Cosa succede in città- Pagina 343

Il calore del termovalorizzatore raggiunge anche le reti di Rivoli, Collegno e Grugliasco

Con questo intervento si amplia ulteriormente la più grande rete di teleriscaldamento interconnessa a livello italiano

Iren, attraverso la propria controllata Iren Energia, ha esteso la fornitura di calore per il teleriscaldamento erogato dal termovalorizzatore di Torino Gerbido verso i Comuni limitrofi di Collegno, Grugliasco e Rivoli realizzando così la più grande rete metropolitana interconnessa esistente a livello italiano.
Infatti dopo i collegamenti con Torino e con Beinasco, il calore prodotto dal termovalorizzatore raggiunge ora i 5,2 milioni di metri cubi dei quartieri già teleriscaldati dei Comuni di Grugliasco, Rivoli e Collegno interconnessi così dalla rete metropolitana torinese che ha raggiunto i 71,2 milioni di metri cubi.
A tal fine, sono stati completati in questi giorni i lavori di realizzazione della dorsale di collegamento (in doppia tubazione della lunghezza di oltre 4 km) tra il termovalorizzatore e la centrale termica collocata presso la Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino a Grugliasco. Qui è stata inoltre realizzata la sottostazione di scambio termico della potenza di 40MW della centrale stessa da cui parte la rete sovracomunale.
Questa connessione consente di sfruttare ulteriormente l’assetto cogenerativo del termovalorizzatore di Torino, che produce contestualmente energia elettrica e termica per teleriscaldamento. La disponibilità di questo calore consente di ridurre l’utilizzo delle caldaie di integrazione e riserva installate presso la centrale termica di Grugliasco e del ciclo combinato cogenerativo installato presso la centrale di via Genova a Rivoli, riducendo quindi le emissioni complessive
“Questo ulteriore intervento dimostra il costante impegno di Iren per iniziative volte alla transizione energetica del territorio – ha dichiarato il Presidente di Iren Renato Boero – e rientra pienamente nella strategia di multicircle economy avviata con il Piano Industriale 2020-2025. Inoltre, il teleriscaldamento si conferma come una delle eccellenze del Gruppo e tra le migliori tecnologie per migliorare la qualità ambientale dei territori serviti”.

Artissima rinvia la mostra “Stasi frenetica”

Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino annuncia che l’apertura al pubblico della mostra diffusa Stasi Frenetica nelle sedi di GAM, Palazzo Madama e MAO è stata rimandata a data da destinarsi nel rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19 disposte dal DPCM in vigore dal 05 novembre 2020.

 

 

L’edizione 2020 di Artissima si è reinventata in versione Unplugged, una formula nuova, dilatata nei tempi e negli spazi, che riunisce esposizioni fisiche, realizzate con Fondazione Torino Musei, e progetti digitali. Artissima attende i visitatori e i collezionisti in presenza non appena possibile per accoglierli nelle sale di GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e ContemporaneaPalazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e MAO Museo d’Arte Orientale già allestite con un corpus di 158 opere provenienti dalle gallerie di Artissima selezionate per questa edizione della fiera. Una presentazione corale sul tema Stasi Frenetica, scelta da Ilaria Bonacossa in stretto dialogo con i galleristi coinvolti per offrire uno spaccato di quello che il pubblico avrebbe trovato negli stand e che accoglie il sostengo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

 

Sono invece confermati i progetti digitali su artissima.art: da martedì 3 novembre, è online Artissima XYZ, un’inedita piattaforma cross-mediale realizzata grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo che trasforma le sezioni curate della fiera in un’immersiva esperienza digitale. Si tratta delle sezioni Present Future curata da Ilaria Gianni e Fernanda Brenner, Back to the Future curata da Lorenzo Giusti e Mouna Mekouar e Disegni curata da Letizia Ragaglia e Bettina Steinbrügge.

 

Dal  4 novembre Artissima lancia inoltre FOLLE, un progetto digitale di riscoperta e valorizzazione dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che riunisce su una piattaforma online dedicata 26 fotografie scattate tra il 1930 e il 1980 che catturano diversi momenti di aggregazione sociale, raccontando le trasformazioni sociali e politiche del Paese.

 

A partire dal 5 novembre, il catalogo online di Artissima presenterà i lavori che le gallerie selezionate per l’edizione 2020 della fiera avrebbero portato in stand oltre a quelli allestiti nelle mostre di Stasi Frenetica presso la GAM, Palazzo Madama e il MAO.

 

Sono rinviati anche il progetto espositivo FOLLE in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che propone una selezione degli scatti presentati online e JaguArt – The Italian Talent Road Show, la collettiva dei dieci giovani artisti vincitori del road show nato in collaborazione con Jaguar, entrambi previsti alla GAM di Torino. Allo stesso modo è rimandata la presentazione da Combo delle due opere-video prodotte dai giovani artisti Caterina Erica Shanta e Liryc Dela Cruz, durante la residenza del Torino Social Impact Art Award e quella dell’opera video di Natália Trejbalová alle OGR nell’ambito del programma di Biennale Tecnologia.

 

Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima, commenta: “Stasi Frenetica è allestita e pronta per accogliere il pubblico, anche se in questa fase solo in formato digitale. Abbiamo concluso l’allestimento lunedì e le mostre sono bellissime, non solo perché rappresentano un inno alla resistenza e alla fiducia nel futuro, ma anche per la grande partecipazione dimostrata dai galleristi che hanno davvero fatto proprio l’invito a raccontare l’emergenza contemporanea attraverso le opere d’arte selezionate.

A metà ottobre abbiamo deciso di puntare su una formula ibrida costruendo una piattaforma digitale inedita attraverso la quale conoscere non soltanto le opere ma anche gli artisti con approfondimenti video e audio e progetti espositivi realizzati con la Fondazione Torino Musei che ha messo a disposizione gli spazi espositivi di GAM, Palazzo Madama e MAO. L’importante investimento sul digitale iniziato nel 2017, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, ci permette di garantire al nostro pubblico non solo la possibilità di vedere le opere che le gallerie avrebbero portato in fiera sul catalogo digitale, ma anche di partecipare a visite guidate virtuali e di compiere un’esperienza unica con Artissima XYZ”.

 

Arriva il car sharing targato Fca e Leasys dedicato alla nuova 500 elettrica

LeasysGO! sarà attivabile su Amazon e permetterà di noleggiare una Nuova 500 della flotta di Leasys, che sarà composta da oltre 2.000 unità in sharing. Fino a dicembre 2020 il servizio, sviluppato in collaborazione con il team di FCA e-Mobility, sarà disponibile per i dipendenti del Gruppo FCA di Torino, che avranno la possibilità di essere i primi a provarlo. Da inizio 2021 LeasysGO! arriverà nelle principali città italiane e d’Europa.

 

Prosegue la rivoluzione italiana della mobilità sostenibile, che vede protagonisti FCA Bank e la sua controllata Leasys: con l’arrivo della Nuova 500 elettrica, le due società hanno annunciato il lancio di LeasysGO!il primo servizio di car sharing che metterà a disposizione degli abbonati una flotta di sole 500 elettriche. Il servizio, gestibile completamente dal proprio smartphone grazie all’app dedicata, semplice e intuitiva, permetterà di noleggiare una Nuova 500 della flotta di Leasys, che arriverà a contare oltre 2.000 unità in sharing nel 2021.

 

Disegnato per la Nuova 500 elettrica, LeasysGO! sarà momentaneamente disponibile (fino a dicembre 2020) solo per i dipendenti del Gruppo FCA di Torino, che avranno così la possibilità di provarlo per primi. Nel 2021 LeasysGO! raggiungerà, dopo Torino, anche Milano e Roma, oltre a due importanti città europee come Barcellona e Lione.

 

Terminato il periodo di test, entro fine anno il servizio sarà aperto al pubblico e verrà data la possibilità di acquistare il voucher d’iscrizione su Amazon e convertirlo sulla piattaforma digitale LeasysGO!. Si potrà in pochi minuti prenotare e interagire con la Nuova 500 elettrica della flotta, pagando una tariffa mensile molto competitiva e comprensiva di 2 ore di mobilità al mese. Esaurite le 2 ore di sharing il costo del servizio passerà in modalità pay-per-use al costo di pochi centesimi al minuto. La ricarica elettrica dei veicoli sarà totalmente gratuita e sarà gestita dal team di LeasysGO!. Il Cliente troverà sempre una Nuova 500 in sharing carica e pronta all’uso.

 

LeasysGO! e la Nuova 500 uniscono tutti i vantaggi della guida elettrica a quelli delle nuove forme di mobilità. LeasysGO! nasce infatti come la soluzione ideale per muoversi nelle zone a traffico limitato delle città, grazie al fatto che Nuova 500 è a emissioni zero; inoltre, dato che l’auto è in car sharing, il parcheggio è gratuito.

 

Per il lancio del progetto, è stata fondamentale la collaborazione del team e-Mobility di FCA che – come punto di contatto tra il mondo della nuova mobilità condivisa di Leasys e quello della produzione delle vetture elettriche di FCA – ha facilitato l’integrazione nella Nuova 500 di una serie di funzionalità specifiche per la mobilità del futuro, contribuendo a rendere la nuova vettura la prima auto elettrica di FCA prodotta per essere sostenibile e condivisa. Inoltre, grazie al team e-Mobility di FCA è stato possibile lanciare il servizio in esclusiva per i dipendenti FCA.

 

La Nuova 500, la prima vettura di FCA nata full electric, è disponibile in tre versioni: berlina, cabrio e 3+1 e negli allestimenti ACTION, PASSION e ICON. Oggi la terza generazione della 500 è più tecnologica, più connessa, più spaziosa che mai e, sempre, Cinquecento.  Due i range disponibili: la Action ha una autonomia maggiore di 180 km WLTP mentre, la Passion e la Icon, hanno una autonomia fino a 320 km WLTP che diventano 460 km in uso urbano, grazie alle batterie Lithium-Ion che hanno una capacità, rispettivamente, di 23,8 kWh e di 42kWh. La Nuova 500 Action è equipaggiata con il sistema fast charge da 50 kW che consente di ricaricare la batteria dell’auto in tempi molto brevi. Ad esempio, per una riserva di energia sufficiente a percorrere il fabbisogno quotidiano di chilometri (circa 50 chilometri) sono necessari meno di dieci minuti, il tempo di una colazione al bar. La Nuova 500 nelle versioni Passion e Icon sono equipaggiate con il fast charge da 85 kW che consentono di ricaricare la batteria in tempi molto brevi, per una riserva di energia sufficiente a percorrere 50 chilometri – più di quanto necessario nell’utilizzo medio giornaliero – bastano solo cinque minuti. E sempre grazie al fast charge da 85KW, è possibile ricaricare l’80% della batteria in appena 35 minuti. La Nuova 500 è la prima city car dotata di Autonomous Driving Level 2 e anche la prima vettura FCA equipaggiata con il nuovo sistema di infotainment di quinta generazione di UConnect 5.

 

Guarda il video del lancio al seguente link: https://youtu.be/EHCm0IypKKk

Adriana Zarri, l’inquietudine della fede

Incontro nell’ambito del progetto 900Storie in streaming, giovedì 5 novembre

Il 18 novembre 2010, esattamente dieci anni fa, moriva Adriana Zarri, poliedrica e singolare figura del cattolicesimo italiano, pubblicista, teologa, eremita e donna libera che ha saputo nella sua lunga esistenza, non priva di contraddizioni, tenere la linea della testimonianza cristiana come bussola e orizzonte in una società in tumulto come quella novecentesca. Nell’ambito del progetto 900Storie a cura del Centro Studi Piero Gobetti, la Fondazione Donat-Cattin ricorda, in una settimana a lei dedicata, la figura, il pensiero, l’azione culturale e la spiritualità. Il primo appuntamento si è tenuto lunedì 2 novembre sulle piattaforme social della Fondazione Donat-Cattin e del Polo del ‘900 con un  breve filmato della teologa Morena Baldacci, liturgista e docente, che ha introdotto il tema della teologia vissuta e pensata, pregata e studiata da una donna, e un podcast con letture e brani scelti dalla produzione ricca e articolata del pensiero della Zarri. Giovedì 5 novembrealle 18,00 in modalità streaming sui canali della Fondazione Donat-Cattin e del Polo del 900, si svolgerà un confronto con i teologi Ermis Segatti, Stella Morra e la storica Mariangela Maravaglia, autrice della prima biografia critica “Semplicemente una che vive. Vita e opere di Adriana Zarri” appena pubblicata da “Il Mulino”. Il confronto sarà inframmezzato da letture dell’attrice Eleni Molos tratte da brani di saggi della Zarri. Introdurrà i lavori Luca Rolandi, giornalista e ricercatore della Fondazione Carlo Donat-Cattin.

Adriana Zarri nasce a San Lazzaro di Savena, vicino a Bologna, nel 1919. I suoi studi e il suo impegno furono subito orientati al confronto con il Cristianesimo e con una chiesa cattolica da portare oltre la visione di Pio XII. È diventata, anno dopo anno, esperienza dopo esperienza, una delle più importanti testimoni di quella fedeltà al Vangelo che si coniuga – proprio in virtù di una verità che rende liberi – con la più schietta laicità. Antifascista, coinvolta nei problemi sociali, decisa a difendere la libertà di coscienza, si trasferisce a Roma dove studia teologia. Diventa giornalista e scrive dapprima su tutti i giornali e le riviste di area religiosa: l’«Osservatore romano», «Studium», «Servitium», «Il Regno», «Concilium», «Rivista di teologia morale» (RTM), «Rocca». In seguito collabora assiduamente a «Politica» e «Settegiorni» le riviste di punta su cui la sinistra democristiana si confronta con i fermenti ecclesiali, politici e sociali. Infine collabora a “Micromega” e a “Il Manifesto”. Naturalmente i tanti libri editi da Locusta, Cittadella, Borla, e dopo la sua morte da Einaudi. Ha partecipato anche a trasmissioni radiofoniche (Uomini e profeti) e televisive (la Samarcanda del primo Santoro). Note le sue posizioni molto dure anche contro la gerarchia e su temi etici che però non hanno offuscato nella memoria collettiva le sue radici profondamente evangeliche e fedeli alla dottrina cattolica, ovviamente sempre imperniati su conflitti di coscienza e di fede umana e divina. Poi all’inizio degli anni Settanta, dopo i vorticosi anni del post-Concilio, la sua presenza attiva alla Pro Civitate Christiana di don Giovanni Rossi ad Assisi, in molti gruppi del dissenso cattolico, senza mai una adesione e con molti distinguo e infine la scelta eremitica che in località diverse dell’area dell’eporediese, accolta dal vescovo di Ivrea mons. Luigi Bettazzi, che caratterizzerà gli ultimi 35 anni della sua esistenza. E’ sepolta nel cimitero canavesano di Crotte, una frazione di Strambino, dove visse gli ultimi anni nel suo eremo di Ca’Sassino. Per la sua tomba, in terra, scrisse lei stessa quella che definì “un’epigrafe d’erba”: “Non mi vestite di nero:è triste e funebre. Non mi vestite di bianco: è superbo e retorico. Vestitemi a fiori gialli e rossi e con ali di uccelli. E tu, Signore, guarda le mie mani. Forse c’è una corona. Forse ci hanno messo una croce. Hanno sbagliato. In mano ho foglie verdi e sulla croce, la tua resurrezione. E, sulla tomba, non mi mettete marmo freddo con sopra le solite bugie che consolano i vivi. Lasciate solo la terra che scriva, a primavera, un’epigrafe d’erba. E dirà che ho vissuto, che attendo. E scriverà il mio nome e il tuo, uniti come due bocche di papaveri”.

M.Tr.

Barbero torna sul grattacielo: “Donne nella storia: il coraggio di rompere le regole”

 In diretta streaming dalla cornice dell’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino 5 – 12 – 19 novembre 2020, ore 18.00 Diretta streaming sul sito group.intesasanpaolo.com

 

 Le lezioni-conferenza di storia di Alessandro Barbero, organizzate da Intesa Sanpaolo nell’ambito delle attività culturali svolte al grattacielo di Torino, sono realizzate quest’anno esclusivamente in streaming dalla suggestiva cornice dell’Auditorium. Il ciclo, curato da Giulia Cogoli, sarà dedicato al tema “Donne nella storia: il coraggio di rompere le regole”: la religiosa Santa Caterina da Siena, la profetessa Giovanna d’Arco e la poetessa Anna Achmatova. Le lezioni si svolgeranno giovedì 5, giovedì 12 e giovedì 19 novembre, alle ore 18, e potranno essere seguite sul sito di Gruppo Intesa Sanpaolo e da grattacielointesasanpaolo.com.

Lo storico e scrittore, professore di Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, noto al pubblico per la sua straordinaria capacità divulgativa, tratterà di cruciali momenti in cui queste donne esemplari hanno lottato con coraggio per cambiare i loro destini e gli stereotipi legati alla figura femminile, influenzando anche l’andamento della storia.

Le lezioni verranno pubblicate come nuovi episodi del podcast “Alessandro Barbero. La storia, le storie” di Intesa Sanpaolo On Air, che già raccoglie tutte le lezioni del prof. Barbero dei cicli precedenti al grattacielo. Una novità molto apprezzata dagli ascoltatori, tanto da aver raggiunto al suo lancio i vertici delle classifiche di Spotify, Google Podcast e Apple Podcast. Intesa Sanpaolo On Air è l’innovativa piattaforma di contenuti audio della banca che raccoglie voci, storie e idee su futuro, sostenibilità, inclusione, cultura.

GLI APPUNTAMENTI DI “DONNE NELLA STORIA: IL CORAGGIO DI ROMPERE LE REGOLE”:

Giovedì 5 novembre, ore 18

Santa Caterina da Siena o il coraggio di scegliere la propria vita

In una società dove è la famiglia a decidere il destino di una ragazza, Caterina da Siena appena adolescente lotta per poter fare quello che vuole lei: avere una stanza tutta per sé, rifiutare il matrimonio combinato, dedicarsi alla vita religiosa che sogna fin da quando era bambina. Un destino che ad altre veniva imposto, per lei è una scelta perseguita con ferrea forza di volontà, e che la renderà famosa in tutto il mondo cristiano.

Giovedì 12 novembre, ore 18

Giovanna d’Arco o il coraggio di fare quello che alle donne è vietato

Nella società della sua epoca si accettava l’idea che una donna potesse avere capacità profetiche e diventare il tramite della voce di Dio. Ma nessuna profetessa aveva dichiarato, come Giovanna, che la volontà di Dio era di vederla vestita da uomo, con i capelli corti, e a cavallo con la spada in pugno, a combattere i nemici della Francia. Una missione che riuscirà a compiere, anche se alla fine sarà proprio il suo rifiuto dei ruoli e degli abiti femminili a costarle la vita.

Giovedì 19 novembre, ore 18

Anna Achmatova o il coraggio di scrivere versi in mezzo all’orrore della Storia

Una delle voci più alte della poesia del Novecento, e del suo secolo ha attraversato tutti gli orrori. Ha guardato in faccia la guerra mondiale e la rivoluzione, la fucilazione del marito e l’arresto del figlio, il terrore staliniano e l’invasione nazista. E ha scritto versi non per sfuggire a tutto questo, ma per descriverlo, sapendo che il suo destino era di essere la voce di un popolo e di un’epoca.

Alessandro Barbero, storico e scrittore, è professore ordinario di Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale. È autore di numerosi saggi in particolare sulla storia medievale e militare. Nel 1995 ha pubblicato il suo primo romanzo storico, Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo (Mondadori, Premio Strega 1996). Nel 2001 ha vinto il Premio Isola d’Elba con L’ultimo rosa di Lautrec (Mondadori) e il Premio Cherasco Storia con Carlo Magno. Un padre dell’Europa (Laterza). È noto al pubblico oltre che per i suoi saggi e romanzi, per la sua straordinaria capacità divulgativa in particolare nella trasmissione Superquark nelle trasmissioni di RAI Storia a.C.d.C. e Il tempo e la storia. Collabora con La Stampa. È stato insignito nel 2005 del titolo Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres della Repubblica Francese. Tra i suoi libri più recenti: Storia del Piemonte (2008) per Einaudi; Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con P. Angela, Rizzoli, 2013); Costantino il vincitore (Salerno, 2016); Il divano di Istanbul (2011), Federico il Grande (2017) per Sellerio Editore; Gli occhi di Venezia (2011), Le ateniesi (2015) per Mondadori; Lepanto. La battaglia dei tre imperi (2010), Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali (2013), Caporetto (2017), Dante (2020) per Laterza.

Torino, apre in centro il primo temporary shop di cibi e vini locali

 Un corner dedicato ai prodotti tipici montani, piemontesi e valdostani.

 Arriva a Torino la prima gastronomia temporanea dedicata ai prodotti tipici piemontesi e valdostani. L’idea è della Taglieria Barotto di via G. Baretti, che ha deciso di aprire il nuovo “corner” in Via San Massimo 2 per soddisfare le numerose richieste di consumo casalingo dei prodotti piuttosto che all’interno del locale.

Con una particolare attenzione alle tipicità enogastronomiche montane, fondute, ragù di selvaggina, marmellate e pasticceria secca vanno ad aggiungersi ai salumi, ai formaggi, alle tartare e ai vini locali che il Barotto propone da otto anni. Tra i prodotti più rari in città che saranno reperibili dal 9 novembre, spiccano la mocetta di bovino valdostana e il Bettelmatt, formaggio d’alpeggio a pasta dura tipico dell’Alta Val Formazza, nell’Ossolano. Accanto a loro anche: la fontina d’Alpeggio dell’Arpav (l’Associazione Regionale Proprietari d’Alpeggio Valle d’Aosta), la fontina estrema già premiata come “Miglior Formaggio d’Italia 2018” a Formaggitalia all’interno di Golosaria, lo spek d’anatra, ottenuto da anatre allevate esclusivamente in Piemonte ed affumicato tradizionalmente con legno di faggio, l’unico lardo al genepy da maiali allevati allo stato semibrado nel Canavese, il Blanc de Morgex, ottenuto dalle uve di Prié Blanc, le più alte d’Europa, e i vini di TorinoDOC, selezionati dalla Camera di Commercio di Torino.

“Alla luce delle ultime restrizioni circa la somministrazione e forti dell’esperienza maturata in occasione del lockdown primaverile – spiega Federico Giovanelli, oste del Barotto – abbiamo registrato un’impennata nelle richieste di delivery, modalità di fruizione che si sposa perfettamente con i piatti freddi che proponiamo. Con l’aumento delle richieste di consumo casalingo e con lo spettro di un nuovo lockdown sullo sfondo, abbiamo pensato di aprire il temporary shop per vendere direttamente i prodotti che solitamente affettiamo, battiamo e decoriamo nel locale. In questo modo portiamo nelle case un po’ di atmosfera montana, arricchendo la gamma di profumi e sapori.”

Il temporary shop del Barotto sarà attivo fino al 31 gennaio 2021, dalle ore 11 alle 20, compatibilmente con le decisioni prese dalle Autorità rispetto alla circolazione di persone nel contrasto alla diffusione del Covid-19.

Sito: https://ilbarotto.it/
Facebook: https://www.facebook.com/IlBarotto
Instagram: https://www.instagram.com/il_barotto_torino

“La violenza”: incontro con Alfredo Bosco, fotoreporter e Domenico Quirico, giornalista

L’evento inizialmente previsto in Sala ‘900 il recente DPCM del 25/10/2020 pone alcune limitazioni allo svolgimento degli eventi; in ragione delle ultime disposizioni, non è più consentita l’apertura al pubblico delle iniziative che si svolgono negli spazi del Polo del ‘900, nemmeno su prenotazione nominale. 4 novembre 2020 ore 18

ArtPhotò coglie l’occasione del riconoscimento ad Alfredo Bosco, per il suo progetto “Forgotten Guerrero”, del premio speciale “For Humanitarian Photography” del Comitato Internazionale della Croce Rossa al concorso Andrea Stenin a Mosca e del Visa d’Or Humanitarian Award ICRC nel 2020 al festival di fotografia Visa Pour l’Image, per il dialogo ormai annuale con Domenico Quirico. Dialogo nato nel 2017 per mettere insieme le testimonianze di immagini e parola. Iniziato con Ferdinando Scianna sul tema del “dolore” per proseguire con Ivo Saglietti su quello della “rivoluzione” e l’anno scorso con Marco Gualazzini, vincitore del WPP sull’”Africa”. Quest’anno è Alfredo Bosco che dialoga con Domenico Quirico sul tema della violenza al Polo del ‘900.
“La parola di Quirico incontra le immagini di Bosco cercando di descrivere la forza impietosa della violenza, dell’uomo sull’uomo. La violenza paralizza le sue vittime con la paura per sé, per i propri cari, per intere popolazioni. Ha molti volti che prosciugano di lacrime l’uomo falciandone dignità rispetto compassione. Alfredo Bosco, fotoreporter, dice “bisogna mostrare la violenza per comprenderla “e Domenico Quirico dice che “per raccontare la violenza, ritrovarne l’orma e sentirne l’eco si deve pagare un prezzo”. La malvagità, la brutalità della violenza spesso indossa gli abiti della morte e diventa protagonista nelle guerre, contrabbandi, povertà, dolore. Bosco e Quirico, testimoni, guardano con la stessa prospettiva per farci conoscere e comprendere.” TB.
Un dialogo per parlare dei “molti volti” della violenza di quanto avviene in diverse parti del mondo dal Messico al Donbass, tutte situazioni che hanno radici lontane nel nostro inquietante, affascinante, storico ‘900. Modera l’incontro Tiziana Bonomo di ArtPhotò.

Incontro in streaming dal titolo “La violenza” dialogo con Alfredo Bosco e Domenico Quirico. La diretta dalla pagina Facebook di ArtPhotò https://www.facebook.com/artphotobonomo/ mcondiviso sulla pagina del Polo del ‘900 https://www.facebook.com/ilpolodel900 e su You Tube https://www.youtube.com/channel/UC0B_XsXpHiy7mOouij3WDew.

 

BIOGRAFIE
Alfredo Bosco
Nasce a San Miniato (PI) nel 1987.
Dopo essersi diplomato alla scuola di fotografia John Kaverdash di Milano, segue un workshop a Cesuralab sotto la guida di Alex Majoli. Inizia a lavorare come fotoreporter nel 2010, documentando il terremoto di Haiti e la giovane generazione di Tashkent, lavoro che gli vince la menzione speciale del premio FNAC.
Dal 2011 al 2014 lavora per l’agenzia fotografica di Stefano Guindani, documentando nel frattempo le attività ad Haiti della ONLUS Francesca Rava e la campagna elettorale del PD di Matteo Renzi. Nel 2014 inizia un reportage di quattro anni sulla guerra civile in Donbass, nell’Ucraina dell’est. Nel 2015 viene selezionato da Lensculture tra i primi 50 talenti emergenti nel mondo della fotografia. Svolge diversi reportage in paesi dell’ex Unione Sovietica, tra cui la comunità LGBTQ nella Mosca di Putin, la situazione politica e sociale in Kazakistan sotto il controllo di Nazarbayev, e il problema dell’eroina in Kyrgyzistan. Nel 2018 viene selezionato dal World Press Photo per lo Joop Swart Masterclass e, seguendo il tema proposto, svolge un lavoro sui millennials che vivono nelle provincie italiane. Nel 2019 riceve il premio speciale “For Humanitarian Photography” del Comitato Internazionale della Croce Rossa al concorso Andrea Stenin a Mosca. Dal 2018 lavora a Forgotten Guerrero, un reportage sulla guerra della droga nello stato messicano di Guerrero con cui ottiene il riconoscimento del “Visa d’Or Humanitarian Award ICRC” nel 2020 al festival di fotografia Visa Pour l’Image.

Domenico Quirico
È giornalista de “La Stampa” dai primi anni ’80 dopo aver esercitato la professione di avvocato. È stato caposervizio degli Esteri con un periodo nei primi anni ’90 a Mosca. Corrispondente da Parigi dal 2004 al 2010 per diventare inviato di guerra sui fronti più caldi, testimone dal vivo ed esperto di Medio Oriente. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi venti anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Ha seguito diversi paesi in Medio Oriente, in particolare la Siria dove è stato sequestrato per cinque mesi nel 2013. Domenico Quirico precedentemente, per pochi giorni, aveva già patito la prigionia a Groznyj, in Congo e in Libia. Ha narrato e continua a narrare quel mondo contribuendo alla sua difficile comprensione, confermandosi come una delle più grandi voci del giornalismo italiano.
Ha vinto i premi giornalistici: “Igor Man” nel 2011, “Cutuli e Premiolino”, nel 2013, “Premio Estense, l’Aquila d’oro” nel 2014, “Montale fuori Casa” e “Indro Montanelli” nel 2015, “Ischia Internazionale di giornalismo” nel 2015, “Goffredo Parise” nel 2016, “Alberto Jacoviello” nel 2019. Inoltre il “Premio per
la letteratura Albatros” nel 2017 e il “Premio Terzani per la letteratura” nel 2018.

Autore di numerosi saggi storici per Mondadori: “Adua”, “Squadrone bianco”, “Generali”, “Naja” e per Bollati Boringhieri: “Primavera Araba. Le rivoluzioni dall’altra parte del mare”. Presso Neri Pozza ha pubblicato: “Gli Ultimi: la magnifica storia dei vinti”, “Il Grande Califfato”, “Ombre dal fondo”, “Il paese del male”, “Esodo. Storia del nuovo millennio”, “La sconfitta dell’occidente”, “Morte di un ragazzo italiano – In memoria di Giovanni Lo Porto”, “La sconfitta dell’occidente”. Con Salani ha pubblicato “Cos’è la guerra”. Ha scritto con Laterza “Succede ad Aleppo” e l’ultimo libro “Testimoni del nulla”
Tiziana Bonomo
Dal 2016 si dedica attivamente al progetto ArtPhotò con cui propone, organizza e cura eventi legati al mondo della fotografia come mostre, libri, incontri. La passione per la fotografia si unisce ad una ventennale esperienza, prima nel marketing L’Oreal e poi in Lavazza come responsabile della comunicazione, di grandi progetti internazionali: dalla nascita della campagna pubblicitaria Paradiso di Lavazza nel 1995 alla progettazione, gestione e divulgazione delle edizioni dei calendari in bianco e nero con i più autorevoli fotografi della scena mondiale. Nel 2019 ha portato in Italia per la prima volta in mostra un grande fotoreporter polacco Krzysztof Miller, ha organizzato la presentazione al Museo Nazionale del Cinema del documentario “Domenico Quirico: Viaggio senza ritorno” di Paolo Gonella. Nel 2019, ha progettato il premio inedito “Mia

Photo Fair – Fotografia di Architettura” e la mostra “Chi Legge” di Claudio Montecucco inserita nel programma “Piemonte che legge”. Attualmente la mostra “Transmissions people-to-people” al Museo del Risorgimento è a sua cura. Ama organizzare incontri. Alcuni già avvenuti con famosi fotoreporter come Ferdinando Scianna, Ivo Saglietti, Marco Gualazzini. L’insegnamento ai ragazzi attraverso il doposcuola all’ASAI e il laboratorio per le scuole “Leggere la fotografia”.

Dal 2 novembre metà passeggeri, potenziati i mezzi Gtt

Grazie all’integrazione di servizi aggiuntivi forniti da partner privati prolungheremo la linea 50 sino a Porta Palazzo come ulteriore supporto della linea 4 nella zona nord di Torino.

Nei prossimi giorni si procederà comunque ad un attento monitoraggio per ottimizzare al meglio il servizio in un’ottica di rimodulazione strutturale. In particolare si effettueranno dei rilievi mirati ad ottimizzare il servizio nelle aree mercatali e il sabato, per i giovani che vanno in centro in seguito alla chiusura dei centri commerciali (linee 4, 18, 13, 55 e 56)

 

Al Polo del ‘900 “Aspettando le elezioni americane”

Nell’ambito del progetto “Tu vuo’ fa’ l’americano”: in diretta dal Polo del ‘900, una maratona web con ospiti, curiosità, notizie, previsioni e aspettative sulle elezioni presidenziali USA 2020

 

Martedì, 3 novembre

Ore 18-22 @polodel’900

Martedì 3 novembre 2020, corsa alle urne per gli americani per eleggere il 46^ Presidente degli Stati Uniti. Perché tutto questo riguarda la nostra quotidianità? Quali le implicazioni, i temi e le sfide di portata globale?

Per rispondere a queste e tante altre domande, martedì 3 novembre, Polo del ‘900 e You Trend organizzano in diretta la maratona web  “Aspettando le elezioni americane“, da seguire sulla pagina Fb e canale Youtube del Polo del ‘900.

Dalle ore 18 alle 22, a presentare più di 50 contributi tra podcast, video, curiosità e collegamenti  in diretta, i giornalisti Riccardo Porcellana e Alessandra Perera. Ad animare il media corner,  con dati, sondaggi e cronache dagli States, gli esperti di YouTrend.

Focus diversi scandiscono il ricco palinsesto: sanità e ambiente, diritti civili, comunicazione e media digitali, geopolitica e cultura.

Temi che vedono a confronto ospiti dal mondo della cultura, ambiente, economia, politica, formazione. Tra gli altri in collegamento: il professore Peppino Ortoleva; lo scrittore Wu Ming 1Giorgio Brizio dei Fridays4Future; la meteorologa Valentina AcordonPaolo Magri,  vice presidente dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale; Marco Bardazzi, giornalista e esperto di comunicazione digitale; Steve Della Casa, critico e regista cinematografico; la giornalista Anna Masera e il professore Gian Giacomo Migone.

La maratona web “Aspettando le elezioni americane” si inserisce nel programma di “Tu Vuo’ Fa’ L’Americano. Quanto ci riguarda l’esito delle Elezioni Americane? Dentro alle Elezioni USA per capire il nostro futuro”, nato grazie alla collaborazione tra Fondazione Compagnia di San Paolo, Polo del ‘900YouTrendVisionary DaysClub Silencio e Associazione Rete delle Case del Quartiere.

Molti dei contributi trasmessi durante la maratona restituiscono i risultati del progetto grazie al supporto di tutti i partner che, da settembre, propongono ai cittadini momenti di confronto e dibattito sui temi più sensibili e controversi, sollevati dalle elezioni.

Tu Vuo’ Fa’ L’Americano” si conclude giovedì 12 novembre con “L’altra Costa” , momento post-elettorale condotto da Lorenzo Pregliasco, direttore di Youtrend e Francesco Costa, vicedirettore de Il Post per valutare l’andamento complessivo del voto. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming, dalle ore 18 alle 19.30, dalla pagina Facebook e canale YouTube del Polo del ‘900.

Torino verso il lockdown?

Il premier Giuseppe Conte questa  mattina si confronterà con le Regioni per decidere nuove misure restrittive a fronte dei contagi in crescita nel Paese.

Per quanto riguarda il Piemonte, Torino presenta un numero di ricoveri molto elevato rispetto alle altre province della Regione.

Alcuni giornali nazionali, informatisi da fonti di Palazzo Chigi, hanno già scritto che con Milano, Genova, Napoli e Roma, anche il capoluogo piemontese, di fatto “zona rossa”, potrebbe essere oggetto di ulteriori chiusure.

Sono in particolare sotto osservazione Lombardia, Piemonte, Liguria, Umbria e Puglia, le Regioni con il maggior numero di contagi. I nuovi provvedimenti potrebbero anche ripristinare il divieto di circolazione tra le regioni.

Nel frattempo la Regione Piemonte ha già destinato 16 ospedali piemontesi (compresi il Martini e una parte del Cto) a Covid Hospital.

Comune di Torino e Regione si confronteranno domani sulle iniziative da adottare, anche a fronte di quanto deciderà il governo.