Cosa succede in città- Pagina 275

Parte da Mirafiori il Giro delle Langhe in 124

Va in scena domenica  17 ottobre la prima edizione del raduno “Giro delle Langhe in 124”, ritrovo dedicato agli appassionati proprietari di Fiat e Abarth 124 Spider.

 

Gli oltre 40 partecipanti trascorreranno una giornata all’insegna della passione e dell’italianità condividendo esperienze e divertimento a bordo delle loro amate 124.

La partenza dal Mirafiori Motor Village di Torino, luogo simbolo per l’auto, sarà la giusta base per iniziare l’esplorazione delle Langhe, caratterizzate in questa stagione dai suggestivi colori e da temperature che permettono di vivere l’esperienza ancora a “cielo aperto”. Nella terra del vino sarà d’obbligo un passaggio nelle storiche cantine di Carlin de Paolo, azienda vinicola che vanta un’esperienza di ben quattro generazioni.

Da qui si entrerà nel vivo del “Giro delle Langhe in 124”, guidando le auto attraverso vigneti, paesi e tutto quello che offrono questi territori. Il Castello di Govone ospiterà le 124 per una scenografica sessione di foto, cui seguirà la pausa pranzo nella Trattoria “I Pautassi”, luogo di convivialità tipica piemontese.

 

Il “Giro delle Langhe in 124” ringrazia la fondamentale presenza dei partner: Mirafiori Motor Village, Idee Sfuse, Carlin de Paolo SNC, Graphic Studio SRL e il Comune di Govone.

 

Inclusività e partecipazione culturale Prende il via a Torino Museo Fuori!

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Un laboratorio multiculturale per un dialogo tra il museo e la città

18 professionisti, 3 squadre, 2 musei e 9 giorni di ideazione, creazione e progettazione. L’obiettivo: immaginare e realizzare nuovi dispositivi di mediazione culturale e interculturale, che favoriscano l’integrazione sociale.

 

Una maratona creativa alla scoperta dei luoghi della cultura che restituisce le collezioni museali alla cittadinanza per promuovere la partecipazione culturale e l’integrazione civica. È il principio alla base di Museo Fuori! Laboratorio multiculturale per un dialogo tra il museo e la città, evento nato dalla collaborazione tra Generazione PonteMuseomix Italia e BAM! Strategie Culturali nell’ambito del progetto Ritorno al Futuro, sostenuto dal bando CIVICA 2019 della Compagnia di San Paolo.

In programma a Torino dal 16 al 24 ottobre, questo speciale format coinvolgerà 18 partecipanti con diverse competenze (dalla mediazione culturale al content creator, dalla programmazione al design e al making) che, divisi in tre squadre, avranno l’obiettivo di ideare, mettere a punto e presentare al pubblico il “prototipo”, uno strumento mediazione – digitale o fisico – che porti le collezioni museali fuori dalle mura, confrontandosi sui temi proposti dai musei e dalle organizzazioni culturali coinvolte. Il punto di partenza saranno le collezioni di due importanti musei torinesi: il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e il Museo di Arti Decorative – Fondazione Accorsi-Ometto. I temi su cui lavorare ad esempio proporranno gli oggetti delle collezioni museali come ponti tra culture diverse e faranno riflettere sulla storia dell’uomo, dei luoghi, sulle conquiste e lo sviluppo della società come frutto di una coralità che oggi è importante ricreare.

Giornate Fai d’Autunno, apre anche Palazzo Arsenale

Decima edizione. Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi

sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021

Visite a contributo libero in 600 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 300 città d’Italia. Tra questi, 42 beni delle Forze Armate in occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto

l’edizione 2021 è dedicata ad Angelo Maramai (1961-2021) già direttore generale del fai

IN PIEMONTE

Elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it

I Giovani del FAI, con il supporto di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture, propongono per sabato 16 e domenica 17 ottobre la decima edizione delle Giornate d’Autunno con visite in 600 luoghi solitamente inaccessibili o poco noti in 300 città d’Italia tra cui 42 luoghi del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore della Difesa e delle Forze Armate, aperti in occasione del centenario del Milite Ignoto.

Torna la grande festa delle Giornate FAI, la più importante manifestazione di piazza dedicata al nostro patrimonio artistico e culturale. Con energia, coraggio, voglia di fare, di migliorare e migliorarsi, di condividere e soprattutto con una passione travolgente per il nostro Paese, oltre 5.000 tra delegati e volontari FAI sono pronti a far innamorare tutti gli italiani dell’Italia. L’opportunità, ogni anno nuova e diversa, per accostarsi a un patrimonio smisurato e policromo, raccontato per l’occasione con l’entusiasmo contagioso di tutti i giovani che sposano la missione culturale del FAI: diffondere e coltivare la consapevolezza che l’Italia custodisce tesori inestimabili, fondamento dell’orgoglio che ogni cittadino prova davanti all’eccezionale bellezza del Paese e solida base su cui costruire la prosperità del futuro. Le Giornate FAI sono, dunque, un incontro sentimentale, un abbraccio collettivo tra i visitatori e l’ambiente che li circonda, prodigo di natura, arte e storia. In una parola: cultura.

Il catalogo dei luoghi visitabili è, come di consueto, amplissimo così come tantissime sono le tipologie rappresentate: dai complessi religiosi ai palazzi, dai castelli alle aree archeologiche, dai piccoli musei ai parchi e giardini storici, e ancora borghi, aree naturalistiche, luoghi produttivi e molto altro. Inoltre, in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate concederanno l’accesso straordinario in 42 loro luoghi-simbolo di significativa importanza storica e istituzionale.

Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI. È infatti suggerito un contributo non obbligatorio di 3 euro. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, i posti saranno limitati. Chi lo vorrà potrà anche iscriversi al FAI online oppure nelle diverse piazze d’Italia durante l’evento. Agli iscritti saranno dedicate aperture speciali. Prenotazione online consigliata (salvo diverse indicazioni segnalate sul sito) su www.giornatefai.it; i posti sono limitati. N.B. il programma potrebbe subire variazioni. La realizzazione dell’evento nelle singole Regioni dipenderà dal loro colore nella settimana dell’11 ottobre.
Le Giornate FAI d’Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI o chi si iscriverà in occasione dell’evento potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. In base alle disposizioni del D.L. 105 23/07/2021, l’accesso sarà possibile solo alle persone in possesso della certificazione verde Covid-19 (Green Pass). La certificazione verde è richiesta anche per l’ingresso ai luoghi di carattere naturalistico. Per i bambini al di sotto dei 12 anni il Green Pass non è obbligatorio.

 

Le Giornate FAI d’Autunno 2021 sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende illuminate:
FinecoBank, una delle più importanti banche FinTech in Europa e fra le principali Reti di consulenza in Italia, è il prestigioso Main Sponsor dell’evento perché da sempre è impegnata nel valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio.
Multicedi, impresa della grande distribuzione da sempre attenta ai territori in cui opera, per il primo anno è accanto alla Fondazione in qualità di Sponsor dell’evento.
Grazie inoltre a Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018, che nasce per favorire il dialogo con la società civile, promuovere la cultura industriale e d’impresa e valorizzare il proprio patrimonio culturale e museale; a Edison, storica azienda amica del FAI da sempre impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale, turistico e sociale presenti nel nostro Paese e a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa.

L’evento si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di Regione Piemonte, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate che, in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, concedono l’apertura, durante le Giornate FAI d’Autunno, di alcuni loro luoghi simbolo.

Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana Rai di Sensibilizzazione dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dall’11 al 17 ottobre la Rai racconterà luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro Paese: una maratona televisiva e radiofonica a sostegno del FAI, per emozionare e coinvolgere sempre più italiani sul valore del nostro straordinario patrimonio artistico e paesaggistico e per promuoverne la partecipazione attiva.  Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2021 anche attraverso la collaborazione di Rai per il Sociale.

Grazie di cuore alle 130 Delegazioni, 106 Gruppi FAI, 98 Gruppi FAI Giovani e 9 Gruppi FAI Ponte tra culture, attivi in tutta Italia. Ad affiancare i volontari ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento, o che hanno scelto autonomamente di mettersi in gioco in prima persona per raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del proprio territorio.

Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione alla Protezione Civile, con la quale quest’anno festeggiamo i 15 anni di stretta collaborazione, all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e alla Croce Rossa Italiana per il prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitaria e per una partnership ormai consolidata negli anni.

Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.

Elenco completo dei luoghi aperti in PIEMONTE e modalità di partecipazione all’evento su:
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=PIEMONTE
IMPORTANTE: Verificare sul sito i luoghi aperti ed eventuali variazioni di programma
in caso di condizioni meteo avverse

FAI Ufficio Comunicazione Stampa e Web – Francesca Decaroli tel. 338.1229565; f.decaroli@fondoambiente.it
FAI Ufficio Comunicazione Tv e Radio – Novella Mirri tel. 334.6516702; n.mirri@fondoambiente.it

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Selezione di itinerari e aperture in Piemonte

TORINO

Scuola di Applicazione
Apertura: sabato 16 e domenica 17, dalle ore 10 alle 17
Durante le Giornate d’Autunno 2021 si potrà visitare eccezionalmente Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, di solito chiuso in quanto luogo militare. Unica testimonianza del complesso del Regio Arsenale, edificato nella prima metà del Settecento su progetto di Filippo Juvarra per ospitare dal 1783 le Regie Scuole di Artiglieria e Fortificazione, il palazzo, tra i più imponenti di Torino, è caratterizzato da forme grandiose e profilo regolare: un fabbricato quadrangolare di tre piani e otto padiglioni che poggia su strutture binate, decorato da finestre rettangolari e quadrate, sollevato dal porticato, ornato da una torre barocca e uno scalone a doppia rampa. L’istituto provvede alla formazione degli ufficiali dell’Esercito e, con circa 1.000 ufficiali frequentatori, circa 100 studenti civili, 118 professori universitari e 30 docenti militari, rappresenta uno dei poli didattici di eccellenza nel panorama italiano e internazionale. La scuola vanta con orgoglio l’eredità dei grandi personaggi che l’hanno frequentata: illustri intellettuali e scienziati, come Lagrange, grandi politici come Cavour e Menabrea e generali che fecero la storia d’Italia, da Lamarmora a Cadorna a Diaz e Badoglio. Tra gli spazi che si potranno scoprire durante la visita ci saranno il salone delle armi, la biblioteca, la cappella e lo splendido cortile d’onore, lungo 66 metri, restaurato e valorizzato nel 2021 grazie al rifacimento della pavimentazione, riproposta in pietra di Luserna, e alla nuova illuminazione a LED delle facciate interne.

Polo teologico – Palazzo del Seminario Metropolitano di Torino
Apertura: sabato 16 e domenica 17, dalle ore 10 alle 17
Aprirà al pubblico il Palazzo del Seminario Metropolitano, oggi sede del Polo Teologico Torinese, fondazione nata nel 2013 dall’unione di tre realtà profondamente collegate: il Ciclo Istituzionale della Sezione parallela di Torino della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, università della Chiesa cattolica la cui sede è a Milano; l’Istituto Superiore di Scienze Religiose; la Biblioteca del Seminario Metropolitano. L’edificio è un grande complesso barocco costruito a partire dal 1711 per volere del rettore Pietro Costa e progettato da Pietro Paolo Cerutti, cui si devono il disegno del portale e delle ali di levante e di mezzanotte e da Carlo Ceroni per l’ala meridionale. Il palazzo è quasi sconosciuto al pubblico e l’attività svolta è nota perlopiù a coloro che intendono insegnare religione o assumere responsabilità pastorali specializzate. Durante le visite straordinarie delle Giornate d’Autunno 2021 si potranno scoprire il grandioso chiostro a doppio ordine, l’Aula Magna, dalle preziose sovraporte e la Cappella dell’Immacolata Concezione, completata nel 1774 e ampliata nel 1793, che custodisce numerose opere di autori vissuti tra l’inizio del Seicento e la metà dell’Ottocento e attivi in residenze sabaude e chiese piemontesi: dalle porte della sacrestia dipinte da Vittorio Amedeo Cignaroli, attivo per la corte sabauda alla Venaria, Stupinigi e Moncalieri, considerate suoi capolavori giovanili, alla statua dell’Immacolata Concezione eseguita dallo scultore toscano Giovanni Domenico Olivieri, presente a Torino tra il 1730 e il 1740; dalla volta della cappella affrescata dal modenese Giovanni Battista Alberoni, che tra il 1744 e il 1761 ebbe come committenti i Savoia per lavori nella palazzina di caccia di Stupinigi e nella reggia di Venaria; dai gradini lignei dell’altare maggiore, scolpiti nel 1766 dal piemontese Stefano Maria Clemente fino all’organo del celebre Francesco Concone. Infine, del monaco camaldolese di Orvieto, Gregorio Cartaro, in Piemonte all’inizio del Seicento, è il notevole ritratto del beato Ascanio da Ceva. Il percorso toccherà anche la Biblioteca, la più grande del Piemonte tra quelle ecclesiastiche, da sempre accessibile al pubblico, con la Sala Monumentale di Lettura.

Gran Loggia d’Italia degli Alam Regione Piemonte – Circolo Carignano
Ingresso dedicato agli iscritti FAI
Apertura: sabato 16 e domenica 17, dalle ore 10 alle 17
Solitamente inaccessibile, aprirà in via eccezionale il Circolo Culturale Carignano, tempio massonico del ramo della Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori, in Piazza Castello, nel piano nobile di un palazzo seicentesco il cui accesso è attiguo allo storico caffè Baratti&Milano. Gli ambienti occupati dalla sede della Gran Loggia d’Italia presentano pregevoli tracce artistiche e architettoniche, dal tardo Seicento ai primi del Novecento come tre soffitti lignei a passasotto con motivi decorativi di gusto rococò, quali nastri, ramages, pelacette, ripresi nella decorazione “in stile” di fine Ottocento di porte e pareti nell’attuale salone delle conferenze. Al primo piano una grande targa accoglierà i visitatori: “Associazione Culturale Carignano. Massoneria Universale di Rito Scozzese Antico Accettato. Comunione italiana. Obbedienza di piazza del Gesù. Sezione piemontese”. Dietro la porta, oltre alle sale pubbliche, ci sono quattro templi segreti, ricchi di simboli esoterici, filosofici e religiosi, figure mitologiche e rappresentazioni astronomiche: dai dodici segni zodiacali al baldacchino dello scranno del Maestro Venerabile, su cui sono inscritte sette lettere – l’acronimo di “A Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo” – separate da tre punti, che rappresentano il triangolo, la sintesi del pensiero pitagorico, fino alle statue di Venere, Minerva e Ercole. Di particolare interesse è un fregio, risalente a fine Seicento, con immagini allegoriche allusive alla fortuna e alla virtù umana.

CHIVASSO (TO)
Regia Mandria
Apertura: sabato 16 e domenica 17, dalle ore 10 alle 17.30
Durante le Giornate d’Autunno si potrà scoprire la storia della Mandria, a circa 30 chilometri da Torino, creata tra il 1760 e il 1770 per volere del re di Sardegna Carlo Emanuele III di Savoia: un tenimento dipendente dalla Venaria Reale, dedicato all’allevamento dei cavalli, in particolare di cavalle e puledre destinate alla riproduzione per coprire i fabbisogni della Corte e dell’esercito. A questo scopo furono acquistati 767 ettari di terreno nella zona di Chivasso, Mazzè, Rondissone e Verolengo e fu costruita una nuova fabbrica progettata da Giuseppe Giacinto Bays; i terreni erano attraversati da viali alberati che si intersecavano nella corte d’onore. Le cascine che circondavano il fabbricato centrale vennero raccordate con un’ordinata rete di strade. Gli edifici furono realizzati in mattoni a vista e con coperture lignee “alla piemontese” con manto in coppi. Le scuderie erano collocate sotto ordinate e magnifiche sequenze di archi: quella delle femmine e delle fattrici con puledri era collocata a nord, circondata da pascoli più nutrienti, e quella degli stalloni a sud, in modo da non disturbarsi a vicenda. Il cortile centrale, vera e propria corte d’onore con funzione di rappresentanza, presentava una forma quadrata ed era pavimentato con “sternito di pietra riccia”: al centro fu realizzato, su disegno del regio machinista Mathej, un grande abbeveratoio circolare per i cavalli (del diametro di 17,5 metri circa e altezza di 1,54 metri). Per avere l’acqua, che serviva anche per irrigare i pascoli della tenuta, venne prolungata e allargata la bialera di Caluso, a una decina di chilometri dalla Mandria. Al centro del lato di ponente vi era il cosiddetto “castello”, destinato alla direzione del tenimento – direttore fu Giovanni Brugnone, che nel 1969 fondò la Scuola di Veterinaria di Torino – a cui fa pendant sul lato opposto un analogo edificio per ospitare il personale di servizio. A est, la chiesetta dedicata a Sant’Eligio, patrono dei maniscalchi, ha un delizioso interno ad aula unica, ornato nella volta di elegantissimi vasi e bracieri in stucco di gusto rocaille. Nel dicembre 1919 – dopo aver ospitato un campo destinato ad accogliere i volontari dell’esercito polacco, in via di formazione, arruolati tra i prigionieri dell’esercito austro-ungarico – la Mandria fu lottizzata e venduta a privati; attualmente una porzione di essa appartiene al Comune di Chivasso, mentre un’altra è di proprietà della Regione.

ROBILANTE (CN)
Apertura: sabato 16 e domenica 17, dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 14 alle 18
Robilante si trova in una vasta conca pianeggiante circondata da castagneti, sulla sinistra del torrente Vermenagna, a circa 15 chilometri da Cuneo, raggiungibile in 9 minuti di treno attraverso un tratto della “Ferrovia delle Meraviglie”, vincitore dell’edizione 2020 del censimento FAI “I Luoghi del Cuore”. Durante le Giornate d’Autunno sarà proposto un articolato itinerario alla scoperta del territorio. Tra le tappe ci sarà il Museo permanente dedicato alla linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia (ingresso esclusivo per gli iscritti FAI), ospitato nei locali inutilizzati della stazione del paese, curato dall’associazione Ferroclub e inaugurato nel 2017: un museo dinamico in cui c’è spazio non solo per cimeli e fotografie d’epoca, ma anche per un vero passaggio a livello ancora attivo e una sala dedicata agli apparati di manovra e segnalamento ripristinati elettricamente. Aprirà, inoltre, il Museo della Fisarmonica, che racconta la storia di questo strumento in riferimento alla Valle Vermenagna e a Robilante, dove la musica e i balli – detti curenta e balet di ispirazione occitana – rappresentano elementi tradizionali molto sentiti. Sarà visitabile anche il Museo del Suono e della Comunicazione (ingresso esclusivo per gli iscritti FAI), con una collezione privata dal Settecento ai giorni nostri, tra cui fonografi del XVIII secolo, la radio galena con circuito OUDIN nel 1923, con bobina di rame e cuffia per ascoltare, e alcuni esemplari di radio rurale. Il percorso includerà anche una passeggiata alla Cascata delle Balme (dalle ore 10 alle 13, dalle ore 14 alle 17) tra i boschi di castagni che in autunno si vestono con i colori più belli del foliage, toccando una fra le tante cappelle di montagna che punteggiano il territorio, unendo così la natura all’arte popolare.

ALESSANDRIA
Ospedale SS. Antonio e Biagio
Ingresso dedicato agli iscritti FAI
Aperura: sabato 16 e domenica 17, dalle ore 10.30 alle 18
L’ospedale civile di Alessandria, detto ancora oggi dei Santi Antonio e Biagio, nasce dalla fusione, avvenuta per volere di papa Pio V intorno al 1567, di due ospedali preesistenti – l’Ospedale di Sant’Antonio, situato nel quartiere Gamondio, e l’Ospedale di San Biagio, situato nel quartiere Rovereto – e prese il nome di Spedal grande. Nel 1782 iniziò la costruzione della nuova sede dell’ospedale, tuttora in uso, che venne inaugurata nel 1790. Durante le Giornat d’Autunno si potrà ammirare la Quadreria dell’Ospedale SS Antonio e Biagio, costituita da una serie di ritratti dei benefattori dell’ente ospedaliero e da altre raccolte, attualmente collocata presso i locali della Direzione Generale: un interessante spaccato nella storia della moda e del costume piemontese dei secoli passati per l’eterogeneità di estrazione sociale e ruolo professionale dei personaggi raffigurati. Tra le “chicche” del patrimonio artistico dell’azienda ospedaliera: Le nozze di Cana, dipinto di Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo (1568-1625) e i seicenteschi vasi di maiolica dell’antica farmacia dell’ospedale.

MIAGLIANO (BI)
Centrale idroelettrica
Apertura: sabato 16 e domenica 17, dalle ore 9 alle 18
Durante le Giornate d’Autunno sarà visitabile la Centrale idroelettrica, esempio di archeologia industriale recuperata e funzionante, che adotta una derivazione di acqua effettuata sulla sponda destra del torrente Cervo mediante una traversa fissa in pietrame e calcestruzzo, con longherine in ferro nel greto del torrente e con tavole in legno poste sul ciglio della traversa. L’acqua accede alla vasca di carico della centrale che viene immessa in una condotta in ferro per poi entrare nello stabilimento, scendere con un salto di 21.45m dalla vasca di carico allo scarico e alimentare due turbine tipo Francis ad asse verticale con potenza totale di 700 kW e portata massima totale turbinabile di circa 4 m3/s. Le turbine sono a 21m circa al di sotto dall’asse di carico. La turbina Francis è un particolare tipo di turbina composta da una voluta, da una girante e da un distributore. Nel distributore l’acqua incontra sezioni decrescenti, che servono per trasformare parte dell’energia di pressione in energia cinetica. L’acqua poi viene deviata dalle pale mobili della girante, su cui esercita una certa forza, che genera quindi potenza. Sullo stesso albero della girante della turbina è calettato un trasformatore, che trasforma l’energia meccanica in energia elettrica. Dopo la turbina, l’acqua viene convogliata all’interno del canale inferiore: il canale porta l’acqua a Tollegno alimentando le successive derivazioni della ditta Gima immobiliare s.r.l., dell’Idroelettrica del Cervo, della Filatura di Tollegno e del Lanificio di Tollegno.

ROBELLA (AT)
Castello
Apertura: sabato 16, dalle ore 14.30 alle 17.30; domenica 17, dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
Il Castello dei Conti di Robilant, circondato da un ampio parco con olmi, ippocastani, tigli, aceri, ailanti, alberi di Giuda, ciliegi, cipressi, noci, pini, querce e tassi, sorge sulla sommità del colle dove è insediato l’antico abitato di Robella, da cui si gode un’ampia visuale su tutto il Monferrato. È uno dei castelli della Contea di Cocconato, feudo fin dall’alto Medioevo, dei Conti Radicati: titolarità mantenuta per diversi secoli finché, morto il conte Eustachio Radicati, passò per eredità ai Nicolis di Robilant e agli attuali eredi in linea femminile.
Il primo nucleo duecentesco del castello si presentava in forma di rocca poligonale e corte al centro, mura a scarpa e torre quadrata coronata da merlatura guelfa. Di questo primo edificio sono ancora riconoscibili, nella facciata principale e nelle imponenti cantine, la muratura originale e, in una parete del cortile interno, le aperture ad arco bicromo, mentre la torre fu distrutta tra il Cinquecento e il Seicento. A partire dal XVI secolo la fortezza ha subito ampliamenti e importanti trasformazioni, assumendo sempre più l’aspetto di residenza signorie dalla pianta irregolare. Di questo periodo è la realizzazione della “sala magna” al piano terra, caratterizzata da un imponente soffitto a cassettoni. Nella seconda metà del XVIII secolo con la costruzione del corpo a nord, su progetto dell’architetto Filippo Castelli, l’edificio assume le sue dimensioni attuali. Castelli conferisce al complesso un carattere signorile, sul modello dei palazzi di città; la facciata “a mezzanotte” è caratterizzata da finestre disposte simmetricamente e sormontate da lunette aggettanti, mentre la terrazza nasconde l’accesso carrabile alle cantine. L’apertura nelle Giornate d’Autunno prevede la visita attraverso le sale al piano terreno della dimora privata che comprendono l’ingresso, la biblioteca con l’archivio e alcuni salotti fino alla sala da pranzo, ambienti eccezionali finemente decorati e arricchiti da arredi e ritratti. Gli iscritti FAI avranno l’opportunità di salire sulla terrazza della specola, alta 436 metri, voluta dal conte Eustachio Radicati nei primi decenni del XIX secolo e progettata dall’ingegner Carlo Bernardo Mosca, e potranno godere dell’immenso panorama a 360° sull’arco alpino, dal Monte Rosa al Monviso.

NOVARA
Conservatorio “Guido Cantelli”
Apertura: sabato 16 e domenica 17 ottobre, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle ore 14 alle 17.30
Il Conservatorio “Guido Cantelli”, intitolato al direttore d’orchestra novarese prematuramente scomparso, si trova nella sede che ospitava il Collegio Gallarini, struttura settecentesca che, dopo essere stata un ospedale, legò le sue vicende a quelle della famiglia Gallarini, grazie a Francesco Antonio e a suo padre Antonio Maria, generoso benefattore che rese possibile la nuova destinazione dell’edificio a istituto di istruzione per giovani. Nel 1831 venne presentato un piano di ristrutturazione dell’edificio al consiglio comunale; le opere di rimodernamento, su progetto dell’ingegnere Stefano Ignazio Melchioni, furono molteplici e si conclusero nel 1844. L’edificio è a pianta quadrata con una corte interna suddivisa da una bassa manica longitudinale e da un corpo che si sviluppa verso ovest; la facciata è abbellita da un timpano e da lesene. In altezza si sviluppa su due piani con grandi ambienti coperti da volte in muratura. Durante il rettorato di don Ercole Marietti (dal 1854 al 1905), estroso sacerdote di Galliate che si dilettava di architettura, vennero realizzate le decorazioni in cotto sulle facciate, furono poste le tegole colorate, oltre all’aggiunta di innumerevoli elementi architettonici come le balconate, le edicole con statuette, i pinnacoli a cuspide, gli steli con grifoni, tanto piacevoli quanto fragili e quindi in parte successivamente rimossi. Nel 1880 fu costruito un ampio dormitorio sul lato di ponente, sede dell’attuale auditorium. Nel 1883 si allungò il refettorio e si costruì un locale adiacente all’abitazione del rettore provvisto di finestrelle da cui egli poteva comodamente controllare tutti gli accessi dai cortili interni stando seduto alla scrivania. Dal 1915 al 1920 il collegio fu utilizzato come ospedale militare, mentre nel 1945, su decreto prefettizio, fu requisito e occupato dai partigiani, che ai tempi avevano l’incarico di polizia ausiliaria. Dopo un periodo di decadenza, tra il 1982 e il 1986 fu ristrutturato e oggi all’interno dei suoi locali risuonano le note degli allievi del Conservatorio “Guido Cantelli”. Durante le Giornate d’Autunno si potranno scoprire ambienti solitamente inaccessibili e conoscere le trasformazioni dell’edificio nel corso dei secoli.

A “Camera” ultimi giorni con Niedermayr

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Fino al 17 ottobre le prime e fino al 26 settembre le seconde

Si intitola “Transformations” la personale di Walter Niedermayr (Bolzano, 1952), ospitata, fino al 17 ottobre, nelle sale principali di “CAMERA- Centro Italiano per la Fotografia” di via delle Rosine, a Torino.

In esposizione troviamo una cinquantina di opere di grande formato, spesso e con originalità presentate nella formula del dittico o del trittico, realizzate negli ultimi vent’anni e in cui il celebre fotografo altoatesino intende approfondire e documentare con strabiliante esattezza di particolari il tema dei cambiamenti (di qui il titolo della rassegna) dello spazio ambientale. Sia esso naturale, alpino soprattutto, ma anche specchio di architetture urbane in cui non manca di interagire l’uomo, causa concreta degli stessi mutamenti narrati da Niedermayr. Mutamenti spaziali, climatici, ma anche mentali, determinati dal rapporto ambiguo fra uomo e natura che il fotografo pare voler sottolineare attraverso tonalità quasi sempre poco contrastate e neutre, volte a muovere riflessioni morbide (mai impositive) su comportamenti che sarebbe giusto modificare o, per lo meno, limitare per non snaturare l’ambiente, trasformandolo in “altro”, quasi sempre di danno all’immagine  originale e all’uomo stesso. “Le sue fotografie – racconta Walter Guadagnini, direttore di CAMERA e curatore della mostra insieme a Claudio Composti e Giangavino Pazzola – si fondano infatti sulle mutazioni che il paesaggio alpino ha subito e continua a subire e trovano la loro ragion d’essere e la loro identità proprio in questo elemento, nella presenza di qualcuno o qualcosa che ha cambiato, e continua a cambiare, l’elemento naturale”. L’interesse dunque di Niedermayr per l’indagine dei luoghi, del classico armonioso paesaggio dell’ambiente alpino- naturale, non è solo interesse di carattere geografico, ma anche e soprattutto di tipo sociale. “Per il fototografo altoatesino – sottolineano ancora i curatori– lo spazio fisico appare come perno di una relazione trasformativa tra ecologia, architettura e società”. Così, ad esempio, la presenza dell’uomo, in alcuni lavori della serie “Alpine Landschaften” (“Paesaggi Alpini”) è interpretata “come un parametro di  misurazione delle proporzioni dei panorami alpini e al tempo stesso come metro politico del suo intervento nella metamorfosi degli equilibri naturali”. Intenzioni rimarcate anche nella serie “Portraits” dove i cannoni sparaneve ripresi durante la stagione estiva – quindi inattivi e coperti da teli– diventano ambigue surreali presenze che abitano il paesaggio. In mostra sono esposte anche due dittici inediti realizzati a seguito di una committenza che ha permesso a Niedermayr di scattare, a inizio anno, nel cantiere di Palazzo Turinetti a Torino che diventerà la quarta sede delle “Gallerie d’Italia” di Intesa Sanpaolo in Piazza San Carlo. In apertura, nei primi mesi del 2022, il Museo sarà dedicato prevalentemente a fotografia e a videoarte.

Gianni Milani

“Walter Niedermayr. Transformations”

“CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia”, via delle Rosine 18, Torino; tel. 011/0881150 o www.camera.to

Fino al 17 ottobre 

Orari: fino al 5 settembre, merc. – dom. 11/19; dal 6 settembre, lun. merc. ven. sab. dom. 11/19 e giov. 11/21

Nelle foto:

–         Walter Niedermayr: “Hintertuxergletscher”, dittico, 2004

Conferenza Ucid: filantropia, innovazione e impatto sociale. Ospite d’eccezione la Fondazione Cottino

Si parlerà di filantropia, di innovazione e di impatto sociale nel corso della conferenza promossa dalla sezione torinese dell’UCID il 18 ottobre prossimo. Ospite d’eccezione la Fondazione Cottino

La sezione di Torino dell’UCID , gruppo Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta, promuove un incontro in programma lunedì 18 ottobre prossimo, alle 20.45, dal titolo “Dalla filantropia all’innovazione sino all’impatto sociale: insieme sulla strada verso un futuro migliore”. L’incontro si terrà nel Salotto delle Idee in corso Palestro 14, a Torino,
Si tratta di un’occasione di dialogo con la Fondazione Cottino, in cui intervengono Cristina Di Bari, vicepresidente della Fondazione stessa, e Giuseppe Dell’Erba, direttore generale. A moderare l’incontro sarà Marco Lazzarino, vicepresidente della sezione di Torino dell’Ucid.
La Fondazione Cottino crea e promuove la passione e l’azione imprenditoriale, diffondendo la conoscenza e le nuove frontiere del sapere. L’ingegner Giovanni Cottino, il suo fondatore, classe 1927, è stato premiato Torinese dell’anno 2020 dalla Camera di Commercio di Torino, che ha riconosciuto non soltanto il ruolo primario rivestito dalla Fondazione omonima nell’innovazione sociale e nella ricerca, ma ha anche voluto premiare la sua personalità e la sua capacità imprenditoriale, rivestendo egli stesso un ruolo centrale nell’innovazione sociale torinese.
La Fondazione Cottino, nata nel 2002, si è anche distinta in attività e impiego di risorse in ambito dell’education, attraverso il progetto “Cottino Impact Campus”, iniziativa capace di ben interpretare l’anima della Fondazione, con l’obiettivo di promuovere cultura e impatto, creando accademici e innovatori a livello nazionale e internazionale in grado di ideare nuove visioni del mondo più giuste e sostenibili.
Un’altra significativa iniziativa di solidarietà promossa dalla Fondazione Cottino è stata quella di intervenire nel periodo dell’emergenza pandemica, attraverso l’attivazione di un network filantropico e imprenditoriale sul territorio piemontese, volto all’acquisto di beni di prima necessità a condizioni economiche di favore, quali pasta, riso, farina, uova, caffè in scatola, affiancando a tali prodotti anche quelli a sostegno dell’igiene e della casa, per cercare di arginare nuove povertà he l’emergenza pandemica ha creato nel territorio urbano. Questa iniziativa ha fatto parte del più ampio progetto di “Torino Solidale”.

Mara Martellotta

Musei Reali: un ricco calendario con visite speciali, attività all’aria aperta, aperture serali e tariffe agevolate

Anche questo week-end i Musei Reali sono pronti ad accogliere i visitatori con una fitta agenda di appuntamenti.

 

Sabato 16 ottobre, alle ore 16in occasione della giornata nazionale dell’Afasia, presso i Giardini Reali si terrà un concerto gratuito organizzato dall’associazione Musica e cura con la collaborazione di AITA, Fondazione Molo e Musei Reali di Torino. Un coro accompagnato da musicisti darà voce a tutte le persone affette da questo disturbo.

Sempre sabato 16 ottobre si terrà l’iniziativa Tutto in una nottecon apertura serale straordinaria della Galleria Sabauda dalle 19.30 alle 23.30 (ultimo ingresso ore 22.30) al prezzo speciale di 10 Euro.

 

Inoltre, per il mese internazionale dedicato alla prevenzione del tumore al seno e in attuazione del Protocollo d’intesa siglato il 19 maggio 2021 tra Ministero della Cultura e la Susan G. Komen Italia ONLUS, fino al 31 ottobre i Musei Reali concedono l’ingresso gratuito ai sostenitori dell’associazione Komen Italia presentando in biglietteria la ricevuta di una donazione effettuata (Sostieni Komen Italia).

 

Visite speciali con CoopCulture

Fino al 31 marzo 2022 è possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali con le guide di CoopCulture.

Ogni martedì e venerdì, il pubblico sarà accompagnato nei magnifici appartamenti al piano terreno di Palazzo Reale, abitati da principesse, principi, sovrani tra la fine del Seicento e la prima metà del Novecento, e nelle suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.

Ogni mercoledì e sabato, in Galleria Sabauda si potranno visitare le sale dedicate ai Maestri piemontesi dalla seconda metà del Trecento all’inizio del Cinquecento e proseguire alla scoperta della straordinaria raccolta del finanziere Riccardo Gualino, con opere che datano dall’antichità al Novecento.

Ogni giovedì e domenica sarà possibile approfondire le vicende storico-artistiche legate alla costruzione della Cappella della Sindone e ammirare i tesori conservati nella Sacrestia e nella Cappella Regia.

Costo delle attività: 20 euro (13 euro per Abbonamento Musei). Biglietti online su www.coopculture.it – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Sabato 16 ottobre alle ore 11 domenica 17 ottobre alle ore 15.30 le guide di CoopCulture accompagneranno il pubblico alla scoperta della mostra Cipro. Crocevia delle civiltà. Un percorso emozionante alla scoperta del fascino millenario dell’isola, raccontato attraverso le collezioni del Museo di Antichità, che costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei, arricchito da prestiti provenienti da illustri istituzioni straniere tra cui il British Museum di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York. Il costo dell’attività è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto in mostra.

Biglietti online su www.coopculture.it – e-mail info.torino@coopculture.it.

 

Sabato 16 ottobre alle ore 15.30 e domenica 17 ottobre alle ore 11 le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno inoltre la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, un percorso per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia. Il costo della visita è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18).

Biglietti online su www.coopculture.it – e-mail info.torino@coopculture.it.

 

Attività nei Giardini Reali

Domenica 17 ottobre alle 15.30 tempo di foliage nei Giardini Reali con la visita Colori d’autunno. Gli operatori CoopCulture guideranno il pubblico alla scoperta degli alberi che popolano i giardini per scoprire insieme tutti i loro segreti. Proprio i loro rami e le loro foglie faranno poi da spunto per creare un coloratissimo “souvenir d’autunno”

Costo: bambini € 10 + biglietto speciale 2 Euro, adulti gratuito + biglietto speciale 2 Euro. Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it

 

Le mostre in corso

Allestita nello Spazio Scoperte al secondo piano della Galleria Sabaudafino al 7 novembre il pubblico può ammirare la mostra dossier Come parla un ritratto. Dipinti poco noti delle collezioni reali. L’esposizione presenta opere poco note della Pinacoteca e di Palazzo Reale che permettono di seguire l’evoluzione della ritrattistica di corte dal tardo Cinquecento alla metà del Settecento. Alcuni dipinti sono esposti per la prima volta dopo interventi conservativi eseguiti dalle restauratrici dei Musei Reali. Studi e ricerche sono stati condotti in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino. La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso dei Musei Reali.

 

Nell’ambito dei progetti di collaborazione tra musei italiani e stranieri, fino al 12 dicembre i Musei Reali ospitano nelle Sale dei Maestri Caravaggeschi, al primo piano della Galleria Sabauda, l’opera di Orazio Gentileschi Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. L’evento espositivo è una straordinaria opportunità di confronto con l’Annunciazione, capolavoro dello stesso artista, celebre seguace di Caravaggio, custodito dai Musei Reali. Il confronto tra queste due opere permette di accostarsi al metodo di lavoro del pittore, che consiste nel riutilizzo di cartoni o di lucidi per comporre singole figure o intere scene. Il volto di Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, dipinto tra il 1615 e 1620 ritorna con attitudine simile in quello della Vergine nell’Annunciazione di Torino, donata dallo stesso Gentileschi al duca Carlo Emanuele I di Savoia nel 1623 e oggi esposta nella Galleria Sabauda.

 

Il fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, che si terrà fino al 9 gennaio 2022 nelle Sale Chiablese, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e curata da Luca Bombardieri, docente di Archeologia cipriota, ed Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali. Si tratta di un’occasione unica per lasciarsi conquistare da una delle isole mediterranee più misteriose, il cui incanto è a tutt’oggi immutato: mitica culla di Afrodite, che nasce dalla spuma del mare cipriota, l’isola è crocevia di scambi commerciali e approdo di culture differenti in cui si forma la moderna concezione del mondo mediterraneo. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18). I biglietti possono essere acquistati su www.coopculture.it. Da ottobre è possibile visitare la mostra anche di sera: fino a gennaio, ogni primo sabato del mese la grande esposizione internazionale resterà aperta dalle ore 19.30 alle 23.00 (ultimo ingresso ore 22.00) al prezzo speciale di 10 Euro (11-25 anni ingresso ridotto 5 Euro).

 

La Biblioteca Reale

La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, il sabato dalle 9 alle 13. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta. Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina www.museireali.beniculturali.it/events/biblioteca-reale-riapertura/.

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

 

Unità mobile vaccinale al Salone del Libro

Le Unità mobili vaccinali della Regione Piemonte in occasione di grandi eventi, per dare la possibilità a chi non è ancora vaccinato di farlo e contemporaneamente di effettuare un tampone rapido gratuito per ottenere il Green pass e partecipare così alla manifestazione, saranno presenti al Salone del Libro di Torino e alla Fiera del Marrone di Cuneo.

Con “La Manica” prosegue la riqualificazione del Collegio Einaudi

OSPITALITÀ E FORMAZIONE 

La Fondazione torinese, che gestisce collegio di merito accreditati dal MUR, amplia e ammoderna gli immobili ubicati nel quartiere Crocetta in un’ottica di accoglienza, sostegno e formazione per studenti universitari meritevoli

41 nuovi posti di studio in camera singola e doppia, due sale studio moderne e spaziose, aree relax, una cucina comune e uno spazio all’aperto per la formazione e il tempo libero degli studenti universitari allievi del Collegio.

È questo il risultato del progetto di ristrutturazione edilizia e riqualificazione che ha interessato i 1.200 mde “La Manica” del Collegio Einaudi, in Corso Lione 24 a Torino.

Il cantiere ha preso il via ad agosto 2020 grazie al contributo a fondo perduto del Ministero dell’Università e della Ricerca di oltre un milione e 400 mila euro nell’ambito del IV° bando della L. 338/2000, legge che finanzia fino al 50% del costo di interventi di edilizia universitaria: i lavori hanno riguardato il recupero delle aree interne, prima adibite a mensa universitaria nel piano rialzato e a locali di servizio e magazzini nei sotterranei, e della parte esterna riservata in passato a parcheggio e al carico e scarico merci.

La riqualificazione de La Manica – ex mensa universitaria di c.so Lione 24 rientra in un progetto più ampio che vede la Fondazione Collegio Universitario Einaudi impegnata nel rinnovamento di tutte e cinque le proprie residenze e nel recupero di immobili di proprietà fino ad oggi adibiti ad altri usi, con l’obiettivo da una parte di adeguarle/i ad esigenze e standard della vita contemporanea, dall’altra di ampliare il numero di posti di studio e contribuire così all’aumento di questo tipo di offerta da parte del Sistema Universitario Torinese.

Un programma ambizioso, che ha preso il via nei primi anni 2000 con la riqualificazione del corpo centrale della c.d. «Sezione Crocetta», a cui hanno fatto seguito i lavori presso la «Sezione San Paolo» in Via Bobbio, quelli nella «Sezione Valentino» in San Salvario e nella «Sezione Po» in pieno centro. Dopo «La Manica» è il turno della «Sezione Mole Antonelliana», in Via delle Rosine, oggetto di un importante intervento, in corso di realizzazione, che si concluderà ad agosto 2022 e che riguarderà 5.500 m2 per 148 posti di studio, di cui 33 di nuova realizzazione.

Con i 41 nuovi posti di studio ricavati ne “La Manica”, tutti già assegnati, il Collegio Einaudi può oggi vantare 836 posti per studenti all’interno delle proprie 5 sedi diffuse sul territorio cittadino.

Numeri importanti per una realtà di primordine nel panorama universitario torinese e italiano, che collabora attivamente con i principali Atenei cittadini e che si pone come punto di riferimento per tutti gli studenti alla ricerca di un luogo dove poter valorizzare e mettere a frutto proprio merito e potenziale, crescendo come persone, cittadini e professionisti.

Infatti, il Collegio Einaudi ha come missione la valorizzazione del merito e del potenziale di studenti motivati, che desiderano sviluppare maggior autonomia, nuove capacità e raggiungere risultati eccellenti, offrendo loro non solo un ambiente di studio e di vita vivace, stimolante e interdisciplinare, ma soprattutto un percorso di formazione personalizzato trasversale, integrato da attività di coaching e di tutoring.

Da oltre 85 anni il Collegio Einaudi è uno degli attori fondamentali del panorama universitario torinese – afferma il Prof. Paolo Enrico Camurati, Presidente della Fondazione. I progetti di riqualificazione che stiamo portando avanti, al di là dell’intrinseco valore dal punto di vista edilizio, hanno come obiettivo quello di avvicinarci ancor più a un ideale di comunità di vita e di formazione che supporti nostri allievi e allieve non solo nel raggiungimento della laurea in tempi rapidi e con i migliori risultati, ma anche nel creare le condizioni per un più rapido e efficace inserimento nel mondo del lavoro o della ricerca. Perché, da sempre, nelle camere, nei corridoi, nelle cucine di piano del Collegio Einaudi si intrecciano quotidianamente sogni, desideri, impegno, ambizioni, di giovani che hanno scelto di impegnarsi negli studi, per ottenere il massimo dagli anni universitari. E il Collegio offre loro ambienti ideali per studiare individualmente o in gruppo, una comunità stimolante e interculturale e soprattutto un progetto di formazione individuale studiato per sviluppare il potenziale di ognuno di essi, stimolarne la curiosità e prepararli al mondo del lavoro.”

In occasione dell’Inaugurazione de «La Manica» sarà lanciata la campagna di raccolta fondi #costruiamoilfuturo per la Riqualificazione della Sezione Mole Antonelliana, al fine di coinvolgere sul progetto il tessuto imprenditoriale torinese, gli ex allievi, la rete degli amici del Collegio e tutti coloro che credono che investire nel merito e nei giovani sia una leva fondamentale per contribuire a un profondo impatto di crescita e di miglioramento nella dimensione sociale, economica e culturale della società.

Le iniziative del Consiglio regionale al Salone del Libro: un ricco programma

Un ricco programma di appuntamenti che spazia dalla riscoperta della cultura piemontese ai nuovi stili di vita introdotti dalla pandemia, dalle moderne missioni spaziali che vedono il ruolo del Piemonte in primo piano alla telemedicina, dal Barocco allo sport e al futuro dell’editoria.

E, ancora, uno sguardo al mondo della famiglia, dell’informazione locale, dei detenuti, dei minori e degli animali.

Si preannuncia ricco e variegato anche quest’anno il calendario di proposte del Consiglio regionale al Salone internazionale del libro, in programma dal 14 al 18 ottobre al Lingotto Fiere di Torino.

Ai visitatori, cui sarà possibile conoscere l’attività legislativa e culturale dell’Assemblea piemontese attraverso le pubblicazioni in distribuzione allo stand istituzionale, in un’area condivisa con la Giunta regionale, sono aperti gli undici appuntamenti che si svolgeranno nell’Arena Piemonte (al padiglione 2) e in Sala Argento (al padiglione 3).

Le tradizioni del Piemonte e la magia del Barocco

Si parte il 14 ottobre alle 11 all’Arena Piemonte con un approfondimento sul tema Radici di un’identità: musiche, parole e storie che hanno “conquistato” il mondo, un omaggio alla tradizione e alla cultura piemontese e – nel contempo – un’opportunità per ripercorrere e celebrare i cinquant’anni appena trascorsi dall’istituzione della Regione Piemonte attraverso la riscoperta di eventi, usanze, aneddoti e curiosità. Il Barocco in Piemonte: i luoghi che non ti aspetti (il 16 alle 14 in Sala Argento) si propone invece come una sorta di viaggio ideale che dalla Reggia di Venaria si snoderà lungo i monumenti barocchi più curiosi e meno noti delle otto province piemontesi con un occhio di riguardo a Palazzo Lascaris, tra i più significativi edifici barocchi del centro cittadino e dal 1979 sede dell’Assemblea legislativa piemontese.

Tra passato e futuro: la vita dopo la pandemia

Le nuove abitudini che, con la pandemia, hanno modificato l’organizzazione della vita quotidiana sono al centro di tre incontri. Si comincia con Il futuro post pandemico: istituzioni, cittadini e digitale (il 16 alle 12.30 all’Arena Piemonte) per un’analisi dei pro e contro delle nuove tecnologie utilizzate nei lockdown e suggerimenti per tutelare il diritto alla riservatezza e alla libertà. Si prosegue con Sos famiglia. Quale rinascita nel post pandemia, tra fragilità educative e nuove diseguaglianze di genere? (il 17 alle 14 in Sala Argento), organizzato dalla Consulta regionale femminile per focalizzare alcune ripercussioni sociali che hanno messo a dura prova la famiglia, in particolare i minori e le donne.

Con La tecnologia al servizio del paziente. Buone pratiche e opportunità offerte dalla telemedicina (il 18 alle 18.30 in Sala Argento), promosso dagli Stati generali per la prevenzione e il benessere – infine – s’intende far luce sulla necessità di potenziare i servizi di telemedicina grazie ai numerosi benefici che la tecnologia e il digitale possono offrire anche superata l’emergenza.

Alla scoperta dello Spazio e delle stelle dello sport

Due gli appuntamenti in Arena Piemonte che guardano con particolare intensità al futuro dell’Universo e alla “Vita supernova” che è il leitmotiv di questa edizione del Salone: Figli delle stelle: un viaggio per scoprire la volta celeste, fra pianeti e costellazioni (il 17 alle 11) e Lo Spazio chiama, il Piemonte decolla. Missioni e grandi progetti alla conquista del cosmo (il 17 alle 15.30).

Il primo si rivolge soprattutto ai bimbi e ai ragazzi curiosi, proponendosi come guida alla scoperta del cosmo e dei suoi misteri; il secondo offre un’ampia panoramica sul contributo piemontese nel campo della ricerca aerospaziale, dalla missione su Marte al progetto della Città dello Spazio, che coinvolgono Aeronautica militare, mondo accademico e importanti aziende del territorio. Grinta e passione degli atleti piemontesi conquistano l’Europa e il mondo (il 18 alle 11 in Sala Argento) vede la presenza di una rappresentanza di atleti piemontesi che hanno partecipato alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Tokyo e delle vincitrici degli Europei di pallavolo femminile: un orgoglio per il Piemonte e un modello per i più giovani.

Gli Organismi di garanzia e il futuro dell’editoria

Tra gli eventi si evidenziano ancora gli incontri in Sala Argento sui temi Il Difensore civico e i Garanti a difesa della comunità piemontese (il 17 alle 18.30), Far crescere i diritti. Nuovistrumenti a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza (il 17 alle 14) e Stati regionali dell’Editoria. Quale futuro per l’informazione locale? (il 15 alle 18.30). Il primo si concentra sui compiti e sulle funzioni che il Difensore civico e i Garanti regionali delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, dell’infanzia e dell’adolescenza e per i diritti degli animali svolgono a favore dei cittadini e della comunità piemontese. Il secondo, organizzato dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, illustra una serie di iniziative e di progetti per la tutela dei minori. Nell’ultimo il Corecom presenta i risultati della ricerca sullo stato di salute del sistema dell’editoria regionale piemontese e alcune linee strategiche per garantire un corretto flusso dell’informazione sul territorio.

Con il Salone del Libro verso la normalità: capienza aumentata e prenotazione non più obbligatoria

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Da giovedì 14 ottobre, e fino a lunedì 18 ottobre, il Salone Internazionale del Libro di Torino torna a Lingotto Fiere per Vita Supernova: una XXXIII edizione straordinaria, la prima in presenza nel post-pandemia e la prima in versione autunnale. Un’edizione straordinaria in tutti sensi, dunque, costruita grazie al supporto e alla collaborazione di editori, autori, partner, scuole, famiglie e che è pronta a ospitare di nuovo la comunità del Salone nella sua casa di sempre: il Lingotto Fiere di Torino.

 

Grazie alle ultime disposizioni governative il Salone torna verso la normalità: la capienza delle sale è stata aumentata e dunque, diversamente da quanto precedentemente previsto, la prenotazione non è più obbligatoria, ma consigliata per garantirsi il posto in anticipo. Oltre la metà dei posti in sala sarà in ogni caso disponibile ad accesso diretto il giorno dell’evento, come nelle edizioni passate. Per avere in anticipo il posto garantito ed evitare le code la procedura rimane quella già comunicata: prenotare su SalTo+ a partire da sei ore prima dell’inizio dell’incontro. La prenotazione è possibile per gli eventi di: Auditorium, Sala Oro, Sala Azzurra, Sala Rossa, Sala Viola, Palco Live, Arena Bookstock.

 

Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, commenta: “Le nuove disposizioni governative fanno sì che il progressivo ritorno alla normalità coincida con il ritorno del Salone. Ne siamo felici. Abbiamo del resto sempre lavorato come se, scommettendo con mesi di anticipo sulla possibilità di allestire una fiera di alto profilo internazionale, che consentisse, qualora ce ne fosse stata la possibilità, di riportare Torino e la comunità del Salone al centro della scena. Adesso la possibilità c’è. Vi aspettiamo tutti”.

 

L’inaugurazione

La XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro si apre giovedì 14 ottobre: la Sala Oro ospiterà alle 10:15 l’inaugurazione istituzionale e alle 12:30 la lectio di apertura di Chimamanda Ngozi Adichie.

All’inaugurazione istituzionale parteciperanno, in ordine d’intervento: Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Chiara Appendino, Sindaca della città di Torino; Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione; Della Passerelli, fondatrice e Direttrice editoriale di Sinnos editrice; Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Sandra Ozzola, editrice e fondatrice delle Edizioni e/o; Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale; Dario Franceschini, Ministro della Cultura; Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro.

Alle 12:30, dopo la sanificazione degli spazi, la Sala Oro ospiterà la lectio inaugurale della grande scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, vincitrice di numerosi premi, tra i quali il National Book Critics Circle Award, conquistato con Americanah, il suo terzo romanzo. L’evento è in collaborazione con Einaudi editore.

 

Informazioni logistiche e disposizioni di sicurezza

Orari di apertura. Da giovedì 14 a lunedì 18 ottobre 2021; giovedì, domenica e lunedì – dalle 10:00 alle 20:00, venerdì e sabato – dalle 10:00 alle 21:00.

 

Ingressi. Saranno aumentati e delocalizzati gli accessi alla Fiera, per consentire una migliore gestione dei flussi: ai tre ingressi del 2019 (Nizza, Mattè Trucco, Stazione FS Lingotto) si aggiunge infatti un nuovo accesso dal Centro Commerciale Lingotto (ex padiglione 5). Agli ingressi sarà disponibile una corsia veloce riservata a donne in stato di gravidanza e accompagnatore, persone con disabilità e accompagnatori. Saranno previste anche biglietterie per l’acquisto last minute di titoli d’ingresso, a un prezzo maggiorato di 16 euro.

 

Biglietti. Si può acquistare il biglietto (nominativo e non cedibile, per qualsiasi giornata) online su salonelibro.it, dove sono disponibili anche tutte le informazioni dettagliate su biglietteria, accessi, disposizioni di sicurezza. Nel Centro Commerciale Lingotto è già da ora attiva una biglietteria fisica, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 21: fino al 13 ottobre i prezzi saranno gli stessi della biglietteria online, dal 14 ottobre anche questa biglietteria venderà solo biglietti giornalieri e a prezzo maggiorato di 16euro, come i punti biglietteria allestiti ai vari ingressi della Fiera. Dal 14 ottobre, infatti, i titoli venduti saranno solo giornalieri, ovvero validi esclusivamente per il giorno dell’emissione. Il Salone invita i visitatori ad acquistare il biglietto online, per evitare assembramenti in loco e attese agli ingressi.

 

Green Pass. In ottemperanza alle normative vigenti, sarà possibile accedere in fiera solo se in possesso di Certificazione verde Covid – ad esclusione dei soggetti previsti dalla legge – e un documento di identità in corso di validità, previo controllo della temperatura corporea. L’uso della mascherina, indossata correttamente, sarà obbligatorio in tutti gli spazi della fiera, anche all’esterno.

 

Presidio della Croce Rossa Italiana per tamponi rapidi. In collaborazione con la Croce Rossa Italiana sarà allestito nella Galleria del Centro Commerciale Lingotto un hub tamponi rapidi con rilascio di certificazione verde. Saranno effettuati tamponi rapidi al prezzo calmierato di 5euro per chi è in possesso di un biglietto o di un pass del Salone.