Cosa succede in città- Pagina 246

“Passepartout” alla Palazzina di Caccia di Stupinigi: si aprono le porte degli spazi segreti 

Fino al 6 novembre

Il progetto si intitola “Passepartout”. E certo, da parte della “Fondazione Ordine Mauriziano” non si poteva pensare a titolo più significativo per l’organizzazione di “visite guidate straordinarie” alla (ri)scoperta degli “spazi segreti”, di norma chiusi al pubblico, della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Sei gli appuntamenti, un week-end al mese, da marzo a novembre.

Un’ora la durata delle visite, in programma alle 10,301214,30 e 16. Tanto basta per scoprire le stanze chiuse di re Carlo Felice, in attesa di restauro, con le sue particolari decorazioni a tema marino, così come gli ambienti nascosti della servitù, i passaggi e i corridoi ricchi di fascino e di storia e, infine, la sommità della cupola juvarriana, per camminare lungo i suggestivi balconi concavi/convessi che affacciano sul grandioso salone centrale, guardando da vicino il tetto a barca rovesciata dalla complessa orditura in legno e ammirando dall’alto, dopo aver percorso i 50 scalini di una stretta scala a chiocciola, un panorama unico che si estende a 360 gradi sotto il cervo, simbolo della Palazzina. Ma andiamo per ordine.

“Le stanze chiuse del re” (17 euro, il biglietto d’ingresso) è il nome della prima visita guidata, avvenuta il  26-27marzo e  in programma il 5-6 novembre, all’appartamento di Ponente. Opposto allo speculare appartamento di Levante, l’appartamento (in attesa di restauro) è l’insieme delle stanze appartenute al re Carlo Felice e alla duchessa Cristina di Borbone. Gli spazi vennero ampliati sotto la direzione di Benedetto Alfieri nel XVIII secolo per accogliere le stanze di Vittorio Emanuele, duca d’Aosta e figlio di re Vittorio Amedeo III. L’appartamento si apre all’ingresso con un atrio contraddistinto da due statue in marmo dei fratelli Collino rappresentanti rispettivamente “Meleagro” e “Atalanta”. Le due anticamere successive sono contraddistinte da una decorazione della seconda metà del XVIII secolo ascrivibile alla scuola del Cignaroli con scene di caccia e di vita agreste. Tutte le sovraporte degli ambienti raffiguranti “Marine”, datate 1755, sono riconducibili alla maniera di Francesco Antoniani, pittore di origine milanese e principale esponente di una dinastia operante a Torino principalmente per Casa Savoia durante il Settecento. Nelle camere da letto i lampadari in vetro di Murano con bracci a cornucopie, risalgono alla fine del XVIII secolo così come i letti intagliati e laccati. I camini di tutto l’appartamento sono in marmo di Valdieri e il pavimento in seminato alla veneziana.

“Dietro le porte segrete” (17 euro, il biglietto d’ingresso) è la visita in programma il 24-25 aprile e il 29-30 ottobre, agli ambienti della servitù, ai passaggi e ai corridoi segreti usati per divincolarsi nel dedalo di stanze e raggiungere discretamente le sale e gli appartamenti privati. La visita conduce proprio negli spazi nascosti dove si muoveva la servitù e dove si trova ancora il quadro dei campanelli automatici che permette di comprendere da vicino il funzionamento di una residenza come quella di Stupinigi.

“Sotto il cervo”, infine (20 euro, il biglietto d’ingresso), in programma il 28-29 maggio e il 24-25 settembre, è una visita esclusiva al meraviglioso ambiente ligneo che ospita la cupola del padiglione centrale, realizzato da Filippo Juvarra, con una vista mozzafiato sul paesaggio circostante. Dal grandioso salone centrale ovale a doppia altezza si percorrono 50 gradini per raggiungere la caratteristica balconata ad andamento concavo/convesso e infine arrivare, attraverso una stretta scala a chioccola di ulteriori 50 scalini, alla sommità della cupola juvarriana per ammirare lo straordinario tetto a padiglione sorretto da una complessa orditura in legno e riconoscere dall’alto il grandioso progetto architettonico di Juvarra che con perfette geometrie, lungo un asse longitudinale che porta con lo sguardo fino a Torino, realizza un impianto scenografico straordinario per l’epoca.

Per partecipare alle visite guidate è obbligatoria la prenotazione.

Per info: Palazzina di Caccia, piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi-Nichelino (Torino); tel. 011/6200634 o www.ordinemauriziano.it

  1. m.

Rock Jazz e dintorni I Ministri e gli Zen Circus

/

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono I Ministri.Al Teatro Colosseo prima di due date consecutive per Tommaso Paradiso.

Martedì. All’Otium Pea Club suona il LT Trombone Quartet. Al Magazzino di Gilgamesh blues con Max Altieri.Al Concordia di Venaria è di scena Frach Quintale. Al Jazz Club suona il pianista Massimo Danilo Ilardo mentre al Blah Blah si esibiscono i The Whiffs.

Mercoledì. Al Jazz Club jam session blues con Dodo &Charlie. Al Cafè Neruda suona il trio di Sergio Di Gennaro. Al Maffei è di scena il cantautore Apice.

Giovedì. Al Jazz Club si esibisce il trio dell’organista Hammond Yazan Greselin. Alle OGR suonano i Zen Circus. Al Cafè Neruda suona il trio di Luigi Tessarollo con la vocalist Rachel Gould. Al Blah Blah sono di scena gli Ottone Pesante. Al Cap 10100 si esibisce Pier Cortese. Al Magazzino sul Po sono di scena Palumbo e Fabrizio Modenese dei Larsen.

Venerdì. Al Folk Club suona il Ziribop Quartet. Al Cafè Neruda si esibiscono i Derby Mates. Al Blah Blah suonano i Not Moving Ltd. Al Bunker è di scena la Rhabdomantic Orchestra con Balk Saagan e Alek Hidell. All’Arteficio suona il quartetto di Gigi Venegoni e Roberta Bacciolo. All’OffTopic per l’”Hanami Fest” si esibisce Galea, Elasi e Missey. Al Cap 10100 sono di scena Flat Mates 205, The Playground e Rimozione.

Sabato. All’Arteficio suona il Jazzò Quartet. Al Maffei si esibisce Lorenzo Kruger. Al Cafè Neruda si esibisce la cantante americana Kellie Rucker affiancata dal gruppo del chitarrista Fast Frank. Al Concordia di Venaria è di scena Massimo Pericolo. Al Cap 10100 si esibiscono gli Le Endrigomentre allo Ziggy suona il trio Stella Diana. Al Blah Blah sono di scena i Total Recall e gli Anno zero.

Domenica. Sempre al Blah Blah suonano i The Courettes.

Pier Luigi Fuggetta

Le erbe nel piatto con il Museo Regionale di Scienze Naturali

Scienze in città Primavera 2022

Domenica 3 aprile

Erbe nel piatto

  • Prosegue il ciclo di incontri gratuiti, su diversi argomenti a carattere naturalistico, organizzati dalla Sezione Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali, dal 26 marzo al 5 giugno.

Domenica 3 aprile alle ore 9.30 è prevista una passeggiata lungo il fiume, di due ore e mezzo circa, alla scoperta di comuni erbe spontanee commestibili, delle loro qualità e dei diversi possibili impieghi. Consigliato taccuino per gli appunti e per l’allestimento di un erbario di campo, tematico. Saranno distribuite ricette della tradizione per riscoprirne i piatti tipici.

Luogo di ritrovo: Madonna del Pilone, c.so Casale 195, Torino

Prenotazione obbligatoria compilando il modulo al link: https://forms.gle/KMzAx71PFqYNEJEV6

Info: tel. +39 011 4326307 e-mail didattica.mrsn@regione.piemonte.it

Cabaret e musica con apericena a favore della Lega italiana fibrosi cistica

Venerdì 08 aprile 2022 presso l’OPEN FACTORY di Nichelino, in Via del Castello, 15 si terrà lo spettacolo di CABARET e MUSICA con:

Luca ZANETTI (Fisarmonicista)

Marco CARENA (Cantattore)

WUOZ (Cabarettista)

Manuel NEGRO (Cabarettista)

Vanessa GIULIANI (Cabarettista/attrice)

Enrico CEVA (Attore, presentatore)

Michael Rollins (Mago)

Dalle ore 19,30 alle 20,30 APERICENA: offerta minima euro 8,00;  dalle 21,00 spettacolo con ingresso ad offerta minima di euro 12,00.

Il ricavato dell’evento sarà interamente devoluto alla LEGA ITALIANA FIBROSI CISTICA PIEMONTE ODV a sostegno del Progetto SPORT e FIBROSI CISTICA per gli under 12 in cura presso la sezione Infantile Regina Margherita del Centro Regionale di Cura.

E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE ENTRO MERCOLEDI’ 6 APRILE chiamando il

numero 335 5994576 o tramite whatsapp.

La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa. È una patologia multiorgano, che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio e quello digerente.

In Italia i portatori sani sono 1 su 25 e nasce un bambino malato ogni 2500/3000.

La LIFC PIEMONTE ODV  è un organizzazione di volontariato laica, apolitica e senza scopo di lucro con sede in Volvera (TO) e rappresenta tutti i pazienti e i loro familiari della Regione Piemonte.

L’impegno è rivolto principalmente al sostegno delle famiglie, alla collaborazione con la sezione infantile presso il Regina Margherita di Torino e la sezione adulti presso il San Luigi di Orbassano del Centro Regionale di Cura e alla promozione di iniziative di informazione e sensibilizzazione della patologia.

Per approfondimenti visitare il sito: https://piemonte.fibrosicistica.it

“Cinemautismo 2022” Al Greenwich Village

/

Ritorna in presenza la rassegna cinematografica dedicata allo “spettro autistico”

Sabato 2 aprile

Tre film. Tutti proiettati in una sola giornata, ad ingresso libero, al cinema “Greenwich Village”, in via Po 30, a Torino. L’appuntamento è per sabato 2 aprile, data in cui si celebra la “Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo 2022”. E data in cui ritorna “in presenza”, dopo due anni di proiezioni in streaming, “Cinemautismo”, la prima rassegna cinematografica italiana dedicata allo “spettro autistico” alla sua XIV edizione.

Curata da Marco Mastino e Ginevra Tomei e organizzata dall’“Associazione Museo Nazionale del Cinema” ( con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana, Città di Torino, Fondazione “Paideia” e “Comitato Siblings Onlus”), l’iniziativa offre al pubblico non solo la possibilità di condividere le storie raccontate dai film in programma, ma anche momenti di dibattito e confronto, da sempre caratteristiche distintive della rassegna. “La possibilità di ritornare in un cinema dopo questi anni ‘virtuali’ – commentano i curatori – ci emoziona moltissimo. Finalmente potremo tornare ad avere uno spazio di condivisione e dibattito perché ‘Cinemautismo’ è anche questo: un’esperienza individuale, ma anche collettiva, in cui ci si parla e ci si confronta, sempre a partire ovviamente dai film, sull’autismo, ma anche su vari aspetti della vita. Quest’anno con ‘Cinemautismo’ attraverseremo continenti (abbiamo film da Argentina, Stati Uniti e Israele) e varie fasi della vita. Parleremo di infanzia, ma anche del divenire adulti e delle relazioni. Cercheremo di affrontare molteplici temi, come molteplici sono gli aspetti della vita delle persone autistiche e – in effetti – di ognuno di noi”. Tre i film in programma, si diceva. Tre film che hanno ricevuto importanti riconoscimenti in alcuni dei più famosi festival cinematografici internazionali. Il tutto concentrato nella giornata di sabato 2 aprile.

 

Si inizia  con “Una escuela en Cerro Hueso” di Betania Cappato, delicato film argentino che racconta l’esperienza della piccola Ema e della sua famiglia in un nuovo villaggio e in una nuova scuola (ore 15.30 “Greenwich Village”). La regista, sorella di una persona autistica, ha ottenuto con questo suo primo lavoro autobiografico la menzione speciale della giuria al “Festival di Berlino” del 2021 nella Sezione “GenerationKPlus”.

La giornata prosegue con la proiezione di “Dina” di Dan Sickles e Antonio Santini, pluripremiato documentario americano – tra cui il Gran Premio della Giuria della sezioni documentari al “Sundance Film Festival” del 2017 – che racconta la storia d’amore tra Dina, eccentrica donna di periferia, e Scott, usciere dei magazzini “Walmart”, entrambi nello spettro autistico (ore 18.00 Greenwich Village).

La sera si conclude con “Here We Are” di Nir Bergman, pellicola israeliana selezionata in concorso ufficiale al “Festival di Cannes” del 2020, che racconta del rapporto tra un padre e il figlio autistico ormai divenuto adulto (ore 21Greenwich Village). Il film, distribuito da “Tucker Film”, uscirà il 5 maggio nelle sale italiane con il titolo “Noi due”.

g.m.

Per info: Cinema “Greenwich Village”, via Po 30, Torino; tel. 011/281823 o www.cinemautismo.it

Nelle foto:

–       “Una escuela en Cherro Hueso”

–       “Dina”

–       “Here We Are”

 

Maria Adelaide d’Asburgo Lorena: “Un angelo sul trono di Sardegna”

/

 

Venerdì 1° aprile, primo incontro di approfondimento

Scrisse di lei Costanza d’Azeglio, scrittrice, animatrice di salotti frequentati da vari patrioti (fra cui Cavour e Pellico) e sposa di Roberto Taparelli d’Azeglio, fratello di Luigi e del più celebre Massimo: “Principessa che tutti ammiravano per la sua bellezza e che conquistava i cuori per qualche cosa di angelico negli sguardi, nei gesti e nelle parole che ne rivelavano l’animo”. Profondamente colta, caritatevole e devotissima alla Vergine Consolata (all’interno del Santuario un grande monumento in marmo bianco di Carrara opera di Vincenzo Vela, la raffigura inginocchiata al fianco della suocera Maria Teresa mentre il Comune di Torino le dedicò la piccola via a fianco dello stesso Santuario) a Maria Adelaide d’Asburgo Lorena – passata alla storia come la “non regina d’Italia”, in quanto sposa di Vittorio Emanuele II che divenne Re d’Italia solo nel 1861, sei anni dopo la sua prematura scomparsa, a soli 32 anni – la “Palazzina di Caccia” di Stupinigi dedica una mostra di grande interesse in occasione del bicentenario della nascita. L’esposizione (inaugurata lo scorso 25 marzo), organizzata dal “Centro Studi Vittorio Emanuele II”, è allestita nella “Galleria di Ponente” e rientra nel percorso di visita alla Palazzina, dove potrà essere visitata fino a domenica 1° maggio. In mostra troviamo oggetti, fotografie storiche, abiti, a cui si affiancano gli approfondimenti a cura di Maura Aimar con il “Centro Studi Principe Oddone”. In particolare, venerdì 1° maggio si terrà il primo approfondimento (obbligatoria la prenotazione)  dal titolo “Maria Adelaide: famiglia e figli” in cui si racconterà attraverso curiosità e aneddoti, la vita di Maria Adelaide e del suo matrimonio con Vittorio Emanuele II da cui nacquero otto figli: la primogenita Maria Clotilde, serva di Dio (la “santa” di Moncalieri); Umberto I Re d’Italia dal 1878 al 1900 (ucciso a Monza, il 29 luglio); Amedeo I Re di Spagna; Oddone Eugenio, nato con una grave malattia genetica e posto ai margini della vita di corte di casa Savoia; Maria Pia, regina del Portogallo dal 1862 al 1889 e altri morti in tenera età. Figlia secondogenita dell’arciduca Ranieri d’Asburgo (viceré del Lombardo-Veneto) e di Maria Elisabetta di Savoia-Carignano, sorella di re Carlo Alberto, Maria Adelaide nacque a Milano il 3 giugno 1822. Adele, come veniva chiamata in famiglia, ricevette un’ottima educazione, studiò diverse lingue, amava la lettura, ricamare e lavorare a maglia, ma anche – si dice – ballare. Come era consuetudine nella case regnanti, fu destinata, insieme alle sorelle, al matrimonio col cugino principe Vittorio Emanuele che, come allora si vociferava, avrebbe preferito la sorella maggiore Maria Carolina. Nell’agosto del 1840 fu organizzato a Racconigi l’incontro. Il fidanzamento, a causa di una lunga negoziazione, durò due anni. Il matrimonio fu celebrato a Stupinigi il 12 aprile 1842. Alcune curiosità: il suocero Carlo Alberto era anche suo zio, fratello della madre. La suocera, Maria Teresa d’Asburgo-Toscana, era anche sua cugina di primo grado. Maria Adelaide era inoltre pronipote di Maria Antonietta, ultima regina di Francia. Nel 1849, dopo l’abdicazione del suocero, Maria Adelaide divenne regina di Sardegna. Gentile e premurosa, adempì sempre con scrupolo ai doveri di sovrana, anche se il marito, pur stimandola, la tradiva ripetutamente, in particolare con Rosa Vercellana, la “Bela Rosin”, che poi, rimasto vedovo, sposò morganaticamente. Mite e remissiva, Maria Adelaide soffrì in silenzio, sostenuta da una fede profonda e dedicandosi all’educazione dei figli e alle opere di carità. Le continue gravidanze ne minarono in pochi anni il fisico. L’8 gennaio 1855, alla sua ottava tormentata gravidanza, diede alla luce un figlio che ebbe pochi mesi di vita. Qualche mese prima era morto, a tre anni, un altro figlio. Tutto ciò la minò profondamente nel fisico, finché un’ improvvisa e violenta gastroenterite la colpì – era il 16 gennaio – mentre in carrozza rientrava a palazzo dopo aver assistito al funerale della suocera che per lei era stata quasi una madre. Morì, assistita dal marito, il 20 gennaio 1855. Il funerale fu celebrato nella Chiesa di San Lorenzo, e fu poi sepolta nella Basilica di Superga.

  1. m.

“Maria Adelaide d’Asburgo Lorena”

Palazzina di Caccia, piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (Torino); tel. 011/6200634 o www.ordinemauriziano.it

Fino al 1° maggio

Orari: dal mart. alla dom. ore 10/17,30

Nelle foto:

–       “Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide” (Gruppo Storico del Pozzo della Cisterna di Reano)

–       “Maria Adelaide d’Asburgo Lorena”

 

In mostra i migliori vivai d’Italia, a Stupinigi arriva Floreal

ANTEPRIMA FLOREAL: ALLA PALAZZINA DI CACCIA  DUE GIORNI DI FIORI, CULTURA GREEN E TANTA BELLEZZA

 

Sabato 2 e domenica 3 aprile 2022

 

ANTEPRIMA FLOREAL – In mostra i migliori vivai d’Italia è l’anticipazione di primavera, ricca di fiori e colori, della II edizione d’autunno di FLOREAL, storica mostra florovivaistica torinese ormai fra le principali d’Italia, per quantità e qualità di espositori.

Attesi i migliori 35 vivai selezionati dalla “Guida ai Vivai d’Italia”, edita da Add Editore e curata da Giustino Ballato e Rossella Vayr. L’unica roadmap ai vivai della Penisola oggi esistente, in un affascinante viaggio nel verde di 300 vivai d’Italia, per scoprire storie, curiosità e conoscere le diverse tipologie di piante che li contraddistinguono, e acquistabile nei giorni della manifestazione.

Due giorni per celebrare la bellezza dell’arrivo della primavera: orchidee, peonie, rose, bonsai, cactus e anche veri gioielli da collezione con le varietà di viola “Cool Wave” e le “Radiance”, ma anche verbene, petunie e piante aromatiche e medicinali. Un tripudio di fiori, verde e natura, nel segno della sostenibilità e del rapporto sempre più importante fra uomo e piante nei giardini della magnifica residenza Sabauda settecentesca della Palazzina di Caccia di Stupinigi, Patrimonio Unesco situato alle porte di Torino.

 

Novità di quest’anno, all’insegna della qualità della manifestazione che cresce di anno in anno, è la presentazione di FLOR Academy, una scuola per ogni coltivatore di piante, con la possibilità di confrontarsi con i migliori esperti d’Italia che, oltre ad esporre le proprie piante, organizzeranno workshop, approfondimenti, laboratori e lezioni, per tutti i visitatori della mostra-mercato.

Un momento dedicato volto a informare, divulgare e promuovere la cultura e la conoscenza delle piante in ambito green, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’ambiente.

 

Un intero week end all’insegna della valorizzazione dell’eccellenza, quindi, in presenza della top list degli esperti vivaisti per inondare di profumo e colori gli scenografici giardini della Palazzina di Caccia di Stupinigi, fra tante nuove attività e laboratori che ruotano intorno all’evento, fra cui sabato dalle 15 alle 17 un evento dedicato ai più piccoli e le loro famiglie, con il laboratorio a cura di Agroinnova, per imparare a conoscere e riconoscere i semi che danno vita alla pianta.

Alle ore 18, per i più grandi è invece in programma una ‘Flower Hour’ all’orario dell’aperitivo, in compagnia di Gramaglia. Dall’arquebuse al vermouth, fra erbe e liquoristica, una panoramica dell’apporto aromatico delle piante impegnate nella produzione di liquori, amari, vermouth e anche alcuni distillati.

Fra i tanti appuntamenti, nella giornata di domenica, da non perdere il laboratorio ADIPA per adulti e piccini a cura dell’illustratrice Rossana Bossù e tratto dal libro “Come un albero”, con un parallelismo fra albero e ritratto e analogie legate alle illustrazioni.

Per due giorni sarà inoltre possibile ricevere in ogni momento suggerimenti per le proprie piante, con i preziosi consigli di Giampiero del vivaio Isola Larga.

 

Un’occasione unica per trascorrere un week-end all’aria aperta con tutta la famiglia ed immergersi nella bellezza della natura, con la possibilità di visitare anche la splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi, che in questi giorni ospita in contemporanea due grandi mostre internazionali, prodotte da NEXT EXHIBITION. Nelle antiche cucine il legame indissolubile uomo-animale con “STEVE McCURRY – Animals”; in Citroniera di Ponente “FRIDA KAHLO – Through the Lens of Nickolas Muray”. Frida, icona dei tempi, che fece dei fiori e dei colori sua immensa passione, come si potrà vedere nelle sue fotografie più iconiche. Per il grande afflusso di pubblico in mostra nel fine settimana, si consiglia, per evitare code, la prenotazione biglietti sui siti ufficiali www.mostramccurry.com e www.fridatorino.it

 

L’accesso ad ANTEPRIMA FLOREAL è consentito con green pass, secondo le normative che saranno vigenti al momento della manifestazione. Il programma completo è on line sul sito www.orticolapiemonte.it e su Facebook.

www.orticolapiemonte.it

 

PROGRAMMA COMPLETO DI ANTEPRIMA FLOREAL ON LINE SUL SITO ORTICOLA PIEMONTE E SU FACEBOOK

 

Informazioni utili

 

SITO ORTICOLA PIEMONTE: www.orticolapiemonte.it

FACEBOOK: www.facebook.com/FLOR.di.ORTICOLA.PIEMONTE

 

ANTEPRIMA FLOREAL si svolgerà dal 2 al 3 aprile dalle h. 10 alle 19, presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi.

 

L’accesso è consentito con green pass, secondo le normative che saranno vigenti al momento della manifestazione. L’ingresso è di 5 euro (6 euro in prevendita, maggiori informazioni al sito www.orticolapiemonte.it). L’incasso sarà devoluto come contributo al progetto di riforestazione urbana FORESTOPIA.

 

ANTEPRIMA FLOREAL è organizzata dall’Associazione Società Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) in collaborazione con Fondazione Ordine Mauriziano, Associazione Stupinigi è. Ha ottenuto il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Nichelino, Distretto Reale di Stupinigi.

www.orticolapiemonte.it

Emergenza climatica, alla Cavallerizza la proiezione del documentario Legacy 

/

Il Glasgow Climate Pact e gli aggiornamenti scientifici dal VI Assessment Report dell’IPCC

 

Università di Torino, Aula Magna della Cavallerizza Reale Venerdì 1° aprile 2022, ore 16:00-19:45

INCONTRO E PROIEZIONE DEL FILM LEGACY
ALL’INTERNO DELLA ‘NOTTE DELLA GEOGRAFIA’

 

Il Dipartimento di Economia e Statistica dell’Università di Torino – Corso di Laurea Magistrale in Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio e il Green Office di Ateneo UniToGO, in collaborazione con il Festival CinemAmbiente, organizzano, venerdì 1° aprile, dalle 16 alle 19.45, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale, un incontro di discussione interdisciplinare sull’emergenza climatica, che si concluderà con la proiezione del documentario Legacy di Yann Arthus-Bertrand, proiettato a Glasgow in apertura della 26° Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. …

Un concerto in Duomo per le vittime del ponte Morandi

/

Concerto dedicato alle vittime del Ponte Morandi, in anteprima assoluta nel Duomo di Torino, sabato 2 aprile, presentato dall’Accademia Corale Stefano Tempia e dall’Accademia della Cattedrale di San Giovanni, con il patrocinio del Rotary Club Torino Duomo

 

Il Ponte Morandi e la sua caduta. Una tragedia da non dimenticare, le cui vittime riceveranno un omaggio da parte della musica.

L’Accademia Corale Stefano Tempia e l’Accademia della Cattedrale di San Giovanni, il Comitato  Ricordo Vittime Ponte Morandi e il Rotary Club Torino Duomo presentano, infatti, in anteprima nazionale, il 2 aprile prossimo alle 21 il concerto del ricordo e della speranza dedicato alle vittime del Ponte Morandi.

Il concerto, in programma in anteprima nazionale nella Cattedrale di San Giovanni Battista in piazza San Giovanni, con il sostegno del Rotary Club Torino Duomo, presenta un programma che abbina tre brani commissionati per l’occasione alla “Pastorale d’ete’” per Orchestra di Honegger e al tenero brano del “Siegfried-Idyll”di Richard Wagner.

I brani commissionati per l’occasione sono il “14 agosto” per mezzosoprano, coro e orchestra di Giuliana Spalletti (è stata il 14 agosto 2018 la tragica data in cui si verificò  il crollo del ponte Morandi di Genova), “Disoriente”, per mezzosoprano e orchestra,di Marco Sinopoli e “Vele di luce”, per mezzosoprano e orchestra,di Giancarlo Zedde.

L’evento, realizzato con il patrocinio del Comune di Genova  e dell’Arcidiocesi  di Genova, oltre  a celebrare la memoria di questa spaventosa tragedia, consentirà al pubblico di  ascoltare in prima esecuzione assoluta tre opere di autori contemporanei, che risultano di ampio respiro, nell’esecuzione della mezzosoprano torinese Laura Capretti e dell’Orchestra e Coro dell’Accademia Stefano Tempia, diretta dal maestro Luigi Cociglio. Dopo la dura fase della pandemia, finalmente Coro e Orchestra tornano a realizzare una grande produzione sotto la direzione del maestro Antonmario Semolini, nuovo direttore musicale. I brani di Spalletti, Zedde e Sinopoli, composti su testi poetici di Bottino, sono in prima esecuzione assoluta.

“14 agosto” risulta la presa d’atto e di coscienza della tragedia avvenuta con il crollo del Ponte Morandi, oltre che una progressiva consapevolezza del fatto che  tale cafastrofe, inizialmente assolutamente incredibile, abbia generato una sorta di dolore cosmico, senza, comunque, mai perdere il contatto con la realtà della cronaca e della storia umana.

Il brano “Vele di luce”  rappresenta un vero e proprio inno alla città di Genova, alla sua anima che è  stata ben descritta dal poeta Anton Cechov con le seguenti parole “Per le strade di Genova  cammina una folla meravigliosa. Quando si esce, di sera, tutta la strada è  colma di gente. Poi te ne vai a zonzo, senza una meta, tra quella folla; vivi della sua vita, ti confondi a lei nell’anima; e cominci a credere che possa esistere una sola anima universale”.

“Disoriente” rappresenta una riflessione sui segni dei tempi che stiamo vivendo, sullo spaesamento,  il disorientamento, lo smarrimento dei punti cardinali tradizionali e sulla necessità  del recupero del senso dell’umanità come bussola per ristabilire una piena alleanza con la natura e una direzione per l’esistenza.

La “Pastorale d’ete’” venne composta da Arthur Honegger nel 1920, appena tre anni prima del “Pacific 231”, la musica delle macchine. Ispirata alla poesia di Arthur Rimbaud, mantenne una provocazione a livello di soluzioni strutturali, in cui la partitura risulta per archi, fiati singoli e corno. È  stata ispirata al compositore anche da un soggiorno sulle Alpi Svizzere sopra Berna e rappresenta il suo primo lavoro  di rilevante importanza prima dell’”Horace vittorieux”, che scrisse nell’inverno del 1920/21.

L’Idillio di Sigfrido è  una composizione per orchestra da camera che Richard Wagner scrisse nel 1870, nata quale regalo di compleanno per sua moglie Cosima, figlia del compositore Liszt, sposata il 25 agosto. La sua prima esecuzione si tenne, infatti  in forma privata nella mattina di Natale di quello stesso anno presso la villa dei Wagner. I due temi principali sono il tema iniziale della Pace, anche chiamato tema dell’”amata immortale”, che evoca, molto probabilmente, la serenità della vita domestica e familiare del compositore in quel periodo, e il tema rappresentante il personaggio di Siegfried. L’orchestrazione originale prevedeva flauto, oboe, due clarinetti, fagotto, due corni, tromba e archi.

Il concerto vuole esprimere una nuova idea di Umanesimo, capace di porre, più che l’uomo, il rapporto uomo-natura al centro di una nuova cosmologia. Questo progetto memoriale dedicato alle vittime del Ponte Morandi segue una costellazione di fatti e stati d’animo, a partire dal crollo, attraverso la lacerazione, la tragedia, quindi il soccorso, la solidarietà,  la rinascita spirituale e il desiderio di riconciliazione e di redenzione, di rinnovamento dell’alleanza tra l’uomo e la natura.

Un sottile fil rouge accomuna i cinque brani proposti nel concerto; si tratta, infatti, di cinque “isole” di un arcipelago il cui centro è costituito dall’impulso, dallo slancio vitale, nonostante tutto, e soprattutto dalla speranza, nonostante l’irrompere del male nella quotidianità.

Si tratta di un’alternanza di forme creative e stilistiche che rappresenta uno degli assi portanti dello spirito e della progettazione dell’Accademia della Cattedrale di San Giovanni, che costituisce il centro di irradiazione culturale e artistica del Duomo di Torino.

Il concerto verrà  poi eseguito il 3 aprile, sempre alle 21, in prima esecuzione nazionale assoluta, a Genova, presso la Basilica della Santissima Annunziata del Vastato, in piazza Nunziata 4, con ingresso libero.

Per informazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 scrivere a

segreteria@stefanotempia.it oppure telefonare  al numero 3899117174.

 

Mara Martellotta

Svelato il mistero della scritta comparsa in Piazza San Carlo

/

Si tratta di un “flash mob”, un’azione corale organizzata dagli Eugenio in Via Di Gioia, band torinese che fece parlare di sè con un brano dedicato a Chiara Ferragni e all’Eurovision. 

Questa la dichiarazione della band:

“Qualcuno ha urlato allo scandalo contro la città.

Qualcuno non vedeva l’ora di puntare il dito contro i soliti vandali.

Qualcuno ha ipotizzato che fosse un’operazione di marketing di un grosso marchio.

Non è niente di tutto questo.

È la dichiarazione d’amore di oltre 150 persone che questa notte hanno condiviso 6 ore di partecipazione collettiva, di presidio artistico, di vita vera in una delle piazze più belle di Torino per fare esplodere il proprio sentimento d’amore. Con gessetti da scuola elementare. Scotch di carta e un metro da sartoria.

Ti amo ancora. Una dichiarazione d’amore sincera. Una presa di coscienza proattiva verso una Terra che va curata. Verso un mondo economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato.

La pioggia, domani, laverà la scritta in pochi minuti.

L’aria irrespirabile della nostra città, il consumo disastroso del nostro pianeta, l’inconsistente progetto di futuro per le nuove generazioni resteranno lì, sotto gli occhi di tutti, come da sempre, invisibili. Tutto questo non è più possibile.

Siamo stati noi a gridare: ti amo ancora.”

Nessun atto vandalico, ma un’azione ben studiata e dal tempismo perfetto.

Con il Brano per l’Eurovision (che trovate qui) gli Eugenio in Via di Gioia ci avevano fatto ridere, cantare e ballare. Ora ci danno un buon motivo per riflettere.

 

Lori Barozzino

Foto dalla pagina Facebook degli  Eugenio in Via di Gioia / Nicolò Roberto Roccatello