AUGUSTA TAURINORUM / di Augusta Montaruli
Il dissidente non è colui che non può esprimersi ma è chi, in un ambiente monopensiero, ha il coraggio di non conformarsi, di distinguersi, di andare contro corrente
La parola dissidente ha un’etimologia precisa. Deriva dal latino dissidere ovvero discordare. Il dissidente non è colui che non può esprimersi ma è chi, in un ambiente monopensiero, ha il coraggio di non conformarsi, di distinguersi, di andare contro corrente. Per questo e’ alquanto ridicola la scusa del pd torinese che ha bocciato la proposta di Maurizio Marrone avanzata in consiglio comunale. Oggi si è infatti negata la cittadinanza onoraria a yoani sanchez che secondo il pd non sarebbe meritevole dell’ onorificenza perché – tutto sommato – e’ riuscita ad esprimere il proprio pensiero. Yoani è una dissidente cubana, blogger tradotta da la Stampa con cui ho avuto l’onore di colloquiare in un mio viaggio all’Havana qualche anno fa. Il merito di Yoani non è essere riuscita a dire, ma aver detto qualcosa di diverso dalla buonista retorica e ormai alquanto patetica propaganda castrista, del tutto coerente con la deriva del nostrano partito democratico.. Il merito sta nel coraggio. Ritrovo in un ragionamento che mi ha fatto Yoani la chiave di lettura della storia anche più recente di Torino. Mi ha detto che la dittatura e’ quel regime che ti fa credere di essere libero lasciandoti comportare secondo usi ritenuti regole consolidate, per poi comunicarti al momento più opportuno che quel comportamento era illegittimo: così tu potrai essere ricattabile e piegare la testa garantendo il consenso a quel sistema o, contrariamente, dovrai sopportare il peso di esser messo all indice quale grande criminale. Yoani non sarà cittadina torinese. A pensarci bene ci ha guadagnato lei.