Cosa succede in città- Pagina 488

Chiamparino, Laus e Pichetto eleggono l'inquilino del Colle

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I tre “grandi elettori” piemontesi che voteranno il nuovo presidente della Repubblica

 

Sergio ChiamparinoMauro Laus e Gilberto Pichetto (per l’opposizione) sono stati delegati, nel corso della seduta del Consiglio regionale del 20 gennaio, a rappresentare il Piemonte per l’elezione del Presidente della Repubblica, a integrazione del Parlamento in seduta comune, convocato per giovedì 29 gennaio 2015 alle ore 15. La prassi, confermata dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali legislative, è infatti quella di delegare a Roma i presidenti di Giunta e Consiglio regionale, oltre a un rappresentante della minoranza consiliare. 

 

Come dettato dall’art. 83 della Costituzione della Repubblica e dall’art. 28 dello Statuto, l’Assemblea di Palazzo Lascaris, dopo la presentazione dei candidati, ha proceduto alla votazione segreta, secondo l’art. 71 del Regolamento, con il voto limitato alla indicazione di due nomi.  Il capogruppo del Pd Davide Gariglio ha proposto per la maggioranza i presidenti della Giunta Chiamparino e del Consiglio Laus

 

Davide Bertola (M5S), quale “grande elettore” di minoranza ha indicato il suo compagno di gruppo Davide Bono, proponendo alla maggioranza, forte della possibilità di fare eleggere due consiglieri, di dare spazio alla rappresentanza di genere.  Claudia Porchietto, parlando a nome dei gruppi di Forza Italia, Fdi e Lega Nord, ha infine manifestato la preferenza per PichettoAll’annuncio delle candidature dei consiglieri non è seguito alcun dibattito, ma si è subito proceduto alla votazione: a Chiamparino e Laus sono andati 31 voti, a Pichetto 16 e a Bono 10.

 

(MB – cr.piemonte.it)

Rivoluzione Nodo Ferroviario: una Newco tra Trenitalia e Gtt

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treno p nuovatreni porta nuovaFirmata la lettera di intenti per la costituzione del nuovo assetto

 

Una lettera di intenti è stata sottoscritta  tra Trenitalia e GTT per valutare congiuntamente la possibilità di costituzione di una Newco finalizzata alla gestione del servizio ferroviario metropolitano del nodo di Torino. All’incontro erano presenti il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il Sindaco della città di Torino Piero Fassino, l’Assessore ai Trasporti della Regione Francesco Balocco, il Presidente dell’Agenzia per la Mobilità metropolitana e regionale Claudio Lubatti, l’Assessore alle Società Partecipate della Città di Torino Giuliana Tedesco, l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane Michele Mario Elia, l’Amministratore Delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano, il Direttore della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia Orazio Iacono, il Presidente di GTT Walter Ceresa. Come già deciso dall’amministrazione Regionale, le gare rimangono l’obiettivo finale; tuttavia, considerata la complessità strutturale del nodo metropolitano, si è deciso iniziare a procedere con quelle relative al lotto nord (SFR1) e al lotto sud (SFR 2) del sistema ferroviario regionale. Se, come si immagina, le verifiche tecniche che seguiranno avranno esito positivo, si procederà all’affidamento diretto alla Newco, ovvero del raggruppamento di imprese che la precederà, della rete di Torino, rimandando la gara ad un momento successivo, in modo da consentire ad eventuali competitors interessati di poter concorrere all’aggiudicazione del servizio anche su questo importante nodo.

 

Si tratta di una strategia adottata anche in Germania dove i Lander hanno promosso le gare escludendo, nella fase iniziale, i nodi metropolitani che, per le loro caratteristiche tecniche, comportano modalità di gestione e tempi di attuazione differenti. “L’accordo firmato oggi – ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino – è il primo tassello di un progetto che ha una valenza più ampia e che mira a favorire la nascita di un nuovo soggetto competitivo nel trasporto pubblico a livello nazionale. “Si tratta di un atto molto importante che – ha affermato il Sindaco della città di Torino e Sindaco Metropolitano Piero Fassino – coincidendo con l’avvio della Città Metropolitana, offre l’opportunità di migliorare su un’area vasta il servizio di trasporto su ferro; é un passaggio innovativo determinante che, garantendo una maggiore intermodalità, favorisce l’interconnessione fra il servizio ferroviario metropolitano ed il servizio di trasporto pubblico urbano”.

 

Oggi il Servizio Ferroviario Metropolitano del Nodo di Torino è gestito congiuntamente ed in partnership da GTT e Trenitalia sulle seguenti direttrici di traffico:
– SFM1 (Pont Canavese) Rivarolo – Chieri
– SFM2 Pinerolo – Chivasso

 -SFM3 Torino P.N. – Susa / Bardonecchia
– SFM4 Torino Stura – Bra
– SFM6 Torino Stura – Asti
– SFM7 Torino Stura – Fossano
– SFMA Torino Dora – Aeroporto – Ceres
– SFMB Alba – Bra – Cavallermaggiore

 

Si tratta complessivamente di 6,25M Tr/Km che, a partire dal 2019, con la realizzazione dell’interconnessione Rebaudengo – Grosseto e l’apertura della nuova linea SFM5 Orbassano – Torino Stura (Chivasso), diventeranno 8M Tr/Km. Per quanto riguarda la costituzione della Newco (e del raggruppamento di imprese che la precederà) sono stati rimandati alle strutture tecniche delle Aziende: gli opportuni approfondimenti, le modalità di istituzione, le valutazioni patrimoniali e gli asset da conferire, oltre che la composizione degli organi amministrativi e del management. Al tavolo parteciperanno, in qualità di osservatori, anche un rappresentante dell’ente Regione ed un rappresentante designato dalla Città di Torino. Scorporando di fatto una componente dell’attuale contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, l’affidamento del nodo di Torino al nuovo soggetto consentirà una rinegoziazione anticipata del contratto stesso (considerato decaduto) per il periodo che precederà l’affidamento tramite gare. Con questa iniziativa la Regione conta di assicurare un miglioramento del servizio per poi ottenere, anche prima delle gare, un risparmio in termini economici.

 

Come previsto dalle procedure per la regolamentazione della concorrenza, saranno presi contatti con le autorità nazionali e comunitarie competenti. L’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Michele Mario Elia, intervenuto alla firma, ha ribadito che “FS Italiane e le sue società sono favorevoli all’affidamento del servizio regionale attraverso procedure competitive. Le gare sono uno stimolo importante perché obbligheranno tutti, committenti e fornitori, a fare i conti con le proprie capacità e responsabilità. Insieme alle gare – ha proseguito Elia – è fondamentale ricercare e costruire una sempre migliore integrazione fra le diverse modalità di trasporto e fra le società che operano sullo stesso territorio. L’accordo  va in questa direzione. Mira a ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche e a definire modelli di trasporto sostenibili e adeguati alle necessità dei cittadini. E sempre in quella direzione – ha concluso Elia – va l’impegno di Rete Ferroviaria Italiana per completare gli interventi infrastrutturali nel nodo di Torino. Così da creare le premesse tecnologiche e infrastrutturali di un migliore servizio al pubblico” Per il Presidente di GTT Walter Ceresa “Quella di oggi è una tappa importante per il futuro dell’azienda che ha la possibilità di consolidarsi come operatore globale e valorizza le caratteristiche di intermodalità del gruppo.”.

 

(Foto: il Torinese)

 

Enrico Berlinguer e lo sguardo degli artisti

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La mostra itinerante è composta da trenta opere inedite di artisti contemporanei ed è ospitata nella Galleria Belvedere e nell’atrio di Palazzo Lascaris e sarà visitabile gratuitamente

 

E’ stata inaugurata a Torino la mostra “Enrico Berlinguer e lo sguardo degli artisti” in occasione del 30°anniversario della sua morte avvenuto l’11 giugno 1984. La mostra è stata presentata dall’Onorevole Roberto Speranza, presidente gruppo Pd Camera dei Deputati, l’Onorevole Silvia Fregolent, il sindaco Piero Fassino, Davide Gariglio, capogruppo del Pd, e Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale.

 

La figura di Berlinguer è stata un esempio per molte generazioni, durante la presentazione sono stati evidenziati i vari profili di un uomo straordinario che ha lasciato un impronta fondamentale nella storia. La mostra itinerante è composta da trenta opere inedite di artisti contemporanei ed è ospitata nella Galleria Belvedere e nell’atrio di Palazzo Lascaris e sarà visitabile gratuitamente dal 19 al 26 gennaio.

 

L’idea della mostra è di Graziella Falconi ed è organizzata dal Gruppo parlamentare del Pd in collaborazione con l’Associazione Enrico Berlinguer e l’Associazione Metamorfosi.

 

Maria Ferreri

Chiara Mandich

Sport 2015, Enzo Ghigo: "Passione su due ruote per Torino Capitale"

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Abbiamo incontrato Enzo Ghigo, già Presidente della Regione Piemonte dal 1995 al 2005. Da sempre appassionato di ciclismo, è oggi Vicepresidente della Lega del Ciclismo Professionistico. Curerà le iniziative “a due ruote” di Torino Capitale Europea dello Sport

 

Presidente, ci racconta com’ è nata la sua passione per il ciclismo ? 

Questa grande passione e’ nata da ragazzo, ai tempi del ciclismo eroico, quando si rimaneva col fiato sospeso durante le indimenticabili ed emozionanti sfide tra Coppi e Bartali. Erano raccontate attraverso le telecronache televisive di Sergio Zavoli, colui che ha contribuito ad appassionare milioni di italiani inventando il ciclismo televisivo ed evolvendo il modo di comunicare lo sport. Lo ritrovai come collega in Senato e ancora dopo molti anni, i suoi racconti sulle competizioni storiche rimangono avvincenti ed entusiasmanti . Anche lo scrittore e giornalista del Corriere Dino Buzzati si è’ rivelato determinante nel catturare l’attenzione di molti sul Giro d’Italia , commentando le sfide con epicita’ , tanto da racchiudere i suoi racconti in un libro e probabilmente questa dote oggi è’ stata ereditata da Gianni Mura di Repubblica .Oggi, complici la rete e la globalizzazione, bisogna cercare di guidare la trasformazione del ciclismo in chiave moderna, con il supporto di droni e di tutte le nuove tecnologie che consentono di seguire le corse in streaming e pubblicare sul web i dati in tempo reale, affinche’ gli appassionati riescano a seguire la lunga telecronaca anche in tempi concentrati.  

 

Per Lei l’adrenalina per una gara e’ paragonabile a quella di una campagna elettorale?

Vorrei riportare il bagaglio di esperienze, rapporti umani e conoscenze maturati in politica nell’ambito di questo sport, anche in veste di Vicepresidente di Lega del Professionismo Ciclistico, una costola della Federazione Ciclistica Italiana. Del resto, l’adrenalina per una gara è senz’altro paragonabile a quella per una sfida politica, ma la differenza sta nel risultato: in una gara ciclistica ce ne si può fare una ragione se si arriva secondi, in politica no, bisogna vincere per forza.

 

In qualità di Vicepresidente della Lega del Ciclismo Professionistico ci anticipa quali eventi organizzerà nel 2015 anche in previsione dei Campionati  Italiani Professionisti che si svolgeranno proprio tra la capitale dell’Expo e la Capitale Europea dello Sport, con tutti gli arrivi previsti proprio a Torino? 

Quest’anno vede proprio una concatenazione di Torino, in veste di Capitale Europea dello Sport , con Milano, capitale dell’Expo, in quanto l’ultima tappa del Giro d’Italia parte da Torino verso Milano , mentre per i Campionati Italiani Ciclismo Professionistico sono previsti gli arrivi di tutte le categorie al Colle di Superga. È senz’altro un evento eccezionale al quale ho dato il mio contributo organizzativo, con l’entusiasmo di ciclista e di piemontese.

 

Oltre al calcio, i giovani amano anche il ciclismo? Darebbe un consiglio a chi desidera avvicinarsi  a questo sport?

Purtroppo molto spesso il ciclismo viene associato al tema del doping e nell’immaginario collettivo si pensa che i risultati siano falsati. Persino un’indagine dell’università di Tor Vergata ha dimostrato quanto questo luogo comune sia diffuso tra le persone che usano la bici come strumento di mobilità e quanti di essi non seguano poi il ciclismo professionistico. Non tutti appunto sanno che oggi esiste il passaporto biologico cioè un documento in cui si attesta lo stato di salute del ciclista il quale deve attenersi a rigidi controlli quotidianamente e riportare i risultati con estrema trasparenza . Il ciclismo è ‘ uno sport tra i più puliti e  giovani vanno stimolati con prodotti che rispondano ai loro desideri di fruizione come dirette in streaming, racconti di grandi rider , inserimento di attività amatoriali e promozione di tutte le diverse specialita’ , come la Mountain Bike e il Downhill, aspetto che coltivo all’interno della Lega. Il mio consiglio è che i giovani facciano dello sport a prescindere,in base alle proprie attitudini . Gli sport aerobici come il podismo, lo sci di fondo e il ciclismo richiedono un grande dispendio energetico e spesso  trovano più spazio tra gli over 30 ; bisogna saper valutare  le varie discipline della categoria o dedicarsi semplicemente  ad un sano turismo ciclistico,  un settore trainante del turismo . La professione del ciclista richiede grandi sacrifici che vengono ripagati però da molte soddisfazioni. Lo sport e’ fatto di risultati e performance ed è’ basato su dati di fatto. Bisogna praticarlo prima di tutto per obbiettivi salutistici . 

 

Dopo dieci anni da Presidente della Regione e più legislature in Parlamento, ha deciso di lasciare la  politica per il ciclismo, o regalerà ai suoi elettori una speranza di riaverla in campo?

La politica resta comunque dentro e non se ne può fare mai completamente a meno, ma bisogna non commettere l’errore di credere di essere rimpianti, ed essere consapevoli che ci si può trovare in posizioni agli antipodi improvvisamente , una carica e’ pro tempore. Allo stato attuale delle cose, non essendoci il presupposto di un area di centro destra unita e moderata non vedo una precisa collocazione in cui ritrovarmi per un impegno in prima persona. Se la situazione dovesse cambiare e il centro destra dovesse riaggregarsi  – e se il mio contributo dovesse rivelarsi utile – allora sì. La passione per la bicicletta ? Quella rimarra’ sempre.

Clelia Ventimiglia

Più di 1 miliardo da Intesa SanPaolo alle Pmi piemontesi

banca sanpaolo

Iniziativa in collaborazione con Confindustria

Nuove risorse per sostenere la competitività del sistema imprenditoriale locale sono state rese disponibili da Itesa Sanpaolo. In tutto 10 miliardi di euro stanziati, in aggiunta ai 35 previsti da accordi precedenti, di cui 1,1 miliardi  alle PMI del Piemonte.L’accordo è stato presentato da Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria, in sinergia con Confindustria Piemonte.

 

(Foto: il Torinese)

Tutte le zone della Grande Torino metropolitana

TORINO INGRESSO

La struttura è ancora tutta da costruire. Come le zone di ambito omogeneo che sono state affrontate nei giorni scorsi in commissione

 

“Fatta l’Italia dobbiamo fare gli Italiani”, la frase è di Camillo Benso conte di Cavour non appena il nostro Paese giunse all’Unità. E mai frase fu più vera, viste tutte le spinte in senso contrario che si sono conosciute negli ultimi anni. E, per similitudine, questo asserto vale anche per la neonata Città Metropolitana di Torino che dal 1 gennaio 2015 ha rilevato la Provincia di Torino, ormai passata alla storia. L’ente territoriale previsto dalla riforma costituzionale del 2001, i cui criteri normativi sono stati fissati dalla cosiddetta “legge Del Rio”, c’è, il sindaco ed il consiglio metropolitano ci sono, ma la struttura è ancora tutta da costruire. Come le zone di ambito omogeneo che sono state affrontate nei giorni scorsi in commissione. La ampia maggioranza che sostiene il sindaco metropolitano Piero Fassino ne aveva proposte otto – Ambito Metropolitano 1 (la città di Torino), Pinerolese, Valle di Susa, Eporediese, Valli di Lanzo e Ciriacese, Chivassese, Canavese e Carmagnolese. Il Movimento 5 Stelle, dal canto suo, ha invece chiesto che si passasse da 8 ad 11 zone, suddividendo Torino in tre zone, Sud, Nord ed Oves. “La nostra proposta – dice il consigliere metropolitano Dimitri De Vita – è stata accolta”.

 

Massimo iaretti

Un bacio per provocare ricordando Charlie

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C’è chi è stato al gioco ed ipotizzando si trattasse di una testimonianza in memoria di Charlie Hebdo, si è buttato tra le braccia dei “provocatori” baciandoli o abbracciandoli, ma c’è anche chi, al contrario, ha visto il gesto come una forte mancanza di rispetto nei confronti di tutte le vittime

 

Del fatto che Nicola Bremer e Marco Gili fossero due “provocatori”, eravamo già al corrente grazie ai tanti video girati per le strade di Torino e pubblicati sul loro canale YouTube “NoiCiMettiamoLaFaccia”.

 

Ma questa volta i due giovani videomaker torinesi sono ritornati in scena con un video decisamente spiazzante e che lascia un po’ tutti a bocca aperta. All’indomani dei fatti avvenuti a Parigi, tra cui la terribile strage al famoso giornale satirico Charlie Hebdo, i due ragazzi si sono presentati in un centro commerciale di Göteborg (Svezia), indossando un cartello con la scritta: “Baciami, disegno vignette politiche”.

 

Inutile dire che le reazioni dei passanti al surreale cartello sono state svariate ed immediate. C’è chi è stato al gioco ed ipotizzando si trattasse di una testimonianza in memoria di Charlie Hebdo, si è buttato tra le braccia dei “provocatori” baciandoli o abbracciandoli, ma c’è anche chi, al contrario, ha visto il gesto come una forte mancanza di rispetto nei confronti di tutte le vittime di questi giorni nella capitale francese e che quindi con aria indignata,ha esortato i due ragazzi a smettere sottolineando la “stupidità” della loro messa in scena. Alle varie reazioni si è susseguita naturalmente una sorta di riflessione personale da parte di chiunque leggesse, come ad esempio quella di un uomo che incurante o forse inconsapevole di essere ripreso, di fronte a quel cartello trasformatosi in simbolo, ha intavolato una conversazione sull’integrazione e sulle diverse forme di credo religioso.

 

Sicuramente un video forte e di grande impatto emotivo per qualsiasi persona abbia seguito gli ultimi eventi di Parigi. Nicola e Marco si definiscono due “provocatori sociali” ed in questo video, dall’argomento così serio e toccante, forse hanno seriamente dimostrato di esserlo.

 

A chi li ha criticati e ha ricercato una ragione valida dietro a questa loro filmato i due ragazzi ( precisamente Nicola) rispondono: “ Io credo che l’arte contemporanea sia come andare al ristorante. Nessuno (a meno che non sia di mestiere) va al ristorante e dice << Non me ne intendo>>. O ti piace o non ti piace. Il perché non è importante e questo, secondo me vale anche per i nostri video. Noi siamo dei provocatori sociali. Non abbiamo nessuna verità in mano da insegnare alla gente con cui interagiamo, tutt’altro. Vogliamo far sorgere domande. E nel caso di #Baciami disegno vignette politiche# dentro ognuno che mi ha visto con quel cartello sono sorte domande e reazioni diverse. Nessuno ha ragione e nessuno ha torto. ” Ed aggiungono: “ E’ sicuramente, secondo me, il video più serio tra quelli che abbiamo fatto. Non vogliamo esprimerci in merito a quello che pensiamo sulla strage di Parigi, forse l’unico messaggio che vogliamo lanciare è un NO alla violenza e un bel SÌ all’interazione amichevole tra le persone.”

In quest’ultima settimana abbiamo assistito a fatti terribili come il tremendo attacco al settimanale Charlie Hebdo e l’uccisione di quattro ostaggi all’interno del supermercato Kosher nella zona est di Parigi. Allo stesso tempo abbiamo però assistito a piazze (tra cui piazza Castello) gremite di gente, persone silenziose e pacifiche, che con la loro presenza ed i loro cartelli con scritto “Je Suis Charlie”, hanno voluto dimostrare come il rispettodella vita, la solidarietà contro la violenza e soprattutto la libertà di parola ed espressione debbano continuare ad essere presenti nella vita di tutti i giorni.

 

Questi ragazzi hanno messo in scena una “provocazione” ricordando i fatti di Parigi e facendo un palese riferimento al giornale satirico. Può essere apprezzato come criticato, qui ognuno di noi è fortunatamente libero di scegliere.A noi piace pensare che con questo video, sicuramente a modo loro, anche Marco e Nicola abbiano gridato: “ Je Suis Charlie”, Nous Sommes Charlie.

 

 

Kiss me I design political cartoons

 

Simona Pili Stella

Fca verso il pareggio in Europa, parola di Marchionne

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Gonfie vele in Borsa per il gruppo automobilistico all’indomani dell’annuncio dei 1.500 nuovi posti di lavoro nello stabilimento di Melfi

 

Mentre il titolo Fca sale in Piazza Affari con Barclays che lo promuove a pieni voti, da Detroit l’ad di Fca, Sergio Marchionne dichiara: “Si vedrà cosa succede nel quarto trimestre. Ci stiamo avvicinando quasi al pareggio europeo che nel 2015, a livello operativo, potrebbe esserci”. Gonfie vele in Borsa per il gruppo automobilistico all’indomani dell’annuncio dei 1.500 nuovi posti di lavoro nello stabilimento di Melfi, dove si realizzano la Jeep Renegade e la Fiat 500X. La nuova 500 che sarà presentata in piazza San Carlo con una grande festa popolare il 24 e 25 gennaio.

Natale addio, si spengono le Luci d'artista

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Sempre illuminate le opere degli artisti tedeschi che rendono omaggio all’iniziativa bilaterale ‘Torino incontra Berlino’, “battezzata” sotto la mole dal presidente Napolitano

 

Si sono spente, come le festività natalizie con un pizzico di nostalgia,  le Luci d’Artista che ogni anno illuminano vie e piazze del centro cittadino nei mesi di novembre, dicembre e inizio gennaio. Sono però sempre illuminate le opere degli artisti tedeschi che rendono omaggio all’iniziativa bilaterale ‘Torino incontra Berlino’, “battezzata” sotto la mole dal presidente Napolitano. Si tratta di ‘My noon’ di Tobias Rehberger, che si è aggiudicato il Compasso d’oro alla 53/a Biennale di Venezia, allestita in piazza Palazzo di Città, e dei ‘Piccoli spiriti blu’ di Rebecca Horn, come da tradizione collocati al Monte dei Cappuccini.

 

(Foto: il Torinese)

Dopo il malore di un infermiere i sindacati insistono nello sblocco delle assunzioni

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“Si tratta di un episodio gravissimo, specchio di una situazione al collasso che non è più in alcun modo sopportabile. La Regione ora comprenda che le assunzioni si devono sbloccare subito”

 

E’ stata quasi una premonizione. A brevissima distanza dalla denuncia fatta dal Nursing Up (rubrica Salute e welfare, in homepage)  sulla necessità di un potenziamento del personale, un infermiere si è sentito male dopo una  giornata molto pesante ed è stato ricoverato alla Città delle Salute con un’emorragia cerebrale. Claudio Delli Carri, segretario del Nursing Up Piemonte, Franco Cartella della Cgil Città della Salute e Michele Cutrì della Uil Città della Salute.  “Si tratta di un episodio gravissimo, specchio di una situazione al collasso che non è più in alcun modo sopportabile. La Regione ora comprenda che le assunzioni si devono sbloccare subito, perché la carenza d’organico negli ospedali è ormai al limite e probabilmente, come il caso di oggi dimostra, è arrivata anche oltre”. I sindacati ribadiscono che gli ospedali devono avere le persone ed i posti letto necessari affinché funzionino e le assunzioni, pertanto, vanno sbloccate. “Su questi punti – aggiungono – la Regione deve darci una risposta”.

 

(Foto: il Torinese)

 

Massimo Iaretti