Cosa succede in città- Pagina 18

A Torino il Festival (r)Esistenze Verdi 

 

La mostra collettiva L’Albero, una cena benefit e due appuntamenti aperti a tutti per parlare di ambiente, salute e difesa del territorio

Organizzato dal Comitato Salviamo gli alberi di corso Belgio, venerdì 18 ottobre prende il via il primo – itinerante – “Festival (r)Esistenze Verdi”. Un’occasione per incontrarsi, stare insieme, conoscersi, per condividere momenti di socialità, di arte e cultura ma anche per confrontarsi tra cittadini (attivisti e no), approfondire le tematiche che riguardano la tutela del territorio, la difesa degli alberi e degli spazi verdi in città: per costruire un punto di vista comune capace di rompere la narrazione delle amministrazioni e fare fronte comune in risposta alle scelte scellerate di gestione del territorio.

Il primo appuntamento è una cena organizzata per la raccolta fondi spese processuali, venerdì 18 ottobre alle ore 19.45 presso il Bar’s Tardo in via Buttigliera 3, già sold out!

Domenica 20 ottobre alle ore 19 (e fino alle 21) presso Sporting Dora, corso Umbria 83, tutti sono invitati all’inaugurazione della mostra collettiva “L’albero” (che resterà aperta fino al 30 ottobre)raccoglie i disegni realizzati grazie al coinvolgimento attivo di artisti, studenti e insegnanti del Primo Liceo Artistico e dei cittadini di Torino; in otto presidi artistici nei quartieri di Vanchiglietta e San Donato e al Parco del Meisino (organizzati dal gruppo AlberArte del Comitato Salviamo gli alberi di corso Belgio), bambini, adulti, anziani, giovani hanno creato oltre 300 pezzi unici: il risultato è l’espressione corale di una comunità che vive sotto l’ombra e la bellezza delle piante e ha raccontato così il proprio sentimento nei loro confronti.

E ancora, due momenti di discussione e di confronto sono previsti per venerdì 25 ottobre alle ore 15.30 presso Sporting Dora in corso Umbria 83, con il dibattito “Salute, sicurezza e democrazia: quali possibilità per difendere i territori?” al quale interverranno un medico di ISDE, l’agronomo Daniele Zanzi e Dario Padovan, docente di Sociologia Università di Torino. Si parlerà della stretta connessione che intercorre tra territorio (in cui vivono l’umano e il non umano) e la salute: rapporto che è anche il presupposto da cui muove l’azione del Comitato Salviamo gli alberi di corso Belgio.

La conclusione del Festival – sabato 26 ottobre, dalle ore 16 (presso il salone della Parrocchia di Santa Croce, in piazza Fontanesi) – sarà con una tavola rotonda aperta a tutta la cittadinanza e ai comitati cittadini, “Per intensificare le lotte per la giustizia sociale ed ecologica in città”, moderata da Vittorio Martone, docente di Sociologia Università di Torino e dal Comitato Salviamo gli Alberi di Corso Belgio. Al centro: i temi della democrazia, dell’accesso alle risorse, della sicurezza e della salvaguardia del territorio e della salute. La discussione avrà l’obiettivo di strutturare un punto di vista collettivo tra tutti e tutte coloro che sono attivi nella difesa del verde cittadino, dell’ambiente e del proprio territorio.

Orari di apertura al pubblico della mostra L’Albero:

Lunedì 21 h 9:00 – 19:00

Martedì 22 h 9:00-21:00

Mercoledì 23 h 9:00 – 20:00

Giovedi 24 h 9:00 – 13:30

Venerdì 25 h 9:00 – 18:30

Sabato 26/10 – Non aperto al pubblico

Domenica 27 h 9:00 – 13:30

Lunedì 28 h 9:00 – 19:00

Martedì 29 h 9:00 – 20:30

Mercoledì 30 h 9:00 – 17:00

Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio

Le tavole didattiche storiche dell’Università

Venerdì 25 ottobre alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una seduta scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Le tavole didattiche storiche dell’Università degli Studi di Torino: un connubio tra arte e scienza”. Dopo i saluti di Stefano Geuna, Rettore Università degli Studi di Torino e di Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia, interverrà Claudia Bocca, Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, referente scientifico del progetto ART IN MED, L’Arte nella divulgazione delle Scienze Mediche. Seguiranno i contributi di Marco Galloni, già Professore di Anatomia e Veterinaria, Direttore ASTUT (Archivio Scientifico e Tecnologico), Mara Fausone, responsabile ASTUT, SMA (Sistema Museale di Ateneo) e Andrea Valle, Professore, Dipartimento Studi Umanistici. Tutti i relatori afferiscono all’Università degli Studi di Torino. Modera Giuseppe Poli, Professore di Patologia generale e membro dell’Accademia di Medicina.

Le tavole parietali sono entrate nell’uso della didattica tra ‘800 e ‘900 ed ebbero notevole successo nelle Università, soprattutto per l’insegnamento delle Scienze Mediche e Veterinarie, dove rappresentavano fondamentali supporti visivi, antesignani di quelli multimediali attuali. Esse costituivano uno strumento di comunicazione molto diffuso, che dava modo ai docenti di illustrare in aula le loro ricerche. L’Università di Torino conserva numerose collezioni di tavole realizzate in ambiti scientifici diversi, tra cui alcune disegnate da illustri scienziati, quali Giulio Bizzozero, scopritore delle piastrine del sangue. Le tavole riproducono le strutture dell’organismo in un mirabile connubio tra arte e scienza e costituiscono un prezioso patrimonio storico-scientifico, poco conosciuto e da valorizzare.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it.

La prevenzione del tumore al seno viaggia su Frecciarossa

 Mercoledì 16 ottobre: a bordo medici e volontari a disposizione per consulti e distribuzione di materiale informativo

 

 Frecciarosa 2024 arriva a Torino. Mercoledì 16 ottobre saranno due Frecciarossa coinvolti nell’iniziativa: il treno FR 9516 in partenza da Roma Termini alle ore 8.10 diretto a Torino Porta Nuova (13.10) e il treno FR 9323 in partenza dal capoluogo piemontese alle 14.40 con arrivo a Roma Termini alle 19.35.

 

A bordo dei treni, nella carrozza tre i volontari della Fondazione IncontraDonna e medici messi a disposizione dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica forniranno gratuitamente consulenze e distribuiranno materiale informativo, compreso il “Vademecum della Salute”, redatto in collaborazione con il Ministero della Salute, l’abc della prevenzione, con consigli per un corretto stile di vita utili a tutta la popolazione, viaggiante e no, e scaricabile in versione digitale sia in lingua italiana che inglese.

Inoltre, sulla piattaforma “Frecciarosa.it” saranno prenotabili anche quest’anno i teleconsulti volti a ricevere chiarimenti, suggerimenti e indicazioni dal medico, che dovranno comunque essere successivamente integrate presso strutture del SSN (Sistema Sanitario Nazionale).

Frecciarosa 2024 è la campagna di prevenzione del tumore al seno promossa dalla Fondazione IncontraDonna e dal Gruppo FS con il patrocinio del Ministero della Salute, che per tutto il mese di ottobre prevede consulti a bordo dei treni ad Alta velocità, Intercity e Regionali.

Il Gruppo FS, sensibile alle iniziative in ambito sanitario, ha rinnovato il suo impegno con il progetto Frecciarosa offrendo a cittadini e viaggiatori un servizio a tutela della salute, nella consapevolezza che un reale contrasto delle malattie oncologiche e in particolare del tumore al seno passa solo attraverso una corretta informazione e una sistematica prevenzione.

A/R Andata e racconto, proclamati i vincitori

“18.12-Pisa Centrale” di Flavia Forestieri, “Commedia all’italiana” di Jacopo Milani e “Nanosomia le dimensioni dell’amore” di Carlo Junior Desdro. Sono loro i tre racconti vincitori della seconda edizione del concorso letterario A/R Andata e racconto. In viaggio…. con amore. Un’iniziativa lanciata, dopo il successo della prima edizione, dal Salone Internazionale del Libro di Torino e del Gruppo FS con l’obiettivo di premiare racconti inediti di scrittori e scrittrici esordienti dai 16 anni in su.

Un modo per rimarcare la vicinanza del Gruppo FS al mondo della cultura, ai suoi territori e ai suoi prodotti. Cultura che non è solo quella dei grandi eventi, dei grandi personaggi, ma anche quella che vede protagonisti scrittori e autori in erba che con le loro parole e i loro messaggi sanno restituire il romanticismo intramontabile del viaggiare e il fascino del treno, inteso non solo come mero mezzo di spostamento, ma anche come eccezionale veicolo di conoscenza, cultura e incontro con il mondo.

Gli autori sono stati premiati sabato da Alessandra Calise, responsabile comunicazione esterna e media del Gruppo FS. La cerimonia è stata introdotta dal Presidente del Salone del Libro Silvio Viale e si è tenuta nell’ambito della manifestazione Portici di Carta.

Nelle motivazioni della premiazione c’è tutto il significato dell’iniziativa e dei suoi valori più intimi. Come quelli che si rintracciano nel racconto classificatosi primo, quello di Flavia Forestieri. Secondo la giuria (composta da noti scrittori e scrittrici italiane e da un rappresentante del Gruppo FS), si tratta “un racconto preciso, un racconto che sa di cosa sta parlando, un racconto che ti tiene seduta sul posto accanto – quello che di solito si vorrebbe vuoto, ma con questo bravo modo di descrivere il mondo si resta accanto a te volentieri”.

Milani, invece, secondo la giuria, “con pochi tratti, un tocco umoristico stralunato e lieve, e soprattutto uno sguardo di assoluta tenerezza verso le debolezze che ci rendono umani, Milani racconta senza mai cedere alla tentazione della retorica la verità più semplice – e più complicata da mettere in parole – degli amori che durano quanto la vita. Cioè che il viaggio è lungo e complicato, e che è impossibile, umanamente impossibile, arrivare preparati all’ultima fermata”.

Le motivazioni del successo di “Nanosomia”  di Carlo Junior Desdro, infine, prendono le forme di uno scambio tra due giurati Valentina Farinaccio e Guido Catalano che discutono sulla qualità dell’opera. Per Farinaccio emerge subito “la grazia con cui è scritto (un corpo piccolo, una piccola stazione e così via: tutto sembra combaciare con la prosa minima, gentile e precisa utilizzata). Mi è piaciuto il viaggio di una vita raccolto in poche pagine”, mentre Catalano prima scettico, alla fine ammette: “la cosa che più mi piace di questo racconto è la magia che pervade tutta la storia, potrebbe diventare un cartone animato in stile giapponese, credo si chiamino “Anime”. Proprio quella stessa magia che solo il legame tra cultura, letteratura e il tema del viaggiare riescono ieri come oggi perfettamente a restituire.

Alle Gru non solo shopping ma prevenzione: “La vita nelle tue mani”

 

Il 19 e 20 ottobre a Le Gru due giorni per dare spazio a un’importante iniziativa organizzata da IRC (Italian Resuscitation Council) e Croce Rossa Italiana dedicate alla sensibilizzazione sulla rianimazione cardiopolmonare nell’ambito della settimana di Settimana VIVA! campagna di sensibilizzazione europea che dal 2013 promuove la cultura del primo soccorso.

L’arresto cardiaco è un problema che interessa tutti, all’ improvviso colpisce ogni anno in Italia circa 50.000 persone. In situazioni di emergenza, i primi soccorritori – che siano colleghi, amici o le persone che  incrociamo sulla nostra strada.L’inizio tempestivo delle manovre salvavita, come il massaggio cardiaco e la defibrillazione, può raddoppiare o triplicare le possibilità di sopravvivenza.
Così proprio a Le Gru un gruppo di esperti – composto da formatori IRC, medici, infermieri, ostetriche e formatori della Croce Rossa Italiana, tutti quotidianamente impegnati in ambito clinico – sarà a disposizione del pubblico per dimostrare le tecniche di rianimazione cardiopolmonare. Attraverso l’uso di manichini, chiunque potrà cimentarsi nel riconoscere un arresto cardiaco e apprendere come intervenire correttamente con il massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore.
Saranno allestite sei stazioni dedicate alla rianimazione su manichini adulti, due stazioni specifiche per bambini che vorranno esercitarsi e altre due stazioni per le manovre di disostruzione delle vie aeree.

L’iniziativa vedrà anche il coinvolgimento attivo degli studenti dell’Università degli Studi di Torino del Corso di Laurea di Infermieristiche sede Città della Salute e della Scienza di Torino, Azienda Sanitaria Locale Città di Torino, TO4 Ivrea e Orbassano Polo Medicina Orbassano e Candiolo, nonché il Corso di Laurea in Ostetricia e di Medicina . L’Ordine delle Professioni Infermieristiche sarà presente in entrambe le giornate, a sostegno dell’iniziativa, per contribuire a far comprendere alla popolazione il ruolo essenziale degli infermieri nel sistema sanitario e nella risposta alle emergenze.
Un’occasione unica per apprendere competenze salvavita e contribuire alla diffusione della cultura del soccorso.

Le Gru è il più grande centro commerciale in Piemonte e uno dei più importanti in Italia. Con i suoi 100.000 metri quadrati di superficie coperta e climatizzata, 4.700 posti auto gratuiti, è pensato come un vero villaggio, elegante e funzionale, che offre oltre 150 esercizi commerciali con insegne di prestigio, una scelta merceologica ampia e di qualità, un’area ristorazione e alimentari unica con bar, ristoranti, fast food e l‘Area Mercato. Oltre al grande ipermercato  il benzinaio e il villaggio fitness offre anche diversi servizi al cliente: farmacia, parrucchieri, lavasecco e sartoria, agenzia di viaggi, tabaccaio, e molto altro, compresa una biglietteria e un punto di relazione con il pubblico che offre informazioni e servizi legati alla cultura e la mobilità sostenibile. Le Gru è diventato negli anni un punto di riferimento anche per l’intrattenimento: l’obiettivo è divertire e fornire contenuti e spunti di riflessione ai propri visitatori attraverso progetti sociali, legati a solidarietà, sostenibilità e inclusività, incontri con le scuole, laboratori e intrattenimenti per le famiglie, eventi dedicati a tecnologia, design, arte, sport e cultura a 360°, coinvolgendo associazioni, enti e realtà locali. Dal 2022 è iniziato il restyling di Le Gru: un rinnovamento completo dal punto di vista architettonico, di efficientamento energetico e di potenziamento dell’offerta commerciale. Un viaggio che porta a Le Gru una nuova vita: dove gli spazi si fanno più accoglienti, moderni, più a misura, dove i materiali e le forme richiamano l’armonia della natura. Un viaggio che porta a un grande cambiamento strutturale, ma che preserva la cultura di ospitalità, intrattenimento e creatività insiti nel DNA di Le Gru e offre ogni giorno una sorpresa: nuovi brand, nuove esperienze, nuovi eventi.

GABRIELLA DAGHERO

RuBrica Torino Over

26°Festival di Cultura Classica al Teatro Erba di Torino


mercoledì 16 ottobre ore 21 al Teatro Erba:  Ciò che uno amae serata inaugurale, un’edizione tra i RIVOLUZIONARI LIRICI GRECI, MOLIЀRE, PLAUTO, EURIPIDE e CICERONE

Il Festival si tiene dal 16 ottobre al 5 novembre ed è dedicato al maestro Piero Nuti

Al 6°anno l’iniziativa di “teatro regalato” OSPITI DI ADRIANA per i CITTADINI A BASSO REDDITO

Edizione numero 26 per il seguitissimo Festival di cultura classica, nato su progetto culturale di Germana Erba e Pierpaolo Fornaro e su progetto artistico di Adriana Innocenti e Piero Nuti e sviluppato da Torino Spettacoli anno dopo anno in una rigenerazione fortemente partecipata dal pubblico e dagli operatori.

La Compagnia Torino Spettacoli è infatti una realtà di primo piano nel panorama nazionale con specializzazione trentennale, fin dai primi coraggiosi esperimenti dedicati all’antica poesia greca sul palcoscenico del Teatro Alfieri di Torino, nei Classici antichi, restituiti allo spettatore di oggi.

Il Festival è in scena al Teatro Erba di Torino, come da consolidata tradizione nel mese di ottobre e, precisamente, a partire dal 16ottobre e fino al 5 novembre 2024 con nuove produzioni e riprese ospitate tra l’altro in Festival e Teatri di prestigio quali Ferie di Augusto al sito archeologico di Benevagienna (CN), Teatri di Pietraall’antico anfiteatro di Sutri (VT), il Mese della Cultura di Carmagnola e l’ottocentesco Teatro Alfieri di Castelnuovo Garfagnana.

L’inaugurazione del 26° Festival di cultura classica è affidata all’omaggio, immancabile e scaramantico alla prima edizione del Festival con la conferenza-spettacolo Ciò che uno ama, dedicato ai rivoluzionari poeti lirici greci, mercoledì 16 ottobre ore 21 (ingresso gratuito con biglietto con scelta posto da prendereagilmente al sito www.torinospettacoli.it).

L’omaggio inaugurale è anche occasione solenne per dedicare lamanifestazione al maestro Piero Nuti, divulgatore competente e affascinante, che tanto ha fatto per la diffusione della cultura classica antica.

Il Festival si sviluppa poi nel solco di quattro straordinari autori: Molière, Plauto, Euripide e Cicerone.

I riflettori, infatti, oltre che sui lirici greci, sulla comicità di marca e sulle orazioni giudiziarie sono puntati in questa edizione anche sulla dimensione tragica nei versi del grande poeta ateniese.

Credendo che il Teatro non possa prescindere da un bagaglio forte di temi e motivi di valenza etica, intellettuale e artistica, Torino Spettacoli riserva spazio di significato alla cultura classica. Concepito per portare in scena i capolavori greci e romani, radici alle quali attingiamo a tutt’oggi, il Festival rinnova il proposito di coinvolgerespettatori, docenti e studenti in una fruizione consapevole resa ancora più forte quando i giovani recitano per altri giovani, in un generazionale spirito di clan. Questo diviene motivazione e anche scoperta gratificante capace di produrre nella mente dello spettatore un’inclinazione avvalorante: vero dono di quell’eterno ottimo pedagogo che è il dio del teatro.

Anche questa edizione del Festival si caratterizza per l’iniziativa Ospiti di Adriana, giunta al suo sesto anno. Da sempre Torino Spettacoli è attento alle esigenze delle categorie meno favorite di fruitori e dialoga con l’associazionismo legato alla terza età, al volontariato e al disagio e rinnova un regalo speciale per il pubblico torinese, appunto “Ospiti di Adriana”: 30 abbonamenti a 2 titoli a scelta del cartellone del 26°Festival di Cultura Classica. Potranno accedere a questi doni teatrali le prime 26 richieste (il numero si lega all’edizione) pervenute a info@torinospettacoli.it, complete del requisito di ammissione: fascia ISEE

inferiore a € 15.000 annui per nucleo familiare.

L’iniziativa porta questo nome in omaggio alla grande attrice Adriana Innocenti che del Festival di Cultura Classica fu tra i fondatori, a fine anni’90. Una carriera straordinaria intessuta di radio, cinema e televisione, la sua, ma con al primo posto sempre il teatro.

E, in particolare la dimensione classica degli autori latini e greci.Adriana amava portare lo spettacolo e la cultura nella vita delle persone e ricordava le mille fatiche affrontate, da giovane, per potersi pagare un abbonamento teatrale (e le agognate lezioni di perfezionamento nel canto!).

Il 26° Festival di cultura classica è gemellato con il 19° Festival teatrale Ferie di Augusto.

 

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Ecco il calendario completo

e le schede illustrative del 26° Festival di cultura classica:

Teatro Erba Torino – mercoledì 16 ottobre ore 21

serata inaugurale e di illustrazione del 26° Festival

CIÒ CHE UNO AMA Poeti lirici dell’antica Grecia in scena

con i Beniamini Torino Spettacoli LUCIANO CARATTO e ELISABETTA GULLI’

e la partecipazione dei G.E.T. Germana Erba’s Talents

con chiacchiere antiche e moderne con
PAOLO ACCOSSATO, ELIA TEDESCO, IRENE MESTURINO, GABRIELE BOLLETTA e YUKA GODA

ritorna lo spettacolo-conferenza tradotto da Dario Del Corno in omaggio alla 1a edizione del Festival

“Alcuni dicono che una schiera di cavalieri, altri di fanti, altri di navi

sia sulla nera terra la cosa più bella,/ io ciò che uno ama”(Saffo)

Era il 1997 e debuttava, sul palcoscenico del teatro Alfieri di Torino (con il pubblico ospitato sulla scena!) lo spettacolo-conferenza da cui nacque, l’anno successivo, il Festival di cultura classica, creato dal Teatro Popolare di Roma e dal Teatro Stabile Privato Torino Spettacoli. I versi che si ripropongono sono antichissimi, temporalmente lontani millenni eppure molto vicini a noi perché parlano di cose che ci riguardano: “la dolcezza dell’amore e dell’amicizia, la rabbia dell’odio, il dolore dell’addio, la gioia di un incontro erotico, il piacere dello stare insieme… ci parlano dei tanti aspetti della vita con una essenzialità che giunge al cuore delle situazioni”.

Il “salotto teatrale” di corso Moncalieri rende giustizia alla rivoluzione che, a partire dal VII secolo a.C. in Grecia,  nel Peloponneso, in Asia Minore, nelle isole dell’Egeo e nella Magna Grecia si diffonde grazie appunto ai poeti “lirici greci” che, a differenza dei cantori della poesia epica nata nei palazzi dell’epoca micenea per eternare le gesta degli eroi  del passato, cantano sé stessi, la propria esperienza individuale e  i sentimenti in autoritratti folgoranti. Tra i passaggi più suggestivi, i versi di Archiloco che, per la prima volta nella poesia europea, precorrendo saffo, sente l’amore come un’esperienza che toglie le forze e ottunde la sensibilità. In queste righe non possiamo racchiudere tutte le emozioni ma citiamo almeno il vertice raggiunto dalla poetessa di Lesbo nel riconoscere l’impulso imperioso della passione amorosa.

L’interpretazione è affidata a due Beniamini Torino Spettacoli: Luciano Caratto e Elisabetta Gullì, dalle voci e dal pathos straordinari.

L’occasione è solenne per dedicare la manifestazione al maestro Piero Nuti, divulgatore competente e affascinante, che tanto ha fatto per la diffusione della cultura classica antica. E questo capita nel giorno in cui è nata Adriana Innocenti, appunto il 16 ottobre, argentea come la luna che canta Saffo. La serata inaugurale prosegue con la partecipazione degli incantevoli G.E.T. Germana Erba’s Talents e con l’illustrazione del 26°Festival grazie agli interventi dei Beniamini della Compagnia Torino Spettacoli.

Ingresso gratuito con scelta posto e biglietto direttamente al sito www.torinospettacoli.it.

Teatro Erba – da giovedì 17 a martedì 22 ottobre

(ven 18 e sab 19 ottobre ore 21 – dom 20 ottobre ore 16

scolastiche ore 10: gio 17 ottobre, lun 21 e mar 22 ottobre)

COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI

ELIA TEDESCO

STEFANO FIORILLO ENZO MONTESANO VALENTINA MASSAFRA

e con i Germana Erba’s Talents Tommaso Caldarella, Mattia Tarantino, Gianluca Procida

Martina Marrucchiello e Alessia Cargnin

LA COMMEDIA DELLE TRE DRACME

di Gian Mesturino e Girolamo Angione da Trinummus di Plauto – regia Elia Tedesco e Girolamo Angione

coreografie Gianni Mancini – musiche Simone Gullì – produzione Torino Spettacoli

La nuova produzione plautina, fenomeno comico dell’estate

Fenomeno comico dell’estate 2024, approda al Teatro Erba di Torino la nuova produzione della Compagnia Torino Spettacoli: La Commedia delle 3 Dracme (Trinummus) che ci fa ridere da 2000 anni!

Torino Spettacoli ha una specializzazione nel teatro antico e, in particolare, nel filone dei capolavori comici di Plauto, a cura di Gian Mesturino e Girolamo Angione.

La commedia delle 3 Dracme si caratterizza per venatura ironica e straripante comicità e appartiene al gruppo delle “commedie romanzesche”.  E’ la storia di un giovane scialacquatore che viene salvato, tramite un benevolo raggiro, da un vecchio amico del padre e dall’immancabile “servo plautino” parassita… L’autore tocca il tema dell’amicizia: il fedele Callicle, per proteggere il tesoro segreto custodito nella casa dell’amico Carmide, è pronto ad acquistarla a sue spese e a sfidare la maldicenza della gente; Lisitele ha buon cuore ed è disposto, pur d’aiutare l’amico Lesbonico, a sposarne la sorella senza dote. Plauto è immenso, capace di continue sorprese e se ne ama la “vis comica”, la battuta spassosa, la risata che viene dal cuore. La maestria misteriosa di Plauto consiste nella capacità di una costruzione artistica finissima, mantenendo il contatto col reale; nel compiere il miracolo estetico di fondere la raffinatezza dello scrittore forse più aperto della latinità, col mondo della suburra, di scherzare, ma in modo degno di un uomo libero, come annotava Cicerone. Così Indro Montanelli: “Se non fosse stato per Plauto, (il più grande autore comico di sempre), il teatro romano non sarebbe nato e noi non vi troveremmo quello specchio di una società che invece ci ha fornito” .

mercoledì 23 ottobre ore 10 e giovedì 24 ottobre ore 21

LE TROIANE

di Euripide regia Stefano Fiorillo

con i G.E.T. Germana Erba’s Talents

e con i Beniamini Torino Spettacoli PATRIZIA POZZI eSTEFANO FIORILLO

Il più forte e attuale grido di denuncia della guerra

Un grido di denuncia radicale della guerra e di ogni potere esercitato dall’uomo sull’uomo. Un dramma umano, evocatore di quella grande artista e messaggera di pace che è stata Adriana Innocenti, maestra del regista Fiorillo,  che si fa universale e così tristemente attuale nell’epoca in cui viviamo. Una guerra vista dagli occhi degli sconfitti, in un défilé tragico di donne che urlano la loro solitudine nella spirale di morte che sono costrette a subire. Ecuba, Andromaca, Cassandra: una regina anziana privata del trono, una vedova devota a cui viene ucciso l’unico figlio erede al trono e una figlia ritenuta da tutti una malata di mente. Tre regine esautorate. Sono fantasmi, scheletri svuotati dell’anima. Su tutte, incombe il trauma dello sradicamento dagli affetti familiari e la triste partenza verso un luogo lontano che ha sapore di schiavitù e morte. Su tutte incombe la figura mitica della bella Elena che chiede a gran voce giustizia e che a più riprese considera questa guerra come il risultato della divina volontà degli dei. A distanza di due millenni, il capolavoro classico mantiene intatta la sua forza dirompente e la sua attualità.

mercoledì 23 ottobre ore 21 e giovedì 24 ottobre ore 10

GRANDI PROCESSI DELL’ANTICHITA’

a cura di Gian Mesturino e Elia Tedesco
con i BENIAMINI TORINO SPETTACOLI

ELIA TEDESCO  STEFANO FIORILLO BARBARA CINQUATTI  LUCA SIMEONE

Lo “spettacolo della giustizia” nelle più appassionanti pagine ciceroniane

Acclamato in tutta Italia e atteso ospite al 26°Festival di cultura classica ecco in scena un appassionato medley di prosa: Grandi Processi dell’antichità.  Questa produzione vuole omaggiare il grande artista da sempre in prima linea nel proporre un teatro “nutriente per la consapevolezza degli individui e prezioso per l’autoanalisi di un’intera comunità”. Grandi Processi trae spunto dalla sua idea di “raccontare” 50 anni dedicati a mettere in scena “lo spettacolo della giustizia” ovvero le orazioni giudiziarie del più geniale avvocato di tutti i tempi, Cicerone. L’idea di proporre i grandi processi e le grandi orazioni dell’antichità nacque all’inizio degli anni ’50, a Genova, grazie al felice incontro tra il Professor Francesco Della Corte e un gruppo di universitari amanti del teatro, tra cui Vito Molinari e Piero Nuti che li presentarono con enorme successo nelle Università e nei teatri d’Italia. I fatti raccontati in questi processi sono antichissimi ma lo spirito in essi contenuto e le parole con le quali sono comunicati toccano direttamente la sensibilità contemporanea. La struttura drammaturgica curata da Elia Tedesco, al fianco di Piero Nuti sulla scena in questi anni nei lavori ciceroniani, e da Gian Mesturino, offre una carrellata e fa rivivere i passaggi più incalzantidegli adattamenti firmati dal maestro: Processo a un seduttore (Pro Caelio), Processo per corruzione (In Verrem), Il coraggio fa 90! (Pro Milone) e Processo a un cittadino (Pro Archia Poeta).

Teatro Erba – da venerdì 25 a martedì 29 ottobre

(ven 25 e sab  26 ottobre ore 21 – dom 27 ottobre ore 16

scolastiche ore 10: lun 28 ottobre e mar 29 ottobre)

COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI

ELIA TEDESCO  STEFANO FIORILLO

VALENTINA MASSAFRA ENZO MONTESANO

e con i G.E.T. Germana Erba’s Talents Tommaso Caldarella Gianluca Procida

IL SOLDATO FANFARONE

di Gian Mesturino e Girolamo Angione da Miles Gloriosus di Plauto

regia Elia Tedesco e Girolamo Angione – coreografie Gianni Mancini

produzione Torino Spettacoli

La più amata e divertente commedia del maestro insuperato della comicità

25 anni di repliche dell’edizione Torino Spettacoli!! Un soldato tracotante, un servo furbissimo e una galleria di personaggi per la più amata e divertente commedia del maestro insuperato della comicità.

Miles Gloriosus, Menecmi, Pseudolus, Mostellaria, Aulularia, Epidicus e Rudens costituiscono una serie che ben rappresenta, nella tipologia dei personaggi, nella imprevedibilità delle situazioni, nella ilarità delle battute, nella mobilità dell’azione, l’inesauribile vitalità dell’autore antico; archetipo artistico e quasi antropologico, perenne e sublime, dell’Homo ridens che nell’Homo sapiens, fortunatamente, così permane. Plauto: il primo, grandissimo e insuperato maestro della comicità a teatro. Fra i suoi titoli, il Miles Gloriosus è certamente quello più amato dal pubblico per la straordinaria invenzione di quel Soldato fanfarone che, nei secoli a seguire e a partire dalla commedia dell’arte, ha segnato di sé alcuni dei momenti topici della storia del teatro occidentale. Tutto in Plauto è moderno: la comicità di situazione, l’invenzione linguistica, il contributo della musica, la modernissima lezione della contaminatio: mettere in scena Plauto vuol dire tornare alle radici della comicità e, nello stesso tempo, metterne a frutto gli esiti più attuali. In questa prospettiva, trascurando l’originale ambientazione greca, la scelta più rilevante è stata quella di collocare la vicenda nella città in costruzione d’una provincia romana colonizzata. I Romani sono appena arrivati ma la fanno da padroni e il Miles, campione di tracotanza, non lega affatto col carattere dei locali che, dunque, sono ben lieti di collaborare alla buona riuscita della beffa che un simpatico servo ordisce ai suoi danni per liberare la ragazza rapita dal soldato durante una missione precedente.

mercoledì 30 ottobre ore 21 – martedì 5 novembre ore 10

COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI

ELIA TEDESCO

ANFITRIONE

di Molière – elaborazione e regia Girolamo Angione – riallestimento Elia Tedesco – musiche Bruno Coli

con i Germana Erba’s Talents Tommaso Caldarella, Mattia Tarantino,

Gianluca Procida e Alessandro Benvenuti


“La commedia più bella del mondo”, fonte inesauribile di ispirazione teatrale

Thomas Mann ha definito Anfitrione “la commedia più bella del mondo”. Infatti, il grande mito del truffaldino amplesso di Giove con Alcmena, da cui nacque il semidio Ercole, ha trovato più volte la via del palcoscenico: dai lontani tempi del latino Plauto al primo Ottocento del tedesco Heinrick von Kleist o al Novecento del francese Jean Giraudoux, passando dalla celebre versione di Molière. Nel 1668 Molière riprende la situazione plautina della beffa ordita dagli Dei ai danni dei mortali e l’esilarante gioco degli scambi di identità e degli incidenti che ne conseguono, per farne una commedia perfetta in cui, pur divertendosi ad ammiccare in modo neppure troppo velato agli amori in corso alla corte di Luigi XIV, declina virtù artistiche e valenze universali, capaci di risultare contemporanee in ogni tempo.

Il mondo antico, barocco e contemporaneo si mescolano nel gioco dei costumi, delle musiche e delle danze, per una commedia in cui convivono, concertati con assoluto virtuosismo, gli elementi più diversi: il basso e l’alto, l’umano e il divino, l’eroismo ed il cinismo. Una questione privata diventa così attraverso l’arte del teatro un discorso sull’esproprio dell’identità e sull’arroganza dei potenti.

Biglietti e Abbonamenti al 26°Festival di cultura classica
posto unico € 18,00 + 1 prev

ridotto (over60, gruppi, abbonati** e conv) € 12 + 1 – speciale* € 9

scolastica al mattino € 9 – docenti accompagnatori omaggio

MiniAbbonamento a 2 titoli del Festival a scelta € 23 – speciale* € 16

*und26, studenti, docenti, persona con disabilità e accompagnatore
** possessori di abbonamento teatrale 24/25 a Torino o in giro per l’Italia!

Informazioni e Acquisto Biglietti:

-direttamente al sito www.torinospettacoli.it  oppure via whatsapp al numero 320.9050142

al Teatro Erba di Torino;  -tramite Ticketonewww.ticketone.it
-Info: tel. 011.6615447/011.6618404 info@torinospettacoli.it

UFFICIO SCUOLE: tel. 011.3999630/011.6615447 e 351.8141624 – info@torinospettacoli.it

 Opera Viva Barriera di Milano, Camouflage con l’opera Far Fall di Davide Dormino

Quest’anno il tema della decima edizione di “Opera Viva. Barriera di Milano. il Manifesto”, progetto sul pre-esistente di Alessandro Bulgini, è dedicato al camouflage. Il settimo appuntamento è con l’opera “Far Fall” di Davide Dormino, lunedì 14 ottobre prossimo alle 18.30 in piazza Bottesini a Barriera di Milano.

Uno spazio urbano di 6×3metri in piazza Bottesini diventa un manifesto di pubblico dissenso nascosto in piena vista. Nel caso dell’artista Davide Dormino si tratta di un simpatico gattino stilizzato che cerca di intrappolare una farfalla nel suo retino. Il gatto è il predatore, la farfalla la preda. Il gatto è il nemico camuffato, la farfalla il nostro spirito libero sul punto di venire intrappolato. Una scena all’apparenza innocente che potrebbe raccontarci una storia tutt’altro che a lieto fine.

Tanto nella cultura orientale quanto in quella occidentale, la farfalla è un simbolo ricorrente, dall’iconografia cristiana fino alle arti visive, nei dipinti di van Gogh, di Hiorenymus Bosch, nelle nature morte fiamminghe, nei kimono giapponesi. È un’allegoria dell’anima, della salvezza, della metamorfosi. Non a caso il termine greco “psyché” indica l’anima, ma significa anche farfalla. Ecco perché nella tradizione ellenistica la giovane Psiche è rappresentata con ali di farfalla. Da qui l’analogia anima farfalla, o soffio vitale che sfugge all’uomo in punto di morte.

Per il settimo manifesto camouflage l’artista Davide Dormino, nativo di Udine, si è appropriato di uno sticker whatsapp da un pacchetto creato da Jerrod Maruyama, Cutie Pets, dolcissimi amici graziosi e simpatici, a cui ha dato liberamente il titolo di Far Fall.

“In inglese l’espressione si traduce come “caduta lontano, cade lontano”, così come l’immagine in questione è distante in tutto – spiega Davide Dormino – dalla mia ricerca estetica e concettuale. Rinnegare, tradire, censurare se stessi quando il sangue bolle dall’altra parte diventa un atto di resistenza ancora più incisivo perché è la dichiarazione che esiste un problema radicato nel sistema”.

Con questa dichiarazione Dormino intende denunciare quanto l’arte sia costretta talvolta a piegarsi alle logiche di mercato.

Realizzando un’opera antitetica, lontana dalla sua consueta pratica artistica, Far Fall concorre a completare l’opera di dissenso corale di “Opera Viva Barriera di Milano il Manifesto“, nascondendo in piena vista un credo personale, una necessità, un’idea ei camouflage.

 

Mara Martellotta

Balla Torino Social Dance: il ballo come cura

Balla Torino Social Dance svela una delle sue anime più intense e profonde, quella che interpreta “il ballo come cura”: sono molti, infatti, gli studi che provano che il ballo è un ottimo approccio terapeutico a svariate patologie, dal sovrappeso all’ipertensione fino alla depressione. Ballare mette in moto le endorfine, le sostanze prodotte dal cervello e che hanno lo scopo di alleviare il dolore e di stimolare il buonumore.

Ecco allora che lunedì 14 ottobre alle 13.30 l’ingresso dell’Ospedale Sant’Anna di Via Ventimiglia diventa un luogo di festa e benessere con le “Vitamine Jazz” con il quartetto di Max & Mirella Gallo per la musica dal vivo e la swing dance di Accademia Carma, n collaborazione con Direzione sanitaria Presidio Sant’Anna, Fondazione Medicina a Misura di donna e Vitamine Jazz.

Alle 17.30 al Creative Hub del Cortile del Maglio (Via Vittorio Andreis 18, Torino), il primo dei molti laboratori proposti dalla manifestazione sotto il cappello “Danzo o ballo?” Con partecipazione gratuita e prenotazione obbligatoria sul sito ballatorino.it la coreografa canadese di danza percussiva Sandy Silva terrà un seminario intitolato “Body Music Percussion”. I partecipanti saranno coinvolti, attraverso un’inedita esplorazione sensoriale del corpo e della percussione vocale, in un viaggio comune condiviso attraverso la “pulsazione”, generata naturalmente dai corpi e dai gesti ritmici. La connessione delle vocalizzazioni con il movimento conduce il gruppo a generare un’autentica orchestra corporea in processione. In collaborazione con Torino Creativa e Coorpi.


Balla Torino al Triciclo di Via Arbe

Balla Torino 2024 è patrocinato dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di commercio di Torino e Ireninsieme a numerosi partner tecnici e alla Fondazione Contrada Torino Onlus che ha pensato e prodotto la manifestazione insieme a Luigi Ratclif, coordinatore del programma.
Per delineare temi e azioni dell’iniziativa è stato costituito un Gruppo di Indirizzo formato da Paolo Apolito, Antonio Damasco, Sergio Durando, Elisa Guzzo Vaccarino, Antonella Frontani, Lorenzo Immovilli, Luca Morino, Alessandro Pontremoli, Catterina Seia e animato da Luigi Ratclif, coordinatore del programma.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero: per maggiori informazioni e programma dettagliato: https://ballatorino.it/

Ufficio stampa

Rock Jazz e dintorni a Torino: Robert Plant e Roberto Vecchioni

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Martedì. Alle OGR si esibisce Robert Plant, il mitico cantante dei Led Zeppelin. Al Teatro Colosseo arriva Roberto Vecchioni. Al Blah Blah si esibiscono i Tea Eater.

Mercoledì. Allo Ziggy suonano i Mizmor + i Nitritono. Al Teatro Colosseo è di scena la Glenn Miller Orchestra. Al Blah Blah si esibiscono i Nictomorfo. All’Off Topic suonano Jack The Smoker & Big Joe.

Giovedì. Al Circolo della Musica di Rivoli sono di scena Paolo Saporiti &Xabier Iriondo. Al Blah Blah si esibisce Valerian Swing. Al Magazzino sul Po suonano i Ndox Electique.

Venerdì. Al Blah Blah si esibiscono i Crummy Stuff. Allo Ziggy suonano Crystal Viper & Savage Master. All’Off Topic è di scena Dile. A Piazza dei Mestieri suona il trio di Sonia Schiavone. Al Magazzino sul Po si esibiscono The Body & Dis Fig.

Sabato. Allo Ziggy suonano i Sacri Cuori &Threestepstotheocean. Al Magazzino sul Po si esibiscono Winter Dust + Plastic Palms + New Adventures.

Pier Luigi Fuggetta

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Beetlejuice Beetlejuice – Commedia. Regia di Tim Burton, con Michael Keatom, Winona Ryder, Willem Defoe, Jenna Ortega Catherine O’Hara e Monica Bellucci. Alla morte improvvisa del padre, Lydia Deetz torna a Winter River per un ultimo saluto in compagnia della figlia Astrid., giovane e ribelle, e della matrigna Delia, proprio quando a distanza di ben trentacinque anni hanno nuovamente luogo le apparizioni di Beetlejuice, presenza di cui in verità sperava di essersi liberata per sempre. Ma i guai non colpiscono soltanto Lydia, anche lo “spiritello porcello” dovrà fare i conti con la sua ex consorte, ben felice di essere riuscita a rimettere in sesto il proprio cadavere, ricomponendolo grazie a una sparapunti, e aspirando a una vendetta che possa far sbalordire il mondo intero. Astrid nel frattempo incontra un ragazzo del luogo: e forse quell’incontro può essere l’inizio di altri guai. Film d’apertura – e di grande successo – alla 81a mostra di Venezia. Durata 104 minuti. (Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Familia – Drammatico. Regia di Francesco Costabile, con Francesco Gheghi, Barbara Ronchi e Francesco Di Leva. Luigi Celeste ha vent’anni e vive con sua madre Licia e suo fratello Alessandro, i tre sono uniti da un legame profondo. Sono quasi dieci anni che nessuno di loro vede Franco, compagno e padre, che ha reso l’infanzia dei due ragazzi e la giovinella di Licia un ricordo fatto di paura e prevaricazione. Luigi vive la strada e, alla ricerca di un senso di appartenenza e di identità, si unisce a un gruppo di estrema destra dove trespira ancora rabbia e sopraffazione. Un giorno Franco torna, rivuole i suoi figli, rivuole la sua famiglia, ma è un uomo che avvelena tutto ciò che tocca e rende chi ama prigioniero della sua ombra. Quella di Luigi e della sua famiglia è una storia che arriva al fondo dell’abisso per compiere un percorso di rinascita, costi quel che costi. Durata 120 minuti. (Reposi sala 5, Romano sala 3, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Finalement – Commedia. Regia di Claude Lelouch, con Kad Merad, Sandrine Bonnaire e Françoise Fabian. Ancora un film sui sentimenti da parte del regista di “Un uomo una donna”, classe. La storia di Lino, che ha preso a girare per tutta la Francia, da Nord a Sud, raccontando a chi lo accoglie in auto un po’ di sé. Avvocato di successo, una lunga carriera alle spalle, una bella famiglia che ama e da cui è amato, un uomo che una malattia improvvisa spinge ad un comportamento che lo mette di fronte alle proprie responsabilità. Non riesce più a mentire agli altri come a se stesso. Incontrerà nuove persone tra cui una donna di cui si innamorerà e una nuova passione: suonare la tromba. Il sottotitolo originale suona “La folie des sentiments”, quello italiano “Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte”. Durata127 minuti. (Eliseo, Romano sala 1)

Iddu – Commedia drammatica. Regia di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, con Toni Servillo e Elio Germano. Durata 122 minuti. Liberamente ispirato al periodo della latitanza di Matteo Messina Denaro, in particolar modo ai suoi scambi epistolari con l’ex sindaco di Castelvetrano, Antonino Vaccarino. La Sicilia dei primi anni del nuovo secolo, quando Catello, detto “il preside”, esce dal carcere, condannato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, è contattato dai servizi segreti che gli propongono di prendere contatto con il vecchio boss, suo figlioccio. Ha inizio di qui una fitta corrispondenza epistolare, con la speranza che in uno dei tanti pizzini Messina si spinga a rivelare per errore il proprio nascondiglio. Presentato in concorso a Venezia. (Massaua, Ideal, Reposi sala 2, Romano sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Joker: Folie à deux – Drammatico. Regia di Todd Phillips, con Joaquin Phoenix, Lady Gaga e Brendan Gleeson. Ancora sulle orme di Arthur Fleck, noto come Jocker, il serial killer che ha terrorizzato Gotham City, recluso nell’ospedale psichiatrico di Arkham in seguito al suo arresto. Lì conosce Harley Quinn, un incontro che cambia la sua vita. I due si riconoscono e si comprendono perfettamente, Arthur trova in Harley la sperato che ha sempre sperato di incontrare. Tra i due nasce una sintonia straordinaria e quando vengono rilasciata al termine della detenzione, ormai inseparabili, sono pronti a intraprendere una nuova tragica e folle avventure. Durata 138 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Nirvana e Ombrerosse, Eliseo Grande, Fratelli Marx sala Harpo e sala Groucho anche V.O., Greenwich Village sala 1 anche V.O., Ideal anche V.O., Lux sala 1, Reposi anche V.O., The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Juniper – Un bicchiere di gion – Regia di Matthew Saville, con Charlotte Rampling, Marton Csokas e George Ferrier. Nella Nuova Zelanda degli anni Novanta, il diciassettenne Sam torna a casa dal collegio per fare la conoscenza della nonna Ruth, ammalata e con una gamba rotta, in passato reporter di guerra, estremamente arrogante e dedita ora all’alcool. Quando il padre sarà costretto a partire per l’Europa per seguire i suoi affari, toccherà al ragazzo occuparsi di Ruth, in un rapporto decisamente non sempre facile: ma forse ci sarà tempo per trovare qualche punto di contatto tra la rabbia giovanile e la scontrosità che accompagna agli ultimi giorni di una vita. Opera prima, il film è del 2021. Durata 95 minuti. (Fratelli Marx sala Harpo)

Madame Clicquot – Drammatico. Regia di Thomas Napper, con Haley Bennet e Sam Riley. Dopo la prematura morte del marito, Barbe-Nicole Ponsardin Clicquot sfida le convenzioni assumendo le redini dell’azienda vinicola che i due coniugi avevano da poco avviato insieme. Guidando l’azienda attraverso vertiginosi rovesci politici e finanziari, la protagonista resiste alle critiche, rivoluziona l’industria dello champagne e diventa una delle prime grandi donne d’affari nel mondo. Durata 89 minuti. (Classico)

Il maestro che promise il mare – Drammatico. regia di Patricia Font, con Enric Auquer. Nel 1935, il maestro Antoni Benaiges accetta l’incarico come insegnante in un piccolo villaggio nella provincia di Burgos, in Spagna. Qui il giovane maestro instaura un intenso legame con i suoi studenti, bambini tra i sei e i dodici anni, ai quali fa una promessa: portarli a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. Ma i metodi di insegnamento innovativi del maestro non incontrano il consenso del governo dell’epoca, che inizia una dura opposizione nei confronti dell’insegnante e dei suoi ideali. Settantacinque anni dopo, la nipote di uno di quegli alunni ricostruisce la meravigliosa storia vera nascosta dietro la promessa del maestro. Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista. Durata 105 minuti. (Greenwich Village sala 2)

Maria Montessori – La nouvelle femme – Regia di Léa Todorov, con Jasmine Trinca. Lily d’Alengy, una cortigiana di successo nella Parigi dei primi anni del Novecento, reincontra una figlia inaccettabile per la società del suo tempo. La donna fugge a Roma, dove ha sentito ci sia un valido istituto capace di prendersi cura di bambine come la sua: qui incontra Maria Montessori, educatrice e madre di un ragazzino nato fuori del matrimonio. Sarà compito di Maria (unita agli sforzi del padre del ragazzo, un suo collega) spingere le autorità ad accettare la bontà e la validità di quel suo metodo educativo sinora rifiutato nei confronti di quell’infanzia sinora rifiutata. Durata 100 minuti. (Centrale, Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Chico)

La misura del dubbio – Drammatico. Regia di e con Daniel Auteuil. Da quando ha fatto assolvere un assassino recidivo, l’avvocato Jean Monier non accetta più casi di giustizia penale. L’incontro con Nicolas Milik, padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, lo tocca profondamente e fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione. Durata 115 minuti. (Eliseo)

La storia del Frank e della Nina – Commedia. Regia di Paola Randi, con Gabriele Monti, Samuele Teneggi e Ludovica Nasti. Questa è una storia di gente comune e straordinaria, con un narratore muto, una realista rivoluzionaria e un irriducubile sognatore all’inseguimento del futuro. Una storia d’amore e d’amicizia tre tre ragazzi alla ricerca del loro posto nel mondo, della libertà, dell’affermazione della propria unicità, del loro modo di vivere la realtà e di un amore anarchico, in una Milano romantica, città di sogni e d’avventura per chi, come loro, vive fuori dalle cerchie esterne, nei paesi dei pendolari, ma anche di realtà dure e complesse con cui si devono per forza confrontare. Durata 105 minuti. (Nazionale sala 2)

La storia di Souleymane – Drammatico. Regia di Boris Lojkine, con Abou Sangare. Souleymane proviene dalla Guinea e abita a Parigi, dove si guadagna da vivere consegnando cibo in bicicletta. Ora ha solo due giorni di tempo per prepararsi alla perfezione e superare il colloqio di richiesta asilo: il problema è che ha deciso di raccontare una storia che non è la sua. Durata 93 minuti. (Nazionale sala 2)

Thelma – Commedia. Regia di Josh Margolin, con June Squibb. Thelma Post è una esuberante nonna di 93 anni che viene aggirata da un truffatore telefonico che si finge suo nipote. Parte così per una ricerca insidiosa per le strade di Los Angeles, accompagnata da un amico e dal suo scooter, per reclamare quello che le è stato sottratto. Durata 98 minuti. (Due Giardini sala Nirvana)

Il tempo che ci vuole – Drammatico. Regia di Francesca Comencini, con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano. Luigi e Francesca condividono la passione per il cinema, nonostante le diverse scelte di vita e i modi di stare al mondo. La storia è ambientata durante gli anni di piombo, sul set di “Pinocchio”, il film a cui Luigi Comencini sta lavorando in quei giorni. Lei è una bambina ma lui le parla con serietà, compostezza e rispetto come si fa con un’adulta. Francesca cresce e diventa ragazza in un periodo storico di cambiamento, ricco di lotte politiche e di rivoluzioni sociali, ma purtroppo anche di stragi. La passione di Francesca per il cinema l’accompagna sempre ma la magia fa spazio all’insicurezza. È proprio in questo frammento della storia italiana che compare e si diffonde nel Paese l’eroina, che segnò e stravolse la vita di Francesca e della sua generazione. Luigi è disarmato, non sa come reagire, ma decide di starle accanto portandola con sé a Parigi. Durata 110 minuti. (Nazionale)

Vermiglio – Drammatico. Regia di Maura Delpero, con Tommaso Ragno, Sara Serraiocco, Roberta Rovelli, Martina Scrinzi e Orietta Notari. In quattro stagioni la natura compie il suo giro. Una ragazza può farsi donna. Un ventre gonfiarsi e divenire creatura. Si può smarrire il cammino che portava sicuri a casa, si possono solcare mari verso terre sconosciute. In quattro stagioni si può morire e rinascere. “Vermiglio”, ambientato tra le montagne della Val di Sole, in Trentino, racconta dell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino, essa perde la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria. Leone d’Argento alla Mostra di Venezia, scelto a rappresentare l’Italia ai prossimi Oscar quale migliore film straniero. Durata 119 minuti. (Nazionale sala 1)