Cosa succede in città- Pagina 226

Tutti gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

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SABATO 22 GENNAIO

 

Sabato 22 gennaio ore 15

L’ATTIMO INCONTRA L’ETERNO IN DICIASSETTE SILLABE: MINICORSO-LABORATORIO DI HAIKU IN QUATTRO INCONTRI CON COMPOSIZIONE SU SHIKISHI

MAO – workshop per adulti sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

A cura della dottoressa Roberta Vergagni, iamatologa

I primi tre appuntamenti si articoleranno in tre momenti: teoria della composizione di haiku, visita guidata alla mostra con letture di haiku selezionati, creazione guidata di haiku come scrittura creativa. Nell’ultimo incontro ogni partecipante selezionerà un kanji (carattere giapponese) che scriverà con fude pen (pennarello-pennello) su cartoncino shikishi; la composizione sarà completata da uno tra gli haiku realizzati negli incontri precedenti e impreziosita dalla firma dell’autore in giapponese.

Massimo 12 partecipanti. Costo: 70 € (4 incontri). Tutti i workshop sono comprensivi dei materiali. Prenotazione consigliata alla mail: mao@fondazionetorinomusei.it.

Sabato 22 gennaio ore 15

ARTE E TÈ IN ORIENTE. VERSO L’INDIA

MAO – art speed date con degustazione di tè

In occasione del settantacinquesimo anno di ricorrenza dell’Indipendenza dell’India il MAO, con il patrocinio del Consolato Generale dell’India, propone al pubblico un ciclo di art speed date, accompagnato da degustazioni di pregiati tè indiani a cura di TheTea.

Primo incontro: Buddha. Evoluzione della figura dell’Illuminato nell’arte.

Il primo appuntamento si focalizzerà su alcune opere d’arte legate al buddhismo partendo dalla fase antica, in cui l’immagine antropomorfa del Buddha è assente, per arrivare alla finissima raffigurazione dell’Illuminato nella produzione scultorea risalente al periodo Gupta (IV-VI secolo d.C.).

Degustazione: Dal porto di Bombay o ‘Buona Baia ’alle classificazioni del tè indiano.

I partecipanti saranno accompagnati nel percorso storico ed evolutivo del tè in India. Si parlerà di innovazione, intesa come programmi di sostenibilità rivolti all’ambiente e qualità del lavoro, oltre che della complessa valutazione delle foglie riportata in etichetta con sigle per molti di noi enigmatiche. Ad accompagnare gli argomenti una degustazione comparativa del tè a foglia intera con il tè più moderno ottenuto con lavorazione CTC. Il momento del tè sarà completato da dolcezze in abbinamento alle aromaticità proposte.

Costo: 18€ (più biglietto di ingresso al museo – gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e valle d’Aosta). Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

DOMENICA 23 GENNAIO

 

Domenica 23 gennaio ore 11

CI SONO I LEONI

Palazzo Madama – attività famiglie

Sullo scrigno appartenuto al cardinale Guala Bicchieri e chiuso da una grande serratura appaiono creature fantastiche e animali selvatici, tra cui leoni intenti in una furiosa lotta: sembrano fare la guardia al prezioso contenuto che potrebbe essere sottratto da mani rapaci. Nel corso del laboratorio – usando cartoncini colorati, colla e forbici – proveremo a creare un variopinto leone che ci tenga compagnia e faccia la guardia ai nostri sogni. Durante il laboratorio potrete esplorare le espressioni del volto che volete dare al re della foresta e con un colore fosforescente aggiungere una nuova espressione che apparirà di notte.

Età consigliata: 5/10 anni. Durata: 90 minuti

Costo: € 7 a bambino; biglietto ridotto per gli adulti accompagnatori (gratuito con Abbonamento Musei). Tutti gli spazi sono accessibili

Info e prenotazioni: 011 4429629 madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione obbligatoria.

 

Domenica 23 gennaio ore 16

PENNELLATA DI GIAPPONE

MAO – attività per famiglie sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

L’attività prevede la visita della mostra temporanea Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese e un laboratorio in cui i partecipanti potranno realizzare il proprio dipinto verticale su rotolo utilizzando la pittura monocromatica ispirata alla tecnica sumi-e.

Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto alla mostra (gratuito con Abbonamento Musei)

Prenotazione obbligatoria tel. 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it.

 

GIOVEDI 27 GENNAIO

 

Giovedì 27 gennaio ore 17

CI SONO I LEONI

Palazzo Madama – attività famiglie

Sullo scrigno appartenuto al cardinale Guala Bicchieri e chiuso da una grande serratura appaiono creature fantastiche e animali selvatici, tra cui leoni intenti in una furiosa lotta: sembrano fare la guardia al prezioso contenuto che potrebbe essere sottratto da mani rapaci. Nel corso del laboratorio – usando cartoncini colorati, colla e forbici – proveremo a creare un variopinto leone che ci tenga compagnia e faccia la guardia ai nostri sogni. Durante il laboratorio potrete esplorare le espressioni del volto che volete dare al re della foresta e con un colore fosforescente aggiungere una nuova espressione che apparirà di notte.

Età consigliata: 5/10 anni. Durata: 90 minuti

Costo: € 7 a bambino; biglietto ridotto per gli adulti accompagnatori (gratuito con Abbonamento Musei). Tutti gli spazi sono accessibili

Info e prenotazioni: 011 4429629 madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione obbligatoria.

 

Giovedì 27 gennaio ore 18.30

OLTRE LA NATURA. RIFLESSIONI SULLA PITTURA DI EPOCA EDO

MAO – conferenza sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

A cura della professoressa Rossella Menegazzo.

Ingresso libero

 

Giovedì 27 gennaio ore 18.00

IN THE MAKING Incontro con Michelangelo Pistoletto

GAM Sala 1 – conferenza a cura di Federico Vercellone

La GAM ospita in Sala 1 giovedì 27 gennaio alle ore 18 una tappa del progetto “In the Making”, curato dal “Centro Studi Arti della Modernità” e promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

Michelangelo Pistoletto dialogherà con Federico Vercellone. Modera Chiara Simonigh.

Il ciclo di conferenze “In the Making” promuove dialoghi tra artisti e intellettuali intorno ai molteplici rapporti tra arte, scienza, artigianato e tecnologie.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

 Le modalità di accesso ai Musei sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Alla Scuola di Applicazione dell’Esercito il via al 150° anniversario delle Truppe Alpine

La prima conferenza che segna l’inizio di un anno ricco di eventi 

Si è svolto oggi, venerdì 21 gennaio a Torino, nella sede della Scuola di Applicazione dell’Esercito, il primo di una serie di eventi e attività culturali, celebrative, addestrative e sportive che, nell’anno, accompagneranno le penne nere in servizio ed in congedo lungo un percorso che si concluderà il 15 ottobre, con una manifestazione nazionale a Napoli per celebrare i 150 anni di fondazione del Corpo degli Alpini.

Il 2022 segna una tappa significativa nella storia degli Alpini: il 15 ottobre del 1872, a Napoli, Vittorio Emanuele II firmava il Regio Decreto che sanciva la nascita delle prime compagnie montanare del Regio Esercito, destinate a difendere le vallate sui confini d’Italia.

Questa è la prima tappa di un ciclo di conferenze il cui tema è “Alpini 1872/2022: le Truppe da montagna custodi della memoria, esempio di solidarietà”, organizzato da Comando Truppe Alpine dell’Esercito e ANA, in sinergia con il Centro Interuniversitario di studi e ricerche storico–militari, istituzione che sta curando anche la realizzazione di un volume in lingua inglese dedicato alla storia degli Alpini. Le altre tappe del ciclo saranno a Trento (in marzo), Brescia (aprile), Vicenza (giugno), Udine (luglio) e Teramo (settembre).

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito con un video messaggio ha sottolineato: “Oggi, a 150 anni dalla loro costituzione, le Truppe Alpine rappresentano una componente fondamentale dell’Esercito, radicata nel proprio passato e proiettata verso il futuro. In questo percorso, sono da lungo tempo affiancate dall’Associazione Nazionale Alpini, i cui meriti sono troppi per poter essere elencati.

A tutti gli alpini, in servizio ed in congedo, al loro Comandante ed al loro Presidente, rivolgo il mio saluto in occasione del primo evento celebrativo di un traguardo, 150 anni di storia, che segna anche un punto di partenza verso altri prestigiosi obiettivi.”

Il Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, Comandante delle Truppe Alpine ha affermato: “Il 2022 si apre con rinnovate aspettative e ci auguriamo tutti di poter riavere momenti di aggregazione alpina come l’Adunata nazionale di Rimini-San Marino, ma soprattutto di vivere un nutritissimo programma di ricorrenze e festeggiamenti che ci porteranno alla importante ricorrenza dei 150 anni di fondazione del nostro glorioso Corpo il 15 ottobre”.

Il Presidente Nazionale dell’ANA, Ing. Sebastiano Favero ha aggiunto: “Per gli alpini sarà un anno storicamente ricco di significati, che celebreremo mirando a trarne indicazioni con lo sguardo rivolto al futuro.”

Il calendario prevede, nel mese di marzo, presso il Palazzo Alti Comandi, sede del Comando Truppe Alpine, l’esposizione di pannelli commemorativi all’interno delle sale ristrutturate recentemente.

Le Truppe Alpine dell’Esercito, tra l’8 e il 13 marzo, daranno vita a Sestriere ad un evento addestrativo complesso, che amplierà spazi e tempi della tradizionale esercitazione denominata “Volpe bianca”, dedicata al combattimento in montagna, mentre in aprile, a Cortina d’Ampezzo e Macugnaga (VB), coordineranno una competizione di triathlon. Quest’anno anche la tradizionale esercitazione “Vertigo”, dedicata alla dimensione militare della verticalità, a settembre, sulle Dolomiti, sarà strutturata su due settimane.

In maggio e giugno, le Brigate alpine Taurinense e Julia organizzeranno, associandole ad eventi in loco, alcune attività di Staff Ride, ovvero ricostruzioni storico-militari con taglio addestrativo, sui luoghi di alcune grandi battaglie (es. Monte Grappa, Pal Picol, ecc.) per comprendere le ragioni che portarono i comandanti ad assumere le decisioni operative.

Tra le manifestazioni più appassionanti, nei mesi estivi verranno svolte delle ascensioni su 150 cime italiane: saranno suddivise in “extra difficili” (assegnate esclusivamente a personale altamente qualificato del Centro Addestramento Alpino), “difficili” (salite dai plotoni “alpieri”) e “facili” (salite a livello di compagnia alpini). Tra le cime che saranno raggiunte ci sono Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, Gran Paradiso, Monte Matto, Punta Roma, Punta Udine, Monte Argentera, Monviso, Gran Sasso, Ortles, Cima Libera, Tofana di Rozes, Campanile dio Val Montanaia.

Un altro evento di elevato spessore simbolico è la Staffetta Ventimiglia-Trieste che, portando la fiaccola della pace, simbolicamente accesa durante l’Adunata Nazionale di Trento del 2018, coprirà – tra maggio e giugno – l’intero arco alpino (con una propaggine sugli Appennini abruzzesi) e sarà affidata, in due tranches suddivise in decine di tappe, a centinaia di soldati delle due Brigate Alpine Taurinense e Julia. in collaborazione con le Sezioni ANA dei territori lungo il percorso.

Sempre in maggio, l’Adunata Nazionale degli Alpini, che si terrà tra il 5 e l’8 a Rimini e San Marino, celebrerà con particolare solennità la ricorrenza, facendo sfilare le Bandiere di Guerra di tutti i Reparti alpini dell’Esercito.

Intense saranno anche le attività promozionali, con le Truppe Alpine direttamente coinvolte nella gestione di stand dell’Esercito a Verona e Torino. Inoltre, una ricca attività di road show, tesa a mostrare attività, dotazioni e peculiarità delle Truppe Alpine dell’Esercito, sarà concentrata nelle città sedi di Raduno di Raggruppamento dell’ANA e quindi Asiago (luglio), Ivrea (settembre), Lecco e Napoli (ottobre).

Sono numerose le attività addestrative, promozionali e sportive previste, che serviranno per condurre verso il Military Tattoo, la grande rassegna delle Fanfare alpine, il 15 ottobre a Napoli.

Gli Alpini concluderanno il loro “150° anno” l’11 dicembre a Milano, in Duomo, celebrando la Messa di ringraziamento e di ricordo.

Alle attività per il 150° Anniversario del Corpo degli Alpini è dedicato il sito www.alpini150.it.

I tumori rari: Torino leader nella ricerca

Torino balza agli onori della cronaca nel campo medico-scientifico grazie a uno studio altamente innovativo nel campo oncologico, che ha avuto grande risalto sulla prestigiosa rivista ‘Cancers’, intitolato “Antiangiogenic Therapy in Clear Cell Renal Carcinoma”.

Il termine antiangiogenesi indica una scoperta clinica del medico statunitense Judah Folkman, che aveva pubblicato un documento in cui svelava che ogni tumore fabbrica piccoli vasi sanguigni per nutrirsi. Trovò, quindi, una terapia per ridurre e bloccare questo processo grazie al quale il cancro poteva essere “soffocato” bloccandogli i rifornimenti sanguigni.

L’analisi ora diffusa dalla rivista Cancers ha preso in considerazione tutti gli studi compiuti da esperti mondiali nel settore dei carcinomi renali, uno dei tanti “tumori rari” nel vasto panorama delle neoplasie, pervenendo a valutazioni approfondite sulla validità ed efficacia dei farmaci finora utilizzati. Valutazioni che consentiranno di migliorare la cura di queste malattie, con grandi ricadute benefiche sui pazienti e sulla loro qualità di vita.

L’équipe è stata guidata dal professor Alessandro Comandone (che i membri del gruppo chiamano affettuosamente “Caposquadra”), direttore del Dipartimento di oncologia dell’ospedale San Giovanni Boscodi Torino, ed è composta da Federica Vana, (Gruppo Italiano Tumori Rari), Tiziana Comandone (Scuola di Farmacia ospedaliera dell’Università di Torino) e Marcello Tucci(Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti).

Sono definiti Tumori Rari (TR) le neoplasie con incidenza annua inferiore a 6 casi su 100 000 abitanti, un numero apparentemente minuscolo, ma che, applicato alle quasi 200 diverse tipologie classificate, raggiunge il 20% del totale dei tumori che si registrano annualmente nel mondo; rari singolarmente, quindi, ma consistenti nel loro complesso.

Lo studio e la cura dei tumori rari sono un’attività delicata che comporta un forte impegno da parte di gruppi di specialisti di diverse discipline, ognuno con un ben definito campo di conoscenze ma insufficienti, da sole, a risolvere i problemi di cura.

Per sviluppare questa preziosa attività di coordinamento nella ricerca e nell’assistenza, è stato costituito a Torino, 25 anni fa, il Gruppo Italiano Tumori Rari (GITR), una ONLUS che ha lo scopo di stimolare la ricerca clinica sui TR, di definire percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali per i malati di neoplasie a bassa incidenza, di creare una cultura tra gli operatori sanitari con corsi e congressi, di diffondere la conoscenza sui TR nella società civile.

Presidente è proprio Alessandro Comandone, da anni impegnato in questo settore. “Il fondamento dell’azione del GITR “- rileva il professor Comandone  – “è quello di favorire l’approccio pluridisciplinare alle neoplasie rare. Infatti nessuno specialista (medico, biologo, ricercatore, psicologo) è in grado di affrontare da solo diagnosi e terapia di tumori così diversi e complessi. Un punto delicato è il supporto psicologico per superare lo choc di diagnosi di tumori rari, che creano ansie e smarrimento sia per il paziente sia per i famigliari”.

Anni di ricerche hanno portato a risultati confortanti: alcuni TR che comportavano una sopravvivenza di pochi mesi oggi sono curati con “cocktail” di farmaci che allungano la durata (con una buona qualità della vita) a 3/5 anni. “La nostra filosofia prevede cure personalizzate”ricorda Comandone – ”proprio perché ogni malattia è diversa dalle altre e ogni paziente reagisce in maniera diversa ai farmaci. Purtroppo, a causa della rarità di queste fattispecie, è praticamente impossibile fare prevenzione (come fortunatamente si riesce a fare con altri tumori largamente diffusi come il cancro alla mammella o al colon), perché lo screening avrebbe un costo insostenibile”.

Il GITR da anni lavora in coordinamento con altri centri di ricerca (in Piemonte sono stretti i rapporti con Candiolo), in un’ottica di collaborazione che evita sovrapposizioni di azioni nella ricerca e consente di mettere a disposizione della comunità scientifica tutti i progressi compiuti dai “gruppi leader” in ogni gruppo di TR in cui ha raggiunto livelli di eccellenza.

Il nuovo studio elaborato, che consentirà un notevole salto in avanti nella ricerca e nella cura delle neoplasie rare, sarà presto oggetto di illustrazione e approfondimento in un convegno che il professor Comandone conta di organizzare nei prossimi mesi a Torino.

Gianluigi De Marchi

Due tensostrutture per Eurovision

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Saranno due le tensostrutture che la Città di Torino allestirà per quindici giorni vicino al PalaOlimpico in occasione dell’Eurovision song contest in programma il prossimo mese di maggio.

 

Una ampia tremila mq collocata a fianco dell’impianto sarà sede delle delegazioni e degli artisti dei vari Paesi, dei camerini e dell’area degli sponsor; la seconda – ampia cinquemila mq – sarà installata nell’area dei giardini di piazza d’Armi per ospitare la sala stampa e i circa millecinquecento giornalisti attesi in Città in occasione della manifestazione.

La delibera è stata illustrata in via preventiva durante la seduta della Commissione Ambiente di ieri pomeriggio che ha espresso parere positivo alla deroga al Regolamento al Verde Pubblico previsto per questa tipologia di occupazioni. L’obbligo di ripristino dell’area verde al termine della manifestazione è garantito dalla Città stessa.

L’atto sarà esaminato da parte della Giunta comunale per l’approvazione.

Al via gli appuntamenti per il 15° di Eataly Lingotto

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EATALY COMPIE 15 ANNI E CELEBRA IL MEGLIO DELL’ENOGASTRONOMIA ITALIANA

Appuntamenti a tavola, degustazioni guidate, tour del negozio e la più grande cena di sempre per festeggiare insieme

 

Buon compleanno Eataly Lingotto! Nel gennaio del 2007 Eataly iniziava la sua avventura aprendo le porte del primo punto vendita, quello nell’ex opificio Carpano al Lingotto di Torino. Un luogo inedito dedicato alla valorizzazione e al racconto del meglio delle tradizioni enogastronomiche italiane. Da 15 anni Eataly si occupa di raccontare incredibili storie i cui protagonisti sono i produttori, i luoghi, le tradizioni e i prodotti italiani: in una parola la nostra biodiversità.

Fino al 6 febbraio, a scaffale e ai banchi freschi tanti sono i prodotti e le eccellenze in offerta, eccezionalmente ad 1 € o scontati fino al 50%. Ma non solo: dal 20 al 30 gennaio i clienti di Eataly Lingotto avranno l’opportunità di conoscere ancora meglio alcuni prodotti iconici. I produttori saranno presenti in negozio e offriranno degustazioni, racconto e occasioni di didattica; mentre grandi chef, rappresentanti di tradizioni e nuove tendenze, interpreteranno le migliori materie prime in cucina.

Gli appuntamenti a tavola

Al via, quindi, un programma di appuntamenti per festeggiare insieme. Si inizia giovedì 20 gennaio con “Terra! La cena vegetale”: un menu inedito pensato dall’Executive Chef di Eataly Lingotto Patrik Lisa, che interpreta la cucina vegetariana e a km zero: i classici plin ma anche le tagliatelle di funghi cardoncelli, passando per una personalissima versione degli involtini primavera, fino ad un goloso dolce alle mele e gelato di San Pè, tutto secondo le verdure che la stagione offre (€ 60, con vini, acqua e caffè inclusi).

Si prosegue nei giorni successivi, con grandi cuochi da tutta Italia ospiti nelle cucine di Eataly Lingotto a pranzo e cena, che proporranno a Torino per un’occasione unica alcuni dei loro cavalli di battaglia. Venerdì 21 arriva Felice a Testaccio e porta con sé i sapori romani autentici, con grandi classici come cacio e pepe, amatriciana e carciofi alla giudia. Domenica 23 ecco la tradizione marinara dell’Osteria Caserma Guelfa, da San Benedetto del Tronto: insalata di mare, maccheroncini di Campofilone allo scoglio e pescatrice in potacchio sono i protagonisti del menu speciale del giorno. E poi lunedì 24 gennaio ci sarà la pizza di Giovanni Mandara di Piccola Piedigrotta, a Reggio Emilia: fatta a partire dall’impasto per il pane, soffice e condita con materie prime d’eccellenza, come il pomodoro Corbarino, la mozzarella di Vacca Rossa, la cipolla ramata di Montoro, il guanciale sardo al mirto e altri curiosi abbinamenti. Giovedì 27 è il turno di Yoji Tokuyoshi, che riporta in città la sua Bentoteca: gli ingredienti italiani incontrano la cultura giapponese, in un mix di gusto. Si passa ai sapori toscani venerdì 28, con l’osteria Mangiando Mangiando di Firenze: chianina, ribollita e fiorentina sono le parole d’ordine. Infine, sabato 29 ecco la Puglia di Lilith, Laboratorio in masseria a Vanze, in provincia di Lecce, che farà assaggiare alcuni dei grandi classici della tradizione come orecchiette, bombette e pasticciotti.

Non può mancare anche una serata nell’Enoteca di Eataly Lingotto, la più grande della città per dimensioni e varietà, con oltre 5.000 etichette e più di 35.000 bottiglie a disposizione. Sabato 22 gennaio dalle ore 19 ci sarà una grande degustazione, con alcuni tra i migliori produttori di vini di montagna: da Cavit a Le Cretes, passando per Favaro, Franz Haas, Cave du Vin Blanc, Dirupi e molti altri. In accompagnamento le tapas pensate per l’occasione dagli chef di Eataly, oppure le proposte della cucina di Giù da Guido, il nuovo locale della famiglia Alciati (evento su prenotazione – carnet da 6 calici a 30€ e da 3 calici a 18€).

Attenzione particolare verrà riservata alle famiglie e ai bambini: dal 20 al 30 gennaio tutti i bimbi fino ai 6 anni sono ospiti di Eataly a pranzo e cena e ci saranno anche menù speciali per i più grandi. E domenica 30 gennaio gran finale con la possibilità di concludere il pasto nei Ristoranti con il Tiramisù Eataly che verrà proposto in offerta libera (a partire da 2 euro). Tutto il ricavato verrà devoluto al progetto “Orti in Africa” della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.

“Cuciniamo l’Italia”, la più grande cena di sempre

Da segnare in agenda l’appuntamento di mercoledì 26 gennaio con la più grande cena di sempre, “Cuciniamo l’Italia”, organizzata da Fausto Fratti / Scorticata Eventi per Eataly Torino. In cucina chef provenienti da tutte le regioni d’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Calabria, isole comprese, per compiere un viaggio di gusto tra le tipicità del territorio, ricette della tradizione ma anche rielaborazioni contemporanee. Protagonisti saranno 26 chef e i loro piatti: stelle Michelin, giovani promesse, esperti cucinieri e osti. Ognuno di loro sceglierà i prodotti per il menu direttamente la mattina stessa della cena tra le eccellenze di stagione del Mercato di Eataly Lingotto: ne nascerà un menu a sorpresa con piatti per tutti i gusti, uno spaccato delle cucine regionali d’Italia frutto dell’estemporaneità, di diverse storie ed esperienze degli chef stessi. Un’incredibile maratona di piatti, accompagnata dai migliori vini selezionati dai Cantinieri dell’Enoteca di Eataly e dalle birre Baladin, in una serata ricca di intrattenimento e musica, grazie anche alla presenza della Bandakadabra, per celebrare insieme questo 15° compleanno. Ecco l’elenco completo degli chef per ogni regione:

Valle D’Aosta

  • Sabrina Salussolia – Trattoria di Campagna, Sarre (AO)

Piemonte

  • Federico Zanasi – Condividere, Torino
  • Giuseppe Rambaldi – Cucina Rambaldi, Villar Dora (TO)

Liguria

  • Antonio Buono – Casa Buono, Trucco (IM)

Lombardia

  • Stefano Baiocco – Villa Feltrinelli, Gargnano (BS)

Veneto

  • Marco Bravetti – Tocia! Cucina e Comunità, Venezia
  • Andrea Rossetti – Antico Veturo, Trebaseleghe (PD)

Friuli Venezia Giulia

  • Stefano Basello – Al Fogolar 1905, Udine

Trentino Alto Adige

  • Simone Cantafio – La Stüa de Michil, Corvara in Badia (BZ)

Emilia Romagna

  • Daniele Bendanti – Oltre, Bologna
  • Giuseppe Gasperoni – Il Povero Diavolo, Poggio Torriana (RN)

Toscana

  • Lorenzo Barsotti – La Sosta dei Cavalieri, Pisa

Marche

  • Gabriele Eusebi – Cuoco Delle Lettere, Belmonte Piceno (FM)

Umbria

  • Giulio Gigli – Une, Capodacqua (PG)

Lazio   

  • Salvatore Tassa – Colline Ciociare, Acuto (FR)

Abruzzo

  • Mattia Spadone – La Bandiera, Civitella Casanova (PE)

Molise

  • Marco Pasquarelli – Il Tartufo, Castel del Giudice (IS)

Puglia

  • Vincenzo e Francesco Montaruli – Mezza Pagnotta, Ruvo di Puglia (BA)

Campania

  • Giuseppe Iannotti – Kresios, Telese (BN)
  • Franco Pepe – Pepe in Grani, Caiazzo (CE)

Basilicata

  • Michele Castelli e Virginia Caravita – Dimora Ulmo, Matera

Calabria

  • Luca Abbruzzino – Abbruzzino, Cava-cuculera Nobile (CZ)

Sicilia

  • Corrado Assenza – Caffè Sicilia, Noto (SR)

Sardegna

  • Dario Torabi – Old Friend Bistrot, Cagliari

Su prenotazione al prezzo di € 110, comprensivo di vini, birre, acqua e caffè.

Esperienze e corsi

Non mancheranno le attività didattiche: d’altronde una delle anime di Eataly sin dalla sua nascita è proprio la didattica, con l’obiettivo di rendere più consapevoli i consumatori e di scoprire la cultura enogastronomica in tutti i suoi aspetti. Ecco allora in programma incontri con i produttori, con degustazioni guidate ma anche corsi di approfondimento su alcune produzioni enologiche e brassicole. E poi l’Eataly Tour: un tour degustazione dedicato a chi non vuole perdere l’occasione di visitare il primo Eataly in assoluto, per vivere un’esperienza sensoriale a 360°! Un viaggio alla scoperta delle eccellenze della biodiversità italiana, con 15 golose degustazioni itineranti. Dalla Panetteria all’Enoteca, passando per i reparti freschi, il laboratorio di produzione dal vivo della pasta fresca, il Caseificio: queste e molte altre saranno le tappe dell’Eataly Tour, in programma sabato 22, martedì 25 o sabato 28 gennaio (evento su prenotazione, prezzo al pubblico € 15).

Per consultare il programma completo: www.torino.eataly.it

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-Covid vigenti. Eventuali modifiche del programma o cancellazioni verranno comunicate e gestite prontamente.

“Anita e le altre…in musica e poesia”

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Al Museo del Risorgimento di Torino, evento a cura di Maurizio Benedetti

Sabato 22 gennaio, ore 15,30

Una mostra di successo declinata in musica e in poesia. Esperimento interessante e di sicuro richiamo. Capita ad “Anita e le altre. Storie di donne del Risorgimento”, dedicata dal Museo Nazionale del Risorgimento, in occasione del bicentenario della nascita, ad Anita Garibaldi, al secolo Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva (nata in Brasile, a Morrinos nelle Stato di Santa Catarina il 30 agosto del 1821 e morta a Mandriole di Ravenna fra le braccia del marito, l’eroe dei due mondi, il 4 agosto del 1849) e, insieme a lei, ad altre 18 donne che, in periodo risorgimentale, seppero occupare spazi pubblici fuori dall’ambito esclusivamente privato, alimentando una consapevolezza nuova ed una coscienza politica tale da permettere loro di dare vita, accanto alle virtù tradizionali di madri e di spose, a nuove forme di partecipazione sociale e culturale che hanno segnato l’evoluzione del nostro paese: dalla nascita dei salotti politici all’arte, dal sostegno alle lotte e alle guerre di indipendenza, dall’assistenza fino al giornalismo e all’istruzione. Orbene, inaugurata due mesi fa la mostra sta ancora oggi riscuotendo un grande successo di pubblico; tale da spingere gli organizzatori a prorogarla fino al prossimo 20 febbraio. Non solo. Al Museo del Risorgimento si è pensato bene e con indubbio acume di “omaggiarla” anche di un evento che si preannuncia di forte presa emozionale, declinandone il percorso sulla scia di musiche e parole. Alta musica e alta poesia. L’evento, a cura del maestro Maurizio Benedetti e ribattezzato “Anita e le altre…in musica e poesia”, si terrà nella “Sala Codici” del Museo di piazza Carlo Alberto 8, dove al pubblico sarà proposto l’ascolto delle musiche e delle poesie ispirate alle figure femminili raffigurate nei dipinti esposti in mostra. L’appuntamento è per il prossimo sabato 22 gennaio, alle ore 15,30. I brani in programma sono soprattutto composizioni di Michele Novaro (autore dell’ “Inno Nazionale”) che fu particolarmente prolifico nel porre in musica le poesie di poeti patrioti come Giovanni Prati, Francesco Dall’Ongaro, Arnaldo Fusinato e Luigi Mercantini, ispirate all’universo femminile. Saranno eseguiti anche brani strumentali tra i quali la “Garibaldi Polka” di Paolo Giorza, autore della famosa “Bella Gigogin”, accanto ad altre composizioni di autori minori come la “Margherita Mazurca” di L.Ottone, dedicata alla Regina Margherita, grande appassionata di chitarra e mandolino. Il maestro Maurizio Benedetti sarà accompagnato dall’attrice Pina Porzio, che leggerà alcune poesie, testimonianze coinvolgenti nel loro documentare come la donna sia stata interprete nei modi peculiari della femminilità, dello spirito e della storia del nostro Risorgimento.

La prenotazione é obbligatoria telefonando allo 011.5621147

Costo: 12 € a persona; 4 € per i possessori di Abbonamento Musei e altre card turistiche. Il biglietto di ingresso darà diritto alla visita alla mostra e al Museo.

L’accesso sarà consentito solo ai possessori di green pass rafforzato e mascherina FFp2.

g.m.

Nelle foto:

–         Pietro Bouvier: “Anita morente”, olio su tela, 1864

–         Gaetano Gallino: “Ritratto di Anita Garibaldi” (l’unico ripreso dal vivo a Montevideo e autenticato dal figlio Ricciotti), olio su carta, 1845

–         Maurizio Benedetti

La Storia rivive: 450° Anniversario della casamatta del Pastiss della Cittadella

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IL PASTISS. STORIA E PROSPETTIVE

La costruzione del Pastiss fu voluta da Emanuele Filiberto e avviata nel 1572 come esteso progetto, poi non completato,di integrare la difesa dei tre bastioni della Cittadella piùesposti alle offese rispetto a quelle lato Dora e Po.

Il contratto  per l’esecuzione della casamatta, progettata daFerrante Vitelli dentro il fossato del bastione San Lazzaro,risale al 25 gennaio 1572. L’opera, conclusa nel 1574, risultòmolto complessa, tanto da meritare la denominazione di“Pastiss” (pasticcio).

Il suo fronte esterno a profilo trilobato  eraformato da una spessa muraglia nella cui fondazione eraricavata una galleria di contromina con funzione didispersione dell’onda d’urto di una mina lungo i suoi 140metri di sviluppo ed espulsione dei relativi prodotti gassosiattraverso 15 pozzi aperti nella volta. Presentava all’internovari ambienti operativi, posti su due livelli e autonomamentedifendibili, da cui eseguire le azioni di fuoco a 360°, con lastessa tecnica dei moderni capisaldi. Il fronte di gola era,inoltre, dotato di cannoniere per il tiro rovescio per la difesavicina del fossato e delle muraglie del bastione San Lazzaro,col quale comunicava per mezzo di un’ampia galleria cheintegrava la difesa del fossato con apposite feritoie per fuocodi fucileria.

Dopo la demolizione della Cittadella nel secondo Ottocento,il Pastiss è stato utilizzato come discarica per i materiali dirisulta dei cantieri edili dell’epoca. Fu riattivato nella parte piùprofonda durante la 2^ G.M. come rifugio di protezioneantiaerea per gli isolati di corso Matteotti compresi fra corsoGalileo Ferraris e via Amedeo Avogadro e nuovamenteabbandonato nel dopoguerra.

Riscoperto nel marzo 1958 da Guido Amoretti e CesarinoVolante, dal 1976, dopo i primi interventi di recupero di alcune parti in maniera autonoma da parte dell’allora capitano Amoretti e i primi volontari del gruppo ricerche e scavi, a seguito di autorizzazione del Comune di Torino èoggetto di un cantiere permanente di scavo e recuperogestito dall’Associazione Amici del Museo Pietro Micca,coordinato per oltre 30 anni dallo storino Piergiuseppe Menietti e dalla Direzione del Museo Pietro Micca.

Nel 2014 i principali settori recuperati e ripuliti sono stati restaurati su progetto dello studio di architettura Sonia Bigando e Roberto Nivolo a merito di contributo ministeriale favorito dal Consiglio regionale del Piemonte. Una buona parte degli ambienti recuperati sono stati messi in  sicurezza e dotati degli impianti adeguati alla visita.


Nel
2018 è stato realizzato un regolare ingresso  sul marciapiede di via Papacino 1 al posto dell’originario tombino precedentemente utilizzato come ingresso di fortuna. Dotata di una scala a chiocciola a norma disicurezza, contestualmente con altri complementari lavori dimessa in sicurezza di un delimitato percorso interno dotatodi pannelli didattici, la fortezza è oggi periodicamente apertaalla visita pubblica su diretta gestione dell’AssociazioneAmici del museo Pietro Micca su prenotazione presso il museo stesso ai recapiti info@museopietromicca.it e 011 01167580.

Attraverso un nuove contributo della Regione Piemonte in occasione del 450° anniversario di costruzione della cinquecentesca casamatta, è stato progettato un nuovo intervento di ricerca archeologica e di restauro funzionale che permetterà di valorizzare ulteriormente il percorso di visita sia inglobando un altro settore della galleria di contromina nella fondazione con uno dei pochi pozzi di aerazione ancora efficienti sia permettendo uno straordinario sguardo d’insieme delle gallerie di contromina del 1706 e, soprattutto, l’ingresso della camera di combattimento bassa dalla quale entrò per la prima volta nel marzo 1958 il generale Amoretti alla scoperta del Pastiss.

Un interessante e nuovo sguardo sul patrimonio archeologico sotterraneo di Torino e su una struttura unica al mondo nel suo genere, che merita di essere valorizzata e soprattutto di diventare area museale permanente rientrando a pieno titolo nel museo Pietro Micca e dell’assedio di torino del 1706 assieme all’altra area archeologica del Rivellino degli Invalidi venuta alla luce nel 2015 durante i lavori del nuovo parcheggio sotterraneo di corso Galileo Ferraris e unica parte salvaguardata del patrimonio sacrificato alle esigenze della modernità.

Per dare evidenza alla significativa ricorrenza del 450° anniversario di costruzione del Pastiss, il generale Franco Cravarezza, direttore del museo Pietro Micca, è orgoglioso di annunciare che quest’anno il museo Pietro Micca proporrà un nutrito programma di eventi a partire dal 25 gennaio per celebrare l’anniversario e valorizzare il patrimonio sotterraneo della Città con eventi, conferenze, progetti di restauro e tecnologici e, si spera, anche significativi passi per la istituzionalizzazione museale del Pastiss.

Tra i progetti già programmati, di seguito due particolari.

Il primo a inizio febbraio sarà la realizzazione di una speciale visita virtuale del Pastis nell’ambito del progetto VADUS, collaborazione tra Comune di Torino (Torino City Lab), ESA, TIM, ENEA e Università La Sapienza di Roma.

Il secondo progetto, relativo al recupero archeologico e funzionale del pozzo di aerazione all’interno del percorso di visita, andrà in porto entro aprile pv.

La prima attività, il 25 gennaio 2022.

Dopo una breve inaugurazione dell’anniversario, dalle ore 11 alle 17,30 la cinquecentesca fortezza del Pastiss sarà aperta alle visite gratuite.

Obbligatoria prenotazione a eventi@museopietromicca.it e 011 01167580 e necessario green pass rafforzato e mascherina indossata. Non idoneo per portatori di disabilità motoria.

IL DIRETTORE DEL MUSEOPIETRO MICCA

Gen. Franco Cravarezza

Inail, il direttore regionale: “Formazione, controlli rigidi e più tutela assicurativa”

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Il punto di vista / Le interviste di Maria La Barbera

In una breve intervista il direttore regionale dell’Inail, Giovanni Asaro, ci parla di alcuni degli interventi da attuare per garantire sicurezza e regolarità ai lavoratori.

I dati del 2021 relativi agli incidenti mortali sul lavoro nella regione Piemonte sono molto allarmanti, più di 40 persone decedute con Torino che, da sola, ne conta 13. Una media funesta di 3 decessi al mese, una situazione drammatica che necessita, quanto prima, di interventi rapidi e risolutivi. L’ultima tragedia, avvenuta nel capoluogo piemontese il 18 dicembre scorso che ha provocato la morte di 3 operai a causa del crollo di una gru, ha scosso l’Italia tutta e certamente ha posto nuovamente, e con forza, la questione della sicurezza sul lavoro portandola sul piano della massima priorità.

Il direttore regionale dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, il dr. Giovanni Asaro, ci spiega quali saranno gli interventi per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori.

Direttore a cosa dobbiamo attribuire la crescita degli incidenti sul lavoro e quali sono gli interventi da attuare per limitarne e prevenirne l’entità?

Il Paese è in ripresa economica e un po’ tutti i settori stanno recuperando in seguito al periodo del lockdown. In particolare le agevolazioni previste nel settore edilizio, i super bonus, hanno fatto lievitare il numero delle commesse con un innalzamento del costo dei materiali creando una frenetica e consistente domanda di addetti ai lavori a cui il mercato non era pronto. Ne è conseguita una esasperata parcellizzazione delle attività da svolgere con il coinvolgimento di maestranze, anche straniere, spesso non in possesso della formazione richiesta, con contratti formalmente ma non sostanzialmente regolari. Il rischio di interferenze all’interno dei cantieri è pertanto cresciuto insieme alla mole di lavoro con conseguenze spesso molto gravi. È essenziale che si seguano regole e protocolli rigidi, che il personale venga formato in maniera completa, nel caso dei lavoratori stranieri, per esempio, è indispensabile che comprendano la nostra lingua. Inoltre, in sede di cantiere, deve essere garantito il coordinamento e il controllo puntuale delle varie attività attraverso figure professionali presenti, responsabili, rigorose che, tra l’altro, adeguino il numero di lavoratori richiesto all’entità del lavoro da realizzare e che assicurino trasparenza e legalità. In questa direzione si stanno assumendo in ambito territoriale misure idonee nel settore edile per mitigare i rischi.

Riguardo alla tutela assicurativa cosa ci può dire?

È determinante che la tutela assicurativa venga estesa a tutte quelle categorie di lavoratori a cui ancora non è stata riconosciuta come, per esempio, i liberi professionisti.

Per fortuna si sta andando in questa direzione. Nei giorni scorsi il Ministro del Lavoro Orlando ha firmato, infatti, il decreto attuativo con cui si riconosce ai lavoratori autonomi dello spettacolo la copertura assicurativa Inail. È un segnale forte e positivo nella direzione dell’ampliamento della tutela sociale. La platea degli assicurati sarà sempre più ampia e attraverso le necessarie modifiche legislative si arriverà a garantire una copertura assicurativa dei rischi legati al lavoro sempre più diffusa, in linea con il dettato costituzionale.

Cosa si può fare per le aziende, affinché possano garantire gli standard di sicurezza ai lavoratori?

Con il nuovo bando ISI, pubblicato il 16 dicembre 2021, l’Inail a livello nazionale mette a disposizione delle aziende che hanno intenzione di investire in materia di sicurezza e in formazione 274 milioni di euro, di cui oltre 18 milioni solo in Piemonte. Nel frattempo procedono le attività per l’assegnazione dei finanziamenti ISI 2020 che ammontano per il Piemonte a oltre 13 milioni di euro. L’impegno è importante ma non copre tutte le richieste presentate dalle imprese piemontesi. Sarebbe necessaria, dunque, una sinergia con tutti gli altri attori coinvolti, come la Regione o gli istituti bancari, che vogliano condividere tali politiche di sostegno alle aziende per assicurare migliori livelli di sicurezza innovando, in tal modo, anche i sistemi di produzione, attraverso la messa a disposizione di ulteriori risorse.

Il Bistrò di Off Topic presenta il progetto “DWNL”

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 In collaborazione con uno dei produttori di Elemento Indigeno

 

L’appuntamento in programma mercoledì 19 gennaio a partire dalle ore 20 si inserisce all’interno di un palinsesto di iniziative nate dalla nuova collaborazione tra Torino Wine Week e Off Topic.

Un progetto coraggioso e innovativo che ha dato vita a un risultato saporito e fuori dagli schemi. È questa “DWNL (Drink Wines Not Labels)”, l’iniziativa del produttore Alessandro Salvano distribuita in Italia da Elemento Indigeno che sarà raccontata mercoledì 19 gennaio a partire dalle ore 20 presso il Bistrò di Off Topic in Via Pallavicino 35 a Torino, all’interno di una cena con degustazione.

Attraverso vinificazioni a “grappolo intero” e una filosofia “in ascolto” del vino e poco interventista in cantina, con il suo “DWNL” Alessandro Salvano ha dato vita a vini inaspettati e di altissima godibilità, realizzati nella zona tra Montelupo Albese e Serralunga d’Alba, partendo dall’idea vincente secondo cui è possibile scoprire e apprezzare anche prodotti senza storia o un marchio riconosciuto.

Saranno tre i vini in assaggio durante la serata degustazione al Bistrò di Off Topic: un Langhe Chardonnay 2020, un Langhe Rosso 2020 e un Langhe Nebbiolo 2020.

Ad accompagnare e valorizzare ulteriormente i sentori e i profumi di questi vini innovativi e sostenibili sarà la cucina “pop” del Bistrò di Off Topic, che proporrà il Crostino con hummus di peperoni arrosto e ratatouille di verdure abbinato al Langhe Chardonnay, i Cavatelli al ragù bianco e funghi abbinati al Langhe Rosso e il Tomino boscaiolo con cipolla caramellata e pomodori confit abbinato al Langhe Nebbiolo.

DWNL è distribuito in Italia da Elemento Indigeno, il progetto di ricerca di Compagnia dei Caraibi interamente dedicato etichette di tutto il mondo. Un viaggio attraverso i continenti che interpreta ogni singola bottiglia come pura espressione di un patrimonio antropologico e culturale. Al centro, i produttori. Coloro che con la propria passione e competenza raccontano in forme e prospettive diverse un concetto comune: l’amore per il vino e per il territorio.  Un’idea perfettamente espressa dal claim del progetto, The World is Wine.

La serata “DWNL” sarà il preludio della nuova progettualità del Bistrò di Off Topic e di Torino Wine Week: la settimana diffusa dedicata al Vino di Torino vuole essere  sempre più stimolo di approfondimento nella città e ha ideato una programmazione continuativa durante tutto il 2022 che vedrà moltiplicarsi gli appuntamenti sul mondo dell’ enogastronomia, partendo proprio dalla collaborazione con Off Topic, che da sempre ha sviluppato ragionamenti e buone partiche sulle filiere corte, la sostenibilità  e la passione per i prodotti di qualità.

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Il costo della cena con degustazione “DWNL” è di 30 euro.

 

PRENOTAZIONE TAVOLI OBBLIGATORIA
Contatta il Bistrò di OFF TOPIC scrivendo su Whatsapp al numero 388.446.3855