L’Associazione Piemonte Movie, che dal 2000 promuove la cultura cinematografica piemontese attraverso diverse iniziative e progetti (gLocal Film Festival, Movie Tellers, OffMel, gLocal Doc…) in sinergia con le più importanti realtà cinematografiche della regione (Film Commission Torino Piemonte, FIP Film Investimenti Piemonte, Museo Nazionale del Cinema, Torino Film Festival) sta organizzando la 17^ edizione del Piemonte Movie gLocal Film Festival che si svolgerà dal 7 all’11 marzo 2018 a Torino. Tutti i registi, i videomaker o gli appassionati della settima arte piemontesi (nati o viventi in regione) o che hanno girato un corto o un documentario sul territorio regionale, sono invitati a iscriversi gratuitamente ENTRO IL 31 DICEMBRE al Piemonte Movie gLocal Film Festival!
In palio i premi Miglior Documentario (2.500 €) e Miglior Cortometraggio (1.500 €).
Info, bando e iscrizioni www.piemontemovie.com, concorso@piemontemovie.com, 328.8458281, www.facebook.com/PiemonteMoviegLocal


La mostra (aperta fino al 30 marzo 2018) espone oltre 200 pezzi tra documenti, rare incisioni, disegni d’epoca e fotografie, che raccontano il rapporto tra Torino e i suoi corsi d’acqua
Si è conclusa “Il cinema incontra lo sport” iniziativa promossa da Agiscuola con il contributo dalla Regione Piemonte – Assessorato allo Sport in collaborazione con l’Esercito e alla quale hanno partecipato oltre 800 studenti delle scuole medie e superiori del territorio
Alessandro Albamonte rimasto ferito il 31 marzo 2012 a seguito dell’apertura di un plico esplosivo. Nonostante le gravi conseguenze sulla vista il Colonnello Albamonte è entrato a far parte del Gruppo Sportivo Paralimpico e nel 2014 ha rappresentato l’Italia agli Invictus Games di Londra nella disciplina dell’indoor rowing. A concludere l’evento Ivan Gallino, oggi lavoratore autonomo con un passato da atleta. Dal 2006 è entrato a far parte della squadra di serie “A” diversamente abili di Sledge Hockey, successivamente convocato e selezionato per la Nazionale Italiana. Impegnato anche con l’handbike e prossimo a decisioni importanti dopo recenti proposte di convocazione nella Nazionale Italiana di Sci Nordico. L’Assessore regionale allo sport Giovanni Maria Ferraris, coordinatore del progetto, nel suo intervento ha ringraziato l’Esercito e Agiscuola ed ha sottolineato: “Il progetto parte dal presupposto che la visione cinematografica è un’esperienza coinvolgente, che consente agli spettatori di identificarsi con i protagonisti del film proposto sul grande schermo e li stimola ad apprendere nuovi approcci e schemi di comportamento. Proiettare film che veicolino i messaggi educativi dello sport contribuisce a diffondere tra gli studenti temi importanti quali l’amicizia, la lealtà, il lavoro di squadra, l’impegno, il rispetto per sé e per gli altri, il riscatto sociale, il mettersi in gioco, rappresentando un efficace strumento di crescita di un sano protagonismo e di contrasto ai fenomeni del disagio e della devianza giovanile”.
scorso, il dipinto è entrato a far parte della collezione permanente della torinese “Fondazione Amendola”, cui Barovero l’ha donato nell’ambito delle commemorazioni messe in atto in occasione del decennale del tragico rogo della Thyssen che nello stabilimento di corso Regina Margherita a Torino, nella notte fra il 5 e il 6 dicembre 2007, provocò la morte di sette operai: Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Bruno Santino, Antonio Schiavone e Roberto Scola. E allora “La colata” è titolo che deve inquietarci non poco. Terrifico. Nei suoi effetti e nella sua rappresentazione di segno e colore. Perché quella “colata” (espressa dall’artista con un’impressionante esplosiva cascata di rossi accesi e mortali in uno scenario di drammatica irruenza narrativa) è “colata” di olio bollente diventata lava. Impietoso mostro di fuoco, “fiamme che arrivavano come onde”– ebbe a raccontare Antonio Boccuzzi, l’unico operaio sopravvissuto a quell’inferno, presente all’inaugurazione dell’opera insieme ai familiari delle vittime- capaci
d’inghiottire e annullare in un attimo sette vite umane. Il quadro vuole essere dunque un forte monito a non dimenticare, anche se in 48 ore, proprio nei giorni del decennale del rogo, si sono registrati in Torino e provincia ben tre incidenti sul lavoro con un morto e tre feriti; vuole essere un omaggio agli operai della Thyssen, anche se “gli uomini non compaiono, ma si intuisce – scrive Loris Dadam– che sono fusi nella luce accecante come gli angeli caduti della giovinezza”. Dadam accosta anche Barovero al grande “pittore della luce”, romantico precursore dell’impressionismo, l’inglese William Turner. Del 1817, di quest’ultimo, é “L’eruzione del Vesuvio”: un vorticante diluvio di fuoco fiamme e lava, in cui possono riconoscersi in effetti i tratti stilistici e la visione d’insieme de “La colata” di Barovero. In Turner è sempre però la “natura” la forza brutale e devastante del creato. In Barovero, l’insipienza e il freddo calcolo utilitaristico e amorale dell’uomo.
intelligenti, ma anche agli aspetti della progettazione, interazione e sicurezza, così come alle questioni sociali, economiche ed etiche.
Con l’approvazione di una delibera di Giunta, alcuni dipendenti regionali della Direzione Trasporti (dotati di apposito tesserino di riconoscimento) potranno diventare ‘ispettori’ su treni e bus del servizio di Trasporto pubblico locale