Regio Opera Festival, il cortile di Palazzo Arsenale diventa palcoscenico

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Con il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero della Cultura e della Città di Torino

REGIO OPERA FESTIVAL
Seconda edizione
Torino, Cortile di Palazzo Arsenale
Sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito Via dell’Arsenale 22
7 giugno – 17 settembre 2022

Da martedì 7 giugno a sabato 17 settembre, nello splendido Cortile di Palazzo Arsenale, si terrà la seconda edizione del Regio Opera Festival. Il Festival è realizzato con il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero della Cultura e della Città di Torino. Media Partner è Publitalia ’80.
Dopo il successo dell’estate scorsa, torniamo nuovamente ad abitare e animare con opere, concerti, balletti e appuntamenti per bambini e famiglie la suggestiva sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito in via dell’Arsenale 22, luogo di grande fascino che si è rivelato ideale come sede estiva sia per il nostro pubblico sia per gli artisti che abbiamo ospitato, e che ci ha permesso di far scoprire ai torinesi e ai numerosi turisti una meraviglia settecentesca nel centro della città.

Il Regio Opera Festival inaugura martedì 7 giugno alle ore 21 con Cavalleria rusticana, il capolavoro di Pietro Mascagni.
Il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo ricorda: «L’anno scorso il Regio ha scelto con coraggio di uscire dalla sua sede storica per andare incontro alla città e al suo pubblico, con una grande platea all’aperto. Questo coraggio è stato premiato da oltre 20.000 presenze – di cui un terzo under 30. Sono dati importanti, che ci raccontano la voglia di voltare pagina, di riappropriarsi dei luoghi e di tornare a vivere la musica insieme e in sicurezza. Ne abbiamo avuto prova in questi giorni incredibili di Eurovision, e mi piace che il Regio abbia dedicato una attenzione particolare ai giovani con condizioni di ingresso molto favorevoli e con una programmazione che affianca ai capolavori immortali dell’opera e del balletto un titolo originale e divertente, oltre a concerti adatti alle serate estive sotto le stelle».
Un ringraziamento particolare va al Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, che mette a disposizione la sede, e al suo Comandante, Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi che dichiara: «L’ambizione dell’Esercito, e in generale delle Forze Armate, è quella di continuare a mantenersi una risorsa per il Paese. Con un ruolo flessibile e vicino alla Società, nei confronti della quale saper interpretare – anche con creatività – i diversi modi in cui poter contribuire alla difesa di quella straordinaria cultura che rappresenta uno dei tratti distintivi degli italiani, una ricchezza inestimabile su cui continuare a investire per il futuro. Naturale, dunque, che la Difesa si schieri, per il tramite della Scuola di Applicazione, a sostegno delle attività artistiche del Teatro Regio di Torino, con l’orgoglio di contribuire a diffondere sentimenti di serena normalità, di elevazione sociale ed intellettuale, di comune linguaggio tra i popoli. Sentimenti che sono parte integrante dei valori e degli ideali che in questo Palazzo, dal 1739, ispirano la formazione dei nostri Ufficiali, il futuro del nostro Esercito: l’Esercito degli Italiani».
Il Sovrintendente del Teatro Regio Mathieu Jouvin afferma: «Sono molto felice di intraprendere il mio percorso alla guida del Teatro in occasione del Regio Opera Festival; avrò così una preziosa opportunità per conoscere il pubblico del Regio in questa bellissima sede; avrò inoltre la chance di esplorare la città e di viverla in modo nuovo e aperto. Lo spettacolo dal vivo è condivisione, partecipazione, sicurezza, fiducia, basi fondanti del sentirsi parte di una comunità, e questa è anche la mia visione di un Teatro che si apre al territorio e che si mette al servizio della collettività. Voglio ringraziare le Istituzioni che continuano a credere nel Teatro Regio e lo accompagnano, i Soci Fondatori, gli sponsor, senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare il Festival, il Ministero della Difesa, il Ministero della Cultura, la Città di Torino che riconoscono il valore sociale e culturale di questa iniziativa, il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, l’Agenzia del Demanio Direzione Generale Piemonte e Valle d’Aosta e lo Stato Maggiore della Difesa».
«Forte della positiva esperienza dell’anno scorso, ho messo a punto un programma piacevole e popolare, con l’intento di riconquistare o di far nascere la passione per l’opera, capace di mettere in risalto le qualità delle compagini artistiche del Regio, cui si affiancano interpreti giovani e di talento che riusciranno ad aggiungere freschezza e brio a opere immortali; un cartellone pensato per la gioia di stare all’aperto e ascoltare grande musica dal vivo. Le quattro opere in programma sono allestimenti “Made in Regio” che, ancora una volta, mettono in risalto le grandi professionalità che abbiamo nel nostro Teatro», così Sebastian F. Schwarz, Direttore artistico del Teatro Regio, che aggiunge: «la seconda metà dell’800 è la grande protagonista dell’estate 2022 con tre opere note al grande pubblico e un nuovo allestimento che farà scoprire una “chicca” di Nicola De Giosa. Accanto alle opere, tre grandi concerti, una lezione aperta di avvicinamento al canto corale e, a settembre, due straordinari appuntamenti con la danza».
Dopo il successo della prima edizione, anche quest’anno sono in vendita le card a prezzi particolarmente favorevoli, card che possono anche essere utilizzate da più persone per lo stesso spettacolo. Un modo per condividere con gli amici o con la famiglia il piacere di uno spettacolo all’aperto. Per gli under 30, inoltre, prezzi mai così convenienti.
Per coinvolgere i Millennials e la Generazione Z, il Teatro Regio, in collaborazione con IED – Istituto Europeo di Design, ha deciso di realizzare una innovativa campagna digitale, oltre che sui canali Facebook, Instagram e You Tube, il Teatro è quindi su una celebre App di dating.
Il Regio è il primo teatro d’opera al mondo su Tinder, dove compaiono profili con cui interagire. Durante il Festival, racconteremo con un appeal ironico, provocatorio e coinvolgente, attraverso video “Reel”, brevissimi racconti animati delle opere, meme e storie interattive il mondo del teatro e dell’opera. «Attraverso gli sguardi e le sensibilità dei nostri studenti ed ex studenti, il progetto ha saputo esplorare nuovi modi comunicativi e linguaggi del contemporaneo, in questa iniziativa cha ha messo insieme formazione, tradizione e creatività» dichiara Paola Zini, Direttore IED Torino. «La sede di Torino dell’Istituto Europeo di Design ringrazia il Teatro Regio per questa interessante e profonda collaborazione, che ha nuovamente avvicinato l’Istituto ad un’Istituzione importante del nostro territorio».
Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni inaugura il Regio Opera Festival martedì 7 giugno, recite anche il 9 e l’11 sempre alle ore 21. Il testo di Giovanni Verga, dramma della gelosia che racconta anche di una cultura e di un territorio, fu messa in musica nel 1890, segnando la storia dell’opera e l’apertura di una nuova pagina del teatro musicale, quella verso un’espressione sonora della narrazione e delle passioni, che solo forzatamente possiamo limitare alla definizione di Verismo. La messa in scena è di Anna Maria Bruzzese; le scene e i costumi sono di Paolo Ventura, il poliedrico artista milanese che ha rivoluzionato la fotografia contemporanea. Il maestro Francesco Ivan Ciampa dirige Orchestra e Coro del Regio, quest’ultimo istruito da Andrea Secchi. Nel cast: Santuzza è Anastasia Boldyreva, tra i maggiori mezzosoprani della sua generazione; si è affermata sulla scena operistica internazionale collaborando con direttori d’orchestra del calibro di Zubin Mehta, Gianandrea Noseda, Michele Mariotti, Daniel Oren, Pinchas Steinberg, Gianluigi Gelmetti, Bernard de Billy e Donato Renzetti. Ha iniziato gli studi di canto con Igor Chernov, poi proseguiti al Conservatorio Čaikovskij di Mosca. Si è specializzata sotto la guida di Bernadette Manca di Nissa. Compare Turiddu è Stefano La Colla: tenore nato a Torino da famiglia siciliana, si è diplomato al Conservatorio “Pietro Mascagni” di Livorno; in seguito ha studiato e si è perfezionato con Magda Olivero, Katia Ricciarelli, Luciana Serra e Carlo Meliciani. Ha vinto il primo premio al concorso Voci Pucciniane di Torre del Lago. Durante la sua carriera è stato acclamato nei più importanti teatri italiani e internazionali. Nel ruolo di Alfio è Misha Kiria, il baritono georgiano che torna al Regio Opera Festival dopo la bella prova della scorsa estate nei Pagliacci. Completano il cast: Agostina Smimmero (Lucia) e Valeria Girardello (Lola). L’allestimento è del Teatro Regio, le luci di Lorenzo Maletto.
Nell’ambito della 28a edizione della Festa della Musica, lunedì 20 giugno alle ore 18 l’appuntamento è dedicato ai bambini e ragazzi e alle loro famiglie con l’Open Day Voci bianche a ingresso gratuito, che vedrà sul palcoscenico il Coro di voci bianche del Teatro Regio e gli allievi dei corsi di Laboratorio e Disciplina corale della Scuola di Canto per voci bianche i quali, istruiti dal maestro Claudio Fenoglio, saranno impegnati in una lezione aperta per far conoscere le proprie attività; in programma, brani di Benjamin Britten e Bob Chilcott. In questi due anni di pandemia, il Coro di voci bianche del Regio non ha mai interrotto la propria attività; con impegno e dedizione, il Regio e il Maestro Fenoglio hanno portato avanti, anche a distanza, il lavoro di formazione, il percorso di studio, ma soprattutto l’idea che il canto corale sia un gioco di squadra, un modo di crescere e di affrontare insieme sfide e paure. Martedì 21, giovedì 23 e domenica 26 giugno ore 21 andrà in scena un altro capolavoro: Carmen di Georges Bizet. Sul podio il direttore Sesto Quatrini alla guida di Orchestra e Coro del Regio, istruito dal Maestro Andrea Secchi, e i protagonisti Ketevan Kemoklidze nel ruolo del titolo, Jean-François Borras (Don José), Giuliana Gianfaldoni (Micaëla), Zoltán Nagy (Escamillo). L’allestimento del Regio ha la regia di Paolo Vettori, le scene di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Lorenzo Maletto. Questa versione di Carmen prevede la figura del narratore, l’attore Yuri D’Agostino. L’adattamento e i testi narrati sono a cura di Sebastian F. Schwarz, che descrive così l’idea: «Dopo il grande successo della Butterfly, andata in scena lo scorso anno, ho deciso di riproporre l’esperienza del racconto di uno dei più grandi capolavori della storia dell’opera e per questo ho rinnovato l’invito all’attore-narratore Yuri D’Agostino, che vestirà i panni del compositore Bizet. Spesso mi hanno detto che l’opera è difficile, persino noiosa. Mi è capitato più volte di sentirmi chiedere quale sia l’utilità, l’attualità di questa forma d’arte. So che spesso è una domanda provocatoria, ma sono convinto che se si è disposti ad accettare la “sfida”, non è difficile dimostrare quanto l’opera lirica, e le vicende in essa narrate, possano essere vicine alla vita di tutti noi. Occorre fornire elementi che siano comprensibili al più vasto e variegato pubblico, occorre sapersi rivolgere a tutti, sia agli appassionati sia a chi decide di approcciarsi all’opera per la prima volta. Abbiamo sperimentato la scorsa estate quanto sia utile fornire brevi raccordi narrati per rendere più accessibile e vicino all’esperienza quotidiana degli spettatori un titolo che sembra lontano e avulso dalla realtà. E, si sa, la conoscenza è il primo passo verso la valorizzazione e l’apprezzamento di un’opera d’arte».

Martedì 5, giovedì 7 e domenica 10 luglio ore 21 presenteremo un altro capolavoro del melodramma italiano, Tosca di Giacomo Puccini. Il maestro Stefano Ranzani dirigerà Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Regio, istruiti rispettivamente da Andrea Secchi e Claudio Fenoglio. Il cast vedrà nel ruolo della protagonista la grandissima Maria Agresta; accanto a lei Giorgio Berrugi nel ruolo di Cavaradossi ed Elchin Azizov in quello di Scarpia. Completano il cast: Donato Di Gioia (il sagrestano), Enzo Peroni (Spoletta) ed Enrico Di Geronimo (Cesare Angelotti). La regia del nuovo allestimento del Regio è firmata da Vittorio Borrelli, le scene sono di Claudia Boasso, i costumi a cura di Laura Viglione e le luci di Christian Zucaro.
A metà luglio, venerdì 15 alle ore 21, torna a dirigere l’Orchestra del Regio il maestro Juraj Valčuha, uno dei più importanti direttori d’orchestra del panorama internazionale e Premio Abbiati 2018. Ritmi struggenti, intensi e romantici per un programma che spazia dalla musica da film, con Nino Rota e Leonard Bernstein, ai grandi compositori che hanno scritto per il balletto come Sergej Prokof’ev e Maurice Ravel.
In mezzo ai titoli del grande repertorio, a luglio, il 26, 28 e 30 ore 21, tornano l’opera buffa e il regista Mariano Bauduin (che la scorsa estate ci ha fatto scoprire e sorridere con La serva padrona e Pimpinone), che firma la regia di uno degli ultimi grandi successi della storia del genere buffo: Don Checco di Nicola De Giosa. Una macchina teatrale perfetta, che attinge ai meccanismi dell’alta scuola napoletana e a una comicità di respiro europeo. Scopriremo come “una certa sfacciataggine sia necessaria per cavarsela nella vita”. Il maestro Francesco Ommassini dirige l’Orchestra, il Coro del Regio e i protagonisti Domenico Colaianni (Don Checco), Carmine Monaco (Bartolaccio), Michela Antenucci (Fiorina), David Ferri Durà (Carletto), Vladimir Sazdovski (Roberto) e Francesco Auriemma (Succhiello Scorticone). Il nuovo allestimento del Regio – in coproduzione con la Provincia di Lecce – ha le scene di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Lorenzo Maletto.
Venerdì 29 luglio ore 21 il Coro del Teatro Regio, diretto dal maestro Andrea Secchi, ci farà assaporare la magia del canto corale grazie a un programma che spazia dalla poesia tedesca ai canti ispirati ai Veda indiani, dalle atmosfere fatate alle sonorità dell’Est, con composizioni di raro ascolto di Johannes Brahms, Gustav Holst, Léo Delibes e Sergej Rachmaninov. AL pianoforte il maestro Paolo Grosa.
Venerdì 5 agosto ore 21 Fabio Biondi, direttore e violino solista, sarà sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio per un programma che comprende musiche di Giovanni Battista Viotti e Wolfgang Amadeus Mozart. Da una pagina virtuosistica che metterà in luce le doti di violinista del maestro Biondi, il Concerto n. 23 per violino e orchestra del compositore piemontese, al dramma mozartiano Thamos re d’Egitto. Un’occasione per ascoltare musica fuori dal consueto. Il maestro del coro è Andrea Secchi.
Dopo una breve pausa in agosto, si tornerà a settembre al Cortile di Palazzo Arsenale con una programmazione interamente dedicata alla danza, new entry per il palcoscenico del Regio Opera Festival.

Giovedì 8 e sabato 10 settembre ore 20 avremo l’onore di ospitare Svetlana Zakharova, étoile del Bol’šoj e del Teatro alla Scala, amatissima dal pubblico, celebrata dalla critica e richiesta dai maggiori teatri al mondo, che si esibirà insieme al marito Vadim Repin, acclamato violinista e direttore d’orchestra, che dirigerà la nostra Orchestra. Nello spettacolo Pas de deux for Toes and Fingers, Repin interpreterà assoli di incredibile virtuosismo, alcuni dei quali vedranno la danza della Zakharova fondersi elegantemente con la musica. Accanto alla “prima ballerina assoluta”, alcuni noti protagonisti del balletto internazionale: da Mikhail Lobukhin a Denis Savi, da Vjačeslav Lopatin a Jacopo Tissi, impegnati in coreografie di Marius Petipa e Asami Maki, Mauro Bigonzetti, Motoko Hirayama, Mikhail Fokine e Johan Kobborg su musiche di Paganini, Glazunov, Saint-Saëns, Händel, Frolov, Monteverdi, Massenet, Williams. Un mirabile spettacolo di danza e un meraviglioso concerto: un’occasione unica per godere della grande musica e delle stelle internazionali del balletto.
Il secondo appuntamento di settembre, che chiuderà il Festival mercoledì 14, giovedì 15 e sabato 17 alle ore 20, è con il Béjart Ballet Lausanne. In apertura di serata, la prima nazionale di Alors on danse…! su musiche di György Ligeti, John Zorn, Citypercussion e Bob Dylan e coreografia di Gil Roman, Direttore artistico della compagnia, che così descrive la sua ultima creazione: «In questo periodo travagliato abbiamo desiderato la leggerezza. Ho quindi composto una serie di coreografie, articolate attorno alla tecnica classica, che non hanno altro soggetto che il piacere della danza. A seguire, due celeberrimi balletti con la coreografia di Maurice Béjart: L’uccello di fuoco, sulla suite orchestrale di Igor Stravinskij e Boléro su musica di Maurice Ravel. Nella prima coreografia Maurice Béjart nutre, alimenta e rivoluziona questo grande classico del ‘900, come egli stesso affermò, «ritrovando i due elementi choc che furono alla base della creazione: Stravinskij musicista russo, Stravinskij musicista rivoluzionario. L’Uccello di fuoco, fiammante Fenice che risorge, come il Poeta/Rivoluzionario e le idee che non muoiono mai». Su Boléro tutto sembra essere già stato detto, di come Ravel lo compose nel 1928 su commissione di Ida Rubinstein, del debutto béjartiano nel 1961 a Bruxelles, delle star che hanno fortemente voluto interpretarlo e che l’hanno reso famoso arricchendolo con il proprio tocco personale: «In un lavoro coreografico il ballerino conta molto di più della coreografia. È il corpo del ballerino a essere il vero autore dell’opera. Ho detto spesso che la coreografia si fa in due, come l’amore» (Maurice Béjart, La Stampa, 1985). Forse quel che vale la pena aggiungere è l’emozione che si legge nei commenti: se si cerca questo titolo su YouTube, in tutte le lingue del mondo è espressa l’emozione per uno spettacolo unico, appassionante, commovente, da brivido… uno spettacolo che deve essere visto.
L’Impegno del Regio prosegue, si rafforza e si struttura. Il progetto prevede di sostenere attività specifiche promosse da enti senza scopo di lucro che operano sul territorio della Regione Piemonte e della Valle d’Aosta. In particolare, il contributo va a progetti di promozione e integrazione sociale, di supporto alle fasce più deboli, di inclusione e autonomia delle persone disabili, di impegno nell’emergenza sanitaria e di tutela ambientale. Parte dell’incasso di tre prove generali del Regio Opera Festival andranno a sostenere tre Associazioni e altrettante specifici progetti. Il 5 giugno, la prova generale di Cavalleria rusticana sarà dedicata al Fondo Alberto e Angelica Musy istituito presso l’Ufficio Pio Compagnia San Paolo di Torino, per progetti di formazione e di reinserimento sociale dei detenuti attraverso la formazione universitaria e il lavoro; il 19 giugno Carmen sarà dedicata ad AU.DI.DO. – OdV di Alpignano per il progetto “Svoltiamo Pagina”, che prevede il recupero e il riutilizzo di libri destinati al macero e il sostegno all’Associazione Autogestione Diversamente Dotati, per stimolare le abilità in un contesto nuovo, attivo e in completa sicurezza. Infine il 3 luglio Tosca sarà dedicata al Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione onlus, comitato provinciale di Torino, per attività di supporto didattico e di rafforzamento degli apprendimenti dedicati ai bambini della scuola primaria che appartengono a nuclei familiari in condizione di fragilità, residenti in quartieri periferici di Torino.
Gli abiti dell’Orchestra, del Coro e dei tecnici del Teatro Regio sono stati realizzati da Modit Group.

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI
Prezzi dei biglietti
Opere | Cavalleria rusticana, Tosca, Don Checco e Carmen: € 30 – 40 – 50
Balletti | Svetlana Zakharova & Vadim Repin e Béjart Ballet Lausanne: € 20 – 30 – 40 Concerti | 15 luglio, 29 luglio e 5 agosto: € 10 – 15
Per gli abbonati alla Stagione 2022 e per i gruppi di almeno 20 persone: sconto del 10%
Prezzi delle card
6 spettacoli: € 120 (per gli abbonati alla Stagione 2022: € 100)

4 spettacoli: € 80
Le card possono anche essere utilizzate da più persone per lo stesso spettacolo
Under 30
Per gli under 30, prezzi mai così convenienti:
biglietti per le opere e i balletti a € 15 (posto unico); per i concerti: € 8; Card a 4 spettacoli: € 40
Biglietteria
Piazza Castello 215 – Tel. 011.8815.241 e 011.8815.242 – biglietteria@teatroregio.torino.it Orario di apertura: da lunedì a sabato 13-18.30; domenica 10-14
Un’ora prima degli spettacoli è aperta la Biglietteria presso il Cortile di Palazzo Arsenale

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