Non ci sarà sciopero per la prima del Teatro Regio di mercoledì , con il Trovatore di Verdi, infatti i lavoratori hanno deciso “con grande senso di responsabilità, a stragrande maggioranza, che la prima si farà anche se rimane grande preoccupazione”, afferma la Cgil. E giovedì ci sarà l’incontro tra la sindaca Appendino e il ministro dei Beni Culturali Bonisoli. In apertura dello spettacolo verrà letto un documento delle Rsu e i lavoratori saliranno sul palco alla fine dell’opera per spiegare le preoccupazioni per il taglio dei fondi del Fus.
A rischio la prima del Regio
La prima del Teatro Regio di Torino prevista per domani, mercoledì 10 ottobre con il Trovatore di Giuseppe Verdi è a rischio. Dal 7 ottobre è infatti proclamato lo stato di agitazione. I dipendenti del Teatro Regio sono più di 300 .La decisione sarà presa oggi Rsu che incontreranno alle 12 il sovrintendente William Graziosi mentre nel pomeriggio si terrà l’assemblea. Salta intanto la prova generale. La sindaca Chiara Appendino sarà a Roma giovedì per un incontro al ministero ai Beni Culturali dopo il taglio del Fus di 2 milioni di euro.
Mercoledì 10 ottobre presso l’Aula magna dell’Università di Torino alle ore 14 si terrà una giornata di studio promossa da: Centro Culturale Mario Pannunzio, “Nel Futuro Magazine” e dal Dipartimento di informatica dell’Università di Torino con il patrocinio di Torino Città Metropolitana, sul tema: Intelligenza artificiale: Una realtà tra sogno e magia
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La proposta
L’intelligenza artificiale è tornata di recente ad esercitare un notevole impatto sull’immaginario collettivo. Si potrebbe anche estendere questa affermazione a tutte le tecnologie dell’informazione, pensando alle recenti problematiche relative a dati e social network. Proprio per questo diventa urgente cercare una migliore comprensione delle questioni in gioco, perché nei momenti di maggiore successo di una disciplina si insinuano le incomprensioni più gravi a proposito dei suoi obiettivi e dei suoi strumenti, creando intorno ad essi un alone di magia. La giornata propone una serie di interventi accomunati dalla stessa chiave di lettura: focalizzarsi sui sogni che hanno guidato gli sviluppi tecnici della disciplina per contribuire a dissolverne le connotazioni magiche.
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Presentano e coordinano: Felice Cardone e Tito Giraudo
Programma
Saluto: Giuseppe Piccoli (Centro Pannunzio) e Pietro Bordoli (Nel Futuro magazine)
Relatori:
Simone Fubini, Olivetti Elea: le origini dell’intelligenza artificiale
Cristina Baroglio, Intelligenza artificiale — Leggende e intuizioni
Guido Boella, Problemi etici dell’informatica
Silvia Rosa Brusin (RAI, Tg Leonardo), Le notizie dell’intelligenza artificiale
Luca Console, Oggetti Intelligenti
Cristina Bosco, Computer, parole ed emozioni
Diego Magro, Rappresentazione della conoscenza
Alberto Cipriani (CISL), Intelligenza artificiale o lavoro e organizzazione intelligente?
Al termine, in collaborazione con studenti dei Corsi di Laurea in Informatica dell’Università di Torino, coordinati da Federico Torrielli:
Tavola Rotonda con studenti e relatori, conduce: Silvia Rosa Brusin.
Artissima, in collaborazione con la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, presenta la seconda edizione dell’OGR Award, destinato quest’anno alla nuova sezione Sound, dedicata alle indagini sonore contemporanee e allestita presso le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino con cui la fiera ha curato il percorso. Il vincitore sarà selezionato da una giuria composta da Anna Colin, curatrice associata di Lafayette Anticipations di Paris e co-direttrice dell’Open School East di Margate, Lorenzo Giusti, direttore del GAMEC di Bergamo e da Judith Waldmann, curatrice e responsabile monitoraggio della Kasseler Kunstverein di Kassel. L’opera vincitrice sarà acquisita dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e destinata alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, centro di arti visive e performative in grado di far convivere la ricerca artistica, performativa e musicale, unendo le idee e i valori della creatività con gli strumenti e i linguaggi delle più avanzate tecnologie digitali. Sound, novità dell’edizione 2018, è la prima sezione di Artissima che si terrà al di fuori degli spazi istituzionali della fiera e presenterà sedici progetti monografici, selezionati da due curatori internazionali Yann Chateigné Tytelman, curatore e critico d’arte a Berlino e professore associato di storia e teoria dell’arte di HEAD a Ginevra e da Nicola Ricciardi, direttore artistico delle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino.
Sound nasce in risposta alla recente attenzione rivolta al suono da parte di artisti di diverse generazioni, per mettere in discussione le logiche dell’arte visiva. Il suono è usato per trasformare lo spazio e la sua percezione, per riattivare ricordi, per liberare l’immaginazione ed è oggi protagonista di numerose ricerche in ambiti eterogenei proprio per la sua capacità di evocare e svelare una realtà intangibile, sempre mutevole. Il premio OGR Award riconferma il ruolo di Artissima come catalizzatore di energie creative, attivatore di sinergie tra le diverse realtà culturali del territorio, con l’obiettivo di rafforzare la rete di collaborazioni tra gli attori culturali della città di Torino.
SOUND – Gli artisti e le gallerie
Daniel Gustav Cramer, Vera Cortês Lisbon – Christina Kubisch + Roberto Pugliese, Mazzoli Berlin, Modena – Ugo La Pietra, Studio Dabbeni Lugano – Charlemagne Palestine, Levy.Delval Brussels – Susan Philipsz, Ellen De Bruijne Amsterdam – Lili Reynaud-Dewar, Emanuel Layr Vienna, Roma – James Richards, Isabella Bortolozzi Berlin – Anri Sala, Alfonso Artiaco Napoli – Tomás Saraceno, Pinksummer Genova – Michele Spanghero, Alberta Pane Paris, Venezia + Mazzoli Berlin, Modena – Charles Stankievech, Unique Multiples Toronto – Void, Massimodeluca Mestre-Venezia – Tris Vonna-Michell, Francisco Fino Lisbon – Franz Erhard Walther, Jocelyn Wolff Paris – Marzio Zorio, Raffaella De Chirico Torino
Il concept architettonico della sezione Sound è a cura dello studio architettonico Vudafieri Saverino Partners; lo space design è a cura di Driade e il sound design a cura di XO Next Office
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La seconda edizione del premio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ad Artissima per la nuova sezione Sound
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SOUND | 1 novembre 2018
c/o OGR – Officine Grandi Riparazioni
Anteprima stampa Sound
Inaugurazione Sound
Premiazione OGR Award
ore 17.00 (su invito)
ore 19.00-21.00 (su invito)
ore 19.00-21.00 (su invito)
PRIMA DELL’INIZIO DEI CORSI DELL’A.C. 2018-2019
Martedì 9 ottobre “Lungo la via della seta, oggi” – Giovedì 11 ottobre “Ettore e Achille”
Ore 16 – Auditorium EDP in corso Govone 16/a, Torino
La millenaria Via della Seta è il filo conduttore dell’incontro con il prof. Carlo Naldi, docente dell’Unitre, “Lungo le via della seta, oggi” che si terrà a Torino martedì 9 ottobre alle ore 16, presso l’Auditorium EDP di corso Govone 16/a. L’appuntamento sarà un viaggio per immagini tra persone, costumi, curiosità di oggi e monumenti della storia millenaria delle “contrade attraversate”.
Si comincerà con un rapido sguardo alla secolare produzione della seta a Suzhou, con i suoi giardini progettati da poeti. Il professore proporrà un itinerario, che partendo dalla città imperiale di Luoyang, attraverso la valle del tempio Shaolin e la città Xi’An, che custodisce l’esercito dei guerrieri di terracotta, arriverà fino al deserto dello Xinjang. Giovedì 11 ottobre, la prof.ssa Lucia Cellino concluderà il ciclo estivo degli incontri Unitre con la lezione “Achille o Ettore?”. Due grandi eroi della storia che hanno emotivamente coinvolto tanti studenti durante l’adolescenza, condizionandone la formazione intellettuale, morale e civile. Dalla lettura di allora emergeva vincente Ettore, il vinto. Oggi la scelta sarebbe sempre la stessa? Gli incontri si terranno presso l’Auditorium EDP in corso Govone 16/a a Torino, sono gratuiti per i soci Unitre Torino e liberi fino ad esaurimento posti. C’è ancora tempo per iscriversi al nuovo Anno Accademico dell’Unitre Torino, la più grande Università della Terza Età in Italia, che mercoledì 17 ottobre inaugurerà i nuovi corsi presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Torino in via Verdi 8. La quota di iscrizione è di 90 euro e consente di partecipare a quattro corsi tra i tanti organizzati ogni anno, che sono suddivisi in sette “Collegi”: Artistico, Creativo-Espressivo, Letterario, Linguistico, Medico-Psicologico, Scientifico, Storico-Umanistico. Per iscrizioni: dal lunedì al venerdì ore 9.30-11.30 e 15.30-17.30 presso Unitre Torino, Corso Trento 13, scala A.
Il ritorno di Portici di carta
Sabato 6 e domenica 7 ottobre è di scena Portici di Carta, la libreria più lunga del mondo sotto i portici del centro di Torino con i tradizionali due chilometri di bancarelle in via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice. Portici di Carta 2018 è stato dedicato a Pippi Calzelunghe, personaggio rivoluzionario nato dalla penna di Astrid Lindgren, edito per la prima volta in Italia sessant’anni fa: un’icona in grado di valicare i confini della letteratura per l’infanzia. Per l’occasione, Valeria Parrellaterrà – sabato 6 ottobre, ore 18.30, Oratorio San Filippo Neri (via Maria Vittoria 5) – una lezione dal titolo Pippi maestra di femminismo; gli allievi della Scuola ODS (Operatori Doppiaggio e Spettacolo), coordinati da Stefania Giuliani, leggeranno nello Spazio Bambini estratti del libro e, il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, animerà piazza San Carlo con una grande azione di pittura collettiva a lei ispirata. Quest’anno a Portici saranno presenti complessivamente 123 librai di Torino e provincia ed editori provenienti da tutto il Piemonte a cui si aggiungono in piazza Carlo Felice ibouquinistes del Libro Ritrovato. I portici di via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice saranno suddivisi in 19 tratti tematici che raggrupperanno in modo omogeneo le librerie e le case editrici a seconda delle rispettive specializzazioni.
Si chiama DroneGuardy ed è la startup fondata ad agosto nella Silicon Valley da due giovani fratelli Italiani (18 anni lei, 27 lui) decisi a rivoluzionare, grazie ai droni, il mondo della security e della videosorveglianza
La App DroneGuardy è già in fase di sperimentazione in California – con oltre 1500 piloti iscritti in meno di un mese – e a fine ottobre si chiuderà il primo round di investimento di 250.000 dollari. Simone Russo ha 27 anni e conosce bene il mondo dei droni. Nel 2015 Wired l’aveva inserito nella classifica dei 5 giovani startupper under 35 più promettenti da allora ha lavorato con successo al suo progetto Immodrone (www.immodrone.it), grazie al quale ha integrato l’utilizzo dei droni nel marketing turistico immobiliare. Alessia Russo ha compiuto 18 anni a inizio agosto; l’anno scorso ha frequentato l’ultimo anno di High School in Canada, a Vancouver, e lì ha vissuto in prima persona lo spirito imprenditoriale dei giovani d’oltreoceano, maturando il desiderio di voler creare qualcosa di suo. Nel mese di Agosto Simone e Alessia, insieme, hanno creato Droneguardy.com un “drone guardiano” che sorveglia ville e aziende in caso di allarme. L’idea è che i droni – business che Simone in particolare conosce bene – possono essere efficacemente sfruttati anche nel mondo della security e della videosorveglianza, e in caso di catastrofi e/o calamità naturali. Creata una capillare rete di piloti, un drone può partire e raggiungere qualsiasi luogo, anche il più inaccessibile, in meno di dieci minuti, restituendo immagini in alta risoluzione in tempo reale e da varie angolazioni. Uno strumento che apre molte possibilità di sviluppo e rende più veloce il tempo di intervento, sia nell’eventualità di furto o effrazione sia nel caso di un grande incendio o di un terremoto. “Il mercato della sicurezza negli USA – racconta Simone – vale 67 miliardi di dollari, con una previsione di crescita costante che lo porterà a valere 82 miliardi entro il 2023. Dall’altro lato l’impatto della criminalità sull’economia americana, con 2 milioni di furti nelle case ogni anno, pesa 1 trilione di dollari all’anno. Due dati che ci hanno fatto riflettere: la sorveglianza potenziata da un drone può essere più veloce di qualsiasi guardia di sicurezza privata; ha inoltre un forte effetto deterrente e offre una visuale aerea più completa e efficace. Creare la rete di piloti è stato il primo step della nostra startup. Forte della mia esperienza in Italia, in meno di un mese abbiamo iscritto più di 1500 piloti (tutti regolarmente registrati all’FAA, ovvero l’ENAC americana) solo in California, dove è partita la sperimentazione. E questo ci consente di essere già abbastanza capillari su Los Angeles e di offrire un servizio efficiente a fronte di qualsiasi chiamata. In questo l’America apre delle possibilità ed una velocità di sviluppo incredibili. Anzitutto lì c’è una migliore apertura alla tecnologia e ala ricerca & sviluppo dell’utilizzo dei droni. Mentre in Italia ENAC sta aprendo una sperimentazione per il volo BVLOS (cioè non a vista) a Torino, in America NASA e FAA stanno già studiando l’organizzazione di vie aeree per droni, per esempio per la consegna dei pacchi di Amazon…” Al progetto di Simone e Alessia ci ha creduto fin da subito anche Davide Venturelli, italiano che dal 2012 lavora al centro di ricerca della NASA in Silicon Valley, come scienziato specializzato in intelligenza artificiale e che ha messo a disposizione del progetto la tecnologia di automazione dei droni della sua azienda, Archon. La App funziona in modo semplice ed immediato. I piloti iscritti, geolocalizzati, ricevono la notifica di un volo da effettuare nelle loro vicinanze, oppure nelle vicinanze di una stazione automatizzata con un drone pronto al decollo. Accettata la missione, il drone del pilota si alza in volo e in breve raggiunge il luogo, iniziando a trasmettere immagini in tempo reale al proprietario e alla centrale operativa. L’abbonamento mensile al servizio è venduto a partire dai 99 dollari in Usa ma per il lancio italiano, previsto per il 2019, le tariffe saranno inferiori. “La novità degli ultimi giorni – aggiunge Alessia – è che abbiamo offerto l’utilizzo gratuito della nostra App alle forze di polizia e c’è stato subito molto interesse per pianificare al meglio le operazioni prima del loro arrivo sul posto”. Nella startup ha creduto anche il colosso DJI, leader mondiale nella produzione di droni consumer e professionali, che ha siglato un accordo di partnership con DroneGuardy per la California.
droneguardy.com
Come rendere accessibile la cultura
Il 16 e il 17 ottobre 2018 l’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università degli Studi di Torino ospiterà il primo “Forum Internazionale sull’Accessibilità Culturale”, organizzato all’interno del progetto “Torino. Verso una città accessibile” nell’ambito di “Torino Design of the City”

Due giornate aperte al pubblico con ingresso libero dove esperti a livello nazionale e internazionale discuteranno su cosa significhi per una città pensare e produrre cultura in modo accessibile, mettendo in campo azioni per favorire la partecipazione, l’inclusione e l’accoglienza del pubblico e tracciando un percorso da attuare per rendere la cultura un bene comune fruibile da tutti.
Il primo giorno vedrà la partecipazione di rappresentanti di diverse città del mondo che racconteranno alcune buone pratichesviluppate a livello locale: dalle politiche di accessibilità universale di Montreal, allo sviluppo strategico delle biblioteche di Copenaghen, passando per le strategie di accessibilità e i servizi per bambini, giovani e famiglie di Graz. Seguirà un intervento della città di Fabriano, dove nel 2019 si terrà il Meeting delle Città Creative UNESCO per la Creatività rivolta alle Città Sostenibili.
Nel pomeriggio si potranno invece ascoltare le esperienze di altre Città Creative UNESCO italiane: Alba come città accessibile per quanto riguarda iniziative legate al cibo, Bologna con la libertà d’accesso e le nuove forme di relazione attraverso il patrimonio culturale, Carrara con i suoi studi aperti al pubblico, Milano come città letteraria accessibile e creativa per tutti, le strategie di Pesaroper una nuova città con la bicipolitana e infine Roma, con riferimento all’accessibilità culturale ai media e all’audiovisivo. Si chiuderà con una riflessione sulle politiche realizzate e in via di definizione dall’Unione Europea e sul percorso svolto fino a questo momento da Torino come città accessibile.
Il secondo giorno sarà aperto dalla discussione di esperti internazionali dal mondo accademico e del design sul senso dell’accessibilità come condizione necessaria per lo sviluppo di ogni progetto culturale. La sessione pomeridiana sarà dedicata ai tavoli di discussione, esperienze e confronto tra amministratori e operatori cittadini, che presenteranno i documenti prodotti per contribuire a tracciare future linee guida condivise sulle possibilità offerte dal design nel riprogettare Torino in funzione dell’accessibilità culturale.

Ci sarà inoltre spazio per presentare il “Forum Off”, che prevede un calendario con iniziative su alcune tematiche tra cui ad esempio la creatività nei processi di inclusione e coesione sociale per la realizzazione di eventi, esperienze di tecnologia legata alla comunicazione museale fruibile da tutti, la sfida dell’accessibilità della cultura e del territorio per la promozione turistica, una mappatura della città con percorsi adatti a persone con difficoltà motorie, un dialogo tra prospettive innovative per l’health design e strumenti e strategie per favorire l’apprendimento e la lettura per i più piccoli.
Il “Forum Internazionale sull’Accessibilità Culturale” rientra infatti all’interno del progetto “Torino. Verso una città accessibile”, in programma nel mese di ottobre, che dal 12 al 21 ottobre 2018 propone in diverse sedi della città la seconda edizione di “Torino Design of the City”, con circa 60 appuntamenti organizzati da enti e istituzioni culturali pubbliche e private, musei, teatri e biblioteche, dedicati al tema dell’accessibilità riferita a strutture, servizi e attività culturali e focalizzati sull’opportunità di aprirsi a pubblici nuovi e di lavorare sul loro rapporto con il patrimonio culturale tangibile e intangibile.
La Città di Torino ha da sempre mostrato una forte sensibilità nei confronti del tema dell’accessibilità culturale, come testimoniano i progetti realizzati nel corso degli anni per favorire la partecipazione di pubblici con esigenze e bisogni differenti, e in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale ha scelto di continuare a lavorare nella stessa direzione.
Il “Forum Internazionale sull’Accessibilità Culturale” rappresenta quindi un’importante conferma della grande capacità da parte della Città di Torino di riconoscere il design come elemento chiave per la crescita economica e sociale e fattore strategico per lo sviluppo di nuove politiche urbane, dopo essere stata nominata World Design Capital dal Word Design Organization (WDO) nel 2008 e Città Creativa UNESCO per il Design dal 2014 come unica in Italia in una rete di 26 città di tutto il mondo.
“Torino. Verso una città accessibile” è un progetto della Città di Torino nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale con il sostegno di Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino realizzato con Turismo Torino e Provincia, in collaborazione con il Tavolo Consultivo del Design.
ll Vice Direttore de “La7” Marco Ferrante sarà a Torino Venerdì 5 ottobre 2018 per presentare il suo ultimo libro: “MARCHIONNE, L’UOMO DELL’IMPOSSIBILE”, edizioni Mondadori
L’autore ha già pubblicato un libro dedicato alla figura del grande manager, quando egli era ancora in vita (“Marchionne, l’uomo che comprò la Chrysler“), ed ebbe modo di conoscerlo e dialogare con lui, nonostante la sua proverbiale riservatezza. L’Appuntamento è alle ore 18 nella sala “Diamante” dell’Hotel GoldenPalace, in via Arcivescovado 18 a Torino. Ingresso Libero. Marco Ferrante (1964) è un giornalista e scrittore italiano. Ha lavorato al TG5 per otto anni ed è poi stato responsabile dell’area economica a “Il Foglio” e vice direttore de “Il Riformista”. Collaboratore di diversi quotidiani, tra cui “Il Sole 24 Ore” e “Panorama”, ha scritto e presentato il programma “Icone” su Rai5. Nel 2015 è stato nominato vicedirettore di La7. Tra i suoi titoli ricordiamo Mai alle quattro e mezzo (Fazi, 1998), Casa Agnelli (Arnoldo Mondadori Editore, 2007), Gin Tonic a occhi chiusi (Giunti, 2016) e Marchionne. L’uomo impossibile (Mondadori, 2018). Chi è stato, in realtà, Sergio Marchionne? Quali sono le ragioni del suo successo e i risvolti più interessanti e paradigmatici della sua storia personale? Com’è riuscito a impressionare il competitivo mondo globale dell’auto e – in un orizzonte più circoscritto – a scuotere l’immobilismo delle relazioni industriali italiane?
«A un certo punto un leader, dopo aver ascoltato tutti, deve decidere da solo. Non c’è niente di più pauroso di riconoscere con te stesso di essere solo» – Sergio Marchionne
Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (MAUTO), tra i più importanti e antichi musei dell’automobile al mondo con un’esposizione di circa 200 vetture di oltre 80 marchi diversi, apre le porte agli studenti accompagnati dai loro docenti con un’avvincente proposta didattica che intende, in modalità giocosa ma con obiettivi educativi, avvicinare le ragazzi e i ragazze della scuola primaria e secondaria ai principali aspetti caratterizzanti la moderna industria automobilistica, incluse le soluzioni avveniristiche che in un vicino futuro determineranno le modalità e i comportamenti di guida.
Sono ben otto i nuovi laboratori didattici, realizzati per il Museo da La Fabbrica, agenzia di comunicazione internazionale che da oltre 30 anni sviluppa progetti edutainment, anche per il settore automotive, e da Fablab for Kids, suddivisi nelle tre aree tematiche “Future”, “Tech” e “Design”, creati ad hoc per dare la possibilità agli studenti di vivere un’esperienza STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Design, Matematica).“Il MAUTO considera le attività educative e didattiche come parte fondamentale della propria missione divulgativa della conoscenza dell’automobile – illustra Mariella Mengozzi, direttore MAUTO – Il contributo formativo che il nostro Museo può dare ai ragazzi non si limita all’approfondimento dell’evoluzione socio-culturale legata alla storia dell’automobile, ma esplora molti altri aspetti: dalla meccanica alla fisica, alla chimica, alla robotica, nonché il design e la comunicazione.”
“Gli studenti – spiega Daniele Tranchini AD di La Fabbrica che insieme a MAUTO ha sviluppato il format – hanno la possibilità di avvicinarsi e sperimentare diversi ambiti automotive: dai principi di meccanica e fisica, al coding, elettronica e progettazione 3D, passando per le auto elettriche e a guida autonoma, per finire con i temi di sostenibilità ambientale, sicurezza delle persone a bordo dei veicoli e laboratori di design e grafica, per scoprire come progettare e personalizzare un’automobile”. L’iniziativa è dedicata a tutte le classi della scuola primaria e secondaria di tutta Italia. Per aderire è sufficiente scrivere a didattica@museoauto.it. I primi laboratori inizieranno già nel mese di ottobre.