Cosa succede in città- Pagina 465

Successo per la "Fiera dello spirito": in 45 mila per la rassegna di pensieri e idee

TORINO SPIRITUALITA CIRCOLO LETTORI

Sono intervenuti 150 relatori per 120 eventi,  in 30 luoghi simbolici

 

Grande successo di pubblico,  con 45mila presenze, per l’ l’11esima edizione di Torino Spiritualità, dal tema “L’impasto umano”. E’ durata 5 giorni la kermesse in moltissime location torinesi, che ha trasformato la città in un laboratorio di idee, pensieri e parole. Sono intervenuti 150 relatori per 120 eventi,  in 30 luoghi simbolici della storia, della cultura, e della vita spirituale di Torino. E’ “uno dei più importanti festival culturali in Italia”, dice all’Ansa Luca Beatrice, presidente del Circolo dei lettori che ogni anno organizza l’evento.

Le mitiche Fiat 500 tornano a Mirafiori nel raduno storico

fiat 500 vacanze

L’evento è stato organizzato dal Fiat 500 Club Italia

 

A Torino sul piazzale antistante il Motor Village la  mitica “500 torna a Mirafiori”. Si intitola così il raduno delle storiche vetturette Fiat, svoltosi oggi in città. Dopo il  ritrovo questa mattina,  le prove in pista delle auto. L’evento è stato organizzato dal Fiat 500 Club Italia, fondato a Garlenda nel 1984, che raccoglie 21 mila soci al mondo.   Ogni anno organizza 250 manifestazioni in tutta Italia ed è federato all’AutomotoClub Storico Italiano (Asi)

Arriva dal classico "Botta" di Ivrea il migliore della Normale di Pisa

normale pisa

E’ uno studente di Favria, Carlo Ziano, e ha superato il concorso per la Classe di Scienze Umane alla prestigiosa Scuola

 

Si è ppena diplomato al Liceo Classico e Internazionale ‘Carlo Botta’ di Ivrea con la votazione di 100 centesimi: è uno studente di Favria, Carlo Ziano, e ha superato il concorso per la Classe di Scienze Umane alla prestigiosa Scuola Normale Superiore di Pisa (Nella foto). E’ infatti risultato  al primo posto nei 29  disponibili per il primo anno. “Ziano aveva già ottenuto numerosi riconoscimenti – dice all’Ansa la preside, Lucia Mongiano – ora potrà seguire una delle Università più note d’Italia e a costo zero, destinata ai più meritevoli.

Lezioni di vita e di politica nell'antica ferramenta

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

 Via Maria Vittoria angolo Via San Massimo: Francesco mi ricorda che, dai tempi che furono, i Drovetti chiamano i primogeniti Francesco e Luigi. Anche per questo appartengono ad un’altra generazione

 

drovettiVia Maria Vittoria angolo Via San Massimo. Da quelle parti, nel corso dei secoli è passata un pezzo di storia della nostra città. Ci capito diverse volte. Amo passeggiare raggiungendo l’ufficio a piedi. Ultimamente sono andato alla Ferramenta Fratelli Drovetti, dal 1906. Ci sono andato per trovare Francesco Drovetti, da me conosciuto da anni, ma incuriosito di approfondire la conoscenza. Piacevolmente “vola” la mattinata con finale invito a pranzo. Direi quasi…un signorotto rinascimentale. Cordiale, capace di coordinare le sue tre attività principali: lavoro con i relativi problemi pratici da risolvere; pubbliche relazioni con chi lo viene a trovare; la sua passione: la politica. L’immancabile sigaretta accesa, diversi argomenti nel suo “repertorio”. Tutti dentro questa Torino. Del resto, la sua famiglia ha attraversato il Novecento, passando tra due guerre. Attività tra il commercio e l’artigianale. Arrivano dal Canavese. Terra di lavoratori del ferro. Risiedono in Barriera di Milano, poco oltre il vecchio dazio. E le attività iniziano a Torino, proprio lì. Poi “rimbalzano” da Porta Palazzo, via Saluzzo e corso Marconi, per  “atterrare” nell’attuale sede. Superando negli anni d’oro i venti dipendenti.

 

Come hai cominciato, nel Lavoro? 

“Da “bocia”, in estate recuperavo i crediti. Una nostra qualità imprenditoriale è sempre stata quella di lavorare con i nostri soldi. Non indebitandoci. Brutta bestia le banche”

 

Impegno politico?

“Sai, chi nasceva in Barriera di Milano sentiva quasi ovvio diventare comunista. Ed io, ammetto, amo dove vivo. Del quartiere conosco la storia e soprattutto i suoi angoli”.

 

drovetti insegnaMai voluto fare il consigliere comunale? 

“No! in compenso sono diventato membro del Distretto scolastico provinciale doppiando in numero di voti di un “certo”  Vietti: 22mila lui, 44mila io”.

 

Si esce per l’immancabile caffè. Si fa fatica a raggiungere la tabaccheria. Pochi metri, ma incontra amici, avventori, residenti. Con ognuno una parola. Scambio di battute. Molte volte provocate da una sua amabile ironia. Anche qui molti gli argomenti. Storia ed attualità la fanno da padrone. Mi presenta un vecchio leghista, oramai deluso, come il tabacchino. Saluta il medico in pensione che aveva il padre veterinario, negli Anni 50, in Monferrato. Clima da paese. Rientrati gli chiedo: la maggiore soddisfazione? 

 

“Non aver voluto essere solo e sempre il numero uno. Essere stato con altri nel cercare di raggiungere ciò che desideravo”. 

 

Maggiore insoddisfazione? 

“Qui dovresti darmi un po’ di tempo. Sono stato per anni negli organismi dirigenti dell’ Ascom. In particolare presidente della categoria delle ferramenta . Tantissimi  erano gli iscritti. Ora  solo15. (mi sono informato, stupendomi, negli ultimi anni le ferramenta sono aumentate ). Ho tentato di “far fuori”, politicamente, si intende,  Pino De Maria. Non perché non mi andasse bene la persona. Ma perché portatore di un’idea secondo me sbagliata di Città. Se ne sono viste le conseguenze negative. Una prima volta ci sono riuscito. Ma è ritornato in sella anche grazie, mi costa dirlo, alla sinistra. Il risultato finale è stato anche un impoverimento complessivo del Sindacato dei commercianti”. drovetti storia

 

Hai superato i 60 anni. Prospettive? 

“Qui la nota dolente: si vive alla giornata”.

 

Si va a mangiare. Mi ricorda che dai tempi che furono i Drovetti chiamano i primogeniti Francesco e Luigi. Anche per questo appartengono ad un’altra generazione.

I Giovani Turchi di Matteo (Orfini) provano a far "ragionare" Matteo (Renzi)

Left-Wing

po canoetosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

Sono tra i pochi che non sono saltati sul carro del vincente. Hanno scelto, dopo la vittoria alle primarie di Renzi di continuare a lavorare per e nel Pd

 

Left Wing è “sbarcata” nella nostra città. Rivista della componente politica del Pd denominata i Giovani Turchi. Quattro giorni di dibattiti e intrattenimenti. La politica l’ha fatta da padrona. Incantevole l’ubicazione, in riva al Po, all’inizio di corso  Moncalieri, ospiti del Cap 10100  ( Assemblea Teatrale Orfeo ). Da questo luogo Torino appariva inebriante, coinvolgente. Il sole, anche con i suoi sbalzi, i colori, le sue “picchiate ” sull’acqua aiutava a creare l’atmosfera. .Brillante l’idea di far precedere i relatori da una canzone e brano di film da loro scelto. I Giovani Turchi hanno comune caratteristica una trentennale  esperienza in politica, abbinata ad una giovane età, cosa non da poco nel nostro vetusto quadro del politico. All’interno del Pd numeri di tutto rispetto: 11 Parlamentari e senatori piemontesi e 60 sul piano nazionale. Sono tra i pochi che non sono saltati sul carro del vincente. Hanno scelto, dopo la vittoria alle primarie di Renzi di continuare a lavorare per e nel Pd. Il leader Matteo Orfini, ora anche commissario Pd a Roma. Tante gatte da pelare.

 

Diciamola in altro modo. Cercano di far “ragionare “il Presidente del Consiglio portando un contributo ad una indispensabile riforma politica e strutturale della sinistra italiana ed europea. Altro compito talmente difficile che rasenta l’impossibile. Ma per loro è un dovere nel loro modo di far politica. L’ On Anna Rossomando ha voluto fortemente il tutto. Passando da relatrice ad instancabile organizzatrice. Sempre presente, mattino e pomeriggio e sera. Il suo braccio destro Daniela Todarello, attenta che tutto funzioni. Mario Sechi, che avrà fatto chilometri in quel poco spazio sovraintendendo il tutto. Iniziativa politica riuscita. Riuscita in questa nostra città dove il Pd è in forte difficoltà politica organizzativa.

 

Riuscita perché il Pd ha ripreso a parlare di politica, politica italiana, piemontese e torinese, uscendo dagli schemi della contrapposizione personalistica. Altro dato che mi ha piacevolmente stupito. Il tentativo di elaborazione attraverso una filosofia politica. In altre parole partire dalle idee, senza ricadere nell’ideologia. Forse non a caso la scelta dell’inglese anche come lingua di comunicazione internazionale. Ricordando che Palmiro Togliatti parlava perfettamente russo. Appunto solo un importante ricordo, ma importante…Gli rimangono molti problemi. Sconsolante l’assenza del loro segretario provinciale anche quando domenica sono arrivati due ministri della Repubblica. Maria Elena Boschi ed Andrea Orlando. Non per piaggeria, ma per il dovere politico d’ascoltare, oramai pregio molto raro in un politico.

 

Poi, in ultimo, non come fattore d’importanza la qualità di chi ascoltava i vari dibattiti. La stragrande maggioranza non li conoscevo. dimostrazione pratica che erano lì per interesse non per convenienza. Erano lì per sapere per conoscere. Una positiva curiosità non soddisfatta solo dal web. Ho pensato: iniziativa riuscita perché fuori, esterna al Pd. Passatemi la battuta, ma sicuramente dovranno colmare la distanza tra loro e all’attuale Pd Subalpino. Ci riusciranno? Molto difficile ma non impossibile!  Poi, per quel che vale il mio giudizio, un in bocca al lupo ci sta. Sopratutto perché sono amici.

Il ministro Boschi rassicura: "Le riforme si faranno o il Pd non è credibile"

BOSCHI

“Se il Pd perde questa sfida perde credibilità”

 

Il ministro Maria Elena Boschi, a Torino per la festa di Left Wing, è ottimista: “Sono assolutamente fiduciosa che si arriverà all’approvazione delle riforme costituzionali entro il 15 ottobre. Al 90% la riforma è condivisa. Non ci sono veti da parte della maggioranza, a maggior ragione non ci devo essere da parte della minoranza. Se il Pd perde questa sfida perde credibilità ed il rischio è di consegnare il Paese al M5s e alla Lega”. Se son rose fioriranno.
   

Una domenica gratis sui tram e (quasi) sul metrò

 Per la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile

 

tram coloriOggi, domenica 20 settembre 2015, nell’ambito delle iniziative per la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile si viaggerà gratis sulla rete urbana e suburbana. Sulla metropolitana sarà invece possibile viaggiare per l’intera giornata con un solo biglietto ordinario da € 1,50 (l’iniziativa vale unicamente per i biglietti singoli e non per i carnetmetro gente elettronici da 5 e 15 corse).

 

 http://www.gtt.to.it/…/1952-torino-mobility-week-2015-visit…

 

(Foto: il Torinese)

A Torino 1286 buche nell'asfalto: molte sono pericolose

buche

Il dato emerge da una ricerca della polizia municipale, svolta su incarico del pm Raffaele Guariniello

 

In città ci sono 1.286 buche di media o alta pericolosità. Il dato emerge da una ricerca della polizia municipale, svolta su incarico del pm Raffaele Guariniello. Il magistrato sta esaminando  numerosi esposti da parte dei cittadini relativi a incidenti causati dai dissesti nell’asfalto. In passato ci fu persino una vittima. Le buche si trovano soprattutto nei quartieri Madonna di Campagna (232) e San Salvario (208). Non ne è priva nemmeno Crocetta, zona in cui sono state rilevate 96 buche nonostante la non elevata estensione territoriale del quartiere.

 

(Foto: il Torinese)

Stamina, i legali di Vannoni: "Le accuse sono del tutto infondate"

vannoni

Lo afferma Pasquale Scrivo, uno degli avvocati della difesa

 

Secondo i legali di Vannoni si tratta di un reato che è assolutamente insussistente. lo afferma Pasquale Scrivo, uno degli avvocati di Davide Vannoni, che difende il “guru” del Metodo Stamina dall’accusa di tentata truffa alla Regione, per la quale l’accusa ha chiesto due anni di carcere. “Vannoni – ha dichiarato all’Ansa – fu folgorato sulla via di Damasco da un’esperienza personale, la guarigione da una paresi facciale. La storia giudiziaria di Stamina è stata scritta solo parzialmente e sarà ancora da scrivere in futuro”.

"Lucianone" Moggi, da Calciopoli alla tessera da giornalista

E’  diventato ufficialmente un pubblicista, alla tenera età di 78 anni

 

moggiLuciano Moggi è diventato ufficialmente un giornalista pubblicista, alla tenera età di 78 anni. Tra i personaggi più discussi dello sport e del costume italiano, l’anziano giogione-istrione e per molti maramaldo ex manager della Juventus ha, infatti, ritirato il tesserino nella sede dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, in corso Stati Uniti a Torino. Ha ottenuto l’iscrizione come collaboratore del quotidiano Libero. Il giornale diretto da Maurizio Belpietro scrive. “Mi hanno vestito di bianconero  ma questo non mi esime dallo scrivere cose negative sulla Juventus”. “In ambito sportivo – ha aggiunto entrando nella parte -non sempre le cose vengono raccontate come sono realmente accadute. L’Ordine dei giornalisti dovrebbe colpire chi non si attiene alla verità e vuole raccontare la sua verità. Spero di essere il giornalista che con il buon senso dice le cose come stanno”.