Cosa succede in città- Pagina 337

Cinquantatrechilometridifilo

Cinquantatrechilometridifilo, domenica 20 settembre 2020 dalle ore 15 alle 20

Il PARI/Polo delle Arti Relazionali e Irregolari dell’Opera Barolo presso
Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/C Torino
presenta Cinquantatrechilometridifilo
un progetto sulla relazione e sull’identità che prende spunto dalla fototessera intesa come oggetto dove il ritratto è ridotto a forma essenziale, immagine di un volto al fine del riconoscimento e attestazione di una condizione sociale. Ma dall’oggettivazione, dal generale e indefinito si passa allo specifico, a persone a cui Silvia Beccaria è legata, e alla loro esistenza, che come la trama che il filo compone, diventa storia da ascoltare e da vivere. L’unicità di un filo è l’unicità di ognuno che, nell’intrecciarsi e comporsi con altri fili, forma il tessuto del suo divenire, della sua storia, della propria identità. La diversità diventa ricchezza, occasione di crescita e incontro, producendo scambi, relazioni e conoscenze. Il “tessere relazioni” con alcuni colleghi artisti, ha prodotto un’installazione a più mani, una “fusione” artistica in cui le varie espressioni, dalla fiber art, alla fotografia, al disegno si integrano tra di loro. Un’idea ambiziosa che ha permesso la libera espressione nella relazione con l’altro, nella capacità di accogliere il diverso da sé e nel tradurre l’unicità di ciascuno in un valore per tutti. Trame invisibili e chilometri di filo ininterrotti ci legano gli uni con gli altri. Il filo unisce sia matericamente che metaforicamente e costruisce dei contenitori che svelano, raccolgono momenti di vita preziosi, avvolgono, riscaldano, custodiscono legami intimi e famigliari, identità e individualità diverse. Maura Banfo, Giulia Caira, Jessica Carroll, Miriam Colognesi, Claudio Cravero, Paolo Leonardo, Ornella Rovera e Roberta Toscano hanno dato un loro libera interpretazione al progetto, come la paziente tessitura di un unico filo che ciascuno ha cercato dentro di sé.

Mostra ospite del PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari / Rassegna Singolare e Plurale, un progetto di Città di Torino e Opera Barolo, a cura di Artenne e Forme in bilico in collaborazione con ASL Città di Torino, Cooperative sociali P.G. Frassati e Chronos, Associazioni Arteco, Fermata d’autobus Onlus e Volo 2006
Il progetto resterà esposto nelle prestigiose cantine del Palazzo dal 20 settembre al 18 ottobre 2020 nei seguenti orari: mercoledì, giovedì, venerdì ore 15.00-17.30; sabato e domenica ore 15.00-18,30
un progetto di Silvia Beccaria con Maura Banfo, Giulia Caira, Jessica Carroll, Miriam Colognesi, Claudio Cravero, Paolo Leonardo, Ornella Rovera, Roberta Toscano a cura di Olga Gambari

Maura Banfo www.maurabanfo.com
Dopo anni d’irrequietezza “vagabonda” ad esplorare il mondo, trova nella sua città natale il proprio “nido” dove inizia una ricerca attraverso la fotografia come linguaggio predominante. Maura Banfo ha sempre subìto la fascinazione della materia: nel suo lavoro pluridecennale – costellato di mostre, residenze d’artista e molti riconoscimenti – ha attentamente indagato osservando la realtà, a partire dagli oggetti che la circondavano e decidendo di restituirli con il mezzo fotografico come nuove entità spogliate del loro significato, architetture da indagare, entità da osservare sotto punti di vista inediti per aprirli a nuovi codici di senso. Il suo percorso è caratterizzato da una coerenza interna che raramente si riscontra nell’opera degli artisti italiani della sua generazione. La forza del suo lavoro sta nel mantenere ben riconoscibile la propria impronta creativa e la propria poetica, ma in una continua scoperta di nuove sfaccettature e punti di vista: sebbene prevalga una preferenza per la fotografia, lavora con padronanza anche con il video, il disegno e l’installazione.

Silvia Beccaria www.silviabeccaria.it
vive e lavora a Torino. Dopo una laurea in Filosofia e un Master in Arte Terapia presso l’Università di Torino, ha iniziato un percorso di studi sotto la guida dell’artista olandese Martha Nieuwenhuijs. Per molti anni ha elaborato progetti didattici utilizzando l’arte come strumento di riabilitazione ed educazione e ha collaborato con il Dipartimento Educazione del Museo di Arte Contemporanea Castello di Rivoli .
Silvia Beccaria utilizza l’intreccio come medium artistico. Intrecciare è l’arte del comporre trame così come si fa con la penna su un foglio di carta… Le trame sono i suoi colori e i suoi pennelli, “dipinge” con materiali che trasforma in filamenti intrecciabili, quali gomma, plastica, carta, e così via, quelli che meglio, di volta in volta, le permettono di esprimere il concetto dell’opera. L’incanto della natura, il visibile e l’invisibile, i luoghi della memoria, la bellezza del linguaggio e della poesia, le connessioni tra tessitura e scrittura, diventano parte integrante dei suoi racconti creati filo dopo filo dando vita ad installazioni che germogliano dalla tela. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero e alcune sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.

Giulia Caira https://www.instagram.com/giuliacaira.studio/
A partire dal suo esordio nel ‘94, l’opera fotografica di Giulia Caira si sviluppa attraverso una ricerca sul corpo e sull’identità, che tiene conto degli effetti della comunicazione derivanti dal contesto contemporaneo, nel tentativo di focalizzare i punti di convergenza tra realtà e immaginazione. Un linguaggio che si avvale di codici ora ironici, ora sarcastici, nel quale s’intuiscono distorsioni e tic derivanti dall’esperienza quotidiana. A partire da una prima fase in cui la casa veniva usata come set e campo di battaglia prediletto per le sue rappresentazioni, la ricerca dell’artista evolve via via verso una serie di progetti site specific, video e fotografia, che le consentono di attivare un’indagine riguardante i meccanismi psichici nelle relazioni con se stessi e con gli altri, con uno sguardo privilegiato verso la condizione femminile, nel tentativo di elaborare una critica verso i modelli imposti dalla cultura patriarcale.

Jessica Carroll www.jessicacarroll.it
nata a Roma, vive e lavora ad Ivrea, figlia d’arte, impara diverse tecniche artistiche dal padre pittore Robert Carroll e dalla madre scrittrice, Simona Mastrocinque, eredita l’amore per la letteratura. Durante i lunghi viaggi al seguito del padre o sola coltiva l’amore per la fotografia. Rientrata in Italia, si iscrive alla facoltà̀ di Biologia a cui preferisce la ricerca sul campo insieme ad ornitologi, speleologi e apicoltori. Come artista lavora dagli anni ’90 tra disegno, scultura e installazione, utilizzando materiali diversi che vivono in una complessità̀ teatrale e sembrano invitare alla meraviglia, risultando in una sintesi affascinante tra l’illusione dell’imitazione e la verità̀ dell’arte.

Miriam Colognesi www.miriamcolognesi.com
nata a Torino, vive e lavora tra Barcellona e la Valle d’Aosta.
Dopo il diploma in Pittura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, si trasferisce in Valle d’Aosta, dove si dedica alla fotografia iniziando la sua ricerca sull’autoscatto.
Di questo primo periodo sono le mostre personali e collettive sul tema del paesaggio e dell’autoritratto in gallerie d’arte e musei nazionali ed internazionali.
Grazie al progetto Autoritratti al Museo l’interesse si sposta sul ritratto e la percezione dell’osservatore nell’epoca dei social-network.

Claudio Cravero www.claudiocravero.com
vive e lavora a Torino. Inizia a fotografare negli anni ’70 abbinando l’attività teatrale fino agli anni ’90. I suoi progetti vanno da visioni “wendersiane” della città all’archeologia urbana del contemporaneo, dalla documentazione dell’attività degli artisti a immagini fantasmatiche destinate all’oblio.
Affascinato dal cinema, le sue immagini lo esplorano con mini-racconti fotografici per poi approdare a esperimenti di sintesi con più figure in un solo negativo. L’utilizzo della luce naturale è una costante nei suoi lavori che rimandano ai classici della pittura e del cinema come nei tableaux vivants in cui esorcizza la paura della morte o condanna il potere che manipola l’informazione. Con l’inserimento dell’elemento umano dà voce agli in-visibili e pittura icone dell’arte con acidi fotografici, denuda sguardi ed espressioni e racconta di “muri domestici” in stile nouvelle vague. Ha esposto in Italia, Francia, Portogallo, Repubblica Ceca, Argentina e Stati Uniti. Da alcuni anni è fotografo volontario per associazioni umanitarie in Uganda, India, Bangladesh e Burkina Faso.
Paolo Leonardo www.paololeonardo.com
vive e lavora a Torino, ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia Albertina di Belle Arti. E’ attivo dalla metà degli anni Novanta. La sua opera pittorica rappresenta una sfida nei confronti del sistema mediale contemporaneo e una ricerca improntata sull’interazione tra pittura e fotografia. Il suo lavoro è presente in diverse collezioni private e pubbliche, in Italia e all’estero.
Ornella Rovera www.ornellarovera.it
vive e lavora a Torino, si diploma in Scultura all’Accademia Albertina di Torino nel 1987, nello stesso anno consegue la qualifica di grafico pubblicitario presso la Scuola d’Arte Applicata e Design di Torino. Il dialogo fra i diversi linguaggi artistici, in particolare tra la fotografia e la scultura, e la sperimentazione dei materiali come strumenti evocativi, sono fra gli aspetti che caratterizzano la sua ricerca. Dal 1992 espone i suoi lavori in gallerie, sedi storiche pubbliche e spazi autogestiti dedicati all’arte contemporanea, in Italia e all’estero. E’ docente di Tecniche della Scultura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dopo aver insegnato la medesima disciplina all’Accademia di belle Arti di Brera, Milano. Nell’ambito artistico-didattico è curatrice di progetti con enti e istituzioni pubbliche e private.

Roberta Toscano https://www.instagram.com/roberta_toscano/
vive e lavora a Torino. Dopo la laurea in Storia del teatro ha intrapreso gli studi di Grafica e si è laureata presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino con Franco Fanelli integrando in questo modo la teoria degli studi umanistici con l’applicazione pratica in laboratorio attraverso la sperimentazione artistica. Per Roberta Toscano l’urgenza di raccontare un pezzetto di se stessa, o della realtà contemporanea, può tradursi in installazione, scultura, video art, fotografia o grafica poiché per l’artista la cifra dell’attualità non prevede più una netta divisione tra un linguaggio dell’arte e l’altro. Tuttavia, anche se le varie discipline si stanno sempre più contaminando, l’utilizzo della fotografia resta per lei immediato e irrinunciabile nel primo processo di analisi dell’oggetto e nella restituzione dell’aspetto poetico dell’esistenza.

per info scrivere a: artenne.artenne@gmail.com/www.artenne.it e formeinbilico@gmail.com

Buon compleanno Officine Grandi Riparazioni

 Le OGR compiono tre anni e si apprestano a festeggiare con un intenso programma, nel segno del futuro, eventi dal 10 settembre al 10 ottobre

Ci saranno Davide Dattoli (TAG) e Christian Greco (Museo Egizio), i primi due ospiti di OGR Public Program e per la prima volta il grande pubblico entrerà nell’area OGR Tech, il laboratorio del futuro e nell’area OGR Cult, mostre, musica, performance artistiche, visite guidate, dibattiti e attività didattiche.

 

Per gli incontri gratuiti è necessaria la prenotazione dal 3 settembre sul sito www.ogrtorino.it

Prendono il via i primi quattro appuntamenti post estivi di OGRPublic Program, il progetto di formazione gratuito messo in campo dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per far incontrare il grande pubblico con personalità di fama nazionale e internazionale per delineare nuovi orizzonti possibili per la società e il pianeta nell’era post Covid su tematiche di estrema attualità quali le competenze digitali, la rinascita, la cura del pianeta e delle relazioni sociali, i cambiamenti climatici e ambientali. 

Per la prima volta le persone di ogni età potranno entrare negli spazi delle OGR Tech, il luogo dove startupper, innovatori e grandi aziende progettano ogni giorno il futuro in campo scientifico, tecnologico, industriale in settori d’eccellenza come Big Data, intelligenza artificiale, blockchain, gaming, smart mobility.

 

Davide Dattoli (CoFounder e CEO di Talent Garden) e Christian Greco (Direttore del Museo Egizio di Torino) saranno gli ospiti dei primi due incontri, giovedì 10 settembre (ore 18.30) e venerdì 18 settembre (ore 18.30), con focus rispettivamente sul coworking e sulla “Uhem mesut”, ossia la morte non come fine ma come nuovo inizio nell’Antico Egitto.


Il Public Program proseguirà 
lunedì 21 settembre (ore 18.30) con la rassegna dal titolo profetico “La cura del mondo”, dell’Associazione Doppiozero di Marco Belpoliti, che proporrà un intervento fortemente evocativo di Gabriella Caramore sul tempo ultimo della vita, mentre giovedì 24 settembre (ore 18.30) per l’Associazione CentroScienza Elisa Palazzi e Marco Ferrari racconteranno come il clima stia cambiando in montagna molto più rapidamente che altrove, con forti ricadute sull’intero ecosistema.

 

Sempre a settembre ripartirà anche OGR YOU, il progetto di formazione promosso dalla Fondazione per l’Arte CRT dedicato ai giovani tra i 18 e i 21 anni. Curato dal celebre gallerista torinese Guido Costa in collaborazione con il giovane curatore ucraino Sergey Kantsedal, il progetto si intitola NOVA CONVENTION e si configura come un esperimento di educazione alla complessità della cultura: 15 ragazzi selezionati tramite open call a inizio anno, si ritroveranno una volta al mese nella nuova Aula didattica delle OGR per confrontarsi su temi diversi con personalità illustri in diversi campi. Al termine del corso, ad ogni partecipante sarà riconosciuta una borsa di studio del valore di 500 euro.

 

I progetti OGR Public Program e OGR YOU sono nati con lo scopo di offrire specifiche occasioni di formazione, apprendimento e approfondimento per tutto il pubblico OGR, insieme a iniziative specifiche pensate anche per un audience più giovane; un terreno comune su cui potersi confrontare, imparare dal passato e guardare al futuro, in perfetta armonia con l’essenza stessa delle OGR – dichiarano Fulvio Gianaria e Massimo Lapucci, rispettivamente Presidente e Direttore Generale delle OGR. Ed è proprio dal pubblico e dalla formazione che le OGR sono pronte a riprendere in presenza un dialogo che è sempre proseguito grazie a una proposta digitale di contenuti: ripartiamo a settembre con una programmazione di incontri dal vivo per la prima volta in OGR Tech, il luogo in cui quotidianamente si progetta il futuro, con focus su temi molto attuali, come le competenze digitali, la rinascita, le relazioni sociali, la cura dell’ambiente. Un mese di appuntamenti che ci avvicineranno al week end del 10 ottobre, quando sarà possibile ritrovarsi anche negli spazi di OGR Cult per continuare a vivere, tutti insieme, l’arte e la cultura”.

TOMMASO LO RUSSO

Pagella non solo rock: la finale

Capienza max 200 persone. Ingresso fino ad esaurimento posti.

SPECIAL GUEST:

BUD SPENCER BLUES EXPLOSION

 

SABATO 26 SETTEMBRE 2020

sPAZIO211 – Via Cigna 211, Torino

apertura porte ore 18:30

INGRESSO GRATUITO

La Città di Torino in collaborazione con sPAZIO211 è lieta di annunciare i finalisti dell’edizione 2020 di Pagella Non Solo Rock

Il celebre concorso rivolto ai gruppi musicali emergenti continua a scrivere la storia della musica giovanile della nostra città dando spazio alla creatività con un’edizione 2020, o “Virus Edition“, che arriva al capitolo conclusivo dopo una serie di selezioni live a porte chiuse trasmesse in diretta Instagram. Gli applausi e i voti del pubblico, in questa edizione particolare, sono quindi arrivati attraverso il web.

 

Tutti i gruppi sono stati ascoltati attentamente e valutati da una giuria professionale che ha scelto i musicisti e le musiciste che suoneranno nella finale di sabato 26 settembre.

 

Pagella Non Solo Rock si inserisce a pieno titolo nel quadro delle politiche rivolte alle e ai giovani creativi/e della città con l’obiettivo di sostenere e promuovere la produzione culturale e la musica dal vivo.

Ecco (in ordine alfabetico) i nomi delle band che si esibiranno in finale:

FOLIAGE – FOUR LEAVES LEFT – HYPERURANION – PROTOTIPI DI UN SOFISTICATO CREDERSI INVANO SODDISFATTI DALL’INSAZIABILE ENTROPIA SONORA – REFLECTA – VELO DI MAYA

Oltre ai 6 finalisti del concorso si esibiranno i DEEPNORTHMAFIA, band già decretata vincitrice della sezione fuori concorso 2020.

 

PRESENTERÀ L’EVENTO IAN MENEGUZ

SPECIAL GUEST:

BUD SPENCER BLUES EXPLOSION

Bud Spencer Blues Explosion

l duo alt-rock Bud Spencer Blues Explosion nasce all’inizio del 2007 a Roma. Nella primavera del 2007 viene pubblicato l’esordio dei BSBE: si intitola “Happy” ed è un autoprodotto fulminante. Nello stesso anno sono finalisti dell’Heineken Jammin’ Contest e si esibiscono sul palco dell’Heineken Jammin’ Festival di Mestre dove verranno poi premiati come miglior band del Contest 2007.

Nel 2008 partecipano al Primo Maggio dove si aggiudicano il Premio S.I.A.E. Nello stesso anno esce l’album omonimo “Bud Spencer Blues Explosion”, contenente 12 tracce registrate in studio (tra cui la cover in italiano di Hey Boy Hey Girl dei Chemical Brothers). In seguito la band parte per un tour di sei date negli Stati Uniti.In vista del loro nuovo album, registrano in studio a Milano la cover degli LCD Soundsystem “Daft Punk is playing in my house”, che vede la collaborazione alla voce del cantante e dj italiano Alessio Bertallot e del bassista Saturnino Celani, compositore e storico bassista di Jovanotti, assieme ai quali terranno un tour di 10 date nei più importanti live club d’Italia. Nel 2011 esce “A Fuoco Lento Live Ep che contiene solo cover completamente reinterpretate, come Voodoo Child di Jimi Hendrix e Killing In The Name dei Rage Against the Machine. Nell’agosto dello stesso anno Adriano Viterbini vince il Premio KeepOn 100% Live nella categoria “Miglior musicista live”.

Il 4 novembre 2011 esce il loro nuovo album, dal titolo “Do It. Seguirà un tour di oltre 100 date in Italia e un mini tour in Europa.

Nel febbraio 2012 i BSBE si esibiscono a Memphis, in occasione dell’IBC (International Blues Challenge). Nello stesso anno pubblicano il DVD live in studio “DO IT YOURSELF – Nel Giorno Del Signore”. Nell’agosto 2012 si esibiscono alla 20ª edizione dello Sziget Festival, in Ungheria. Il gruppo ritorna nell’aprile 2014 con il singolo “Duel”. Il 3 giugno 2014 viene pubblicato l’album “BSB3”.

segue un tour di più di un anno e mezzo che li porta a vincere il premio PIMI come “Miglior spettacolo live” e il premio KeepOn come “Best Live” Il gruppo ritorna nell’aprile 2014 con il singolo “Duel”, pubblicato assieme a un videoclip diretto da Alex Infascelli. La B-side del singolo è una cover del brano “Altitude” di Chris Whitley. Viene inoltre comunicato che il terzo album del gruppo è prodotto da Giacomo Fiorenza e sarà pubblicato dalla 42Records. Il 3 giugno 2014 viene pubblicato l’album “BSB3”.

Sempre nel giugno 2014 viene pubblicato il secondo singolo “Miracoli”, con un videoclip sempre diretto dal regista Alex Infascelli.

Segue un tour di più di un anno e mezzo che li porta a vincere il premio PIMI come “Miglior spettacolo live” e il premio KeepOn come “Best Live”. Il 23 marzo 2018 è uscito, per La Tempesta, “Vivi Muori Blues Ripeti”, il nuovo disco di inediti da cui sono stati estratti i singoli “E tu?” e “Io e il demonio”.

Una delle tante altre novità di quest’edizione è stata la collaborazione con la redazione MusiDams Torino che ha dato vita alla scrittura delle recensioni, che da sempre animano la competizione, e alla pubblicazione di vere e proprie pagelle in formato Instagram Stories così che i concorrenti potessero condividerle e fare rete, specialmente in un periodo dove la scuola e l’aggregazione sono state lontane dai ragazz*. Inoltre la redazione ha istituito un premio della critica: un’intervista per i microfoni di Sound Tube, piattaforma di podcasting digitale.

Soundtube

Soundtube

Anche per la finale sarà presente lo stand e la postazione mobile di RadioOhm, in diretta streaming con interviste e podcast disponibili all’indirizzo www.radioohm.it

RADIO OHM - Sono come suono

I PREMI DI PAGELLA NON SOLO ROCK 2020:

1° VIAGGIO, SOGGIORNO ED ESIBIZIONE AL M.E.I. DI FAENZA*

2° VIDEOCLIP BY OMAGE PRODUCTION

3° PACCHETTO “CLASSIC” BY OFF THE CORNER:

  • Registrazione Audio/Video di 2 brani in presa diretta
  • Diffusione sui canali YouTube, Facebook e Instagram di Off the Corner
  • Pubblicazione dell’audio su Spotify
  • Promozione sponsorizzata
  • Foto promo

4° MERCHANDISE PERSONALIZZATO BY SERICRAFT:

  • 40 T-Shirt
  • 20 Shopper
  • 100 Spillette

5° BUONO ACQUISTO MATERIALE MUSICALE PER UN VALORE DI 250 EURO

6° BUONO ACQUISTO MATERIALE MUSICALE PER UN VALORE DI 150 EURO

 

* Nell’eventualità che, per l’aumento dei casi di Covid-19, venissero nuovamente chiusi i confini regionali, sarà disponibile in alternativa la registrazione di 4 brani in presa diretta su tracce separate con sovraincisione di voci più missaggio e mastering digitale presso lo studio di registrazione di 211dB.

info & contatti:

Sito ufficiale – www.comune.torino.it/pagerock

Facebook – www.facebook.com/pagellanonsolorock

Instagram – www.instagram.com/pagellanonsolorock

Maker Faire Torino non si ferma. Torna il 19 e 20 settembre a Toolbox

La creatività non si ferma e con coraggio chiama a raccolta tutti gli appassionati, nell’ospitale Toolbox-Coworking. Dal 19 al 20 settembre si svolgerà l’edizione 2020 della Maker Faire Torino: organizzata da Fablab Torino – primo FabLab d’Italia – grazie al sostegno della Camera di Commercio di Torino.

In controtendenza rispetto ad altri eventi posticipati o annullati, ma in totale rispetto delle normative vigenti in tema di sicurezza e prevenzione, Maker Faire Torino convoca insieme a creativi, inventori, artigiani un pubblico vasto e composito di giovani e adulti, esperti e curiosi, famiglie e gruppi.

La pandemia ha rappresentato un cambio radicale di prospettiva per tutti, imponendo una riflessione sul rapporto con la natura e sulle relazioni tra le persone” – afferma Davide Gomba, curatore dell’evento che quest’anno raggiunge la sua settima edizione – “Il Covid ha inequivocabilmente segnato lo stile di vita: Il concetto e la libertà  del viaggio (aereo, in nave, etc..), la partecipazione a eventi di persona, la nostra privacy, con ripercussioni sul lavoro in ufficio e le modalità di formazione e istruzione tra scuola e università.  Il virus però non ha bloccato i maker italiani che hanno accettato la sfida di questo tempo di rinunce per cercare di dare risposte alle criticità portate dalla Pandemia”.

In quest’ottica Maker Faire Torino si fa portavoce di quanto è accaduto in questi mesi  raccontando storie di solidarietà e progetti concreti  come la nascita –   in piena emergenza – di TechForCare, una piattaforma open che è diventata una risorsa di Solidarietà Digitale, nata su  iniziativa di I-Rim, l’Istituto per la Robotica e le Macchine Intelligenti che unisce la ricerca accademica più visionaria e l’industria più aperta alle tecnologie avanzate e Maker Faire Rome- The European Edition punto di incontro della community dei makers e degli innovatori in generale.  La risposta dei maker verrà raccontata attraverso vari progetti esposti e talk, organizzate con il supporto di Enrico Bassi e il team di OpenDot, Fab Lab di Milano attivo con progetti sul tema della Cura e della Salute da più di cinque anni.

La settima edizione di Maker Faire Torino ripropone la veste grafica ispirata al mito del Cavallo di Troia: una storia universale che celebra il trionfo dell’ingegno e della creatività, qualità di inestimabile valore di un anno speciale che ha messo tutta la società alla prova.

Tra i temi fondamentali anche quest’anno sono confermate le attività rivolte ai più piccoli, raccontate attraverso una partecipazione obliqua di varie realtà, l’Economia Circolare, che vede il supporto di Lavazza alla fiera, insieme ad un altro grande player del settore come Astelav ed il suo progetto Ri-generation.

Il cuore dell’evento sarà rappresentato da un’area espositiva che accoglierà progetti, invenzioni e creazioni, prototipi o prodotti di artigianato digitale. Il principio è quello dello Show and Tell: mostrare i progetti e illustrarne il funzionamento a chiunque ne sia incuriosito, all’insegna della libera circolazione di informazioni, saperi e competenze.

Inoltre, la fiera darà spazio e risalto a scuole e università del territorio, ospiterà un’area per workshop e laboratori e un ricco programma di talk, nonché lo spazio Kids – la cui attrazione principale sarà uno spettacolare “dronodromo”. Per il quarto anno consecutivo gli spazi di Toolbox saranno condivisi con la XIII edizione dello Share Festival, kermesse dell’arte elettronica e digitale che metterà in mostra e premierà gli artisti che meglio sapranno interpretare il tema: “Riots”.

In linea con lo spirito di libera condivisione che caratterizza il movimento Maker, la partecipazione all’evento è gratuita per i visitatori ma anche per gli espositori. Attraverso il sistema di iscrizione maker e artigiani, startup, FabLab, associazioni, aziende che con i loro progetti sappiano raccontare il mondo dell’innovazione e rappresentare sette temi portanti: Robotica, Internet of Things, Stampa 3D, Agrotech, Biohacking, Fixers, STEAM for Kids, con un focus speciale alle soluzioni identificate, ad ampio spettro, per risolvere problemi e necessità causate dalla crisi Pandemica di Primavera 2020.

L’evento si avvale quest’anno della collaborazione con BEIT company come supporto organizzativo e logistico.

Maker Faire Torino è libera. Crediamo che idee, competenze e tecnologie possano e debbano circolare liberamente, in un clima di scambio e condivisione. Alla Maker Faire potrete incontrare e dialogare in prima persona con chi l’innovazione la costruisce ogni giorno, con le proprie mani e il proprio ingegno.

Maker Faire Torino è aperta. Una grande festa per tutta la città, lontana dalle logiche esclusive degli eventi di settore. Professionisti e appassionati, addetti ai lavori e semplici curiosi, aziende e startup, scuole e famiglie: tutti sono i benvenuti.

Maker Faire Torino è gratuita. Nessun biglietto d’ingresso per chi la visita, nessun costo per i makers che espongono i propri progetti!

Sei un maker e vuoi partecipare come espositore alla Maker Faire Torino?

https://torino.makerfaire.com/

Il Centro Agroinnova dell’Università di Torino diventa maggiorenne

Laura Curino per la Salute delle Piante e la Responsabilità Sociale.

Nell’Anno Internazionale della Salute delle Piante Agroinnova, il Centro di Competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino, festeggia 18 anni di attività di ricerca, trasferimento tecnologico, formazione permanente, e comunicazione. I suoi ricercatori, improntati all’innovazione, hanno sempre lavorato per valorizzare e rendere più competitive le imprese del territorio piemontese e non solo, anche aiutandole a fare rete con imprese di altri paesi.

 

Non è un caso che il 15 settembre 2020, alle ore 21, presso il Centro Congressi Unione Industriale Torino (Via Fanti, 17 – Torino) andrà in scena la prima in Italia di ‘Partita Doppia – la responsabilità sociale in scena’, spettacolo di e con Laura Curino, distribuito dall’Associazione Culturale Muse.

 

Un dialogo immaginario e a più voci tra imprenditori che, in epoche e in situazioni geograficamente e culturalmente diverse, hanno cercato di coniugare la dimensione del profitto economico con la creazione di un benessere sociale e ambientale per tutti. Visionari e sognatori, impegnati con coraggio a creare una nuova dimensione dell’economia hanno anticipato una lettura del mercato oggi sempre più attuale.

 

Agroinnova prosegue l’azione di sensibilizzazione intorno a temi di sostenibilità, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare. “In questo momento – precisa Angelo Garibaldi, Presidente del Centro – in cui tutti sono stati chiamati a continuare il proprio lavoro, ma con modalità differenti, Agroinnova conferma il proprio impegno per promuovere valori importanti per la salute di tutti, consapevole della necessità di guardare al futuro con occhio critico, in considerazione che la globalizzazione a tutto campo, i cambiamenti climatici e la scarsa attenzione per l’ambiente sono alla base di questa crisi che ha coinvolto tutti. D’altra parte, le crisi rappresentano sempre una grande opportunità per rivedere criticamente il passato per ripensare il futuro.

 

Tra fine Ottocento e inizio Novecento nacquero personaggi che si confrontarono per la prima volta con i grandi numeri. Oggi stiamo affrontando forse la più grande sfida dall’inizio del nuovo millennio. “Partita Doppia” parla di responsabilità attraverso le parole di Einaudi, Ford, Olivetti, Duttweiler, Churchill, Machiavelli, Gandhi, Einstein, Mandela, Roosevelt e tanti altri “pionieri del fare”.

 

Un tema quanto mai attuale. “È un anno importante quello che stiamo vivendo – racconta Laura Curino, attrice e produttrice dello spettacolo – pieno di difficoltà, ma anche ricco di opportunità di riflessione. Le responsabilità verso gli altri, l’ambiente e le piante, diventano centrali. Conosco Agroinnova da anni e ne apprezzo lo spirito. So quanto la ricerca sia importante per il nostro futuro, sia in campo medico, sia in campo agro-alimentare. L’innovazione passa dalle imprese e dalle Università, le mette in relazione produttiva. Le Università devono sapere mettere le proprie competenze al servizio delle imprese. Le imprese devono sostenere le Università. Queste sono forme di responsabilità attiva. In questo momento particolare – in cui ci paiono precluse la festa e la gioia – è un vero piacere festeggiare la maggiore età del Centro con questo spettacolo.

 

L’iniziativa si svolge nell’ambito del Festival Plant Health 2020, organizzato da Agroinnova (Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agroambientale dell’Università di Torino), con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Società Italiana di Patologia Vegetale, UNICEF Italia, Federazione Italiana Scienze della vita, International Plant Protection Convention, con il contributo di Iren e SMAT.

 

Agroinnova ha attivi un sito web (https://planthealth2020.di.unito.it/), una pagina Facebook (@lepiantealcentro) e un profilo Instagram (@lepiantealcentro) per raccontare storie, temi e attività con focus su “Le Piante, al Centro”.

 

Durante la serata saranno assicurate le norme di sicurezza e sarà necessario prestarsi ai controlli in ingresso muniti di mascherina di protezione. Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti.

 

Menu stellato per la cena al 35° piano in total white

Il 3 settembre la cena di compleanno per festeggiare il successo dei primi dodici mesi del ristorante torinese guidato da chef Marco Sacco. Musica, intrattenimento, dress code total white e un menù stellato per brindare all’anno trascorso e mandare un augurio di ripartenza a tutta la Città

Giovedì 3 settembre Piano35, il ristorante torinese situato nel rooftop del grattacielo Intesa Sanpaolo, festeggerà il suo primo compleanno: una serata in cui si celebrerà al tempo stesso la passione per l’alta cucina e il successo della formula inaugurata lo scorso anno che vede la piena collaborazione tra i tre ingredienti fondamentali di Piano35: la bellissima sala ristorante a 150 metri d’altezza, il lounge bar con la sua vista unica su Torino e l’elegante spazio eventi a disposizione dei clienti per momenti conviviali privati o eventi pubblici.

La regia della serata vedrà infatti in continua sinergia i luoghi del sistema gastronomico del grattacielo Intesa Sanpaolo. Dalla terrazza dello spazio eventi, dove verrà servito l’aperitivo di benvenuto, si diffonderà l’intrattenimento musicale di dj Bird, artista affermato a livello internazionale attivo fra Nord Italia, Francia e Svizzera che accompagnerà la serata insieme alla simpatia travolgente di Luigi Orfeo, attore della compagnia dei Fools, personaggio artistico fra i più amati del panorama torinese. Per la cena, servita nella panoramica sala ristorante, lo chef Marco Sacco, già patron del ristorante due stelle Michelin il Piccolo Lago a Verbania, ha elaborato uno speciale menù che, attraverso il gusto e la raffinatezza delle sue creazioni più celebri, racconterà l’ultraventennale esperienza della famiglia Sacco, proponendo alcuni dei piatti che hanno segnato la carriera dello chef piemontese, dal preziosissimo Lingotto del Mergozzo, capolavoro di complessità e minimalismo, al trionfo di sapori sprigionato dalla Carbonara au Koque. Per l’occasione, in abbinamento a ogni portata gli spumanti Metodo Classico Trento DOC di casa Altemasi, una delle firme più prestigiose fra le aziende produttrici di bollicine in montagna. Si tornerà infine nella splendida terrazza del 36° piano per il taglio della torta di compleanno, momento finale che coinvolgerà anche i clienti del lounge bar per un brindisi tutti insieme.

In cucina, così come nella vita di tutti i giorni – commenta chef Sacco – ci sono annate che rappresentano una vera a propria sfida per chi è chiamato a viverle: complesse, combattute e, mai come quest’anno, imprevedibili. Ma attraverso passione, ispirazione e maestria è

possibile compiere anche le imprese più audaci. Festeggiare il primo anno di attività in una stagione difficile come quella 2020 è una precisa scelta di speranza e tenacia. Vogliamo lavorare concretamente per dare a Torino e a tutti i suoi abitanti un futuro carico di ottimismo e responsabilità”.

Una festa per deliziare i palati e dare un segnale di forza e ripartenza al settore dell’enogastronomia e a tutta la rete di aziende, imprenditori e produttori che lo compongono. L’evento sarà anche l’occasione per godere della splendida vista su Torino immersi in un colpo di colore davvero suggestivo: il dress code, per un vero e proprio tuffo fra le nuvole, sarà rigorosamente total white.

La sinergia con la Cantina Altemasi inizierà già da mercoledì 2 settembre presso il lounge bar di Piano35. Nel locale gestito dal giovane talento della mixology Simone Sacco, sarà infatti possibile degustare calici Altemasi con possibilità di food pairing dai due menù del lounge, lo “Street Food” più informale e semplice, o “Pescando dal gourmet” il nuovo menù che propone anche ai clienti del 37° piano alcuni piatti del ristorante Piano35.

Allego il comunicato stampa completo, il menù della serata e alcuni scatti dei momenti più significativi del primo anno di Piano35.
 
Costo €120 a persona. Per prenotare il proprio tavolo per l’evento del 3 settembre (fino ad esaurimento posti) chiamare lo 0114387800, rivolgersi all’indirizzo e-mail info@piano35.com, oppure utilizzare la piattaforma TheFork 
Instagram Piano35_torino

Transmission people to people. Proroga al 6 gennaio

La mostra TRANSMISSIONS people-to-people, allestita al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, sarà prorogata fino al 6 gennaio 2021.  Oltre a recuperare i giorni di chiusura dovuti al lockdown e il programma di visite ed appuntamenti per il pubblico già previsto in primavera, il Museo offre l’opportunità di vedere una mostra importante che ha già avuto un consenso e un apprezzamento significativo da parte dei visitatori con la conferma di un livello internazionale di interesse.

Curata da Tiziana Bonomo, l’esposizione presenta 60 fotografie di grande formato (di cui alcune inedite) di Tiziana e Gianni Baldizzone sulla trasmissione del sapere e sulla relazione maestro-allievo. “Siamo contenti di questa proroga – dichiarano i due autori – perché è un segnale che viene da un’istituzione importante come il Museo del Risorgimento di uno spirito di ripresa e di rilancio delle attività culturali che hanno sofferto l’impatto del Covid19”.

Per oltre 7 anni i due fotografi hanno viaggiato in Asia, Africa e Europa (senza dimenticare il Piemonte) per documentare l’universalità dell’atto umano di trasmissione e raccontare le storie di uomini e donne di mestiere che trasmettono tradizioni con spirito di innovazione contribuendo a preservare un patrimonio di diversità culturale. Tra il 2010 e il 2018, i Baldizzone hanno cercato e fotografato più di 200 maestri e allievi, formatori e apprendisti: maîtres d’art francesi, Tesori Umani Viventi del Giappone, artisti, artigiani, creativi celebri o sconosciuti, depositari di oltre quaranta discipline.  

Storie che saranno ancora svelate durante i prossimi Incontri con gli Autori, l’appuntamento mensile molto apprezzato dai visitatori della mostra.  “Li portiamo sulla scena rendendoli partecipi di cosa è voluto dire essere presenti al momento dello scatto e lavorare per oltre sette anni su uno stesso tema – dichiarano Tiziana e Gianni Baldizzone – La gente si appassiona alle storie personali degli oltre duecento maestri e allievi che abbiamo fotografato e intervistato: non solo quelli che trasmettono la conoscenza in Giappone, in Africa o in India, ma anche realtà torinesi come la gastroenterologia dell’ospedale Mauriziano, che, istituita nel 1913, è la più antica in Italia o la scuola dell’acqua della SMAT”.

Fino al 6 gennaio 2021 sarà inoltre programmato un calendario di incontri su argomenti connessi al tema della trasmissione della conoscenza: passaggio non solo di tecniche, ma soprattutto di saper fare, di saper vivere, di saper essere. Da padre a figlio, da maestro a discepolo, da donna a donna, da bambino a bambino, da Oriente a Occidente.

Eataly, l’estate continua con aperitivi e cene all’aperto

L’estate continua anche negli spazi all’aperto di Eataly Lingotto, con appuntamenti speciali per rendere unica ogni sera e godere della buona cucina in totale sicurezza.

L’ampio dehors sul piazzale, oltre 200 mq immersi nel verde dell’Orto Urbano di Torino Nizza Millefonti, è perfetto per ogni momento della giornata: dalla colazione al pranzo, passando per l’aperitivo e la cena, con tante proposte a menu, tra le quali spiccano anche quelle stellate di Casa Vicina e della Taverna del Re di Ugo Alciati. Il tema dell’estate, Fish&Wine, è declinato con una selezione di piatti che uniscono il miglior pescato del giorno agli ottimi vini dell’Enoteca di Eataly, per portare il mare anche a Torino.

Venerdì 28 agosto, poi, ritorna l’ormai consueto appuntamento con il Grande Circo del Mercato: dalle ore 19 una cena speciale con le proposte di straordinari artisti della cucina e con l’intrattenimento di artisti circensi. In menu alcuni dei cavalli di battaglia degli chef di Eataly: dalla pizza Gran Torino al fritto di mare, alla costata di razza Fassona Piemontese Presidio Slow Food de La Granda, alla padellata di linguine ai frutti di mare e poi le coppe gelato dell’Agrigelateria San Pè di Poirino, il tiramisù Eataly, il tris di mini cannoli di Marchese on Wheels e molto altro! In accompagnamento la ricca selezione di vini, birre e carta cocktail e i formati magnum selezionati dall’Enoteca. Ospite d’onore una grande eccellenza italiana, il Grana Padano DOP: in menu una degustazione di diverse stagionature e tortelli freschi al Grana Padano con spuma al Grana Padano. Alle 19 imperdibile l’apertura in diretta di una forma con metodo tradizionale. Intrattenimento a cura dei Fratelli Ochner, con trampolieri, giocolieri e maghi. E per tutto il giorno Forma Onlus Torino sarà presente a Eataly Lingotto con il suo corner per raccontare la sua attività e raccogliere fondi; alle ore 18 proporrà inoltre per i più piccoli lo spettacolo di BombettaBook, con le sue storie strampalate per chi ama la lettura e le passeggiate fantastiche, a cura di Davide Toscano.

Per informazioni e prenotazioni tavoli, chiamare il 345 7679433.

Martedì 1 settembre alle ore 20, invece, Genova e la sua tradizione gastronomica arrivano direttamente nella Terrazza al primo piano di Eataly Lingotto, grazie a Marco Visciola, chef de Il Marin, il ristorante gourmet di Eataly Genova. Giovane esponente della cucina ligure contemporanea, la sua parola d’ordine è la semplicità, con l’obiettivo di esaltare al meglio le materie prime di alta qualità in ogni sua creazione. Il protagonista della cucina è senza dubbio il pesce: Visciola predilige quello della Cooperativa Pescatori di Camogli, che opera nelle acque dell’area marina protetta di Portofino, proponendo piatti creativi e originali, realizzati nel pieno rispetto del mare. Non mancano però anche le verdure che la stagione propone, <<perché la Liguria racconta di una cucina tanto di terra quanto di mare, e le verdure ne rappresentano una parte fondamentale>>.
Sarà una serata unica, con le proposte di tapas e spiedo di chef Visciola e in abbinamento i cocktail pensati per l’occasione da Carlotta Linzalata, la barlady del Lounge Bar di Mago Rabin già vincitrice dell’ottava edizione della competizione internazionale di mixology  Mediterranean Inspiration,  e dal bartender Samuel Donniacuo, attualmente bartender da EDIT-Torino e precedentemente al Piano35. Protagonista dei cocktail sarà il Gin Mare Capri, la nuova etichetta in esclusiva per Eataly della maison spagnola Vantaguard: l’inconfondibile DNA del primo Gin Mediterraneo è arricchito da due nuovi ingredienti, limoni di Capri e bergamotto della Penisola Sorrentina, creando un distillato dal sentore agrumato, fresco e suggestivo che interpreta perfettamente l’essenza del Mediterraneo.
Il menu, composto da 2 tapas e 2 spiedi a scelta e in abbinamento 1 cocktail Gin Mare Capri è proposto a 55€ a persona: per informazioni e prenotazioni www.eataly.it e 011 19506801

(foto Federico Cardamone)

Stop alle sigarette in parchi, giardini e aree bimbi. Multe fino a 300 euro

In arrivo  il divieto di fumo in giardini, parchi e altre aree verdi con giochi per i bambini e negli spazi attrezzati per lo sport sul territorio comunale di Torino

La  Giunta comunale ha approvato la delibera che  dovrà essere votata dal Consiglio e prevede per i trasgressori, una volta in vigore,  multe da 50 a 300 euro.

L’assessore all’Ambiente Alberto Unia,  evidenzia che “spesso nelle aree gioco sono presenti adulti fumatori, genitori, nonni o altri accompagnatori dei bimbi. Lo stop al fumo è stato dunque deciso per  ” tutelare la salute dei più giovani, oltre che per trasmettere messaggi corretti e favorire la socialità”. Inoltre, si precisa nel documento. Inoltre si evita che vengano gettati a terra mozziconi vicino ai giochi e che possano finire nelle mani dei più piccoli.  La sindaca Chiara Appendino commenta:  “Vogliamo che le nostre bambine e i nostri bambini possano giocare, divertirsi e crescere in spazi salubri. Protetti da rischi reali legati al fumo passivo ma anche da rischi culturali che possano incentivare in futuro abitudini scorrete, come quella del fumo di sigaretta”.

Difficile essere quel che non si è. La lezione di Pavese

Accadde in agosto 

LA MORTE DI CESARE PAVESE, 27 AGOSTO 1950

E Cesare perduto nella pioggia sta aspettando da
tre ore il suo amore, la ballerina. Quel Cesare è Cesare Pavese, studente liceale innamorato della cantante di avanspettacolo.

Sfido molti torinesi nel conoscere
il Cinema Alcione. Corso Regina angolo Porta Palazzo.

Oltre il film l’ avanspettacolo. Siamo tra le due guerre.

Un altro mondo. E il suo ritorno dal confino, accolto
dal suo Amico Sturani a Porta Nuova. “Come sta?”
“Si è sposata”. La donna dalla voce rauca.

Per coprire lei aveva fatto il confino in Calabria.
Non aveva avuto la forza fino in fondo preferendo
nascondersi e non fare il partigiano. Rimediando una sberla da mamma Pajetta che non gli aveva perdonato la sua vilta’ . Il figlio Gaspare ucciso a 17 anni, spronato da Pavese, diventato partigiano. O il suo ultimo amore per l’ attrice americana. Delusione cocente e preludio al suicidio. Con le donne non ha pace. Alla giovane Fernanda Pivano propone di sposarlo, senza successo. Cesare non è solo frustrazione, è anche ricerca della libertà.

Tesi di laurea su  Walt Whitman in una università
fascistizzata che considerava la letteratura americana una sottospecie.

Laureato a pieni voti. Si capisce la formazione
etica di Augusto Monti al liceo Massimo d’ Azeglio.
Infaticabile direttore letterario della casa Editrice
Einaudi. La spola tra Torino e Roma con Giulio
Einaudi che non lo pagava. Inventore dell’io narrante, immedesimarsi nel raccontare.

Conoscitore della psicologia femminile come in “Tra donne sole”. Dove chi racconta é una donna. Meticoloso. Sveglia alle 5 e tre ore di scrittura. Poi dalle 8, 30 in via Biancamano fino alle 10 di sera.

Altro pregio di Cesare: grande camminatore.
Conosceva tutte le vie di Torino e le sue colline.

Iscritto al Pci per 5 anni. Suicidandosi aveva messo
sul tavolino in bella mostra le 5 tessere. Lui che
diceva: non andiamo verso il popolo, noi siamo il
popolo. Lui che non aveva avuto la forza e il coraggio di essere partigiano ed in fondo si era fatto il confino solo per amore di una donna che non lo aveva amato.

Lui che si portava dietro il rimorso di quelle non
scelte. Davide Lajolo racconta di quella prima lunga
e notturna passeggiata per le colline torinesi. Partiti
da Corso Valdocco sede dell’ Unità.

Lapidario, Cesare: sono una vigna troppo concimata. 37 anni e l’ euforia della liberazione azzerata. Gli anni del dopoguerra estremamente prolifici.

I suoi romanzi tradotti in tutte le lingue,
persino in giapponese. Vuol significare una
universalità nel suo scrivere. Non doveva essere
semplice portare le colline di Langa e le quadrate
strade sabaude oltre gli oceani. Lui ci è riuscito.
Ci è riuscito, ma sempre con questo suo male di
vivere. Tutti ma proprio tutti della mia generazione l’hanno amato. E probabilmente Umberto Eco è stato con lui ingeneroso. Ha sostenuto: chi non ha amato Pavese in adolescenza o da liceale?

Formalmente un grande scrittore.

Sui contenuti, provinciale, e amato
quando si era giovani. Tanto giovani. Ingeneroso
ma concreto giudizio.

In Cesare Pavese qualcosa di radicalmente
incompiuto. Attorniato da intellettuali come Massimo Mila azionista e partigiano. Sopraffatto dal doloreper la morte di Leone Ginzburg, con la
sua imperizia ed impreparazione aveva trovato la
morte sulle montagne del Pinerolese. O
Bolaffi giovanissimo partigiano e dopo adepto della
casa Editrice Einaudi.

Pavese si era costruito dei raffronti da dove ne è uscito sconfitto. Come l’ incontro con il suo ultimo amore sul set di Riso Amaro. Anche qui sconfitto nel confronto con Raf Vallone. Partigiano, affermato giocatore dicalcio. Giornalista dell’ Unità, dunque comunista. In Pavese, diciamocela fino in fondo, ci si riconosce in questo eterno cercare di essere e poi arrendersi a quello che realmente si è.

Gli ardenti ardori giovanili, quando il dover cambiare il mondo era un imperativo categorico. Ma chi nasce tondo non muore quadrato. Il suicidio ha fatto il resto.

Ha suggellato tragicamente questa sua impotenza
esistenziale. Questa sua, in fondo, incapacità
di vivere. Ottimo romanziere. Qualche dubbio
sull’ essere un esempio. Un punto di riferimento
esistenziale. Ha saputo rappresentare in mondo
che non c’ è più e soprattutto che non può e (forse)
che non deve ritornare.

 

Patrizio Tosetto