Cosa succede in città- Pagina 492

In memoria di Giuseppe Botta, un politico d’altri tempi

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Nella Chiesa dei Santi Angeli Custodi , in via Avogadro 5, sarà ricordato il parlamentare torinese scomparso il 9 dicembre del 2008

 

Giuseppe Botta è un pezzo di storia della politica piemontese ed italiana, un autentico cavallo di razza democristiano, tra i più inossidabili della Prima Repubblica. Alla politica fu iniziato dall’Onorevole Giovanni Bovetti, padre costituente, deputato e sottosegretario, il suo vero maestro. Nel ’65, il primo incarico di spicco, da consigliere della Provincia di Torino ad assessore alla viabilità, che sarà il tema, ed anche la vocazione, di tutta la sua vita politica.

 

Botta vanta un record condiviso da pochi: è stato parlamentare per ben sette legislature consecutive, dal 1968 al 1994, senza contare che, per undici anni, dal 1981, ha rivestito il cruciale ruolo di presidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera: come a dire che tutte le opere pubbliche passavano attraverso di lui, compresa l’autostrada del Frejus, per dirne una. Ha segnato profondamente un’epoca, cosa che invece i politici di oggi non riescono e non possono fare. Profondamente democristiano, era sopravvissuto alla balena banca senza discostarsi dalle sue idee di sempre. 

 

Laico nel vero senso della parola e fervente cattolico, l’onorevole Botta sapeva tutto di tutti utilizzando un modo antico, diametralmente opposto ai controlli tecnologici odierni. Aveva un suo sterminato archivio: date, facce, anniversari, lui si ricordava di tutti perché se l’era segnato. 

A 100 metri dai Mercatini di Natale degrado e rifiuti

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degrado natale3degrado natale4Degrado di rifiuti vicino ai bidoni e non solo, fermate del tram piene di foglie e rifiuti vari, rifiuti nei giardini. Sotto il Ponte Mosca un via vai di tossici continuo che vanno a bucarsi in ogni parte del loro corpo visibili da tutti, in Lungo Dora Agrigento fronte Sermig vari parcheggiatori abusivi

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

Come sempre per i nostri Amministratori ci sono due Città: il Centro e le periferie. E per periferie si intendono anche zone a pochi metri dal Centro! Sono iniziati i Mercatini di Natale in Borgo Dora, ma come ogni anno sono come un’Oasi nel Deserto.

 

A pochi metri troviamo il solito degrado dovuto a bivacchi di vari tipologie. Troviamo bivacchi di ubriaconi che lasciano bottiglie a terra che possono diventare, come spesso avviene, armi nelle frequenti risse: troviamo famiglie di rom che dormono e usano i portici e le strade come wc per i loro bisogni corporei e al mattino lasciano tutto a terra…troviamo clochard che a differenza di altri al mattino raccolgono cartoni e coperte.

 

Degrado di rifiuti vicino ai bidoni e non solo, fermate del tram piene di foglie e rifiuti vari, rifiuti nei giardini. Sotto il Ponte Mosca un via vai di tossici continuo che vanno a bucarsi in ogni parte del loro corpo visibili da tutti, in Lungo Dora Agrigento fronte Sermig vari parcheggiatori abusivi dove le persone provano trovare parcheggio per andare ai Mercatini.

 

I cittadini che si recano alle casette di Natale in Borgo Dora in macchina cercando parcheggio passano da questo scempio, e anche chi arriva con bus e tram che scendono alla fermata all’altezza del Ponte Mosca. Possibile che non possa cambiare nulla in quest’area della nostra Città? A nulla sono servite le proteste dei cittadini, le tante Interpellanze nei consigli di Circoscrizione 7 e del Comune.

 

Oltre al degrado, che è importante perché degrado porta degrado, abbiamo spaccio a cielo aperto a ogni ora del giorno e scippi che i cittadini non vanno neppure più a denunciare perché sono sfiduciati dalla volontà politica di non intervenire.

 

Ogni anno i residenti sperano possa migliorare ma la situazione si rivela sempre peggio….da una parte una bella cartolina per la Città e a pochi passi lo schifo quotidiano….e dire che la Tari si paga in modo uguale in tutta la Città! Queste foto le invierò anche al Sindaco chiedendo spiegazioni…..solo tante belle parole in campagna elettorale e poi tutto svanisce lasciando spazio solo ai bla bla bla bla.

 

Patrizia Alessi

Capogruppo FDI Circoscrizione 7

 

I profughi puliscono la zona ex MOI

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Per una settimana raccoglieranno i rifiuti accumulati e li porteranno all’Amiat

 

Da domani e fino al 16 dicembre il Comitato Profughi del M.O.I. provvederà alla raccolta e al conferimento all’Amiat di via Zino Zini dei residui metallici e dei numerosi rifiuti che occupano molte aree della zona di via Giordano Bruno. L’attività si svolge dopo le polemiche sulla situazione didegrado della zona vicino a piazza galimberti e – sottolinea il Comune- avrà anche fini di utilità sociale. Inoltre sarà a costo zero per l’Amministrazione comunale, grazie all’accordo siglato fra la Città di Torino, il Comitato Profughi, la Circoscrizione 9 e Amiat. Saranno gli stessi profughi che vivono nelle palazzine a raccogliere i rifiuti, differenziandoli per tipologia, trasportarli e, in orari concordati, consegnarli presso l’ecocentro. “I percorsi di integrazione e inclusione si nutrono, – ha sottolineato l’Assessore Enzo Lavolta – oltre che di buone politiche, anche di gesti ed atti concreti e quotidiani.

 

(Foto: il Torinese)

 

Principio di incendio sul Calendario dell’Avvento

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fuoco25fuoco32fuoco69fuoco447Un possibile cortocircuito dell’impianto di illuminazione la causa del problema

 

Verso le 18 due autoscale dei vigili del fuoco sono giunte a sirene spiegate fendendo la folla di migliaia di persone in piazza Castello. Dalla struttura del Calendario dell’avvento, allestito in occasione delle festività natalizie si vedeva infatti una colonna di fumo. Un possibile cortocircuito dell’impianto di illuminazione la causa del problema. In pochi minuti la scala di uno degli automezzi è stata issata e i pompieri sono prontamente riusciti a bloccare l’incendio.

 

(Fotoservizio: il Torinese)

Torna il Salone dell’auto ma all’aperto e con il GP

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‘Parco Valentino – Salone & Gran Premio’

 

Lo scopo, spiega Andrea levy, presidente del comitato organizzatore è quello riportare “le auto belle e sportive di fronte al grande pubblico”. Il parco del Valentino sarà aperto fino alla mezzanotte in occasione del Salone e Gran premio, la manifestazione motoristica che, nel giugno 2015, farà rivivere – o almeno si spera – i fasti automobilistici della città della Fiat. Sarà un autentico festival motoristico all’aperto che metterà al centro dell’attenzione le auto, ammirate come opere d’arte e design ed apprezzate per le doti sportive. L’annuncio della nuova manifestazione torinese di cui si parlava da tempo, è stato fatto nella giornata stampa del Motor Show di Bologna. ‘Parco Valentino – Salone & Gran Premio’, sarà così di scena a Torino dall’11 al 14 giugno 2015. Verrà ripercorso lo storico circuito che dal 1935 al 1955 è stato appannaggio il Gran premio sul Po. “La kermesse riporterà le auto sportive nell’immaginario della gente”, ha aggiunto Levy.

I Civich contro l’omofobia

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“Innumerevoli episodi di violenza a sfondo omofobo e di bullismo omofobico – dice Alberto Gregnanini, Comandante della Polizia Municipale – impongono una maggiore attenzione” 

 

È il primo caso in Italia: dalla prossima settimana sulla porta d’ingresso degli uffici della Polizia Municipale sarà esposto l’adesivo “Omofobia No Grazie” e, recandosi all’interno degli uffici, le persone avranno a disposizione fogli informativi sulla campagna Friendly Piemonte lanciata un anno fa dall’Associazione Quore. 

 

La Polizia municipale ha, infatti, deciso di aderire alla campagna per la creazione di una cultura diffusa di ostilità all’omofobia, portando il proprio contributo a un progetto che si muove tra i sentieri dell’educazione e della sensibilizzazione per tutelare le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. 

 

“Innumerevoli episodi di violenza a sfondo omofobo e di bullismo omofobico, avvenuti negli ultimi tempi nel nostro Paese e nella nostra città – ha affermato Alberto Gregnanini, Comandante della Polizia Municipale – impongono una maggiore attenzione e un’urgente presa in carico del problema. Per questo anche la Polizia Municipale vuole portare il proprio contributo a questo significativo progetto”.

 

(e.b.- www.comune.torino.it)

I Forconi tornano in piazza: “Ma i violenti saranno sbattuti fuori”

A Torino i manifestanti porteranno al collo un fazzoletto tricolore

 

FORCONIOggi, venerdì 5 dicembre è la giornata del Movimento dei Forconi. Torna in piazza al’insegna dello slogan “inizia la rivoluzione” per contestare il Governo Italiano considerato illegittimo. I forconi tenteranno di non replicare lo scarso successo avuto dalle loro iniizative di protesta lo scorso anno. Numerosi i presidi nelle principali città italiane. A Torino i manifestanti porteranno al collo un fazzoletto tricolore a simboleggiare un  “discesa civile del popolo italiano a difesa della Costituzione e della Repubblica”. I promotori, che annunciano la presenza in città, (anche se il Prefetto, per non bloccare la circolazione ha vietato assembramenti in piazza Derna e corso Unità d’Italia) assicurano:  “non bloccheremo niente, ma saremo in ogni piazza del Piemonte e saremo migliaia. Non sarà come l’anno scorso I violenti saranno sbattuti fuori e non ci saranno scontri”. Speriamo.

“Quale giustizia per lavoratori e cittadini dopo la sentenza Eternit ?”

eternit bandiere

E’ il titolo dell’incontro tra associazioni di vittime provenienti da tutta Italia che si svolge venerdì 5 dicembre

 

“Quale giustizia per lavoratori e cittadini dopo la sentenza Eternit in Cassazione ?” è il titolo dell’incontro tra associazioni di vittime provenienti da tutta Italia che si svolge venerdì 5 dicembre, dalle ore 15 alle 19, al Centro San Liborio in via Bellezia 19 a Torino. L’iniziativa si tiene nell’ambito del programma delle Settimane della Sicurezza, a cura del mensile Sicurezza e Lavoro, diretto da Massimiliano Quirico. Sarà un momento per discutere su strategie e progetti comuni relativi a salute, sicurezza, ambiente e, perché no, giustizia. Partecipano diverse associazioni come Comitato vertenza amianto, Voci della memoria, Moby Prince, Vittime Casa dello studente L’Aquila, scuola San Giuliano di Puglia, Vittime del Salvemini, Fondazione Benvenuti in Italia, Comitato Matteo Valenti, Il mondo che vorrei, Vito Scafidi, Sicurezza e Lavoro.

 

Dalle 15.30 alle 18.30 all’impianto sportivo Cit Turin Lde in corso Ferrrucci 63/a ci sarà l’esibizione delle scuole calcio settore giovanile “I mestieri in campo”, ragazze e ragazzi giocheranno a calcio tutto il pomeriggio indossando simbolicamente maglie di mestieri e professioni che vorrebbero svolgere da grandi. Infine la giornata si chiuderà, alle ore 21, al Teatro Astra in via Rosolino Pilo con lo spettacolo teatrale “Lo stridore luttuoso degli acciai” di Luzzi – Guarnieri – Jona, cantata scenica per soli, voci su nastro, ensemble ispirata alla tragedia della ThyssenKrupp e condotta da Fondazione Teatro Piemonte Europa e Controluce Teatro d’Ombre con il patrocinio del Goethe Institut di Torino.

 

Massimo Iaretti

Giovani contro il Jobs Act occupano il Pd

pd manifesto

La sede di via Masserano sotto assedio per un’ora

 

Non solo le deliranti proteste contro il deputato Boccuzzi apparse sul web. Anche la sede regionale del Pd, in via Masserano a Torino, ha vissuto momenti di tensione. Ieri, infatti, è stata occupata da una cinquantina di studenti indipendenti, in segno di protesta contro il Jobs Act. I giovani sono stati nei locali del partito per circa un’ora urlando slogan contro il governo. Al momento dell’irruzione negli uffici  erano presenti il segretario provinciale del pd, Fabrizio Morri, e la consigliera Nadia Conticelli della Regione. E’ intervenuta la polizia per identificare i giovani.

 

(Foto: il Torinese)

Sanità, Chiamparino è andato in orbita

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 “Ho ascoltato interventi che mi hanno  fatto venire un dubbio: se in questi mesi ho vissuto qui oppure su una stazione spaziale”

 

Dibattito vivace in Consiglio regionale. Il governatore è scettico. “Non è ancora detto che si riesca ad evitare il commissariamento della Regione”. Lo ha detto nella seduta sulla riorganizzazione della sanità piemontese, a Palazzo Lascaris,  il presidente della giunta piemontese, Sergio Chiamparino. Rispondendo ai consiglieri di opposizione ha aggiunto: “Ho ascoltato interventi che mi hanno  fatto venire un dubbio: se in questi mesi ho vissuto qui oppure su una stazione spaziale”.

 

Convinti, invece, di essere ancorati saldamente a terra i consiglieri di Forza Italia Claudia Porchietto e Gian Luca Vignale: “Oggi il centro sinistra ha nuovamente penalizzato la Val di Susa” lo dichiarano , dopo la bocciatura in Consiglio Regionale di una mozione, presentata dal gruppo di Forza Italia, che chiedeva il mantenimento del Presidio di Susa come Ospedale di base e non di area disagiata, come previsto nella delibera di revisione ospedaliera votata dalla giunta Chiamparino.

 

 “Grazie alla nostra proposta – spiegano i due consiglieri – si sarebbe potuto mantenere il punto nascite, la chirurgia e il Pronto Soccorso dell’ospedale di Susa. Invece la sinistra ha di nuovo perso una buona occasione per garantire un servizio adeguato alla Valle”.

 

“Vorremmo capire come si traducono sul territorio i tagli di duemila posti letto”, ha detto Davide Bono (M5S), che ha giudicato la riorganizzazione ospedaliera guidata da un calcolo ragionieristico e senza attenzione ai bisogni reali. Il capogruppo M5S Giorgio Bertola ha messo in luce “l’inappropriatezza nella spesa farmaceutica e nella diagnostica per cui il Piemonte è fuori dagli standard nazionali e rientrando risparmierebbe 130 milioni di euro l’anno”.

 

“Avete esaminato dei numeri senza vedere la qualità delle singole strutture in termini fisici e di produzione, non ne avete confrontato i parametri di sicurezza”, ha affermato Paolo Mighetti (M5S). “Se la sanità era organizzata in un certo modo, c’erano anche ragioni logistiche, non solo clientelari”.

 

“Non è in discussione il tema delle chiusure delle strutture ospedaliere perché nessun ospedale verrà chiuso”, ha commentato il consigliere Domenico Ravetti (Pd). “Dobbiamo rivedere il rapporto con il privato, sbloccare le assunzioni del personale infermieristico e dobbiamo dire basta alle proroghe degli appalti”.

 

“Nella precedente Giunta sono cambiati ben tre assessori, sono stati fatti atti come le federazioni, i cui costi stiamo pagando ancora adesso”, ha affermato il consigliere Valter Ottria (Pd). “Ora nei territori sta passando una parola falsa e insopportabile, che chiuderanno gli ospedali. Questo non è vero e va detto con forza, però bisogna spiegare quello che accadrà, garantendo la capillarità del servizio specie per le acuzie”.