Cosa succede in città- Pagina 219

TEDxTorino BE KIND Da Luca Argentero a Luciano Violante, 13 speaker raccontano la gentilezza

20 febbraio 2022 | ore 14 |Lingotto Fiere Padiglione 1 – Torino

L’evento sarà anche in diretta streaming su www.tedxtorino.com

Torna il 20 Febbraio 2022 TEDxTorino, la conferenza TEDx più grande d’Italia, quella che tradizionalmente apre il calendario dell’anno.

Una grande arena, oltre 100 volontari, più di 1.000 spettatori, migliaia di collegamenti in streaming e 13 speaker per raccontare a tutti “le idee che meritano di essere diffuse”.

Il tema che guida l’evento è la gentilezza. BE KIND il titolo dell’evento: un invito ma allo stesso tempo un imperativo, il più bello che c’è.

Ci sono infinite sfumature di gentilezza e ciascuna di esse, in perfetto stile TED, può essere un’ispirazione.

A raccontare come la gentilezza sia la chiave del futuro 13 ospiti: dall’attore Luca Argentero al magistrato e politico Luciano Violante, passando per la giornalista e scrittrice Claudia De Lillo alias Elasti e la climate coach Stefania Giannuzzi, fino ad arrivare ad Alessandro Chiolerio e il suo progetto per dialogare con gli alberi.

Presentatrice di Be Kind Stefania Panighini, regista d’opera, autrice e docente di arti performative.

ELENCO SPEAKER TEDxTorino BE KIND

Luca Argentero – attore e fondatore di 1 Caffè Onlus.

Chiara Bocchio – Presidentessa dell’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco.

Edoardo Cavagnino – Presidente di Gelati PEPINO 1884.

Alessandro Chiolerio – Chief Commercial Officer di Cercaofficina.it.

Claudia De Lillo alias Elasti – giornalista e scrittrice.

Gino Gaspari – Scienziato e Ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Cristina Ghiringhello – Direttore di Confindustria Canavese e Direttore Generale di CIAC.

Stefania Giannuzzi – Urban Change Maker/Climate coach.

Silvia Gilotta – Ergonoma Founder di Adequat srl.

Davide Manico – coreografo e danzatore.

Giorgio Olmoti – storico dei linguaggi mediali e storyteller.

Andrea Bertaia Segato – CEO di ALBA Robot.

Luciano Violante – magistrato, professore e parlamentare, Presidente della Commissione Antimafia (1992-1994) e della Camera dei deputati (1996-2001).

 

Costo ingresso: 40,00 € (intero) – 25,00 € (ridotto under 26)

Diretta streaming su www.tedxtorino.com: 5 €

 

www.tedxtorino.com

Misure Antismog, continuano le sole limitazioni permanenti

I dati previsionali di PM10 forniti  da Arpa Piemonte confermano il livello bianco del semaforo antismog.

Fino a lunedì 21 febbraio compreso, prossimo giorni di controllo, rimarranno pertanto in vigore le sole misure permanenti di limitazione del traffico.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina: www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

Al via il terzo appuntamento promosso da Biraghi e Unionbirrai: degustazioni e laboratori

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Per far conoscere la storia delle birre piemontesi

 

Sabato 19 febbraio nel negozio di piazza San Carlo il pubblico potrà provare alcune birre artigianali del territorio

e conoscere la loro storia

 

Torino, 17 febbraio 2022 – Proseguono gli appuntamenti dedicati alle birre artigianali piemontesi, indetti dal negozio Biraghi di Torino e Unionbirrai, l’associazione di categoria che rappresenta in Italia e nel mondo il comparto birrario artigianale italiano. Questo terzo incontro sarà l’occasione per far conoscere ad appassionati e curiosi quattro birre davvero eccezionali che si contraddistinguono per ingredienti, gusto e storia.

 

Il terzo appuntamento avrà luogo sabato 19 febbraio nel negozio Biraghi di piazza San Carlo e vedrà un primo momento di degustazione dalle 11 alle 19, a cui seguirà il laboratorio “Non solo malto” guidato da Vincenzo Basile, beer taster ufficiale di Unionbirrai.

 

Nel corso della giornata e durante la degustazione serale sarà possibile assaggiare la Vieni&Weiss prodotta dal Birrificio 100 venti di Borgomero che si contraddistingue per le sue note fruttate e speziata, con  sentori di chiodi di garofano, banana e vaniglia; la Divina, prodotta a Rivoli dal  Birrificio Gilac, una birra chiara al mosto d’uva; la Brusatà del Birrificio Aleghe di Giaveno che nel 2014, 2015 e 2016 si è aggiudicata l’ambito premio “Birra dell’anno” nella categoria “birre alle castagne”; e la birra Sale in Bock del Birrificio Elvo di Graglia prodotta con l’utilizzo di batteri lattici e sale di Mozia (Trapani).

 

Sono oltre 200 le birre artigianali piemontesi presenti nel negozio Biraghi di piazza San Carlo di Torino: dalle più celebri birre Baladin nate a Piozzo (CN) nel 1996 e prime birre 100% Made in Italy alle più ricercate Liebe prodotte dal birrificio Tum di Cavour (TO), passando per La Traviata di Birra San Michele di Sant’Ambrogio di Torino, la Horus di Birra Civale prodotta in provincia di Alessandria e la Farinéla di Birra Abbà del vercellese.

 

Per partecipare all’evento, i cui ingressi saranno monitorati in base alla normativa anti Covid vigente, sarà necessario essere in possesso di Green Pass. Per info e prenotazioni scrivere a negozio.torino@biraghi.it oppure telefonare al numero 011 454 6169.

Il “Diario di una diversa” della poetessa Alda Merini. Al Gobetti

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Una preziosa testimonianza della sua degenza manicomiale diventa adattamento teatrale 

“Alda, diario di una diversa” ha debuttato al teatro Gobetti di Torino, per la drammaturgia e la regia di Giorgio Gallione. Si tratta dell’adattamento teatrale di “L’altra verità. Diario di una diversa” di Alda Merini, con Milvia Marigliano in scena, accanto ai danzatori di DEOS, Danse Ensemble Opera Studio, Luca Alberti, Angela Babuin, Eleonora Ciocchini, Noemi Valente e Francesca Zaccaria. A firmare le coreografie Giovanni Di Cicco, le scene sono di Marcello Chiarenza, i costumi di Francesca Marsella e le luci di Aldo Mantovani.
A partire dall’opera di Alda Merini, una delle voci della letteratura italiana più significative e riconosciute del Novecento, lo spettacolo si pone l’obiettivo di esplorare gli infiniti intrecci presenti tra poesia, follia e teatro danza. La biografia della Merini diventa, così, emblematica, essendo stata segnata da una lunga e dolorosa degenza manicomiale, causata probabilmente da una patologia definita “ sindrome bipolare”, di cui hanno sofferto anche molti altri artisti.
Proprio intorno all’esperienza del manicomio la Merini ha prodotto le sue opere più significative e sconvolgenti, una forma di pura creazione costituita di storie brevi, poesie, rime, nenie, canzoni, epifanie, aforismi, che hanno tratteggiato una vita tragica, “più bella della poesia”.
“Alda. Diario di una diversa” rappresenta un grande affresco elaborato su opera e biografia di Alda Merini, uno spettacolo costruito come una visione, un lucido delirio capace di attraversare tutta l’opera di questa straordinaria poetessa. Il suo universo è contraddistinto da colori forti, in cui “l’estate esplode all’improvviso in mezzo ai rami gelati dell’inverno”, e da continui slittamenti emotivi, stilistici e poetici, tipici di un’artista che è stata sbattuta ai margini del destino, ma sempre miracolosamente “resuscitata”.
Materiali narrativi in questa elaborazione drammaturgica si intrecciano a quelli biografici, arricchiti da squarci lirici, quasi cantati o danzanti. La protagonista, Maria Marigliano, è affiancata da un gruppo di danzatori capaci di dar vita a una sorta di creazione vicina alle modalità del teatro / danza, dalla quale emerge un universo mentale abitato da ricordi, ma anche da fantasmi, deliri, follia e amore.
Nel libro intitolato “L’altra verità. Diario di una diversa” Alda Merini ci narra con grande lucidità i dieci anni trascorsi al Paolo Pini di Milano, dove vi fu ricoverata per la prima volta giovanissima, nel 1964, a causa di un esaurimento, che si era aggravato a seguito della morte della madre e delle incomprensioni con il marito cui aveva inutilmente chiesto conforto. La poetessa narra la sua esperienza manicomiale attraverso un racconto profondo, intenso e coinvolgente, affidato a una scrittura snella, essenziale e rapida. Le persone rinchiuse in manicomio, che emergono dal ritratto di Alda Merini, sono ridotte a meri oggetti, denudate e rivestite di camicie e vestaglie enormi, private delle più elementari libertà, con mani e piedi legati e spesso costrette a vivere in condizioni disumane in mezzo ai propri stessi escrementi. Tra i ricoverati emerge dalla descrizione della scrittrice la presenza non solo di persone afflitte dalla malattia mentale, ma anche di soggetti assolutamente non folli, di cui la società civile voleva disfarsi, perché avevano tenuto una condotta ritenuta lesiva di norme sociali e morali, come le ragazze madri povere o i portatori di handicap fisici pesanti, di cui la famiglia di origine non poteva o voleva farsi carico.
La piece, prodotta dal Teatro Nazionale di Genova, sarà in scena al teatro Gobetti per la stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino fino a domenica 6 marzo prossimo.

Mara Martellotta

Arriva a Torino la Banca delle Visite, in dono una visita medica “sospesa” alle persone bisognose

La tradizione napoletana del caffè sospeso viene trasposta anche in campo sanitario. L’iniziativa sbarca anche a Torino con la Banca delle Visite Onlus, un circuito solidale sostenuto da donazioni di privati e aziende e promosso da realtà come Mba Mutua, attiva nel panorama della sanità integrativa e sostitutiva, che, grazie anche al contributo dei propri Soci, supporta il progetto solidale nato per offrire visite specialistiche e prestazioni sanitarie ai più bisognosi.

Tramite il portale www.bancadellevisite.it , chi lo desidera potrà selezionare una prestazione sanitaria, oppure donare una somma di denaro libera, capace di concorrere, assieme alle altre donazioni in denaro, all’acquisto delle visite medesime da parte di Banca delle Visite, per aiutare persone in difficoltà che chiedono aiuto sempre tramite il sito.

“La Onlus verificherà i requisiti degli utenti richiedenti – precisa Egidio Perna, socio e promotore mutualistico di MBA, Società di Mutuo Soccorso, nonché titolare del primo Amico Point sul territorio, per poi sostenere i costi delle medesime visite specialistiche o degli esami diagnostici necessari per la cura”.

Un aiuto prezioso a La Banca delle Visite è dato anche dalla rete di dottori e studi polispecialistici che aderiscono al progetto donando alcune visite solidali ogni mese e riservando un listino dedicato.

Per chi desideri supportare la Banca delle Visite si può effettuare una donazione che la Fondazione Onlus utilizzerà per sostenere i costi delle visite mediche.

Basterà collegarsi al sito www.bancadellevisite.it nella sezione DONA ORA e selezionare un importo libero, oppure selezionare una prestazione sanitaria dall’elenco e inviare il denaro corrispondente. La visita sospesa diventerà, così, un progetto solidale e realtà per una persona bisognosa.

Per tutti invece, la possibilità di conoscere i benefici di una copertura sanitaria integrativa, in modo da poter contare su prodotti di valore, per cui è importante conoscere le mutue, gli enti non profit operanti nel Terzo Settore, che attraverso fondi o piani sanitari e assistenziali, come Auxilium, Fondo Assistenza Famiglia e Care Giver a sostegno della non autosufficienza, operano seguendo il principio della cosiddetta “porta aperta”, vale a dire l’accessibilità a tutti indistintamente, in grado di offrire assistenza per tutta la vita ed usufruendo dei vantaggi di stato come la detrazione fiscale del 19% dei contributi annui versati.

Mara Martellotta 

 

Chinese Beauties: lo Spazio Musa di Torino ospita il SuperMao sorridente di Xu De Qi

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Dopo la personale di Zhang Hong Mei, prosegue il progetto del polo museale che approfondisce le personalità della nuova scena artistica cinese contemporanea

 

Fino al 20 marzo 2022, lo Spazio Musa di Torino (Via della Consolata, 11) ospita Chinese Beauties, la mostra personale dell’artista cinese Xu De Qi, uno dei maestri indiscussi della Nuova Pop Art Cinese.

 

Con questa mostra, il polo museale torinese, che aveva già ospitato la personale di Zhang Hong Mei, prosegue il suo progetto di approfondimento delle più importanti personalità della nuova scena artistica cinese contemporanea, che si stanno affermando sempre di più come veri e propri talenti a livello mondiale.  

 

Tra le opere esposte, anche SuperMao, un’opera iconica ed emblematica della nuova Cina di Xi Jinping, proiettata verso la conquista non solo del mondo, ma anche dell’universo, che ritrae un Mao sorridente che sovrasta la Terra, sfrecciando verso il cielo. 

 

Si tratta della prima mostra personale dell’artista a Torino, organizzata da Diffusione Italia e curata da Vincenzo Sanfo, che mostrerà l’evoluzione della sua arte e del suo punto di vista sul mondo. Un piacevole viaggio in grado di far scoprire la particolarità di un artista originale, ma anche uno spazio espositivo del tutto particolare, che trasuda la storia di una città costruita su reperti di epoca romana stratificati tra medioevo e settecento, un luogo unico e fortemente impressivo.

 

Nato nel 1964, a cavallo tra la fine dell’epopea maoista e il boom economico cinese di questo millennio, Xu De Qi è una sorta di caposcuola di quello spirito nuovo e critico verso un modo vecchio e stantio di fare arte in Cina. Un modo ancora irrimediabilmente legato a schemi ormai superati dal tempo, e spesso ancorati a riletture pedisseque di temi antichi, ripetuti infinitamente.

 

Il suo lavoro è ludico, gioioso, colorato e di chiara matrice Pop, ma privo, per ragioni generazionali, di quelle rivendicazioni di tipo politico che hanno caratterizzato, anche in maniera commercialmente cinica, i lavori della generazione a lui di poco precedente.

 

La sua visione ottimista è quella di nuova Cina irrimediabilmente proiettata verso un futuro, irreversibile, nonostante le brusche frenate di una classe politica che fatica ad adeguarsi ai cambiamenti. Un approccio che rende l’arte di Xu DeQi un vento fresco e rilassante, pieno di grandi speranze, in un futuro da lui rappresentato da giovani ragazze che oscillano tra tradizione e innovazione .

 

Le sue immagini, divenute elementi iconici, sono spesso utilizzate in Cina o negli Stati Uniti dai media per raccontare la Cina contemporanea, vista attraverso le sue opere con un sottile velo di ironica provocazione verso modi e metodi di vita presi a modello dalle nuove generazioni cinesi.

 

Noto e apprezzato a livello internazionale, ha esposto in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Europa, prendendo parte anche ad esposizioni presso i più prestigiosi spazi espositivi, come la Biennale di Venezia, il Centre Pompidou, il Coral Spring Museum, il Barbican Center for thé Arts. 

 

MUSA è un luogo magico e ricco di storia nel centro storico della città millenaria, al crocevia di sotterranei che univano tra di loro i palazzi nobiliari del tempo.

Il recupero architettonico è avvenuto vivendo e respirando i muri e i pavimenti che venivano alla luce e che facevano apparire nuovamente la propria anima solenne, dopo essere rimasti nascosti nei secoli sotto fredde coperture cementizie. Un luogo intriso di sacralità ai piedi della Madonnina Consolatrice, a cui i torinesi hanno sempre affidato i loro voti, ma anche dolcemente romantico per le storie ricche di passione e tormenti vissute nel sottosuolo.

Il design, curato interamente dal proprietario, ha rafforzato la naturale bellezza di ciò che rappresenta l’immenso patrimonio storico, culturale ed artistico che è conservato nei nostri palazzi, diventandone un luogo di profonda ispirazione.

 

La mostra di Xu Deqi sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito sino alla fine di marzo. 

 

Informazioni sulla mostra

Dove

Spazio Musa

Torino, Via della Consolata, 11, (TO)

 

Quando

Fino al 20 marzo 2022

 

Orario di apertura

Da martedì a sabato 15:00 – 19:00 

Lunedì e domenica chiuso

 

Costo

Ingresso libero

 

Sito web: https://spaziomusa.net

“Torinese del Sud”. 2022: corre l’“anno leviano”

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Proseguono alla “Fondazione Giorgio Amendola” di Torino, in occasione dei 120 anni dalla  nascita di Carlo Levi, gli incontri dedicati al poledrico artista “torinese del Sud”

Il prossimo appuntamento govedì 17 febbraio

Scrittura e arte. Cinema. Impegno politico e sociale. Su questi temi si incentrano gli incontri organizzati dallo scorso dicembre dalla torinese “Fondazione Giorgio Amendola”, in concerto con l’“Associazione Lucana in Piemonte” e in collaborazione con il “Centro Studi Piero Gobetti”, in occasione e a ricordo dei 120 anni dalla nascita di Carlo Levi  (Torino, 1902 – Roma, 1975). A corollario e in contemporanea alla suggestiva mostra dedicata  (fino al prossimo 4 marzo) sempre negli spazi della Fondazione di via Tollegno, a “I volti del ‘900 nei ritratti di Carlo Levi”, gli incontri – tesi a dare il giusto peso e valore nel panorama culturale del secolo scorso alla figura di uno scrittore, pittore, fervente antifascista e lucido uomo politico, iconizzato al Sud e troppo  spesso trascurato al Nord e nel suo Piemonte – riprenderanno il prossimo giovedì 17 febbraioper concludersi venerdì 4 marzo. Su “Carlo Levi e il cinema” tratterà ampiamente Elisa Oggero, il prossimo giovedì 17 febbraio (ore 16) mettendo in evidenza il fascino fortemente esercitato dalla “settima arte” su  Levi che, fra l’altro, collaborò al restauro di due storici film quali “Patatrac” realizzato nel ‘31 da Gennaro Righelli (fra i primi esempi italiani di cinema sonoro) e “Il grido della terra” (1949) di Duilio Coletti, oltre a produrre insieme a Carlo Mollino i bozzetti preparatori per  il “Pietro Micca” di Aldo Vergnano (1938), film perduto di cui restano solo cinque minuti conservati al “Museo Nazionale del Cinema” di Torino. A seguire altri due appuntamenti. Giovedì 24 febbraio (ore 17,30), saranno gli storici Cesare Pianciola e Giovanni De Luna a dialogare su “La formazione di Levi nella Torino di Gobetti e di Gramsci e il suo impegno in Giusizia e Libertà”. A chiudere il percorso, venerdì 4 marzo (ore 17,30), un dibattitto di sicuro interesse sul docufilm del 2019 “Lucus a lucendo. A proposito di Carlo Levi” di Enrico Masi e Alessandra Lancelotti, con interventi di Raffaele Benfante, Stefano Levi della Torre (pittore e nipote di Levi) e Pietro Polito, direttore del “Centro Studi Piero Gobetti”.

Tutti gli incontri sono ad  ingresso libero, con obbligo di “green pass”, fino ad esaurimento posti. Saranno anche occasione per visitare la mostra (di cui sopra) “I volti del ‘900 nei ritratti Carlo Levi”: un percorso per immagini (sono una quarantina i dipinti esposti) che raccontano un mondo legato a Levi da forti vincoli ideologici e di comune pensiero ed umana empatia, realizzato con tratti pittorici di assoluta essenzialità e di multiforme forza espressiva. Dal delicato silente “Autoritratto con cappello” del 1928 alla vigorosa tempesta di colori del “Ritratto di Leone Ginzburg con le mani rosse” del 1933.

Alla “Fondazione Giorgio Amendola” è possibile anche ammirare una preziosa riproduzione fotografica in formato reale (18,50 x 3,20 m.) del famoso “Telero Lucania ‘61”, cinque enormi pannelli in cui c’è tutto il “dolore antico” e il “coraggio di esistere” di quel Sud e in particolare di quella “sua” Lucania – dove nel ’35 fu esliato dal regime fascista e dove (nel cimitero di Aliano) oggi riposa – che Levi imparò ad amare e a farne voce di dolente eterna poesia nel suo epico “Cristo si è fermato a Eboli” del ’45. Dedicato alla memoria di Rocco Scotellaro, il sindaco poeta di Tricarico diventato suo fraterno amico, il “Telero” fu realizzato da Levi su invito di Mario Soldati per rappresentare la Basilicata alla grande mostra organizzata a Torino per il primo Centenario dell’Unità d’Italia ed è oggi custodito al “Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata”, sito a Matera in “Palazzo Lanfranchi”.

Per info: “Fondazione Giorgio Amendola”, via Tollegno 52, Torino; tel. 011/2482970 o www.fondazioneamendola.it

g.m.

Nelle foto:

–         “Autoritratto con cappello”, olio su tela, 1928

–         “Ritratto di Leone Ginzburg con le mani rosse”, olio su tela, 1933

–         Particolare del “Telero Lucania ‘61”

All’Anagrafe centrale di Torino aprirà uno Sportello “Priorità”

All’Anagrafe centrale in via della Consolata 23 a Torino aprirà presto uno Sportello “Priorità” per facilitare l’accesso ai servizi a persone con disabilità, a chi ha più di 75 anni, alle donne incinte dalla 25esima settimana e, in generale, a chi si trova in condizioni di particolare fragilità.

Lo prevede la mozione (primo firmatario: Angelo Catanzaro – PD) approvata il 14 febbraio 2022 dal Consiglio Comunale di Torino all’unanimità (34 voti favorevoli su 34 consiglieri presenti).

Per favorire la comunicazione con gli utenti sordi, il provvedimento prevede anche un servizio gratuito di traduzione nella lingua italiana dei segni (LIS) e la messa a disposizione di ausili per le persone con impianto cocleare.

La mozione chiede inoltre la creazione di percorstattili per le persone non vedenti l’affissione di pittogrammi con indicazioni utili per l’accesso ai servizi.

Il documento era stato presentato nella seduta del 10 febbraio 2022 delle Commissioni Diritti e Pari opportunità, Quarta e Prima.

È un passo importante che la Città intraprende per rendere la città più accessibile a tutti e tutte – ha dichiarato Angelo Catanzaro (PD), ringraziando gli assessori Francesco Tresso e Jacopo Rosatelli per la disponibilità e auspicando ulteriori interventi a favore delle persone fragili grazie ai fondi del Pnrr.

Nel dibattito in aulail consigliere Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) ha ringraziato Catanzaro per l’iniziativa, che fa onore alla Città di Torino per la sensibilità nei confronti delle persone più fragili, e ha proposto di prevedere successivamente anche servizi per far sentire le persone meno sole.

Tutti i servizi della città e anche gli eventi culturali devono essere resi accessibili – ha dichiarato Simone Fissolo (Moderati) – che ha chiesto di prestare particolare attenzione anche alle persone con disabilità cognitiva.

È un bel segnale che la Città di Torino dà in tempi di pandemia – ha affermato Elena Apollonio (Lista Civica per Torino). Ci sono spazi per migliorare ulteriormente i servizi nell’ambito della riorganizzazione complessiva dei servizi anagrafici – ha aggiunto Anna Maria Borasi (PD) e occorre sempre migliorare le co-progettualità – ha aggiunto Vincenzo Camarda (PD).

Anche Silvio Viale (Lista Civica per Torino) si è detto favorevole alla proposta, ma ha chiesto di monitorare le attività dello Sportello per verificare come garantire l’accesso alle tante persone che ne avranno diritto.

L’assessore ai Servizi demografici Francesco Tresso ha ringraziato il consigliere Catanzaro per la proposta, dal forte valore simbolico nell’ambito della riorganizzazione degli anagrafi: “È un progetto pilota che attiveremo su prenotazione – ha dichiarato – e che potrebbe essere esteso anche a sedi anagrafiche decentrate, dopo averne valutato l’impatto.

Torino, 14 febbraio 2022

Comedians made in Torino. Due talenti emergenti, un microfono, mezz’ora ciascuno e una location inedita

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TORINO COMEDY LOUNGE presenta ComEDIT: UNO + UNO Comedians made in Torino”

 

Il nuovo progetto ospitato presso

EDIT Torino

 

Mercoledì 16 febbraio

Piazza Teresa Noce 15/A

Ore 20.30

SOLD OUT

 

Due talenti emergenti, un microfono, mezz’ora ciascuno e una location inedita. Il collettivo Torino Comedy Lounge inaugurerà, mercoledì 16 febbraio 2022, “ComEDIT: UNO + UNO. Comedians made in Torino”, il nuovo progetto ospitato nella suggestiva realtà di Edit Torino, il più grande birrificio artigianale della città.

Gli spazi di piazza Teresa Noce si trasformeranno, così, in un nuovo punto di riferimento per la stand up comedy locale, accogliendo, ogni mese, talenti emergenti della scena sabauda, nell’ambito della quale hanno avuto l’opportunità di formarsi e affinare le proprie capacità.

A impreziosire il primo appuntamento vi saranno, infatti, Giulia Cerruti e Angelo Amaro, due tra i nomi maggiormente noti del panorama comico torinese. Già avvezzi ai palchi più importanti della città (e non solo), Cerruti e Amaro avranno l’onore di alzare il sipario del nuovo format con i loro monologhi taglienti e corrosivi, primi di una serie di ospiti che porteranno in scena il meglio della stand up comedy sabauda.

«In questi cinque anni – commenta Antonio Piazza, fondatore del Torino Comedy Lounge e ideatore di “ComEDIT” – ci siamo dedicati a portare la scena nazionale della stand up comedy a Torino, cercando di creare un “hub della comicità” che fosse di riferimento per l’Italia. Quest’anno, però, abbiamo deciso che è arrivato il momento di valorizzare anche le eccellenze del territorio, perciò siamo molto orgogliosi di presentare il nostro nuovo appuntamento mensile, interamente dedicato ai comedian che si sono formati sul campo (e anche ai nostri open mic) e che porteranno 30 minuti del proprio repertorio migliore presso la bellissima cornice di EDIT Torino.»

Giulia Cerruti, classe 1993, dopo aver frequentato il Corso propedeutico del Teatro Stabile di Genova nel 2015, si è diplomata, due anni dopo, alla Scuola di perfezionamento per attori Shakespeare School di Jurij Ferrini. Nel 2017 ha, inoltre, dato vita, in qualità di organizzatrice, al Festival “L’arte nel pagliaio” della Cascina Duc di Grugliasco, mentre nel 2018 ha fondato la compagnia Crack24 e nel 2021 lo Spazio Cristina.

Angelo Amaro, classe 1989, è diplomato in Sceneggiatura alla Scuola Holden di Alessandro Baricco. Alla carriera di copywriter ha affiancato, nel corso degli anni, la composizione di articoli satirici, sketch comici e cortometraggi. Nel 2020 ha vinto la menzione speciale al Premio Sonego grazie al corto Fuori luogo, ora in fase di produzione.

Informazioni:

Lo show inizierà alle ore 20.30. Ingresso gratuito e uscita a cappello a sostegno delle attività dell’associazione.

ESCP, la Business School con sede a Torino, entra per la prima volta nel ranking MBA del Financial Times

 

Al tredicesimo posto nella classifica europea, il programma della Business School internazionale è primo al mondo per l’internazionalità degli studenti e dell’esperienza di corso

 

ESCP Business School, con sede italiana a Torino, irrompe nel ranking MBA del Financial Times classificandosi 13° in Europa con il suo MBA in International Management e nella top 6 in ogni Paese in cui ha sede, posizionandosi come 1° in Germania. 2° in Italia e 3° in Francia.

 

Per la prima volta, l’MBA full time dell’ESCP, lanciato nel 2017, entra a far parte del Financial Times Global MBA Ranking e si attesta al 52° posto al mondo.

 

Rientrare tra i migliori MBA a livello mondiale è un risultato incredibile. Il nostro MBA offre davvero ai business leader l’opportunità di conseguire una visione strategica e prosperare una volta terminato il programma,“- ha dichiarato il Prof. Frank Bournois, Executive President e Dean dell’ESCP Business School.

 

Quando abbiamo lanciato l’MBA in International Management, nel 2017, volevamo attrarre candidati molto qualificati e dai profili trasversali, provenienti da differenti culture e background. Il nostro posizionamento nel Ranking conferma che abbiamo lavorato nella giusta direzione e testimonia l’eccellenza del nostro modello pedagogico” – spiega il Prof. Francesco Rattalino, Direttore dell’ESCP Torino Campus.

 

Il percorso internazionale è pienamente radicato nel DNA di ESCP ed è evidenziato dal ranking dove la Business School si classifica al 1° posto a livello globale per “international course experience” e “international student diversity” e all’8° posto per mobilità internazionale.

 

Questi risultati dimostrano l’unicità del modello paneuropeo di ESCP, che consente agli studenti di sperimentare in prima persona il multiculturalismo nei suoi sei campus (Parigi, Berlino, Londra, Madrid, Torino, Varsavia).

 

Questo ranking riconosce la dimensione internazionale del nostro MBA, che va ben oltre la diretta esperienza in due paesi europei, allargando gli orizzonti personali e professionali dei nostri studenti” conclude la Prof.ssa Francesca Pucciarelli, Direttore Accademico dell’MBA in International Management per il campus di Torino.

 

Con il suo spirito pionieristico, la prima Business School al mondo continua a ispirare ed educare i leader intenzionali.

 

Il Master in Business Administration è il più alto grado di specializzazione che si possa acquisire nella formazione manageriale. È strutturato come un programma intensivo, full-time, con un forte approccio interculturale della durata di un anno da svolgere in due Paesi, fruibile a scelta fra i sei campus europei di ESCP Business School.

Gli studenti possono scegliere quattro moduli specialistici tra i 24 disponibili erogati in sette Paesi, con la possibilità di specializzarsi su un tema di loro interesse.

Indicato per accelerare l’avanzamento professionale di giovani manager con almeno tre anni di esperienza lavorativa, desiderosi di dare un impulso alla propria carriera in un contesto internazionale, l’MBA emerge anche per l’alta percentuale di graduate che trovano impiego a tre mesi dal termine del programma: il 96%.

 

La classe 2022, composta al 60% da uomini e al 40% da donne, accoglie 72 studenti provenienti da 20 diverse nazioni, con un’età media di 30 anni e un’esperienza lavorativa di circa 6 anni.

I partecipanti sono chiamati a seguire lezioni dinamiche in cui è necessaria una partecipazione attiva e ogni tematica affrontata è di forte utilità e interesse perché calata nel contesto lavorativo reale, anche grazie a due progetti di consulenza da svolgere in azienda in due diversi Paesi.