nemorino René Barbera, elegante tenore dalla voce morbida, che considera questo uno dei suoi personaggi preferiti; il soprano Federica Guida, nel ruolo di Adina, capace di dimostrare il suo talento versatile sia nei numeri vivaci sia in quelli sentimentali. Accanto a loro due esperti e brillanti artisti quali Paolo Bordogna nel ruolo di Dulcamara e Davide Luciano come Belcore. Dirige il maestro Fabrizio Maria Carminati, interprete molto esperto del repertorio belcantistico.

Sarà in scena il Rigoletto dal 28 febbraio all’11 marzo 2025. La passione tra Gilda e il Duca è intensa e travolgente, ma anche minacciata dalle convenzioni sociali e dalle forze oscure che circondano i personaggi. Molto forte è il tema della responsabilità e della conseguenza delle azioni, che sottolineano la fragilità e l’effimero della giovinezza. Il ruolo del titolo è affidato al baritono George Petean, il tenore Piero Pretti, recentemente applaudito in “Un ballo in maschera”, è il duca di Mantova. Giuliana Gianfaldoni è Gilda. Il nuovo allestimento è firmato da Leo Muscato, regista pluripremiato, che ritorna al teatro Regio con il team creativo artefice della felice produzione di Agnese di Ferdinando Paer, vincitore del Premio Abbiati nel 2019. Dirige il maestro Nicola Luisotti.

Un’interessante rappresentazione del tema della gioventù è quella della “Dama di Picche” di Petr Ilic Cajkovskij, che andrà in scena dal 3 al 16 aprile 2025. Il compositore lo considerava il suo miglior lavoro in assoluto e fu spinto da un’ispirazione travolgente nel 1890, su libretto del fratello tratto da un breve racconto di Puskin. La tragedia di Hermann, uomo che perde ogni speranza di felicità e di amore a causa della sua ossessione per il gioco d’azzardo, ispira al musicista le arie più emotive e disperate. L’allestimento è firmato da Richard Jones per la Welsh National Opera di Cardiff, l’azione si sposta nella Russia del primo Novecento , in cui convivono i relitti della grandiosità imperiale e il caos post rivoluzionario. Le allucinazioni di Hermann acquistano risvolti grotteschi e vengono risolte in modo sorprendente.

Il tenore Mikhail Pirogov è Hermann, Jennifer Larmore la contessa, Zarina Abaeva è Liza e Vladimir Stoyanov il principe Eleckij.

Il giovane maestro Valentin Uryupin, dopo il suo esordio al teatro Regio nel 2023 con ‘La sposa dello Zar’ di Rimskij Korsakov, torna a dirigere i complessi artistici del teatro.

Dal 15 al 27 maggio andrà in scena una nuova produzione dell’opera romantiche “Hamlet” di Ambroise Thomas. La tragedia di Shakespare cui l’opera è liberamente ispirata si accende con nuovi episodi per dare spazio a danze e cori pieni di colore, conservando, tuttavia, le scene più tenebrose e violente. Per la prima volta al mondo viene presentata sotto forma scenica la versione dell’opera con il ruolo di Hamlet affidato a un tenore anziché un baritono; sarà John Osborne a interpretarlo, incarnando il principe triste. Ha già entusiasmato il pubblico torinese nella Fille du régiment. Sara Blanch sarà Ophélie, la cui aria della follia rappresenta una vera e propria sfida per i soprani di coloritura. Lo spettacolo reca la regia di Jacopo Spirei, al suo debutto al teatro Regio, e la direzione di Jérémie Rhorer, che metterà in risalto le atmosfere contrastanti dell’opera. Hamlet vive una profonda crisi identitaria e di turbamento rispetto al suo ruolo nel mondo e incarna una gioventù tormentata, in conflitto con il mondo adulto.

L’ultima produzione della stagione sarà l’Andrea Chénier di Umberto Giordano, che vede il ritorno di grandi artisti dalla statura vocale e interpretativa, Gregorio Kunde, già interprete in Juive, Maria Agresta, che si è distinta nei Vespri siciliani, e Franco Vassallo. L’opera sarà in scena dal 18 al 29 giugno prossimo e ci fornisce delle meditazioni stimolanti sul tema della gioventù a partire dall’ambientazione, la Rivoluzione francese, periodo di tumulto e di cambiamento sociale. Il poeta Chénier sacrifica la vita per i suoi ideali e Maddalena lo segue fino al patibolo per amore, passione e idealismo, ma anche crescita e maturità attraverso esperienze come la guerra e la morte, che insegnano a comprendere il valore della vita e delle relazioni umane.

Fin dal suo debutto, nel 1896, l’opera di Giordano riscosse un enorme successo grazie ad arie e duetti magnifici e brani memorabili, complice un libretto firmato da Luigi Illica che seppe trasformare in una tragedia ardente la biografia di un poeta francese vittima della Rivoluzione.

L’opera sarà presentata in un nuovo spettacolare allestimento di Giancarlo del Monaco, esperto regista di fama internazionale che si definisce ‘un innovatore nel segno della tradizione’. Sul podio il maestro Andrea Battistoni, che ha diretto magistralmente la Bohème nel 2022.

Il teatro Regio ha programmato per la stagione 2024/2025 le Conferenze concerto per presentare le opere al pubblico, condotte dalla giornalista Susanna Franchi, dalla musicologa Liana Puschel e dalla giornalista Elisa Guzzo Vaccarino per i balletti. Proseguono le Anteprime Giovani riservate al pubblico under 30, che hanno permesso a ventimila giovani di assistere agli spettacoli d’opera del teatro Regio.

Mara Martellotta

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

17 – 23 maggio 2024

 

SABATO 18 MAGGIO

Sabato 18 maggio
LA NOTTE EUROPEA DEI MUSEI
ORARIO PROLUNGATO E TARIFFE SPECIALI ALLA GAM, MAO E PALAZZO MADAMA
Apertura straordinaria fino alle 22 e ingresso a 1€ dalle 18 alle 22
ultimo ingresso alle 21. Visite guidate e workshop in orario serale.

GAMMAO e Palazzo Madama aderiscono come di consueto alla Notte Europea dei Musei organizzata dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM. La storica manifestazione è nata con l’intento di valorizzare l’identità culturale europea e coinvolge i musei di tutta Europa.
Sabato 18 maggio i musei saranno straordinariamente aperti fino alle ore 22 (ultimo ingresso ore 21) e, a partire dalle 18, si potranno visitare le collezioni permanenti le mostre in corso con tariffe speciali.

La tariffa speciale di 1€ sarà applicata anche ai possessori di Abbonamento Musei.

La Fondazione Torino Musei e Theatrum Sabaudiae propongono inoltre in ogni museo una serie di visite guidate alle collezioni e alle mostre temporanee, oltre a workshop serali.

Cosa si può visitare:

–          Alla GAM | Collezioni Permanenti: 1€; Mostra Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte: 1 €;

Mostra Expanded – I paesaggi dell’arte: 1 €

–          Al MAO | Collezioni Permanenti: 1€; Mostra Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded: 1€

–          A PALAZZO MADAMA | Collezioni Permanenti: 1 €; Mostra Max Pinckers. State of Emergency: 1 €;

Mostra Liberty. Torino Capitale: 5 €

Dalle 18:00 alle 21:00 le tessere di Abbonamento Musei saranno valide solo per la mostra Liberty. Torino Capitale a Palazzo Madama, mentre le tessere Torino+Piemonte Card sono valide su tutte le mostre in tutti i musei.

Le visite guidate e workshop serali:

 

GAM

ore 18:00
VISITA GUIDATA alla mostra EXPANDED – I paesaggi dell’arte
Costo:  7 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)
Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

dalle 19:00 alle 20:00 – dalle 20:30 alle 21:30

LETTERE DALLA NOTTE

In occasione della Notte Europea dei Musei la GAM propone un workshop in orario serale. L’attività si svolge a flusso continuo, dando la possibilità di sperimentare la tecnica del collage. A partire da diverse immagini che riproducono opere della GAM esposte in museo e visitabili durante la serata, il pubblico è invitato a ritagliare, comporre e ibridare le diverse parti delle opere per creare una personale cartolina da portare via. Questa potrà essere spedita, conservata o donata, come testimonianza della creazione di un messaggio ‘proibito’, da custodire o donare. Il tema sarà quello della notte: da intendere in maniera figurata, ma anche simbolica. Le opere scelte rimandano infatti a un immaginario di divertimento, di libertà e di mistero, di oscuro e inconscio, realizzate da artisti attratti da tematiche spigolose, misteriose… notturne.

Costo del workshop: 5 € (+ biglietto di ingresso 1 €)

Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

MAO

ore 18:00
VISITA GUIDATA alla mostra TRAD U/I ZIONI D’EURASIA RELOADED
Costo:  6 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)
Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

ore 19:30

TRA ANTICHI RACCONTI E PREZIOSI MANOSCRITTI. Suggestioni letterarie nelle collezioni del MAO

MAO – visita guidata a cura di Theatrum Sabaudiae

I visitatori verranno guidati in un itinerario dedicato all’ambito letterario, ai libri e alla scrittura attraverso alcune testimonianze presenti in museo, a partire dai miti e racconti evocati dalla statuaria che si incontra nella collezione dell’Asia Meridionale e Sud-est Asiatico, passando per i riferimenti letterari legati alla collezione cinese, curiosando tra le colorate xilografie nella galleria dedicata al Giappone, fino alle raffinate pagine di manoscritti finemente decorati della Regione Himalayana e dei Paesi Islamici dell’Asia. Il percorso propone ai partecipanti una particolare chiave di lettura delle collezioni permanenti del MAO raccontando le opere che meglio esemplificano la relazione tra i mondi dell’immagine e della parola nelle diverse culture dell’Asia rappresentate in museo.

Costo: 6 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)

Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com


PALAZZO MADAMA

ore 18:00
APPUNTAMENTO IN MUSEO – DA PORTA ROMANA A CASTELLO A MUSEO

Visita guidata al Palazzo

Costo: 6 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)

Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

ore 19:30

VISITA GUIDATA alla mostra LIBERTY. TORINO CAPITALE

Costo: 8 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 5 €)

Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Sabato 18 maggio ore 16.30

PROFUMI – LEGNO – Sotto l’oro, il cipresso

MAO – Visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino

Arte e musica: un abbinamento dal quale sprigiona bellezza. Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i musei della Fondazione Torino Musei ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.

LEGNO – Sotto l’oro, il cipresso

Nella galleria del museo dedicata al Giappone, il percorso di visita parte dalla statuaria lignea di soggetto buddhista che spazia dalle rappresentazioni di Buddha e bodhisattva, figure compassionevoli oggetto di un’intensa devozione, alla formidabile espressività del guardiano del tempio e di altre figure che emanano forza. Seguendo il profumo del legno, materiale particolarmente apprezzato e utilizzato nella produzione di oggetti religiosi e profani come nell’architettura, il focus si sposta poi su oggetti nei quali il legno si presta a un uso sapiente e curato insieme alla carta e a tessuti preziosi.

Visita guidata a pagamento. Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com  • è possibile effettuare l’acquisto online https://www.arteintorino.com/

 

 

LUNEDI 20 MAGGIO

 

Lunedì 20 maggio ore 17

UN SALOTTO LIBERTY A TORINO. ANNIBALE RIGOTTI E MARIA CALVI IN VIA OROPA

Palazzo Madama – conferenza con Chiara Rigotti e Marco Corona

Ultima conferenza del ciclo che approfondisce alcuni dei temi presentati nella mostra Liberty. Torino Capitale, in corso a Palazzo Madama fino al 10 giugno 2024. Al centro della riflessione Torino e l’Europa, attraverso lo specchio dell’architettura, dell’urbanistica e delle arti figurative.

Le conferenze sono a cura di SIAT – Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino.

Maria Calvi (1874-1938) è stata una pittrice attiva tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo a Torino. Consegue il diploma in fisica e matematica nel 1896 a Valenza (AL) ma, attratta dal disegno, entra all’Accademia Albertina di Torino dove incontra Annibale Rigotti (1870-1968). Si sposano nel 1900. Insieme, nella propria casa, tra progetti e ricami, creano un salotto di discussione e riflessione sull’arte e l’architettura a cui partecipano Casorati, Fontana e il giovane Sartoris. La conferenza ripercorre l’attività di Rigotti e Calvi negli anni maggiormente caratterizzati dall’Art Nouveau, fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, anche attraverso lo studio dei materiali presenti nell’archivio Rigotti, sito in via Pietro Micca a Torino, che conserva la raccolta completa dei progetti dell’architetto Annibale Rigotti, i dipinti e le opere di ricamo di Maria Calvi e i progetti di arredamento e urbanistici del figlio, l’ingegnere/urbanista Giorgio Rigotti.

 

Chiara Rigotti

Architetto. Titolare dello studio BioArchi che si fonda su principi di architettura bioclimatica, tecnologie ed energie rinnovabili e promozione di materiali locali, con il suo lavoro ha creato un ponte tra il Piemonte e l’Africa, dove ha operato in progetti di ONG internazionali ed è stata docente universitaria. È inoltre curatrice dell’Archivio Architetti Rigotti 3aR

Marco Corona

Architetto. Consegue il dottorato di ricerca presso il Politecnico di Torino nel 2023 con una tesi sull’architettura municipale del Tardo Ottocento. Collaboratore didattico al Politecnico di Torino e all’Università di Alghero. Membro dell’Associazione Archivio Architetti Rigotti 3aR dalla fondazione

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 9.30-13; 14-16)

madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

MERCOLEDI 22 MAGGIO

 

Mercoledì 22 maggio ore 16.30

FIORI E IMPOLLINATORI

Palazzo Madama – Lezioni botaniche “Primavera nel Giardino Botanico Medievale” (nell’ambito del Festival del Verde – seconda edizione)

Insetti utili e piante che aiutano piante! Impariamo ad apprezzare le fioriture non solo per colori e profumi, ma anche per il ruolo che svolgono nel rendere equilibrato uno spazio verde. Il tema degli organismi utili ci porta a capire meglio l’azione di insetti come api e coccinelle e a comprendere il ruolo degli organismi nocivi; il nostro compito è quello di rendere le piante coltivate più forti e pronte a superare ogni difficoltà.

Costo per ogni incontro: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro

Durata: 1 ora

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Prenotazione consigliata.

 

 

GIOVEDI 23 MAGGIO

 

Giovedì 23 maggio ore 18

PAESAGGI AFGHANI DI UNA TERRA IMMAGINATA

MAO – proiezione e talk di presentazione dell’opera di Farid Rahimi a cura di Luca Cerizza.

Con la partecipazione di Davide Quadrio Direttore del MAO, Luca Cerizza, Curatore di Progetto, Mohammad Dawood Tawana, rifugiato in Italia dal 2021, sociologo delle relazioni internazionali.

 

AFGHANISTAN di Farid Rahimi è vincitore della dodicesima edizione dell’Italian Council del Ministero della CulturaIl progetto, a cura di Luca Cerizza, è una video installazione a più canali. L’opera è il risultato di una lunga ricerca attraverso la quale l’artista ha riconnesso persone e memorie legate al paese di origine del padre dell’artista, l’Afghanistan appunto. Attraverso una serie di viaggi, incontri e dialoghi, Rahimi ha ricostruito una mappatura geografica ed emotiva di questa rete di contatti in un itinerario che va dall’Italia, alla Svizzera, alla Germania, fino agli Stati Uniti, per poi arrivare in Australia e Giappone.

Farid Rahimi – nato in Svizzera, ma cresciuto e residente in Italia – ha coperto grandi distanze fisiche, interiori ed emotive. Ha condotto un giro intorno al mondo per confrontarsi e ricostruire la sua identità, frammentata tra legami familiari distanti e il senso di appartenenza a un Paese, l’Afghanistan, che non ha mai visitato. Una riflessione che, partendo da un’esigenza individuale, giunge a indagare il concetto universale di diaspora. 

Il progetto presentato da Centro Itard Lombardia in partnership con: Ar/Ge Kunst, Kunstverein di Bolzano; MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, Archive Kabinett e.V. di Berlino e MUFOCO, che acquisirà l’opera.

Accesso libero fino a esaurimento posti disponibili.


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Torino, il pubblico premia la mostra di Toulouse -Lautrec 

Al Mastio della Cittadella con 15 mila presenze in soli 15 giorni dall’apertura

 

E venerdì 17 alle ore 19.30, serata spettacolo dal titolo Note di Belle Époque  a cura dell’artista Francesco Bergamasco. Biglietto unico con visita della mostra a 20 euro

 

        Sono bastati 15 giorni per registrare un record di presenze, al Museo Storico Nazionale D’Artiglieria – Mastio della Cittadella a Torino, con oltre 15mila visitatori che hanno affollato la mostra Henri de Toulouse Lautrec – Il mondo del circo e di Montmartre, dedicata al pittore della Ville Lumière di tardo Ottocento. Ma per gli amanti della Belle Époque le sorprese non sono ancora finite. Domani, venerdì 16, con inizio alle ore 19.30, si svolgerà la rassegna musicale, a cura di ErreMusica APS, dal titolo “Note di Belle Époque”.

Interprete della serata spettacolo sarà l’artista Francesco Bergamasco che realizzerà, nel programma musicale Viaggio a Parigi, le opere di Fauré (Notturno n.1 e 5), di Roussel (Suite op. 14 – Prélude, Sicilienne, Bourré e Ronde), di Satie (Gymnopédie n.1 e Gnossienne n.3) e Ravel (Valses nobles et sentimentales).

 

L’iniziativa, che consente anche la visita alla mostra di Toulouse-Lautrec con la cura di Joan Abelló, prodotta da Navigare srl e patrocinata da Regione Piemonte e da Città di Torino, consentirà a soli 20 euro di ammirare oltre 100 opere, tra manifesti, illustrazioni e litografie, provenienti da collezioni private spagnole.

    Il percorso espositivo, realizzato in 5 sezioni: I manifesti e le illustrazioniLe Donne ed EllesIl circoI ritrattiL’esperienza multimediale, ripercorre la breve vita e l’attività artistica del giovane aristocratico Henri de Toulouse-Lautrec, riconosciuto come uno degli artisti bohémien più rappresentativi dell’epoca.

    Di particolare interesse in mostra anche le 12 stampe della serie Elles, datate 1952, nella seconda sezione, con ritratti di prostitute del quartiere Montmartre con le quali Toulouse-Lautrec condivideva una particolare quotidianità, avendo scelto di abitare nelle maisons closes parigine per diverso tempo.

      Per favorire l’avvicinamento dei visitatori al contesto storico in cui visse Lautrec, il percorso accoglie anche una suggestiva sala ispirata ai camerini dei locali notturni della Belle Époque, realizzata dalla società specializzata Blurred, con una parte multimediale, e con arredi ispirati agli ambienti dipinti nell’opera Al Salon di rue des Moulin. Grazie, inoltre, ad una particolare illuminazione, i visitatori avranno l’opportunità di scattare selfie per immortalare l’esperienza della visita alla mostra.

     La mostra è realizzata in coproduzione con Diffusione Cultura S.r.l e AICS Comitato Provinciale di Torino e in collaborazione Difesa Servizi S.p.A., Reial Cercle Artìstic, Glocal Project Consulting e Ono Arte Contemporanea. Apertura tutti i giorni con orario continuato (lun-ven 9:30-19:30; sabato, domenica e festivi 9:30-20:30) sino al 21 luglio. Prevendita on-line: www.ticketone.it. Info: www.navigaresrl.com.

“Le città delle piante”, torna il Festival del verde nei Comuni torinesi

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Dal 20 al 26 maggio a Torino e nell’ area metropolitana torna l’appuntamento con la natura in città: un’intera settimana per offrire ai cittadini un racconto inedito del verde urbano. 

Saranno 11 i comuni coinvolti (Carignano, Collegno, Moncalieri, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese, San Secondo di Pinerolo, Santena, Settimo Torinese, Torino) a cui si aggiungono trasferte “extra-provinciali” a Cuneo e in provincia di Asti. Con alcuni comuni aderenti il Festival ha promosso un concorso dal titolo “1 mq di giardino” per la progettazione e la successiva realizzazione di un’area dimostrativa di verde pubblico resistente ai cambiamenti climatici. oltre 150 appuntamenti diffusi in più di 100 tra parchi pubblici, giardini, orti urbani, musei e altri territori fino a sconfinare a Cuneo.

Dopo l’edizione sperimentale dello scorso anno con il coinvolgimento di oltre 20 mila persone,  torna a Torino e area metropolitana il Festival del Verde – www.festivalverde.it raddoppiando il numero di iniziative. Visite guidate negli spazi verdi più suggestivi, tour nell’agricoltura urbana, reading e presentazioni di libri, attività di volontariato, escursioni naturalistiche per scoprire il verde urbano come mai è stato presentato.

“Le città delle piante” è il titolo di questa edizione dedicata a quella rete di ecosistemi urbani e naturali che convivono e interagiscono ogni giorno con gli esseri umani e le loro tecnologie. Il Festival, il cui maggior sostenitore è la Fondazione Compagnia di San Paolo, offre un racconto complessivo attraverso l’esperienza diretta delle storie invisibili di questi ambienti spesso nascosti. Ogni evento del Festival è categorizzato in base a una delle cinque città delle piante (Città verdi da coltivare, Città verdi da curare, Città del verde salubre, Città del patrimonio verde, Città della cultura verde).

Il week-end del Festival del Verde (24-26 maggio) ospita anche FLOR Primavera che porterà ai Giardini Reali di Torino circa 150 tra florovivaisti, agricoltori e artigiani green, e Verde Svelato, un percorso sperimentale che aprirà per la prima volta le porte di piccoli e grandi giardini “segreti”, aree verdi private solitamente nascoste e inaccessibili alla cittadinanza che saranno visitabili in esclusiva per la manifestazione. Durante il Festival, inoltre, la mostra artistica d’illustrazione Germogli si trasformerà in una “Street Expo” lungo Via Po, proponendo le opere di 16 illustratori emergenti che raccontano con la loro arte la bellezza della Natura.

Con il Festival di quest’anno inizia anche una prima mappatura dei giardini e degli orti scolastici della Città di Torino che quest’anno saranno aperti in via straordinaria per un giorno mentre le scolaresche saranno ospitate a FLOR Primavera la mattina di venerdì 24 maggio.

Per il Festival del Verde, da lunedì 20 a venerdì 24 maggio, apre con biglietto di ingresso a prezzo ridotto l’Orto botanico dell’Università di Torino dove sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita condotta da esperti.

Anche quest’anno abbiamo registrato una grande adesione ed entusiasmo delle realtà, pubbliche e private, che contribuiscono a migliorare e curare il verde urbano di Torino e dell’area metropolitana. – Spiega Giustino Ballato, Presidente di Orticola del Piemonte e co-ideatore del Festival – L’obiettivo è avvicinare il maggior numero possibile di cittadini a un mondo straordinario come quello delle piante in città”.

I grandi parchi e giardini pubblici saranno i protagonisti di “I segreti del verde (urbano) – Storie e alberi della città di Torino”, una serie di passeggiate gratuite condotte dai tecnici del verde pubblico alla scoperta delle storie inedite della città vegetale: dai platani di Carlo Alberto al parco suor Michelotti alle rarità botaniche dei Giardini reali bassi fino al bosco naturale di Parco Leopardi. Mentre l’inconsueto olivo che cresce nell’area verde di pertinenza dell’anagrafe centrale di Torino sarà al centro di un racconto dedicato alla diffusione di questo albero in Piemonte. In collaborazione con Torino Spazio Pubblico, il progetto di cittadinanza attiva per la cura di spazi pubblici e beni comuni promosso dalla Città di Torino, sarà possibile inoltre partecipare alle attività di manutenzione del verde in diverse aree e giardini. Da non perdere anche la passeggiata nell’area di alto valore naturalistico presso il bosco morenico di Rivalta di Torino.

Il 25 e 26 maggio sarà inoltre possibile visitare un’ala del Parco di Villa Abegg, La scoperta del Parco sarà accompagnata da un ricco programma di attività curato dall’Assessorato alla Cura della città, Verde pubblico e Parchi con la Divisione Verde pubblico della Città di Torino, in collaborazione con l’Associazione culturale Web Garden, lo IED di Torino, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università degli Studi di Torino e l’Accademia di Agricoltura di Torino.

Il Festival del Verde offre l’opportunità di conoscere, con una visita guidata gratuita mercoledì 22 maggio, il Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti e l’Accademia di Agricoltura di via Andrea Doria che sarà accessibile nel fine settimana. In calendario anche una visita al Giardino di Palazzo Madama con approfondimento sulle piante che attirano api e impollinatori. Nel Festival grande spazio anche all’agricoltura urbana: dall’orto collettivo e frutteto delle donne al Parco Mennea gestito da ColtivaTo, weTree e altre associazioni fino a quelli del Bunker e del Viale della Frutta. A Pino Torinese, invece, il Festival “Dalla collina alla Tavola”.

Questa settimana così ricca di eventi – aggiunge Fabio Marzano, co-ideatore del Festival – offre anche una grande opportunità di informazione sul verde urbano, sia pubblico che privato, e sul valore del nostro patrimonio naturalistico”.

Dal 24 al 26 Maggio torna anche la terza edizione di “Un grado e mezzo. Festival su clima e ambiente”, quest’anno inserito nel calendario di Festival del Verde con l’obiettivo di far germogliare nuove e fruttuose collaborazioni.

Il valore di 1,5°C è il limite di innalzamento della temperatura media globale che non dovrebbe essere superato a fine secolo, rispetto ai valori preindustriali, per garantirci un futuro meno incerto, più sano e più equo. Il festival “Un grado e mezzo” nasce per far riflettere il pubblico sul futuro che ci aspetta: una 3 giorni di appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, dedicati alla salvaguardia dell’ambiente, per parlare di cambiamento climatico sotto diversi punti di vista mescolando registri differenti. Ospitati alla Biblioteca civica Alberto Geisser, sulle sponde del Po, eccellenze della ricerca italiana si alterneranno a scrittori, giornalisti, divulgatori per discutere di un tema importantissimo: l’acqua. Ad aprire i lavori l’alpinista e divulgatore Hervé Barmasse che accompagnerà il pubblico in un affascinante viaggio per riflettere e farsi affascinare dallo stretto rapporto che lega acqua e montagne.

Maggiori informazioni sul Festival del Verde al link www.festivalverde.it

“Ciarlatani” di Pablo Rémon, con Silvio Orlando al Carignano

Ha debuttato al teatro Carignano lo scorso martedì 14 maggio, alle 19.30, lo spettacolo intitolato “Ciarlatani”, scritto e diretto dal drammaturgo e regista spagnolo Pablo Rémon, con Silvio Orlando nel ruolo del protagonista, insieme a Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi. Le scene sono di Roberta Crea, le luci di Luigi Biondi, i costumi di Ornella e Marina Campanale.

“Ciarlatani – spiega Pablo Rémon- racconta la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro.

Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di platessa e dà lezioni di teatro ai bambini nei fine settimana. Tra soap opere e spettacoli alternativi Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà certamente trionfare. Intanto Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione, una serie da girare in tutto il mondo con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Questi due personaggi sono strettamente legati dal padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni Ottanta, isolato ormai dal mondo”

Ciarlatani sono diverse opere in una. Ognuno di questi racconti ha uno stile, un tema e una forma particolari. Il racconto di Anna ha uno stile prettamente cinematografico, in cui sogno e realtà si confondono e un narratore che ci guida. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. Infine, quasi fosse una parentesi, è presente un’autofiction in cui l’autore si difende dalle opere di plagio.

Queste vicende sono narrate in parallelo, si alimentano a vicenda e sono specchi degli stessi temi. L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. Ciarlatani vuole essere una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’ispirazione romanzesca e cinematografica.

Solo quattro attori compongono Ciarlatani. Essi viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi, compiendo una satira del teatro e dell’audiovisivo, una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che si ricoprono dentro e fuori della finzione.

Teatro Carignano, piazza Carignano 6.

Orario spettacoli martedì giovedì sabato ore 19.30, mercoledì e venerdì ore 20.45. Domenica ore 16. Lunedì riposo.

Biglietteria Teatro Stabile tel. 011 5169555.

 

Mara Martellotta

Quattrocento vitamine Jazz al Sant’Anna


Dal 2016 esisteva un progetto di musica varia dal vivo:“Vitamine Musicali”, avviato all’Ospedale S. Anna dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna per merito di Catterina Seia.

Nell’estate del 2017 la Prof.ssa Chiara Benedetto (Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna) chiese a Raimondo Cesa di provare a organizzare dei concerti jazz per la Fondazione all’interno dell’Ospedale.

Era il 23 ottobre 2017 quando nascevano le “Vitamine Jazz” e per la prima volta al Sant’anna si ascoltavano le note e si vivevano le emozioni suscitate dai loro creatori.

Si è pensato di celebrare la ricorrenza del superamento delle 400 “Vitamine Jazz” nell’Aula Dellepiane dove 7 anni or sono si erano esibiti i primi jazzisti.

Le “Vitamine Jazz” hanno visto la partecipazione di oltre 300 jazzisti di fama nazionale e internazionale. Le note del jazz abbracciando l’ingresso, hanno dato il benvenuto alle nuove vite nei reparti maternità (oltre 7000 ogni anno, da genitori provenienti da oltre 80 paesi), hanno accompagnato i pazienti al day hospital oncologico durante le cure chemioterapiche e hanno ingannato il tempo dell’attesa nelle sale d’aspetto e al pronto soccorso.

Molti fra il pubblico frequentano i social fruendo e commentando le registrazioni video dei concerti visti in ospedale che vengono regolarmente postate. La diffusione di Vitamine Jazz sui social è arrivata a contare più di un milione di visualizzazioni, annoverando anche molte utenze estere.“Attendiamo gli appuntamenti con curiosità e meraviglia. Siamo ogni giorno parte di una lotta. La musica ci stimola. Ci ha aperto personalmente nuovi mondi. Le note rimangono nelle stanze, con le pazienti, anche dopo il saluto dei musicisti”, affermano le infermiere intervistate segnalando anche il cambiamento e la crescita del loro consumo culturale nel tempo libero.

Gli stessi musicisti definiscono l’ospedale “un grembo armonico”, una “scuola di empatia” e considerano che l’esperienza dell’esecuzione ad personam generi un arricchimento personale e professionale.

Di “Vitamine Jazz“ si sono occupate autorevoli riviste nazionali (quali Musica Jazz) e numerosi quotidiani. Già due “Vitamine Jazz Festival” si sono tenuti al Teatro Juvarra, i sold-out di pubblico hanno testimoniato la popolarità dell’operazione.

Sono gìà stati donati 4 pianoforti, l’ultimo dei quali a coda (donato dalla Sig.ra Cristina Betti) è posizionato al terzo piano della Clinica Universitaria, nell’emiciclo della sala d’attesa della Maternità.

Il pubblico sara’ ricevuto dalle note della chitarra di Gregorio Fracchia e

dalle arie brasiliane di Gilson Silveira, Sabrina Mogentale e Giulia Firpo per poi passare al terzo piano a deliziarsi delle melodie create dalle mani dei maestri Emanuele Sartoris e Federica Bertot.

Durante l’incontro sarà proiettato il video contenente le bellissime fotografie scattate da Stefano Barni e da Carlo Mogavero al Teatro Juvarra durante il II° Vitamine Jazz Festival il 3 dicembre 2023.

La Gypsy Academy compie i suoi primi venti anni con 160 spettacoli prodotti

Centinaia gli ex allievi oggi impegnati sui palchi più famosi del mondo.

 

Anche Torino ha la sua Broadway. Compie vent’anni la Gypsy Academy, una delle più importanti accademie del panorama nazionale ( In Italia c’è ne sono due di quel livello).

Oggi la sua sede è in via Pagliani 25 ed è diventata in Piemonte e in tutto il Paese un punto di riferimento fondamentale per i giovani professionisti che desiderano specializzarsi nel musical e nello spettacolo ad ampio raggio, attraverso un corso intensivo della durata di tre anni, oppure attraverso corsi specifici con programmi molto articolati come quelli rivolti alla danza, al canto pop rock e R &B, alla produzione musicale, alla recitazione teatrale e cinematografica.

Era l’aprile del 2004 quando, in via Stellone, una giovanissima attrice di Torino, cresciuta presso la storica Accademia del Laboratorio teatrale di Arte drammatica di Carla Pescarmona, ebbe il coraggio di aprire una realtà unica sotto la Mole dedicata al musical.

Neva Belli realizzò il sogno suo e di tanti altri alla “Saranno famosi” formando una scuola in grado di preparare i giovani talenti al loro ingresso nel mondo dello spettacolo in maniera concreta. Accanto a loro i nomi storici di Margherita Fumero e Giovanni Fiscella.

“Sono stati anni meravigliosi, non ci aspettavamo un successo così immediato. Già dopo il primo anno abbiamo dovuto cambiare sede per motivi di spazio. La nostra sembrava una sfida impossibile, quella di creare un’accademia con l’obiettivo di formare professionisti di alto livello all’interno di un clima familiare ricco di energia e passione. Il sogno è ben presto diventato realtà facendo della Gipsy un luogo stabile e vincente a Torino, un punto di riferimento come lo fu il laboratorio teatrale di Carla Pescarmona. A lei dobbiamo tanto. La famiglia Gipsy si è allargata non solo per quanto riguarda lo staff, ma anche gli allievi, molti dei quali diventati professionisti a livello internazionale, sparsi in tutto il mondo e pronti ad aiutare i più giovani. Il motto della Gypsy è “Non si vince mai da soli”. Il segreto del successo della Gypsy è la sinergia tra allievi e docenti. I ragazzi e le loro famiglie, nel corso degli anni, ci hanno affidato i propri sogni più grandi, spingendosi a fare sempre di più il nostro meglio” spiega Neva Belli.

Applausi scroscianti anche da parte di Arturo Brachetti, a sorpresa in platea, per l’ultimo spettacolo andato in scena, “The producers”, lo scorso 10 marzo presso il Teatro Juvarra di Torino. Per non parlare di Enzo Iacchetti, che ha definito la Gypsy “la migliore Academy per il musical, la numero uno”.

Per chi lo desidera sono aperte le audizioni dedicate al corso accademico.

MARA MARTELLOTTA

Brachetti ripercorre i suoi ricordi nello spettacolo dei record, con oltre 600 repliche: “Solo”

Torna sul palco del teatro Alfieri il trasformista più geniale al mondo, Arturo Brachetti, in scena con lo show ‘Solo’, da stasera 14 maggio a domenica 19 maggio prossimo.

L’artista apre la casa dei suoi ricordi, dei suoi sogni e delle sue paure, introducendo lo spettatore in un luogo magico dove il sopra diventa il sotto e si scendono le scale per salire.

Le stanze saranno sette e in esse prenderanno vita sessanta personaggi. Brachetti sarà Biancaneve e Peter Pan, Freddy Mercury e il lupo cattivo, Batman e la Signora in giallo, Fonzie, Madonna, tutti e quattro i Beatles, Elvis Presley, Michael Jackson, Cenerentola, Aladino e tanti altri inediti personaggi ideati per questo show.

Nei novanta minuti di spettacolo Brachetti sorprenderà il pubblico, utilizzando anche la tecnica del sand painting, creando quadri con la sabbia. Utilizzando la chapeaugraphie trasformerà una sorta di falda di cappello in numerosi copricapo. Con il raggio laser evocherà atmosfere fantascientifiche.

Arturo Brachetti, l’uomo dai mille volti, è uno dei pochi artisti ad essersi affermato a livello internazionale e a diventare molto noto al di fuori del nostro Paese. Si è esibito un po’ in tutto il mondo, in diverse lingue e in centinaia di teatri. Il suo precedente One man show, l’uomo dai mille volti, è stato visto da oltre 2 milioni di spettatori. Nel 2002 è stato inserito nel guinness dei primati e ha ricevuto anche il Premio Molière e un Lawrence Olivier Award.

 

Mara Martellotta