Cosa succede in città- Pagina 509

Casa, dolce casa: la dignità è una questione di zerbino

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AUGUSTA TAURINORUM /

di Augusta Montaruli

 

Ora il fuorilegge Emilio non c è più. Jon si fa fotografare con la sua birra in mano mentre è agli arresti domiciliari

 

Emilio era un povero. Non aveva la casa e viveva di stenti. Per procurarsi un tetto sulla testa ha dovuto occupare illegalmente uno stabile pubblico immergendosi nella spazzatura. Il giorno dello sgombero gli han portato via anche il suo zerbino. La spazzatura no, di quella se ne era occupato lui. Emilio possedeva solo un furgone, peraltro malandato. Affinché non si ingolfasse doveva assicurarsi di avere sempre un minimo di carburante. L’ultima volta Emilio ha usato quel furgone per portare una giovane donna povera come lui a partorire. Tra poveri l’assistenza sociale non è quella che ti dà lo Stato ma e’ la solidarietà reciproca di chi si riconosce nella medesima condizione. 

 

Jon e’ un ragazzo con una casa ed una Bmw. Per avere un tetto non ha occupato illegalmente uno stabile, non ha sollevato la spazzatura e non ha subito alcuno sgombero. La sua auto va benissimo. Non si ingolfa e marcia a gran velocità. L’ultima volta che Jon ha usato la sua vettura  non ha portato un bambino a nascere ma ha investito Emilio mortalmente. Poi, secondo quanto da lui dichiarato, sarebbe andato in un bar a bere birra per riprendersi dallo shock. In questo modo Jon ha giustificato lo stato di ubriachezza in cui l’avrebbero trovato le forze dell’ordine dopo che lo stesso neppure aveva prestato soccorso ad Emilio e alla sua compagna rimasti inermi sul selciato di una via qualsiasi di Torino. Ora il fuorilegge Emilio non c’è più. Jon si fa fotografare con la sua birra in mano mentre è agli arresti domiciliari.

 

La dignità e’ una questione di zerbino. 

Torino cardioprotetta con Specchio dei Tempi e Cuore onlus

Sei defibrillatori, il primo davanti al Municipio

 

cuoreTorino sarà una città cardioprotetta, come altre città Europee, per contrastare le morti improvvise per arresto cardiaco e per tutelare la salute dei cittadini. La Fondazione Specchio dei Tempi e l’Associazione Piemonte Cuore Onlus, hanno finanziato le postazioni di 6  defibrillatori posizionati in piazza, il primo inaugurato davanti al Municipio. I prossimi nelle piazze Vittorio Veneto, Castello e della Repubblica, corso Racconigi e via Onorato Vigliani.
    

Edilizia "all'italiana", un patrimonio sprecato

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Settembre 1999: entrano i primi inquilini. Funzionari comunali assicurano che prima o poi si interverrà per la loro parte. Ipotizzando o la realizzazione di altri alloggi, o una biblioteca civica. Vengono contattate organizzazioni imprenditoriali artigiane. Sarebbero disponibili a trasferire le loro sedi in questi locali. Risultato finale? Niente e nulla

 

 

CASE TORINOSiamo nel centro di Torino, via San Secondo angolo via Magenta, case costruite alla fine Ottocento inizi Novecento. Destra di Porta nuova, una delle qualificazioni urbane post Unità d’Italia. Bel “pezzo” di città. Una zona di cerniera tra altri borghi, tra altri pezzi di Storia. Ho amici che abitano nell’edificio che fa angolo. sono soci della coop Giuseppe Di Vittorio. Cooperativa che “affitta” alloggi. Importante realtà imprenditoriale e sociale.

 

della nostra provincia. Al portone d’ingresso una targhetta che ricorda come la parziale ristrutturazione è stata resa possibile da finanziamenti regionali per per edilizia sovvenzionata ed agevolata. (popolare). Parziale? Metà alloggi ristrutturati, e due terzi della facciata rifatta. Come è possibile? Semplice:  due le proprietà. Primo piano e pian terreno del comune di Torino, dal secondo al quarto piano della Coop. Appartamenti mediamente di 90 metri. Vi assicuro, al 4 piano anche con accattivanti terrazzi. Peccato che per accedervi si passa dall’androne e dal primo piano, appunto ancora da ristrutturare.

 

Vediamo i tempi.1997 la Coop inizia la ristrutturazione. Settembre 1999: entrano i primi inquilini. Funzionari comunali assicurano che prima o poi si interverrà per la loro parte. Ipotizzando o la realizzazione di altri alloggi, o una biblioteca civica. Vengono contattate organizzazioni imprenditoriali artigiane. Sarebbero disponibili a trasferire le loro sedi in questi locali. Risultato finale? Niente e nulla. All’Italiana. E non abbiamo finito. Dal cortile interno un edificio abbandonato, via Gioberti angolo via Magenta. Probabilmente di proprietà dello Stato. Fino al 1997 sede del collocamento, Ufficio del Lavoro. Architettonicamente modesto. Forse concepito in periodo fascista, dal 97 in disuso e fonte di notevoli problemi. I residenti rimpiangono otto anni fa: l’edificio occupato dai ragazzi dei centri sociali, pulito e riattato aveva garantito la convivenza. Poi lo sgombero della polizia e l’edificio è ritornato ad essere terra di nessuno, ricovero per tossici e barboni e con la chiusura di piccole botteghe artigianali. Non c’è emergenza abitativa e carenza di servizi? Ci si rende conto che questa conclusione non è determinata solo dalla crisi o da un destino cinico e baro?  Troppa incuria  prodotta da chi è preposto ad evitare proprio ciò che è successo. Sale la rabbia per l’impotenza. Rimane la forza d’urlare la nostra indignazione .

 

(Foto: il Torinese)

LA "GIORNATA DEL LAUREATO" ALLA SCUOLA DI APPLICAZIONE

Un momento suggestivo per salutare gli Ufficiali che dopo il periodo formativo vissuto alla Scuola di Applicazione raggiungeranno i Reparti dell’Esercito Italiano per svolgere il proprio ruolo al servizio del Paese

 

applicazione esercitoMercoledì 29 luglio, con inizio alle ore 19:00, si svolgerà presso Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, la cerimonia che conclude l’intenso ciclo di studi, militari ed universitari, svolti dagli Ufficiali del 192° Corso “CARATTERE”. Durante la cerimonia verranno consegnate agli Ufficiali ed agli studenti civili pari corso, a conclusione delle sessioni dedicate alla discussione delle tesi di laurea (20-29 luglio), le pergamene della Laurea Specialistica in Scienze Strategiche, a cura della Prof.ssa Simonetta RONCHI DELLA ROCCA, Presidente della SUISS (Struttura Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche), e del Generale di Divisione Claudio Berto, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.

 

Inoltre, verranno anche conferiti i diplomi di “eccellenza sportiva” agli Ufficiali frequentatori che, nell’Anno Accademico 2014-2015, hanno conseguito il miglior risultato complessivo nelle attività ginnico-sportive svolte nell’ambito dell’Istituto. Nella medesima circostanza verrà altresì conferito l’attestato di “Benemerito della Scuola” ad una personalità che si è particolarmente distinta per il costante impegno profuso in favore della formazione degli Ufficiali frequentatori dell’Istituto. Nella ricorrenza specifica il riconoscimento verrà tributato al Prof. Gian Mario BRAVO, già Professore Ordinario di Storia delle Dottrine Politiche di UNITO.

 

Particolarmente significativa sarà la partecipazione di personalità della cultura e dello sport, dei rappresentanti del corpo docente della SUISS e delle Autorità militari e civili della città di Torino. Saranno, in particolare, presenti, il Presidente del Consiglio Comunale, Dr. Giovanni PORCINO,  il Direttore del quotidiano “ La Stampa”, Dr. Mario CALABRESI (che interverrà per un indirizzo di saluto ai giovani laureati) ed il Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici, Dott.ssa Tiziana NASI.

 

Un momento suggestivo per salutare gli Ufficiali che dopo il periodo formativo vissuto alla Scuola di Applicazione raggiungeranno i Reparti dell’Esercito Italiano per svolgere il proprio ruolo al servizio del Paese.

Incendio a Porta Palazzo: brucia edificio, 12 famiglie evacuate

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Il Comune sta verificando se sono inagibili alcune unità abitative

 

Sono dodici  le famiglie, la maggior parte di origini cinesi, evacuate nella notte per l’incendio  in un appartamento all’ultimo piano di un edificio nella zona di Porta Palazzo. Diverse squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato buona parte della notte per spegnere le fiamme, che ha bruciato il tetto dello stabile. Il Comune sta verificando se sono inagibili alcune unità abitative.

 

(Foto: archivio)

Attraversare sulle strisce come in un film di Bunuel

pedoni via roma

STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

Per la stragrande maggioranza degli automobilisti le strisce pedonali non esistono. I limiti di velocità? Un trascurabile fattore di ordinaria burocrazia

 

Per il pedoni attraversare via Ventimiglia non è facile. Per la stragrande maggioranza degli automobilisti le strisce pedonali non esistono. I limiti di velocità? Un trascurabile fattore di ordinaria burocrazia. Del resto la nostra città è stata costruita per sfreccianti autovetture. Si sta ipotizzando una serie di appositi permessi per i pedoni. Dovranno dimostrare con relativi certificati medici perché sono costretti a camminare. Le persone anziane, che non hanno parenti prossimi disponibili e patentati dovranno rimanere nelle proprie abitazioni. Ci sono apposite associazioni che, attraverso volontari, penseranno al vitto. Le mie sono solo polemiche battute?

 

Veramente ciò che ho appena detto vi sembra talmente assurdo che appare surreale? Vi voglio raccontare due piccoli “ritratti”  di una realtà sicuramente assurda che, per l’appunto, per quanto surreale appare fa parte di questo nostro presente. Primo. Prima d’attraversare mi sincero. Sopraggiunge un Suv. Chi lo guida è tra i più solerti nel non considerare le strisce pedonali, e come i più raffinati che  telefonano ovviamente senza auricolare. Lo saluto in segno di scherno visto che non si ferma. Ed a questo punto viene il bello. 50 metri dopo si ferma, tira giù il finestrino e mi urla addosso.Sono colpevole d’aver tentato il suicidio compromettendolo. Proprio cosi. Personali decimi di secondo di sbigottimento e quando m’avvicino alla autovettura, questa riparte velocemente. Secondo. Piazza Vittorio. Come sapete gli attraversamenti sotto i portici dove si innestano le vie laterali sono con le strisce pedonali. Quando guido mi fermo sempre. Il 50% degli automobilisti che precedono s’incazza strombazzando.

 

L’epiteto più carino è “cretino perché ti sei fermato”. Tanto non c’è nessuno. Mia obiezione: come si fa a vedere qualcosa dietro me che io non posso vedere se non fermandomi? Sentendomi in minoranza mi chiedo dove sbaglio. Trovo risposta nel mio incaponito e, appunto minoritario, metodo che consiste nel rispettare e nel voler far rispettare le regole. Sono assolutamente recidivo. Fino al punto che insisto con le mie figlie nel rispetto delle regole. Non saprei fare altro.Perchè mi sento minoritario? Fate empiricamente questo esperimento. Tentate l’attraversamento di 10 strisce pedonali in diversi punti della città. Contate fino a 10 auto che passano. contando chi si ferma. Direi, come si diceva una volta che a spanne il 30% è solerte. Descrivo marginalità sociali? No, racconto di un basso tasso di civismo che ci fa vivere nell’assurdo del capovolgimento della realtà . E non siamo dentro un film di Bunuel.

 

(Foto: il Torinese)

M5s pigliatutto in commissione legalità: FI e Pd si attapirano

Gariglio: “La correttezza e la trasparenza per i grillini sono qualcosa che si invoca per altri ma che non  praticano”. Pichetto: “Quando verranno ripristinate le condizioni civili per dare credibilità a questo Istituto saremo disponibili a ritornare in Commissione Legalità”

 

consiglio lascarisCon un blitz dei grillini, è Giorgio Bertola (M5S) il nuovo presidente della “Commissione speciale di indagine per la promozione della cultura della legalità e il contrasto dei fenomeni mafiosi” (in sintesi legalità) in Consiglio regionale. 
I consiglieri Domenico Rossi (Pd) e Francesca Frediani (M5S) sono stati scelti come vicepresidenti. il tutto in barba agli accordi tra le forze politiche di palazzo Lascaris, che prevedevano un vicepresidente berlusconiano. 

 

“La correttezza e la trasparenza per i grillini sono qualcosa che si invoca per altri ma che non  praticano”. Tuona così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Davide Gariglio. “Come tutte le commissioni speciali  – prosegue Gariglio – spetta all’opposizione la presidenza e in modo trasparente abbiamo sostenuto e votato il capogruppo grillino, Giorgio Bertola; al momento di votare il vice presidente di opposizione i grillini, anziché votare un rappresentante di Forza Italia come negli accordi tra i gruppi di opposizione, hanno voluto con l’inganno prendersi anche quel posto eleggendo la consigliera Frediani. Se avessimo applicato la stessa modalità dei cinque stelle il loro capogruppo mai sarebbe diventato presidente della commissione legalità. Simili comportamenti – sottolinea il capogruppo Gariglio –  confermano che predicano bene e razzolano male, non potevamo assistere a un inizio peggiore. In questo modo – conclude – non si può pensare di far funzionare una Commissione che si occupa di legalità”.consiglio X 1

 

Ancora più attapirato il capogruppo azzurro Gilberto Pichetto, che annuncia l’Aventino forzista:  “Prove per una nuova maggioranza in Regione Piemonte?”, si chiede e aggiunge: “Constatiamo che l’indicazione che aveva dato l’opposizione per la nomina del presidente della Commissione Legalità ricadeva sulla consigliera regionale Frediani (M5S). La maggioranza ha invece scelto diversamente, decidendo i ruoli di maggioranza ed opposizione. Viene spontaneo domandarsi se sia l’antipasto per un accordo sotto o sopra il banco volto a rafforzare la maggioranza”. Conclude Pichetto: “E’ chiaro che il gioco delle tre carte al quale abbiamo assistito, all’interno peraltro proprio della Commissione Legalità, non è un bel biglietto da visita né per il Partito Democratico né per il M5S. Proprio per questa ragione Forza Italia non parteciperà ai lavori di una Commissione che è stata snaturata nelle sue condizioni iniziali: cioè doveva essere una commissione guidata dall’opposizione. Oggi non è così, visto che l’unico membro di minoranza che riconosciamo è la consigliera Frediani, oggi vicepresidente. Quando verranno ripristinate le condizioni civili per dare credibilità a questo Istituto saremo disponibili a ritornare in Commissione Legalità”.

 

 

 

Tgv bloccato in Valle: è stato un sabotaggio?

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 La procura di Torino sta esaminando l’ipotesi

 

Potrebbe essere stato un sabotaggio a causare il blocco del Tgv Parigi-Milano fermatosi ieri in Val di Susa. La procura di Torino sta esaminando l’ipotesi. Sarebbe stato un problema al pantografo, secondo quanto sostengono le Ferrovie, a bloccare  per alcune ore il convoglio. A bordo circa trecento passeggeri, che sono stati costretti a rompere i vetri per poter respirare dopo che l’ aria condizionata aveva cessato di funzionare.

Donna torinese 50enne cade per 30 metri dalla nave da crociera: seriamente ferita

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L’incidente a Flamm in Norvegia

 

Una donna torinese di 50 anni è caduta in mare dal balcone della cabina della nave da crociera Costa Fortuna. E’ rimasta ferita in modo serio dopo essere precipitata per circa 30 metri. La nave, alta 11 piani,  era ferma domenica sera in banchina nel porto di  Flamm in Norvegia. La donna è stata vista mentre cadeva ed è stata soccorsa prontamente dal personale di bordo. Un elicottero l’ha trasporatata in un vicino ospedale. La polizia norvegese ritiene che si tratti di un incidente. Ma è in corso un’inchiesta: non è esclusa l’ipotesi di tentato omicidio.

Appartamento in centro distrutto dalle fiamme per cortocircuito

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incendio matt2incendio matt4Il condominio di sei piani è stato evacuato dai vigili del fuoco

 

Un appartamento completamente devastato dalle fiamme, al terzo piano di un palazzo di corso Matteotti 57, nel pieno centro di Torino. Il condominio di sei piani è stato evacuato dai vigili del fuoco. Non ci sono feriti e nemmeno intossicati. L’incendio è stato causato probabilmente da un cortocircuito dovuto a un caricabatterie per cellulari. La famiglia che abitava l’alloggio è riuscita a mettersi in salvo e a dare  l’allarme. Il terzo piano dell’edificio per ora non sarà abitabile.

 

(Foto Franzen/Essepiesse- Il Torinese)