Cosa succede in città- Pagina 437

Quando la banda passò

 
Sabato 7 luglio secondo appuntamento 
del primo festival internazionale di bande 
QUANDO LA BANDA PASSÒ…A MONCALIERI con
BANDAKADABRA e concerto verticale di DUSTY JAZZ BLASTERS
A Moncalieri, dopo la prima tappa del 30 giugno con le GIRLESQUE, la prima ed unica street band italiana tutta al femminile, e il vertical show di BIANCO, il nuovo festival QUANDO LA BANDA PASSÒ…A MONCALIERI, con direzione artistica di Gipo Di Napoli e produzione Reverse, prosegue sabato 7 luglio con un appuntamento imperdibile.
Sabato 7 luglio dalle 20 sarà la volta della BANDAKADABRA, la poliedrica e celebre “super-banda” torinese, che insieme al concerto vertical alle 22 dei DUSTY JAZZ BLASTERS daranno vita a una serata swing e lindy-hop in cui sarà impossibile non ballare.
Definita da Carlo Petrini «una fanfara urbana», la Bandakadabra vanta una frenetica attività live che l’ha portata a esibirsi sia in Italia che nel resto d’Europa e a guadagnarsi una crescente attenzione da parte degli appassionati, grazie a un mix riuscito di musica e cabaret capace di conquistare qualsiasi tipo di pubblico. Swing, rocksteady, latin jazz. Una vera e propria “pocket orchestra” che unisce l’energia delle formazioni street al sound delle “Big Band”. I Dusty Jazz Blaster sono un quintetto che ripropone le atmosfere musicali delle fumose ballroom dell’America Anni Trenta. La cura degli arrangiamenti e l’incredibile padronanza tecnica dei singoli musicisti rendono i Dusty una realtà originale nel panorama della musica swing: in un attimo avrete la sensazione di essere catapultati in una scena de “Il Grande Gatsby”.
Giovedì 12 luglio per la prima volta in Italia, i francesi di PIGSWANA ORCHESTRA proporranno uno show pirotecnico che ha avuto modo di sorprendere il pubblico in giro per l’Europa. Sabato 21 luglio sarà la volta dell’esibizione di NEMA PROBLEMA ORKESTAR anticiperà il vertical show dei PINGUINI TATTICI NUCLEARI.
IL PROGETTO
Per la prima volta, sbarca a Moncalieri la carovana di “QUANDO LA BANDA PASSÒ…”, festival itinerante che ha già avuto modo di farsi apprezzare anche in altre parti d’Italia.
Dal 30 giugno al 21 luglio, la vie del centro saranno invase festosamente da marching band italiane e internazionali, ciascuna delle quali rappresenta un diverso modo di interpretare l’immaginario bandistico. Negli ultimi anni, in Italia come un Europa si assiste a un crescente ritorno di formazioni che recuperano gli strumenti delle bande tradizionali (tube, trombe, sassofoni) per metterli al servizio degli stili musicali più diversi: dallo swing al rocksteady, dal funk al balkan.
Inserendosi nel solco di un fenomeno che travalica i confini nazionali, il festival “QUANDO LA BANDA PASSÒ…A MONCALIERI” propone quattro formazioni street, capaci di riprendere l’immaginario bandistico con tutta la sua forza evocativa e di attualizzarlo, in modo da renderlo più vicino alla sensibilità degli spettatori di oggi. Questa l’idea di fondo della rassegna: offrire un’immagine inedita dell’idea di “banda” proponendo spettacoli che coinvolgano direttamente il pubblico, rendendolo parte integrante dello show.
Inoltre “QUANDO LA BANDA PASSÒ…A MONCALIERI” offre la possibilità di vivere le architetture urbane in una maniera insolita grazie ai concerti che invaderanno la città sia in orizzontale che in verticale. Se nel tardo pomeriggio, le street band sfileranno per le vie del centro, la sera, il palco dei live saranno le finestre e i balconi del Palazzo Comunale.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.
Facebook: @MyMoncalieri | #mysummer   – @Ritmika.Festival | #ritmika – #labandapassò

Il portiere oggi: protagonista in città

Il portiere e la portineria costituiscono una componente essenziale per il condominio moderno e rispondono alle esigenze dei condomini di servizio, sicurezza ed incolumità. Il convegno in programma giovedì 5 luglio, dalle 15 alle 20, al Centro Congressi Unione Industriale di Torino, su iniziativa della Confedilizia di Torino e del Piemonte,  moderato dal giornalista Saverio Fossati de Il Sole 24 Ore, mette al centro la figura del portiere e l’importanza del suo ruolo nella vita del condominio. L’iniziativa rientra nel progetto, che vede l’Ebinprof (Ente Bilaterale Nazionale dipendenti da proprietari di fabbricati) organizzare in tutto il territorio nazionale (tramite le Parti Sociali), iniziative volte a informare su attività, servizi e prestazioni dei bilaterali Ebinprof e Cassa Portieri e sull’applicazione e importanza del CCNL per i dipendenti da proprietari di fabbricati firmato il 12 novembre 2012 traConfediliziaFilcams-CgilFisascat-CislUilTucs. Ebinprof presenterà le proprie attività di studio in materia di occupazione, mercato del lavoro, formazione, informazione, qualificazione professionale e sostegno anche tramite l’assegnazione di importanti borse di studio riservate ai figli dei dipendenti (ad esempio, nel 2018, sono state conferite a neolaureati, studenti universitari, neodiplomati, 121 borse per un totale di oltre 260mila euro) e la premiazione a Roma, dei “Portieri dell’anno” che si sono particolarmente distinti per dedizione al lavoro e per il gradimento manifestato dai condòmini. Cassa Portieri, nata nel 1995, presenterà le proprie due sezioni: il Fondo Malattia, che eroga prestazioni di carattere socio-assistenziale prevalentemente sanitarie, si occupa di risarcire il costo del lavoro durante la malattia del dipendente e offre altre prestazioni integrative ed il Fondo Sanitario, vera e propria assistenza di carattere sanitario, fruibile direttamente dal dipendente, secondo un Piano Sanitario definito. E’ allo studio l’iniziativa di mettere in campo risorse aggiuntive al fine di dare supporto all’intera famiglia dell’iscritto. Seguirà una tavola rotonda sul tema: “La bilateralità nel comparto del portierato, il contratto collettivo nazionale di lavoro, il welfare contrattuale, la sicurezza e prevenzione grazie al portierato”, con la partecipazione dei rappresentanti delle Parti Sociali Confedilizia, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UilTucs, di amministratori di condominio, legali e consulenti del lavoro. Nel corso degli interventi introduttivi, Marcello Mazzù, presidente di ATC Piemonte Centrale, presenterà l’innovativo progetto sul portierato sociale negli edifici dell’ente.Durante il convegno verranno dati riconoscimenti a portieri piemontesi aderenti da molto tempo al comparto degli enti bilaterali, in rappresentanza di tutto il settore, con lo scopo di dare la giusta dignità, l’orgoglio ed il senso di appartenenza a tutta la categoria del portierato e ad amministratori che hanno favorito l’iscrizione agli enti di portieri degli stabili da loro amministrati. Seguirà cena a buffet.

Tfw, prosegue la settimana torinese della moda

Prosegue con successo la settimana della moda torinese che si tiene presso la Ex Borsa Valori in via San Francesco da Paola 28. Inserita tra le fashion week mondiali dagli operatori del settore, la settimana della moda ha per protagonisti gli stilisti emergenti torinesi, italiani e stranieri, alcuni dei quali famosi nel proprio paese d’origine, ma non all’estero.

 

Il 30 giugno sfilano i fashion designer americani del Modest fashion, tra i quali il brand MadamButterfly che ha realizzato i costumi per la trilogia del celebre film “Hunger Games”. L’1 luglio salgono in passerella gli stilisti della moda islamica di altri continentiTutti sono statiselezionati dall’Islamic Fashion and Design Council (IFDC). Grazie alla collaborazione tra la Torino Fashion Week, Unioncamere Piemonte in qualità di partner della rete Enterprise Europe Network – la più grande rete europea a supporto delle Piccole e medie imprese orientate ai mercati esteri (la rete EEN è cofinanziata dalla Commissione Europea, aiuta le PMI a crescere, innovarsi e internazionalizzarsi attraverso servizi di ricerca partner, eventi di matchmaking -b2b- di assistenza personalizzata tramite indicazioni su agevolazioni finanziarie e bandi europei) – e l’Islamic Fashion and Design Council (IFDC) con la sua Presidente Alia Khan, anche quest’anno la moda islamica è infatti protagonista.  Con uffici in dieci Paesi del mondo, l’IFDC è leader del Consiglio moda e del Modest design che rappresenta l’economia islamica e si pone come un protagonista del mercato globale. Dopo la TFW 2017, unica location italiana selezionata per le sfilate di Modest fashion, lo scorso anno le principali riviste nazionali hanno dedicato grande attenzione alla moda islamica che ha una cifra d’affari in costante crescita.

 

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Biografia MadamButterfly & Company LLC

Head Designer di MadamButterfly & Company, LLC, Wahida Latif, crede che le donne dovrebbero avere una scelta quando si tratta di stile e moda. Troppo spesso la nostra cultura spinge le donne verso mode che possono oggettivare i loro corpi. C’è un movimento creativo verso il design di abiti che celebrano “The Butterfly” in tutte le donne! Mentre la Modest Fashion per le donne si sta sviluppando, la linea MadamButterfly celebra il potere di trasformazione delle donne. I capi di MadamButterfly riescono a spingerti  fuori dal bozzolo e lanciarti in volo.

Come imprenditrice e titolare della propria società di moda da oltre 20 anni, il talento di Wahida Latif è approdato nell’industria cinematografica,  lavorando in film come “Good Deeds”, “The Code of Many Colors”, Hunger Games I, II e III” e molte altre produzioni nell’area di Atlanta, GA.

Un pezzo di MadamButterfly, che si tratti di abbigliamento, gioielli o arte, è una creazione unica e finemente disegnata. Ogni gioiello è realizzato artigianalmente con argilla polimerica, cristallo e perline da tutto il mondo. Per quanto riguarda l’abbigliamento, MadamButterfly dice: “Quando il mio capo è sul gancio è un bozzolo, ma quando una donna lo indossa si trasforma in una farfalla”.

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Sabato 30 giugno ore 21.00-23.00 USA (Modest fashion IFDC)

Huda Negassi

Myra Wallace

Leslie Farrakhan

Whaida Latif Madame Butterfly

Al Nisa

Domenica 1 luglio ore 21.00-23.00 IFDC (Modest fashion)

Chantique (Dubai)

Mali Rose (USA)

Schmiley Mo (Indonesia)

Bow Boutique (Arabia Saudita)

Mahboubech (Iran)

Zaman Ghafori (Afghanistan)

“Clinica legale”: Università e Comune insieme

DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO CIVICO – Come funziona realmente il diritto, in contesti veri, concreti? Con il metodo clinico-legale si vuole insegnare il diritto affrontando casi reali. Già consolidato all’estero, in Italia il metodo si sta diffondendo in questi anni, in particolare a Torino, dove, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Torino, sono attive “Cliniche legali” che si occupano di detenuti ed ex detenuti, rifugiati e migranti, persone senza fissa dimora, persone con disabilità e vittime della tratta. Strutturate come corsi universitari, le Cliniche torinesi forniscono nozioni approfondite di diritto, ma, allo stesso tempo, promuovono giustizia sociale e favoriscono l’accesso concreto ai diritti e alla giustizia, con un approccio interdisciplinare.Nella seduta  delle Commissioni Legalità, Quarta e Diritti e Pari opportunità, presieduta da Carlotta Tevere, sono intervenuti docenti e studenti della Clinica legale per le vittime di tratta.Partita in maniera pionieristica nel 2015-2016 dallo stimolo di un gruppo di studenti e docenti – ha spiegato la docente Cecilia Blengino – la Clinica legale anti tratta è entrata a regime lo scorso anno e coinvolge ora dieci studenti, che lavorano a coppie in otto enti, tra cui il Comune di Torino, nell’ambito del progetto regionale “Anello forte”, senza alcun costo per gli enti coinvolti. Sinora gli studenti hanno incontrato 19 vittime di tratta e stanno definendo 6 memorie legali, di cui non si conosce ancora l’esito.“L’Università – ha affermato la professoressa Blengino – vuole perseguire in maniera attiva la terza missione: ovvero la restituzione dei saperi al territorio. Assumendo contemporaneamente compiti di didattica, ricerca e anche di impegno civile”.La clinica legale torinese – ha chiarito l’avvocato Alessandra D’Angelo – collabora con otto associazioni che si occupano delle vittime di tratta su tutto il territorio piemontese e con la Procura della Repubblica. Vengono organizzati colloqui con presunte vittime di tratta, sempre alla presenza di un mediatore culturale, per capire se possano usufruire della protezione internazionale prevista. Viene ricostruita la storia della vittima e viene quindi preparata una memoria legale. Alle associazioni vengono forniti anche pareri legali per approfondire le tematiche della tratta.Secondo i dati 2016 dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) – ha detto l’avv. D’Angelo – delle 11mila donne nigeriane sbarcate in Sicilia dalla Libia, l’80% è vittima di tratta.L’obiettivo della Clinica per i prossimi anni è quello di mettere a sistema tutte le collaborazioni avviate, in primo luogo con l’Ufficio Stranieri del Comune di Torino.Stella Spatafora e Luca Rondi, due degli studenti universitari coinvolti nel progetto, hanno raccontato in Commissione la propria esperienza, evidenziando le difficoltà iniziali nel mettere in pratica le nozioni teoriche imparate a Giurisprudenza, ma anche le soddisfazioni nel costruire un rapporto di fiducia con ragazze vittime della tratta, alle quali sono poi riuscite a fornire assistenza legale. “È stato un lavoro difficile – hanno detto – che però ci ha permesso di sperimentare sul campo quanto imparato sui libri, scoprendo e superando criticità emerse in concreto, non prevedibili sulla carta”.“Sin dalle prime sedute – ha dichiarato la presidente della Commissione Legalità Carlotta Tevere – abbiamo voluto approfondire il tema della tratta degli essere umani e continueremo a tenere il faro puntato su questo vergognoso fenomeno criminale”.“L’encomiabile lavoro svolto dai dipendenti dell’Ufficio Stranieri del Comune di Torino e dagli uomini e dalle donne della Polizia Municipale distaccati in Procura, unitamente all’impegno di operatori e operatrici coinvolti, – ha concluso Tevere – è prezioso e continueremo a sostenerli nell’affrontare le difficoltà oggettive in cui operano ogni giorno. Per contrastare il fenomeno della tratta è inoltre fondamentale mantenere e rafforzare la rete e le sinergie create tra i diversi enti e associazioni coinvolti”.Al dibattito in Commissione, oltre alla presidente Tevere, sono intervenuti i consiglieri Canalis, Grippo, Artesio, Ferrero e Tresso e il commissario Fabrizio Lotito dalla sezione Tratta e sfruttamento della prostituzione della Polizia Municipale di Torino, struttura di eccellenza attiva in città dal 2011.

Ghigo: “Olimpiadi? Con Milano perché vinca Torino”

Di Enzo Ghigo

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Far vincere Torino non significa affermare:  le olimpiadi solo qui, escludendo Milano, oppure nulla. Sarebbe assurdo veder sfumare un’opportunità così importante soltanto per la magra consolazione di non aver ceduto sull’orgoglio. Seguo con grande attenzione l’assegnazione dei Giochi invernali del 2026 e voglio fare alcune considerazioni in base all’esperienza maturata negli anni. Lascio da parte ogni polemica su come questa proposta di candidatura con maggioranze variabili tra area metropolitana e comune di Torino sia stata avanzata e tantomeno sull’approssimativo dossier presentato in questi giorni. Ma osservando le posizioni che sta assumendo il CONI e le valutazioni di carattere politico che mi sembrano avvantaggiare la candidatura di Milano,  sostenuta ora anche dalla discesa in campo della Regione Lombardia a sostegno della Valtellina, riterrei di buon senso, se ne esiste ancora la possibilità, di cambiare strategia. Non dimentichiamoci che, se è vero che i trascorsi olimpici di Torino sono un merito per la città, il fatto che i Giochi siano stati già ospitati da noi potrebbe rappresentare invece un ostacolo nell’ottenere una nuova edizione sotto la Mole. Credo quindi  che sarebbe necessario (e urgente)  tentare una ricomposizione della proposta di doppia candidatura MiTo che secondo me vedrebbe il CONI favorevole. Mi rendo conto che per alcuni questa posizione potrebbe essere letta come una sconfitta, ma un po’ di sana realpolitik dovrebbe convincere i più riottosi a prendere atto che piuttosto che essere completamente tagliati fuori è meglio essere coprotagonisti, con pari entusiasmo e pari dignità rispetto ai milanesi.

Cultura d’estate con Unitre Torino

Martedì 26 giugno “I colori dell’arte” – Giovedì 28 giugno “La musica vista, ascoltata e sentita”. Ore 16 presso l’Auditorium Edp – Corso Govone 16/a, Torino


Nell’ambito del ricco programma estivo per i soci Unitre Torino, continuano gli incontri culturali del martedì e giovedì alle ore 16 presso l’Auditorium Edp di Corso Govone 16/a, a Torino. Martedì 26 giugno la prof. Silvana Cincotti, Docente UNITRE, autrice e storica dell’arte accompagnerà gli ascoltatori in un viaggio attraverso “I colori nell’arte”. Le pale d’autore, gli oli su tela, i quadri, gli affreschi che riempiono i musei, le chiese e le collezioni di tutto il mondo nascono non solo dalla mano e dal genio degli artisti, ma anche dal lavoro degli artigiani nella creazione di colori, pennelli, tele, tavole. Grazie a un percorso anomalo e affascinante, la conferenza sarà l’occasione per avvicinarsi all’arte attraverso la storia degli strumenti d’artista. La settimana continuerà giovedì 28 giugno con l’incontro “La musica vista, raccontata e sentita”. Umberto Resuli e Massimo Oreglia accompagneranno gli Associati Unitre Torino in un viaggio nel mondo della musica. La musica nella storia e i diversi generi saranno solo il punto di inizio: grazie alla nascita dei videoclip, dei musical e dei festival di cinema di genere musicale la musica non è più solo sentita, ma è vista e diventa motore trainante nell’audiovisivo. La potenza del mezzo musicale la rende lo strumento ideale per raccontare: sentimenti, avvenimenti, cambiamenti politici. Lo storytelling delle canzoni permette di entrare dentro il testo, al di là del sonoro e del cantato.Gli appuntamenti continueranno nei mesi di luglio, settembre e ottobre con tante proposte, in attesa dell’inizio del nuovo anno accademico.

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Per informazioni:

Unitre Torino, Corso Trento 13, scala A

Dal lunedì al venerdì ore 9.30-11.30 e 15.30-17.30

Chi vuol essere faraone? L’antico Egitto in pillole

“Chi vuol essere faraone? L’antico Egitto in pillole” è il titolo della visita guidata che accompagnerà i visitatori sabato 23 e domenica 24 giugno, alle ore 10.10, attraverso le sale del Museo Egizio – via Accademia delle scienze 6 –  con un’attività coinvolgente e interattiva
Grandi e piccini saranno invitati al confronto e alla riflessione grazie alla serie di quiz e indovinelli distribuiti lungo tutto il percorso espositivo, in un gioco dove bambini e genitori si sfidano nella ricerca della risposta corretta da fornire alle domande poste dell’egittologo, guida abile ed esperta dell’attività. Il Museo Egizio è il più importante al mondo dopo quello del Cairo? È vero che in certi periodi storici dell’Egitto faraonico i litigi in famiglia erano considerati motivo giustificato di assenza dal posto di lavoro? Queste e molte altre domande verranno presentate ai piccoli visitatori, insieme a numerosi altri enigmi indecifrabili, che condurranno i partecipanti alla scoperta di soluzioni talvolta inattese.
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INFORMAZIONI UTILI 
Chi vuol essere faraone? L’antico Egitto in pillole 
Pubblico: bambini (6-11 anni) accompagnati dai genitori
Data e orari: sabato 23 e domenica 24 giugno, ore 10:10
Durata: 90 minuti
Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)
Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00
Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

Moda & sport, sfilata con brindisi

Si conclude con una serata di festa, dedicata alla Moda e allo Sport, il primo anno di attività del progetto EXPEDIO Lab 4.0 dell’ IIS Primo Levi di Torino, che ha coinvolto più di 300 studenti della Rete dei licei sportivi piemontesi e di altre scuole della provincia di Torino. Sei le giornate pubbliche di attività, dedicate alle nuove tecnologie, ai materiali, all’alimentazione, alla legalità, allo sport inteso non solo come gioco ma come opportunità di lavoro. UISP Torino, Monviso Padel Club, Cookin’factory, 2i3T, Medical Lab, Cinedumedia, Tuttosport, Comau, la Questura di Torino, FootLab, ecco alcune delle realtà che hanno collaborato con EXPEDIO. I ragazzi, divisi in team, hanno curato il marketing, la comunicazione, le relazioni esterne, il budget, la rendicontazione di ciascun progetto, seguendo passo passo la nascita e la crescita di ogni appuntamento, con più di 200 ore di alternanza scuola lavoro. Giovedì 28 giugno, dalle 18 alle 21.30 l’Istituto Alfieri Carrù sarà sede di un evento in cui i ragazzi di alcuni istituti di Torino sfileranno con capi di abbigliamento sportivi forniti da Robe di Kappa, Legea, Starvie oppure da piccole e medie imprese piemontesi come Pella Sportswear e Stamperia Alicese nel biellese, che producono o distribuiscono per grandi marchi nel settore sci, motociclismo, calcio e altri. Seguirà un brindisi finale. Sarà l’occasione per mettere in evidenza la filiera di lavoro regionale delle PMI e di centri di eccellenza come il Politecnico di Torino che forniscono ai grandi marchi di abbigliamento tecnologia e innovazione, applicate nella produzione di capi tecnici sportivi o casual. A condurre la serata il noto giornalista sportivo Paolo Viberti. EXPEDIO Lab 4.0 è il progetto pensato dall’IIS Primo Levi di Torino e finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nato per il percorso di istruzione dei licei scientifici a indirizzo sportivo, che parte dalla scuola e dai ragazzi, per offrire loro, attraverso diverse e molteplici attività, la possibilità di crescere e avvicinarsi al mondo dell’imprenditoria,

Tutti marinai d’altura in Barriera

Nell’ambito dell’iniziativa “Vicini di Fare” promossa da Bricocenter domani, giovedì 21 giugno 2018 alle ore 18.30, di fronte al  negozio di Via Francesco Cigna 103 a Torino si terrà un flash mob. Vi parteciperanno gli abitanti del quartiere Barriera di Milano che dovranno essere vestiti da Marinai d’altura per dare maggiore evidenza all’opera artistica su tela “Opera viva, Tatuaggio per Barriera” (8×4 m), realizzata lo scorso 8 giugno dall’artista Alessandro Bulgini che ha dipinto sul telone pubblicitario della facciata del Bricocenter un magnifico Vascello. L’opera intende rappresentare l’intero territorio del quartiere come il corpo di un giovane marinaio lontano ormai dalla sua nave e dai suoi mari e per questo costretto a tatuarsi un veliero in maniera da non dimenticare il tempo e l’appartenenza a luoghi d’avventura. Bulgini andrà quindi ad apporre nuovi galeoni in giro per Barriera di Milano, a simulare tatuaggi del corpo di questo giovane ed esperto navigatore in attesa del cambiamento. “Bricocenter, da sempre integrato nel quartiere e vicino ai suoi abitanti, – affermano i responsabili dello store – ha offerto subito la disponibilità a prestare lo spazio per la realizzazione e l’affissione di quest’opera artistica unica nel suo genere”.

Edicole, ecco il nuovo regolamento

Il Consiglio comunale  di Torino ha approvato una delibera presentata dall’assessore Alberto Sacco, contenente il nuovo Regolamento per la programmazione e la disciplina dell’attività di vendita di quotidiani e periodici. Scritto nell’ottica di ridisciplinare la materia e per sostenere un settore fortemente colpito dalla crisi e dal calo delle vendite, il regolamento contiene alcune significative novità. In particolare, consente la possibilità alle rivendite esclusive di quotidiani e periodici di ampliare le categorie merceologiche e i servizi offerti al pubblico oltre alla possibilità di fornire servizi quali la consegna di pacchi e raccomandate postali. Novità significative anche per le edicole su suolo pubblico (i chioschi), che potranno vendere al proprio interno prodotti alimentari e non alimentari diversi dai prodotti editoriali, fino ad un massimo del 49% della superficie di vendita. Dalla vendita saranno comunque esclusi quei prodotti per cui è espressamente vietata la vendita su aree pubbliche. La delibera è stata approvata con 23 voti favorevoli e 7 astenuti.