Cosa succede in città- Pagina 426

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

 

Maggioranze artificiali - Sepolcri - Chiampa segretario? - (Im)presentabili

 

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Maggioranze artificiali

Dopo l’esito elettorale che non consente una maggioranza, c’è chi invoca responsabilità da parte di tutti i partiti al fine di creare una maggioranza in Parlamento comunque . Se una maggioranza e’ necessaria per avviare la legislatura eleggendo i Presidenti delle due Camere,non credo che maggioranze artificiali possano portare ad un buon governo.Grillini, Pd,centro-destra maggioritario sono alternativi e può essere solo possibile il ricorso al trasformismo parlamentare o alle ammucchiate consociative che sono l’esatto opposto della democrazia. La maggioranza governa,la minoranza controlla. Questa e’ la regola della democrazia .  Fuori da questo ambito una democrazia  seria,ma l’Italia non lo è ,sceglie il ritorno alle urne. Diede risultati disastrosi il compromesso tra Pci e Dc degli anni di piombo anche se fu una necessità . In ogni caso era un’altra epoca storica. Pensare ad un governo grillino ,immaginando di essere in Germania e non in Italia,appare un vero e proprio abbaglio.Le grandi coalizioni impongono grandi partiti,non gli agglomerati della protesta demagogica e velleitaria .
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Sepolcri
Il capitano della Fiorentina, morto trentenne nel sonno, merita rimpianto e suscita commozione,ma stupisce il  suo funerale nel tempio di Santa Croce a Firenze ,il sacrario dei grandi italiani,immortalati dal Foscolo nei Sepolcri.Tra quei marmi dormono eterni Machiavelli e Michelangelo,ad esempio ,e lo stesso Alfieri che andava ad ispirarsi per trarre dalle ceneri di quei grandi italiani gli auspici del riscatto nazionale. D’accordo che il calcio è la nuova droga che agita le menti delle masse deliranti ,ma risulta molto difficile assimilarlo alla storia italiana.Per altri versi,a Firenze non si fa nulla per valorizzare e far conoscere quella chiesa come centro morale della storia italiana. Non c’è una sola targa illustrativa delle figure che vi sono sepolte. Neppure Foscolo, i cui resti  vennero  traslati in quella chiesa , ha un ricordo. E’ anche questo lo specchio di un'Italia misera e superficiale.


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Chiampa segretario?
Sergio Chiamparino aspira anche alla segreteria del Pd. E’ incredibile che un politico che non è mai andato oltre i confini della regione che presiede,ambisca ad un ruolo in cui neppure Renzi che ha ben diversa caratura ,si è rivelato all’altezza. Passi per il magistrato Emiliano che avrebbe fatto meglio ad uscire dal PD, annullandosi per andare con Liberi ed eguali,ma Sergio è persona seria. Sembra quasi incredibile che anche lui auspichi un Governo con i grillini come Emiliano. Ma dopo il 4 marzo la febbre non è ancora sbollita. 


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(Im)presentabili
La campagna elettorale e’ stata dominata dal tema degli impresentabili ,una semplificazione stupida nata da certi giornalisti che confondono l’informazione con il killeraggio mediatico. Tutti i cittadini,lo dice la Costituzione ,hanno diritto a candidarsi .E a decidere con il voto chi sono gli ineleggibili devono essere i soli cittadini nella cabina elettorale.Certi giornalisti presuntuosi che imperversano come grilli parlanti in televisione dovrebbero tacere. Hanno diritto di criticare,ma non di demolire. Molti hanno fatto propaganda sfacciata per la grande Bonino e un’esigua minoranza li ha seguiti.Molti hanno demonizzato  per vent’anni Berlusconi ,ma la gente ha continuato a votarlo. Pensino a scrivere giornali decenti che ritrovino lettori e smettano di sostituirsi al popolo sovrano. 
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LETTERE
L’utopia di fare un governo
Ho letto con interesse il tuo articolo sulle elezioni del 4 marzo su iltorinese.it Penso che la situazione europea per quanto riguarda le elezioni dei singoli Stati sia stata inquadrata. Per il resto non sono d’accordo soprattutto sulla parte relativa a Berlusconi e la destra in genere. Per non parlare di Salvini…promettere un flat tax al 15% è solo propaganda nè più né meno del reddito di cittadinanza…per non parlare dell’immigrazione...propaganda a raffica. I 5s sono frutto della disfatta dei partiti e della loro incapacità di guardare ai problemi reali delle persone. Penso che abbiano fatto molta presa sull’elettorato arrabbiato, arrabbiato con la sinistra o pseudo-tale, magari in alcuni casi anche immaturo, ma ricordiamoci il risultato al Senato…parla chiaro. Mi astengo dal giudicarli così nel breve periodo, nonostante gli evidenti problemi, ma faccio una piccola considerazione: quelli che erano tanto “capaci” ci hanno portato, solo qualche anno fa, sull’orlo del baratro…e le cose, penso, non vadano mai dimenticate. Per quanto riguarda il PD attualmente è solo lo specchio del suo arrogante segretario pseudo-dimissionario, che non fa mai uno straccio di autocritica e no si rivolge mai alle piazze ma ai bei salotti dei teatri italiani in cui sono presenti solo i suoi adepti. Resta il fatto, non rassicurante, che la costruzione di un governo al momento sia quasi utopia…se, per una volta, terranno fede a ciò che tutti dicono continuamente in tv, sui social/internet e sui giornali…
Lucia Irene 

Pubblico integralmente questa lettera,scegliendola tra le molte ricevute.E’ l’opinione di una giovane e colta architetta .E’ un contributo al dibattito post elettorale,un invito a riflettere. Io credevo nel mio commento di essere stato abbastanza distaccato e chiaro,ma forse non ci sono riuscito.La cosa importante è che abbia suscitato un interesse e suscitato un confronto di idee .
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Analisi del voto
E’ noto a tutti che più che all’ignoranza scolastica i risultati elettorali sono dovuti al disagio sociale e alla delusione nei confronti dei partiti tradizionali. La scuola ci ha messo del suo , ma peggio hanno fatto i politici. I ceti sociali più deboli si sono sentiti – a torto o a ragione – abbandonati da chi poteva/doveva tutelarli ed hanno reagito andando a ingrossare il populismo più becero dei quamquam  che promettevano ” protezione”, avendo colto il loro malessere. I partiti tradizionali invece non hanno valutato sufficientemente tutto ciò. Credo però che grande peso sull’esito elettorale sia dovuto anche alla cultura dell’individualismo dominante nella società di oggi. Ma trattare questo argomento ,che pure considero importante perché nocivo, mi porterebbe troppo lontano. Non resta che augurarci che i prossimi governanti archivino le bandiere gonfiate degli slogan elettorali e si addentrino nella concretezza della responsabilità di Governo con tutto il valore, l’onore, l’impegno, l’onestà e la lealtà che essa richiede. Berlusconi è stato un ottimo imprenditore, intelligente, corruttore, machiavellico. Il legame con parte della DC e in particolare con Craxi e il PSI , che sosteneva finanziariamente, ha dato inizialmente impulso alle sue reti televisive con la diretta TG. Le sue televisioni sono state poi un volano di cui ha beneficiato in modo sfacciato , senza che Governi a lui contrari e Parlamento  intervenissero per eliminare il conflitto di interessi. E’ entrato in politica per difendere le sue proprietà aziendali, specialmente Rete4 che temeva di dover cedere ad acquirenti esterni alla sua cerchia familiare. Al Governo è stato coerente con i suoi scopi: prima se stesso e le sue aziende poi il resto. Quindi si è ” massacrato” da solo sia in Italia che all’estero, dove la recente accoglienza è stata cortese ma di facciata.
Gino Bressa 
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 Pubblico integralmente anche questa lettera che parte dall’analisi del voto del 4 marzo. Il dott. Gino Bressa e’ persona molto autorevole che ha maturato un’esperienza professionale di alto livello. La sua opinione merita molta attenzione anche perché si tratta di un uomo colto, non schierato, e acuto analista dei fenomeni sociali, senza le deformazioni ideologiche prevalenti.
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scrivere a quaglieni@gmail.com

Donne in festa tra visite ai musei e cene. E la Regione presenta la app anti-violenza

Giovedì 8 marzo, ecco una panoramica sulle principali iniziative a Torino

Ore 9.30 – presso la Sala stampa della sede regionale di Piazza Castello a Torino – Monica Cerutti, assessora ai Diritti e alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, presenterà durante una conferenza stampa un’applicazione per telefonia mobile che è stata studiata come strumento per il contrasto alla violenza sulle donne; verrà inoltre presentato il monitoraggio dei centri antiviolenza

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Alle ore 16.10, in occasione della Festa della Donna, il Museo Egizio – in via Accademia delle Scienze 6 – organizza la visita guidata “La donna al tempo dei faraoni”, per conoscere e approfondire il ruolo e l’immagine della donna in ogni ambito dell’esistenza di questa affascinante civiltà. A partire dalla dimensione quotidiana fino alla sfera funeraria e attraverso un dettagliato esame dei corredi rinvenuti nelle tombe, il percorso si soffermerà sugli equilibri tra maschile e femminile nelle differenti situazioni della vita di tutti i giorni.

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Giovedì 8 marzo  dalle ore 10 alle 19, in occasione della Festa della Donna, per tutta la giornata il MAUTO offrirà l’ingresso a prezzo ridotto – 8 euro anziché 12 euro – per tutte coloro che vorranno visitare il Museo.

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In occasione della Festa della Donna, giovedì 8 marzo 2018, il Museo Nazionale del Risorgimento offrirà l’ ingresso gratuito a tutte le donne. Alle ore 16 verrà proposta la visita guidata Il Risorgimento delle donne”dedicata al ruolo delle donne nella storia dell’Ottocento. E’ il periodo in cui le donne cominciano a ritagliarsi degli spazi pubblici, fuori dal “focolare domestico” e dall’ambito esclusivamente privato. Il Risorgimento va letto dunque anche come un momento di nuova consapevolezza delle donne, che iniziano a credere e sperare nella propria emancipazione, maturando una coscienza politica e sviluppando, accanto alle virtù tradizionali di madri e di mogli, nuove virtù civiche di cittadine dello Stato unitario. La visita guidata avrà un costo di 4 euro per tutti i visitatori, anche per le donne.

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Eataly è femmina, si sa. Per questo giovedì 8 marzo Eataly Lingotto dedica una serata alle donne. Una sala del Ristorante sarà il palcoscenico per una cena particolare: l’appuntamento è alle ore 19.45 con “Il banchetto delle dame”.

Una serata pensata come alternativa alle classiche proposte per la Festa della donna: una cena tra amiche in un’atmosfera insolita, tra piatti sfiziosi e chiacchiere. Le partecipanti siederanno in tavoli conviviali in un ambiente informale e assaggeranno un menu esclusivo pensato per l’occasione dagli chef di Eataly per esaltare con la scelta degli ingredienti e le ricette, la femminilità anche a tavola.

Ospite d’eccezione sarà lo scrittore e avventuriero veneziano Giacomo Casanova, che frequentò le corti europee sotto varie vesti, lasciando nelle famose “Memorie” un vivace quadro dei costumi e degli intrighi dell’epoca. 

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L’8 marzo si svolgerà a Rivoli (TO) l’ottava tappa di Incipit Offresi, il talent letterario per aspiranti scrittori più grande d’Italia. Un modo originale per celebrare la donna nel giorno della sua festa, all’interno della biblioteca civica rivolese che porta il nome di una grande figura femminile del ‘900: Alda Merini. Mai come per questo ottavo appuntamento le “quote rosa” sono state così alte: c’è solo un uomo nella rosa dei candidati (un papà che si presenta in coppia con la figlia), tutte donne le altre aspiranti scrittrici, tra cui una giovanissima di 12 anni. Un 8 marzo diverso ed originale, un’occasione speciale per ascoltare la voce delle donne che, sul palco di Incipit Offresi, mostreranno il loro talento cercando di guadagnarsi l’ambita semifinale.

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E’ alla bellezza femminile, intesa nel suo senso più universale, che Torino Outlet Village vuole dedicare la Festa della Donna, non solo per l’8 marzo, ma per una quattro giorni di iniziative speciali che vedranno protagoniste le donne da giovedì 8 a domenica 11 marzo.

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Ore 21   Hub multiculturale Cecchi Point, via Antonio Cecchi 17 – Torino. Un piatto di gnocchi, un bicchiere di vino e uno spettacolo di improvvisazione teatrale. È questa la proposta delGiovedì Gnocchi, la rassegna amatoriale a cadenza mensile che vede protagonisti, sul palco, il gruppo amatori della compagnia di improvvisazione teatrale Quinta Tinta e, in cucina, i Cuochi Volanti. Giovedì 8 marzo gli attori portano in scena uno spettacolo improvvisato in tema Festa della donna. Quali sono le cose che le donne dicono e che gli uomini non capiscono? Cosa capiscono gli uomini delle donne e cosa leggono in un’espressione, in un viso?La serata inizia con un bicchiere di vino e un piatto di gnocchi preparato dai Cuochi Volanti, progetto tutto torinese di cucina a domicilio (www.cuochivolanti.it).

Giovedì nero dei trasporti, nuovo sciopero di 24 ore in arrivo

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Gtt comunica le notizie importanti da conoscere per affrontare lo sciopero nazionale di 24 ore del settore trasporti
Nella giornata di giovedì 8 marzo 2018 è previsto uno sciopero di 24 ore a cui aderisce l’organizzazione sindacale USB–Lavoro Privato.
Il servizio sarà comunque garantito nelle seguenti fasce orarie:
– Servizio urbano e suburbano della Città di Torino: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00;
– Metropolitana: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00;
– Autolinee extraurbane: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30;
– sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana) e sfmA Torino-Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30.
Si precisa che, qualora lo sciopero venisse confermato, le limitazioni alla circolazione dei veicoli privati previste nella stessa giornata dai provvedimenti antismog saranno revocate. Aggiornamenti:
(foto: il Torinese)

ITALIA’S GOT TALENT CERCA TALENTI CON LA SCUOLA DI CIRCO

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Lo staff della nota trasmissione televisiva sarà il 10 e l’11 marzo a Torino nello Spazio FLIC.
Nella sede centrale di via Magenta l’11 marzo ci sarà anche al 7^ Festa dell’Acrobatica


10 e 11 marzo 2018
Spazio FLIC, via Niccolò Paganini 0/200, TORINO
Non si tratta di eventi pubblici. L’ingresso è riservato agli iscritti al casting

11 marzo 2018, dalle ore 16 alle 20 – VII Festa dell’Acrobatica
Reale Società Ginnastica e FLIC Scuola di Circo, via Magenta 11, TORINO
Ingresso gratuito


Il 10 e l’11 marzo 2018 lo staff di Italia’s Got Talent sarà a Torino, dove ha scelto lo Spazio FLIC della FLIC Scuola di Circo per vedere i migliori talenti della penisola in azione.
Per la nuova edizione della trasmissione televisiva si cercano talenti a 360 gradi senza limiti di etàmusicisti, ballerini, acrobati, inventori, comici, giocolieri, arti digitali, arti sceniche, maghi/illusionisti, artisti di strada, atleti dal mondo dello sport, artisti con animali, arti della tradizione e folklore.  

Per iscriversi alle selezioni è necessario scrivere all’indirizzo igtcasting@fremantlemedia.it con oggetto “Torino” e inserendo i propri dati, numero di telefono ed il tipo di esibizione che si intendete presentare.
Gradito, ma non indispensabile, un breve video dimostrativo da allegare
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La VII Festa dell’Acrobatica
Oltre alle selezioni di Italia’s Got Talent, domenica 11 marzo 2018 è in programma la VII Festa dell’Acrobatica “Una Domenica a testa in giù” con apertura straordinaria della Reale Società Ginnastica di Torino (RSGT) e della sua FLIC Scuola di Circo con attività rivolte ad adulti e ragazzi dai 16 anni in su.
Un appuntamento a cadenza mensile che sta riscuotendo un grande successo, offrendo un pomeriggio alla scoperta di tutta l’acrobatica possibile, ad ingresso libero, con molti istruttori disponibili a far praticare l’acrobatica a terra, a coppie e di gruppo, il trampolino elastico, discipline aeree (tessuti, cerchio, corda, trapezio, trapezio ballant), verticali e palo cinese. E’ anche possibile visitare la sala dei trofei, la mostra storica e la sede stessa, una palazzina di 2.500 mq su cinque piani, nel pieno centro di Torino. 
Dalle ore 15 alle ore 19 sono in programma le attività rivolte ad adulti e ragazzi dai 16 anni in su.
Dalle 19.00 in poi ci sarà “Palco Aperto”, un’occasione rivolta ad allievi, amatori e professionisti circensi che vogliono presentare al pubblico il work in progress di un progetto artistico, al termine del quale ci sarà un momento conviviale di condivisione e dialogo con il pubblico.

Boom di visite ai Musei Reali nella domenica gratuita

In occasione di Domenica al Museo, giornata di ingresso gratuito nei musei e aree archeologiche statali che si ripete ogni prima domenica del mese, i Musei Reali di Torino ieri hanno accolto complessivamente 5.472 visitatori. I Musei Reali di Torino sono situati nel cuore della città e propongono un affascinante itinerario di storia, arte e natura che si snoda attraverso 50.000 metri quadrati, con testimonianze che datano dalla Preistoria all’età moderna. Il complesso sorge attorno a quello che fu il primo Palazzo Reale d’Italia, abitato stabilmente dai Savoia fino al 1865. All’edificio, già residenza dei sovrani, si aggiungono l’Armeria e la Biblioteca, la Cappella della Sindone, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità e i Giardini. Tutti i diversi spazi fanno parte di un unico complesso museale, tra i più estesi d’Italia, visitabile con un unico biglietto. Fanno parte dei Musei Reali anche la piazzetta Reale e le Sale Chiablese situate al piano terra del palazzo omonimo e destinate alle esposizioni temporanee.

 

(foto: il Torinese)

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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Andare a votare, malgrado neve e freddo – Un’operazione poco felice e assai poco Gentile – Un libro molto discutibile sul ‘68 – Carlo Ripa di Meana intellettuale controcorrente

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Andare a votare, malgrado neve e freddo
E’ stato un grave errore indire elezioni politiche in inverno. Non c’era ,tra il resto, nessuna ragione per farlo perché, bene o male, c’è il governo Gentiloni che governa il Paese senza infamia con un ministro dell’interno degno di questo nome. Sarebbe bastato scaricare il ministro degli esteri fantasma Alfano che neppure di fronte alla prepotenza di Erdogan nei confronti dell’ENI a Cipro è stato capace di proferire parola. Ma non c’era ragione di votare il 4 marzo. La neve ha impedito una degna chiusura della campagna elettorale,il freddo può ostacolare la partecipazione al voto,già in pericolo per altri motivi di disaffezione,per non dire di chi vuole astenersi o annullare la scheda.  Un invito soltanto:Andiamo a votare, qualunque sia il tempo. Votiamo per chi riteniamo il meno peggio, perché il meglio non c’è. Forse il meglio non c’è mai stato.Votiamo i simboli perché gli uomini e le donne candidate sono spesso deludenti.Le candidature blindate sono troppe e di basso profilo. Ma non dobbiamo privarci di un diritto costituzionale. Il voto sarebbe anche un dovere civico,ma oggi è soprattutto un diritto. Per far sentire,malgrado tutto,la nostra voce di cittadini delusi,tartassati,amareggiati,ma pur sempre cittadini.  Nei collegi uninominali un voto, un solo voto in più o in meno, può decidere l’eletto. In questo senso anche la nostra scheda e la nostra croce è importante.

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Carlo Ripa di Meana intellettuale controcorrente

E’ mancato a Roma Carlo Ripa di Meana, politico e intellettuale controcorrente. Molti giornali lo hanno ricordato come marito di Marina, lo stravagante personaggio mancato due mesi fa  ,di cui Carlo fu profondamente innamorato per tutta la vita. Aveva avuto esperienze politiche diverse. Fu  ministro e deputato al Parlamento europeo. Fu socialista a fianco di Craxi, salvo poi abbandonarlo e riconoscerne, dopo la morte, il rilievo storico. Di lui si potrebbe dire e scrivere  molto, ma va ricordato soprattutto come presidente della Biennale veneziana  del dissenso che squarciò il velo dell’ipocrisia sul mondo comunista che calpestava i diritti umani più elementari. Gli intellettuali italiani allora erano quasi tutti comunisti o compagni di strada del Pci e fingevano di non sapere e di non vedere cosa fosse l’URSS .In quegli anni la tessera del Pci era il passaporto per il successo nei giornali, nell’università , nel mondo editoriale. Ripa di Meana steccò nel coro ed aiuto ‘ altri a farlo. Per questo suo coraggio va ricordato con gratitudine.

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Un’operazione poco felice e assai poco Gentile
Ho comprato il primo libro dedicato ai protagonisti della Grande Guerra messo in edicola dal Corriere della Sera. La collana veniva presentata come una nuova iniziativa editoriale, invece è la ristampa di libri già pubblicati nel 2015 per il centenario dell’ingresso in guerra. Un inganno. Ho sfogliato il volumetto dedicato a Vittorio Emanuele III ed ho subito notato che si tratta della mera riproposizione dell’infelicissimo libretto di Pierangelo Gentile, un giovane che non va confuso con il famoso storico Emilio Gentile.E’ un giovane di belle speranze,ma soprattutto con molti appoggi autorevoli che gli hanno consentito di emergere. Scrive anche bene,ma la ricerca storica è ben altra cosa.Sporcarsi le mani negli archivi è il duro mestiere che il divulgatore Gentile non conosce abbastanza.  Ha ripubblicato il medesimo libretto del 2015,senza neppure una variazione. Un’operazione da piccola casa editrice che cambia la copertina e ricicla libri vecchi ,facendoli passare per nuovi.  Gentile non ha neppure avuto il buon gusto di eliminare la pagina 79 nella quale cita una diceria infame e falsa :la regina Elena,donna di elette virtù,riconosciute da tutti,avrebbe avuto tradito il marito con il precettore del principe Umberto,l’ammiraglio Bonaldi. Una cosa del genere ad altri che non si chiamino Gentile non sarebbe stata permessa senza la sanzione della comunità scientifica.  Con i pettegolezzi e con le falsità non si fa la storia. Si può,al massimo, scrivere un articolo per “Novella 2000”.Ma il “Corriere della Sera” è il maggior quotidiano italiano!

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Un libro molto discutibile sul ‘68

Gian Vittorio Avondo ha pubblicato un libro per le edizioni del Capricorno dedicato al ’68 a Torino. Dopo cinquant’anni, ci sarebbero le distanze per tentare un discorso storico,ma il libro è di fatto un’apologia delle ragioni dei sessantottini. Un libro mal congegnato che parte da troppo lontano (i tafferugli di piazza Statuto del 1962) e non giunge ad analizzare il nesso che lega il ’68 al terrorismo attraverso i movimenti estremisti che nacquero dalla contestazione ,a partire da Lotta Continua. Che ci sia un rapporto tra le lotte operaie novecentesche con gli estremismi sessantottini e post sessantottini lo afferma Avondo ,ma è tutto da dimostrare. I ragazzi di buona famiglia che decisero di diventare contestatori non avevano nessun rapporto con la classe operaia torinese della prima metà del secolo scorso. Quelle che Avondo chiama le <<avvisaglie degli anni anni di piombo>> sono un qualcosa di molto più pesante ed evidente. Le grandi battaglia civili sono state certo anche il frutto del ’68,ma soprattutto dell’impegno di uomini come Marco Pannella che costrinse la sinistra ad impegnarsi,ad esempio, sul terreno del divorzio,mentre il Pci era molto tiepido per non turbare i rapporti con i cattolici. C’è un’osservazione nel libro di Avondo che merita di essere evidenziata:egli riconosce onestamente che i contestatori di cinquant’anni fa ebbero una certa cultura perché <<ultimi figli della scuola gentiliana>>. Di lì in poi la cultura e la scuola di massa,voluta dal ’68, provocarono il degrado. Infatti i ragazzi del ‘68 avevano una buona cultura perché formati nella scuola che vollero combattere e contribuire a distruggere. Quella generazione fu l’ultima a frequentare una scuola piena zeppa di esami e superò un esame di maturità che restava un incubo per molti anni. Se lo si superava, si era davvero maturi.

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LETTERE   scrivere a quaglieni@gmail.com

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Il castello di Moncalieri

Finalmente il castello di Moncalieri e’ di nuovo visitabile dopo troppi anni di chiusura.Perche ‘ abbia subito l’incendio ancora oggi resta un mistero. Sarebbe importante sapere il perché di tanti ritardi. Ma dobbiamo essere contenti della buona notizia .      Barbara Giuliani                                                                                                                                       
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E’ uno dei tanti misteri italiani e piemontesi. Ricordo che accusarono anche i Carabinieri di stanza nel castello in modo davvero fantasioso per l’incendio .Andrebbero anche ricordati i ritardi paurosi nei lavori di restauro. Anche in questo campo poco impegno e insufficienti risorse. L’importante è che oggi sia visitabile .Voglio evidenziare il ruolo positivo del Comune di Moncalieri e del suo assessore alla Cultura Laura Pompeo che adesso sta anche cercando di recuperare l’arredo disperso un po’ al Quirinale,un po’ a Stupinigi ,un po’ in altre sedi. E’ una reggia sabauda importante, per troppi anni trascurata .Laura Pompeo e’ persona colta e sensibile. Simile a lei vedo l’assessore alla cultura di Venaria Reale Antonella Bentivoglio d’Aflitto .Settimo torinese che rappresentava un ‘eccellenza e’ invece decaduta . Troppa politica ideologica uccide .

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Democrazia e rigurgiti di violenza

Cosa pensa del militante di CasaPound massacrato a Livorno mentre attacca un manifesto? E’ un fatto gravissimo.                                                                                     Tiziana Faci
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Si’ , e ‘ un fatto gravissimo e su questi fatti ho scritto durante la campagna elettorale. La Legge Scelba che vieta la ricostituzione del disciolto partito fascista ,va applicata dalla Magistratura e non è pensabile che per vie brevi si voglia lo scioglimento di Casa Pound ricorrendo alla violenza e alla intimidazione . La democrazia ha regole ferree soprattutto in campagna elettorale. Se poi CasaPound avesse anche un solo eletto al Parlamento , il discorso si complicherebbe. La nostalgia del fascismo e’ causata anche dal malgoverno,dalla corruzione,dalla crisi economica e dal non governo in materia di immigrazione incontrollata . Affidare l’antifascismo ai teppisti incappucciati livornesi appare davvero una follia, come una follia e’ non equiparare ad ogni effetto l’estremismo dei centri sociali con l’estremismo opposto .La democrazia si difende con la legalità repubblicana e la fermezza dello Stato. Carlo Casalegno docet.

Comune, la Giunta approva il bilancio di previsione 2018-2020

La giunta municipale  ha approvato  il bilancio di previsione 2018-2020, che delinea  entrate e  spese della Città. Il documento andrà all’esame delle commissioni consiliari e della Sala Rossa per l’approvazione. Si registra un equilibrio dei conti  nel rispetto delle indicazioni della Corte dei Conti. Palazzo Civico spiega in una nota che l’obiettivo è tentare di risanare i conti con la necessità di garantire l’ offerta dei servizi a cittadini e imprese e contribuire allo sviluppo economico.

Elezioni Politiche 4 marzo: info su voto e tessere elettorali

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Domenica 4 marzo, dalle ore 7 alle ore 23, si svolgeranno le operazioni di voto per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica

La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che, in caso di tessera smarrita o con gli spazi tutti timbrati, occorre richiedere un duplicato o una nuova tessera. Per ottenere la nuova tessera elettorale, è necessario presentarsi allo sportello dell’ufficio elettorale o dell’anagrafe di circoscrizione con la tessera elettorale da sostituire e un documento d’identità in corso di validità. Il rilascio della nuova tessera è immediato.

La tessera elettorale può essere richiesta:

1) all’ufficio anagrafico della circoscrizione di residenza nel normale orario di apertura:

·  Circ. 2 – Strada Comunale di Mirafiori, 7

·  Circ. 2 – Via Guido Reni, 102

·  Circ. 3 – C.so Racconigi, 94

·  Circ. 3 – Via De Sanctis, 12

·  Circ. 4 – Via Carrera, 81

·  Circ. 5 – Piazza Montale, 10

·  Circ. 5 – Via Stradella, 192

·  Circ. 6 – Piazza Astengo, 7

·  Circ. 6 – Via Leoncavallo, 17

·  Circ. 7 – C.so Vercelli, 15

·  Circ. 8 – Via Campana, 30

·  Circ. 8 – C.so Corsica, 55

2) all’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20 – piano rialzato (dal lunedì al giovedì dalle 8.15 alle 15.00 e il venerdì dalle 8.15 alle 13.50);

3) prenotando un appuntamento in un giorno e ad un orario preciso all’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20 (per i possessori della card Torino facile collegandosi al sito https://servizi.torinofacile.it/cgi-bin/sportellofacile/index.cgi).

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Trasferimento di residenza o rettifica delle generalità: l’elettore riceve al proprio domicilio – dagli agenti della Polizia Municipale – la nuova tessera elettorale e contestualmente restituisce la vecchia. In caso di mancato recapito, la tessera può essere ritirata presso l’ufficio elettorale a partire dal sesto giorno antecedente la data della votazione. Oltre all’interessato può provvedere al ritiro un familiare convivente munito del proprio documento di riconoscimento. Cambio di indirizzo, variazione del luogo di votazione o della sezione elettorale: l’elettore riceve al domicilio un tagliando adesivo da applicare sulla tessera elettorale. Anche in questo caso, se per qualche disguido l’etichetta non fosse arrivata a casa, sarà sufficiente rivolgersi all’ufficio elettorale. I nuovi maggiorenni, al compimento del 18° anno di età, sono iscritti nelle liste elettorali del Comune e ricevono al domicilio la tessera elettorale. In caso di mancato recapito, a partire dal sesto giorno antecedente la data della votazione, l’interessato o un familiare convivente, munito del proprio documento di riconoscimento, può ritirare la tessera presso l’ufficio elettorale.

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Gli uffici del servizio elettorale si trovano in corso Valdocco 20.
Tel. 011.01125245 – 011.01125229

Ulteriori informazioni: http://www.comune.torino.it/elezioni

 

pv – www.comune.torino.it

“Arma il prossimo tuo. Storie di uomini, conflitti, religioni”

Le guerre in nome di Dio. Dal 1 marzo al Museo Nazionale del Risorgimento di  Torino

Il Museo Nazionale del Risorgimento di  piazza Carlo Alberto a Torino ospiterà, dal 1 marzo al 1 maggio 2018,  la mostra fotografica “Arma il prossimo tuo. Storie di uomini, conflitti, religioni”. Un racconto in centodieci scatti realizzati dai fotoreporter Roberto Travan e Paolo Siccardi  che svela un aspetto finora poco indagato: la fede in Dio e il dovere di combattere in suo nome, oggi come ieri.La mostra è organizzata dal Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, in collaborazione con il Consiglio regionale del Piemonte, con il supporto di Fujifilm Italia. Le foto di Siccardi e Travan

catturano l’attenzione e generano forti emozioni. A condurre il visitatore le parole del giornalista e inviato Domenico Quirico: “Queste foto sono lampi di crudo dolore. La guerra e i segni di Dio: piccoli e grandi, pendagli e lapidi, chiese e moschee, segni tracciati sui muri e scritte che gridano dio come documentano

queste fotografie strazianti che grondano ancora dolore. La fede ottiene dall’essere umano ciò che nessun’altra dottrina ha mai ottenuto. Nel bene e nel male”. Roberto Travan, giornalista professionista e fotografo indipendente si è specializzato inreportage di guerra e sociale. I suoi lavori sono stati pubblicati principalmente da La Stampa – giornale in cui lavora dal 1989 – e tradotti in diverse lingue. Paolo Siccardi, giornalista e fotoreporter free-lance, è autore di diversi libri e mostre fotografiche e collabora da anni con il settore Esteri del settimanale Famiglia Cristiana. I suoi reportage, prevalentemente a carattere sociale, sono stati pubblicati dalle più importanti testate giornalistiche: il Venerdì di Repubblica, Time International, Der Spiegel, Geo

Japan, The Guardian, Courrier International. I due fotoreporter hanno selezionato tra le centinaia di fotografie scattate in conflitti sovente lontani dai riflettori dell’informazione: le vittime nei campi di battaglia, i villaggi depredati, i profughi in fuga. Repubblica Centraficana, Sud Sudan, Kosovo, Siria, Afghanistan, Israele, Ucraina: sono solo alcuni dei luoghi del mondo devastati negli anni più recenti e ancora oggi da guerre. Conflitti innescati da motivi diversi (politici, economici, etnici), ma tutti accomunati

da una sottile linea rossa, non sempre visibile, capace però di alimentare tensioni e drammi che per questo paiono non poter finire: la religione, il dovere di combattere in nome di Dio. Nasce da qui “Arma il prossimo tuo. Storie di uomini, conflitti, religioni”, con foto che raccontano le testimonianze raccolte nelle trincee, nelle chiese e nelle moschee distrutte, tra le popolazioni ridotte in miseria e disperazione. Un progetto ambizioso e innovativo, teso a  fare emergere i modi in cui la fede viene vissuta nelle zone teatro di conflitti. Un’idea originale che sfrutta appieno il potere delle immagini rispetto ad altri mezzi di comunicazione. Il linguaggio scelto infatti è quello della fotografia di reportage, genere che coniuga ricerca personale e rigore giornalistico e garantisce una narrazione omogenea e profonda, in linea con la tradizione del  fotogiornalismo di guerra. L’esposizione è suddivisa in quattro macro aree,luoghi in cui si continua a pregare. E a uccidere – e morire – in nome di Dio: i Balcani (Bosnia, Serbia, Kosovo, Albania); l’Europa e il Caucaso (Ucraina, Nagorno-Karabakh); il Medio Oriente (Afghanistan, Iraq, Cisgiordania, Golan, Siria, Isreale,) e l’ Africa (Repubblica Centraficana, Sud Sudan). “Questa iniziativa rientra in un ampio progetto di diffusione della cultura fotografica e documentaristica, di cui siamo promotori da anni ”,afferma Guglielmo Allogisi, della Fujifilm Italia. “E’ necessario far riscoprire a un pubblico sempre più vasto

l’importanza dell’immagine, sia come mezzo espressivo sia come linguaggio artistico, affermandola come pratica sociale.  Il Museo Nazionale del Risorgimento offre la giusta cornice per esporre il momento storico che stiamo vivendo”. La mostra sarà visitabile dal 1 marzo al 1 maggio 2018, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18(ultimo ingresso ore 17.00), lunedì chiuso. Biglietto unico mostra + museo: 10 euro, ridotto 8 euro. Gratis con abbonamento Musei e altre card.Info: www.museorisorgimentotorino.it.

M.Tr.