Cosa succede in città- Pagina 426

Quale futuro per il Moto velodromo di corso Casale?

Nei giorni scorsi, durante i lavori  della Commissione Urbanistica, in seduta congiunta con la Commissione Cultura e Sport, è stato discusso il tema sul futuro del Motovelodromo di corso Casale

In merito alle prospettive di recupero e uso dell’edificio storico (il Motovelodromo è testimonianza viva di imprese sportive straordinarie e un manufatto architettonico di pregio, vincolato in gran parte dalla Soprintendenza) è stata approfondita l’interpellanza presentata lo scorso febbraio dal consigliere dei Moderati, Silvio Magliano, per conoscere le intenzioni e i progetti dell’esecutivo di Palazzo civico per l’impianto.  Per la struttura dedicata a Fausto Coppi, l’Amministrazione Comunale sta elaborando un bando che sarà pubblicato nei prossimi mesi, rivolto in via prioritaria ad associazioni o enti, che nel gestire attività aggregative sportive e culturali, siano in condizione di curarne la manutenzione integrale delle parti storiche e degli spazi circostanti, in concorso con il Comune.  A sottolineare l’azione di Palazzo Civico dedicata a preservare la struttura di Corso Casale 144 – insieme agli assessori allo Sport, Roberto Finardi, e al Patrimonio, Sergio Rolando (che a febbraio rispose in Aula a Magliano), – è stato il vice sindaco Guido Montanari, che ha sottolineato: “Siamo fermamente impegnati a fare tutto il possibile e al più presto, affinché il Motovelodromo recuperi il decoro necessario e continui a svolgere il compito di ospitare manifestazioni aggregative e polivalenti. Desideriamo procedere al restauro della struttura e delle pertinenze verdi circostanti – ha concluso il vice sindaco – restituendole a funzioni associative e sportive con punti di ristorazione e piccole attività commerciali”. Il consigliere Magliano ha manifestato perplessità sulla fattibilità economica del progetto della Giunta: “Mi auguro – ha detto al termine della Commissione – che tra due anni non ci si trovi nella stessa precaria situazione di oggi”. Il presidente della Commissione Urbanistica, Damiano Carretto, ha espresso soddisfazione per la predisposizione di un bando, in particolare per il mantenimento delle finalità sportive dell’impianto: “Fatto che smentisce – ha detto – coloro che pensavano a prospettive di uso commerciale della struttura”.

 

R.T. – Ufficio stampa del Consiglio comunale

Porta Nuova, palazzo delle Poste di via Nizza: il degrado avanza

Più di un lettore ci ha segnalato nelle scorse settimane lo stato di degrado che caratterizza il tratto di marciapiede che, in via Nizza, costeggia il palazzo delle Poste

 

L’edificio littorio è quello che ospita anche gli uffici delle Ferrovie. A due passi dalla stazione di Porta Nuova, un cero gioiello architettonico dopo il recente restauro, lo spettacolo per i torinesi e i turisti che passano numerosi da quelle parti è a dir poco desolante. Lo abbiamo verificato anche noi e ve lo documentiamo con le foto che vedete. Sporcizia, erbacce, rifiuti. Qualcuno intervenga, l’immagine della città risente negativamente anche di questi spiacevoli dettagli.

Il Torinese

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Dopo le ferie torna la “Festa dei vicini” per socializzare in condominio

“Prima di scegliere una casa nuova scegli il nuovo vicino” (proverbio arabo)

Per l’undicesimo anno consecutivo la Città di Torino e l’Agenzia Territoriale per la Casa aderiscono alla rete dei partecipanti alla Giornata Europea dei Vicini: l’appuntamento torinese è fissato per sabato 16 e domenica 17 settembre. Nata nel 1999 nel 17° Arrondissement di Parigi, su iniziativa di Atanase Périfan e dell’associazione Paris d’Amis, la Giornata Europea dei Vicini è promossa dall’associazione European Neighbour’s Day ed è un appuntamento ormai consolidato, che si prefigge di contrastare l’isolamento e l’individualismo che troppo spesso caratterizzano i quartieri e i condomini delle grandi città. I numeri sono importanti: 20 milioni di partecipanti, distribuiti in 36 Paesi, 1400 partner. In Italia, la Festa è patrocinata da Anci e Federcasa, l’associazione nazionale degli enti di edilizia sociale.

PORTE APERTE” L’AEROPORTO DI TORINO TORNA AD ACCOGLIERE BAMBINI E RAGAZZI

Torna “Aeroporto a Porte Aperte”, l’iniziativa tanto attesa in cui l’Aeroporto di Torino si apre al pubblico delle famiglie per far scoprire ai bambini tutti i segreti dell’aeroporto

L’evento, che si terrà il 9 e 10 settembre, offre l’occasione di conoscere meglio il funzionamento dell’aeroporto: sarà possibile osservare da vicino gli aerei, osservare i rapaci del servizio di Falconeria e vedere come lavorano i Vigili del Fuoco e le unità cinofile della Guardia di Finanza. In mostra anche i piccoli velivoli per l’addestramento degli studenti della scuola di volo.

Due le novità di quest’anno: grazie alla collaborazione con  Leonardo, la visita comprenderà il padiglione dello stabilimento di Caselle che si affaccia sulla pista, dove verranno mostrati alcuni velivoli storici e infine, il percorso terminerà nella Sala Imbarchi dell’Atrio Partenze, un’area completamente rinnovata con tanti nuovi negozi e punti ristoro, per vivere un’esperienza da veri passeggeri.

Le iscrizioni ad “Aeroporto a Porte Aperte” potranno essere effettuate esclusivamente online nella sezione dedicata del sito www.aeroportoditorino.it a partire da martedì 5 settembre alle ore 12.00. I posti sono limitati e si esauriscono molto velocemente.

L’evento è dedicato ai bambini e ai ragazzi minorenni accompagnati da un adulto.

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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Villaggio olimpico occupato – Eugenio Comencini l’allegria del colore – Elitaxi per Torino in 45 minuti – Settembre Giacosiano

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Villaggio olimpico occupato 
Negli scantinati dell’ex villaggio olimpico vivono e lavorarono centinaia di persone. La situazione è esplosiva. Nessuno fa nulla di concreto per risolvere il problema dell’occupazione abusiva ,bloccati dal buonismo che pervade paralizza ogni iniziativa volta a ripristinare l’autorità dello Stato. Sono 4 anni che hanno occupato le palazzine che oggi sono in condizioni pietose,da abbattere. Chi abita nelle vicinanze non tollera più l’impotenza delle autorità e i gravi disagi a cui sono sottoposti cittadini italiani che lavorano e pagano le tasse regolarmente,ma si sentono abbandonati dallo Stato. Hanno persino fatto un film sugli occupanti che verrà presentato al festival di Venezia. Hanno avuto il tempo di fare un film,ma quel tempo non è stato usato per risolvere un problema incandescente della nostra città.

 

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Eugenio Comencini l’allegria del colore 

Si chiude l’11 settembre a Murazzano una bella mostra di Eugenio Comencini (Savona 1939/Torino 2015 ) ,artista contemporaneo  minore, docente all’Accademia  Albertina di Belle Arti,dopo aver svolto studi classici ed essersi laureato in architettura. Amava giocare con i colori e le immagini,molta parte della sua opera non si può considerare impegnata, anche se appartenne ,quasi a pieno titolo, al clima contestativo sessantottino,pur facendo parte  anagraficamente della generazione nata prima della II Guerra Mondiale. Era un po’ fazioso,io lo ricordo ironizzare bonariamente su di me, quando mi sorprese a leggere “Il Giornale” di Montanelli nel 1974 che per molti di noi fu una bandiera di libertà. Rosario Romeo arrivò a tenerlo in tasca quando era alla “Sapienza” a Roma,sfinito per le contestazioni violente a cui era sottoposto,ma certo né indebolito né sconfitto.Comenicini queste cose non poteva capirle.La Savona da cui proveniva era quella “rossa” di subito dopo la guerra. Architettura era un covo rossissimo in cui venne attizzato il fuoco della contestazione e la demagogia degli esami di gruppo.Una volta lo vidi,già pittore abbastanza affermato, distribuire volontatini del PCI davanti ad una scuola. Il giorno dopo lo incontrai per strada e gli chiesi in modo un po’ beffardo se si era divertito. Non era possibile che un uomo intelligente come lui potesse ancora sostenere Novelli. Era un piacevole commensale,mangiava e beveva gargliardamente,era allegro,aveva la battuta mordace. Un mia amica quasi lo temeva e si censurava nel parlare. Era un compagnone piacevole a tavola,molto meglio di quando faceva il compagno in piazza.Fece anche delle celebri etichette per note case  vinicole. La critica Claudia Girardello ha scritto di lui: <<Comencini era il brio in formula cromatica: questo il suo modulo pittorico. Spirito curioso, innamorato della vita, l’artista coinvolge se stesso e lo spettatore in una ballata di colori che nella visione serena di un’umanità quotidiana non mira a metafisiche disquisizioni, piuttosto ad una scanzonata proposta di equilibrata analisi del reale. È l’animo per nulla inquieto di chi trastulla se stesso per emozionare il riguardante>>.

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Elitaxi per Torino in 45 minuti

L’aeroporto Panero di Villanova d’Albenga e’ rimasto per tanti anni inattivo. Il ministro Scajola era riuscito a rivitalizzarlo con due linee giornaliere per Roma. Lo accusarono di averlo fatto pro domo sua . In effetti, non c’era l’utenza necessaria e le due linee vennero presto chiuse . L’albenganese ha una forma mentis poco dinamica,pesano su di lui le origini contadine. Non seppe cogliere l’immensa opportunità di un collegamento aereo. Adesso funziona da poco un servizio di elicottero con possibilità di viaggi a Torino in 45 minuti, Milano, Montecarlo ,Roma. Il volo Torino- Albenga costa circa 3000 euro e costa 400 euro a persona se si trovano 7 viaggiatori con cui dividere la spesa . Resta un’ opzione di élite che può solo toccare un albergo di Alassio e lo splendido resort “La Meridiana” di Garlenda ,l’albergo migliore dell’intero Ponente ligure. Per i poveri cristi valgono l’autostrada che si intasa sempre più spesso e la ferrovia che è sempre più simile ad una tradotta di cent’anni fa che-unica consolazione -, invece di portare al fronte,porta al mare. La politica regionale ligure non ha mai saputo guardare lontano. E i risultati si vedono .

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Settembre Giacosiano

Il sindaco Paola Gamba e’ un amministratore molto attento al suo territorio e alla sua storia Collereto Giacosa, già Collereto Parella. Il cittadino illustre fu il commediografo e giornalista Giuseppe Giacosa, molto apprezzato in Piemonte  e in Italia che ebbe rapporti con i maggiori letterati europei della sua epoca,in primis Tolstoj. Fu anche direttore del settimanale culturale “La lettura” fino alla sua morte nel 1905. Era nato nel 1847,una generazione risorgimentale. A chiamarlo  alla “Lettura ” fu il genero e fondatore del “Corriere della sera ” Luigi Albertini. A Collereto alcuni insigni famiglie si imparentarono tra loro : i Carandini,gli Albertini,i Giacosa ,i Cattani,i Ruffini,i Croce. Fu un’esperienza unica . L’Italia liberale,laica,civile d’estate, si trovava a Collereto. Furono protagonisti del settimanale “Il Mondo” insieme ad Arrigo Olivetti editore e Pannunzio direttore. Ci fu chi ironizzo ‘ su questi personaggi  tutti parenti che dettavano le regole della politica liberale . Le dettavano in nome della dignità e della cultura . Chi li ha conosciuti bene come chi scrive, ricorda anche i loro screzi famigliari e anche le loro differenze politiche . Fa bene Paola Gamba a far rivivere il passato glorioso di questo  straordinario angolo di Canavese.Anche Ivrea il cui teatro e ‘ intitolato a Giacosa,dovrebbe essere orgogliosa,ad esempio,del suo storico Francesco Carandini. Ma i sindaci di Ivrea sono poco attenti perfino ad Adriano Olivetti. L’ingegnere  che è stato ultimo padrone della Olivetti, non ha lasciato traccia del lavoro fatto dall’ing. Olivetti che fecero di Ivrea una piccola Atene d’Italia .Oggi la capitale del Canavese e’un deserto. Per fortuna resiste Collereto a tenere alta una certa civiltà 

 

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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com

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Le grandi firme non ci sono più 
Ho  avuto modo di parlare con quattro persone appena al di sotto dei quarant’anni e diplomate.Ho citato alcuni nomi del giornalismo che compaiono anche in TV nei soliti talk show . Hanno dimostrato di non sapere  di chi parlassi. Ho preso coraggio e ho chiesto esplicitamente  se sapevano chi fosse Mieli, Calabresi, Riotta,de Bortoli,Travaglio, Cazzullo . Ebbene queste persone non sapevano di chi si parlasse. Non è un bel segno o il nostro giornalismo e’ fatto di arroganti signor nessuno.
                                                                                               Beatrice  Leonzio

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Anch’io noto una grande ignoranza . Un motivo e’  sicuramente legato al fatto che i giornali non si vendono e non si leggono quasi più . Le edicole mano a mano chiudono.Hanno fatto il loro tempo. Quando vanno in TV ,i giornalisti vogliono apparire  degli oracoli mentre spesso sono povere persone piene di se’  e non attraggono . Se dovessimo portare il discorso a livelli torinesi il discorso sarebbe ancora più arrischiato. Certo, in larga parte, e’ dovuto all’ignoranza ,ma anche alla pochezza di una categoria molto numerosa ,ma troppo  poco qualificata,malgrado l’aggiornamento obbligatorio  . Le grandi firme non ci sono più . Quindi le quattro persone che lei ha testato, in fondo, non hanno tutti i torti.

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Difesa artistica

Ho letto il suo articolo sulle difese contro il terrorismo approntate a Torino. Concordo  sul fatto che sia ridicolo preoccuparsi della loro estetica e non della loro efficacia. Siamo alla follia. 
                                                                                             Prof. Evandro Piccolo 

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Le difese devono essere innanzi tutto  forti: quando io voglio difendermi, scelgo un bastone robusto e nodoso,l’aspetto estetico non mi interessa. E’ ridicolo intervistare l’artistello che imbratta in rosa la città . E’ assurdo, come intende fare la sindaca grillina, consultare i graffitari che invadono già tutti i muri disponibili. Chi vuole tutelare l’estetica  e la sicurezza della città, deve colpire con pesanti sanzioni i graffittari e deve provvedere la città di barriere di robusto cemento . Questo è ciò imporrebbe l’estetica urbana e il buon senso. Il povero Bepy Dondona ,se ritornasse in vita , certa gente la prenderebbe a calci!

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In 10 mila alla festa musulmana del Sacrificio

Hamid Zariate è  l’imam che ha guidato la preghiera per l’Eid Al Adha alle circa 10 mila persone riunite questa mattina a Parco Dora per celebrare la Festa del Sacrificio. Ha rivolto un appello, come riporta l’agenzia Ansa: “Avere fatto la giornata moschee aperte è stato importante ma non basta aprire le moschee, dobbiamo anche aprire i nostri cuori alla società in cui viviamo, mostrare in modo sincero il nostro cuore e le nostre azioni da veri musulmani. A volte mi dicono ‘ma tu non sei come quelli che vediamo nei notiziari’ ed è per questo che dobbiamo conoscerci, perché chi mi conosce non ha paura di me”. Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte, ha portato i saluti della Regione  alla comunità musulmana torinese riunita per la Festa del sacrificio: «Essere alla Festa del sacrificio è testimonianza della mia volontà di proseguire il cammino di dialogo e relazione che la Regione ha avviato con tutte le comunità presenti sul territorio piemontese. L’ho voluto ricordare sottolineando l’importanza, anche nella tradizione islamica, del nono giorno di questo mese sacro, precedente alla giornata di oggi, che è quello del perdono, della tolleranza e della convivenza»

Caldo pazzo, è tempo di bilanci: 8 gradi in più sulle Alpi

L’eccezionale caldo africano di fine agosto ha fatto salire le temperature massime in Piemonte di 4-5 gradi in più rispetto alla media del periodo, addirittura di 7-8 gradi sulle Alpi Occidentali e l’Appennino. I dati dell’ Arpa confermano intanto l’arrivo della perturbazione atlantica che da giovedì vedrà la presenza di  temporali anche molto forti, localmente” in particolare tra Alpi Cozie e Lepontine. Dalle zone alpine e prealpine la pioggia dovrebbe spingersi anche nelle pianure adiacenti, venerdì pioggia sul lago Maggiore.

Attenzione: questa notizia è una bufala, non leggetela!

In un annuncio su Facebook una studentessa di Torino offre una stanza singola ma “solo per studenti del Politecnico con una  media maggiore o uguale a 26, o 25 per le ragazze, o matricole con voto di maturità maggiore o uguale a 85 o 95 per studenti del sud” a 365 euro. Tutti i giornali, le agenzie stampa e i siti web hanno dato questa notizia, facendo capire – chi più, chi meno velatamente – che si tratta di una fake news (tanto è vero che le foto del presunto monolocale si riferiscono a un residence di lusso). Lo scalpore suscitato nei creduloni sta nel fatto che l’annuncio è antimeridionale, poiché richiedere una media più alta agli studenti del sud implicherebbe che sono meno intelligenti o che negli atenei meridionali vengono dati voti più elevati. Ma perché dare la notizia, se si sa in partenza che è falsa? Solo per il gusto di creare scandalo gratuito, è naturale. Se i rigurgiti di razzismo esistono, ed esistono, perché alimentarli ulteriormente con notizie bufala?

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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Fioriere anti  terrorismo? – Soldati e la lapide del geometra – Sant’Anna di Valdieri – Zini Lamberti liberale risorgimentale – I treni Torino / Ponente ligure

 

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Fioriere anti  terrorismo?
Durante gli anni di piombo i punti sensibili di Torino vennero blindati con serietà .Uno dei pochi meriti delle amministrazioni Novelli, che coincisero anche con gli anni di piombo, e’ stata la capacità di reagire con una certa tempestività ‘ ai pericoli anche gli attentati-sempre a persone singole- non diminuirono sensibilmente. Il terrorismo oggi mira a stragi di massa. Mi sembra che gli attuali amministratori stiano un po’ esitando, lasciandoci considerare da osservazioni di carattere estetico. Le fioriere che si vedono passando non sono in grado di resistere ad un tir. Solo da venerdì appaiono dissuasori più convincenti. C’è chi obietta che non sono belli e che addirittura si dovrebbero dipingere per renderli più accettabili. I dissuasori devono essere molto consistenti perché va assicurata la sicurezza a chi passeggia nelle vie pedonali.Anche a tutela del commercio.

Una via  del passeggio come via Garibaldi,ad esempio, va blindata  non solo all’inizio e alla fine nell’asse piazza Castello / piazza Statuto. Le mezze misure non servono. Certamente va garantito l’accesso alle autoambulanze e ai vigili del fuoco, ma,  se e ‘ vero che siamo in guerra, bisogna procedere in modo coerente. Le mezze misure che vogliono salvare l’estetica ,si rivelano inefficaci e quindi inutili. Bisogna dare ai cittadini impauriti  luoghi sicuri.

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Soldati e la lapide del geometra

Questa piccola lapide e’ stata inaugurata a Tellaro dove lo scrittore e regista torinese visse dal 1960 al 1999 quando morì . Soldati amava la Liguria , definita “mezzaluna cristiana sul mare “‘, in particolare quell’ultimo,estremo lembo confinante con la Toscana.Soldati scrisse un libro dedicato alla Liguria definita “Regione Regina “. E’ incedibile che i due promotori del ricordo marmoreo che fa pensare più ad una targa cimiteriale che ad una lapide ,tra le migliaia di citazioni possibili di Soldati ne abbiano scelto una banalissima e non bella anche per l’italiano, che non rende giustizia al grande scrittore. E’ una frase che potrebbe dire un qualsiasi rag. Rossi o geom. Parodi. La lapide ai Murazzi di Po inaugurata nel 2011 dal Presidente del Consiglio comunale Castronovo ,ricorda in modo totalmente diverso Soldati che, quindicenne, non esito ‘ a gettarsi nelle acque del Po per salvare un amico, meritandosi la medaglia d’argento al valor civile.A Tellaro Mario fece tante cose significative,ma i promotori forse non lo sapevano.

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Sant’Anna di Valdieri

Sant’Anna di Valdieri è una storica stazione termale,una delle più importanti d’Europa ,molto legata alla dinastia sabauda che fin dal 1700 la scelse come luogo di vacanza. Anche l’austero Carlo Alberto ci andava,Vittorio Emnuale II la scelse come riserva di caccia.I sobri e borghesi Vittorio Emanuele III e la regina Elena trascorrevano le loro vacanze.Nel torrente Gesso pescava le trote la Regina , facendo inorridire la delicata principessa Mafalda che coglieva la sofferenza dei pesci catturati dell’amo. C’è lo storico,imponente Hotel Royal delle Terme ad oltre 1300 metri,un edificio imponente che consente di accedere alle cure termali.Si sta bene e la cucina e’ ottima.Peccato se si possa solo frequentare d’estate perché la strada, d’inverno, viene chiusa. E’ una strada assolutamente insufficiente che diventa impraticale con la neve e quindi viene resa inaccessibile.Un modo tutto piemontese e soprattutto cuneese di intendere il turismo.Peccato ,perché la struttura meriterebbe una valorizzazione per un tempo più lungo. I clienti,sicuramente, non mancherebbero.

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Zini Lamberti liberale risorgimentale 

Sulla guida telefonica appariva così : Zini Lamberti nob. Gaetano. Poteva sembrare un uomo legato ad un mondo passato,mentre la sua attività d’avvocato specializzato nel diritto amministrativo e di uomo politico dimostrano esattamente il contrario. Era nato nel 1907 e morì nel 1974. Ebbe una vita intensa ed appassionata. Nell’estate nel 1943 fu tra i fondatori del nuovo PLI a Torino a fianco di Marcello Soleri, Manlio Brosio, Bruno Villabruna. Tra i giovani liberali c’era anche Gian Vittorio Gabri e persino Gastone Cottino ,destinato a convertirsi al marxismo più intransigente.Nella Resistenza spiccarono le Divisioni Alpine Autonome di Martini Mauri. Con lui fu candidato all’assemblea costituente e divenne dal 1946 consigliere comunale di Torino,carica che ricoprì per diversi mandati,lasciando una traccia significativa nella storia della Sala Rossa che nessuno ha mai ricordato. Era stato deportato in Germania e fu presidente dell’ANEI,l’associazione degli ex internati che rivendicava il valore della prigionia in Germania di oltre 500 mila soldati che allora non veniva affatto considerato. Gli internati solo in tempi recenti vennero equiparati ai resistenti. Zini aveva scelto la prigionia come ufficiale che volle rimanere fedele al prestato giuramento. Era convintamente monarchico e al referendum si schierò per la Monarchia non solo per scelta sentimentale,ma per scelta risorgimentale . Ma nel 1955 fu risolutamente per la scissione radicale di Pannunzio,seguendo soprattutto l’amico Villabruna. Un monarchico- radicale fu quasi un ossimoro,anche se il giovane Pannella era stato monarchico. Ricordo che una volta nel 1966 intervenne alla presentazione di un libro di Falcone Lucifero ,ministro della Real Casa ,che raccoglieva i messaggi di Umberto II dall’esilio. In certi ambienti reazionari il suo intervento suscitò delle critiche incredibili. Zini aveva un’idea della Monarchia simile a quella di Lucifero che nella sua giovinezza era stato socialista al fianco di Matteotti. Dal 1966 si era anche occupato del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino.

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I treni Torino / Ponente ligure

I collegamenti ferroviari tra Torino e Ponente Ligure lasciano sempre più a desiderare .Sono anni che i treni sono inadeguati e insufficienti a causa di una politica sbagliata di Trenitalia con la complicità dei due assessorati regionali ai trasporti di Liguria e Piemonte. L’assessore piemontese sembra del tutto inesistente,non solo per la tratta Torino – Ventimiglia. Ormai da tempo i collegamenti in prevalenza implicano il cambio a Savona,ma spesso il cambio non è calibrato secondo un minimo di razionalità : ci sono due treni che arrivano da Ventimiglia pochissimi minuti prima della coincidenza per Torino.Oppure ci sono treni che implicano un’attesa a Savona di un’ora. In ogni caso eventuali ritardi non implicano più da tempo che i treni ritardino la partenza per consentire ai viaggiatori in arrivo di prendere la coincidenza. Nel frattempo i prezzi dei biglietti sono aumentati , come anche i prezzi dell’autostrada. Spesso d’estate i treni sono strapieni,anche di vandali.Il capo treno che ormai viaggia solo non è in grado di garantire l’ordine. C’e ‘ sempre più gente che viaggia senza biglietto .

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LETTERE  scrivere a quaglieni@gmail.com

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Infermeria Italia

Caro Quaglieni, grazie per i due articoli sull’immigrazione e la sicurezza scritti con coraggio. L ‘Italia non può essere considerata il rifugio e l’infermeria dell’Africa.

Nunzio Carolei

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Vanno distinti i profughi che hanno diritto ad essere ospitati e i migranti per ragioni eoconomiche. Le identificazioni che fa il Papa non sono accettabili .Lo Stato deve ragionare in termini di compatibilità sociale ed economica e non di carità,come noto, virtù cristiana molto importante ,ma non necessariamente virtù civile.

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Cartoline addio

Gentile professore, ho apprezzato il suo articolo sulle vacanze che ormai volgono al termine. Un’usanza e ‘ scomparsa: l’invio delle cartoline. In passato era un’esibizione l’invio da mete lontane. Oggi nessuno più manda cartoline.

                                                                                                                    Nina Cavallotti
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Le cartoline spesso non arrivavano,specie se spedite da paesi lontani. Oggi è prevalsa la privacy e la prudenza con il fisco sempre più in agguato. Il terrorismo ha fatto riscoprire mete caserecce che non meritano cartoline.Le racconto questo aneddoto di un mio amico che,divorziando dal moglie,aveva spedito una cartolina alla figlia da una località esotica e costosa. Si ritrovò la cartolina negli atti della causa di divorzio come prova che non diceva la verità ,quando sosteneva la difficoltà ad erogare un assegno adeguato alla moglie. Quel signore,da quanto so,smise di inviare cartoline.

pfq