Cosa succede in città- Pagina 518

Regione, il nuovo corso del Consiglio si vede dai parcheggi

I consiglieri uscenti e non rientranti, essendo questi la stragrande maggioranza, hanno lasciato liberi non soltanto i seggi ma anche i posteggi. Per la presidenza di Palazzo Lascaris il prescelto è Mauro Laus (Pd)

 

con reg lascarisOre 14,30 di lunedì 30 giugno: è ‘ora x della X legislatura regionale. Alla vigilia del gran giorno le sbarre metalliche  dei parcheggi dei consiglieri lungo le vie Lascaris e  Dellala, che costeggiano il Parlamento regionale, erano quasi tutte abbassate, tanto che chiunque poteva posteggiare. parrk3

 

Stessa situazione nel cortile di Palazzo Lascaris, dove i posti auto dei deputati regionali erano deserti. Ciò significa che i consiglieri uscenti e non rientranti, essendo questi la stragrande maggioranza, hanno lasciato liberi non soltanto i seggi ma anche i parcheggi. Le uniche sbarre alzate, quelle dei pochi ri-eletti già presenti nella precedente legislatura: una decina soltanto che conservano il seggio (e il parcheggio).

 

consiglio campanaPraticamente decimato il centrodestra dall’inchiesta sui rimborsi e quasi del tutto rinnovato il centrosinistra.  Da questa legislatura i  consiglieri regionali sono 10 in meno, cioè 50 rispetto ai consueti 60.  Addirittura 41 le matricole che, il giorno della seduta inaugurale, avranno il compito di eleggere il nuovo Ufficio di presidenza.

 

park2park1In pole position per l’elezione a presidente dell’Assemblea il consigliere Pd Mauro Laus, già indicato dal partito. Mentre per una delle due vicepresidenze il centrodestra sembra essere orientato per Daniela Ruffino, di Forza Italia. Il primo Consiglio sarà presieduto dal consigliere anziano Giovanni Corgnati (Pd) che sovrasterà dal suo scranno quello al “girone” inferiore dell’aula occupato dal governatore Sergio Chiamparino. Tra le novità di questa legislatura una bella sforbiciata agli stipendi dei consiglieri e l’abolizione dei vitalizi.

 

(Foto: il Torinese)
   

Torino Pride, dove la diversità è un diritto. E la polemica pure

Gariglio vs Viotti: scontro tra anime Pd. Al centro dell’evento i diritti negati alle persone LGBT, “questione che vede l’Italia agli ultimi posti in Europa”. E una delle richieste è che vada in porto il disegno di legge che riguarda i transessuali

 

pride1Migliaia i partecipanti alla sfilata del Gay Pride  di Torino, dalla stazione di  Porta Susa , lungo via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello e via Po, fino in Piazza Vittorio Veneto. Ha voluto presenziare  anche il neo-governatore Sergio Chiamparino che, dopo 4 anni di patrocinio negato alla manifestazione da parte del suo predecessore leghista Roberto Cota, ha invece dato il benestare agli organizzatori di fregiarsi del marchio regionale. Il “sindaco di tutti i piemontesi” ha voluto dimostrare di esserlo davvero, in testa al corteo con l’assessore (pardon, assessora) Monica Cerutti per affermare , ha detto, “il diritto alla differenza che in Europa è un fatto acquisito”.pride2

 

La polemica politica, ovviamente, non manca. Il cattolicissimo segretario regionale dem, Davide Gariglio, ha dovuto sorbirsi le critiche dell’eurodeputato dello stesso partito, Daniele Viotti. Il parlamentare europeo, in un intervento su Facebook si è chiesto ironicamente: “al di là dell’adesione formale del Pd piemontese alla manifestazione, attraverso un documento approvato da tutti, chissà quanti rappresentanti del partito parteciperanno realmente alla sfilata?”

 

Lo slogan della parata multicolore è “La diversità è un diritto, l’uguaglianza è un dovere”  e la manifestazione fa parte delle iniziative dell’Onda Pride, iniziata a Roma il 7 giugno. Terminerà il 19 luglio a Reggio Calabria, dopo aver toccato 13 città italiane.

 

pride5“Al centro dell’attenzione nella manifestazione – dicono i promotori –  i diritti negati alle persone LGBT, questione che vede l’Italia agli ultimi posti in Europa. E una delle richieste del Torino Pride è che vada in porto il disegno di legge che riguarda le persone transessuali”.pride4

L’iniziativa è stata promossa da Arcigay e Arcilesbica, Anpas, Casa delle donne Torino e L.I.L.A Piemonte. Gli studenti si sono attiviati sui social networks: su Facebook, Twitter e Instagram circola  l’hashtag #giveme5givemerights, campagna a cura del collettivo Identità Unite.

 

Contro la manifesatzione i militanti di Forza Nuova nella notte hanno esposto a Torino lo striscione “orgoglio eterosessuale”. L’organizzazione di estrema destra dice no a leggi che introducano privilegi per gli omosessuali. Un particolare curioso: il leader pentastellato Davide Bono è arrivato con una buona mezz’ora di ritardo alla manifestazione, a bordo della sua utilitaria. Ma è riuscito comunque a inserirsi nel corteo.

 

(Fotoservizio: il Torinese)

La Cassazione sui 4 No Tav: il terrorismo è un’altra cosa

TUNNEL2La  condanna non può sussistere se non c’è un “grave danno” per lo Stato e se non è stata creata “un’apprezzabile possibilità di rinuncia da parte dello Stato alla prosecuzione” delle opere per la Tav

 

Sono state rese note le motivazioni secondo le quali la Corte di Cassazione ha stabilito che i quattro ragazzi in cella per la notte di “guerriglia” al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte non possono essere accusati di terrorsismo. 

 

Tale condanna non può sussistere se non c’è un “grave danno” per lo Stato e se non è stata creata “un’apprezzabile possibilità di rinuncia da parte dello Stato alla prosecuzione” delle opere per la Tav.

 

I giovani attivisti No Tav sono in cella da cinque mesi per avere impiegato bombe molotov nel corso dell’assalto del 13  maggio 2013.

 

E’ stato quindi disposto un ulteriore esame al Tribunale di Torino, tenuto conto che una generica accusa di terrorismo non può essere contestata per i modesti danni materiali provocati. In sostanza, sostiene la Cassazione, il terrorismo è un’altra cosa.

 

(Foto: il Torinese)

Il cielo sopra Torino fa capricci. Temporali fino a lunedì

Ad essere particolarmente colpite le aree  di montagna e domenica i rovesci non risparmieranno anche colline e pianure

 

torino pioggiaSabato e domenica all’insegna dell’incertezza, meglio girare sempre con l’ombrello. Soltanto lunedì in  Piemonte tornerà il bel tempo.  

 

Le ondate temporalesche del week end si prevedono più intense nella fascia nord della regione. Ad essere particolarmente colpite le aree  di montagna, e domenica gli acquazzoni non risparmieranno anche la città, colline e pianure, spingendosi verso sud Piemonte.

 

 L’Arpa prevede un’inversione delle correnti, con aria proveniente da nord e  abbassamento dello zero termico.

 

L’evoluzione dei fenomeni atmosferici è aggiornata costantemente nella rubrica METEO in homepage sul “Torinese”.

 

(Foto: il Torinese)

Troppe grane per la Tav? Scaviamola in Francia

TUNNEL

Una idea che viene considerata “plausibile” dal commissario di governo Mario Virano

 

Quante grane per la Torino-Lione. Decisamente troppe. L’ultima, in ordine di tempo riguarda Sandro Plano, il neoeletto sindaco di Susa che pur essendo iscritto al Pd – partito ufficialmente pro Tav, dal governatore Sergio Chiamparino al segretario regionale Davide Gariglio –  è schierato in  modo aperto contro la realizzazione del collegamento ad alta velocità.

 

Il primo cittadino, che ha vinto le elezioni per soli 8 voti rispetto al sindaco uscente di centrodestra Gemma Amprino, non dovrà vedersela soltanto con i colleghi di partito ma, da oggi, anche con la sentenza del Tar del Piemonte. Che, come è noto,  ha respinto il ricorso degli attivisti No Tav contro l’ordinanza del Municipio di Susa che stabilisce  l’abbattimento del presidio in frazione San Giuliano, proprio all’uscita dell’autostrada Torino-Bardonecchia. Il  presidio, con la decisione del Tar è quindi confermato come abusivo, così come indicato nel provvedimento  dell’ amministrazione  Amprino.

 

Per non parlare del processo in corso contro i quattro attivisti No Tav accusati di terrorismo, che ha visto chiamare in causa da parte della difesa le forze dell’ordine, accusate di aver lanciato lacrimogeni ad altezza d’uomo. Anche lo scrittore Erri De Luca è finito nei guai per aver rilasciato un’intervista in cui incitava i manifestanti ad abbattere le difese del cantiere di Chiomonte. Anche lui a processo. Inoltre, i sindacati di polizia hanno sollevato recentemente un allarme: le polveri del cantiere potrebbero essesre dannose per gli agenti che lo presiddiano. Insomma non c’è pace per la Tav. O forse sì. L’ultima novità è proprio di oggi.

 

Ogni problema di ordine pubblico potrebbe essere evitato  scavando in territorio francese i 12 km di galleria del tratto  italiano della Torino-Lione. Una idea che viene considerata “plausibile”, fa sapere l’Ansa,  dal commissario di governo Mario Virano, che ne ha parlato a margine di una riunione tenutasi  in Comune.  Per il momento nulla di certo, in quanto la decisione deve essere assunta  dal Cipe che ha competenza anche sugli aspetti legati all’ordine pubblico.

 

Il fatto che l’ipotesi sia venuta allo scoperto fa pensare che qualcosa di vero c’è. Chissà.

Provincia, ultimo atto

Nella fase di transizione l’ente sarà guidato  da Alberto Avetta che è stato nominato vicepresidente

 

palazzo cisternaOggi, mercoledì 25 giugno, ha concluso definitivamente la sua attività il Consiglio provinciale di Torino, organo elettivo abolito dalla recente legge Delrio 56 del 2014. Come ultimo atto, il Consiglio provinciale ha approvato un ampio documento di indirizzo sulle funzioni della futura città metropolitana.

 

Intanto, in vista dell’avvio della costituzione del nuovo Ente, martedì 15 luglio i 314   sindaci del Torinese avvieranno il confronto con la Provincia e la Città di   Torino sulla costituzione della Città metropolitana.   “Un passaggio indispensabile perchè sappiamo bene come il vasto territorio abbia la necessità di   sentirsi rappresentato e coinvolto in questa scommessa che è la costruzione   della Città metropolitana” spiegano il sindaco di Torino Piero Fassino ed il   vicepresidente della Provincia di Torino Alberto Avetta che nella mattinata   di martedi 17 giugno si sono incontrati a Palazzo Cisterna per condividere le   modalità di avvio del nuovo Ente.  Oltre ad Avetta e il sindaco Fassino erano presenti l’assessore comunale Claudio Lubatti, tutti gli assessori provinciali ed il presidente del   Consiglio provinciale Sergio Bisacca.   L’incontro del 15 luglio sarà   convocato (h.9.30) nell’Auditorium della sede della Provincia di Torino in corso   Inghilterra 7.

 

La Provincia di Torino sarà guidata  da Alberto Avetta che è stato nominato vicepresidente ed assumerà oltre alle  deleghe su viabilità, pianificazione e protezione civile anche quelle lasciate  da  Antonio Saitta (tra cui edilizia scolastica e affari legali). Insieme al vicepresidente  Avetta, lavorerà la giunta provinciale per garantire  continuità alla delicata fase di transizione fra Provincia di Torino e Città  metropolitana; tutti i componenti della Giunta a partire dal 1 luglio – come  prevede la legge 56/2014 –  svolgeranno l’incarico a titolo gratuito.

 

 

(Fonte: www.provincia.torino.it)

Nubi su San Giovanni ma la festa non si ferma

Il “Farò” è caduto dalla parte giusta: buon auspicio per i torinesi. Spettacoli in piazza, giochi, concerti, animazioni per bambini, manifestazioni sportive, il corteo in costumi d’epoca. E gran finale con lo spettacolo pirotecnico

 pani carità

Oggi è il gran giorno della Festa patronale di San Giovanni Battista: spettacoli in piazza, giochi, concerti, animazioni per bambini, manifestazioni sportive, il corteo in costumi d’epoca , e il gran finale con lo spettacolo dei fuochi d’artificio sul Po. Si teme, purtroppo, per il maltempo che incombe con nuvole minacciose. Ieri, intanto, il “Farò” è bruciato (nella foto di Turismo Torino) ed è caduto in direzione Porta Nuova: segno di buon auspicio, come vuole la tradizione.

 

Le iniziative sono state aperte dalla Messa Solenne in cattedrale con la distribuzione dei pani della Carità e la partecipazione della Banda del Corpo di Polizia Municipale di Torino. Durante la funzione si è svolta la consegna e benedizione di un defibrillatore per il Duomo, a cura dell’ Associazione Piemonte Cuore Onlus.farò tur to

 

Da segnalare che i parcheggi nelle strisce blu sono gratutiti e  la ZTL Centrale sarà sospesa. A comunicarlo è la Centrale Operativa del Corpo dei Vigili Urbani. La limitazione al traffico nella zona centrale, tra le 7.30 e le 10.30, non sarà quindi in vigore per la giornata del Santo Patrono.

 

Ecco solo alcuni degli appuntamenti che caratterizzano questa giornata tanto  importante per la città:

 

“Cittadini e turisti: tutti in canoa”: uscite sul fiume. Lezioni di canoa e canottaggio. A cura del Circolo Amici del Fiume. Murazzi del Po, dalle 10 alle 18.

Lezioni di ginnastica funzional training 360 Maffei della Palestra 360 Maffei. A cura del Circolo Eridano. Murazzi del Po, dalle 15 alle 18.30.

Mercatino “Oasi dei prodotti tipici”. A cura della Federazione Coltivatori Diretti di Torino. Piazza Palazzo di Città – Piazzetta Corpus Domini, dalle 10 alle 19.

“La Spesa in Campagna” : mercato tematico prodotti agricoli. A cura della Confederazione Italiana Agricoltori – Provincia CIA di Torino. Piazza Bodoni, dalle 16 alle 23.

Itinerario su tram storico per le vie del centro. A cura di Associazione Torinese Tram Storici. Piazza Castello, dalle 15,30 alle 18,30.

Sensibilizzazione alla defibrillazione precoce uso DAE. A cura dell’ Associazione Piemonte Cuore Onlus. Piazza Castello, dalle 10 alle 19.

Campionati Mondali di Calcio Brasile 2014. Proiezione su Maxischermo incontro Italia – Uruguay. Piazza Vittorio Veneto, ore 18, con la fanfara degli alpini

“Corri al Balon – Straportapalazzo” – Festival interculturale, artistico e sportivo. A cura dell’ Associazione Amece. Piazza Borgo Dora, dalle ore 14 alle 24.

“Supergara per San Giovanni” – corsa podistica. A cura di Turin Marathon. Sassi – Superga, ore 21.

Spettacolo pirotecnico “I Fuochi di San Giovanni”. Ponte Vittorio Emanuele, Giardini Ginzburg, Fiume Po. Ore 22,30.

 

I Fuochi di San Giovanni: nella sede estiva del Circolo dei Lettori, al Borgo Medievale, appuntamento con I fuochi di San Giovanni. Dalla terrazza dell’ex San Giorgio, che svetta sulle mura del Borgo, un’apericena speciale in attesa dei tradizionali giochi pirotecnici. La location unica sulle acque del fiume permette di godersi, lontani dalla folla e viziati dalle specialità gastronomiche di Gerla1927, tutti i colori che illuminano il Po. Apericena + ingresso terrazza euro 25. Buon San Giovanni!

 

 Noemi Morgano

 

(Foto: ScatTo, il fotoblog della Città di Torino – www.comune.torino.it)

 

 

Addio al treno che unì l’Italia

TRENO VECCHIOIl “diretto del Sole” per quasi 60 anni ha collegato i “due capi” della Penisola percorrendo la tratta Palermo-Torino

 

Verso una nuova vita a Torino. Abbracci, lacrime, tanta commozione ma anche tante speranze. Persone comuni, vite reali che si incontrano-scontrano sui quei vagoni che hanno fatto parte della storia del nostro Paese. Lo chiamano il “diretto del Sole” ed è il treno che per quasi 60 anni ha unito i “due capi” della Penisola percorrendo la tratta Palermo-Torino.

 

Ma il treno proveniente dal sud non c’è più. Torino, quella che è stata la prima e più grande città industriale italiana, quella che ha accolto decine di migliaia di lavoratori provenienti dal meridione, non offre più un servizio ferroviario da e per la Sicilia.

 

Il viaggio lungo lo stivale (sia andata che ritorno) che ha come protagonisti il mare siciliano da cartolina e le montagne innevate del Piemonte, ha compiuto il suo ultimo viaggio. Niente più collegamenti diretti tra Nord e Sud; infatti per raggiungere Messina, Catania o Palermo in treno, non ci sarà più una linea diretta ma bisognerà fare almeno una tappa a Bologna o, in direzione contraria, a Roma.

 

Questioni di costi: Trenitalia non ce la fa più a mantenere attivo il servizio, e la regione Sicilia purtroppo non ha ancora siglato un accordo con le ferrovie nazionali. Scompartimenti di un treno che, durante le lunghe ore di tratta, non si riempiranno più di chiacchiere, confidenze, dialetti ma soprattutto di storie di vita. Via le scarpe, tutti in pantofole esattamente come se si fosse a casa: persone che si abbandonavano dentro questo nido sferragliante ma familiare.

 

Tutti protagonisti di una sorta di seconda unificazione del Paese, tutti uniti contro chi ha sempre dichiarato “ Nord e Sud non saranno mai una cosa sola ”. Su questo treno i volti di uomini, donne e famiglie che si sono affidati a un lungo viaggio per cambiare la loro vita.

 

Nei quartieri più popolosi della città di Torino e nella prima cintura, si è formato un gruppo di opinione che ha indotto alcuni deputati del Pd come Umberto D’ Ottavio e Paola Bragantini a presentare un interrogativo al ministro di Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi. Ovviamente il nocciolo della questione non è tanto la possibilità di raggiungere la Sicilia, in quanto tutti sono consapevoli del fatto che, oltre ai voli aerei, anche con vari treni sarà sempre possibile raggiungere la regione caratterizzata dal clima mite e dal profumo di agrumi.

 

Quello di cui si lamentano molte famiglie di origine siciliana residenti a Torino, è la cancellazione di un treno fatto, per loro, di ricordi, di abbracci contornanti tristi addii ma anche speranzosi arrivederci; la cancellazione di un treno che per molti “viaggiatori” ha simboleggiato la metafora della loro vita.

Sicuramente l’Italia e soprattutto la Sicilia in questo momento sono afflitte da problemi ben più gravi su cui lo Stato deve intervenire. Ma lo scrittore italiano Pino Aprile, una volta ha scritto:” Il popolo italiano va verso il Nord in cerca di soldi e al Sud in cerca dell’anima..”; sarebbe bello pensare e sperare che ciò che costituisce la grandezza del nostro Paese continuasse a rimanere unita grazie ad un unico treno fatto di meridionali ma anche di settentrionali, fatto semplicemente di italiani.

 

Simona Pili Stella

Anticipo di San Giovanni con i Bersaglieri

bersaglieri2bersagleiri1Domenica in piazza San Carlo esibizione delle marching band e delle majorettes

 

Quest’anno San Giovanni arriva in anticipo.

 

Sabato pomeriggio in piazza San Carlo l’esibizione delle fanfare “Lamarmora” di Torino e di quelle di Settimo e Nichelino.

 

In piazza Castello, invece, i vigili del fuoco hanno allestito “Pompieropoli”, manifestazione per i più piccoli con dimostrazioni dell’attività dei pompieri.

 

Domenica in piazza San Carlo esibizione delle marching band e delle majorettes.

 

Tutti gli appuntamenti per la festività del Santo Patrono di Torino nella rubrica “Agenda” sulla homepage del Torinese

 

(Foto: il Torinese)

Nonno spaccia per vivere. Un altro pusher si butta nel Po

 L’anziano spacciatore dice che la pensione minima di 400 euro al mese non gli permette di sbarcare il lunario

 

polizia volanteUn anziano di 67 anni, nome conosciuto dalla polizia come esponente di secondo piano della vecchia mala torinese, spaccia droga  perché la pensione minima di 400 euro al mese non gli permette di vivere.

 

E’ quanto ha dichiarato dopo l’ultimo dei tanti arresti. Gli sono stati concessi i domiciliari.

 

Un altro pusher – questo più “tradizionale – è stato inseguito l’altra notte dai poliziotti ai Murazzi. Si è buttato nel Po per sfuggire e di lui si sono perse le tacce. Stanno continuando le ricerche perché si teme sia annegato.

 

(foto: il Torinese)