Cosa succede in città- Pagina 313

Il liceo coreutico vuole restare al Teatro Nuovo

“Chiediamo un aiuto a far restare il liceo coreutico Germana Erba, unico in Italia, nella sede attuale e a ristrutturarla adeguando impianti e spazi”. Questo l’appello che il presidente e direttore artistico Fondazione Teatro Nuovo, Gian Mesturino, ha rivolto ai componenti della sesta Commissione, oggi, nel corso di un’audizione.

“Al momento – prosegue Mesturino – viviamo una sensazione di smarrimento, la concessione degli spazi è in scadenza e non sappiamo ancora dove e come sarà possibile garantire la continuità delle attività nei prossimi mesi. Il Comune di Torino ha proposto spazi alternativi assolutamente non adeguati alle esigenze della scuola. Stiamo verificando possibili soluzioni alternative anche nella cintura metropolitana ma andremmo incontro a problemi di collegamento e accesso per molti allievi”.

“Abbiamo di fronte una realtà unica nel panorama regionale e nazionale che non possiamo permetterci di perdere e disperdere – ha esordito il presidente della sesta commissione Paolo Bongioanni – Sarà mia cura organizzare quanto prima un sopraluogo con i componenti della Commissione, per verificare di persona la situazione degli spazi dell’attuale sede di corso Massimo d’Azeglio a Torino e capire, in maniera puntuale, le risorse necessarie per gli adeguamenti strutturali degli ambienti”.

“ll liceo coreutico Erba e le attività che si sviluppano al Teatro Nuovo – ha sottolineato il vicepresidente della Commissione Daniele Valle –  sono un’eccellenza assoluta del Piemonte in Italia. Come Regione dobbiamo farci carico di supportare con maggiori risorse e maggior puntualità nelle erogazioni lo sviluppo delle attività del liceo e intervenire per garantire uno spazio adeguato: rinnovando la concessione e effettuando manutenzioni ormai improcrastinabili”.

Il Liceo coreutico e taetrale, opera della professoressa Germana Erba che ne è stata l’ideatrice con il primo progetto di Liceo Coreutico in Italia, ha ottenuto dal MIUR nel 1995 il riconoscimento della prima sperimentazione coreutica e nel 1998 di quella teatrale. Dal 2000 è Scuola Paritaria, unica nella Regione Piemonte in questo settore.

I pranzi da zia Teresina e i film all’Eliseo tanti anni fa a Borgo San Paolo

COSA SUCCEDEVA IN CITTÀ

Non si vive di sola Barriera di Milano. Borgo San Paolo e’ l’altro quartiere dove ho lasciato pezzi della mia memoria e del mio cuore.

Prima tappa è stata via Timavo. Piccola via tra la Materferro e via Di Nanni verso la chiesa San Bernardino. Per più di trent’anni ci hanno abitato gli zii paterni. Zia Teresina,  segretamente innamorata del più vecchio fratello. Tutti lo chiamavano Nandino che per essere alto 1, 82 per oltre 100 kg , era decisamente un nomignolo azzeccato. Nei primi anni 50 si era sposata con Roberto Sereno, nella guerra sommergibilista.  Arruolato volontario,  mica perché fascista,  del resto si sa che la marina militare italiana è sempre stata monarchica. Pure a Torino non mancavano i monarchici. Del resto i Savoia da qui hanno mosso i loro primi passi verso Roma. I bene informati raccontano che il Principe Umberto ci tornava molte volte.  Appassionato della città e soprattutto delle sue sartine. In verità,  in borgo San Paolo ci ho abitato poco più di due anni.  Ma ogni domenica era un classico andare a pranzo dalla Zia Teresina. Roberto lavorava come commesso da Viecca. Un negozio di vestiti in piazza Sabotino dove l’eleganza era quella classica. Zio Roberto sempre i fiacca e cravatta. Sorridendo diceva di non essere capace di fare i nodi alle cravatte. Fatto una volta non lo disfaceva  mai più. Poi le figurine che mi compravano. Riuscivo sempre quasi a  completare , l’ album delle figurine Panini. Dai, giochiamo a figu? Le doppie si potevano anche scambiare. Le più rare valevano anche 100,  se non di più.
Poi la domenica pomeriggio il cinema all’Eliseo. L’indelebile ricordo del Giorno più lungo. Sullo sbarco in Normandia del 44. Mi ci portava lo zio. Viveva il complesso di colpa d essere stato 4 anni prigioniero in Inghilterra. Difatto non l’aveva fatta la guerra.  Silurato al primo combattimento. Sottolineava la grande correttezza degli inglesi. E dopo il cine quella goccia di vermut nella gazzosa che mi faceva sentire più grande. Gentile concessione di mio zio. Aperitivo di allora con le immancabili noccioline e uova sode. La memoria è come la pista cifrata della Settimana Enigmistica.
All’inzio numeri sparsi sul foglio. Poi basta unirli con una linea ed appare il significato dell’insieme.  A borgo San Paolo ci tornavo sempre e ben volentieri.  Mi sono sempre sentito a casa mia. Dalle manifestazioni in memoria di Dante di Nanni, medaglia d’oro. Da piazza Adriano, per tutta via Di Nanni fino in via San Bernardino dove fu ammazzato.
Il ricordo della pagine di soldati  senza uniforme. Di Giovanni Pesce leggendario capo gappista , prima a Torino poi a Milano.
Fino al gennaio del 1978 per comprare il primo vestito della mia vita. Da li’ a un mese mi sarei sposato. Marus di via Di Nanni. Manco 21 anni e già sposato. Pazzie della vita. Ma belle pazzie,  nell’84 nasceva Alice.  Pazzia per cui ne è valsa la pena. O il tram 5. Lo prendevo in via Vanchiglia fino al capolinea in piazza Robilant. E poi il Tram numero 15.
Ci ho passato una vita sopra. Dal 20 Agosto fino al 15 settembre festa dell Unità al parco Ruffini.  Il palasport sede dei concerti è tutto intorno  stand delle zone e sezioni del PCI torinese.  Ogni anno alle 9 30 lo prendevo al capolinea davanti all’ospedale Martini.
Ogni anno leggevo un volume della titanica storia del PCI di Paolo Spriano. Nel 1976 , alla festa conobbi Antonella,  mi voltai, la vidi e fu subito amore. Beata gioventù. Abitava in borgata Lesna. La via successiva era Grugliasco. Ed il 15 faceva capolinea proprio lì. Per un anno e mezzo quasi tutte le sere,  pioggia, neve vento,  uno dei due prendeva il tram per raggiungere l’altra parte della città. Da Capolinea a capolinea. Ultima corsa all’una. Tempo stimato 35 minuti.
Forse,  anche per questo,  esausti ci siamo sposati a 21 anni. Beata gioventù,  ne è valsa la pena: stupenda figlia di nome Alice. Non si vive di sola Barriera.  Tant’è che , soprattutto per questioni  di cuore sono sempre emigrato dalla Barriera. Persino oltre la città di Torino in giro per il Piemonte. Dopo Alice , Sara e la gioia è diventatata perfezione. Mi viene quasi voglia di dire: confesso che ho vissuto. Però,  sia ben chiaro,  qualcosa vorrei ancora dire.
Ricordando ma pensando al futuro.

Patrizio Tosetto

Da sabato 15 maggio ripartono le visite guidate al Castello del Valentino

La dimora sabauda è sede storica del Politecnico di Torino

Dopo la lunga chiusura dovuta alle misure di contenimento per l’emergenza sanitaria da Covid-19, il Castello del Valentino, sede storica del Politecnico di Torino e residenza sabauda dichiarata Patrimonio dell’umanità UNESCO, riapre finalmente al pubblico da sabato 15 maggio 2021: “Il Politecnico di Torino ha il privilegio di possedere un patrimonio unico: è nostro piacere, ma anche un dovere etico, custodirlo, valorizzarlo e condividerlo con cittadini e turisti”, spiega la professoressa Annalisa Dameri,  referente scientifico per i Restauri del Castello del Valentino.

Il Castello, proprietà del Politecnico, è sede della Scuola di Architettura e residenza sabauda dichiarata Patrimonio dell’umanità Unesco. Le stanze del piano nobile sono visitabili solo durante visite guidate gratuite, con l’accompagnamento del personale laureato selezionato dall’ateneo. L’itinerario di un’ora prevede la visita delle stanze del piano nobile, sala delle colonne e cappella al piano terreno: è possibile che l’itinerario possa subire qualche variazione in caso di lavori di restauro o in caso di sale occupate da convegni.

La visita sarà svolta in assoluta sicurezza, nel rispetto delle norme di sicurezza per evitare il contagio da Covid-19. L’ingresso sarà contingentato per gruppi di visitatori non superiori a 15 persone e verranno adottate le norme di comportamento necessarie all’accesso a luoghi pubblici, come l’utilizzo delle mascherine, la misurazione della temperatura all’ingresso e la prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale del castello. Ogni settimana, sarà quindi nuovamente possibile visitare il Castello, con due orari di ingresso al sabato mattina alle 10 e alle 11.30 (prenotazione obbligatoria sul sito del Castello).

Al via i lavori di riqualificazione di via Nizza. Proseguiranno fino al 30 giugno

Sono partiti ieri e proseguiranno sino al 30 giugno 2021 i lavori di riqualificazione di Via Nizza.

 

Le prime attività ad essere svolte saranno quelle inerenti i sondaggi nel sottosuolo con la presenza di piccoli cantieri. Successivamente si procederà con la rimozione dei binari tranviari ed il rifacimento del manto stradale di via Nizza nel tratto compreso tra Via Farigliano e Corso Maroncelli.
I lavori in programma saranno svolti in più fasi per garantire sempre il transito dei mezzi pubblici e privati.

Parallelamente, sulla carreggiata Ovest di via Nizza, nel tratto compreso tra via Millefonti e corso Caduti sul Lavoro, verranno avviate le attività di ricostruzione della fognatura a cui farà seguito il ripristino del manto stradale. La riapertura al traffico veicolare di questo tratto di strada è prevista per la metà del mese di Giugno.

Covid: i dati migliorano ma occorre senso di responsabilità

Che la situazione  stesse migliorando lo si intuiva già dal calo dell’incidenza dei nuovi casi di Covid in Piemonte, nella settimana dal 26 aprile al 2 maggio

L’indicatore Rt puntuale, infatti, era passato da 0.78 a 0.84, quindi significativamente inferiore a 1.

Ma la conferma del quadro epidemiologico da zona gialla per il Piemonte da parte di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità, non deve significare un “liberi tutti”.

I casi della torteria “ribelle” di Chivasso, con assembramenti di decine e decine di persone o la maxi festa al parco Dora la dicono lunga sul senso di (ir)responsabilità di molte persone.

Ben vengano le riaperture di bar e ristoranti e il ritorno graduale di eventi e manifestazioni. Ma sempre nel rispetto delle regole.

Nelle foto al centro dell’articolo: numerose persone affollano il piazzale antistante la chiesa di Sant’Ippolito a Bardonecchia (Foto M. Martellotta) in occasione delle prime comunioni. Folla davanti alla stazione di Porta Nuova a Torino. In alto dehors in piazza Vittorio.

Salotto scientifico: “Vaccini anti-SARS Cov2. Tema caldo, arma vincente”.

Martedì 18 maggio dalle ore 21 alle 22.30, l’Associazione Amiche e Amici dell’Accademia di Medicina di Torino e Ideificio Torinese (associazione “no profit” di studenti e laureati) organizzano un incontro on line, anzi un “salotto scientifico” dal titolo “Vaccini anti-SARS Cov2. Tema caldo, arma vincente”.

Il tema Vaccini è inflazionato dai media, ha quasi soppiantato, nell’immaginario collettivo, sia l’aspetto pandemico che il pericolo rappresentato dal virus, dalla sua letalità, dall’alto rischio che potrebbero comportare le varianti virali emergenti. Nelle conversazioni captate per strada ha sostituito il tempo, la salute, le tasse. Obiettivo di questo webinar è, tramite un linguaggio scientificamente ineccepibile ma privo di tecnicismi, restituire il giusto peso ad ogni protagonista della grande sventura ed avventura pandemica: il virus, la malattia, i vaccini, il programma vaccinale e il ruolo di una corretta  comunicazione.

Dopo i saluti da parte del Presidente dell’Accademia di Medicina, prof. Giancarlo Isaia, i moderatori del convegno, prof. Alessandro Bargoni dell’Accademia di Medicina, e Donato D’Ambrosio di Ideificio Torinese, porranno a  Silvia Corcione, infettivologa Città della Salute e della Scienza di Torino, Paola Crosasso, Direttrice Struttura Complessa Farmacie Ospedaliere ASL Citta’ di Torino, Guido Giustetto, Presidente OMCeO Torino (Ordine dei Medici, Chirurghi e degli Odontoiatri) e Gabriella Tanturri, medica vaccinatrice e presidente A.A.A. Accademia di Medicina, numerose domande.

Tra queste: come si generano le varianti del virus? Come si è arrivati così in fretta a trovare vaccini efficaci? Come si raccolgono i dati sulle sospette reazioni avverse? Quali difficoltà ha comportato l’organizzazione in tempi brevi di una campagna vaccinale rivolta a un target di popolazione che comprende la maggioranza degli abitanti di una grande città? Come affrontare il problema dei “No Vax” all’interno del personale medico?

In ottemperanza alle disposizioni del DPCM relative alle misure di contenimento della pandemia, si potrà seguire l’incontro collegandosi alla piattaforma gratuita TWITCH, con assistenza tecnica di Ideificio Torinese, al seguente link: https://www.twitch.tv/ideificiotorinese. Non è necessario registrarsi ma per avere la possibilità di interagire in chat e di porre domande è necessario accedere con un profilo.

La sindaca Appendino aspetta un bimbo

“Oggi è una festa della mamma un po’ speciale. La famiglia cresce e tra qualche mese Torino avrà un piccolo cittadino in più, è un maschietto”

Così la sindaca Chiara Appendino commenta su Facebook  una foto che la ritrae col marito Marco, la primogenita Sara e un orsacchiotto azzurro e rivolge  “Auguri a noi, e auguri a tutte le mamme!”.

L’arrivo di un nuovo bambino conferma la volontà della prima cittadina di non candidarsi più alle prossime elezioni.

Il Cinema trova casa in Piemonte. E’ di scena Glocal Day

Domenica 9 maggio al Cinema Massimo MNC di Torino, tornano in sala i GLOCAL DAY,  appuntamenti incentrati sul cinema legato al Piemonte organizzati dall’Associazione Piemonte Movie in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte.

In programma alle 18.30 la proiezione e la premiazione dei cortometraggi nati nell’ambito della terza ed ultima edizione di Torino Factory, realizzati nel 2020 sotto la guida del direttore artistico Daniele Gaglianone (ingresso 4,50 euro)

La proiezione sarà introdotta da Alessandro Gaido, presidente dell’Associazione Piemonte Movie, insieme ai registi presenti e i cortometraggi verranno mostrati davanti alla giuria composta dai rappresentanti degli enti che hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa Davide Bracco (Film Commission Torino Piemonte), Stefano Boni (Museo Nazionale del Cinema), Stefano Francia Di Celle e Davide Oberto (Torino Film Festival), e Arrigo Tomelleri (ANEC), con assegnazione al termine della proiezione del Premio al Miglior Cortometraggio (2.500 euro).

I titoli in concorso sono: Bar nazionale di Mattia Capone e Alessandro Garelli; Garbage smile di Rocco D’Anzi; La forza di Chiara Troisi; Little noir di Tommaso Papetti; Ombre di Mariam Reza Beigi, Miriam Fabiano, Lorenzo Scarafia; Race Romoli di Alessio De Cicco; Radici di Duccio Brunetti; Spaiati di Michele Seia.

A partire da quest’anno la manifestazione cinematografica confluirà nel progetto regionale Piemonte Factory (i cui bandi restano aperti fino al 7 giugno), mantenendone invariati gli obiettivi.

Al Regio La Traviata è dal vivo. Per sostenere la cultura nessun biglietto omaggio

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La libertà di tornare finalmente a Teatro

Teatro Regio, domenica 9 maggio 2021 ore 16

Domenica 9 maggio, alle ore 16il Regio apre le sue porte e accoglie finalmente il pubblico in sala.
«È grande l’emozione e la soddisfazione in questi giorni che precedono la riapertura», spiega Rosanna Purchia, Commissario straordinario del Regio: «Il rapporto con il pubblico è stato sempre mantenuto grazie alle opere e ai concerti in streaming. Anche se a porte chiuse, il Teatro non si è mai fermato, e in questo anno abbiamo continuato a lavorare e a far vivere il nostro palcoscenico: da ottobre siamo alla quarta opera allestita in forma scenica, per questo siamo in grado di riaprire con un’opera e un concerto sinfonico garantendo la totale sicurezza per i lavoratori e per il pubblico». Inoltre, proseguendo il percorso di risanamento dei conti del Regio, Rosanna Purchia lancia un vero e proprio segnale di trasparenza e rigore: «Riaprire il Teatro Regio è per tutti noi motivo di festa, ma non possiamo permetterci alcuno scostamento di bilancio, per cui, in aggiunta alle azioni già previste e intraprese, annuncio che non sono previsti biglietti omaggio. E sono molto lieta che le Istituzioni e i Soci Fondatori del Teatro abbiano accolto con favore questo segnale».La traviata di Giuseppe Verdi va in scena domenica 9 maggio alle ore 16 con 4 repliche: venerdì 14 alle ore 18.30, domenica 16 alle 15, mercoledì 19 alle 15 e sabato 22 alle 18.30. Tutti gli orari sono programmati per consentire al pubblico il rientro a casa nei limiti consentiti dal Dpcm.
L’allestimento è quello realizzato nel 2018 dal Teatro San Carlo di Napoli con la regia di Lorenzo Amato, le scene di Ezio Frigerio e i costumi del Premio Oscar Franca SquarciapinoRani Calderon dirige l’Orchestra e il Coro del Regio, quest’ultimo istruito da Andrea Secchi. Nel cast: Gilda Fiume nel ruolo del titolo, Julien Behr come Alfredo e Damiano Salerno è Giorgio Germont.
Il maestro israeliano Rani Calderon, Direttore musicale al Teatro Municipal di Santiago del Cile, sale per la prima volta sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio. Ha studiato con i migliori insegnanti del suo tempo: la leggendaria pianista Pnina Salzman, direzione d’orchestra con Mendi Rodan e Noam Sheriff, e composizione con Yitzhak Sadai, frequentando le Accademie musicali di Tel Aviv e Gerusalemme. Ha proseguito la sua formazione in Europa, approfondendo lo studio del repertorio operistico. Collabora abitualmente con: Théâtre de La Monnaie di Bruxelles, Volksoper di Vienna e New Israeli Opera di Tel Aviv.Ecco come nasce questo spettacolo nelle parole del regista Lorenzo Amato: «Concepire e mettere in scena La traviata non è stato un lavoro preparato a tavolino con lucida razionalità, piuttosto si è trattato di una riflessione sulla malattia, sul tempo che scorre via inesorabile, l’amore, la violenza delle convenzioni sociali, l’ipocrisia, il sacrificio e infine la morte. Al centro dello spazio scenico, su un fondale trasparente come un vetro, la pioggia scorre implacabilmente per l’intera durata dello spettacolo, filtrando la visione delle grandi tele pittoriche create da Ezio Frigerio che descrivono gli ambienti. Un elemento che potrebbe essere visto come semplice metafora di una Parigi grigia, fredda e piovosa, ma che per me rappresenta molto di più: straniamento, allusione, stato d’animo, dolore, fino a quell’offuscamento della vista che le malattie particolarmente debilitanti provocano in ciascuno di noi».
Occhi brillanti e luminosi, un amore per il canto che emerge a ogni sorriso e ogni parola, soprano lirico d’agilità, Gilda Fiume è Violetta, gradito ritorno al Regio dopo il debutto nel 2019 nel ruolo di Gilda nel Rigoletto con la regia di John Turturro. Doppio debutto – al Teatro Regio e nel ruolo di Alfredo Germont – per il giovane tenore francese Julien Behr: dotato di una voce nitida e agile da tenore leggero è stato nominato nel 2009 Artista lirico rivelazione dall’ADAMI e nel 2013 nella stessa categoria al «Victoires de la musique classique». Il Teatro Regio prosegue così nell’impegno di scoperta e proposta di giovani talenti: ricordiamo tra tutti la straordinaria prova di Maria Agresta nei Vespri siciliani del 2011 con la direzione del Maestro Noseda e Iván Ayón Rivas nella Bohème della Fura dels Baus nel 2016. Ancora un debutto, quello di Lorrie Garcia nel ruolo di Flora. Infine, il baritono Damiano Salerno nel ruolo di Giorgio Germont: presenza scenica perfetta e timbro chiaro. Completano il cast: Ashley Milanese (Annina), Joan Folqué (Gastone), Dario Giorgelè (Douphol), Alessio Verna (D’Obigny), Rocco Cavalluzzi (Grenvil). Nel corso delle 5 recite si alterneranno: Luigi Della Monica e Alejandro Escobar (Giuseppe), Riccardo Mattiotto e Marco Sportelli (un domestico), Giuseppe Capoferri e Marco Tognozzi (un commissionario). Giancarlo Stiscia firma la coreografia, le luci sono di Marco Giusti.

Sabato 29 maggio alle ore 19.30 il maestro Rani Calderon sale nuovamente sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio per dirigere un concerto che prevede la Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore, op. 60 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 8 in sol maggiore, op. 88 (Inglese) di Antonín Dvořák.

Un ringraziamento speciale va alla Prefettura di Torino, alla Commissione Provinciale di Vigilanza di Torino e alla Commissione Comunale di Vigilanza di Torino, le tre istituzioni che stanno lavorando in sinergia per dotare di agibilità definitiva il Teatro, e con cui stiamo lavorando in tempi brevissimi per consentire, con un provvedimento provvisorio, di riaprire in sicurezza il Regio dopo quindici mesi di chiusura.

In ottemperanza alle più recenti disposizioni per il contenimento della pandemia, il Regio torna ad accogliere il pubblico in sala per un massimo di 500 persone. Il Teatro ha realizzato importanti interventi strutturali e organizzativi per assicurare la fruizione degli spettacoli in condizioni di sicurezza sanitaria. Per questo motivo l’acquisto dei biglietti sarà possibile esclusivamente online sul sito www.teatroregio.torino.it e l’accesso in Teatro è consentito da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo per le necessarie verifiche e procedure: consegna dell’autodichiarazione di assenza di sintomi riconducibili al Covid-19 e di assenza di contatti stretti con persona affetta da Covid-19 negli ultimi 14 giorni, misurazione della temperatura all’ingresso, distanziamento in foyer e in sala, obbligo della mascherina durante tutta la permanenza in teatro.

Biglietti in vendita da lunedì 3 maggio esclusivamente su www.teatroregio.torino.it.
Prezzo dei biglietti per La traviata: posto unico numerato € 100; biglietti a € 30 per under 30.
Prezzo dei biglietti per il concerto: posto unico numerato € 20.
È possibile acquistare i biglietti utilizzando i voucher ottenuti a titolo di rimborso per gli spettacoli e i concerti del Regio annullati causa Covid.

Crediamo che il sostegno della collettività sia oggi fondamentale e chiediamo, a chi vorrà e potrà, di sostenerci: è possibile donare il voucher o donare un importo a scelta. In entrambi i casi si usufruisce delle agevolazioni fiscali previste per l’Art Bonus. Ricordiamo, infine, che è possibile destinare il 5 per mille dell’IRPEF a favore del Regio: un modo semplicissimo per mantenere viva la cultura musicale e il Teatro.
Con l’aiuto di tutti possiamo preservare al meglio la grandezza e la qualità del Regio, i suoi spettacoli, i suoi artisti e lavoratori, e far sì che rimanga tale per tutti, per sempre.

Per ulteriori informazioni: www.teatroregio.torino.it.

Con Telepass ecco gli scooter elettrici di Zig Zag

Già attiva una flotta di 800 scooter nelle grandi città: Roma, Milano, Torino, Firenze. Altre dieci città previste entro la fine dell’anno. 

 

 Telepass continua l’ampliamento dei servizi di sharing mobility attraverso gli scooter elettrici di Zig Zag che permettono spostamenti facili, green e veloci in città. Con l’obiettivo di offrire un numero sempre maggiore di opzioni per una mobilità integrata flessibile, sicura e sostenibile, Telepass sceglie Zig Zag e lo integra nei servizi della sua app. 

Telepass Pay è l’app che permette il pagamento, sicuro e veloce, di servizi integrati e collegati ai nuovi stili di mobilità, senza l’uso del contante, utilizzando solo il proprio smartphone.

Per noleggiare uno scooter, sarà sufficiente, per chi non l’avesse già, avviare l’applicazione mobile gratuita Telepass Pay, scaricabile su smartphone Android e iOS, localizzare il mezzo più vicino, prenotarlo e sbloccarlo interagendo con l’App del Gruppo Telepass. Gli utenti potranno circolare liberamente all’interno di un’area del centro città, lasciando i mezzi a fine corsa in aree che non intralcino il traffico stradale o parcheggiando senza costi in tutti gli spazi delimitati da strisce bianche o blu. Lo scooter sharing di Zig Zag è attualmente disponibile nella città di Roma, Milano, Torino e Firenze ed entro quest’anno è prevista l’espansione in dieci principali centri urbani in Italia, successivamente in Europa.

All’insegna di una mobilità facile in città che permette lo spostamento dove e quando si vuole, Zig Zag ha all’attivo un totale di ca. 140.000 utenti raggiungendo 1M di noleggi. Il centro operativo è a disposizione h24 per gestire le operazioni di noleggio e la flotta, inclusa la ricarica degli scooter, e il servizio è offerto anche alle imprese.

Gabriele Benedetto, Amministratore Delegato di Telepass dichiara: “La nostra mission è facilitare la vita delle persone attraverso una nuova esperienza di mobilità e con gli scooter in condivisione di Zig Zag si amplia l’offerta di sharing mobility per spostarsi in modo integrato, alternativo e green, facile e veloce. Nell’ottica di proseguire lo sviluppo della piattaforma di servizi per le imprese e per le persone in movimento abbiamo scelto Zig Zag per la massima attenzione alla qualità del servizio“.

Emanuele Grazioli e Diego Rocca, Fondatori di Zig Zag commentano: “Lo sharing rappresenta il nuovo concetto di mobilità individuale: è il modo per tutelare il diritto al movimento, senza sopportare gli oneri legati al possesso. Entrare nella piattaforma Telepass ci permette di far parte integrante dell’offerta sharing mobility di un grande gruppo impegnato nel facilitare la libertà di movimento delle persone e l’accesso alle diverse modalità di spostamento”. 

Non si ferma quindi la trasformazione di Telepass da operatore di pedaggi autostradali a dinamico protagonista della smart mobility. Attraverso un unico abbonamento si accede infatti a un circuito di pagamento invisibile per offrire un’esperienza di mobilità integrata, con una piattaforma di servizi in continua evoluzione: dal pagamento del parcheggio, del taxi o del carburante al lavaggio dell’auto lì dov’è parcheggiata, dall’acquisto dello skipass alle polizze assicurative, al noleggio di mezzi di spostamento alternativo come, appena arrivati, gli scooter di Zig Zag.

 

Telepass 

Il Gruppo Telepass nasce nel 2017 con l’obiettivo di creare un sistema integrato di servizi per la mobilità in ambito urbano ed extraurbano. Oggi Telepass è un ecosistema che offre a privati e aziende un numero sempre maggiore di opzioni, fruibili anche in modalità digitale, per una mobilità flessibile, sicura e sostenibile. Un pioniere della mobilità impegnato a facilitare la libertà di movimento delle persone, ampliando la sua offerta, investendo in startup all’avanguardia e garantendo l’accesso ai propri servizi in Europa, perché ogni spostamento sia davvero un’esperienza senza confini.

www.telepass.com 

 

Zig Zag 

Zig Zag è il servizio di scooter sharing semplice, economico ed innovativo, che ti permette di prenotare uno scooter con un cellulare, pagare solo i minuti di utilizzo e lasciarlo liberamente in città. La semplicità di utilizzo è unica, con solo due click è possibile iniziare il noleggio e con un solo click terminarlo. Carburante, Assicurazione, Manutenzione e Parcheggio sono inclusi nel prezzo per minuto. Zig Zag ha l’obiettivo di diventare leader nello scooter sharing in Italia e nel Sud Europa creando una piattaforma di vehicle sharing che si adatti a tutte le esigenze professionali e personali degli utenti, fornendo la miglior alternativa di mobilità intelligente nella città.

www.zigzagsharing.com