Cosa succede in città- Pagina 503

"Perchè il governo dimentica l'aerospazio?"

ALENIA SPACE

Thales Alenia Space è una joint venture tra Thales e Finmeccanica e ha circa 200 dipendenti, dei quali 700 a Torino

 

Il gruppo dirigente della torinese Thales Alenia Space ha indirizzato una lettera aperta al governo. “Perc hè viene dimenticata l’industria aerospaziale italiana?” è il succo della missiva. Nella legge di Stabilità, infatti, non è stata prevista alcuna risorsa “vitale e adeguata per il settore spazio, tra cui il supporto finanziario alla realizzazione in corso della seconda generazione del programma Cosmo-Sky-Med”. secondo l’azienda tutto ciò avrà ripercussioni negative sull’occupazione. Thales Alenia Space è una joint venture tra Thales e Finmeccanica e ha circa 200 dipendenti, dei quali 700 a Torino.

Anita è la prima bimba del 2015, Virginia l'ultima del 2014

sant'anna ospedali

E’ nata all’1,40 del primo gennaio al Sant’Anna

 

E’ una bella bambina di 2 chili e 930 grammi il primo nato del 2015. Il suo nome è Anita, figlia di Maria Teresa e Oscar, due impiegati di 38 e 37 anni. E’ nata all’1,40 del primo gennaio al Sant’Anna (nella foto). L’ospedale torinese – informa l’Ansa – è al primo posto in Europa nel 2014 per numero di parti: sono stati 7.232. L’ultimo nato dell’anno è stata invece un’altra bambina, Virginia, venuta alla luce alle 21, 33 del 31 dicembre, figlia dei romeni Doina e Andrei, casalinga di 28 anni lei e autista di 27 lui.

 

(Foto: il Torinese)

Il treno degli sciatori dalla Liguria al Piemonte

treni porta nuova

L’iniziativa fa parte del progetto “Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza Je t’aime”

 

Due treni speciali collegheranno nei weekend, a partire dal 17 gennaio e fino all’8 marzo, le località liguri di Arma di Taggia e Ventimiglia con la stazione sciistica di Limone Piemonte. L’iniziativa fa parte del progetto “Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza Je t’aime”, una proposta dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte per rilanciare la linea. Sonmo previsti, per chi usa il treno, sconti speciali sullo skipass e pacchetti agevolati per soggiornare negli alberghi convenzionati.

 

(Foto: il Torinese)

Botti di fine anno vietati a Torino ma non solo

fuochi stella

Le associazioni ambientaliste stimano che, ogni anno, in Italia muoiano a causa dello spavento procurato dai botti, almeno 5mila animali, in particolare quelli selvatici. La multa varia dai 25 ai 500 euro

 

Sul modello Fassino, anche il sindaco di Milano Pisapia ha firmato un’ordinanza che vieta in tutta la città e per tutte le feste “fuochi artificiali, petardi, botti, razzi” e altri strumenti “pirotecnici”, allo scopo di “tutelare il benessere e la salute delle persone e degli animali”. Le associazioni ambientaliste stimano che, ogni anno, in Italia muoiano a causa dello spavento procurato dai botti, almeno 5mila animali, in particolare quelli selvatici. La multa varia dai 25 ai 500 euro. A Torino il Comune è stato il primo a muoversi e il divieto dei botti in piazza è inserito nel regolamento di polizia municipale. Non è quindi più necessario emettere una nuova ordinanza ogni anno. La Lav, Lega anti vivisezione, chiede però che sia fatta viglianza sul rispetto della norma.

 

Oltre al trauma causato agli amici a quattro zampe i fuochi pirotecnici sono causa ogni anno di centinania di feriti anche gravi e di numerosi morti, così molte città d’Italia hanno stabilito di vietare i classici botti di fine anno. Va sottolineato che le lesioni più gravi sono spesso provocate da armi da fuoco e da petardi fatti in casa artigianalmente, quindi non conformi alla legge. Non è neppure giusto criminalizzare un settore commerciale quando questo agisce nella legalità.

 

Oltre Torino e Milano anche  Venezia ha imposto il divieto dei fuochi, con sanzioni che vanno da 25 a 500 euro. A Bologna niente botti e sarà proibito  lasciare in strada contenitori e bottiglie. Grosseto vieterà i fuochi nel centro storico. Cortina d’Ampezzo ha abolito i fuochi pirotecnici per non disturbare i vip presenti in massa durante le festività. Divieti emessi anche a Bari, Vicenza, Cosenza. Brescia e Brindisi. La Spezia ha deliberato il divieto valido per le aree di ritrovo e le piazze. A Firenze, Napoli e Catania il Comune si è affidato al buon senso dei cittadini.

Neve sulle Alpi e freddo a Torino

montagna_innevata

Sta nevicando su tutto l’arco alpino, per la gioia degli operatori turistici e degli sciatori

 

Bardonecchia e Sestriere innnevate. La bianca coltre sulle montagne piemontesi si è posata questa notte. Sta nevicando su tutto l’arco alpino, per la gioia degli operatori turistici e degli sciatori. In queste ore la perturbazione dovrebbe portare neve anche in pianura dove, a Torino, si è visto un leggero nevischio per pochi minuti nel pomeriggio di sabato. Domenica di sole in quasi tutto il Piemonte, ma  le correnti fredde provenienti dall’Artico faranno scendere in picchiata le temperature, con minime sotto zero di alcuni gradi.

Il suk natalizio torna indisturbato a Porta Palazzo

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porta palazzo66porta palazzo55“L’Amministrazione della Città dovrebbe impegnarsi a  sollecitare la Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine ad interventi per contrastare fenomeni di degrado sociale e di illegalità”

 

Riceviamo e pubblichiamo dalla consigliera della Circoscrizione 7

 

Nonostante le promesse il Suk nel giorno di Natale e di Santo Stefano è tornato indisturbato a Porta Palazzo nell’area della Tettoia e sotto l’Orologio in  Corso Regina fino a via Priocca …..come sempre dalla Città solo sempre bla bla bla bla ma nessun progetto serio per il Mercato del Libero scambio. Non è solo un problema di contraffazione e pericolosità della merce, ma anche di rispetto delle norme e dei regolamenti che i negozi sono ogni giorno costretti a rispettare in un contesto di concorrenza sleale con chi la legge non intende rispettarla o forse non la conosce

 

L’Amministrazione della Città dovrebbe impegnarsi a  sollecitare la Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine ad interventi per contrastare i succitati fenomeni di degrado sociale e di illegalità non solo in alcune aree della Città, come invece sta avvenendo.

 

Il 1° agosto in Comune vi è stata una Deliberazione di Giunta con Oggetto: ATTIVITA’ DI LIBERO SCAMBIO NELLE AREE CANALE DEI MOLASSI E SAN PIETRO IN VINCOLI. PROSECUZIONE DELL’INIZIATIVA IN ATTO E VARIAZIONE DEL PERIMETRO DELL`AREA.

 

Che nella Deliberazione si può leggere:

“ -la Città si impegna ad individuare una nuova area, auspicabilmente entro il mese di  settembre;

– a seguito della individuazione di una nuova area, il Servizio Arredo Urbano, Rigenerazione Urbana e Integrazione entro il mese di ottobre potrà procedere alla indizione di una gara per l’individuazione di un concessionario del servizio;

– l’individuazione di una nuova area permetterà anche di concludere la valutazione circa l’opportunità di confermare, per la giornata del sabato, l’area tradizionalmente occupata o di prevedere un suo trasferimento unificando le attività del sabato e della domenica in un unico sito;

– il nuovo bando sarà costruito in modo da concedere la gestione del servizio per entrambi gli appuntamenti, siano essi in aree distinte oppure in un’unica sede.”

 

Il 22 settembre 2014 ho richiesto in Circoscrizione 7 una III Commissione con  Oggetto: “Aggiornamento  Area di Libero Scambio” con la presenza degli Assessori comunali competenti…..inutile dire che non è stata ancora convocata: questo vuol dire che gli Amministratori della Città non hanno ancora nessun progetto serio per il Suk…nonostante la delibera emessa.

 

Presenterò un’Interpellanza nel Consiglio della Circoscrizione 7 per sapere perché non si è impedito il Suk, se vi sono stati controlli da parte della Polizia Municipale sugli alimenti venduti e sulla merce contraffatta e a quanto ammonta la pulizia dopo il Suk visto che lasciano poi la merce a terra.

 

Patrizia Alessi

Morto il ragazzo ferito domenica ai Murazzi

murazzi 2

murazzi xxIl giovane era stato trasportato al Cto, dove lo avevano ricoverato in condizioni molto gravi

 

E’ morto al Cto il diciottenne vercellese Tommaso Coppola, trovato ferito domenica scorsa ai Murazzi. Ed è ancora giallo sull’episodio. Nella notte due passanti  lo avevano trovato svenuto lungo il Po con una profonda ferita alla testa. La ferita è probabilmente stata causata da una caduta. Il giovane è stato trasportato al Cto, dove è stato ricoverato in condizioni molto gravi. La polizia sta indagando e dalle indagini è emerso che il ragazzo aveva trascorso la serata in discoteca. Ma il mistero è fitto.

 

(Foto: il Torinese)

Freddo in arrivo ma non sarà un bianco Natale

freddo

Forse i fiocchi di neve si vedranno domenica. Temperature a -4 nella notte

 

L’inverno incomincia a farsi sentire. Infatti, nella notte tra Natale e Santo Stefano anche nella nostra regione si abbasseranno le temperature: il bollettino dell’Arpa prevede minime a -4 in pianura e fino a -15 in alta montagna. Non sarà però un bianco Natale. La neve, se non sulle vette di confine di Alpi Pennine e Lepontine, non si farà vedere. Se ne riparlerà  domenica 28, anche se la previsione sui fiocchi di neve è ancora incerta. L’ Arpa  informa che il freddo sarà provocato dalla “profonda saccatura di origine artica che porterà aria fredda sulle Alpi”. Merry Christmas!

L’invenzione del Natale moderno

NATALE1Ma esiste ancora, oggi,  lo spirito del Natale? Quell’essere “più buoni e un po’ meno egoisti” è un ricordo lontano, sfocato

 

“Se comandasse lo zampognaro che scende per il viale, sai cosa di­rebbe il giorno di Natale? “Voglio che in ogni casa spunti dal pavi­mento un albero fiorito di stelle d’oro e d’argento”. In questa fila­strocca di Gianni Rodari è racchiuso, quasi fosse una di quelle palle di vetro con il paesaggio innevato, lo “spirito” del Natale. Ma esiste ancora, oggi,  lo spirito del Natale? Quell’essere “più buoni e un po’ meno egoisti” è un ricordo lontano, sfocato. Il Natale moderno con l’albero, i regali, Babbo Natale, i buoni sentimenti ed i biglietti d’auguri sono un’invenzione anglosassone, d’epoca vittoriana, e il suo principale interprete fu uno dei più grandi romanzieri dell’Ottocento, Charles Dickens. In “Canto di Natale”, suo malgrado, lo scrittore inglese inven­tò gran parte della mitologia che, oggi, costituisce la tradizione natalizia: il pranzo, la famiglia, le vacanze, la neve, i regali, la beneficenza, i canti, i dolci e addirittura il vin brulé.

 

Tutto, o quasi: mancano il panettone o il pandoro e, data l’epoca, l’al­luvione tecnologica di sms ed e-mail, tutte uguali, replicate all’infinito. Con quel libro – che racconta della fantastica storia dell’avarissimo Scrooge che diventa generoso, dopo la visita di tre spettri proprio durante la notte di Natale – pubblicato il 18 dicembre 1843 e venduto in seimila copie nella prima settimana (per l’epoca, un bestseller), Dickens mise in fila i “nuovi valori” che questa festività intendeva rappresentare. Non solo la fami­glia ma anche lo spirito di carità che biasima l’ingiustizia sociale e la povertà, descrivendo a suo modo quell’Inghilterra rurale dell’epoca destinata a fare da sfondo alle cartoline di auguri con i paesaggi innevati. Queste cartoline fecero la loro comparsa nello stesso anno a Londra, quando un uomo d’affari, Henry Cole, incominciò a venderle in un negozio d’arte nella centralissima Bond Street. Si fa risalire a questo momento la nascita di quel Natale “moder­no” che, poi, l’evoluzione consumistica ha adattato, necessaria­mente, ai tempi.

 

(foto: il Torinese)

Marco Travaglini

Fondo di Sviluppo, l’Europa (forse) premia il Piemonte

europa torino castello

A inizio anno potrebbe essere accolto il programma operativo

 

Sono 11 le Regioni italiane, tra cui il Piemonte, che vedranno probabilmente accolto il proprio programma operativo per il Fondo di sviluppo europeo (Por Fesr) dalla Commissione Ue a inizio 2015.  “Gli undici Por ed il Programma nazionale Cultura (Por e Pon Fesr) – spiegano le fonti europee all’agenzia Ansa – sono infatti in uno stato molto avanzato del negoziato” e “con grande probabilità potranno essere approvati ad inizio 2015”. Con il Piemonte anche  Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Liguria, Marche, Umbria e Lazio. Una boccata di ossigeno per le comunità piemontesi in questo difficile momento.

 

(Foto: il Torinese)