Cosa succede in città- Pagina 518

Più sicurezza con il controllo di vicinato: il primo comune è San Mauro

carabinieri auto

Un nuovo metodo per prevenire la microcriminalità

 

Il Controllo di Vicinato approda a San Mauro Torinese, primo comune della Città Metropolitana di Torino ad aver adottato questo sistema. A livello statistico, il centro della cintura torinese è il terzo in Piemonte, dopo Casorzo in Provincia di Asti, che è partita nel 2013, e Ponzano Monferrato, in Provincia di Alessandria che l’ha avviato da pochissimi giorni con una delibera di giunta, ma è il primo con una dimensione cittadina sul territorio subalpino. Nella seduta di lunedì 9 marzo, diretta dal presidente del consiglio comunale Maria Cuculo Vallino, è stata messa in discussione la mozione elaborata dal consigliere Ferdinando Raffero che ha illustrato su quali punti si baserà il sistema, coinvolgendo la società sanmaurese in tutte le sue componenti per avere una pratica di osservazione passiva tale da poter prevenire eventuali episodi di microcriminalità. “Inoltre – ha detto Raffero nel suo articolato, ed appassionato, contributo al dibattito consiliare – metteremo a disposizione di tutti i cittadini un  manuale della sicurezza residenziale sul sito del Comune, che si è stato gentilmente trasmesso dall’Associazione del Controllo del Vicinato che tutti i giorni si occupa, aggiornandolo, di questo delicato tema”. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri di maggioranza, Pietro Carena, Pier Gabriele Cottino, Rocco Del Senno (capogruppo Pd) che hanno espresso il loro parere positivo, come pure Andrea Savio, esponente di opposizione che, pur esprimendo qualche perplessità sul fatto che “qualcuno guardi la casa dell’altro quando non c’è”, tuttavia ha annunciato il proprio voto favorevole. Alla fine il provvedimento è passato all’unanimità

Massimo Iaretti

Viva gli alpini! La Taurinense è cittadina onoraria di Torino

TAURINENSE

Formata nel 1952 – raccogliendo l’eredità delle divisioni alpine Taurinense e Cuneense, protagoniste della tragica Campagna di Russia della Seconda Guerra Mondiale – riflette una tradizione antica ed è profondamente inserita nelle vicende del presente

 

Cerimonia in Sala Rossa, prima della seduta consiliare, per il conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Alpina Taurinense, deliberato all’unanimità dall’assemblea elettiva di Palazzo CivicoA ricevere il prestigioso riconoscimento dalle mani del sindaco Piero Fassino e del presidente del Consiglio comunale Giovanni Porcino, è stato il generale Massimo Panizzi, attuale comandante della Brigata.

 

Introducendo la cerimonia, il presidente Giovanni Porcino ha ripercorso le vicende del Corpo degli Alpini, sin dalle origini caratterizzato da un reclutamento basato sulle vallate dell’arco alpino, a difesa del confine naturale da esso rappresentato.  La Brigata Taurinense, ha sottolineato il presidente, formata nel 1952 – raccogliendo l’eredità delle divisioni alpine Taurinense e Cuneense, protagoniste della tragica Campagna di Russia della Seconda Guerra Mondiale – riflette una tradizione antica ed è profondamente inserita nelle vicende del presente.

 

Parte sin dal 1963 del gruppo di reparti di élite individuato dalla NATO nell’ambito della forza di pronto intervento per eventuali crisi in Europa, la Taurinense è stata impegnata in numerose operazioni di peacekeeping su scala internazionale, dal Mozambico alla Bosnia fino all’Afghanistan, dove è ancora presente con 1500 effettivi, comprese un centinaio di donne, ha ricordato Porcino. E non sono da dimenticare le numerose occasioni di sinergia e collaborazione con la Città di Torino, dai pattugliamenti interforze per la sicurezza urbana, sino alla gestione delle emergenze e al contributo dato da 1500 militari della Brigata al successo delle Olimpiadi Invernali del 2006.

 

Il presidente Porcino ha poi riepilogato i valori di solidarietà, generosità al servizio della comunità, senso di appartenenza al Paese, caratteristici del Corpo degli Alpini, rendendo omaggio ai suoi Caduti. Quello degli Alpini della Taurinense, ha concluso Porcino, è il volto dell’Italia miglior, un’Italia positiva nella quale dobbiamo riconoscerci.
Ha quindi preso la parola il sindaco Piero Fassino, sottolineando come il conferimento dell’onorificenza alla Brigata sia motivato da rilevanti ragioni sia di carattere storico, sia più legate all’attualità. Nel corso del tempo, diecine di migliaia di Italiani hanno servito il Paese nella Brigata Alpina Taurinense e nella sua antenata Divisione Taurinense, ha spiegato il primo cittadino, rievocando quindi il ruolo degli Alpini nei due conflitti mondiali e nella Guerra di Liberazione, alla quale presero parte in molti dopo l’8 settembre del ’43: in questo senso, il conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata è un riconoscimento a tutto il Corpo, parte strutturale dell’identità dei nostri territori.

 

(c.r. – www.comune.torino.it)

No al Suk alle ex Ogm: mozione di sfiducia in Sala Rossa

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MARRONE-ALESSI (FDI-AN):  SFIDUCIA AGLI ASSESSORI MANGONE E CURTI, “INACCETTABILE IMPORRE IN DEGRADO DEL SUK SEMPRE AI SOLITI QUARTIERI CONTRO PARERE DELLE CIRCOSCRIZIONI”

 

<< Altro che riforma del decentramento, la Giunta Fassino già calpesta i pareri delle Circoscrizioni presiedute da esponenti del medesimo partito su un tema fondamentale come il suk del “libero scambio” alle ex OGM! Ordini del giorno approvati dai Consigli della 7 e della 6, richieste di assemblee di quartiere, promesse di confronto sulla stesura del bando per il soggetto assegnatario della gestione del suk … Tutto respinto al mittente dalle imposizioni degli Assessori Mangone e Curti che hanno tirato dritto contro due interi quartieri decidendo tutto a colpi di delibere di Giunta! Ma noi non consentiamo che i territori vengano calpestati così>> attaccano Maurizio Marrone e Patrizia Alessi, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune di Torino e Circoscrizione 7, che annunciano: << Oggi insieme alla mozione della Lega di ritiro delle delibere di Giunta sul suk sarà discussa e votata anche una nostra mozione di sfiducia agli assessori Curti e Mangone, per cui chiediamo il ritiro delle deleghe al Decoro urbano e al Commercio da parte del Sindaco Fassino: ogni singolo Consigliere dovrà assumersi la responsabilità di assecondare le loro politiche di disprezzo per i quartieri torinesi oppure porvi fine prima dell’insediamento del “libero scambio” alle ex OGM!Con la stessa mozione proponiamo anche un tavolo di concertazione tra Conferenza comunale dei Capigruppo e le Circoscrizioni torinesi per individuare sistemazioni alternative alle ex OGM per la collocazione del libero scambio, in modo da evitare che sia insediato in zone densamente abitate come Borgata Aurora>>.

8 marzo, le donne rom vogliono incontrare il sindaco

Mimosa

E Telefono Rosa rende noti i dati delle violenze: il 55% dei violenti è il marito o convivente

 

Per la festa della donna hanno voluto far sentire anche la loro voce. Sono 54 le donne Rom di Lungo Stura Lazio che chiedono un incontro al sindaco di Torino, Piero Fassino: vogliono illustrargli il progetto ‘La città possibile’ e la difficile (per loro ma anche per gli altri) situazione del campo nomadi. Per l’8 marzo, intanto, Telefono Rosa e la Federazione Medici di Famiglia hanno reso noti i dati 2014 sulle violenze. In tutto sono 710 le vittime prese in carico in Piemonte, di cui il 6% ha meno di 20 anni. Il 25% sono invece  casi di stalking. Il 55% dei violenti è il marito o convivente.

Sindone tra fede e spiritualità: è anche occasione di rilancio economico?

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Tempo fa l’arcivescovo mons. Cesare Nosiglia disse che l’appuntamento è simbolo di spiritualità, che non deve contaminarsi con aspetti per così dire “commerciali”

 

L’ostensione della Sindone, occasione per la quale papa Francesco sarà a Torino il prossimo 21 giugno, è ovviamente momento di riflessione e raccoglimento per tutti i fedeli. Tempo fa l’arcivescovo mons. Cesare Nosiglia disse che l’appuntamento è simbolo di spiritualità, che non deve contaminarsi con aspetti per così dire “commerciali”. Abbiamo però voluto chiedere ai nostri lettori se l’ostensione, a loro parere, può anche rivelarsi come motivo di rilancio dell’immagine della città in chiave turistica ed economica, grazie alla presenza di centinaia di migliaia di visitatori. Ecco alcune opinioni apparse sulla pagina Facebook de il Torinese.

 

Bruna Adriana Zacco X me é una necessità andare a visitare la santa sindone, nelle due ostensioni precedenti, ho provato un sentimento un emozione mai provate x altre situazioni! Sono malata e temo che nn riuscirò ad esaudire il mio desiderio

 

Rosy Angelo Io dico che uno non esclude l’altro. Senza turisti la Sindone la vediamo silo noi Torinesi.

 

Franco Alessandra Messina Sarà sicuramente un incontro spirituale ma anche un modo per rilanciare l economia torinese che è davvero in ginocchio percio più di questi eventi ,facciamo più fiere più concerti e manifestazioni di strada tutto questo aumenta l economia torinese ……Emoticon smile

 

Giulia Possi Direi che una cosa non può escludere l’altra ,la sindone oltre ad un forte significato religioso ha anche una valenza scientifica,è tutto ciò contribuisce a richiamare religiosi,curiosi, scienziati o semplicemente turisti da tutto il mondo e questo fa bene alla salute di Torino e dei torinesi .ben vengano manifestazioni così! Non si deve speculare e speriamo che nessuno lo faccia !

 

Antonio Cerchio Bel bisnes, va bene per chi crede nelle favole per adulti, chissa’ quante entrate neanche uno scontrino fiscale.

 

Stefano Foresto Soprattutto per il rilancio turistico ed economico.

 

Franco M. Quattro Pare che i media nazionali siano tutti impegnati con l’expo e credo non si sforzeranno molto anche dopo almeno finché non arriva il Santo Padre. Se l’Ostensione fosse a Roma sarebbero già da tempo a intervistare i passanti.

Perquisizioni per il video della sedicenne che fa sesso in discoteca

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Ad oggi gli indagati, accusati di diffusione di materiale pedopornografico, sono quattro maggiorenni

 

Continuano le perquisizioni e i sequestri da parte della della polizia postale di Torino nell’anmbito dell’inchiesta sul video della sedicenne ripresa mentre faceva sesso con un ragazzo nel bagno di una discoteca di torinese. Gli autori del video l’hanno poi condiviso sui rispettivi profili Facebook e la polizia sta cercando di identificarli. Il filmato, in poco tempo, era stato visto da migliaia di persone. E chi l’aveva postato sul social network aveva creato una specie di concorso fornendo indizi per scoprire chi fosse le giovane ripresa nel video. Ad oggi gli indagati, accusati di diffusione di materiale pedopornografico, sono quattro maggiorenni. Altre denunce potrebbero arrivare nei prossimi giorni.
   

Presa gang di bulletti-rapinatori, c'erano anche tre ragazze

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Il sospetto è che la banda di bulli di quartiere sia autrice di numerose  rapine simili

 

Ci sono anche tre ragazze tra i sette giovani arrestati. Hanno preso di mira uno studente alla fermata del bus, minacciandolo  con un tirapugni, e colpendolo con un ramo, poi gli hanno rubato cellulare e soldi. Sono tutti giovani tra i 15 e i 20 anni, italiani e marocchini. Sono stati arrestati dai carabinieri di Torino. Il sospetto è che la banda di bulli di quartiere sia autrice di numerose  rapine simili aSanta Rita, Crocetta, Lingotto e anche Mirafiori, dove sono stati bloccati la scorsa notte.

Salone del Libro, è già boom di prenotazioni per l'edizione di maggio

salone romanzo

In crescita anche lo spazio dei progetti Startup, e l’area dedicata all’editoria sul gusto

 

Manca un mese alla chiusura della campagna per occupare tutti gli spazi del Salone del Libro di Torino dal 14 al 18 maggio e già si registra un ottimo riscontro commerciale: ben +12% di editori presenti e +10% di metri quadri  prenotati. L’Incubatore riservato ai giovani editori e quello per l’Editoria per ragazzi sono già sold out. In crescita anche lo spazio dei progetti Startup, e l’area dedicata all’editoria sul gusto.

Campo nomadi nella seduta calda in Sala Rossa

palazzo civico

“Complice” la richiesta del leghista Fabrizio Ricca si è parlato in aula del recente sgombero del campo rom di Lungo Stura Lazio e del futuro ricollocamento dei suoi abitanti

 

Il problema delle periferie ha aleggiato  in Sala Rossa nell’ultima seduta del Consiglio comunale. “Complice” la richiesta del leghista Fabrizio Ricca si è parlato in aula del recente sgombero del campo rom di Lungo Stura Lazio e del futuro ricollocamento dei suoi abitanti. L’assessore alla polizia municipale della Città di Torino, Giuliana Tedesco ha spegato che “giovedì 26 febbraio abbiamo effettuato un intervento per sgomberare il secondo settore dell’accampamento nomadi in Lungo Stura Lazio. Nell’ultimo settore sono stati individuati 150 potenziali beneficiario del Patto di emersione, sempre che aderiscano. Per altre persone sono in corso le verifiche dei requisiti per l’adesione al Patto”. E pronta è arrivata la replica di Ricca: “Da quando nel 2011 sono stati stanziati i 5 milioni di euro per gli interventi di sgombero ed emersione, voi ancora non sapete dove mandare la gente. Dopo il vostro ultimo intervento spot ci sono circa 150 persone in giro per la città. Alcuni sono probabilmente andati da parenti ed amci  in via Germagnano, altri si sono insediati in corso Giulio Cesare”. Nel dibattito sono intervenuti anche Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia) e Renzo Liardo (Ncd).

 

Massimo Iaretti

In Piemonte impazza l' "Unesco-manìa"

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Adesso in pista c’è Ivrea con l’importante retaggio della cultura industriale sviluppata da Adriano Olivetti

 

Sta scoppiando una “Unescomania” in Piemonte ? Sembrerebbe di si. Qualche anno fa i Sacri monti piemontesi e lombardi sono stati inseriti nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità. Lo scorso anno è toccato ad una vasta area (non tutta) di Langhe-Roero e Monferrato. Adesso in pista c’è Ivrea con l’importante retaggio della cultura industriale sviluppata da Adriano Olivetti. E ora un altro fronte sta per aprirsi: lunedì 2 marzo, alle ore 11, nella sala intitolata ad Aldo Viglione di palazzo Lascaris, si terrà la cerimonia di sottoscrizione del protocollo per la candidatura a Riserva Mab (Man and the Biosphere) dellUnesco delle aree protette del Po e ella Collina Torinese e dei territori del marchio CollinaPo. Interverranno Francesco Profumo, presidente di Iren spa, Giorgio Albertino, commissario dell’Ente regionale Parco del Po e della Collina Torinese, il presidente del consiglio regionale Mario Laus, l’assessore regionale alla cultura, Antonella Parigi e l’assessore all’ambiente della Città di Torino, Enzo Lavolta.

 

Il programma MAB (Man and the Biosphere) è stato avviato dall’UNESCO negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e sviluppo. Il programma ha portato al riconoscimento, da parte dell’UNESCO, delle Riserve della Biosfera, aree marine e/o terrestri che gli Stati membri s’impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle risorse, della valorizzazione dei beni naturali e dei valori culturali e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. L’auspicio è che, una volta raggiunto il traguardo, alle parole seguano i fatti

 

Massimo Iaretti