Cosa succede in città- Pagina 485

Paratissima e Borgo Filadelfia, la collaborazione continua

I membri di Paratissima hanno lasciato a malincuore la sede che, da ormai due anni, ospitava la kermesse perché era troppo oneroso rendere sicuro e agibile il Moi senza, per il resto, una prospettiva futura. Nonostante questi grandi ostacoli, gli organizzatori non si sono scoraggiati e l’evento si terrà comunque, ma a Torino Esposizioni

 

paratissimatoexpoDopo l’addio alla location dell’ex Moi in Borgo Filadelfia da parte di Paratissima abbiamo intervistato Roberto Albano, membro dell’Associazione Ylda e responsabile dei rapporti con le scuole e delle attività di Parafuture, per conoscere gli sviluppi della situazione della nuova sede.

 

Vogliamo ricordare che Paratissima ha dovuto lasciare i locali dell’ex Moi, a poco più di un mese dalla rassegna, per le cattive condizioni in cui versava: cavi mancanti, cablaggi inesistenti, mancanza di sicurezza etc…I membri di Paratissima hanno lasciato a malincuore la sede che, da ormai due anni, ospitava la kermesse perché era troppo oneroso rendere sicuro e agibile il Moi senza, per il resto, una prospettiva futura. Nonostante questi grandi ostacoli, gli organizzatori non si sono scoraggiati e l’evento si terrà comunque, ma a Torino Esposizioni.

 

Qui la situazione è pressoché identica a livello organizzativo: il padiglione è da rimettere a posto. Per fortuna la collaborazione con “Operae”, che occupava precedentemente il locale, ha permesso una ripartizione del lavoro e delle spese. Nonostante la chiusura delle iscrizioni per gli artisti sia stata fatta prima dell’estate, proprio per permettere una migliore sistemazione nel Moi, ad un mese dalla data di inizio Paratissima deve affrontare l’allestimento di una struttura nuova, con dimensioni e caratteristiche diverse.

 

I ragazzi di Paratissima stanno lavorando a pieno ritmo perché la kermesse non solo si effettui ma possa essere addirittura migliore. Tra le attività in collaborazione con le scuole di Torino, comprese quelle della Circoscrizione Nove  (Scuola Primaria Collodi-Rodari, Istituto Comprensivo Sandro Pertini e Calamandrei), “Parafuture artisti in erba” dove ci saranno degli spazi “in erba” dedicati esclusivamente alle scuole e, nel week end, aperti a tutti, bambini e famiglie. Importante la collaborazione con la Cooperativa Stranidea che si occuperà del Laboratorio Paralab: La città dei Bambini “basato sull’interpretazione di come i bambini immaginano e costruiscono Torino”.

 

Alcune scuole superiori potranno visitare i vari stand in orari non aperti al pubblico e in particolare il Liceo Classico Alfieri collaborerà con Save The Children per un progetto di recensione/narrazione dell’evento, tramite radio e articoli. In collaborazione con l’Istituto Comprensivo Pertini (situato nel Borgo Filadelfia) che parteciperà massicciamente ai laboratori, verrà allestita una mostra in uno spazio dedicato alle opere dei bambini della scuola.

 

Immancabili gli eventi live con le sfilate del Parafashion e del Metrobusk, con gruppi musicali che si esibiranno dal vivo in metropolitana. Inoltre continuerà il progetto Your Shutter (in collaborazione con la C.R.T), iniziato l’anno scorso nel Borgo Filadelfia, con la realizzazione di murales sui muri della palestra dell’Istituto Comprensivo Sandro Pertini. Tale progetto proseguirà in via Lombroso con attività svolte con i ragazzi della scuola media Manzoni, il cui centro culturale (Lombroso16) verrà decorato con murales ad hoc.

 

Roberto Albano ha messo in evidenza l’importanza degli sponsor che sovvenzionano i vari progetti: in particolare Delper fornirà le merende per i bambini, Sant’Anna le bevande, Festopoli si occuperà degli allestimenti degli spazi. la Fondazione Paideia fornirà i gadget e allestirà una mostra. Come già detto, la Cooperativa Stranidea si occuperà dei laboratori. Una delle novità di quest’anno, particolarmente importante, è la Paracard, che prevede sconti sul merchandising e la possibilità di accessi privilegiati.

 

Particolarmente interessante la campagna ” Illumina Paratissima” per sostenere la kermesse medesima. Concludendo, si sottolinea che parteciperanno circa 600 artisti, che esporranno in circa 12000 metri quadrati, con la speranza di superare i 110000 passaggi dello scorso anno che ne ha fatto l’evento gratuito più visitato in Italia. E’ consigliata a tutti una visita… Paratissima 2014: da mercoledì 5 novembre a domenica 9 novembre.

 

Chiara Mandich

Maria Ferreri 

 

Corso Marconi si riqualifica

Nuovo parcheggio e arredo urbano senza rovinare il verde pubblico

marconi
La Giunta Comunale ha approvato i progetti di realizzazione del parcheggio pertinenziale di corso Marconi e della sistemazione superficiale e riqualificazione del corso, realizzata dal concessionario che costruirà il parcheggio: l’intervento, unico caso in città, non riguarderà solamente la superficie del parcheggio ma tutto il corso. La nuova autorimessa sarà costruita garantendo la fruibilità della zona anche durante l’attività del cantiere, e la sistemazione superficiale sarà realizzata insieme alla costruzione dell’opera: una parte del costo preventivato per la riqualificazione servirà per il restyling di largo Saluzzo. 

 

Il Comune, grazie al rapporto di collaborazione esistente, ha condiviso il progetto con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Culturali: l’uso di nuove pavimentazioni, la sostituzione e l’integrazione del doppio filare di ippocastani, il nuovo verde lungo tutto il corso con elementi di arredo che non interrompono la “prospettiva aulica” del corso, ma si ispirano alla storia riproponendo i gigli che ornano la facciata del Castello del Valentino, saranno gli elementi caratterizzanti del nuovo corso Marconi. I ciclisti disporranno di una pista bidirezionale sul lato sud e di attraversamenti “dedicati” ad ogni incrocio: in largo Marconi e corso Massimo d’Azeglio rimarranno gli attraversamenti ciclo-pedonali ed all’incrocio con via Madama Cristina resterà il semaforo per i ciclisti.

 

“Finalmente potremo riqualificare un importante viale alberato destinandolo ad uso esclusivamente ciclo-pedonale”, ha commentato l’Assessore Lubatti, “e poiché il viale sarà rialzato rispetto al livello della strada riusciremo a garantire la percorribilità completa lungo tutto il corso a ciclisti e pedoni. Per facilitare l’interscambio con la metro stiamo anche lavorando per realizzare un parcheggio coperto per le bici, simile a quello che si intende costruire a Porta Susa”.

 

“La nuova viabilità lungo i controviali consentirà inoltre”, ha concluso Lubatti, “di rendere corso Marconi una ‘zona 30’ con restringimenti della viabilità in corrispondenza degli incroci e passaggi pedonali rialzati per garantire la sicurezza”. Il parcheggio “Marconi” potrà ospitare 227 auto su 2 piani interrati, e la sua realizzazione costerà circa 3 milioni e 380 mila euro: a carico del concessionario anche la sistemazione del corso, con una spesa di 1 milione e 417 mila euro circa, e l’intervento in largo Saluzzo (107 mila euro).

 

(e.v.- www.comune.torino.it)

Mons. Nosiglia: “Pellegrini, donate 1 euro per l’hospice”

nosiglia e giovaniDurante l’esposizione del Sacro Lino

 

Lo ha annunciato mons. Cesare Nosiglia: i pellegrini che verranno a Torino per l’Ostensione della Sindone saranno invitati a donare 1 euro. La somma raccolta verrà utilizzata per la costruzione di un hospice”. L’arcivescovo di Torino ha dato la notizia durante la presentazione dei servizi di ospitalità per malati e disabili durante l’esposizione del Sacro Lino. “Siamo a buon punto del progetto – ha detto Nosiglia  – stiamo individuando dei partner privati per collaborare nella gestione della struttura”.

Firme false e spese pazze, il Pd nella bufera

pd unitapd manifestopdIl segretario regionale Gariglio chiamato a testimoniare in procura. Aleggia la questione morale: è ammissibile che chi ricopre incarichi di governo come Reschigna, o politici come lo stesso Gariglio (che è anche capogruppo in Consiglio regionale) resti al suo posto nonostante le vicende giudiziarie?

 

Ogni giorno ce n’è una, in casa Pd Piemonte. L’ultima è la notizia che il segretario regionale Davide Gariglio, già rimesso in pista dai magistrati nell’inchiesta su Rimborsopoli, è stato chiamato come tesimone in procura sull’altra vicenda che turba i sonni in casa dem: le firme false che potrebbero essere state raccolte per la presentazione di alcune liste del centrosinistra alle ultime Regionali. Un bel guaio davvero.

 

La direzione provinciale del Pd ha aperto una settimana di passione per Sergio Chiamparino. Il governatore dovrà varare il piano di risparmi della Giunta chiesto da Matteo Renzi e – al contempo- rispondere alle domande dell’opposizione su temi spinosi come la richiesta di rinvio a giudizio di Aldo Reschigna, vicepresidente della Regione e Davide Gariglio, segretario regionale dem, nell’ambito dell’inchiesta su Rimborsopoli e la vicenda delle firme elettorali false che sta montando di ora in ora.

 

Il presidente piemontese, in realtà, ha già dichiarato che il suo vice si dimetterà solo dopo un eventuale condanna in primo grado. E’ chiaro, però, che l’imbarazzo nelle file democratiche è palpabile. Non si può essere garantisti a senso unico e, così come il Pd si fece forte in campagna elettorale delle magagne giudiziarie del centrodestra, ora non può chiudere un occhio (anzi, due) sui propri peccati.

 

Nella sede di via Masserano alcuni “falchi” hanno posto la questione morale: è ammissibile che chi ricopre incarichi di governo come Reschigna, o politici come Gariglio (che è anche capogruppo in Consiglio regionale) restino al loro posto e tutti insieme appassionatamente si faccia finta di niente?

 

(Foto: il Torinese)

La tempesta perfetta su Chiampa Napoleone

chiampa manifestonapoleone2Spese pazze, Murazzi, firme false e Renzi-vampiro: se Chiamparino vive sotto una buona stella, beh stavolta ha l’occasione per dimostrarlo davvero, perché la dea bendata non si lascia intimorire dalla minaccia di dimissioni

 

Pare che Napoleone Bonaparte, a chi gli magnificava la bravura e le capacità strategiche di un generale, chiedesse: “Ma è anche fortunato?”. E’ questa la domanda che verrebbe da porre oggi, riguardo alle più recenti vicende che toccano da vicino il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino. Infatti, fino a poco tempo fa, erano in molti a scommettere, oltre che sulla sua bravura, soprattutto sulla sua fortuna, fin da quell’occasione antica in cui si trovò, lui deputato di terza fila, a dover sostituire nell’arco di pochi giorni il povero Carpanini, quale candidato sindaco di Torino, ponendo le basi della sua irresistibile ascesa nei salotti e nella politica piemontese.

 

E anche la nuova avventura in Regione sembrava cominciata sotto la stessa buona stella. Presidente della Compagnia di S. Paolo, seduto sulla più grande cassaforte del Piemonte, era tuttavia scontento per quello che gli pareva un pensionamento anticipato, e inoltre infastidito dalla curiosità della magistratura sui rapporti tra il Comune da lui diretto e i gestori dei locali ai Murazzi. Ma ecco che, quasi con un colpo di bacchetta magica, in pochi giorni i giudici mandano a casa anticipatamente la Giunta Cota, decretando – dopo 4 anni – che non aveva diritto a governare e contemporaneamente la questione Murazzi viene scaricata sulle spalle dell’ex- assessore Altamura e dei funzionari. Chiamparino trova praterie di consensi disponibili in ogni angolo del Piemonte, anche per le divisioni suicide del centrodestra, vince a mani basse e si insedia trionfalmente in piazza Castello. Passa poco tempo e il presidente dell’Emilia Errani si dimette per una inaspettata sentenza a lui sfavorevole, ed ecco che il nostro Sergio diventa addirittura presidente dei presidenti di Regione, emulando Ghigo e affiancando Fassino al vertice dell’Anci, predisponendosi a dominare incontrastato la scena nazionale e locale.

 

Ma ecco che qualcosa si inceppa nell’ingranaggio di fortunate coincidenze, beninteso abilmente sfruttate dall’interessato. A Torino un Gip decide che pranzi, cene e regali pagati con i soldi pubblici sono da sanzionare a destra come a sinistra, e due assessori, oltre al capogruppo-segretario del Pd, vedono la loro archiviazione messa in discussione. Mentre procede senza soste l’azione degli inquirenti di verifica sulla regolarità delle firme a sostegno della lista Chiamparino, e pare che anche su questo terreno la maggioranza abbia motivo di preoccuparsi (del resto si sa, chi di ricorsi ferisce…). Intanto a Roma l’amico Matteo, da Chiampa sostenuto fin dalla prima ora, gli tira un bidone, imponendo alle Regioni 4 miliardi di tagli nella legge di stabilità, costringendo il presidente ad attaccarlo frontalmente e a studiare un fantomatico “lodo” per ridurre i danni (ma a saldi invariati).

 

Il tutto mentre aleggia sulla stessa Regione Piemonte lo spettro del default, a causa di 14 miliardi di debiti (mutui più fornitori) cumulati da tutti, ma di cui gli ultimi arrivati devono farsi carico, con un programma “lacrime e sangue”, di tagli, dismissioni e praticamente certo aumento delle tasse, che non sembra potrà migliorare il consenso verso l’attuale maggioranza. Insomma un  4-0 a fronte del quale verrebbe da esclamare: esageruma nen! Questo è il quadro che qualcuno ha definito da “tempesta perfetta”, e se Chiamparino vive sotto una buona stella, beh stavolta ha l’occasione per dimostrarlo davvero, perché la dea bendata non si lascia intimorire dalla minaccia di dimissioni.

 

Ghinotto

Cassonetti pieni nel weekend a Rifiutopoli

amiat scrittaAMIAT2I rifiuti saranno raccolti solo a partire da lunedì

 

Lo sciopero di 24 ore indetto ieri da Amiat (i cui lavoratori contestano la cessione decisa da Palazzo Civico)  potrebbe avere conseguenze pesanti sull’igiene e sull’immagine della città in questi due giorni di fine settimana. In molte zone di Torino, infatti, i rifiuti non saranno raccolti dagli addetti fino a lunedì. Visto che l’organizzazione della raccolta è organizzata suddividendo la città in quadranti, dove l’immondizia viene ritirata a giorni alterni, alcune aree di Torino non vedranno passare i camion arancioni di Amiat per tre o quattro giorni, proprio a causa della serrata di ieri. Non sarà certo il massimo per i turisti giunti sotto la Mole per il Salone del Gusto. C’è da sperare che l’azienda organizzi turni straordinari.

 

(Foto: il Torinese)

Addio a Tullio Regge

REGGE Era malato da anni  di sclerosi. Negli ultimi tempi la malattia aveva avuto un peggioramento

 

E’ morto il fisico Tullio Regge, vincitore dell’Albert Einsetin Award. Era torinese, di 83 anni, ha avuto un ruolo di primo piano nello studio della meccanica quantistica e ha svolto un’opera  altrettanto meritoria nella divulgazione scientifica. Era malato da anni  di sclerosi. Negli ultimi tempi la malattia aveva avuto un peggioramento e lo scienziato era stato ricoverato per una polmonite all’ospedale San Luigi di Orbassano, dove è morto ieri sera.
   

Stop allo spreco di cibo: il Salone aderisce al “protocollo Barilla”

gusto frutta1,3 miliardi di tonnellate: è questa la quantità annua che va perduta

 

I governi di tutto il mondo hanno il dovere di impegnarsi affinchè ogni anno nel mondo non si sprechino più  1,3 miliardi di tonnellate di cibo.

 

E’ questa, infatti la quantità annua che va perduta. Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition ha così predisposto il Protocollo Milano che prevede misure di sostenibilità per abbattere lo spreco alimentare nel mondo del 50% entro il 2020. All’iniziativa hanno aderito il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, e il celebre chef Oliver.

 

(Foto: il Torinese)

La buona politica alla Winter School

La tematica di quest’anno è “To be Just: la giustizia e la memoria”

 

WINTER

Confrontarsi senza astio per chi non ha le tue idee e rispettarlo pur avendo provenienze diverse. Questo è stato il  messaggio lanciato lunedì 20 ottobre nella sala del Centro incontri Frassati invia delle Rosine, in occasione della presentazione dei corsi della Winter School per l’anno 2014 – 2015. Dopo l’introduzione di Giovanni Maddalena,  presidente dell’associazione Difendiamo il futuro che ha ricordato l’importanza “della preparazione al servizio degli ideali” e la tematica di quest’anno ovvero “To be Just: la giustizia e la memoria”, Silvio Magliano, vice presidente vicario  del consiglio comunale di Torino ha introdotto i due relatori, protagonisti dell’incontro, ovvero Gian Guido Passoni, assessore al bilancio del Comune di Torino ed Enrico Costa, vice ministro della giustizia nel governo di Matteo Renzi.

 

Entrambi hanno raccontato la loro esperienza dell’approccio alla politica, partendo dagli ambienti familiari, Passoni cresciuto in una famiglia di sinistra, seguendo le orme del padre e del nonno, e iniziando ad affrontare le varie tematiche sin dai banchi del liceo d’Azeglio. Costa, invece, figlio di Raffaele, parlamentare, sottosegretario e ministro prima liberale, poi approdato a Forza Italia, si è soffermato sul proprio percorso ricordando un simpatico episodio di quando, poco più che adolescente, poiché il padre doveva giurare al Colle venne lasciato alle cure di alcuni deputati radicali del Gruppo Misto (cui appartenevano gli onorevoli del Pli) e in particolare a Marco Pannella, “zio Marco”, che lo portò nel Transatlantico a fare le scivolate sul marmo.

 

La serie degli interventi è stata conclusa da Michele Rosboch,  presidente del Comitato scientifico della Winter School che ha presentato il programma di quest’anno che vedrà nella prima sessione relatori come il giornalista de La Stampa Domenico Quirico, il manager ed ex ministro Corrado Passera, Giovanni Marseguerra, docente di Economia Politica alla Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica di Milano e Bayor Sivazliya, presidente dell’Unione degli armeni in Italia. Tra il pubblico in sala c’erano Ferdinando Ventriglia, già vice presidente del consiglio comunale di Torino, l’ex consigliere ed assessore regionale Giampiero Leo e il coordinatore regionale dei Popolari per l’Italia, Alberto Perini che commenta come “Winter School sia un importante veicolo per recuperare quella buona politica di cui tutta l’Italia ha bisogno”.

 

Massimo Iaretti

Frecciarossa fermo tre ore, disagi per i passeggeri

FRECCIA ROSSA MURATORIIl treno era proveniente da Salerno e dalle 19.30  alle 23 è rimasto bloccato tra le stazioni di Settimo e Torino Stura, alle per la rottura del locomotore

 

Tra le lamentele che i passeggeri delle ferrovie  possono segnalare sul sito della Regione nell’apposita “casella postale”, da ieri potrà anche esserci quella relativa al guasto del Frecciarossa che si è fermato alle porte di Torino. Il treno era proveniente da Salerno e dalle 19.30  alle 23 è rimasto bloccato tra le stazioni di Settimo e Torino Stura, alle per la rottura del locomotore. Trenitalia ha inviato un altro treno per trainarlo, ma ci è voluto più tempo del previsto. Molte le lamentele a bordo. Il macchinista ha fatto aprire le porte per aerare le carrozze, ma i passeggeri sono rimasti a sopra poichè era troppo pericoloso farli scendere.

 

(Foto: il Torinese)