STORIE DI CITTA’
“Quando si spendono soldi pubblici ci dovrebbe essere un maggiore ricambio del personale. Evitando una sorta d’identificazione tra la iniziativa e chi l’ha “partorita” e gestita”
Mi permetto di dire la mia sulla vicenda di Rolando Picchioni. Ho notato che i vari commenti si dividono in colpevolisti ed innocentisti. Vecchio vizio italico. Viceversa l’aspetto giudiziario mi sembra secondario. Sia ben chiaro che tutti siamo innocenti fino a prova contraria, non è nostro “mestiere” giudicare. Che prima dell’eventuale processo ci sono le indagini e il giudizio del Gip. Ho letto (sbaglierò?) molta acrimonia verso il presidente della Fondazione del Libro. Io, prima di dire la mia, sono “entrato” in Internet per informarmi sulla storia politica di Picchioni. In questo modo mi sono anche rinverdito la memoria. E ho scoperto alcune cose.
Innanzitutto l’età. Ha appena compiuto 79 anni, del resto portati brillantemente. 60 anni in politica ricoprendo molti incarichi pubblici: da parlamentare a presidente del Consiglio regionale piemontese. Passando dalla Democrazia Cristiana al centrodestra, tornando o ritornando al centrosinistra fino al Pd. e poi, forse, almeno per me la vera notizia, iscritto alla loggia massonica P2. Tralascio la sottolineatura della stranezza per un cattolico (quale penso lui sia ) dell’adesione alla Massoneria, storicamente laica ed anticlericale. Ciò che si evince è che ha sempre voluto essere parte di un’insieme ma come protagonista, insieme ad altri, per la realizzazione dei suoi obbiettivi. In questi giorni ha ripetutamente parlato di un clima di veleni, e della fabbrica del fango.Il Salone del Libro è arrivato alla 28a edizione.
Considerando due anni di “gestazione” sono trent’anni che Picchioni è protagonista – positivo, intendiamoci – di questa manifestazione, alla quale ha dato credibilità internazionale. Ecco la mia domanda: ma non sono tanti, fin troppi questi decenni? Sia ben chiaro non per il valore dell’iniziativa, l’aumento del numero dei visitatori testimonia un successo. Quando si spendono soldi pubblici ci dovrebbe essere un maggiore ricambio del personale. Evitando una sorta d’identificazione tra la iniziativa e chi l’ha “partorita” e gestita. E’ infatti da più di un decennio che, ripetutamente, con scarsi successi, la politica e i politici hanno discusso se e come cambiare i vertici del Salone del Libro. Ovviamente nulla di personale. Ma ricordo il caso del Grinzane e di Soria. Anche in questo caso ho sentito dire dai protagonisti di un complotto ordito da chi voleva sbarazzarsi di personaggi scomodi. E ovviamente le similitudini non vogliono dire che le cose sono uguali. Poi non tocca a noi cittadini stabilire se le fatture erano vere o false. Sapendo che la realtà processuale può essere molte volte diversa dalla realtà dei fatti. Vorremmo che, comunque i politici anticipassero, per una volta, i tempi altrui, risolvendo i problemi. Ma ovviamente siamo solo alle prime battute, alle prime puntate di questa storia che da più di 10 anni continua.
(Foto: il Torinese)

LA VERSIONE DI GIUSI

I mezzi GTT urbani e suburbani e la metropolitana circoleranno dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15
Questa volta i volontari dell’Enpa hanno gettato la spugna. Dopo una serie di ripetuti attacchi al canile di via Germagnano, che hanno provocato il terrore degli animali ospitati e la devastazione della struttura (nella foto), con l’ultimo assalto di ieri hanno deciso di abbandonare il canile. I sospetti verso i rom del vicino campo nomadi sono più che semplici sospetti. “Ho chiesto al Prefetto della Città di concordare con le Forze dell’ordine una più intensa attività di controllo e presidio del territorio con l’obiettivo di assicurare legalità in un’area più volte interessata da episodi che non possono essere tollerati. Nel contempo verrà fornito un aiuto concreto e immediato agli operatori del canile dell’Enpa di Via Germagnano, la cui struttura è stata vandalizzata nelle scorse ore. Sarà il canile cittadino ad ospitare gli animali attualmente senza rifugio e a collaborare con i volontari dell’Enpa, impossibilitati a svolgere le proprie attività”. Lo ha detto il Sindaco di Torino, Piero Fassino, aggiungendo che “L’Amministrazione si sente impegnata a sostenere l’Associazione con la ricerca di risorse che consentano di riprendere l’importante attività in una nuova sede”. E’ necessario che le autorità prendano provvedimenti contro questi episodi di incivilità.
“E’ possibile, è probabile, che Giancarlo Quagliotti non venga riconfermato alla Presidenza di Musinet gruppo Sitaf. Personalmente per quel che vale, mi dispiace conoscendolo ed apprezzandone le doti di equilibrio”

