- E’ aperta a Palazzo Lascaris la mostra d’arte intitolata “Sono Altro, Sono Altrove” a cura di Tea Taramino, Marzia Capannolo e Roberto Mastroianni.
- Un’esposizione di Outsider Art, Art Brut e Arte Irregolare, cioè quella forma d’arte che non segue regole, accademie, percorsi regolari di formazione, in quanto espressione di personalità originali e indipendenti e che talvolta nasce come elaborazione di un trauma, da una condizione di fragilità o da uno stato mentale.
Di Carlo Cattaneo, un singolare contadino-pittore, ironico e sarcastico personaggio che fu muralista dello sconforto e della polemica, sono presentati una grande opera pittorica e un video di Pietro Perotti della sua casa a Cavaglio d’Agogna (Novara), aperta da lui stesso per un solo giorno nel 2005, pochi anni prima della sua morte nel 2010: una cascina in cui tutte le pareti interne sono coperte da opere di grandi dimensioni dipinte dall’autore: una particolare realizzazione artistica che avrebbe bisogno di essere valorizzata.
Seguono i dipinti di Cosimo Cavallo (alias Fabio Elettroni) “filosofo” residente in un personale iperuranio con apparizioni di umanoidi alieni; le fotografie degli abiti di seconda mano di Sabine Delafon, le sculture fantascientifiche di Massimo Mancini, i paesaggi di chiesette ripetute dipinti di Francesco Rusinà, le figure fantastiche dell’ingegnera iraniana Samaneh Atef.
Tutte queste opere così insolite invitano a rivolgere lo sguardo a ciò che ci sembra “altro” e a cercare patrimoni artistici nascosti in un “altrove” spesso non lontano geograficamente, ma distante dalle consuete rotte culturali.La mostra “Sono Altro Sono Altrove” rimarrà aperta – con ingresso gratuito – fino al 2 settembre 2022 nella sede del Consiglio regionale del Piemonte, a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 (escluso sabato e festivi).



“Oriente”: una parola così piccola che cela un significato così grande. Geograficamente il termine indica il “mondo” che si estende ad est, il Vicino, Medio ed Estremo Oriente, rispetto all’Europa, con le sue numerose culture e religioni assai lontane da noi, forse più da un punto di vista concettuale che del territorio. Oggigiorno, nel mondo della globalizzazione e del livellamento culturale, nulla pare irraggiungibile, aerei, treni ad alta velocità e colossali transatlantici inaffondabili ci portano ovunque e noi godiamo mentre, abbronzati, ci scattiamo “selfie” con sfondi esotici e che fanno tanto moda “blogger”: è evidente che non si esce dal tranello della società dei consumi. Per me l’ “Oriente” è qualcosa che conosco appena, un’infinità di mistici saperi che ancora non ho avuto modo di approfondire e studiare.
Mi sento come in un viaggio fantastico, le opere che vedo le percepisco come esseri alieni che mi dispiace non identificare e forse proprio per questo li scruto con l’attenzione di un pioniere.

Un evento che sarà aperto al pubblico per nove mesi sino a 
