Cosa succede in città- Pagina 348

Danzaterapia e Parkinson: si torna a danzare insieme

L’Associazione “è” – affiliata al Comitato Arci Torino – in collaborazione con l’Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP) e l’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte (AAPP) vara un nuovo ciclo del progetto E-Motus – Danzaterapia e Parkinson.

Mercoledì 14 ottobre dalle 14 alle 15 nello spazio AIP/AAPP, corso Cincinnato 233/A a Torino, partirà un percorso di dieci incontri a cadenza settimanale ai quali possono partecipare le persone con il Parkinson ma anche i loro famigliari e caregiver che non sono solo accompagnatori, sottolineano gli organizzatori, ma veri e propri destinatari dell’intervento, nell’ottica di una condivisione della salute come è intesa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia.

La pratica, che negli ultimi mesi si è svolta online, sarà ora adattata alle norme di protezione e distanziamento fisico di prevenzione alla diffusione del Nuovo Coronavirus, in un momento in cui è  possibile ritrovarsi in presenza per valorizzare la socialità e la condivisione.

La Danzaterapia fa tesoro del ruolo primario del corpo come contenitore e comunicatore di emozioni. Danzando si può entrare in contatto con il  mondo interiore, esprimerlo, valorizzarlo e trasformarlo. Si attivano le risorse creative di ognuno, indipendentemente dalle abilità fisiche, come strumenti di consapevolezza e autodeterminazione, favorendo un processo di fioritura personale. Si costruisce una “zona di vita simbolica” dove sperimentare idee e sentimenti, dove portare alla luce complessità e contraddizioni della vita, accogliere e riparare il conflitto, trovare piacere: i mutamenti prendono facilmente corpo nella danza, per arrivare successivamente a esprimersi anche nella vita quotidiana.

La metodologia DanceCare proposta integra l’impostazione proposta dalla danzatrice argentina Maria Fux con tecniche d’improvvisazione e composizione del teatrodanza. Ne diventa parte integrante la musica, vista come fondamentale motore cinetico ed emozionale. La cornice teorica si organizza attorno ai concetti cardine della psicoanalisi della relazione, della fenomenologia, della riabilitazione e delle neuroscienze.

Nel Parkinson l’attività motoria, la socialità e la possibilità di prendersi cura delle proprie emozioni hanno un ruolo fondamentale nel miglioramento del decorso della malattia. La danzaterapia propone una delicata stimolazione a livello sia motorio sia emotivo in una patologia caratterizzata proprio da disturbi che coinvolgono queste due sfere. Coinvolge aspetti funzionali, cognitivi e psicologici per portarli verso un reciproco sostegno, contribuendo a un maggior benessere psicofisico.

Il progetto è nato in collaborazione con Lyceum Academy di Milano, sviluppato a Torino in collaborazione con Associazione Italiana Parkinsoniani / Amici Parkinsonani Piemonte ed è patrocinato da APID – Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia. È a cura di Elena Maria Olivero, danzaterapeuta clinica.

Grazie al crowdfunding su Produzioni dal Basso l’attività manterrà la quota di partecipazione a 50 euro a persona per l’intero percorso.

Per info e prenotazioni: Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte
Via Negarville, 8/28. Segreteria 011-3119392 (LUN – VEN 9 -13)
Numero Verde 800884422 (MA – VEN 15 – 18)
info@parkinsoninpiemonte.it
www.parkinsonpiemonte.it

Va in scena Robe da Matt*

ROBE DA MATTI, la Settimana della Salute Mentale di Torino, diventa ROBE DA MATT* e si svolge con eventi trasmessi in dirette online e con eventi dal vivo al Cinema Massimo e in altri luoghi di Torino.

Il tema di questa settima edizione è Il Mondo Capovolto, un titolo e un punto di vista che partono dall’esperienza del lockdown e dalle riflessioni che ne sono seguite ma che si riferisce anche, più in generale, al mondo della follia, delle potenzialità, del diverso, della ribellione, della creatività e della sensibilità.

 

Gli eventi online prevedono presentazione di libririflessioni musicali su rivoluzioni, spirito critico, ribaltamenti e follie fra il rock e la musica classica, un confronto fra psicoterapeuti sul periodo della quarantena e su quello attuale che stiamo vivendo, un omaggio al pensiero e all’umanità di Eugenio Borgna in occasione dei suoi 90 anni, letture sul genio e lo spirito rivoluzionario di Artaud e Basaglia e ancora riflessioni sui femminismi, sulle tracce di patriarcato nell’oggi e anche sul ruolo di libri gialli e noir nella società.

Gli incontri dal vivo prevedono un flash mob in ricordo di Andrea Soldi, proiezioni di un video su vari temi inerenti alla psichiatria e del film Zelig di Woody Allen al Cinema Massimo, la mostra fotografica “Scatti senza barriere. Immagini dal lockdown”, il laboratorio di colorazione individuale “Robe da Mandala”, un reading di pensieri sparsi su dolore e speranza e il salotto di storytelling “Storie da Matti”.

LE INFORMAZIONI COMPLETE

 

Robe da Matti è una kermesse che dal 2014 propone nel mese di ottobre a Torino una serie di eventi scientifici, culturali e di intrattenimento, in collaborazione con enti pubblici e con organizzazioni private che a vario titolo si occupano di salute mentale.

Una manifestazione nata come attività di promozione dell’empowerment e dell’inclusione sociale, con l’obiettivo di far circolare tra operatori, familiari, utenti e cittadini in genere le nozioni e le evidenze scientifiche sul tema, diffondendo esperienze di guarigione dalla “malattia” mentale – testimoniate da pazienti e familiari – ed approcci di “cura” maggiormente efficaci.

Un’iniziativa che considera il termine follia nell’accezione più ampia e complessa del termine.

 

Quest’anno Robe da Matti diventa Robe da Matt* e si svolgerà da lunedì 5 a domenica 11 ottobre 2020.

In seguito alle disposizioni relative al contenimento epidemiologico da Covid.19, questa settima edizione si svolgerà soprattutto online, con eventi presentati in diretta sulle pagine https://www.facebook.com/Robe-da-Matti-1465302607080841https://www.facebook.com/IPsiGtorino e sul canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCCz3tX8U2vfO3iuYv08xE9Ama anche dal vivo con appuntamenti al Cinema Massimo e in altre location di Torino.

La manifestazione viene organizzata e promossa da un insieme di associazioni e gruppi di persone che vedono come capofila l’IPsiG, Istituto Internazionale di Psicopatologia e Psicoterapia della Gestalt.

 

Il tema di questa settima edizione è “Il mondo capovolto”: un titolo e un punto di vista che partono dall’esperienza del lockdown e dalle riflessioni che ne sono seguite.

Il distanziamento che estrania, ma diventa rispetto e premura; la mascherina che nasconde, ma protegge; lo sport che fa bene alla salute, ma può essere rischioso; il web che aliena, ma connette; l’Uomo nel suo recinto e l’Animale libero… Il Diverso che diventa Normale ed il Normale che diventa Anormale.

Il Mondo Capovolto è però anche, più in generale, il mondo della follia, delle potenzialità, del diverso, della ribellione, della creatività e della sensibilità.

 

GLI EVENTI ONLINE

Gli eventi online prevedono presentazione di libri, riflessioni musicali fra rock e musica classica, un confronto fra psicoterapeuti sul tema della quarantena, un omaggio a Eugenio Borgna, letture di Artaud e Basaglia e ancora riflessioni sui femminismi, sul patriarcato e sul ruolo di libri gialli e noir nella società.

Lunedì 5 ottobre sono in programma due presentazioni di libri con interventi degli autori e di altri esperti: alle ore 18 “Fondamenti di Psicopatologia Fenomenologico-Gestaltica: una introduzione leggera” di Gianni Francesetti e alle ore 20:30 “Allucinazioni: sintomi o capacità?” di Maria Quarato.

Martedì 6 ottobre è in programma alle ore 10:30 “Gialli e Noir: codici o arbitrio? Eccitazione o sedazione? Spettatori o partecipanti?”, un dialogo con Elvio Guagnini, Michela Gecele e Carlo Bondioli sui due generi di narrativa nella società di ieri e di oggi, fra tentativi di “mettere ordine”, aperture al caos, nichilismo, progettualità, analisi e critica sociale, focalizzati attraverso la relazione fra lettori, autori e personaggi.

Sul tema del recente periodo di quarantena, mercoledì 7 ottobre alle ore 10:30 viene proposto “La clinica sottosopra durante il lockdown”, un confronto tra riflessioni, critiche e domande aperte sull’andamento delle richieste, del malessere e della resilienza nel periodo del lockdown e in quello successivo che è ancora in corso, a cura degli psicoterapeuti del Centro Clino Mattia Maggiora. Alle ore 15:30 sarà la volta di “Ascoltando Artaud e Basaglia”, letture e commenti, a cura dell’artista Pierpaolo Capovilla e dello psichiatra e scrittore Pietro Cipriano, di alcuni scritti di Artaud e Basaglia, il genio folle e lo psichiatra rivoluzionario dalla stessa parte della rivolta.

Giovedì 8 ottobre sono in programma due eventi: alle ore 11:00 “Qual è il contrario del patriarcato?” in cui Michela Gecele dialogherà con Denise Cappadonia sulle tracce del patriarcato nell’oggi; alle ore 18:00 “Omaggio a Eugenio Borgna. La gentilezza e il rigore che hanno ispirato generazioni di psichiatri”, celebrazione dell’opera, del pensiero e dell’umanità dello stimato psichiatra, saggista e accademico italiano in occasione dei suoi 90 anni.

Venerdì 9 ottobre alle ore 17:00 è in programma la presentazione del libro “Siamo tutti narcisi? Alla ricerca della relazione perduta” di Michela Gecele e alle ore 20:00 l’evento musicale “Rock: genio, follia e rivoluzione”, riflessioni musicali che metteranno in luce rivoluzioni, spirito critico, ribaltamenti e follie fra il rock e la musica classica con Dario Valle, Tony Valle e Giancarlo Emanuel.

Domenica 11 ottobre si concluderà alle ore 10:30 con l’evento “Carnaval: specchio, doppio o contrario?” in cui Angela Rigucci dialogherà con Paola Fasolo.

 

GLI EVENTI DAL VIVO

Alcuni eventi si svolgeranno dal vivo, salvo ulteriori evoluzioni della situazione Covid, e prevedono un flash mob, proiezioni, una mostra fotografica, un laboratorio di colorazione mandala e un salotto storytelling.

La ASL Città di Torino partecipa organizzando due eventi in due centri territoriali e di terapie riabilitative e psicosociali: lunedì 5 ottobre alle ore 15:30 presso il Centro Territoriale Faber (Via Nomis di Cossilla 2A) attraverso la mostra fotografica “Scatti senza barriere. Immagini dal lockdown”, allestita con le opere dei partecipanti al gruppo fotografia del centro scattate durante il periodo di quarantena (Info e prenotazioni: Sonia 3510731912); martedì 6 ottobre dalle ore 14:30 con presso il Centro Territoriale Giorgio Bisacco (Via Bidone 26) con il laboratorio di colorazione individuale “Robe da Mandala” (Info e prenotazioni: via.bidone@gmail.com Tel: 011 6508562).

Lunedì 5 ottobre è in programma anche “Ululiamo in Piazza Umbria”, ritrovo e flash mob a cura dell’Associazione Il Tiglio Onlus, alle ore 11:30 nei Giardini Piazzale Umbria, in memoria di Andrea Soldi, 45enne di Torino morto cinque anni fa in seguito ad un tentativo di TSO finito tragicamente.

Il 7 ottobre sono in programma due eventi con proiezioni: alle ore 18:00 al Polo Culturale di Via Lombroso 16 “Dal buio alla luce”, video a cura del gruppo di ricerca per la salute mentale “Conoscere per migliorare” su vari temi inerenti alla psichiatria, al quale seguirà un reading di pensieri sparsi, dal dolore alla speranza, con Annamaria Frammartino; alle ore 20:30 il film Zelig di Woody Allen al Cinema Massimo (Via Giuseppe Verdi 18) con introduzione di Grazia Paganelli e Stefano Boni del Museo del Cinema e commenti di Michela Gecele e Gianni Francesetti dell’IPsiG.

Sabato 10 ottobre, dalle ore 14:00 alle 18:00, in Via San Massimo 17 è in programma “Porte aperte alla Casa Maternità Prima Luce” con conversazione introduttiva sul tema “Promuovere la salute mentale: un buon inizio per tutti” a cura di Claudia Alonzi e Lucia Porti (Info e prenotazioni: info@casaprimaluce.it – cell. 3429869124).

Sabato 10 ottobre, dalle ore 17 presso i locali del Centro Mamre (Piazzale Croce Rossa Italiana 185/A), verrà presentato il salotto di storytelling “Storie da Matti”, organizzato dalla Fondazione Mamre in collaborazione con Storytelling Torino, in cui verranno proposte storie che parleranno di follia, disagio e senso di disorientamento, tra condivisione di sorrisi e calore umano (prenotazione obbligatoria: mamre@mamreonlus.org – wa: 3311595831)

La moda balcanica sfila alla Torino Fashion week

L’organizzazione Dress for Success Serbia, in collaborazione con l’organizzazione non governativa tedesca Help-Hilfe zur Selbsthilfe, parteciperà per la prima volta alla Torino Fashion Week che si terrà dal 3 al 9 ottobre

 

Il 4 ottobre sfilerà IDOL Collection ovvero 40 designer tra i quali Ambra Dodaj dall’Albania, HAAD Fashion by Adnan Hajrulahovic da Bosnia ed Erzegovina, Berna Saraci dal Kosovo, Merisa Mehmedovic dal Montenegro e, dalla Serbia, Blackbirdfield by Dragan Smiljanic, Ivana Vorguca, Marija Handmade, Morfium by Jelena Malesevic, Zvonko Markovic  Couture, Nikola Velickovic. Gli stilisti presenteranno la storia e le tradizione dei Balcani attraverso i diversi paesi: Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Kosovo, Macedonia e Croazia. I protagonisti sono designer, brand e gruppi socialmente sensibili come donne, giovani, minoranze nazionali, rimpatriati, persone con disabilità e detenuti. In questo senso la Torino Fashion Week avrà un ruolo chiave per la Serbia e per i Balcani perché per la prima volta verranno presentate collezioni provenienti da diversi contesti sociali con lo scopo di supportare e promuovere una moda balcanica sostenibile.

Help-Hilfe zur Selbsthilfe è un’organizzazione internazionale tedesca con sede a Bonn che assiste e aiuta le persone in difficoltà. È stata fondata nel 1981 e ad oggi supporta persone bisognose in 23 paesi al fine di migliorare le loro condizioni di vita.

Dress for Success Belgrado-Serbia fa parte dell’organizzazione internazionale Dress for Success World Wide fondata nel 1997. Da allora ha sostenuto più di un milione di donne in tutto il mondo con l’obiettivo di responsabilizzare e sostenere coloro che provengono da gruppi economicamente e socialmente vulnerabili in modo che possano raggiungere l’indipendenza economica e l’uguaglianza attraverso il lavoro nel settore moda.

Claudio Azzolini, founder della Torino Fashion Week, sottolinea: “Dopo Italia, mondo islamico, Africa e Cina, l’edizione 2020 della Torino Fashion Week sceglie i Balcani a conferma della vocazione internazionale dell’evento. Come sempre si tratta di stilisti emergenti, ma alcuni già conosciuti e affermati nei loro paesi. L’idea di supportare le donne in difficoltà e offrire loro l’opportunità di far conoscere le proprie creazioni attraverso la TFW è per me fonte di orgoglio. Solo facendo rete possiamo sensibilizzare i diversi paesi e fornire un aiuto concreto attraverso il comparto moda”.

 

Le novità dell’edizione 2020 della Torino Fashion Week non sono finite. Sfilate in streaming presso Rinascente Torino Via Lagrange, talk on line con prestigiosi speakers internazionali del settore moda, 4 giorni di B2B (5-8 ottobre), e-commerce per i fashion designers e un’importante partnership con CBI Camera Buyer Italia: la quinta edizione della Torino Fashion Week si trasforma in digital grazie ad una Web APP innovativa che propone i diversi incontri e connette i protagonisti dell’evento, i buyers e i viewers in ogni parte del mondo. Con Torino Fashion Week 2020 nasce quindi un HUB della moda emergente e si delinea il nuovo futuro del fashion show.

L’evento digital sarà in live streaming dal 3 al 9 ottobre dalle ore 21 e garantirà la spettacolarizzazione della moda grazie alle sfilate che si terranno a porte chiuse presso Rinascente Torino e che avranno per protagonisti i fashion designer torinesi, italiani e internazionali.

Il 9 ottobre alle ore 21 verrà invece consegnato il Torino Fashion Week Award by Rinascente, CNA Federmoda, Banca Cooperativa di Cherasco BCC. Special guest della serata conclusiva sarà Gerardo Orlando, che dopo aver lavorato per Mario Valentino, Romeo Gigli e Ferragamo ha fondato l’omonimo brand affermato in Cina e in Europa e presente in diverse Fashion Week internazionali. Sempre il 9 ottobre gli store torinesi Mondo e Hangover selezioneranno designer emergenti che potranno esporre all’interno dei loro prestigiosi showroom rispettivamente per 1 mese e per 2 mesi. Per la moda inclusiva sfileranno invece le borse create dagli studenti dell’Accademia Italiana di Moda e Couture di Torino per U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare): bags raffinate e pratiche pensate per donne e uomini con difficoltà motorie.

Grazie all’APP i viewers – ovvero il pubblico, i buyers e gli operatori del settore – potranno seguire sia le sfilate sia la consegna del premio, entrare virtualmente nel backstage e conoscere gli stilisti emergenti, i designer internazionali e i marchi di nicchia attraverso le interviste.

Nuova, veloce e facile da utilizzare, la Web APP include una ricca sezione e-commerce in cui i consumatori avranno la possibilità di acquistare online i capi dei fashion designers emergenti, mentre i buyers e i rivenditori potranno ordinare gli outfit della nuova stagione ed avranno tutta una serie di servizi dedicati.

Naturalmente non mancherà l’anima business del format che garantirà 4 giorni di webinar destinati alle PMI, alle start up e agli imprenditori del settore tessile e fashion e una serie di incontri internazionali online dedicati al B2B e organizzati tramite la piattaforma b2match.

Come ogni anno si terrà infatti il Torino Fashion Match (5-8 ottobre) organizzato da Unioncamere Piemonte nell’ambito della rete Enterprise Europe Network e del Sector Group Textile and Fashion di cui l’ente è partner. La rete EEN, creata dalla Commissione Europea per supportare l’attività imprenditoriale e la crescita delle imprese europee, in particolare delle PMI, si articola in circa 600 punti di contatto organizzati in consorzi dislocati in oltre 50 Paesi. A conferma del successo del B2B Torino Fashion Match, nel 2019 l’evento ha ricevuto il premio come miglior Best Practice tra tutte le attività di B2B svolte nell’ambito dei 17 Sector Groups della rete EEN. La Commissione Europea e la sua Agenzia per le Piccole e Medie Imprese lo hanno premiato per l’impatto innovativo, per la visibilità mediatica che offre alle imprese e alla rete stessa e per il potenziale di networking che genera favorendo la nascita di collaborazioni internazionali.

 

“Il Covid-19 ha segnato una metamorfosi nel sistema moda” sottolinea Claudio Azzolini founder della Torino Fashion Week, che aggiunge: “Il nuovo format segue coerentemente le sue idee primordiali e si adatta ai cambiamenti e all’innovazione per favorire un modello sostenibile nel comparto moda. Pur sperando di poter ridare in futuro una parte di show, la TFW prosegue digitalizzando l’evento e creando una piattaforma online che offrirà agli utenti l’accesso a interviste, webinars e sfilate digitali di brands emergenti che provengono da tutto il mondo. Grazie all’accordo siglato tra TModa, Unioncamere Piemonte e Camera Buyer Italia, inoltre, CBI offre il suo patrocinio ed è presente al B2B Torino Fashion Match con alcuni prestigiosi buyers per effettuare meeting sia in presenza sia virtuali. Un’opportunità unica per i partecipanti alla TFW 2020”.

 

Premio Pavese: a settant’anni dalla morte dello scrittore, un’ “immagine guida”

Tante  novità per la 37^ edizione del Premio 
La presentazione al “Polo del ‘900”, mercoledì 7 ottobre, ore 18

Un acquerello delizioso e potente. Lieve e poetico. Rappresenta la sagoma di un bambino seduto di spalle e a gambe incrociate “su un tappeto, foglia volante, che ha profumo di campagna e di mare” sospeso fra terra e cielo, in atto di osservare le verdi colline della sua Langa.

Finalmente! La 37^ edizione del Premio organizzato dall’anno scorso dalla “Fondazione Cesare Pavese”, s’accinge a dotarsi, per la prima volta , di una propria “immagine guida”, attraverso cui celebrare pur anche il settantesimo anniversario della scomparsa (27 agosto 1950) dello scrittore di Santo Stefano Belbo. Autore dell’immagine, è l’artista torinese Paolo Galetto, che “ha fatto dell’acqua colorata il suo marchio distintivo”, al suo attivo collaborazioni importanti, da “Vogue Italia” alla pagina culturale de “La Stampa” (con i ritratti acquerellati dei più importanti interpreti della cultura del notro tempo) fino a “Bolaffi”, per cui ha di recente curato una serie di ritratti “anticonvenziali” dei grandi protagonisti del Risorgimento. E, se vogliamo, “anticonvenziale” è un po’ anche quell’immagine – che d’ora in poi farà da “marchio” al Premio – del Pavese bambino, naufrago in un oceano di pensieri e fantasie. Del resto “l’infanzia – sottolinea lo stesso Galetto – è la cosa più distante dall’idea di autodistruzione, del suicidio” e, in questo modo, il ritratto dello scrittore fanciullo “mi è sembrato il modo più giusto per poter meglio perdonare e farsi perdonare da parte di Pavese”. Anche di questo si parlerà al “Polo del ‘900”, in via del Carmine 14 a Torino, mercoledì 7 ottobre alle 18, in un incontro con tutti i giurati, in cui verranno anche presentati il nuovo libro di Pierluigi Vaccaneo, “A Torino con Cesare Pavese”, ed il saggio “Pavese uomo, depurato dal ‘pavesismo’” di Pietro Polito, direttore del “Centro Studi Gobetti” di Torino. Ma soprattutto, nell’occasione, saranno esposte alcune novità dell’edizione numero trentasette del Premio, che cade a settant’anni dalla morte di Pavese e che si svolgerà sabato 24 e domenica 25 ottobre a Santo Stefano Belbo, paese natale dello scrittore. Novità riguardanti – oltre all’immagine guida, di cui si è detto – la giuria e la struttura del Premio. Il riconoscimento vede infatti la riconferma della cinquina dei giurati nominati per l’edizione 2019 (guidata da Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Piemonte e Valle d’Aosta), ma con l’arrivo di una nuova figura altamente qualificata, qual’è quella di Chiara Fenoglio (docente, saggista e giornalista). Altre importanti novità, l’aggiunta della sezione “Narrativa” (accanto a quelle di Editoria, Traduzione e Saggistica, rappresentanti i molteplici ambiti cui Pavese si era dedicato) e di una nuova categoria finalizzata al coinvolgimento delle scuole superiori italiane per le quali è stato preparato uno specifico bando, in cui si invitano gli studenti a scrivere un breve saggio o riflessione critica, partendo dalle parole de “La luna e i falò”, in cui lo scrittore si riferisce ai luoghi dell’infanzia, alla ricerca della propria identità.
In occasione delle due giornate del Premio, il 24 e il 25 ottobre prossimi a Santo Stefano Belbo, sarà inoltre presentato il documentario con l’intervista inedita a Maria Luisa Sini, nipote di Pavese e figlia della sorella, e Gabriella Scaglione, figlia di Pinolo Scaglione – il Nuto de “La luna e i falò”. Nel documentario, Maria Luisa Sini racconta il suo rapporto con lo zio, restituendoci la personalità di un uomo osservato dallo sguardo di una bambina, per un ritratto inedito, intimo e personale di Pavese, che anche nel privato e in famiglia si distingueva per la sua elevata sensibilità e profondità d’animo. Lo “zio Cesare” era solito giocare con le nipoti, aiutarle nei compiti a casa e discutere con il cognato. La vita familiare si rispecchiava in quella pubblica di editore e scrittore: un’immagine tracciata dalla famiglia e da chi ha vissuto con lui ogni attimo della sua vita.
Info al pubblico – Fondazione Cesare Pavese: 0141.840894 – 366.7529255 – www.fondazionecesarepavese.it – info@fondazionecesarepavese.it

g. m.

Nelle foto
– Immagine guida del Premio
– Paolo Galetto
– Chiara Fenoglio
– Maria Luisa Sini

Cinque milioni per rifare il look agli edifici comunali

Da Palazzo Civico / Il Consiglio comunale ha approvato una delibera presentata dall’assessore Antonino Iaria, contenente il programma di interventi straordinari per il periodo 2020-2032 e un importo complessivo di 31 milioni di euro, per l’adeguamento alla normativa vigente di una serie di edifici comunali destinati a sede di uffici e servizi istituzionali, primi fra tutti Palazzo Civico e il complesso di via Giulio.

La delibera stabilisce anche che la Giunta dovrà disporre, attraverso i competenti uffici comunali, il costante monitoraggio dello stato degli interventi previsti dal programma, rilevando ogni scostamento e adottando gli eventuali interventi necessari al loro superamento. Al Consiglio comunale viene lasciata la possibilità, nei prossimi anni, in sede di esame annuale del Bilancio preventivo, di intervenire per valutare la coerenza tra gli stanziamenti previsti e il quadro di esigenze indicato nel programma. Tutti gli interventi saranno effettuati garantendo l’apertura degli uffici e la continuità del servizio.

Nella delibera, si ricorda come l’attività di manutenzione di questi immobili rappresenti un problema di particolare rilevanza, diventata emergenza negli ultimi decenni a causa della costante e progressiva contrazione delle risorse e viene specificato che gli interventi, anche di rilievo, verranno realizzati in un quadro temporale piuttosto ampio ma costantemente monitorato.

Stanziate, per ora, le risorse per gli interventi fino al 2022, finanziate con il ricorso a mutui, per un importo complessivo di 5.375.000 euro, così suddivisi: euro 145.000 nel 2020, euro 2.940.000 nel 2021euro 2.290.000 nel 2022Per gli anni successivi, le relative somme dovranno essere progressivamente stanziate sulla base del programma di interventi straordinari previsti.

Piattaforma Covid Piemonte, oltre 12 mila utenti Ecco i dati

Oltre 12 mila utenti abilitati, 420 mila soggetti testati, 405 mila contatti di cura tra eventi ospedalieri, isolamenti, quarantene e decessi, 715 mila test registrati (tamponi e sierologici), 37 mila test veloci sul personale scolastico: sono alcuni dei dati registrati al 27 settembre dalla piattaforma regionale Covid 19 realizzata dal Csi, la cui attività è stata oggetto dell’audizione del Consorzio da parte del gruppo di lavoro in Consiglio regionale che svolge l’indagine conoscitiva sulla gestione della pandemia.

La piattaforma, che in termini tecnici conta 25 applicazioni e 30 server che gestiscono una media di 78 richieste al minuto, è nata a marzo, su richiesta dell’Unità di crisi, per rispondere in tempo reale alle esigenze emergenziali, dal tracciamento della domanda e della risposta sui tamponi, al monitoraggio della disponibilità di posti letto ospedalieri, alla rilevazione dei fabbisogni di dispositivi di protezione individuale da parte delle aziende sanitarie per gli acquisti centralizzati.

“I numeri sono cresciuti in modo esponenziale – è stato spiegato – sia rispetto alla popolazione sanitaria monitorata, sia rispetto agli utenti che usavano la piattaforma, Servizi di igiene e sanità pubblica (Sisp), Forze dell’ordine, Sindaci, laboratori che processano i tamponi e i test sierologici, medici di medicina generale e pediatri, Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), che sono stati così messi nelle condizioni di poter dialogare tra loro e scambiarsi informazioni sui decorsi dei pazienti”.

Tra i processi sviluppati in piattaforma non solo quelli legati agli aspetti sanitari veri e propri, ma anche quelli relativi agli acquisti dei dpi, al loro stoccaggio e distribuzione, ai bandi di concorso e all’assunzione di personale medico e infermieristico. Inoltre, un modulo specifico è stato dedicato alle residenze sanitarie assistite, per la rilevazione dei posti letto occupati, la dotazione di personale sanitario, il numero di ospiti sospetti e isolati, eccetera.
Da luglio, finita la fase critica dell’emergenza, si è lavorato al consolidamento dell’interoperabilità con i laboratori, alla gestione dei medici sostituti, alle richieste legate al mondo della scuola.

Per giusta causa. Bianca Guidetti Serra nel ‘900. Giovedì 1 ottobre al Polo del ‘900 di Torino

Il Centro studi Piero Gobetti, l’Anpi sez. Torino Centro “Eusebio Giambone”, l’UDI e l’Unione delle Donne del terzo millennio, in collaborazione con Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Bianca Guidetti Serra e Polo del ‘900, giovedì 1 ottobre alle ore 16.oo organizzano al Polo del ‘900/Sala 900 ( Via del Carmine,14 – Torino) il convegno “Per giusta causa. Bianca Guidetti Serra nel ‘900”.

All’evento, patrocinato dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalla Consulta femminile del Piemonte e dal Comitato Resistenza e Costituzione, interverrà il Vicepresidente del Consiglio regionale con delega al Comitato Resistenza e Costituzione.

I lavori, presieduti da Dora Marucco, dopo i saluti istituzionali si articoleranno con le comunicazioni di Maria Grazia Sestero (“Bianca nella Resistenza”),Maria Chiara Acciarini (“Bianca nelle istituzioni locali e nazionali”) e Pietro Polito (“La parte di Bianca”). Il convegno proseguirà con le relazioni del magistrato Paolo Borgna (“Antifascismo, Resistenza ed eredità della Resistenza”), dello storico Marco Scavino (“L’impegno politico e sociale”), della ricercatrice Giulia Agnolin (“L’impegno con le donne e per le donne”). I lavori verranno conclusi dalla dirigente dell’Unione Donne Italiane Vittoria Tola (“Attualità dei valori democratici”).

L’evento si svolgerà con prenotazione obbligatoria (info@centrogobetti.it / Tel.011-531429).

Bianca Guidetti Serra (Torino, 19 agosto 1919- Torino,24 giugno 2014) è stata una delle figure più importanti e significative dell’impegno morale e civile nella vita democratica dell’Italia del Novecento. Laureata in Giurisprudenza nel luglio 1943, fu fra le prime donne penaliste in Italia. Ha avuto una vita intensa come antifascista impegnata nella Resistenza, avvocatessa battagliera, femminista convinta, grande amica di Primo Levi, tra i soci fondatori del Centro studi Piero Gobetti del quale è stata presidente dal 1994 al 2002. Bianca Guidetti Serra ha svolto l’attività di avvocato penalista per più di mezzo secolo, dal 1947 al 2001, accompagnandolo all’impegno a fianco del sindacato in molteplici cause di lavoro e sui temi del diritto di famiglia e della tutela dei più deboli. Consigliera comunale a Torino e parlamentare seppe concepire la militanza partigiana, la promozione dei Gruppi di difesa della donna per conto del CLN, l’avvocatura intesa come servizio e non solo professione, l’attività politica e quella intellettuale come servizio alla collettività. La sua vita è raccontata nella biografia “Bianca la rossa” scritta con Santina Mobiglia (Einaudi, Torino 2009).

Marco Travaglini

Dal 25 ottobre il nuovo volo Torino – Napoli con Ryanair

La nuova rotta sarà servita quattro volte a settimana

 Ryanair, la compagnia aerea numero 1 in Europa, ha annunciato  l’avvio di una nuova rotta da Torino verso Napoli. Il collegamento prenderà il via il prossimo 25 ottobre, in coincidenza con l’avvio della stagione invernale 2020/2021 e sarà effettuato quattro volte a settimana, con partenze di domenica, lunedì, mercoledì e venerdì.

La nuova rotta si inserisce nel piano di investimenti sul segmento domestico che Ryanair ha avviato su Torino già nei mesi scorsi, con l’incremento di frequenze messo in campo sin dalle settimane scorse su Bari e Catania, che sarà mantenuto anche per la stagione invernale.

Gli orari della nuova rotta Torino-Napoli sono i seguenti:

Giorno                                                 Napoli-Torino                                   Torino-Napoli

Domenica e Mercoledì                  9:00-10:30                                          10:55-12:25

Lunedì e Venerdì                             16:45-18:15                                        18:40-20:10

Jason Mc Guinnes, Direttore Commerciale di Ryanair, ha dichiarato:

“Siamo lieti di annunciare una nuova rotta da Torino a Napoli operativa dal 25 ottobre 2020, con 4 voli settimanali. Questo nuovo collegamento sarà parte integrante dell’operativo dell’Aeroporto di Torino per l’inverno 2020 e l’estate 2021.

I clienti possono ora prenotare voli per Napoli fino ad ottobre 2021 e per festeggiare questa nuova rotta, stiamo lanciando una speciale promozione con tariffe disponibili a partire da soli €9.99 per viaggiare dal 25 ottobre.

I voli devono essere prenotati entro la mezzanotte di giovedì 1° ottobre. Poiché queste tariffe incredibilmente basse andranno a ruba rapidamente, consigliamo ai clienti di collegarsi al sito www.ryanair.com per non perdere questa occasione”.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato:

“Siamo molto soddisfatti che Ryanair abbia deciso di cogliere questa opportunità, ampliando il proprio network dall’Aeroporto di Torino con il nuovo volo verso Napoli. Ora la rete dei collegamenti della compagnia low cost da Torino comprende ben 5 destinazioni nazionali.

Questo ulteriore investimento del vettore irlandese su Torino con il volo per Napoli dimostra come la domanda per voli nazionali, coerentemente a quanto avvenuto nei mesi estivi, continui ad essere il segmento su cui puntare anche nei prossimi mesi invernali.

Il nuovo collegamento, operato di lunedì, mercoledì, venerdì e domenica consentirà ai passeggeri di disporre di una più ampia scelta di voli, generando un duplice valore sia per chi, in vista della prossima stagione invernale, dalla Campania vorrà trascorrere una vacanza sulle nostre montagne, sia per chi, dal capoluogo piemontese, vorrà raggiungere velocemente e a tariffe competitive Napoli e i suoi meravigliosi dintorni”.

Un cortile tutto nuovo a Palazzo Arsenale

Restauro e Valorizzazione del Cortile d’onore dello storico palazzo

Con l’obiettivo di ridare splendore al Cortile d’onore, a giugno sono stati avviati i lavori che porteranno al completo rifacimento e ad una nuova illuminazione degli spazi. Il progetto è gestito dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, sostenuto grazie ai contributi della Fondazione Compagnia di San Paolo, di Intesa Sanpaolo e della stessa Consulta, e realizzato in regime di Art Bonus.

Il Palazzo dell’Arsenale, progettato e costruito tra il 1738 e il 1742, oggi ospita il Comando per la Formazione e la Scuola di Applicazione dell’Esercito.

Il maestoso Cortile d’onore, sede di importanti cerimonie militari, è tra i più grandi della città.

L’intervento di restauro e valorizzazione in via di realizzazione sotto la supervisione della Soprintendenza competente – sarà portato a termine entro il mese di novembre.

Secondo tempi e modalità che saranno definiti e comunicati, il Cortile sarà aperto a visite guidate e su prenotazione. Un importante bene storico-artistico, patrimonio della tradizione e della storia piemontese, sarà restituito alla pubblica fruibilità

Quaglieni, Gremmo e la strage di Torino del 1864

STORIA TORINESE / Roberto Gremmo commenta sul giornale “La nuova Padania” il pezzo di Pier Franco Quaglieni sulla strage di Torino del 1864 pubblicato nei giorni scorsi su “il Torinese”. Vi proponiamo l’articolo di Gremmo e una replica di Quaglieni

La replica di Gremmo
Non è “Vistoso e banale piemontesismo” ricordare la strage cittadina del 1864. Non ha atteso due giorni il gran maestro del laicismo Torinese per lanciare i suoi strali contro il “vistoso e banale piemontesismo”, imputato di aver voluto ricordare la strage cittadina del 1864, un tragico evento simbolico che segna la fine del nostro vecchio Piemonte. Con fastidio e disprezzo, sul quotidiano “Il Torinese”, Franco Quaglieni critica duramente la commemorazione dei 62 morti innocenti da parte del Comune e lo accusa di non avere il senso della storia per essersi dimenticato di festeggiare il 20 settembre, giorno dell’invasione militare del pacifico e neutrale, Stato sovrano del Papa. A me pare invece più che doveroso l’omaggio alle vittime d’una violenza militarista e semmai andrebbe biasimato il colpevole disinteresse della Regione, ancorché a guida semi-sovranista.   Ognuno ha i suoi “miti fondanti”, caro Quaglieni. Quello della “terza Roma” e’ stato alla base dell’isteria massonica che ha portato ai 600mila poveri popolani morti del primo conflitto mondiale ed al Fascismo mentre quello nostro, da lei bollato come “revisionismo piemontardo”, e’ il nostalgismo per un Piemonte unito a val d’Aosta, Nizzardo e Savoia, unico orizzonte di Casa Savoia prima dell’avvento del cadetto e caduco ramo Carignano che sconvolse la “Patria Cita” con guerre sanguinose di conquista, intrighi, avventure militariste e cancellazione delle identità culturali dei vari Popoli della Penisola.Celebrare il 20 settembre? Certo, ma solo la battaglia del 1860 a Caiazzo dove i fedeli armati di Francesco II e del duca di Caserta misero in fuga i “picciotti” di Garibaldi. L’ultima vittoria dei soldati meridionali prima di essere deportati a migliaia nel campo di concentramento di Lombardore, primo lager dell’Europa moderna.Un altra vergogna che nessun senso mitologico della storia scritta dai vincitori può cancellare.  Roberto Gremmo
***

La risposta di Quaglieni

Di Roberto Gremmo apprezzo la coerenza fin dai tempi in cui su “Repubblica” lo difesi dall’egemonia dei Lumbard che voleva cancellare il suo movimento , l’unico davvero autonomista.

E’ un uomo intero che va avanti solitario per la sua strada , dimostrando che la cultura è più importante del successo politico. E’ uno, tanto per capirci, con cui è bello discutere perché si vede che è in buona fede  Detto questo, nel suo articolo in cui mi onora della sua attenzione polemica, scrive cose imprecise o infondate. Non sono il  gran maestro del laicismo piemontese, perché sono un cattolico laico e liberale che ha riscoperto le ragioni della fede.

Neanche in  passato sono stato gran maestro di nulla ed ogni richiamo alla massoneria mi è estraneo. Io mi occupo come studioso e docente da una vita di Risorgimento e in quella veste ho scritto. Io non sottovaluto i fatti di Torino del 1864 che condanno, ma ritengo che fosse necessario il trasloco della capitale a Firenze, prima tappa verso Roma , come volevano Cavour, Mazzini, Garibaldi. Io credo nel Risorgimento come grande pagina di storia e di riscatto nazionale.

Ho criticato il Sindaco perché  non ha ritenuto di far nulla per il 150 esimo del XX settembre che reputo data importante per la storia italiana. Invito Gremmo ad una discussione amichevole e ravvicinata. Abbiamo idee  molto diverse, ma il confronto ravvicinato è sempre utile per scoprire dei pezzi di verità.

Pierfranco Quaglieni