Cosa succede in città- Pagina 314

Cosa fare nei fine settimana a Torino: il quartiere Aurora

/

Sei ancora in città? Hai già progettato cosa fare nel fine settimana a Torino? O invece sei alla ricerca di nuovi spunti?

Dopo aver esplorato le bellezze del Quadrilatero romano (di cui ti abbiamo parlato in questo articolo), cosa farai questa settimana che, come la scorsa, si prospetta soleggiata e asciutta? La proposta è di visitare Aurora, il quartiere che si estende oltre la Dora e poi verso nord, che si presenta come un gomitolo di strade e stradine immerse nel verde, punteggiate di bellissimi bar e ristoranti.

INDICE
  1. Cosa fare nel fine settimana a Torino: il Quartiere Aurora
  2. Cosa fare nel fine settimana a Torino: cosa visitare
      1. Nuvola Lavazza in Aurora a Torino
      2. Campus Luigi Einaudi
      3. E se non dovesse bastare…
  3. Cosa fare nel fine settimana a Torino: dove ristorarsi
  4. In conclusione ecco cosa fare in Aurora

Un milione e 200mila euro per controllare la stabilità degli alberi di Torino

/

Nella seduta del 12 luglio 2021 del Consiglio Comunale di Torino, su richiesta del consigliere Damiano Carretto (M4O) l’assessore all’Ambiente Alberto Unia ha fornito comunicazioni in aula su interventi programmati e sicurezza del patrimonio arboreo cittadino.

Unia ha spiegato che i cambiamenti climatici hanno aumentato la frequenza di eventi meteo estremi, imprevedibili, con pioggia, grandine e vento violento. Ad esempio – ha aggiunto – nelle ultime tre settimane ci sono state tre allerte meteo.

La Città di Torino controlla e pota regolarmente i propri alberi e dal 2016 al 2020 – ha affermato – sono stati potati 40mila alberi: ciò non impedisce però la caduta di alberi, anche sani, in caso di eventi meteo avversi – ha dichiarato.

A breve partirà il nuovo appalto da 1,2 milioni di euro per i controlli triennali della stabilità degli alberi – ha detto – e continueranno gli sforzi per gestire e incrementare il patrimonio arboreo cittadino, mentre l’Agenda Alberi – ha concluso Unia – ritornerà in funzione a fine agosto per informare correttamente la cittadinanza.

Nel dibattito in aula, Damiano Carretto (M4O) ha ringraziato l’Amministrazione per il lavoro svolto e si è augurato che le informazioni sul patrimonio arboreo contenute nell’Agenda Alberi possano essere rese nuovamente disponibili il prima possibile. La questione sicurezza – ha affermato – va sempre messa al primo posto, finanziando controlli più approfonditi e azioni preventive di messa in sicurezza degli alberi a rischio caduta. Federico Mensio (M5S), oltre a elogiare gli Uffici tecnici comunali per l’abilità nella potatura, ha ribadito che è impossibile prevedere l’imprevedibile e che le azioni di abbattimento degli alberi sono necessarie per garantire la sicurezza della cittadinanza. Non tutti gli eventi sono prevedibili, secondo Raffaele Petrarulo (Forza Italia), ma se i casi di caduta di alberi si moltiplicano, occorre incrementare il piano del verde e della sicurezza.

Nella replica, l’assessora Unia ha specificato che, in attesa di ripristinare l’Agenda Alberi, le informazioni sul patrimonio arboreo vengono diffuse attraverso comunicati stampa.

Torino in un click: museo e hotel insieme

NUOVO ACCORDO TRA FEDERALBERGHI TORINO E FONDAZIONE TORINO MUSEI

Da oggi i turisti che visiteranno il sito della Fondazione Torino Musei https://www.fondazionetorinomusei.it/it/servizi-al-pubblico/organizza-il-tuo-viaggio potranno prenotare direttamente il loro hotel e beneficiare di servizi speciali.

Prosegue così la collaborazione tra l’associazione di categoria e la Fondazione che riunisce i musei civici della Città di Torino, la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo d’Arte Antica, grazie alla quale sono attivi da anni sconti dedicati nei tre musei per i turisti che soggiornano nelle strutture associate a Federalberghi.

Utilizzando il widget realizzato da Federalberghi Torino, sarà possibile prenotare un soggiorno in una delle strutture ricettive associate che hanno aderito all’iniziativa e ottenere un upgrade della tipologia di camera e il late checkout alle ore 14.

Federalberghi Torino continua così il proprio impegno, attraverso la sinergia e il dialogo con enti che si occupano a vario titolo di cultura, arte, spettacolo al fine di rilanciare Torino come destinazione turistica dopo i difficili mesi segnati dalla pandemia, offrendo nuovi servizi ai turisti che verranno a visitare la città.

Grazie alla collaborazione che ormai da qualche anno abbiamo stretto con Fondazione Torino Musei possiamo oggi ampliare la gamma dei servizi messi a disposizione dei nostri clienti offrendo inoltre dei benefit come l’upgrade gratuito della camera e il late checkout – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – chiunque visiterà il sito di Fondazione Torino Musei per reperire informazioni sulle collezioni presenti alla GAM, al MAO e a Palazzo Madama o sulle mostre temporanee avrà, senza bisogno di condurre lunghe ricerche, la possibilità di scegliere direttamente il proprio hotel in pochi semplici clic. Prosegue così il nostro impegno per il rilancio della nostra destinazione e per la modernizzazione dei servizi offerti.

 

Elisabetta Rattalino, Segretario Generale Fondazione Torino Musei dichiara – È sempre più importante la collaborazione tra le istituzioni che ogni giorno lavorano per la promozione e la valorizzazione della nostra Città. In quest’ottica nasce il progetto “Torino in un click”, in collaborazione con Federalberghi Torino. Sempre attenti alle necessità dei nostri visitatori, aggiungiamo oggi un servizio importante per l’accoglienza dei turisti.

Grandi interpreti per I Concerti del Lingotto

/

“Sarà una stagione di transizione ma con una qualità e un  livello degli interpreti  prestigioso”.

Con queste parole introduttive di grande fiducia e gioia, il presidente Giuseppe Proto e il direttore artistico Francesca Gentile Camerana, hanno presentato la  nuova stagione dei Concerti del Lingotto. La stagione prevede 6 appuntamenti da ottobre ad aprile 2022. I concerti inizieranno tutti alle 20.30. Si parte mercoledì 13 ottobre con Le Concert des Nations diretti da Jordi Savall. Eseguiranno la  “Pastorale” e la settima di Beethoven. Martedì 16 novembre alle 17.30 in Sala Berlino, il convegno  “Tutto su Vivaldi”. A seguire all’Auditorium  l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, eseguirà 8 concerti da l’estro armonico op.3 di Vivaldi. Giovedì 9 dicembre l’ensemble Zefiro  diretto da Alfredo Bernardini, (preceduto alle 18.30 in sala Madrid dalla conferenza introduttiva del direttore),  eseguirà tutti i sei concerti brandeburghesi di Bach. Martedì 8 febbraio la Gewandhausorchester Leipzig diretta da Andris Nelsons e con la violoncellista Sol Gabetta, eseguirà il concerto per violoncello e orchestra di Dvorak  e la Sinfonia n. 6 “Patetica” di Cajkovskij. Lunedì 21 marzo concerto  per il 50° compleanno dei 12 violoncellisti dei Berliner Philharmoniker. Suoneranno attorno a una torta preparata per loro posizionata sul palco. Mercoledì 27 aprile chiusura della Stagione con l’ Orchestre de Paris diretta da Esa-Pekka Salonen. Eseguiranno “Pavane pour une infante dèfunte” di Ravel. A seguire “Il Mandarino Meraviglioso” di Bèla Bartòk e in chiusura la “Symphonie fantastique” di Berlioz. Il concerto sarà introdotto alle 18.30 in Sala Madrid da Laura Cosso. Da segnalare anche i 6 concerti della sezione giovani in Sala 500 dal 5 ottobre al 12 aprile. Proseguirà “Scrivere musica dal vivo, il concorso di critica musicale rivolto alle scuole. Al Teatro Vittoria vi saranno gli (as)saggi musicali con i talenti della musica da camera.

 

Pier Luigi Fuggetta

Come parla un ritratto. Dipinti poco noti dalle collezioni reali

/

Musei Reali, Galleria Sabauda – Spazio Scoperte, dall’8 luglio al 7 novembre 2021

 

Dall’8 luglio al 7 novembre i ritratti tornano protagonisti ai Musei Reali di Torino con la mostra Come parla un ritratto. Dipinti poco noti dalle collezioni reali, ospitata nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda. Nata nell’ambito di un progetto didattico-formativo avviato nel 2018 con il Dipartimento Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino, l’esposizione si concentra sui temi della ritrattistica e sulla vivacità della cultura figurativa presso la corte sabaudaTra ripresa di modelli internazionali – da Tiziano a Clouet, da Van Dyck a Meytens – suggestioni e reinterpretazioni locali, la mostra propone una serie di ipotesi che meritano nuovi approfondimenti, sia sul piano iconografico che attributivo.

 

Articolata in quattro sezioni tematiche che sottolineano i diversi aspetti della ritrattistica sabauda ed europea (“L’immagine del potere”, “La corte femminile”, “Legami di famiglia. L’infanzia” e “Alleanze internazionali”), l’esposizione ripercorre tre secoli di storia, illustrando le strategie diplomatiche elaborate dalle corti, il valore dei ritratti femminili come omaggio al potere, le “istantanee” familiari inviate a corte per possibili alleanze matrimoniali e le immagini dei bambini, simbolo di una fanciullezza messa in mostra e nello stesso tempo negata.

 

La sequenza dei ritratti presi in esame mette in evidenza il ruolo che essi hanno svolto nella rappresentazione solenne e celebrativa del potere politico e militare, nella descrizione della ricchezza e del prestigio dei soggetti effigiati, ma anche l’illustrazione degli affetti, della fisicità e della sfera psicologica dei personaggi immortalati. Molti sono, infatti, gli elementi che guidano nella lettura di un’immagine: lo sguardo e l’espressione del volto permettono di vedere oltre le apparenze per catturare la personalità di coloro che sono raffigurati, portandone alla luce emozioni e inclinazioni, al di là della loro identità a volte ignota. Alla definizione della rappresentazione contribuiscono anche la posa, i gesti delle mani, lo spazio circostante, aspetti che di frequente rispondono a regole sociali rigidamente codificate. Un ruolo fondamentale è poi svolto dalle iscrizioni, dagli elementi araldici, dagli abiti e dai gioielli spesso carichi di significati simbolici. Gli ornamenti e le onorificenze che i personaggi indossano con orgoglio attestano il loro status sociale, il potere e la ricchezza raggiunti. Spesso nella composizione sono inseriti anche elementi che alludono alla funzione del ritratto e al suo significato, come alcuni animali evocativi delle virtù delle persone ritratte, indizi che non sempre si è in grado di interpretare. I ritratti, funzionali al cerimoniale degli antichi palazzi di corte e alla storia dinastica, possono recare alcune insidie, come manipolazioni subite nel corso del tempo con false iscrizioni per aggiornamenti iconografici, modifiche delle dimensioni o inserimenti in cornici successive o ancora problemi attributivi quasi insormontabili, di fronte alla rarità di opere documentate con le quali proporre confronti.

 

Questo tema così complesso e affascinante è stato affrontato da un gruppo di 40 studenti del Corso di Laurea magistrale in Storia dell’Arte, in dialogo con docenti, studiosi, conservatori e restauratori. L’obiettivo è stato quello di avvicinare gli studenti alle esigenze della conservazione, della ricerca e della valorizzazione, grazie alla messa in campo delle differenti competenze delle due importanti istituzioni culturali.

 

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19  con il biglietto ordinario dei Musei Reali.

 

Conferenza sulle fiabe del Novecento con Laura Pompeo e Paolo Battistel

Si terrà martedì sera 13 luglio alle ore 18.30 presso la Piazzetta Antonicelli, nella nuova area pedonale antistante il Polo del ‘900, all’interno della rassegna letteraria “BookStop” organizzata dal centro culturale Polo del ‘900, una conferenza dal titolo: Le fiabe alle porte del Novecento. Da Calvino a Yeats fino all’alba della censura.

 

Ospite della serata lo scrittore, saggista e mitologo Paolo Battistel che riprendendo il suo ultimo libro La vera origine delle fiabe. Gli ultimi frammenti di un mondo perduto (Uno Editori) dialogherà sul tema delle fiabe e della loro importanza nella modernità con l’assessore alla cultura di Moncalieri Laura Pompeo.

Che cosa sono le fiabe? Perché queste antiche narrazioni sono così importanti per la modernità?

Prendendo in esame i principali autori che hanno ripreso le fiabe nel Novecento si analizzeranno l’origine e l’uso letterario che ne è stato fatto nel Secolo breve, teso ossessivamente tra avanguardie e censura.

Le fiabe, che la società moderna ha rinchiuso a forza nella stanza dei bambini, sono molto più antiche di quello che possiamo lontanamente immaginare e nascondono un volto segreto: sono ciò che rimane di antichi miti precristiani diffusi in Europa durante l’antichità e il Medioevo.

Sopravvissute agli stessi popoli che le avevano generate, le fiabe vennero censurate ed epurate dalla cultura borghese benpensante trasformandole in “semplici” racconti per l’infanzia. Dopo la rinascita all’epoca del Romanticismo le fiabe riprendono vita anche nella modernità con premi Nobel come Calvino, Yeats e Hesse che riplasmano per il nostro tempo queste antiche narrazioni ascoltate un tempo intorno a un fuoco nelle fredde notti d’inverno. Le fiabe ci incantano perché ritroviamo in esse i frammenti della nostra stessa anima, frammenti che ritenevamo perduti e che si risvegliano appena iniziamo a leggere “C’era una volta…”.

Bookstop è un ciclo di incontri informali organizzati dagli archivisti e dai bibliotecari del Polo del ‘900 in cui proposte letterarie e di valorizzazione del patrimonio si alternano a momenti di riflessione sui temi della contemporaneità all’interno del programma che il Polo propone nell’ambito del progetto poloteca in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi.

L’incontro è su prenotazione al sito www. polodel900.it nella sezione dedicata al ciclo Bookstop.

Paolo Battistel, laureato in filosofia con tesi in mitologia, è profondo conoscitore dei miti e delle leggende precristiane. Vanta numerose collaborazioni con testate giornalistiche e trasmissioni televisive nazionali e locali. Ha scritto una raccolta di fiabe occitane dal titolo Lu Barban, il diavolo e le streghe e un saggio di storia locale dal titolo Il mistero della Roccaforte dei Rosacroce. Ha pubblicato tre saggi d’argomento mitologico: Il sangue di CainoI figli di Lucifero e Il dio cornuto. Ha scritto inoltre il saggio letterario J.R.R. Tolkien, il lungo sentiero tra ombra e luce. Il suo ultimo libro è: La vera origine delle fiabe. Gli ultimi frammenti di un mondo perduto. Vive e lavora a Torino come scrittore, docente ed editor.

Laura Pompeo, laureata in lettere classiche, ha lavorato quindici anni come archeologa in vari siti d’Italia, d’Europa e del Medio Oriente. Specializzata in Museografia e in Gestione e Comunicazione dei Beni culturali ha maturato esperienze specifiche nel settore della valorizzazione dei beni e delle attività culturali attraverso molte collaborazioni, dall’arte antica a quella contemporanea. È socia dell’icom. Ricopre il ruolo di Assessore (al secondo mandato) della città di Moncalieri con deleghe a Cultura, Turismo, Pari Opportunità e Relazioni Internazionali. È presidente del Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana (sbam). È Vicepresidente dell’Assemblea costituente della Riserva della Biosfera Collina Po-Mab (unesco) e Consigliere dell’Ente di gestione della Comunità delle Aree Protette del Po piemontese.

Per informazioni:

Polo del ‘900

[ Polo del ‘900 ]

Tel. 011.0883200

e-mail: reception@polodel900.it

Via del Carmine 14 – Torino

Scienza in tempura. Un menù di esperimenti che saziano la curiosità

Un menù di esperimenti che saziano la curiosità, senza appesantire!

Martedì 13 luglio ore 21- Orti Generali – Str. Castello di Mirafiori, 38/15 – Torino

L’estate è tutta da scoprire con Settimane della Scienza e il fitto calendario di attività diffuse su tutto il territorio piemontese che è ormai entrato nel vivo.

Scienza in tempura. Un menù di esperimenti che saziano la curiosità, senza appesantire! è il titolo del laboratorio – spettacolo in programma martedì 13 luglio alle ore 21.  È possibile cucinare un uovo senza scaldarlo, far cambiare colore ad alcune verdure o surgelare in pochi secondi del prezzemolo? Dall’azoto allo zenzero, uno stupefacente e gustoso percorso tra scienza e alimentazione, nutrienti e additivi alimentari, farine infuocate e frutti ghiacciati. Esperimenti e dimostrazioni vi mostreranno la scienza nascosta degli alimenti: cucinare non è mai stato così divertente!

 

L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria.

Per prenotazioni: prenotazioni@fondazionemirafiori.it

Per info: tel: 011 6825390 / 011 8394913 – mail: info@fondazionemirafiori.itsettimane@centroscienza.it

 L’Aeroporto torinese sceglie la via della sostenibilità e lancia il progetto ‘Torino Green Airport’

In 10 anni: -32% di consumi complessivi di energia elettrica, -20% di consumo di combustibile da riscaldamento e -45% di emissioni di CO2

 

Dal 1° gennaio 2021 l’energia elettrica acquistata è al 100% derivante da fonti rinnovabili

Nuovi progetti in corso, fra cui: parco macchine con mezzi ibridi o elettrificati; nuovi parcheggi con postazioni di ricarica; 15 ettari di aree verdi dedicati alla coltivazione di camomilla a tutela della biodiversità; avvio del progetto di Smart Grid aeroportuale, per l’autoproduzione efficiente e sostenibile dell’energia necessaria al funzionamento dell’infrastruttura

Sul fronte comunicazione, la sostenibilità si concretizza in una nuova identità visiva, con il logo blu di Torino Airport che si declina con uno switch verso il verde di Torino Green Airport

Un’iniziativa che vuole raccogliere sotto un unico cappello tutti gli interventi orientati alla sostenibilità ambientale già implementati dall’Aeroporto in passato, in via di realizzazione nel presente, e pianificati per il futuro.

Si tratta di una scelta di posizionamento forte in merito alla sostenibilità ambientale, ritenuta imprescindibile per un’infrastruttura aeroportuale: questa strategia rappresenta un elemento qualificante per confermare l’impegno del Gruppo SAGAT, Società di gestione dell’Aeroporto di Torino, verso la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici.

L’Aeroporto di Torino vuole gestire l’infrastruttura e le operazioni aeroportuali in maniera efficiente dal punto di vista energetico, consumando sempre meno energia ed evitando lo spreco di risorse.

Ogni attività viene dunque indirizzata al rispetto dell’ambiente, inteso nella sua accezione più ampia e le linee di azione si articolano infatti su tutti gli asset ambientali: energia, emissioni di CO2 e decarbonizzazione; gestione delle aree verdi e tutela della biodiversità; rifiuti; acque; rumore aeroportuale.

Il Gruppo SAGAT nel tempo ha costantemente aumentato la percentuale di energia acquistata da fonte rinnovabile e dal 1° gennaio 2021 l’energia elettrica acquistata è al 100% da fonti rinnovabili certificate (certificati di garanzia d’origine – GO).

Si punta alla riduzione dei rifiuti e al recupero di quelli prodotti, applicando i principi di circular economy; le attività aeroportuali vengono condotte con il massimo contenimento dei consumi di acqua, mirando al suo riutilizzo, e con l’applicazione di procedure volte a contenere le emissioni acustiche.

Il percorso di sostenibilità ambientale ‘Torino Green Airport’ si sviluppa dunque con una precisa strategia: attraverso l’implementazione di interventi diretti, si mira a coinvolgere non solo i dipendenti del Gruppo SAGAT, ma tutta la comunità aeroportuale, i partner commerciali, i fornitori, i passeggeri.

La consapevolezza della centralità del ruolo del gestore che coordina tutti i player che gravitano attorno all’universo aeroportuale per una crescita sostenibile porta a un concreto impegno verso specifici aspetti della sostenibilità: continuare a ridurre le emissioni di CO2 unitamente agli altri inquinanti che compromettono la qualità dell’aria (NOx, CO, PM10), contenendo l’impatto ambientale delle operazioni aeroportuali anche su rifiuti, acque, rumore.

Risultati in cifre

Con la conduzione delle attività aeroportuali in un’ottica di sostenibilità ambientale, il decennio 2009-2019 ha visto l’Aeroporto di Torino raggiungere significativi risultati in termini di contenimento dei consumi e delle emissioni di CO2.

Il 2020 ha riportato risultati ancora più significativi dal punto di vista del contenimento dei consumi, ma essendo stato influenzato dagli effetti della pandemia da Covid-19 non può essere preso in considerazione per la comparazione.

Per quanto concerne l’energia elettrica, si è passati da un consumo complessivo di oltre 25mila Megawatt/ora nel 2009 a poco più di 17mila Megawatt/ora nel 2019, con una riduzione nel decennio del -32%; una percentuale che si contrae ulteriormente attestandosi al -45% se si contestualizza il consumo per passeggero: in questo caso si è infatti passati da 7,83 Kilowatt/ora del 2009 ai 4,32 del 2019.

Rispetto ai combustibili da riscaldamento, la contrazione sul decennio è stata nel complesso pari al -20%, passando dai 9.167 Megawatt/ora del 2009 ai 7.350 Megawatt/ora del 2019. Anche in questo caso, se si prende in esame il consumo per singolo passeggero, la percentuale di riduzione sui 10 anni è più elevata: dal 2009 al 2019 il calo è stato del -35%, passando da 2,84 a 1,86 Megawatt/ora.

Infine, per quel che concerne la quantità di CO2 emessa, il calo è stato pari al -45%: se nel 2009 l’Aeroporto di Torino emetteva nell’ambiente 13.626 tonnellate di CO2, nel 2019 ne ha contenuto le emissioni avvicinandosi al loro dimezzamento con poco più di 7.500 tonnellate. Sul singolo passeggero, la contrazione ha superato l’obiettivo del dimezzamento, attestandosi a un -55%: le tonnellate di CO2 per singolo passeggero sono infatti passate da 4,2 nel 2009 a 1,8 nel 2019.

Tali risultati sono stati raggiunti nel corso degli anni attraverso una serie di attività improntate alla sostenibilità ambientale.

Tra queste si ricordano gli interventi di riqualificazione sui fabbricati aeroportuali per renderli più sostenibili e meno energivori; l’installazione di una nuova centrale di climatizzazione estiva con gruppi frigoriferi ad altissima efficienza; la sostituzione di generatori di calore con nuove apparecchiature ad alta efficienza e basse emissioni; la sostituzione dei corpi illuminanti con nuovi impianti a LED e l’installazione di sistemi automatici di regolazione del flusso luminoso; il potenziamento dei sistemi di monitoraggio dei consumi e di gestione degli impianti di condizionamento, la realizzazione di un sistema IOT di regolazione intelligente del comfort climatico dell’Aerostazione Aviazione Generale: gli impianti di climatizzazione e riscaldamento vengono regolati acquisendo i dati dalle sonde installate in tutto il fabbricato e ottimizzando in continuo le condizioni ambientali in maniera intelligente. L’installazione ha consentito risparmi sui consumi di energia elettrica e di gas naturale superiori al 30%.

Nel 2020 Torino Airport ha poi conseguito la certificazione al Livello 2 ‘Reduction’ del programma di sostenibilità ambientale Airport Carbon Accreditation – il protocollo comune per la gestione attiva delle emissioni negli aeroporti attraverso risultati misurabili – promosso da ACI Europe.

La certificazione di Livello 2 implica anche la predisposizione di un piano attuativo per il raggiungimento di un ambizioso obiettivo di riduzione delle emissioni di carbonio: nel caso di Torino, il traguardo fissato per il prossimo triennio 2021-2023 è il dimezzamento delle emissioni di CO2 rispetto all’anno base 2017, garantito da investimenti per aumentare l’efficienza dei sistemi più energivori e dall’acquisto di energia elettrica solo da fonte rinnovabile certificata.

Nuovi progetti

Sono molteplici i progetti attualmente in corso di realizzazione che l’Aeroporto di Torino sta attuando in ottica sostenibile.

Decarbonizzazione

Entro il 2023 verrà ampliato il parco mezzi aeroportuali alimentati con motore ibrido o elettrico, arrivando a disporre entro due anni di un parco mezzi per il 40% di tale tipologia, tra cui la prima ambulanza elettrica operativa in un aeroporto.

Verranno realizzati gli spazi di ricarica elettrica a disposizione del pubblico: sono in fase di realizzazione un nuovo parcheggio, che disporrà di 8 colonnine per 16 auto, a cui si affianca un nuovo parcheggio dedicato al car sharing elettrico.

È in fase di avvio il progetto di Smart Grid aeroportuale, finalizzato all’autoproduzione efficiente e sostenibile dell’energia necessaria al funzionamento dell’infrastruttura: il progetto prevede il ricorso a un sistema combinato e flessibile, alimentato da fonti energetiche diverse come metano, biogas, idrogeno, fotovoltaico e solare.

Circular economy

Nell’ambito della circular economy, per quanto concerne la gestione delle aree verdi e la tutela della biodiversità, Torino Airport ha già adottato un ‘regime di impoverimento’ (Poor grass regime) per rendere il prato del sedime aeroportuale scarsamente attrattivo per avifauna e fauna e minimizzare così il rischio di wildlife strike e ridurre le ore totali di lavoro dei trattori agricoli al fine di contenere l’inquinamento ambientale.

Inoltre, a partire dall’autunno 2021, 15 ettari verranno dedicati alla coltivazione della camomilla che favorisce la biodiversità (bee friendly) e non attira avifauna. Il resto del materiale organico raccolto sarà destinato alla produzione di biogas ed è in fase di valutazione la possibilità di sfruttare il biogas prodotto a servizio delle infrastrutture aeroportuali.

Per quel che concerne il recupero delle acque, si prevede di accumulare l’acqua piovana attraverso un sistema di vasche e filtri che verrà ultimato entro il 2024, al fine di utilizzarla per le operazioni aeroportuali e di ordinaria manutenzione industriale.

Nel 2022 proseguirà il percorso di certificazione di sostenibilità ACA-Airport Carbon Accreditation promosso da ACI Europe, con l’ottenimento della certificazione di Livello 3-‘Optimisation’: tale certificazione attesta l’impegno nel coinvolgimento di parti terze e la misurazione delle emissioni di aziende partner dell’Aeroporto.

Questa attenzione alla sostenibilità si riflette anche nell’attività Aviation: la Traffic Development Policy dell’Aeroporto di Torino riconosce infatti un valore alla performance ambientale, fra cui l’abbattimento del rumore degli aeromobili.

Torino Green Airport rappresenta dunque una direttrice strategica dello sviluppo dell’Aeroporto di Torino e, al fine di sensibilizzare e aumentare la consapevolezza in ogni singolo componente dell’attività aeroportuale, dal gestore stesso ai fornitori, diventa anche oggetto di un piano di comunicazione esterna (creazione di un nuovo brand ad hoc, caratterizzato dal logo blu di Torino Airport che si declina con uno switch verso il verde di Torino Green Airport) e di comunicazione interna (rivolta a dipendenti e a tutta la comunità aeroportuale).

Rock Jazz e dintorni Zucchero in versione “unplugged” e il pianoforte di Brad Mehldau

Gli appuntamenti musicali della settimana

Lunedì. Al “Stupinigi Sonic Park” si esibisce Fabrizio Moro.  A Collegno per “Flowers”  è di scena Giovanni Lindo Ferretti.

Martedì. All ‘OffTopic si esibisce Cecilia e Esseho. A “Flowers” è di scena Dardust.  A Stupinigi suonano i Calibro 35. Alle OGR si esibisce Gold Mass.

Mercoledì. Per “Stupinigi Sonic Park” suona il quartetto di Robben Ford e Bill Evans. Gianna Nannini canta all’Anfiteatro di Cervere mentre Zucchero in versione “unplugged” suona ad Alba per “Collisioni”. Max Gazzè si esibisce per “Flowers”. Il violoncellista Redi Hasa è di scena con il suo quartetto sulla terrazza della biblioteca Archimede a Settimo.

Giovedì. Allo Spazio 211 si esibisce il liutista Jozef Van Wissem. A “Flowers” è di scena La Rappresentante di Lista. Primo di tre concerti consecutivi per Max Pezzali a “Flowers”. A Biella debutto del “Reload Sound Festival” con Nervi, La Municipàl e Beatrice Antonini.

Venerdì. Allo Spazio 211 sono di scena gli Assalti Frontali. A “Flowers” è di scena Vasco Brondi. Al Maggiore di Verbania, Elio rende omaggio a Enzo Jannacci con “Ci vuole orecchio”.

Ad Alba per “Collisioni” concerto di Paolo Conte. Alla Tesoriera si esibisce Chadia Rodriguez.

Sabato. Allo Spazio 211 suonano Conny Ochs, Not Moving Ltd, Soab, Lu Silver String. Per “Collisioni” serata rap con Ernia, Rkomi e Ariete. Per “Flowers” suonano i Subsonica. All’Anfiteatro Le Vallere di Moncalieri si esibiscono i Lastanzadigreta.  A Bra sono di scena ì Generic Animal.  A Cantarana suona il Folksinger James Maddock.

Domenica. Per “Flowers” si esibisce Lo Stato Sociale. Al lago di Goillet in Val D’Aosta per “Musicastelle” è di scena Willie Peyote.  Chiusura di “Collisioni” con la voce di Fiorella Mannoia. Per “Monfortinjazz” suona il trio del pianista Brad Mehldau. Allo Spazio 211 si esibiscono i Gazebo Penguins.

 

Pier Luigi Fuggetta

TorinoFilmLab MNC: premiati 4 film con i fondi per la coproduzione e distribuzione

/

Tra le attività del TorinoFilmLab – laboratorio del Museo Nazionale del Cinema che offre formazione per professionisti del cinema e supporto allo sviluppo di film e serie tv – non mancano le opportunità di finanziamento a sostegno di coproduzioni e distribuzione internazionali attraverso i TFL FUNDS: 

nel 2021 sono stati scelti quattro film che riceveranno in tutto 185.000 euro, elargiti grazie al contributo di Creative Europe – MEDIA sub-programme support to International Co-production Funds.

TRE i premi a sostegno della distribuzione (ognuno da 45.000 euro) assegnati a WHETHER THE WEATHER IS FINE, opera prima del regista filippino Carlo Francisco Manatad che sarà presentato in anteprima a Locarno il prossimo agosto in Concorso Cineasti del presente e che ha partecipato al programma TFL FeatureLab 2017 aggiudicandosi già il TFL Co-Production Award 2017 (50.000 €); il documentario BASTARD. THE LEGACY OF A CRIMINAL di Pepe Rovano prodotto tra Italia (la casa di produzione torinese Stefilm)Cile e Svezia; e DAUGHTER OF RAGE di Laura Baumeister, regista e sociologa che si è già distinta in numerosi festival con i suoi precedenti corti, e prima donna nicaraguense a girare un lungometraggio nel suo paese.

Mentre il fondo per la coproduzione (50.000 euro) è stato assegnato a PUÁN, lungometraggio co-diretto dagli argentini María Alché and Benjamin Naishtat, reso possibile grazie a una rete di produttori partner da Argentina, Italia (la romana Kino Produzioni), Germania e Bolivia.