Cosa succede in città- Pagina 346

Con il concerto di Enzo Favata inizia il Torino Jazz Festival

Dieci concerti per dieci sere consecutive di grande musica

 

21–30 AGOSTO 2020 –  CORTILE DI COMBO (CORSO REGINA MARGHERITA 128)

www.torinojazzfestival.it – #TJF2020

 

 

BIGLIETTI ESAURITI PER TUTTI GLI APPUNTAMENTI DEL TJF 2020

L’ottava edizione del Torino Jazz Festival, sempre diretto da Diego Borotti e Giorgio Li Calzi – a causa del forzato stop determinato dall’emergenza epidemiologica Covid-19 durante i mesi in cui era previsto, aprile e maggio – ha una nuova doppia programmazione: estiva, da venerdì 21 a domenica 30 agosto, e autunnale, da venerdì 2 a domenica 11 ottobre.

Sul palcoscenico si susseguiranno le esibizioni (alcune delle quali realizzate in esclusiva per il TJF) di Enzo Favata Glocal Report Quartet (venerdì 21 agosto); Manu Katché – unica data italiana (sabato 22 agosto); Roberto Gatto Perfect Trio e Valerio Mastandrea – unica data italiana (domenica 23 agosto); Souad Asla – unica data italiana (lunedì 24 agosto); Antonio Farao’ Trio; (martedì 25 agosto) Cafiso / Cigalini / Davis – produzione originale TJF (mercoledì 26 agosto); Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura+Cbs Trio – produzione originale TJF (giovedì 27 agosto); Marc Ducret Metatonal – unica data italiana (venerdì 28 agosto); Gianni Coscia/Enrico Rava –produzione originale TJF (sabato 29 agosto); Daniele Sepe – Special Guests Hamid Drake e Roy Paci – in collaborazione con Moncalieri Jazz Festival (domenica 30 agosto).

Il TJF estivo fa parte della rassegna Torino a Cielo Aperto, il ricco cartellone di eventi culturali e ricreativi diffusi su tutto il territorio il cui obiettivo è invitare i cittadini a riappropriarsi degli spazi pubblici e dei parchi dopo il lockdown (www.torinoacieloaperto.it). In particolare, è inserito in Blu Oltremare (www.bluoltremare.it), un calendario di iniziative organizzate nel cortile di Combo, il nuovo ostello in corso Regina Margherita 128 a pochi passi da Porta Palazzo, con locali al piano terra dedicati alla somministrazione e a eventi culturali come concerti, performance e mostre). La Città di Torino, insieme alla Fondazione per la Cultura, ha incaricato il Teatro Stabile di coordinarne le iniziative.

PROGRAMMA DI VENERDÌ 21 AGOSTO ORE 21.00

ENZO FAVATA GLOCAL REPORT QUARTET

 

Enzo Favata, sax soprano, clarinetto basso

Alfonso Santimone, pianoforte, tastiere

Danilo Gallo, basso elettrico

Ut Gandhi, batteria

 

Glocal Report è un quartetto di grandi talenti del jazz italiano, capitanato dal sassofonista e compositore sardo Enzo Favata, da anni protagonista di progetti originali con musicisti geograficamente e stilisticamente lontani tra loro, dall’argentino Dino Saluzzi all’americano Dave Liebman, passando per l’ancestrale tradizione dei Tenores di Bitti. Con lui salgono sul palco Danilo Gallo, Alfonso Santimone, Ut Gandhi: tre strumentisti impeccabili, tre talenti dalla personalità forte e istrionica, in grado di arricchire continuamente la musica di spezie inconsuete. Il concerto mette insieme brani scelti dal repertorio di Favata, autore di un jazz poetico e melodico, mescolati alle inevitabili sorprese che questo gruppo sa proporre a ogni esibizione

#TJF2020

Canali TJF

Sito www.torinojazzfestival.it  

Facebook  www.facebook.com/torinojazzfestival/  

Instagram www.instagram.com/torinojazzfestival/  

Twitter twitter.com/torinojazzfes– @torinojazzfes 

YouTube www.youtube.com/user/torinojazzfestival

Ultimo appuntamento con la Pinacoteca Albertina ai Giardini reali

Workshop di acquarello en plein air ai Giardini Reali ritrovati: riprese pittoriche in punta di pennello delle varie aree con la possibilità di studiare angolazioni e scorci inserendo i particolari architettonici e decorativi presenti nel Verde Reale.

Dalle ore 15.30 alle 18.30:

–        domenica 23 agosto

Il costo di ogni singolo appuntamento è  di euro 35 – euro 30 (Abbonati Musei)

I Giardini dei Musei Reali di Torino hanno accesso gratuito.

Info e prenotazioni: pinacoteca.albertina@coopculture.it – tel. 011.0897370 (tutti i giorni 10-18 tranne il martedì e il mercoledì).

Buone pratiche per prevenire e controllare il Covid. Un progetto coinvolge il Poli

 L’Agenzia UNHABITAT delle Nazioni Unite, nell’ambito del programma Participatory Slum Upgrading Programme (PSUP), insieme a un gruppo di studenti del Master Techs4change del Politecnico di Torino coordinato dalla professoressa Francesca De Filippi, ha elaborato un progetto volto a tracciare le migliori azioni e pratiche di prevenzione e controllo del Covid-19 in slum e insediamenti marginali.

Il team di ricerca di UNHABITAT e del Politecnico ha riunito le soluzioni più efficaci in una mappa interattiva georeferenziata (Interactive Project Map), basata su una piattaforma open source, organizzata per categorie (per esempio acqua, servizi essenziali, protezione dei gruppi più vulnerabili) che attualmente comprende 29 progetti provenienti da 14 Paesi nel mondo. La mappa è in continuo aggiornamento e aperta al contributo di chi opera sul campo.

Il progetto intende così supportare le organizzazioni non-governative e i decisori politici che lavorano alla riduzione dell’impatto del Covid-19 nelle aree urbane densamente abitate e marginali, particolarmente esposte alla diffusione della pandemia.

La mappa raccoglie dati su situazioni quali ad esempio Kibera, la più grande periferia degradata del Kenya, dove alcune donne positive all’HIV si guadagnano da vivere producendo flaconi per disinfettanti e maschere protettive, sotto la guida di SHOFCO, un’organizzazione locale che supporta i lavoratori della sanità. Un altro esempio di progetto raccolto nella mappa si concentra sui trasferimenti di denaro di emergenza, sull’assistenza medica di base e sulle forniture di cibo per migliorare le condizioni dei residenti di Dharavi in India, una delle più estese baraccopoli al mondo.

“La mappa interattiva può diventare un potente strumento che, attraverso il sistema del crowdsourcing, permette una costruzione collettiva di contenuti, la ricerca e la condivisione a livello globale di idee per azioni concrete – dichiara Francesca De Filippi, docente di Tecnologia dell’Architettura, direttrice del master Techs4Change e coordinatrice del progetto per il Politecnico – Le risposte più efficaci al problema sono spesso quelle bottom-up, perché si basano sul contesto e utilizzano creativamente le risorse, umane e materiali, a disposizione. Con questo progetto vorremmo dare un contributo a un problema la cui scala è drammaticamente rilevante e che coinvolge miliardi di persone nel mondo, con ovvie conseguenze sulla salute globale”.

È possibile contribuire al progetto segnalando buone pratiche anti-Covid all’indirizzo email UNHABITAT-PSUP@un.org.

Master in Giornalismo “Giorgio Bocca”, proseguono le iscrizioni

Digital first, economia e finanza, giornalismo scientifico, internazionalizzazione, sostenibilità editoriale

È aperto il bando di partecipazione al 9° biennio del Master in giornalismo “Giorgio Bocca” dell’Università di Torino, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Il Master è oggi la principale porta di accesso alla professione giornalistica: la frequenza equivale al praticantato e permette, terminato il percorso, di sostenere l’esame di Stato e di essere iscritti all’Albo dei professionisti.  

Fino al 3 settembre p.v. è possibile presentare la domanda di ammissione al biennio 2020/2022 che inizierà a novembre. Tutte le informazioni sulla procedura di iscrizione sono disponibili qui: www.mastergiornalismotorino.it

Le parole chiave di questa nuova edizione del Master sono: digital first, economia e finanza, giornalismo scientifico, internazionalizzazione, sostenibilità editoriale.

Il Master sarà diretto da Marco Ferrando, caporedattore  responsabile della sezione Finanza e Mercati de “Il Sole 24 Ore“, selezionato da apposito bando ora in attesa del parere dell’Ordine necessario alla nomina formale.

Come di consuetudine, oltre a docenti e tutor competenti ed esperti, le studentesse e gli studenti potranno incontrare e interagire con giornalisti e professori nazionali e internazionali.

Il programma di formazione integra studio e pratica professionale nelle modalità previste dalla convenzione con l’Ordine. Prevede 300 ore di lezioni accademiche per la cultura del giornalismo contemporaneo (88 Crediti Formativi Universitari); 1700 ore di laboratori giornalistici per apprendere l’utilizzo dei tools e dei metodi di lavoro; attività redazionale quotidiana su portale web e social network, carta stampata, tv e radio grazie a tutor professionisti esperti; 5 mesi di stage (2 nel primo anno, 3 nel secondo) presso le più prestigiose testate nazionali; una prova finale per conseguire il titolo.

Come candidarsi?

Possono candidarsi tutte le studentesse e gli studenti in possesso di titolo di laurea triennale appartenente a tutte le classi di laurea o i laureandi e le laureande se in condizione di conseguire il titolo entro la scadenza prevista per il perfezionamento dell’immatricolazione. I posti disponibili sono 20.

Una prima selezione avverrà sulla base del curriculum vitae e dei titoli delle candidate e dei candidati. Seguiranno prove scritte e orali.

Il costo del Master è di 13.000,00 Euro per i due anni. Si tratta di una riduzione di circa il 30% rispetto ai bienni precedenti. L’obiettivo è di contenere quanto più possibile eventuali diseguaglianze all’ingresso, una necessità urgente tanto più in tempi di crisi per pandemia. In questa prospettiva sono garantite dal Master borse di studio o in alternativa, esenzioni dei costi, pari al 20 per cento delle somme totali versate dagli studenti.

Le lezioni, il praticantato e il Covid-19 

In caso di ritorno della pandemia da Covid-19 e di rinnovate misure per il distanziamento interpersonale, le attività saranno comunque assicurate. Le lezioni potranno svolgersi, se necessario, in modalità blended, ovvero integrando momenti di formazione in presenza con altri da remoto mediante streaming in simultanea, con disponibilità di registrazione della videolezione. Anche le attività redazionali e gli stage si svolgeranno regolarmente, sempre nel rispetto delle misure vigenti in ogni momento.

Le testate del Master

Il Master è pienamente inserito nella realtà culturale e informativa locale. Le sue testate sono “Futura Magazine”, quindicinale in formato pdf; il portale d’informazione quotidiana “Futura News” www.futura.news.

laboratori radiotelevisivi realizzano notiziari tradizionali (registrati negli studi di Cinedumedia) e format sperimentali come i podcast tematici “I viaggi di Futura”. Il laboratorio televisivo dispone di un proprio canale YouTube mentre il notiziario e le trasmissioni speciali radiofoniche sono realizzate anche in collaborazione con l’emittente di Ateneo Radio 110.

Inoltre gli studenti frequentano un laboratorio dedicato al lavoro del giornalista negli uffici stampa e nella comunicazione istituzionale, che poi viene messo in pratica sul campo grazie ad accordi di sponsorizzazione o di partnership. Negli anni il Master ha collaborato con Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Eni, Città Metropolitana di Torino, Salone del Libro, Circolo dei Lettori, Biennale Democrazia, Festival della Tecnologia, Festival del Giornalismo Alimentare, Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani.

PER INFORMAZIONI

Segreteria Master in Giornalismo di Torino ‘Giorgio Bocca’

Via Roero di Cortanze 5, 10124 Torino

Phone: (+ 39) 011 6704888

Info-mail: giornalismo@corep.it | formazione@corep.it

Strada condivisa

FRECCIATE   Le strade, nell’opinione comune, divergono o convergono,  di regola. Nell’era di Chiara Appendino diventano condivise. Ce ne rallegriamo.

L’arciere

In più di cinquemila in visita a Palazzo Madama, Gam e Mao

Sono 5.147 le persone che hanno scelto di trascorrere il periodo di Ferragosto in città all’insegna dell’arte e della cultura e di visitare, tra il 13 e il 16 agosto 2020,Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e il MAO Museo d’Arte Orientale.

 

L’accesso contingentato a un numero limitato di visitatori ha garantito le visite in massima sicurezza, e in questo contesto 2.074 persone hanno visitato Palazzo Madama, 1.861 la GAM e  1.212 il MAO.

 

In particolare, il picco di ingressi si è registrato il giorno di Ferragosto, giornata di apertura alla tariffa speciale a 1 €. In 1.314 hanno infatti visitato Palazzo Madama, in 641 il MAO e in 708 la GAM, per un totale di 2.663 persone che hanno scelto di passare la giornata di festa nei musei della Fondazione.

Ryanair incrementa le rotte per Sicilia e Puglia

Ryanair  ha annunciato che incrementerà il numero di voli sulle rotte da Torino per Catania e Bari.

Alla luce della forte domanda da parte dei consumatori italiani, Ryanair opererà ora 10 voli settimanali (5 in più) tra Torino e Catania e 8 voli settimanali (3 in più) tra Torino e Bari, a partire dal 14 settembre 2020. Ryanair ha anche confermato che entrambe le rotte saranno operative anche per tutta la stagione invernale.

I clienti di Ryanair in partenza da Torino possono ora prenotare un viaggio a Bari o Catania, volando con le tariffe più basse e con una nuova serie di misure sanitarie che Ryanair ha implementato per proteggere i propri clienti e l’equipaggio.

Per festeggiare, Ryanair ha lanciato una speciale promozione con tariffe a partire da soli 19,99 €, per viaggi a partire dal 14 settembre 2020. L’offerta è valida per prenotazioni entro la mezzanotte di domenica (16 agosto), solo sul sito Ryanair.com.

Weekend di Ferragosto alla Pinacoteca Albertina

Nel weekend di Ferragosto la Pinacoteca Albertina aspetta i visitatori con la sua collezione, con la Sala dei Cartoni Gaudenziani, recentemente riallestita, e con la splendida mostra Incanti Russi. Opere pittoriche di tradizione dall’Accademia Glazunov di Mosca.

Giovedì 13/08: 10-18

Venerdì 14/08: 10-18

Sabato 15/08: 10-18

Domenica 16/08; 10-18

Lunedì 17/08: 10-18

ultimo ingresso alle 17.30

http://www.pinacotecalbertina.it

Covid, l’impatto psicologico sulla popolazione e sugli operatori sanitari. Due studi dell’UniTo

Due studi coordinati dall’Università di Torino hanno indagato i sintomi depressivi e da stress post-traumatico in seguito alla diffusione del Covid-19 in Italia e i loro possibili fattori di rischio

Due studi, condotti durante la pandemia, tra il 19 marzo e il 5 Aprile 2020, e recentemente pubblicati su riviste scientifiche internazionali, hanno indagato i livelli di ansia, depressione e di sintomi da stress post-traumatico (PTSS) nella popolazione generale e negli operatori sanitari (medici e infermieri). I due studi sono stati condotti dal gruppo di ricerca “ReMind the Body”, coordinato dal Prof. Lorys Castelli del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino.

Il primo studio, pubblicato sulla rivista The Canadian Journal of Psychiatry, è stato condotto su 1321 partecipanti provenienti da diverse zone d’Italia. Ai partecipanti è stato richiesto di compilare una serie di questionari, attraverso una survey online anonima.

I risultati hanno messo in luce non solo un’elevata percentuale di individui che presentano sintomi di ansia e depressione clinicamente rilevanti, rispettivamente 69% e 31%, ma anche un’elevata prevalenza di sintomi da stress post-traumatico. Il 20 % del campione riferisce infatti la presenza di significativi PTSS che, come evidenzia la letteratura scientifica, tendono ad aggravarsi nel tempo e che possono sfociare in veri e propri disturbi da stress post-traumatico. Dalla analisi effettuate emerge che i soggetti più a rischio per lo sviluppo di PTSS sono le donne, i soggetti con bassi livelli di scolarità e coloro che sono entrati in contatto con pazienti Covid-19 positivi.

Il secondo studio, condotto sugli operatori sanitari e pubblicato sul Journal of Evaluation in Clinical Practice, è stato condotto su 145 operatori sanitari (72 medici e 73 infermieri), confrontando i sintomi psicopatologici (ansia, depressione e PTSS) tra gli operatori sanitari che stavano lavorando nei reparti Covid-19 (63), vale a dire con pazienti Covid positivi, e quelli che lavoravano in altre unità ospedaliere (82) e non erano quindi a contatto con pazienti Covid positivi. I risultati hanno messo in luce che i primi riportano livelli significativamente più elevati sia di depressione sia di PTSS rispetto ai secondi. Inoltre, tra i professionisti sanitari impegnati nei reparti Covid-19, l’essere donna e l’essere single rappresentano fattori di rischio per i sintomi depressivi mentre l’essere donna e avere un’età più avanzata sono associati a maggiori livelli di PTSS.

Questi risultati, oltre a evidenziare l’impatto drammatico dell’epidemia in atto sulla salute mentale della popolazione italiana e in particolare sugli operatori sanitari impegnati in prima linea nella lotta al Covid-19, evidenziano la necessità di mettere in atto tempestivi programmi di screening, volti a identificare le persone con livelli di psicopatologia clinicamente rilevanti.

È infatti noto che i disturbi psicologici/psichiatrici, come la depressione, possano avere un peso importante anche sulla salute fisica. Le persone che sviluppano depressione, ad esempio, hanno maggiori probabilità di andare incontro a determinate patologie mediche, come l’infarto del miocardio. La presenza di sintomi psicopatologici clinicamente rilevanti non rappresenta quindi solamente un problema di per sé ma ha ampie ricadute a lungo termine sulla salute psico-fisica dell’individuo.

Gli strumenti di screening psicologico permettono di identificare i soggetti che presentano una sintomatologia clinicamente rilevante e, attraverso successive valutazioni, di monitorarne l’andamento nel tempo. Tale procedura, qualora venisse applicata su larga scala, renderebbe possibile proporre degli interventi psicologici mirati (sportelli di ascolto, sostegno psicologico, psicoterapia) che si tradurrebbero in un beneficio per i soggetti che presentano disagio psicologico e in un risparmio economico per il sistema sanitario sul lungo periodo, in termini di minori ricadute psicofisiche e minor richiesta di cure.

Il celebre “motto” dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS) “There is no health without mental health”, “non c’è salute senza salute mentale”, ben fotografa la necessità di prendersi carico oggi di questo disagio, affinché non si cronicizzi e non si traduca nel tempo in un più generale peggioramento della salute psicofisica, con i costi umani, sociali ed economici che ne conseguirebbero. Lo Spazio di Ascolto dell’Ateneo torinese, promosso e coordinato dal dipartimento di Psicologia, rappresenta un utile esempio di questo modello, che andrebbe valorizzato ed esteso.

Con Intesa Sanpaolo il futuro è nella smart mobility. Il progetto parte da Torino

L’obiettivo è un ecosistema dell’innovazione dedicato alla smart mobility e incentrato sulle start up.

E infatti denominata Smart Mobility Corporate Club l’iniziativa che Intesa Sanpaolo Innovation Center mette in campo  con Cisco, Fca e Iren, a cui fornirà una serie di servizi in esclusiva.

Si incomincia proprio  da Torino, dove lo scorso anno – attraverso  Intesa Sanpaolo Innovation Center, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT – è stato attivato Techstars, acceleratore di startup americano di rilevanza mondiale. Tra i servizi offerti, ricerche sui trend dell’innovazione globale; informazioni e contatti privilegiati con le startup finaliste dei programmi di selezione e accelerazione come quello di Techstars, partecipazione a eventi di rilievo internazionale in cui incontrare startup e possibili partner tecnologici, come i tech-tour in Israele e nella Greater Bay Area tra Guangdong e Hong Kong.