Cosa succede in città- Pagina 474

Risarciti due milioni alla famiglia di Vito Scafidi

Lo studente rimasto ucciso nel 2008, a  soli 17 anni, dopo il crollo di un controsoffitto al liceo Darwin

 

SCAFIDIUn risarcimento record quello riconosciuto dal tribunale di Torino alla famiglia di Vito Scafidi, lo studente rimasto ucciso nel 2008, a  soli 17 anni, dopo il crollo di un controsoffitto al liceo Darwin di Rivoli: circa due milioni di euro. Il giudice Anna Castellino della quarta sezione civile ha deciso che la cifra è a carico della ex Provincia di Torino, l’attuale Città metropolitana). Il 3 febbraio scorso la Cassazione aveva già reso definitive sei condanne. La tragica vicenda e’ diventata un simbolo a livello nazionale per cercare di rendere più sicuri gli edifici scolastici italiani, spesso fatiscenti.

Paratissima trova casa a Torino Esposizioni

toexpo

L’evento dedicato ai giovani artisti che rischiava di non trovare sede dopo l’abbandono del Moi si terrà proprio nella storica sede espositiva

 

Torino Esposizioni, al momento ancora in pieno degrado, sarà ristrutturato e ospiterà manifestazioni e spazi bibliotecari. L’Ansa comunica che l’assessore comunale alla Cultura, Maurizio Braccialarghe, sta esaminando gli aspetti operativi perché anche Paratissima – l’evento dedicato ai giovani artisti che rischiava di non trovare sede dopo l’abbandono del Moi – “possa svolgersi con le modalità realizzate con successo nelle edizioni precedenti”, proprio nella storica sede espositiva. Lo ha annunciato il sindaco Fassino, nel corso di una telefonata con Damiano Aliprandi, l’organizzatore di Paratissima.

 

(Foto: il Torinese)

Scoppia gomma durante il decollo, atterraggio d'emergenza per un boeing a Caselle

aereo tetto

I 154 passeggeri e i membri dell’equipaggio stanno tutti bene

 

Momenti di paura tra i passeggeri di un boeing 737 della compagnia Blue Air, che ha effettuato un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Caselle, da dove era appena partito verso Catania. La gomma di un carrello è scoppiata in fase di decollo e il pilota ha così iniziato il rientro in pista. Atterraggio di emergenza riuscito, dopo avere scaricato oltre 7000 litri di carburante: i 154 passeggeri e i membri dell’equipaggio stanno tutti bene.

L'effetto Jobs Act fa crescere le assunzioni

lavoro2

Dati che inducono a ben sperare se si uniscono alle assunzioni in sanità, di cui abbiamo già parlato sul “Torinese”

 

L’assessore al Lavoro Gianna Pentenero, durante il consiglio regionale straordinario, ha illustrato alcuni dati positivi sull’andamento del mercato del lavoro nella nostra regione, che sembrano confermare la tendenza positiva a livello nazionale. Nel primo trimestre dell’anno in Piemonte, +11,7% delle assunzioni, mentre da gennaio ad aprile, grazie all’effetto del Jobs Act renziano, i contratti a tempo indeterminato sono cresciuti del 54,2%, pari a 14 mila procedure in più rispetto allo stesso periodo del 2014, con un aumento del 111,5% fra i giovani fino a 24 anni. Dati che inducono a ben sperare se si uniscono alle assunzioni in sanità, di cui abbiamo già parlato sul “Torinese”. Le aziende sanitarie potranno, infatti,  dare il via a 800 assunzioni di personale del ruolo sanitario ed operatore socio-sanitario: 600 in tempi brevi, le prime entro giugno, le altre 200 nel 2016. La Regione intende così migliorare i tempi di attesa riguardanti soprattutto le attività chirurgiche ed ambulatoriali e ridurre il precariato ed i contratti atipici.

 

(Foto: il Torinese)

    .

Un sabato al centro telefonico: umanità tra chiacchiere e scippi

STORIE DI CITTA’  / di Patrizio Tosetto

Diversi avventori e l’unica impiegata capacissima e sorridente. Tiene a bada gli utenti, mentre un signore cerca, a voce alta, di capire i vari piani tariffari. Con una mano lei telefona chiedendo spiegazioni, con l’altra naviga su Internet. E non accontentandosi sbircia sul suo palmare, senza mai perdere il sorriso

TELEFONIA

Piccole storie. D’incontri dove una parola porta altre parole. Piccoli racconti. Sabato ho deciso di cambiare gestore telefonico. Al Rondò della Forca entro in un centro telefonico con più gestori. Diversi avventori e l’unica impiegata capacissima e sorridente. Tiene a bada gli utenti, mentre un signore cerca, a voce alta, di capire i vari piani tariffari. Con una mano lei telefona chiedendo spiegazioni, con l’altra naviga su Internet. E non accontentandosi sbircia sul suo palmare, senza mai perdere il sorriso. Carina, viso rotondo, occhi vispi e raggianti. Sono indeciso se far la coda. Ma la curiosità di vedere questo “film” ha la meglio sull’indolenza dell’aspettare. Stranamente tutti uomini, ed ognuno, a turno, pone il suo problema. Un estimatore dell’impiegata, ne elogia le qualità, stigmatizzando la pochezza di chi le impone simili carichi di lavoro. Il tutto in una fluidità continua di parole. Si affacciano possibili avventori che desistono e intanto osservo le vetrine.

 

Con la coda dell’occhio continuo a godermi il piccolo teatrino. Costante e continuo, di sottofondo, il rumore del traffico. Rumore squarciato da un urlo umano. Uscendo intravediamo un uomo che ne rincorre un altro. Dopo capiamo che gli era stato rubato l’orologio. Solo uno ritorna sconsolato chiedendosi e chiedendo se valeva la pena denunciare il furto. Nella piccola storia quotidiana irrompe una piccola tragedia. E penso ai sociologi che rappresentano la diversità tra paura reale e paura percepita. Cose da sociologi. Finalmente il mio turno. Spiego il mio problema, ma non mi vengono subito date  risposte. Un grassottello signore stempiato, “circondato” da una bambina molto più grassa di lui , chiede informazioni sulle diverse tariffe telefoniche. Signore che si arrende alla figlia, che ripete ritmicamente: “papà andiamo, sono stufa” . L’impiegata giovanissima (nel 2013 frequenta il liceo scientifico a Reggio Calabria ) non perde mai la pazienza. Scelgo la nuova compagnia ed il nuovo piano tariffario ed iniziano le pratiche burocratiche. Lo so, sono un inguaribile curioso e la riempio di domande.

 

Cadenza calabrese:come mai nella nostra città? “Per lavoro, facevo lo stesso lavoro giù ma pagano gli stipendi occasionalmente. E non c’è chi fa rispettare le regole”. Pensi anche al collocamento, dove solo se conosci puoi sperare d’essere avviato al lavoro. Prima dell’Unità d’italia tra Torino e Reggio Calabria il fuso orario era diverso e solo una convenzione l’ha unificato. Iscritta all’Università? “Si ma ora sono presa dal lavoro, qui è un mese che lavoro. Comunque riprenderò”. Le chiedo il permesso di raccontare questo incontro, di questo suo sorriso e come posso recapitarglielo. Diventiamo amici su Facebook. Benissimo. Qualcuno molto ma molto più importante disse: “Parigi val bene una messa”. Noi no siamo a Parigi… ma questa ragazza, la sua gioventù, la sua freschezza e pazienza, ci fa sperare che qualcosa di positivo avverrà. Alla prossima.

 

Tassisti in ospedale investiti da Uber

taxi xx

taxi2taxi8L’autista dice di essere sfuggito a un’aggressione

 

Non scende il clima di tensione tra tassisti e driver di Uber. Nella notte, a Torino quattro tassisti sono stati investiti da un’auto a San Salvario, da un autista del servizio Uber che è stato poi fermato dagli agenti di polizia. Ha detto di essere fuggito ad un tentativo di aggressione da parte dei titolari delle auto bianche. Questi, dopo essere stati medicati in ospedale sono stai dimessi con prognosi di dieci giorni. “Poteva anche finire peggio, poteva essere una strage”, dice Federico Rolando, il portavoce dei tassisti torinesi.

 

(Foto: il Torinese)

L'addio a Michael, il ragazzino che parlò al telefono con papa Francesco

PAPA

Era malato di distrofia muscolare e nel settembre 2013 ottenne l’attenzione dei media per avere ricevuto la telefonata del pontefice

 

Michael Di Marco, ragazzino quattordicenne di Pinerolo, è morto oggi. Era malato di distrofia muscolare e nel settembre 2013 ottenne l’attenzione dei media per avere ricevuto la telefonata di Papa Francesco. Al pontefice il giovane aveva chiesto un incontro qualche settimana prima. Venne così invitato in Vaticano e ricevuto da papa Bergoglio. Ieri  è stato ricoverato in ospedale per una crisi respiratoria (da tempo soffriva di bronchite e di problemi respiratori) dalla quale non è riuscito a riprendersi ed è morto questa mattina.

Niente lezioni fino a settembre a Palazzo Nuovo

palazzo_nuovo_2

Chiuso ormai da metà aprile per la presenza del materiale pericoloso, ragione per cui la procura torinese decise di  iscrivere il rettore nel registro degli indagati

 

Palazzo Nuovo,  sede delle facoltà umanistiche dell’Università di Torino, resterà “chiuso per amianto” fino a settembre o forse più. Il rettore, Gianmaria Ajani ha dato la triste notizia nel corso di una assemblea con studenti e lavoratori. Palazzo Nuovo è chiuso ormai da metà aprile per la presenza di amianto, ragione per cui la procura torinese decise di  iscrivere il rettore nel registro degli indagati con l’accusa di omissione dolosa di cautele. Alcun e voci facevano intendere che la sede universitaria sarebbe stata riaperta a luglio, ma ora arriva invece la decisione di prolungare lo stop per permettere la rimozione dell’amianto

Condanne e domiciliari ai tre no Tav anarchici

notav ovunqueLa Procura aveva richiesto 5 anni e sei mesi

 

I tre anarchici accusati di aver preso parte all’assalto del 2013 al cantiere Tav a Chiomonte sono stati condannati a due anni 10 mesi e 20 giorni. Disposti per gli imputati, in carcere dallo scorso mese di  luglio, gli arresti domiciliari. La Procura aveva invece richiesto 5 anni e sei mesi. I legali della difesa hanno espresso soddisfazione per la sentenza che, a loro avviso “ribadisce la non particolare gravità della vicenda nonostante quanto affermato dai pm”.

Il caso Librolandia e le scelte della politica

salone conferenza 2STORIE DI CITTA’

“Quando si spendono soldi pubblici ci dovrebbe essere un maggiore ricambio del personale. Evitando una sorta d’identificazione tra la iniziativa e chi l’ha “partorita” e gestita”

 

Mi permetto di dire la mia sulla vicenda di Rolando Picchioni. Ho notato che i vari commenti si dividono in colpevolisti ed innocentisti. Vecchio vizio italico. Viceversa l’aspetto giudiziario mi sembra secondario. Sia ben chiaro che tutti siamo innocenti fino a prova contraria, non è nostro “mestiere” giudicare. Che prima dell’eventuale processo ci sono le indagini e il giudizio del Gip. Ho letto (sbaglierò?) molta acrimonia verso il presidente della Fondazione del Libro. Io, prima di dire la mia, sono “entrato” in Internet per informarmi sulla storia politica di Picchioni. In questo modo mi sono anche rinverdito la memoria. E ho scoperto alcune cose.SALONE 111 Innanzitutto l’età. Ha appena compiuto 79 anni, del resto portati brillantemente. 60 anni in politica ricoprendo molti incarichi pubblici: da parlamentare a presidente del Consiglio regionale piemontese. Passando dalla Democrazia Cristiana al centrodestra,  tornando o ritornando al centrosinistra fino al Pd. e poi, forse, almeno per me la vera notizia, iscritto alla loggia massonica P2. Tralascio la sottolineatura della stranezza per un cattolico (quale penso lui sia ) dell’adesione alla Massoneria, storicamente laica ed anticlericale. Ciò che si evince è che ha sempre voluto essere parte di un’insieme ma come protagonista, insieme ad altri, per la realizzazione dei suoi obbiettivi. In questi giorni ha ripetutamente parlato di un clima di veleni, e della fabbrica del fango.Il Salone del Libro è arrivato alla 28a  edizione.

 

SALONE 569Considerando  due anni di “gestazione” sono trent’anni che Picchioni è  protagonista – positivo, intendiamoci – di questa manifestazione, alla quale ha dato credibilità internazionale. Ecco la mia domanda: ma non sono tanti, fin troppi questi decenni? Sia ben chiaro non per il valore dell’iniziativa,  l’aumento del numero dei visitatori testimonia un successo. Quando si spendono soldi pubblici ci dovrebbe essere un maggiore ricambio del personale. Evitando una sorta d’identificazione tra la iniziativa e chi l’ha “partorita” e gestita. E’ infatti da più di un decennio che, ripetutamente, con scarsi successi, la politica e i politici hanno discusso se e come cambiare i vertici del Salone del Libro. Ovviamente nulla di personale. Ma ricordo il caso del Grinzane e di Soria. Anche in questo caso ho sentito dire dai protagonisti di un complotto ordito da chi voleva sbarazzarsi di personaggi scomodi. E ovviamente le similitudini non vogliono dire che le cose sono uguali. Poi non tocca a noi cittadini stabilire se le fatture erano vere o false. Sapendo che la realtà processuale può essere molte volte diversa dalla realtà dei fatti. Vorremmo che, comunque i politici anticipassero, per una volta, i  tempi altrui, risolvendo i problemi. Ma ovviamente siamo solo alle prime battute, alle prime puntate di questa storia che da più di 10 anni continua.

 

(Foto: il Torinese)

Patrizio Tosetto