Cosa succede in città- Pagina 25

Nasce Happy Hour, la prima Sitcom Live di Torino a OFF TOPIC

Nasce Happy Hour, la prima Sitcom Live di Torino a OFF TOPIC, il nuovo format teatrale inserito nella programmazione estiva di Palco Off, a cura di Cubo Teatro.

 

Happy Hour racconta le vicende di un gruppo di improbabili amiche e amici all’ora dell’aperitivo, mentre fuori il mondo cade a pezzi: le loro vicende affascinanti, le storie romantiche, versatili, alcoliche, analcoliche, distillate, alla frutta, forti, vivaci, mentolate, piperite, raffinate, per tutti i gusti e occasioni. Salveranno il mondo con un aperitivo? Spoiler: No.

 

Happy Hour è realizzato dagli attori e le attrici, gli artisti e le artiste che in questi anni hanno partecipato al format PALCO OFF di Off Topic, tra Contrasto e Cubo, tra il serio e il faceto.

 

A partire dal 25 di Luglio, assisteremo alla Stagione 0 della sit-com, in 8 puntate divise in 4 sere. In ogni appuntamento andranno in scena due episodi, in compagnia di birra, vino, cibo, un dj, ottima musica e notizie fresche di giornata.

 

Per ogni serata è prevista una guest star, un po’ come – vi ricordate? – Brad Pitt in Friends. Solo che sarà meglio, e sarà dal vivo.

 

 

PROGRAMMA DI HAPPY HOUR nel cortile di OFF TOPIC

 

Alle ore 19:30, ad OFF TOPIC:

 

Giovedì 25 luglio – episodio 0 e 1

Mercoledì 31 luglio – episodio 2 e 3

 

A settembre (date in aggiornamento) gli episodi successivi!

 

 

OFF TOPIC APS – Hub culturale, Via Giorgio Pallavicino 35

https://offtopictorino.it/

Ideare, valorizzare, educare, diffondere e connettere: questi i principi su cui si fonda OFF TOPIC APS, l’hub culturale della città di Torino, riconosciuto dal Comune di Torino come Centro di Protagonismo Giovanile il cui direttivo è formato da Goodness Ac, Klug APS, Cerchio di Gesso. OFF TOPIC APS è l’associazione di secondo livello che attraverso una progettualità di rete, coordina il funzionamento, le attività e gli spazi di Via Pallavicino 35, rendendo OFF TOPIC hub culturale e sede di attività formative (corsi, workshop, conferenze) e co-working, residenze artistiche, musica live, teatro, proiezioni, reading e eventi off di rassegne cittadine, attività sociali e di promozione del territorio.

Le nuove regole del car sharing a Torino

(TORINO CLICK) – Sono state approvate dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, le nuove linee guida per la gestione del servizio di car sharing.

Nelle prossime settimane verrà pubblicato sul sito istituzionale della Città l’avviso pubblico destinato agli operatori interessati, in possesso dei requisiti richiesti.

“Con il nuovo bando ci proponiamo di coniugare le esigenze della collettività e degli operatori favorendo condizioni di operatività che possano ampliare la platea dei possibili utenti cercando di allargare le aree dove poter disporre dei veicoli, invitando a inserire nelle flotte vetture accessibili che consentano anche alle persone con patente di guida speciale di usufruire dei vantaggi del car-sharing, insieme a mezzi per il trasporto delle cose e, al tempo stesso, rendano il servizio economicamente sostenibile”, spiega l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta.

Con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità al servizio la Città intende infatti diffondere la modalità in sharing anche tra le persone diversamente abili e invita ciascun operatore a mettere a disposizione delle persone con ridotte capacità motorie un veicolo accessibile per circoscrizione. Agli operatori che lo faranno verrà dato in concessione uno stallo riservato per poter gestire questi veicoli in modalità ‘station based’.

La durata del servizio è prevista dal 1° settembre 2024 al 30 novembre 2027, con riserva di procedere al rinnovo. Le istanze potranno essere presentate dal giorno successivo alla data di pubblicazione fino al 31 maggio 2027.

Gli operatori di car sharing interessati dovranno garantire il servizio per tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24 e, contestualmente, fornire assistenza agli utenti attraverso un call center sempre attivo, contattabile in ogni momento senza tariffazioni speciali aggiuntive durante il suo utilizzo.

Le flotte dovranno essere composte da un minimo di 200 veicoli, riconoscibili dall’apposizione sulle fiancate di logo specifico, che potranno essere guidati solamente da persone maggiori di anni 18 in possesso di patente di guida B. Durante il servizio sarà possibile variarne la composizione nel rispetto dei parametri indicati dall’Avviso.

I veicoli non potranno essere alimentati a gasolio e dovranno essere conformi ai parametri emissivi più elevati stabiliti dalla normativa comunitaria – Euro 6 e successivi. Potranno essere scelti tra le seguenti tipologie: veicoli PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) con autonomia minima, in caso di uso della sola trazione elettrica, pari a 50 km; veicoli EV (Electric Vehicle); veicoli HEV (Hybrid Electric Vehicle); veicoli alimentati a GPL anche con doppia alimentazione (benzina-GPL); veicoli alimentati a metano anche con doppia alimentazione (benzina-metano); veicoli alimentati a benzina. Nella flotta potranno essere compresi veicoli idonei al trasporto delle merci che dovranno rispondere ai medesimi criteri delle autovetture.

Tutti i mezzi dovranno avere coperture assicurative e l’operatore dovrà esercitare azioni di controllo della flotta per quanto riguarda il rinnovo dei veicoli, che non potranno avere più di quattro anni e/o più di 100mila km di percorrenza.

L’immissione su strada della flotta da parte di ciascun operatore potrà procedere anche in più fasi, ma dovrà comunque essere completata entro 180 giorni dalla comunicazione da parte del Servizio Mobilità e Viabilità di accettazione dell’istanza.

I gestori dovranno disporre di una piattaforma che renda possibile accedere al servizio anche attraverso applicazioni di aggregazione della domanda, navigatori multimodali prodotti da terzi e “Muoversi a Torino”, il portale di infomobilità del Comune di Torino.

Gli operatori dovranno inoltre fornire i dati statistici relativi al servizio per consentire alla Città di disporre di analisi sull’effettivo utilizzo dei servizi di car sharing integrate con gli strumenti di monitoraggio della mobilità già esistenti.

L’Amministrazione comunale ha interesse a diffondere la modalità in sharing anche per il trasporto di cose e, pertanto, gli operatori saranno invitati a comunicare nella manifestazione di interesse eventuali o possibili modalità di offerte di tale servizio a breve/medio/lungo termine.

Al servizio free floating si aggiungerà la possibilità di utilizzo di alcuni punti di sosta, individuati dalla Città, riservati esclusivamente alla sosta delle auto car sharing, da utilizzare in condivisione tra tutti gli utenti dei vari operatori che assicureranno il noleggio dei veicoli.

Sono state infine riproposte le agevolazioni per gli operatori incluse nel precedente bando quali il parcheggio gratuito nelle zone di sosta a pagamento gestite da GTT (strisce blu); l’accesso, a titolo gratuito, nelle aree ZTL centrale e romana, ad eccezione delle zone ZTL trasporto pubblico, Valentino e ZTL pedonali, e delle vie e delle corsie riservate al trasporto pubblico.

Rock Jazz e dintorni a Torino. Max Gazzè e i Jungle Rot

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Lunedì. Al Comala suonano gli Indianizer.

Martedì. Al parco della Zizzola a Bra si esibisce Max Gazzè. Al Blah Blah è di scena Clarissa Del Santo.

Mercoledì. A Bardonecchia si esibisce Daniele Silvestri. All’Open canta Lepre. A Canale si esibisce Irene Grandi.

Giovedì. Allo Spazio Popolare OST Barriera, suona il Gianluca Gallucci Trio. A Canale Canta Ron. A Verbania si esibiscono gli Inti Illimani. Al Blah Blah suonano i Jungle Rot.

Venerdì. A Piea (AT) si esibisce Pino Scotto. A Rossana (CN) suonano i Modena City Ramblers.

Sabato. A Guarene (CN) è di scena Michael Rosen. A Guarene (CN) suona il Sofia Trio.

Domenica. A Piea (AT) canta Edoardo Bennato.

Pier Luigi Fuggetta

Il mausoleo della Bela Rosin, il Pantheon torinese

Un piccolo gioiello neoclassico alle porte della citta’.

Situato a Mirafiori sud a Torino, al confine con il comune di Nichelino, il Mausoleo della Bela Rosin, dedicato dai figli alla madre Rosa Vercellana, amante e poi moglie di Vittorio Emanuele II di Savoia, e’ un mini pantheon situato al centro di un bel parco di trentamila metri quadrati.

Progettato dall’ architetto Angello Demezzo tra il 1886 e il 1888, consiste in una pianta circolare, con un diametro di 16 metri, e un frontone che riporta il motto “Dio, Patria e famiglia”; questa struttura possiede 16 colonne, 8 nella parte esterna (il proneo) e 8 che delimitano le nicchie dove una volta erano contenute le salme di Rosa e dei suoi figli che ora riposano altrove, l’ingresso e’ in ferro battuto ed e’ caratterizzato dalle insegne dei Conti Mirafiori.

Il mausoleo, purtroppo, negli anni e’ stato teatro di episodi spiacevoli fino al suo recente restauro che gli ha restituito il suo valore e il suo pregio. Nel 1970 dopo essere stato acquistato dal Comune di Torino e aperto al pubblico e’ stato profanato dalle attivita’ illecite di tombaroli in cerca di gioielli e oggetti preziosi, motivo per cui le salme della Rosin e dei suoi figli sono state trasferite al Cimitero Monumentale di Torino; dopo qualche anno fu ancora deturpato e utilizzato, o almeno cosi’ si dice, per riti satanici. Diverse furono le proposte perche’ questo luogo storico potesse essere riqualificato: realizzare una moschea o il planetario, nessuna di queste fu realizzata soprattutto a causa dei costi diristrutturazione necessari per una  nuova destinazione d’uso. Nei primi anni del 2000 finalmente si attuo’ l’ambito restauro che ha mantenuto le prerogative originarie, come lo stile neoclassico, con qualche rifacimento strutturale indispensabile come la ricostruzione del tetto e la realizzazione di un trompe-l’oeil sul soffitto a cassettoni; all’esterno invece fu effettuato il taglio degli alberi del viale d’ingresso.

Dal 2005, data della inaugurazione del nuovo corso, il Mausoleo della Bela Rosin e’ gestito dalle Biblioteche Civiche Torinesi ed e’diventato un punto di servizio bibliotecario, durante l’estate, poi, il parco diventa un giardino di lettura, attrezzato con gazebo e panchine per permettere ai visitatori di leggere sul posto libri disposti su carretti colorati o  prenderli con il prestito gratuito.Inoltre si  organizzano eventi, mostre, concerti e spettacoli come “Pazze Regine” ispirato alla storia d’amore tra Rosa e Vittorio Emanuele II.

La sua posizione non centrale e il non essere inserito, molto spesso,  nei circuiti turistici penalizza un po’ questo ulteriore gioiello di Torino che si sta cercando gia’ da  anni di rimettere al centro dell’attenzione attraverso varie iniziative e avvenimenti interessanti. Il Mausoleo della Bela Rosin rimane, comunque,  un monumento di  importanza  sia storica che architettonica, un altro tesoro della preziosa dote di questa citta’.

MARIA LA BARBERA

 

Per informazioni

https://bct.comune.torino.it/sedi-orari/mausoleo-della-bela-rosin

mausoleo.belarosin@comune.torino.it

Attesa a Torino per la nuova edizione di Job Films Days

Si avvicina la quinta edizione del festival cinematografico internazionale sui temi del lavoro Job Film Days, attesa a Torino dall’1 al 6 ottobre. Come ormai di consueto, il festival assegna ogni anno a un artista la realizzazione dell’immagine guida. Per il 2024, la scelta è ricaduta su Mara Cerri, illustratrice e autrice di film di animazione, considerata una delle più talentuose artiste del nostro Paese. Il suo segno poetico ha attraversato i libri delle principali case editrici italiane e, nel 2020, l’artista ha realizzato il manifesto del Salone Internazionale del Libro di Torino.

Il festival, inoltre, dedicherà all’illustratrice un’esposizione al Cinema Massimo, dove nel foyer saranno allestiti 15 suoi lavori. Di questi, 13 sono opere che Mara Cerri ha realizzato per La rivista del cinematografo. La mostra sarà visitabile gratuitamente nei giorni del festival, dal 1° al 6 ottobre, negli orari di apertura del cinema.

L’immagine guida: illustrazione in live action

Un’insegnante, uno chef, un’infermiera, un manager e un operaio: semplici figure intente ad affrontare la normale quotidianità di tutti i giorni. Un rito che si ripete puntualmente e che configura le identità dei personaggi, ma a “spezzare” questa consolidata routine subentrano ai lati dell’immagine due oggetti: un microfono e una cinepresa, elementi in grado di ribaltare e quasi “disturbare” completamente la scena.

Con questa operazione, l’autrice trasforma i lavoratori in veri e propri attori e la metro nella location di un set cinematografico, facendo convivere sullo stesso piano funzione e rappresentazione, realtà e fiction, mestiere e ruolo. In questa contrapposizione di significanti, solo un aspetto resta inalterato: il lavoro, da sempre elemento connotativo di identità e diritto sociale, ultimo vero terreno di incontro (e scontro) delle cosiddette democrazie liberali.

Se da un lato l’illustrazione gioca con l’ambiguità della scena, dall’altro assistiamo all’inizio di una giornata comune a tutti, vera o finta che sia, che porterà i protagonisti del «live action disegnato» ad altrettante situazioni e finali. Al fruitore quindi, la possibilità di essere protagonista o semplice spettatore.

L’artista

I lavori di Mara Cerri sono stati pubblicati in Italia da diverse case editrici. L’artista ha collaborato con riviste e giornali come Lo Straniero, Il Manifesto, Internazionale e Il Cinematografo, illustrando anche testi di Andrea Bajani, Paolo Cognetti, Elena Ferrante, Nadia Terranova e Alice Rohrwacher. In particolare, per la regista, ha curato il manifesto del film Lazzaro felice. Nel cinema è stata anche co-autrice di due corti, Via Curiel 8 (con Magda Guidi, primo premio Corto Italia al Torino Film Festival nel 2011) e Sogni al campo (alla Biennale Cinema di Venezia nel 2020 per la sezione Orizzonti).

Ha lavorato su Elena Ferrante: è autrice dei disegni della graphic novel L’amica geniale su sceneggiatura di Chiara Lagani (Coconino Press) e ha realizzato le animazioni del doc Ferrante Fever di Giacomo Durzi. Insegna corto animato all’ISIA di Urbino e con Il segreto, di cui è co-autrice con Nadia Terranova (Mondadori Ragazzi), ha vinto nel 2022 il Premio Andersen e il Premio Strega Ragazzi categoria 8+.

 

Bar Stories on Camera, la mostra a Torino dal 25 luglio

Sulla parete di un muro inzaccherato e nostalgico di una fredda Bologna di qualche anno fa c’era una frase che recitava “il bar non ti regala ricordi, ma i ricordi ti portano sempre al bar”.

Perchè il bar è sempre stato molto più di un semplice luogo in cui incontrarsi e scambiare qualche idea davanti ad un bicchiere, ma un posto dove si condividono momento di vita che diventano ricordi indelebili, dove si fanno incontri che possono determinare la svolta di una vita, dove si imbandiscono discorsi che sono in grado di fare la differenza nel percorso della nostra esistenza.

Ed è per questo che CAMERA –Centro Italiano per la Fotografia di Torino (Via delle Rosine, n. 18) ha deciso di celebrare questo iconico luogo, a volte vecchio e trasandato, altre volte iper moderno e futuristico portando in scena mostra “Bar Stories on Camera” in esposizione dal 25 luglio fino al 6 ottobre 2024, realizzata in collaborazione con Galleria Campari e Magnum Photo.

Un lungo racconto attraverso immagini del mondo del bar e della cultura della convivialità a partire dagli anni Trenta fino all’inizio degli anni Duemila.

La mostra è divisa in 3 settori diversi e ben distinti: Sharing Moments, Bar Campari e The Icons.

La prima sezione dedicata alla rappresentazione delle atmosfere di luoghi ritratti in tutto il mondo, dove baristi, bartender e musicisti diventano i protagonisti di situazioni di svago e momenti di condivisione: dal rito del caffè all’aperitivo, illuminati dalle luci delle insegne e delle bottigliere.

Nella sezione Bar Campari si ripercorrono le insegne, le vetrine brandizzate e gli allestimenti in locali e in spiaggia, simbolo chiave dell’Italia del Dopoguerra. Queste immagini permettono di ripercorrere la storia degli iconici poster e manifesti pubblicitari della nota azienda, che sono stati in grado di segnare un’epoca in quanto ad innovazione ed originalità. L’ultima sezione-The Icons– mostra la bellezza delle star del cinema– da Marilyn Monroe a Ernest Hemingway– catturati lontano in momenti intimi in cui si concedono un momento di relax nell’atmosfera chiassosa e glamour dell’aperitivo italiano.

Una mostra iconica e celebrativa di un luogo culto per gli italiani, in grado di rendere omaggio alla storia del nostro Paese in modo insolito e inusuale.

 

Valeria Rombolà

Se il Brachetto ti sorprende ai Murazzi

L’Assessore al Commercio, Agricoltura, Cibo e Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni ha tenuto a battesimo oggi al Capodoglio dei Murazzi di Torino BrachetTo live, la manifestazione che fino a domenica 21 luglio 2024 propone un intero fine settimana di degustazioni nel nome del Brachetto, designato “Vitigno dell’anno 2024”.
Dal 18 al 21 luglio il vitigno Brachetto è protagonista negli otto locali dei Murazzi del Po a Torino: Capodoglio, Vermoutheria Peliti’s, Gianca, Bomaki Murazzi, Porto Urbano, Magazzino sul Po, The Beach e Contrada Murazzi prepareranno tre innovativi cocktail a base di Brachetto e offriranno il Brachetto d’Acqui docg per accompagnare i dessert, mentre spettacoli dal vivo, musica e intrattenimento animeranno la sponda sinistra del Po.
Il Brachetto infatti è stato designato dalla Regione Piemonte per il 2024 “Vitigno dell’anno”, un’iniziativa che da alcuni anni punta a valorizzare e raccontare al grande pubblico i vitigni autoctoni del Piemonte e i loro territori e che per il 2024 punta l’attenzione su questo grande vino aromatizzato piemontese, coinvolgendo sia l’Assessorato al Commercio, Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte che il Consorzio Tutela Vini d’Acqui in tutti i propri eventi al grande pubblico.
Durante BrachetTo live, organizzato da Regione Piemonte, Visit Piemonte, Consorzio Tutela Vini d’Acqui e Associazione Murazzi del Po, il vino sarà proposto nelle sue diverse tipologie: la versione spumante, frizzante, passita ma anche Rosé, assieme ad eccellenze della cucina piemontese. Protagonisti nei locali sono i cocktail a base Brachetto, che rimarranno nella drink list per tutto il fine settimana.
L’iniziativa BrachetTo live è accompagnata dall’opera artistica di Ambra Viviani, giovane artista selezionata con il concorso “L’arte contemporanea per il Piemonte del vino” di Regione Piemonte, Piemonte Land of wine e Artissima Art fair, e che sarà protagonista anche di uno spettacolare videomapping proiettato sulla parete dei Murazzi dalle ore 22 di giovedì 18 luglio.

“Con BrachetTo live – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni nel corso della presentazione dell’iniziativa – iniziamo un percorso che proseguirà a settembre al Salone del Gusto e che punta alla creazione della filiera corta dell’agricoltura piemontese. Ne ho discusso proprio oggi con le associazioni datoriali agricole. Vogliamo mettere in collegamento le nostre grandi produzioni tipiche attivando una filiera che parta dal produttore e arrivi al consumatore valorizzando anche il commercio di vicinato, che sta passando un momento molto difficile. Dal vino al riso alla carne bovina, coinvolgendo il territorio a 360 gradi grazie al lavoro di Visit Piemonte. La miglior forma di comunicazione è però senza dubbio la degustazione, che ci permette di portare a casa quella cosa straordinaria che è la memoria del gusto. È un percorso virtuoso per il quale ringrazio il mio predecessore Marco Protopapa. A lui va anche il merito di aver firmato nel 2020 il Protocollo di Saluzzo per il contrasto al caporalato che già nei prossimi giorni lavoriamo per estendere a tutto il Piemonte. E annuncio che il 26 29 settembre contemporaneamente al Salone del Gusto saremo a Siracusa per il G7 Agricoltura, dove il Piemonte sarà presente con le proprie produzioni”.

Beppe Carlevaris, presidente del cda di Visit Piemonte, ha dichiarato che “ormai da anni il binomio enogastronomia-turismo in Piemonte è una realtà inscindibile. Parliamo di 19 docg e 41 doc. Nei soli territori Unesco registriamo 1 milione e 400 mila presenze turistiche. Visit Piemonte ha l’obiettivo di promuovere e fare marketing e comunicazione. In questi 3 anni abbiamo tracciato percorsi prima non consacrati. La nostra peculiarità resta non la quantità ma la qualità”.
Paolo Ricagno, presidente del Consorzio di Tutela Brachetto d’Acqui, ha affermato che “con 850 ettari in 26 comuni e 1000 agricoltori che lo lavorano, il Brachetto è una solida realtà economica nelle province di Asti e Alessandria. Il Brachetto ha conosciuto crisi e successo ciclico ma ha qualità e versatilità uniche: un rosato naturale che produciamo anche in dry e fermo. La produzione ora è di 3 milioni di bottiglie con una capacità produttiva di 8-9. Ne arriverà dopo le vacanze una nuova versione pensata apposta per la fascia dei giovani dello spritz. La lanceremo dopo la vendemmia”.
Caratteristiche del vitigno Brachetto
In Piemonte la zona di produzione del vitigno Brachetto comprende il territorio dell’Alto Monferrato, con 26 comuni coinvolti, appartenenti alle province di Alessandria e Asti. Il Brachetto è un vitigno a bacca nera tra i più antichi del Piemonte: quasi estinto nel XIX secolo, viene rilanciato nella seconda metà del XX secolo, fino ad ottenere la prima Doc nel 1969 e poi la Docg nel 1996 come Brachetto d’Acqui Docg o Acqui Docg e Piemonte Doc Brachetto.
Dal 2014 il paesaggio vitivinicolo del Piemonte Langhe, Roero e Monferrato è sito Patrimonio dell’Umanità Unesco. Da allora, il Brachetto ha continuato il suo percorso di protagonista tra i grandi vini aromatici, tra i quali si distingue per le proprie particolarità e apprezzamento degli intenditori più raffinati. Sono infatti molte le caratteristiche organolettiche esclusive del vitigno: colori porpora, rubino con riflessi violacei o rosati, profumo unico di rosa e frutta matura con un gusto delicato ed inebriante. L’abbinamento più tradizionale, è con i dolci o a metà pomeriggio con la pasticceria secca o per un aperitivo leggero con salumi e formaggi. Ottimo con i sapori piccanti e della cucina fusion.

La notte dei vini rosati al castello di Moncalieri

 SABATO 20 LUGLIO dalle ore 19 alle 24

 

Giardino delle Rose, Castello Reale di Moncalieri

piazza Baden Baden 4, Moncalieri

 

 

Dal Piemonte alle cantine di tutta Italia, una serata sotto le stelle di Moncalieri per raccontare la grande varietà e le eccellenze dei vini rosati. 

 

Più di  50 cantine oltre alla esclusiva partecipazione del Consorzio Vini Bardolino. 

 

Moncalieri, 16 luglio 2024 – Al via la terza edizione della “Notte dei Vini Rosati”, la più grande manifestazione dedicata al patrimonio dei vini rosati in  Piemonte, sabato 20 luglio dalle ore 19 alle 24, al Giardino delle Rose nel Castello Reale di Moncalieri.

 

L’Italia, dopo la Francia e la Spagna, è diventata il maggiore produttore di vini rosati in Europa, con una grandissima varietà di declinazioni, attraverso la vinificazione in rosa dei grandi vitigni autoctoni del nostro territorio.

 

I vini rosati hanno trovato un’ampia diffusione e un forte interesse nel pubblico grazie alla loro versatilità e freschezza, diventando il wine trend dell’estate 2024.

 

“La Notte dei Vini Rosati” sarà l’occasione per conoscere questo grande patrimonio, da nord a sud, attraverso oltre 50 cantine: dal mare Adriatico con la Cantina De Antonis, all’oristanese, sulla penisola del Sinis, con Franco Ledda, dalla riviera di Levante di Ca Ferrua, al Parco nazionale del Vesuvio con Casa Setaro e poi l’appennino umbro con la Tenuta Baroni Campanino, l’agro pontino con Casale del Giglio, il Molise con  Di Majo Norante, la viticoltura eroica imperiese di Fontanacota e il Parco nazionale dei monti Sibillini con Coppacchioli Tattini. Il viaggio continua, infine, con Masciarelli da San Marino, Russo & Longo da Crotone, attraversa il Trentino con Tenuta San Leonardo, le terre del Chianti classico con Vignamaggio e la Puglia con la cantina San Marzano.

 

Il Piemonte sarà al centro, con le sue declinazioni, dalle Langhe al Monferrato, dall’astigiano all’alessandrino,  attraverso la partecipazione di Castelvej, Rigo, Cantina sociale Barbera dei sei castelli, Cascina Gilli, Cordara, Cournaja, Diego Pressenda, Franco Ivaldi, Cantina Maranzana, Marco Bonfante, Cantina Mascarello Michele e Figli, Paschetta, Pietro Rinaldi, Tenuta Genevrina, Tre Secoli, Vaudano Enrico e Figli, Venturello Ezio.

 

Protagonista della “Notte dei Vini Rosati” sarà il Chiaretto di Bardolino, il rosato più venduto d’Italia e autentica espressione del territorio del Lago di Garda, grazie alla collaborazione con il Consorzio Vini Bardolino che ci racconterà i vini di più di 25 cantine.

Celebre per il suo colore rosa chiaro con sfumature arancio, ottenuto con la vinificazione in rosa delle uve di Corvina, con fragranze che spaziano dai fiori alle erbe aromatiche, dagli agrumi alle albicocche e ai frutti di bosco, il Chiaretto di Bardolino, al palato, risulta fresco e con caratteristiche note minerali “saline”, tipiche dei vini che provengono da vigne allevate su suoli di origine morenica, che lo rendono leggero e versatile.

 

Durante la Notte dei Vini Rosati si potrà ascoltare il dj set di FORMINA e visitare il Castello Reale di Moncalieri, gli appartamenti reali oltre a degustare le eccellenze culinarie di Egregio.

 

 

INFO

 

Accesso / Piazza Baden Baden 4

Ingresso 19:0023:30

Accesso alla visita guidata del Castello : +5 €

 

MENÙ DEGUSTAZIONE

Ingresso fino alle 20: 5 calici a 20€

Ingresso + 3 Calici: 20€

Ingresso + 5 Calici: 25€

Ingresso + 10 calici: 40€

Ingresso + 15 calici : 50€

 

Due anni di collaborazione tra Politecnico di Torino ed Exclusive Brands

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