Cosa succede in città- Pagina 226

Esperienza immersiva a Porta Nuova tra i murales di Banksy

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La mostra ospitata nella Sala degli Stemmi della stazione di Porta Nuova, protagonisti i murales dell’artista

 

Nella stazione di Porta Nuova è  stata inaugurata una mostra dal titolo  significativo “The world of Banksy – The immersive experience”, che presenta oltre novanta celebri riproduzioni dell’artista britannico noto per la sua arte dei murales. In mostra sono esposti anche trenta esemplari di murales a grandezza naturale realizzati  da giovani street artist internazionali.

Alcune delle novanta opere esposte sono quelle intitolate “Girl with balooon”, “Rat and champagne”  “Christ with shopping bag”, “Queen Guard Pissing “ e The umbrella girl”; non sono altro che opere realizzate da giovani street artist internazionali che riproducono quelle del misterioso artista britannico.

L’arte di Banksy approda  a Torino dopo essere stata esposta alla stazione centrale di Milano a dicembre e, sempre nel capoluogo lombardo, al teatro Nuovo, e aver poi transitato per alcuni centri di rilievo quali Dubai, Barcellona, Praga, Parigi e Bruxelles.

La mostra è  ospitata nella sala degli Stemmi, che prende il nome dalla presenza di oltre cento stemmi  che ne decorano l’ampia volte a botte.

“Apre al pubblico la Sala degli Stemmi – spiega l’ Amministratore delegato di Grandi Stazioni Retail, Alberto Baldan – chiusa ormai da anni, con una mostra sicuramente interessante,  pochi mesi di distanza dall’inaugurazione, avvenuta lo scorso dicembre,  del Terrazzo con la nuova food lounge”.

“Siamo i primi – spiega il curatore della mostra Manu De Ros – ad aver proposto una mostra all’interno di una stazione. Bansky, che non autorizza mostre non da lui organizzate, tuttavia  non le impedisce, incoraggiando, invece, chiunque desideri copiare il suo lavoro o a prenderlo  in prestito. Le opere esposte sono di immediato impatto visivo e sono state realizzate dallo street artist su strade, ponti e muri provenienti da geografie diverse, da Israele alla Francia, dagli Stati Uniti a Cuba. Si tratta di lavori che invitano alla riflessione sulla società  contemporanea,  attraverso l’utilizzo di immagini provocatorie, metaforiche e percorse da una profonda vena poetica”.

Nessuno lo ha mai visto, nessuno conosce il suo volto, eppure Banksy è considerato tra i più  grandi artisti del nuovo millennio, merito delle sue opere satiriche e di denuncia, eseguite con la tecnica dello stencil, capaci di toccare temi di grande attualità.

Nato a Bristol nel 1974, ora Banksy è  un marchio registrato. A controllare e tutelare l’utilizzo del nome e l’immagine dell’artista è  la Pest Control  Office Limited. Le sue opere sono apparse in tutto il mondo, in Italia a Napoli, Venezia, dove ha rischiato di svelare la sua identità.

Considerato uno dei maggiori artisti esponenti della street art, a renderlo interessante è sicuramente, oltre alla forza delle sue opere, il fatto che nessuno conosca la sua vera identità, anche se circolano alcune ipotesi sulla medesima. Sebbene alcuni critici lo accusino di essere troppo commerciale, rimane un attivista impegnato non soltanto dal punto di vista politico; le sue opere presentano, infatti, uno sfondo satirico, e riguardano argomenti di grande sensibilità quali la politica, la cultura e l’etica. Le sue immagini inducono alla riflessione,  compito fondamentale cui è chiamata la vera arte.

Mara Martellotta 

L’Accademia Albertina collabora con l’Accademia di Belle Arti ed Architettura di Kiev

Il 22 febbraio 2022 l’Accademia Albertina di Belle Arti ha firmato, nell’ambito di Erasmus + Programme, un accordo di mobilità, valido fino al 2027, con l’Accademia di Belle Arti ed Architettura di Kiev.

L’accordo firmato per l’Accademia Albertina dal Direttore Edoardo Di Mauro, è stato reso possibile grazie alla collaborazione del responsabile Erasmus Prof. Antonio Musiari e del Vice Direttore per l’Internazionalizzazione Prof. Salvo Bitonti, ed alla mediazione di Oksana Filonenko, Vice Presidente dell’Associazione MIUFI-Made In Ukraine for Italy, e rafforza la vocazione alle relazioni internazionali dell’Accademia, sviluppatasi negli anni con molteplici iniziative e scambi in ambito europeo, ma anche con paesi come la Cina l’India, il Bahrein e con la creazione del FISAD Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e Design, la cui terza edizione si terrà nel 2023.

L’accordo con l’Accademia di Kiev era in preparazione da diversi mesi, e per singolare coincidenza è stato firmato nel pieno di una congiuntura drammatica per la nazione ucraina.

Il primo momento di scambio sarà nel primo semestre 2023, quando dieci studenti dell’Accademia di Kiev e dieci dell’Accademia Albertina esporranno nelle rispettive sedi.

Gli studenti dell’Albertina saranno selezionati all’interno della edizione 2022 della Summer Exhibition, evento di promozione della produzione artistica degli studenti, che il Direttore Edoardo Di Mauro e la Presidente Paola Gribaudo hanno inteso rilanciare in grande stile, come testimonia il grande successo dell’edizione 2021, allestita nell’Ipogeo e nelle aule della Rotonda del Talucchi e nei laboratori didattici.

L’Accademia Albertina ha fortemente voluto questo accordo con Kiev, sia per l’importanza dell’Ucraina in una dimensione europea che per solidarietà con il difficile momento che sta attraversando, e perché convinta che l’arte sia un formidabile strumento di pace e riconciliazione.

L’Arte è pronta a fare la sua parte.

 

Agriflor febbraio, un assaggio di primavera

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 ALL’INSEGNA DEI COLORI E DEI PROFUMI

Domenica 27 febbraio, dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto, torna il mercatino di Agiflor, l’appuntamento mensile per fare un tuffo nella natura

 

Anche nel 2022 le eccellenze floreali e agroalimentari del Piemonte attendono i torinesi ad Agriflor, la cui prima edizione del 2022 è in programma domenica 27 febbraio dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto.

 

Un anno da cominciare in bellezza, attraverso i colori e i profumi della Natura. Questa edizione di fine inverno sarà incentrata principalmente sulle piante da interno, come ad esempio le piante grasse e le piante succulente. Non mancherà un primo attesissimo assaggio di Primavera con le primule e le viole proposte da Floricoltura Graziella di Ciriè e con altre chicche tutte da scoprire girando per gli oltre 30 banchi che inebrieranno Piazza Vittorio per tutta la giornata.

Un tripudio di colori per allietare un pubblico sempre più amante della natura e delle sue piante.

Insieme alla proposta florovivaistica, Agriflor ospiterà, come sempre, alcune eccellenze agroalimentari piemontesi che proporranno i prodotti tipici del nostro territorio: dai cioccolati alle nocciole, dalle marmellate al vino e ai liquori come per esempio il Genepy di “Quelli del Genepy” prodotto nelle Valli di Lanzo.

Durante Agriflor sarà inoltre possibile acquistare la “Guida ai Vivai d’Italia” (ADD Editore) scritto a quattro mani da Giustino Ballato, Presidente di Orticola Piemonte, e Rossella Vayr: 259 viaggi nel verde per conoscere le eccellenze del florovivaismo italiano e scoprire le piante più affascinanti e inusuali presenti nel nostro Paese.

Come sempre, Agriflor sarà organizzata in totale sicurezza, con la garanzia del giusto distanziamento tra i banchi e tra le persone per evitare assembramenti.

Prossimo appuntamento con Agriflor domenica 13 marzo sempre in Piazza Vittorio

Malipensa by Telaccia: la materia e la tecnica vibrano all’unisono

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In perfetta sinergia negli artisti ospitati nella mostra alla galleria d’arte fino al 3 marzo prossimo

La materia e la tecnica in alcuni artisti vibrano in perfetta sinergia e questo è  il caso dei quattro pittori ospitati  alla galleria d’arte Malipensa by Telaccia, Gianni Depaoli, Alessandra Rota, Davide Tornielli e Gennaro Trematerra, in una mostra collettiva visitabile fino al 3 marzo prossimo.

Nell’arte di Gianni Depaoli la stilizzazione della forma passa attraverso un concetto di natura che risulta universale, capace di alimentarsi di analisi e personalità.  La sua espressione tecnica molto originale è  evidente nell’uso dell’elemento organico dell’inchiostro e della pelle di calamaro su fibra e metacrilato, capace di evidenziare un’elaborazione assoluta in cui l’impegno formale si accompagna a una grande forza incisiva. Le composizioni di Gianni Depaoli creano uno stato di meditazione e di riflessione, in grado di comunicare all’osservatore forti vibrazioni, a testimonianza di una tecnica unica e di una sensibilità  che evoca amore e passione per l’ambiente. La visione artistica di Depaoli è intimistica e al tempo stesso intensa, coincidente con una ricerca finalistica di profonda interiorità, in cui l’elemento organico si trasforma in fossile e vive di un linguaggio autonomo ricco di sperimentazione  e di trama concettuale.

La materia di legno di frassino rappresenta, invece, il leitmotiv nell’arte di Alessandra Rota, che si veste di una personalità unica e capace di conciliare l’equilibrio spaziale al contesto tridimensionale. La mirabile rappresentazione tonale e il dosaggio della materia in legno di frassino sono in grado di creare un mirabile gioco di incastri, ben calibrati fra loro, in grado di unire perizia e logica consapevole.

Le sue opere sono realizzate con legni tinti  e denotano una grande ricchezza di sintesi, in cui le forme geometriche paiono mosaici e vivono all’interno di una evoluzione di simboli e di un equilibrato rapporto prospettico, che non è mai fine a se stesso.

L’analisi della materia e l’incessante studio del colore e della struttura creativa rivelano un percorso pittorico e scultoreo di grande interesse sia culturale sia artistico. Si tratta di lavori caratterizzati da una costante linea evolutiva del legno, capaci di svelare una versatilità della materia, ricca di simbologia e di sollecitazioni emozionali. Nelle opere di Alessandra Rota emerge un movimento ritmico dei chiaroscuri, accompagnato da un senso compositivo e dallo spessore delle tessere in legno, incisivo e singolare.

Tecnica ad olio e spatola su tela sono i due registri su cui si fonda l’opera di Davide Tornielli, che unisce diversi valori contenutisticia una gestualità dinamica e vivace, con le quale ottiene importanti risultati tecnici stilistici. Il segno è  ben ritmato, graffiante, di larghe stesure, animato da una resa materica incisiva, capace di porre in risalto una creatività  molto originale e una notevole libertà  di forma. I soggetti sono prevalentemente naturalistici, in grado di assumere valori umano-sociali di grande ricchezza esistenziale. L’intonazione cromatica risulta estrosa, alternata al movimento scenico vitale e incisivo, arricchito di un importante aspetto simbolico.

Le sue volumetrie sono realizzate attraverso una narrativa di grande potenza creativa e con un’esaltazione cromatica tale da conferire al discorso una ampia dimensione di espressività.

Una venatura mistica è  presente nelle opere di Gennaro Trematerra, in cui vive un’atmosfera densa di fascino e di magia. Si tratta di una pittura che evoca  riflessioni ricorrenti in cui lo stile raffinato e l’impianto strutturale, di forte valenza formale, offrono al visitatore un’interpretazione narrativa molto significativa. Nelle opere di questo artista il colore risulta mutevole e crea innumerevoli effetti  che si coordinano in una prospettiva spaziale suggestiva e ricca di simbolismo. Il linguaggio utilizzato da Gennaro Trematerra è  rivolto a una profonda ricerca interiore e a un vero lirismo, dove l’aspetto delle immagini reali o irreali testimonia un’arte in cui la creatività  si sposa allo spessore culturale. In queste opere emergono armonia cromatica e sapienti velature, in cui i giochi chiaroscurali e i movimenti materici raggiungono un enorme spessore tecnico e un’ampiezza altrettanto significativa.

Il percorso formativo di questo artista comunica allo spettatore una ricerca scandita da una descrizione di denso valore umano contraddistinta da una forma libera e da una personalità  di ampio respiro. Egli usa un colore definibile quale “esoterico”, in grado di elevarsi in uno spazio illuminato da giochi di luce e da un’esecuzione tecnica ricca di continue vibrazioni. Il dialogo che instaura con lo spettatore è percorso da un profondo esistenzialismo e emerge in tutte le sue creazioni, evidenziando valori tanto visivi quanto contenutistici.

Mara Martellotta 

 

Galleria d’arte Malinpensa by Telaccia

Corso Inghilterra  51

Orario 10.30-12.30; 16-19

Chiusura lunedì e festivi

Tel 0115628220

Il fascino delle statue in gesso è vivo nella gipsoteca della famiglia Mondazzi

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A Torino si possono respirare l’atmosfera e il fascino delle statue in gesso visitando il laboratorio- showroom della gipsoteca Mondazzi, che si trova nel centro di Torino, in una sede storica, in via Principe Amedeo, in quella che fu la casa dell’avvocato Secondo Pia, divenuto celebre in quanto primo fotografo della Sindone.

“ In via Principe Amedeo – spiega Paolo Mondazzi – è raccolto il fondo della collezione, che consta di oltre 1500 pezzi, fedeli copie di celebri statue che vanno da esemplari provenienti dall’antico Egitto a opere del Novecento, dal gigantesco David di Michelangelo a calchi di gemme e monete anche di pochi millimetri.
I modelli in alcuni casi sono gessi originali, vale a dire i primi creati dall’artista come fase di lavorazione per ottenere bronzi o marmi; sono conservati scrupolosamente, i negativi possono essere a tasselli di gesso o in gomma al silicone, e recano una fedeltà assoluta alla grana delle superfici e alla ricchezza dei dettagli, comportando una ingente mole di lavoro per essere creati e mantenuti in buono stato, sono utilizzati con grande perizia e con quella cura che sola è in grado di garantire la durata nel tempo e la perfezione delle riproduzioni”.
“Il nucleo originario di questo grande insieme di stampo, modelli e negativi – precisa Paolo Mondazzi – nacque nel periodo tra le due guerre mondiali grazie all’opera di due formatori di talento e esperienza, Gilardini e Emanuele Gonetto. Il primo nacque intorno al 1880, Gonetto era del 1911 e lavorarono entrambi per lo scultore Leonardo Bistolfi. Per lui riproducevano i gessi da inviare nei laboratori di Carrara per essere realizzati in marmo. Bistolfi aveva due atelier in Piemonte, uno a Torino nei pressi della Gran Madre, in via Bonsignore, l’altro a La Loggia, nella parte Sud della città. Il metodo di lavoro di Bistolfi prevedeva l’azione diretta dell’artista capace di intagliare e scolpire, anche aggiungendo eventualmente del materiale e grandi blocchi di gesso quasi pieni. Essendo questi blocchi intrasportabili per peso e fragilità, nasceva la necessità di riprodurli, gettandoli vuoti e solidi, pur con assoluta fedeltà, perché fosse poi possibile copiarli in marmo, nei laboratori specializzati di Carrara”.
“Nei momenti liberi – aggiunge Paolo Mondazzi – questi due abili artigiani pensarono di costituire un fondo di riproduzioni di opere classiche e rinascimentali, avviando, così, il primo laboratorio in via Riberi, ai piedi della Mole. Così nacque l’attività della gipsoteca quale oggi è nota. Il Museo Egizio, il Museo di Antichità di Torino e la grande collezione della Gipsoteca Nazionale annessa all’Istituto d’Arte per la formatura di Firenze fornirono i primi modelli per creare il fondo della Gipsoteca di Torino. Di lì provenivano direttamente la Madonna della Scala, il tondo Pitti e Bacco di Michelangelo. Indirettamente, ma passando attraverso i fondi costituiti dall’Accademia Albertina di Torino e dall’Istituto d’Arte di Varese, sono pervenuti il Prigione morente del Louvre, la Testa di David in dimensione al vero e la Pietà Rondanini”.
“Ogni scuola d’arte del Regno d’Italia – precisa Paolo Mondazzi – secondo i regolamenti scolastici antecedenti la riforma Gentile del 1923 doveva essere dotata di una collezione di modelli in gesso. Essa poteva avere origini più antiche, come dimostrano i gessi del marmi del Partenone portati a Brera dal Canova o i fregi dei Fori Imperiali portati all’Albertina dai fratelli Collino, altrimenti sarebbe stata fornita dalla Gipsoteca nazionale di Firenze. Così le scuole d’arte divennero depositarie, all’inizio del Novecento, di ricchissime collezioni di gessi di elevata qualità, purtroppo in parte distrutte dai bombardamenti della seconda guerra mondiale”.
Alla morte del Gonetto nel 1975 (il Gilardini era scomparso già negli anni Trenta) la Gipsoteca di Torino passò alla gestione della famiglia Mondazzi, che proseguì nell’incremento delle opere, con l’acquisto, nei primi anni Ottanta, dei calchi e dei modelli della gipsoteca di Bologna, insieme ai rinnovati rapporti con la Gipsoteca nazionale di Firenze, per il tramite del professor Andrea Chiesi.
Così vennero acquisiti i modelli del Mose’ e delle statuette dell’Arca di San Domenico, della Centauromachia, della Pietà di San Pietro del Duomo e del David. Diverse furono poi le acquisizioni del laboratorio del Museo Nazionale di Atene, del Museo Archeologico di Istanbul e da altri siti archeologici della Turchia.
Il gesso, che ricalca fedelmente forme e superfici, per poter restituire il più possibile l’impatto visivo dell’opera riprodotta, viene trattato con prodotti di origine naturale quali terre, pigmenti organici, materiali protettivi quali cere e resine come la colofonia, l’acqua di calce, per suscitare in chi ammiri la riproduzione in gesso un’emozione simile a chi si pone di fronte a un’opera famosa.

Mara Martellotta

Gli appuntamenti del weekend nei musei della Fondazione

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AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

25 febbraio – 3 marzo 2022

 

VENERDI 25 FEBBRAIO

 

Venerdì 25 febbraio ore 18.30

COLLECTING ASIA. QUESTIONING THE EXOTICA AND REPOSITIONING AESTHETIC CANONS

MAO – Finissage Hub India | Classical Radical (evento in inglese)

Chiude il 27 febbraio la mostra diffusa Hub India | Classical Radical, progetto a cura di Myna Mukherjee e Davide Quadrio realizzato nell’ambito di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino in collaborazione con Fondazione Torino Musei e l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Venerdì 25 febbraio alle ore 18.30 il MAO ospita il finissage della mostra, che vedrà Davide Quadrio e Giovanni Carlo Federico Villa, rispettivamente direttori del Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama, e Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina, in dialogo con alcuni fra i più importanti direttori di musei e curatori di arte asiatica a livello globale, come Mami Kataoka (Mori Art Museum), Suhanya Raffel (M+), Laura Vigo (Musée des Beaux-Arts de Montréal) e Roobina Karode (KMNA).

L’evento, moderato da Anna Somers Cocks, storica dell’arte e fondatrice di The Art Newspaper, rappresenta un’occasione di riflessione sui sistemi museali internazionali che si occupano di collezioni di arte asiatica o non europea in contesti diversi. Il panel analizzerà narrazioni plurime e trasversali che riguardano l’”oggetto” artistico di provenienza non europea, le sue implicazioni rituali e religiose e il suo continuo evolversi nel contesto contemporaneo globale.

Il finissage sarà trasmesso in diretta streaming su YouTube sul canale del Giornale dell’Arte, media partner dell’evento, e sulla pagina Facebook del MAO.

 

SABATO 26 FEBBRAIO

 

Sabato 26 febbraio ore 15

DEGUSTAZIONE DI TÈ

MAO – attività per adulti sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

Theatrum Sabaudiae, in collaborazione con The Tea, propone una visita guidata alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese, a cui seguirà una degustazione di tè condotta da Claudia Carità.

La visita guidata alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La collezione Perino permette di illustrare i meravigliosi kakemono, rotoli verticali pensati per essere appesi durante occasioni speciali o utilizzati come decorazione in accordo alle stagioni dell’anno, che mostrano diversi soggetti – uccelli, animali, figure, paesaggi, piante e fiori – dipinti su carta o seta. I kakemono appartengono alla collezione Perino e sono datati tra la metà del XIV e i primi decenni del XX secolo. A seguire nei giardini giapponesi Claudia Carità propone un itinerario sensoriale di degustazione di wakōcha, il tè nero moderno e inusuale nell’offerta del tè Giapponese che per 800 anni ha prodotto solo tè verde. L’esperienza confronterà due tè rari dalle note aromatiche molto diverse per terroir e cultivar. La degustazione sarà accompagnata da assaggi di prodotti giapponesi e del territorio. Il servizio è adeguato alle normative in vigore, ogni partecipante riceverà un servizio composto da un piccolissimo vassoio in simil grafite con tazza di porcellana.

Costo: 18€ a partecipante (+ biglietto di ingresso alla mostra – gratuito per possessori di Abbonamento Musei). Prenotazioni 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

DOMENICA 27 FEBBRAIO

Domenica 27 febbraio

HUB INDIA. CLASSICAL RADICAL

Palazzo Madama, MAO, Accademia Albertina – chiude la mostra

Nata come progetto per Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, in collaborazione con Fondazione Torino Musei e con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, la mostra si sviluppa in tre sedi: Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte AnticaMAO Museo d’Arte Orientale e Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Hub India è a cura di Myna Mukherjee e Davide Quadrio.

L’esposizione presenta opere indiane contemporanee e moderne che esplorano i lasciti del passato e l’antichità nel qui e ora sociologico. Le opere selezionate rappresentano uno spaccato di generi, medium e processi che vanno dai disegni e dipinti alle miniature e sculture, terrecotte e metalli, dipinti su carta e su tela, stampe, incisioni e opere digitali e virtuali, in un tentativo di analizzare le eredità classiche e tradizionali attraverso una nuova lente.

Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di visitare la mostra, può approfittare di questa ultima settimana di apertura.

Infowww.palazzomadamatorino.it

www.maotorino.it

www.pinacotecalbertina.it

 

Domenica 27 febbraio ore 16

BONSEKI. IL MIO PICCOLO GIARDINO ZEN

MAO – attività per famiglie sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

L’appuntamento parte dai giardini interni del MAO prevede la visita alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese e un piccolo focus sul tema della natura e dei giardini; in laboratorio, ogni partecipante potrà realizzare il suo mini giardino zen portatile con sabbia, sassi e vari materiali di recupero.  Età consigliata dai 6 anni in su.

Costo: 7 € a bambino. Adulti accompagnatori biglietto ridotto per la mostra (gratuito per i possessori Abbonamento musei).

Prenotazione obbligatoria tel. 011/4436927-8 – maodidattica@fondazionetorinomusei.it

MARTEDI 1 MARZO

 

Martedì 1 marzo ore 16

ASPETTANDO LA FESTA GIAPPONESE DELLE BAMBOLE, HINA MATSURI

MAO – attività per famiglie

L’appuntamento è dedicato alla ‘Festa delle bambole’ o ‘Festa delle Bambine’, Hina Matsuri, che ricorre ogni anno il 3 marzo. Dopo una passeggiata nella collezione giapponese del museo, scopriremo insieme il significato e le usanze di questa festa e realizzeremo un modellino in carta di soggetti a tema.

Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto in mostra € 8 (gratuito con Abbonamento Musei)

Prenotazione obbligatoria tel. 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it.

 

MERCOLEDI 2 MARZO

Mercoledì 2 marzo ore 15

IL TEMPO DEGLI ELLEBORI

Palazzo Madama – visita guidata in giardino con il curatore botanico Edoardo Santoro

Nel Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama ci sono piante che proprio durante il periodo invernale esprimono tutto il loro fascino: gli ellebori selvatici, europei e asiatici. Conosciuti nell’antichità per le proprietà medicinali, sono fiori tenaci e duraturi, che crescono spontanei in molte zone boschive d’Europa. Oggi queste piante, che nelle giornate con sole tiepido schiudono le loro corolle di fiori bianchi o colorati, sono tra le più apprezzate per rallegrare giardini e terrazzi nei mesi invernali. La visita in giardino sarà l’occasione per imparare tecniche di coltivazione e gestione oltre che aneddoti botanici e storici, che rendono l’elleboro una pianta misteriosa e affascinante.

Info: durata 1 h, max 15 persone

Costo: €5 (incluso biglietto di ingresso)

Prenotazione obbligatoria: 011 4429629 madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

GIOVEDI 3 MARZO

 

Giovedì 3 marzo ore 16

DEGUSTAZIONE DI TÈ

MAO – attività per adulti sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

Theatrum Sabaudiae, in collaborazione con The Tea, propone una visita guidata alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese, a cui seguirà una degustazione di tè condotta da Claudia Carità.

La visita guidata alla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La collezione Perino permette di illustrare i meravigliosi kakemono, rotoli verticali pensati per essere appesi durante occasioni speciali o utilizzati come decorazione in accordo alle stagioni dell’anno, che mostrano diversi soggetti – uccelli, animali, figure, paesaggi, piante e fiori – dipinti su carta o seta. I kakemono appartengono alla collezione Perino e sono datati tra la metà del XIV e i primi decenni del XX secolo. A seguire nei giardini giapponesi Claudia Carità propone un itinerario sensoriale di degustazione di wakōcha, il tè nero moderno e inusuale nell’offerta del tè Giapponese che per 800 anni ha prodotto solo tè verde. L’esperienza confronterà due tè rari dalle note aromatiche molto diverse per terroir e cultivar. La degustazione sarà accompagnata da assaggi di prodotti giapponesi e del territorio. Il servizio è adeguato alle normative in vigore, ogni partecipante riceverà un servizio composto da un piccolissimo vassoio in simil grafite con tazza di porcellana.

Costo: 18€ a partecipante (+ biglietto di ingresso alla mostra – gratuito per possessori di Abbonamento Musei). Prenotazioni 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Giovedì 3 marzo ore 17

STORIE DAL RINASCIMENTO. IL RESTAURO DI DUE COFANETTI IN PASTIGLIA DALLE COLLEZIONI DI PALAZZO MADAMA

Palazzo Madama – presentazione del restauro finanziato dall’associazione Amici della Fondazione Torino Musei

Il generoso supporto dell’associazione Amici della Fondazione Torino Musei ha permesso di riportare alla fruizione del pubblico due preziosi cofanetti con decorazioni in pastiglia dell’età rinascimentale, finora custoditi nei depositi di Palazzo Madama e che necessitavano di delicati interventi di restauro. I due scrigni, destinati a custodire piccoli oggetti di pregio, come gioielli, monete, medaglie, sono databili ai primi decenni del Cinquecento e sono decorati con minuti rilievi realizzati con la tecnica della pastiglia: un impasto di polvere di gesso e marmo, colla e bianco di piombo, che, inserito in matrici metalliche, permetteva di realizzare figure e ornati poi applicati sulla foglia d’oro che rivestiva i cofanetti. I rilievi raffigurano episodi della storia romana e della mitologia classica e sono stati ricondotti da Claudio Bertolotto a botteghe attive nell’Italia nord-orientale, probabilmente in area ferrarese o padovana. Diffusi presso le classi sociali agiate del tardo Quattrocento e del primo Cinquecento, i cofanetti in pastiglia offrono uno sguardo intimo sulla vita domestica del tempo e riflettono nella loro decorazione l’amore per l’antichità classica che pervadeva la cultura delle donne e degli uomini del Rinascimento.

Intervengono:

Maurizio Cibrario, presidente Fondazione Torino Musei

Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama

Maria Leonetti Cattaneo, presidente Amici della Fondazione Torino Musei

Cristina Maritano, conservatore di Palazzo Madama

Claudio Bertolotto, storico dell’arte, già direttore storico dell’arte nella Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte

Anna Rosa Nicola, restauratrice, Laboratorio Nicola Restauri, Aramengo (AT)

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria:

  1. 0114429629;madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Giovedì 3 marzo ore 18.30

FUYU – L’INVERNO IN HAIKU

MAO – conferenza seguita da scrittura creativa

A cura della dottoressa Roberta Vergagni, iamatologa

Ogni incontro si articolerà in tre momenti: introduzione teorica allo haiku, lettura di alcuni tra gli esempi più evocativi dei grandi maestri e composizione guidata di haiku come scrittura creativa.

Massimo 25 partecipanti a incontro. Costo: 3 € a incontro

Info e prenotazioni:  mao@fondazionetorinomusei.it

La settimana dei Musei Reali: mostre, attività per bambini e famiglie

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Allieteranno il Carnevale tra arte e svago

 

 Dopo il successo dell’apertura della Galleria Archeologica, i Musei Reali si preparano a festeggiare il Carnevale con i più piccoli e ad accogliere turisti e residenti con mostre e appuntamenti settimanali da non perdere.

 

Dal 19 febbraio è visitabile la Galleria Archeologica, un’inedita sezione permanente del Museo di Antichità dedicata alle civiltà del Mediterraneo antico, dove sono esposti reperti di rara bellezza e di inestimabile valore storico. I visitatori potranno ammirare più di mille oggetti raccolti in oltre quattrocento anni di collezionismo sabaudo. Un viaggio a ritroso nella Storia grazie a un affascinante percorso espositivo, suddiviso in cinque sezioni, articolato lungo dieci sale e allestito attraverso forme espressive contemporanee. L’ingresso al percorso è compreso nel biglietto ordinario dei Musei Reali.

 

Il calendario delle attività per i tesserati dei Giardini Reali

È disponibile sul sito il calendario delle attività speciali dedicate al tema dei Giardini Reali, riservate ai possessori di una delle tessere solidali. Fino a marzo 2022 è possibile prendere parte a percorsi e visite in esclusiva con le curatrici, i curatori e le restauratrici dei Musei Reali. Sono previsti incontri a tema green anche per tutto il pubblico, con tariffe agevolate per i sottoscrittori della tessera. Le tessere sono acquistabili nel bookshop dei Musei Reali o scrivendo all’indirizzo: mr-to.sostienici@beniculturali.it

Venerdì 25 febbraio, alle ore 10.30 e alle ore 15.30, presso la Biblioteca Reale si terrà la visita speciale Preziosa carta: antichi erbari delle collezioni sabaude. La direttrice della Biblioteca, Giuseppina Mussari, condurrà i partecipanti alla scoperta dei volumi di botanica più rari e raffinati delle collezioni dei Musei Reali.

Costi: intero € 15, tesserati € 5, gratuito under 18.

Lunedì 28 febbraio alle ore 11 e alle ore 15 si terrà la visita Il Giardino Ducale nell’ambito dei Lunedì Green che, ogni lunedì fino a marzo, faranno vivere ai tesserati e al pubblico la magia dei Giardini Reali a porte chiuse. Un ciclo di visite esclusive alla scoperta della storia dei Giardini, delle loro stratificazioni nei secoli e delle specie vegetali.

Costi: intero € 8, tesserati € 3, gratuito under 18.

Visite con prenotazione obbligatoriamr-to.sostienici@beniculturali.it

 

Le attività con CoopCulture

Sabato 26 febbraio alle ore 15.30 e domenica 27 febbraio alle ore 11, le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture conducono la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia.

Il costo della visita è di € 7, oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Attività per famiglie

Sabato 26 febbraio alle ore 15, alle ore 16 e alle ore 17 Animali dalla A alla Z – attività per famiglie e bambini  

Api, balene, coccodrilli, elefanti…cosa ci fanno tutti questi animali (e molti altri) ai Musei Reali? Bambini e famiglie potranno scoprirlo grazie all’intero alfabeto di animali curiosi e colorati nascosti tra le opere esposte in mostra. Si racconteranno le loro storie per poi realizzare un simpatico decoro a tema.

Attività consigliata per bambine e bambini dai 6 ai 10 anni con prenotazione obbligatoria.

Costo: € 10 a bambino, gratuito per gli accompagnatori. Info e prenotazioni: 011 19560449 – Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Martedì 1° marzo alle ore 15.30 Animali in maschera – attività per famiglie e bambini  

Il giorno di Martedì Grasso, presso la Galleria Sabauda, i piccoli visitatori potranno festeggiare cercando, nascosti nei quadri e negli arazzi, l’intero alfabeto di animali pronti a farsi scovare. Giocando insieme, creeranno una maschera di Carnevale a tema per trasformarsi in colorati animaletti per un giorno.

Costo: € 10 oltre al biglietto di ingresso gratuito per i bambini, solo ingresso ai Musei Reali speciale a € 10 per gli adulti. Info e prenotazioni: 011 19560449 – Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Fino al 28 febbraio 2022 è possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali.

Ogni venerdì alle ore 15.30, il pubblico può visitare i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa al primo piano di Palazzo Reale, il Gabinetto del Segreto Maneggio e le suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.
Ogni sabato alle ore 15.30, Collezionisti a Confronto: Riccardo Gualino e il Principe Eugenio di Savoia-Soissons, un ricco percorso alla scoperta di due grandi personaggi accomunati dalla passione per l’arte, per comprendere meglio l’evoluzione del collezionismo tra Settecento e Novecento.

Ogni domenica alle ore 15.30 è possibile approfondire le vicende storico-artistiche legate alla costruzione della Cappella della Sindone e ammirare i tesori conservati nella Sacrestia e nella Cappella Regia.

Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei).

Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Ciprotour. Oltre il confine

Fino al 3 marzo 2022 il pubblico può godere di una mostra diffusa che unisce i Musei Reali e le Biblioteche civiche di Torino. Il progetto mira a promuovere sul territorio la mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, terminata il 9 gennaio. Il progetto prevede una serie di piccole esposizioni in alcune biblioteche torinesi: narrazioni da Cipro e su Cipro nelle sale della Biblioteca civica Centrale, alla Biblioteca civica Musicale Della Corte si parla di musica cipriota, al Mausoleo della Bela Rosin e alla Biblioteca civica Villa Amoretti si racconta dell’isola sacra ad Afrodite e dei profumi della dea, alla Biblioteca civica Cesare Pavese di commerci e genti, di lingue e culture alla Biblioteca civica Primo Levi.

Mercoledì 23 febbraio, alle ore 17.30, presso la Biblioteca civica Villa Amoretti, Patrizia Petitti e Cristina Stalteri terranno la conferenza Prima e dopo Afrodite. L’isola al femminile. Tra le statuette antropomorfe, forse l’oggetto artistico che più caratterizza l’archeologia cipriota, quelle femminili appaiono costantemente in bilico tra sacro e profano: dee, sacerdotesse e devote si confondono e, insieme, restituiscono la dimensione pubblica delle donne.

Venerdì 25 febbraio, alle ore 17.30, presso la Biblioteca civica Cesare Pavese, Elisa Panero terrà la conferenza Tra est e ovest: Cipro porto e ponte del Mediterraneo: Cipro è il centro privilegiato dei commerci tra Oriente e Occidente, in un viaggio nel Mediterraneo antico, tra rame (in latino Cuprum), tessuti, oli e profumi.

 

Le mostre in corso ai Musei Reali

Fino al 26 giugno, le Sale Chiablese ospitano l’esposizione Vivian Maier Inedita con oltre 250 scatti, tra cui molti inediti, video Super 8 e oggetti personali della fotografa americana. Curata da Anne Morin, la mostra presenta anche una sezione dedicata alle fotografie che Vivian Maier realizzò durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova. Dopo una prima tappa al Musée du Luxembourg di Parigi, l’esposizione arriva in Italia e ha come obiettivo quello di raccontare aspetti sconosciuti o poco noti della misteriosa vicenda umana e artistica della fotografaVivian Maier Inedita è o-organizzata da diChroma e dalla Réunion des Musées Nationaux – Grand Palais, prodotta dalla Società Ares srl con i Musei Reali e il patrocinio del Comune di Torino e sostenuta da Women In Motion, un progetto ideato da Kering per valorizzare il talento delle donne in campo artistico e culturale.

 

Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini è l’esposizione allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda fino al 3 aprile 2022. Il progetto, curato da Rosario Maria Anzalone ed Enrica Pagella, è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle soluzioni grafiche: tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipataLa visita alla mostra è compresa nel biglietto dei Musei Reali.

 

La Biblioteca Reale

La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.15 ed è chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.

Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it)

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

 

Museum Shop

Per rimanere aggiornati sulle pubblicazioni dei Musei Reali e per dedicarvi un pensiero, il Museum Shop è aperto.

È disponibile anche online Musei Reali (shopculture.it).

 

L’accesso ai Musei Reali e alle mostre è consentito unicamente esibendo il Super Green Pass (Green Pass rafforzato ad esito di vaccinazione o guarigione da Covid-19) e indossando la mascherina chirurgica, secondo le norme di sicurezza previste dal Decreto-legge del 24 dicembre 2021, n. 221.

 

 

 

Raffaele e Bertè, show al Teatro Colosseo

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TEATRO COLOSSEO
Via Madama Cristina 71 – Torino

La stagione 2021 – 2022

Giovedì 24, venerdì 25 e sabato 26 febbraio ore 21
Domenica 27 febbraio ore 17
VIRGINIA RAFFAELE
Samusà
poltronissima € 33,70 | poltrona A € 29,60 | galleria € 26,50 | galleria B € 22,50

Dopo il grande successo dello spettacolo Performance del 2015 e anni particolarmente intensi che l’hanno vista protagonista in tv di uno show e una serie televisiva tutti suoi, oltre alla conduzione del Festival di Sanremo e il doppiaggio di Morticia nel cartone animato La Famiglia Addams, Virginia Raffaele torna al suo primo amore, il teatro, e lo fa con uno spettacolo completamente nuovo dal titolo Samusà. Il racconto di Samusà si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale: il luna park. Da lì si sviluppa in quel modo tutto della Raffaele di divertire ed emozionare, stupire e performare, commuovere e far ridere a crepapelle.
“Sono nata e cresciuta dentro un luna park, facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti”.
La regia si avvale della grande firma di Federico Tiezzi. Samusà è scritto da Virginia Raffaele, Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato, con Federico Tiezzi.

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Giovedì 3 marzo ore 21
LOREDANA BERTÈ

poltronissima € 70,40 | poltrona A € 61,20 | poltrona B € 58,60 | galleria € 49,00 | galleria B € 39,80

Loredana è semplicemente Loredana, unica e iconica, con quella voglia di collaborare con i giovani, con le sue battaglie nei confronti di chi attacca chi è diverso, tutto cantato sul palco, intimo e amplificato dalla magica atmosfera che solo il teatro può dare.
Anche la sua performance al recente Festival di Sanremo con Achille Lauro per “SEI BELLISSIMA” nella serata dei duetti ha lasciato il segno, per l’intensità dell’interpretazione e la grandissima presenza scenica.

Sono felice di tornare finalmente in teatro col mio nuovo tour Manifesto – dice Loredana -, nonostante tutte le incertezze che ancora viviamo. In scaletta ci saranno sia i vecchi successi che i brani tratti dal nuovo album. Nuovi video e anche una new entry nella band!


Tutte le informazioni sul sito www.teatrocolosseo.it e sui profili social del Teatro.

Amici Biblioteca Nazionale di Torino per la Giornata delle malattie rare

Il 28 febbraio 2022 il Rare Disease Day giungerà alla sua 15° edizione, un “compleanno” importante che arriva a pochi mesi dall’adozione di un nuovo strumento di promozione dell’equità: la Risoluzione ONU “Addressing the challenges of persons living with a rare disease and their families”, adottata lo scorso dicembre 2021 dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questa risoluzione è particolarmente importante per le persone con una malattia rara, perché intende affrontare le sfide delle persone che convivono con tali patologie, pazienti e familiari.
Come ogni anno, sono tanti gli appuntamenti e le iniziative che tingeranno il nostro Paese di rosa, verde e azzurro (i colori ufficiali del Rare Disease Day) con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulle malattie rare.  Una giornata in cui bambini e genitori, caregiver e familiari possono finalmente vedersi più riconosciuti e forse anche più ascoltati.

La Biblioteca Nazionale Universitaria, sensibile alla tematica, organizza un incontro per presentare a Torino la Giornata e due realtà d’eccezione che operano nel settore: UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare e l’Istituto Chimico Farmaceutico Militare.

UNIAMO è l’ente di rappresentanza della comunità delle persone con malattia rara. Opera da oltre 20 anni per la tutela e la difesa dei diritti delle persone con malattia rara e delle loro famiglie, ha oltre 160 associazioni affiliate in continua crescita.

Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze unità produttiva dell’Agenzia Industrie Difesa, nato nel 1853 a Torino, si può considerare come l’unica azienda farmaceutica dello Stato. È stato al fianco dei protagonisti di tutti gli eventi che hanno contraddistinto la storia italiana, compresi i due conflitti mondiali, assicurando la produzione di farmaci, presidi medico chirurgici, prodotti di medicatura ed alimentari, sia per le Forze Armate e collaborando con altre istituzioni attraverso la produzione di farmaci per l’Istituto Superiore di Sanità e per strutture ospedaliere pubbliche e attraverso la collaborazione con Università per attività di ricerca e formazione.
Oltre a rifornire le Forze Armate di medicinali e materiali sanitari, ormai continuativamente sta svolgendo un ruolo sociale e strategico di grande rilevanza per tutto il Paese nel rendere disponibili medicinali necessari ma economicamente non vantaggiosi e quindi non reperibili sul libero mercato, destinati a pazienti affetti da malattie rare.

Interverranno:

  • Guglielmo Bartoletti – Direttore Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • Gen. Franco Cravarezza – Presidente Associazione Amici della Biblioteca e del Consiglio Permanente delle Associazioni d’Arma di Torino
  • Annalisa Scopinaro, Presidente UNIAMO (videomessaggio)
  • Annalisa Bisconti, referente Associazione Niemann Pick e portavoce Forum A-RARE
  • Col. Antonio Medica – Direttore Istituto Chimico Farmaceutico Militare
  • 1° Lgt. Camillo Borzacchiello – Responsabile distribuzione farmaceutica e progetto Malattie Rare

Come curiosità, fin dal primo conflitto mondiale, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico offre generi di conforto alle Forze Armate. La lunga tradizione iniziata con le Razioni K dell’Esercito Italiano, è stata poi ampliata all’uso commerciale dando origine a prodotti quali il Cioccolato Militare, i Boli al Mentolo e i famosi liquori artigianali. La tradizione della liquoreria risale al 1877 con la creazione dell’Enocordial e dell’Elisir di China. La lunga tradizione farmaceutica ha ispirato anche la sezione di cosmesi dando origine a una vasta gamma di prodotti di benessere come l’Acqua di Colonia, la Crema Dermofila e i prodotti per l’igiene personale. L’utilizzo di ingredienti e semilavorati locali di eccellenza rendono la produzione cosmetica di elevata manifattura rendendoli sinonimo di qualità.

Dalle ore 10 alle 16 sarà attivo presso la Biblioteca anche un punto vendita dei prodotti dell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare unità produttiva dell’Agenzia Industrie Difesa i cui ricavati sono impiegati per la ricerca e produzione dei farmaci orfani a cura dello Stabilimento.

Ingresso libero. Richiesto green pass rafforzato e mascherina FFP2
Auditorium Vivaldi – Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino – Piazza Carlo Alberto, 3
INFORMAZIONI eventi@abnut.it

Delegazione interconfessionale visita la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni 

Domenica 20 febbraio presso la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni) di corso Grosseto 53/7 a Torino si è svolta una mattinata di incontro e conoscenza nel pieno spirito della Settimana Mondiale dell’Armonia Interreligiosa, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione A/RES/65/5, adottata il 20 ottobre 2010”. 

L’istituzione di tale ricorrenza ha lo scopo di promuovere l’eliminazione di tutte le forme di intolleranza e discriminazione sulla base della religione. Inoltre, riconosce la necessità fondamentale del dialogo interreligioso e della comprensione reciproca quale tassello centrale di una cultura della pace. Infine, incoraggia tutti gli Stati a sostenere, su base volontaria, la diffusione del messaggio di armonia interreligiosa in tutti i luoghi di culto durante questa settimana“. 

Raccogliendo e mettendo in atto l’invito promosso dalla risoluzione, una delegazione del Coordinamento Interconfessionale regionale NOI SIAMO CON VOI, con il supporto del Comitato FEDINSIEME, si è recata in questo primo luogo di culto dove è stata accolta dal responsabile della comunicazione Sergio Griffa.

A comporre il gruppo di visitatori don Ermis Segatti docente della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Bhante Dharmapala monaco di tradizione Theravada presidente di Interdependence, Abdellah Mechnoune dell’organizzazione Islamica del Mondo Arabo ed Europeo, Giuseppe Cicogna della Chiesa di Scientology di Torino, Giacomo e Maria Teresa Testa della comunità dei Focolari, Giampiero Leo e Sara Zambaia del Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili. 

Ricco e vivace il programma della mattinata, volata via in una atmosfera amichevole e al tempo stesso caratterizzata da  profonda condivisione spirituale: ad un momento dedicato alla lettura delle scritture e all’ascolto di testimonianze è seguita la proiezione di un documentario filmato sulla storia e sviluppo della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni in Italia. Sono seguiti gli interventi di Giampiero Leo e Sara Zambaia a sottolineare l’importanza determinante rappresentata da questo genere di iniziative volte alla conoscenza delle differenti realtà e tra le differenti realtà attive e presenti sul territorio, che nel loro insieme rappresentano una rilevante risorsa umana e una giuda etica per il miglioramento della società, indipendentemente dal personale orientamento di credo. 

L’incontro si è concluso con una visita dei locali della chiesa. Tra le peculiarità, la fonte battesimale e il centro di ricerca genealogica aperto su appuntamento a chiunque voglia risalire alle proprie antiche origini famigliari.