Cosa succede in città- Pagina 114

I Concerti Candlelight, intimi e suggestivi

Concerti Candlelight, intimi e suggestivi appuntamenti che reinterpretano autori e brani che hanno fatto e fanno la storia della musica, proseguono nella città di Torino a Maggio con un calendario di nuovi incontri.

concerti Candlelight sono una serie di concerti musicali originali creati da Fever nati col fine di rendere la cultura e la musica classica più accessibile. Migliaia di persone in tutto il mondo hanno potuto godere di questi spettacoli di musica dal vivo, suonati da musicisti locali, in diversi luoghi mozzafiato, illuminati da migliaia di candele.

Nati come una serie di concerti di musica classica, i concerti a lume di candela riproducono le opere dei più grandi compositori come Vivaldi, Mozart e Chopin. Ora, la lista sempre crescente di programmi include una vasta gamma di temi e generi, tra cui omaggi ad artisti contemporanei come Queen, ABBA, Coldplay e Ed Sheeran, oltre a spettacoli dedicati al K-Pop, colonne sonore di film e molti altri.

I concerti Candlelight sono infatti presenti in più di 100 città in tutto il mondo, con oltre 3 milioni di spettatori ad oggi.

 

 

L’agenda

 

Candlelight Open Air: Tributo ai Queen

Dove: Castello di Collegno

Date e orari: 15 maggio e 20 giugno alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €30

 

Candlelight Pop Open Air: Michael Jackson, Beatles, Elvis e altri

Dove: Castello di Collegno

Date e orari: 16 maggio alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €30

 

Candlelight Rock Open Air: Nirvana, Metallica, Rolling Stones ed altri

Dove: Castello di Collegno

Date e orari: 17 maggio e 21 giugno alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €30

 

Candlelight Reale: Tributo ai Coldplay a Stupinigi

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 19 maggio e 3 giugno alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €32

Candlelight Reale: omaggio a Vasco Rossi al pianoforte

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 20 maggio alle 20:30

Prezzo: a partire da €32

 

Candlelight Reale: Ennio Morricone e colonne sonore

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 20 maggio alle 22:30

Prezzo: a partire da €32

 

Candlelight Reale: Tributo a Dalla, Baglioni e Zucchero a Stupinigi

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 21 maggio alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €32

Rock Jazz e dintorni a Torino: Sam Smith e gli Inti Illimani

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Blah Blah  suonano i Valley Of The Sun.

Mercoledì. Allo Ziggy si esibisce Osvaldo Schwartz. Al Teatro Colosseo arriva lo storico gruppo cileno degli Inti Illimani con Giulio Wilson. All’Osteria Rabezzana sono di scena i Powerillusi. Al teatro Alfieri si esibisce Anna Oxa.

Giovedì. Al Peocio di Trofarello suona il trio del chitarrista Michael Angelo Batio. Al Blah Blah si esibisce il gruppo Rockabilly dei Meteors. Alle Gallerie d’Italia musica d’improvvisazione con il produttore Vittorio Cosma affiancato da Whitemary, Gianluca Petrella e Damir Nefat. Al Cap 10100 è di scena Jake Smith. Al Le Roi suonano i Loschi Dezi.

Venerdì. Al Blah Blah sono di scena gli Estetica Noir. Al Folk Club si esibisce Amy La Vere accompagnata dal chitarrista Will Sexton. Allo Ziggy è di scena Vespertina con Petrolio. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono gli Extraliscio con il “ragazzo morto” Davide Toffolo. Allo Spazio 211 suonano i Bohren & Der Club Of Gore. All’Off Topic si esibisce la cantautrice Debora Petrina.

Sabato. Allo Ziggy sono di scena gli Ataraxia. Al Blah Blah suona il gruppo punk Rappresaglia. All’Off Topic si esibiscono i Mai Mai Mai.

Domenica. Al Lambic suonano i L’Orage. Allo Ziggy si esibisce il trio del cantautore Gnut. Al Pala Alpitour è di scena il britannico Sam Smith.

Pier Luigi Fuggetta

Off Topic, Un’intera giornata dedicata alla musica dalle 11:30 a tarda sera per Siria e Turchia

OFF TOPIC FESTEGGIA I SUOI PRIMI 5 ANNI CON UNA RACCOLTA FONDI A SOSTEGNO DELLE PERSONE TERREMOTATE DI SIRIA E TURCHIA

 

In collaborazione con SERMIG e SUMA SI

Domenica 14 maggio

Ingresso libero con donazione

 

OFF TOPIC
via Giorgio Pallavicino 35 – Torino

 

 

 

 

Una giornata a scopo benefico per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto del 6 febbraio in Turchia e Siria. Nasce come un evento a scopo benefico la maratona di oltre 10 ore di musica che festeggia il quinto compleanno di OFF TOPIC con la line up che domenica 14 maggio alterna lungo tutto l’arco della giornata oltre 13 dj, dalle 11:30 a tarda sera.

 

Oggi, a cinque anni dal cantiere e la ristrutturazione, l’hub culturale della città vuole ricordare e festeggiare la strada percorsa con Dance4help, l’evento di beneficenza nato per aiutare le popolazioni turche e siriane a cura di “Süma si” in collaborazione con SERMIG TORINO. Alla consolle: Andrea Passenger, Angie Backtomono, Breezo, Cipi, Devozioni Baleari, Dj Green Man, Dj Tsura, Emiliano Comollo, Kessa, Mattia Corrado, RedRob, Rills, Seven Sins.

 

In Italia, Brasile e Giordania il Sermig ha aperto Arsenali di Pace che ogni giorno offrono casa, istruzione, cure mediche, formazione a migliaia di bambini, giovani, donne, uomini feriti dalla vita, senza distinzione di appartenenza, credo religioso, ideologia. Dal 1964 ad oggi il Sermig ha aiutato milioni di persone grazie al sostegno gratuito di milioni di persone. Dal 1983 ha trasformato l’antica fabbrica di armi di Torino in Arsenale della Pace. Notizie da Siria e Turchia www.sermig.org/terremoto

 

Dichiarazione del direttivo di OFF TOPIC: C’è una frase attribuita ad Annibale che dice “O troveremo una strada o ne costruiremo una”. Noi in altre parole diremmo: “Se vuoi che le tue idee abbiano uno spazio costruiscigli una casa”. OFF TOPIC è nato dal desiderio di creare lo spazio di tutto il possibile per tutte le idee. Nella società del “tutti sul pezzo” essere fuori tema è un atto rivoluzionario e inclusivo. Per questo OFF TOPIC è un luogo in cui sentirsi parte di qualcosa di più grande.  Il nostro compleanno non poteva che essere la conferma di questa visione. Per questo abbiamo fortemente voluto festeggiare con l’obiettivo di raccogliere fondi per terre come la Turchia e la Siria, così lontane, ma così funestate dall’azione ideologica degli esseri umani e dalla forza distruttiva della Natura.”

 

 

Informazioni utili per le Donazioni online

https://www.sermig.org/insieme/dona-ora/dona-ora-carte.html ma si può naturalmente cercare “Sermig” dall’ APP di Satispay e Paypal indicando poi la causale giusta.

 

 

SERMIG

Il Sermig (Servizio Missionario Giovani) nasce a Torino nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero e sua moglie Maria Cerrato con il sogno di eliminare la fame nel mondo. Dal 1983 ha sede nel vecchio arsenale militare di Torino. L’aiuto gratuito di migliaia di persone lo trasforma in Arsenale della Pace: rifugio per tanti che vogliono cambiare vita, luogo di solidarietà, di incontro per giovani e formazione. Il Sermig porta solidarietà, sviluppo, cultura, cure a popolazioni colpite da guerre, fame, calamità naturali grazie a 3700 progetti in 155 nazioni del mondo.

 

SUMA SI

Süma si nasce in una di quelle tipiche domeniche italiane.

Piazzetta Emanuele Filiberto, un gruppo di amici seduti a un tavolo. Si chiacchiera, si mangia, si beve, si scrollano le notizie. Con questo ultimo gesto ci fermiamo su un post dove vengono elencati tutti i danni causati dal terremoto appena accaduto in Turchia e Siria, si contano i morti, migliaia. Ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati. Fortunati per tutto quello che abbiamo ogni giorno.

Da lì si accende un’idea in testa. Vogliamo concretamente aiutare queste persone.

Suma si nasce insieme a Dance4help, creare una bella giornata dove ritrovarsi e aiutare come possiamo chi ne ha più bisogno.

 

OFF TOPIC – Hub culturale, Via Giorgio Pallavicino 35

Ideare, valorizzare, educare, diffondere e connettere: questi i principi su cui si fonda OFF TOPIC, l’hub culturale della città di Torino, progetto del Torino Youth Centre, riconosciuto dal Comune di Torino come Centro di Protagonismo Giovanile il cui direttivo è formato da Goodness Ac, Klug APS, Cerchio di Gesso.

Il Torino Youth Centre è l’associazione di secondo livello che attraverso una progettualità di rete, coordina il funzionamento, le attività e gli spazi di Via Pallavicino 35, rendendo OFF TOPIC hub culturale e sede di attività formative (corsi, workshop, conferenze) e co-working, residenze artistiche, musica live, teatro, proiezioni, reading e eventi off di rassegne cittadine, attività sociali e di promozione del territorio.

 

 

OFF TOPIC

via Giorgio Pallavicino, 35 – 10153 Torino

 

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“Lustro e lusso dalla Spagna islamica”

Dal X al XVI secolo, il “MAO” di Torino fa luce sullo straordinario “sincretismo culturale” fra mondo islamico ed Europa attraverso l’area mediterranea

Fino al 28 maggio 2023

Autentica chicca, fra le non molte opere esposte, un frammento della bordura di un tappeto, datato fine XV o inizi XVI secolo, appartenente alla Collezione Istituto “Valencia de Don Juan” di Madrid e proveniente da un esemplare del gruppo di tappeti ‘Mudejar’ a stemmi araldici realizzati in terra iberica in epoca medievale al termine del dominio musulmano. Sulla sinistra dell’opera (in visione solo fino al 12 febbraio) si individua la fascia a fondo blu con elementi pseudo-cufici – secondo lo stile calligrafico della lingua araba – molto stilizzati con riquadri, contenenti alternativamente un albero o un vaso fiorito affiancato da uccellini stilizzati e figure di animali. In alto, la raffigurazione, purtroppo tagliata nella parte superiore, di un “uomo” con il corpo rosso maculato, ricoperto di pelliccia, che tiene in una mano una specie di scudo e nell’altra, nascosta, probabilmente una spada o una lancia. Nella parte destra sono invece presenti dei motivi floreali geometrici e stilizzati, sempre su fondo blu, disposti entro una griglia di losanghe tratteggiata in rosso. L’opera, nella sua interezza, doveva essere per davvero da “mille e una notte”.

Come suggerisce la sua presenza nell’esposizione “Lustro e lusso dalla Spagna islamica. Frontiere liquide e mondi in connessione”, curata da Filiz Çakır Phillip (specialista in “Arte Islamica”, già curatrice dell’“Aga Khan Museum” a Toronto e membro dell’“Association of Art Museum Curators & AAMC Foundation” di New York) con cui il “MAO- Museo d’Arte Orientale” di Torino intende presentare negli spazi della “Galleria” dedicata all’arte dei Paesi Islamici dell’Asia una mirata selezione di opere provenienti da collezioni pubbliche e private (dall’ “Instituto Valencia de Don Juan” di Madrid, dalla “Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica” di Genova, da “Palazzo Madama” e dalla galleria “Moshe Tabibnia” di Milano), poste in dialogo con quelle presenti nelle collezioni permanenti del “Museo” di via San Domenico. Assemblati in saggio rigore documentaristico, troviamo così esposti pregiati tappeti e frammenti tessili e ceramiche ispano-moresche di provenienze diverse datati tra il X e il XVI secolo, capaci di trasportare il visitatore in territori ancor oggi poco esplorati, mettendo in evidenza la relazione tra il mondo ispanico europeo e quello islamico nel contesto del Mediterraneo. Due mondi accomunati da uno strettissimo “sincretismo culturale” che, proprio nell’area mediterranea, trova una sua sintesi ideale, “una storia secolare – spiegano dal Museo – di trasformazioni e contaminazioni artistiche, linguistiche e di conoscenza scritta nelle trame dei tessuti e sulla superficie lucente delle ceramiche”. Poiché il “Mare Nostrum” non è e non è mai stato “solo un mare e solo Europa, ma invece una possibilità dall’identità mutevole”. Dire “Mediterraneo” è dire “contaminazione”. Così è accaduto con la lingua araba e così, soprattutto, è accaduto con le arti figurative: “diverse raffigurazioni e tecniche della produzione di tappeti, tessuti e vasellame, custodite come segreti preziosi nei territori del Medio Oriente e del Nord Africa, sono approdate nella penisola iberica insieme ai conquistatori, quasi un ‘effetto collaterale’ della secolare dominazione, dando origine a una straordinaria ‘produzione autoctona ibridata’”. Realtà ben sottolineate dalla mostra, dove degni di particolare attenzione sono ancora due frammenti di un tappeto a ghirlande (provenienti dalla “Fondazione Bruschettini” e risalenti agli inizi del XVI secolo), che compongono una ghirlanda circolare, caratteristica del gruppo di tappeti di Alcaraz definito ‘rinascimentale’ e un capitello in marmo scolpito in rilievo del periodo “omayyade” (seconda metà del X secolo) ascrivibile a Cordoba, capitale di Al-Andalus (Spagna islamica), con decorazioni profonde, decise e delicate, dove le foglie d’acanto sono una reminiscenza dell’eredità classico-ellenica in combinazione con il repertorio di artisti e artigiani del califfato.

E non finisce qui. La rassegna, infatti, non è che “il primo esito – tengono a precisare dal ‘MAO’ – di un più ampio progetto di collaborazione con la ‘Fondazione Bruschettini’ e altre collezioni pubbliche e private che culminerà nell’ottobre 2023 con l’apertura di una grande mostra strutturata come un viaggio nel tempo dal periodo ‘Tang’ (VII secolo d.C.) ai giorni nostri; inoltre vuole gettare le basi per un ‘consorzio di musei’ del Mediterraneo per avviare uno scambio di mezzi e conoscenze volto a facilitare la circolazione di opere e progetti vari”.

Gianni Milani

Lustro e lusso dalla Spagna islamica”

MAO-Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436931 o www.maotorino.it

Fino al 28 maggio

Orari: mart. – dom. 10/18

Nelle foto:

–       Allestimento “Galleria Islam”, ph. Perottino

–       Frammenti tappeto a ghirlande, inizi XVI sec., “Fondazione Bruschettini”

–       Capitello, seconda metà X sec., “Fondazione Bruschettini”, Ph. Alessandro Muner

 

Da piazza Foroni al “Parco Peccei”. Con “Barriera Corallina”, grande “parata culturale” a Barriera di Milano

Barriera in festa!

Domenica 14 maggio, dalle 14,30

Si mette in bella mostra, domenica prossima14 maggio, sfilando in totale e colorata allegria per le sue strade, la storica “Barriera di Milano” o “Barriera dl’Emme”, come ancora la chiamano i più attempati torinesi. In agenda, una ricca “parata culturale”, per dirla con le varie associazioni del quartiere che la organizzano, raggruppate – evocando la forte suggestione di lontani mari tropicali – in “Barriera Corallina” o “organismo collettivo di resistenza culturale”.  La parata parte da un luogo simbolo di “Barriera di Milano”, piazza Foroni (ritrovo alle 14,30), e si dirige al “Parco Peccei”, la grande superficie ex industriale chiusa tra passante ferroviario, via Cigna e via Valprato che è ora il cuore verde del quartiere: “L’iniziativa –sottolinea Giulia Gozzellino, coordinatrice di ‘Barriera Corallina – nasce per celebrare la diversità e la bellezza della condivisione. Abbiamo scelto di riempire lo spazio pubblico con le voci, i suoni e i giochi di quartiere tra ‘marching band’, acrobazie, animazioni teatrali e ‘slam poetry’. Sfiliamo e partecipiamo con divertimento per una ‘Barriera Corallina’ gioiosa e accogliente”.

E Luca Bosonetto del “Comitato Arci Torino”: “Barriera di Milano è un quartiere fragile ma anche effervescente, solidale, colorato. Negli ultimi anni infatti abbiamo assistito a una crescita di realtà associative locali, spesso nuove e giovani. Anche ‘Arci’ vede rifiorire la sua presenza in Barriera tra mutualismo, inclusione, cultura, con una decina di nuovi spazi aperti o rigenerati dopo la fine della pandemia”. “’Barriera Corallina’ – continua Bosonetto – è un concreto esempio di questa effervescenza, che parte dalla nostra rete per coinvolgere tutto il territorio. Un modello che vuole declinare la parola ‘prossimità’ in forma virtuosa e che sceglie il modo più bello per concludere un primo anno di progetto e rilanciare: scendere in strada e sfilare” .

Si inizia, come detto, alle 14,30, in piazza Foroni, la piazza del mercato di “Barriera”, qui famigliarmente conosciuta come piazza Cerignola, per arrivare   alle 16 al “Parco Peccei”. Peculiarità: tutte le realtà coinvolte sia nella parata sia poi nell’animazione al Parco sono di “Barriera di Milano”. Tutto a “Km zero”.

La sfilata sarà animata, in primis, dalle Associazioni “Pietra Tonale” e “La Folamurga” con musica e perfomance dal vivo, marching band, danze, fiati e percussioni . A dare ulteriore colore alla parata, l’animazione con acrobati sui trampoli della “Fondazione Uci Casa Circostanza” e dell’ “Associazione Slip”.

Vera chicca l’accompagnamento floreale di“FiëscaVerd”, realtà torinese nata con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione urbana e l’inclusione sociale attraverso il recupero di aree verdi marginali e l’attivazione di percorsi di agricoltura urbana.

Al “Parco Peccei” sono, quindi, previsti momenti di convivialità, cultura e condivisione. Ci saranno un punto informativo e di ascolto, un angolo della cura dove trovare hennè eprodotti naturali gestito dagli  adolescenti del “Centro Interculturale” e di “Asai”. Curioso lo “Swap party”, la festa per scambiarsi i vestiti che non si usano più, per non parlare degli interventi delle molte realtà teatrali operanti in Barriera che non mancheranno di dare il loro contributo, dal “Teatro Carillon”all’“Asola di Govi”, da “TzimTzum” ad “APS” e a “Onda Larsen”. Non mancheranno ovviamente momenti di animazione per i più piccoli, gestiti da “Ricette d’Africa” e “RenkenOnlus”, due realtà che operano all’interno degli spazi del “Bunker”, e dei “Bagni Pubblici” di via Agliè. Nel programma anche uno “Speakers Corner” (rivolto alle nuove idee in campo editoriale) e un tocco di poesia con “A/Traverso – Rassegna di poesia”, format che ha già proposto le presentazioni di ParimahAvani, poetessa iraniana, ai “Bagni Pubblici”  di via Agliè, e di Mister Caos, poeta di strada milanese, al circolo “La scimmia in tasca”  e alla Biblioteca “Primo Levi”. In questo caso, trattandosi di un’iniziativa all’aperto, verrà proposta una presentazione di poesie di alcuni autori attivi a Barriera di Milano. Infine, “corner radio” con “Radio Banda Larga”, “Radio Ohm” e “Spazio 211”.

g.m

Confini e sconfinamenti, il tema della 28esima edizione del Festival delle Colline Torinesi

Il festival delle Colline Torinesi, giunto alla sua ventottesima edizione , è stato presentato alla Fondazione Merz. Nuovamente organizzato da TPE Teatro Astra, manterrà la sua identità di Festival d’Autunno, sviluppandosi dal 14 ottobre al 5 novembre prossimi, con un’anteprima dal 10 al 12 ottobre prossimi.

Il tema è quello dei confini-sconfinamenti, soprattutto con l’attenzione rivolta alla vita dei migranti, del passato come la Arendt e Benjamin, ma anche alle contaminazioni linguistiche tra arte e teatro.

“Esuli, profughi, migranti, rifugiati, espatriati -hanno spiegato gli organizzatori- sono termini quasi equivalenti, spesso utilizzati per identificare persone che hanno lasciato il loro paese d’origine, varcato uno o più confini a seguito di guerre, calamità o persecuzioni. L’espatrio come necessità individuale o collettiva, è antica come il mondo, ma ha assunto caratteristiche ben precise nel XX e XXI secolo, correlate all’avvento di dittature o sommovimenti politici”.

Si tratta di un progetto condiviso con la Fondazione Merz. Il Festival ha eletto il Libano a nazione ospite, esplorando la realtà artistico-culturale, in ambito teatrale, performativo e cinematografico.

Toccherà inaugurare a Lina Majdalanie e Rabin Mrou il festival con lo spettacolo “Artaqat”, composto di tre racconti di sconfinamenti dalla Palestina verso il Libano di Izdihar; dal Libano verso altri Paesi, dalla propria obbligata identità di genere ad altra.

In fuga verso l’Europa parlerà lo spettacolo Blind Runner dell’iraniano Amir Rezz Kooestani, storia di due coniugi che vogliono fuggire in Inghilterra correndo lungo il canale della Manica.

Tante saranno le vicende umane rievocarte nel corso della rassegna, da quella del filosofo Walter Bejamin in disperata fuga dai nazisti a quelle tante persone il cui nome non sarà ricordato dalla storia, ma che hanno vissuto situazioni analogamente tragiche.

Gli spettacoli si terranno in diversi luoghi della città, anche molto differenti tra loro, il teatro Astra, la Fondazione Merz, il teatro Bellarte, le Fonderie Limone, la galleria Subalpina, mentre gli eventi collaterali si svolgeranno al Museo Nazionale del Cinema e presso il Polo del Novecento. Insieme al teatro Stabile di Torino, sarà rappresentato uno spettacolo omaggio a Romeo Castellucci, dal titolo “Il terzo Reich”.

Mara Martellotta

Notte europea dei Musei, sabato tariffe ridotte e orario prolungato

13 MAGGIO 

ORARIO PROLUNGATO E TARIFFE SPECIALI ALLA GAM, MAO E PALAZZO MADAMA

 

Apertura straordinaria fino alle 23 e ingresso a 1€ dalle 18 alle 23 

ultimo ingresso alle 22. Visite guidate, performance e workshop in orario serale

 

 

GAMMAO e Palazzo Madama aderiscono come di consueto alla Notte Europea dei Musei organizzata dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM.

La storica manifestazione è nata con l’intento di valorizzare l’identità culturale europea e coinvolge i musei di tutta Europa.

Sabato 13 maggio i musei saranno straordinariamente aperti fino alle ore 23 (ultimo ingresso ore 22) e, a partire dalle 18, si potranno visitare con la tariffa speciale di 1€ le collezioni permanenti e la maggior parte delle mostre in corso, e si potrà assistere dalle 20.30 alla performance Sonic Blossom di Lee Minwei al MAO.

La tariffa speciale di 1€ sarà applicata anche ai possessori di Abbonamento Musei. La Fondazione Torino Musei e Theatrum Sabaudiae propongono inoltre in ogni museo una serie di visite guidate alle collezioni e alle mostre temporanee, oltre a workshop serali.

Cosa si può visitare

 

Alla GAM | Oltre alle collezioni permanenti del ‘900 Il primato dell’opera, saranno visitabili con il biglietto unico a 1€ le mostre Ottocento Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento, Alberto Moravia Non so perché non ho fatto il pittore e Giuseppe Gabellone Km2,6 in VideotecaGAM.

Aggiungendo 1€ si potrà visitare anche la mostra Viaggio al termine della statuaria. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM.

Al MAO | Accesso con biglietto unico a 1€ alle gallerie delle collezioni permanenti, alle mostre in corso Lustro e lusso dalla Spagna islamica e Hidden flowers | Jacopo Miliani (t-space X MAO).

Tra le ore 20:30 e le 22:00 si potrà assistere e partecipare alla performance Sonic Blossom di Lee Minwei.

Aggiungendo 1€ sarà possibile visitare la mostra Buddha10 Reloaded.

A PALAZZO MADAMA | Con il biglietto a 1€ il pubblico potrà accedere alle collezioni permanenti e La porta della Città. Un racconto di 2.000 anni.

Aggiungendo 1€ si potrà visitare la mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario.

Le visite guidate, performance e workshop serali

GAM

dalle 20.00 alle 20.45 – dalle 21.00 alle 21.45

LETTERE DALLA NOTTE

In occasione della Notte Europea dei Musei la GAM propone un workshop in orario serale. L’attività si svolge a flusso continuo, scandita da poche pause di un quarto d’ora durante la quale si sperimenterà la tecnica del collage. A partire da diverse immagini che riproducono opere della GAM esposte in museo e visitabili durante la serata, il pubblico è invitato a ritagliare, comporre e ibridare le diverse parti delle opere per creare una personale cartolina da portare via. Questa potrà essere spedita, conservata o donata, come testimonianza della creazione di un messaggio ‘proibito’, da custodire o donare. Il tema sarà quello della notte: da intendere in maniera figurata, ma anche come simbolo. Le opere scelte rimandano infatti a un immaginario di divertimento, di libertà e di mistero, di oscuro e inconscio, realizzate da artisti attratti da tematiche spigolose, misteriose… notturne.

Costo del workshop: 5 € (+ biglietto di ingresso 1 €)

Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

MAO

ore 18:30

BUDDHA10 RELOADED

L’incontro con straordinarie statue buddhiste delle collezioni del MAO, alcune delle quali mai esposte al pubblico, messe in dialogo e in contrasto con alcuni esemplari provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma e dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova e con significative opere di artisti contemporanei, diventa l’occasione per riflettere su temi come l’originaria collocazione e funzione delle opere, le modalità di importazione in occidente, le logiche e procedure di restauro, le complesse relazioni fra vero e falso. Questi e altri interrogativi saranno al centro della visita guidata che si propone come momento di condivisione e riflessione su questioni che si celano dietro a soggetti dalla natura e funzione essenzialmente sacra.

Costo della visita guidata: 6 € (+ biglietto di ingresso 1 €)

Info e prenotazioni: t. 011 5211788, prenotazioniftm@arteintorino.com

ore 20:30 – 22:00

SONIC BLOSSOM di LEE MINGWEI

Commissionata per l’inaugurazione del National Museum of Modern and Contemporary Art, Corea, nel 2013, e dopo essere stata presentata nelle più prestigiose istituzioni internazionali quali il Centre Pompidou di Parigi e il Metropolitan Museum of Art di New York, la performance partecipativa dell’artista taiwanese-americano LEE Mingwei arriva per la prima volta in Italia al MAO. Nelle sale del museo si avvicendano 7 cantanti della Scuola di musica vocale da camera di Erik Battaglia del Conservatorio “Giuseppe Verdi”, selezionati e formati da Lee Mingwei in collaborazione con lo stesso professor Battaglia.

Fra tutti i visitatori che incontreranno, ne sceglieranno uno a cui offrire in dono un Lied di Schubert; se questa persona accetterà l’offerta, sarà condotta nel Salone Mazzonis al primo piano e avrà inizio la performance. Tutte le informazioni

 

ore 21:00

VISITA ALLE GALLERIE DEDICATE A CINA E GIAPPONE

L’itinerario attraverso le opere esposte si trasforma in un viaggio verso l’Asia Orientale. Il percorso parte dagli oggetti d’arte della Cina antica, caratterizzati da vasellame neolitico, bronzi rituali, lacche e terrecotte – databili dal Periodo Neolitico al X secolo d.C. – per proseguire nella suggestiva galleria dedicata al Giappone, che presenta statue lignee di ispirazione buddhista, eccezionali paraventi, armature dei samurai e dipinti su rotolo verticale e xilografie policrome note come ukiyo-e, ‘immagini del mondo fluttuante’.

Costo della visita guidata: 6 € (+ biglietto di ingresso 1 €)

Info e prenotazioni: t. 011 5211788, prenotazioniftm@arteintorino.com

Palazzo Madama

ore 18:30 e ore 21:00

DA PORTA ROMANA … A CASTELLO… A MUSEO

È la Notte Europea dei Musei: un’occasione per vivere l’arte e la storia in un orario diverso. Tarda serata e fuori il buio: momento perfetto per visitare le collezioni di Palazzo Madama.

Il sito fu in origine porta romana, poi divenne fortezza medievale e castello dei principi d’Acaia, proseguendo quale residenza delle due Madame Reali e divenendo successivamente la sede del primo Senato Subalpino. Dal 1934 assume un nuovo ruolo: si inaugura la sede del Museo Civico d’Arte Antica con un patrimonio che vanta oltre 70.000 opere.

La visita rivela ogni aspetto senza nulla tralasciare, scandendo ogni passaggio che, nei secoli, in questo luogo si è verificato. Architettura, arte e apparati decorativi: venti secoli di storia da respirare in orario inconsueto.

Costo della visita guidata: 6 € (+ biglietti di ingresso 1 €)

Info e prenotazioni 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Hidden flowers. Installazione di Jacopo Miliani per t-space X MAO

12 maggio – 25 giugno 2023

MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

 

 

Invitato per il quinto appuntamento di t-space X MAOJacopo Miliani propone negli spazi del museo un’installazione dal titolo Hidden Flowers.

Il progetto esposto è lo sviluppo di una ricerca condotta a Tokyo nel 2017 da Miliani insieme alla semiologa e curatrice Sara Giannini. Oggetto di questa indagine sono le storie intorno ad alcuni magazine omoerotici destinati alle comunità gay giapponesi degli anni 70-80-90.

La ricerca, per lo più condotta nei bar del quartiere di Shinjuku-ni-chome di Tokyo, ha prodotto il volume Whispering Catastrophe in cui il tema della censura visiva degli organi genitali maschili – ancora vigente in Giappone – si apre a una personale riflessione anti-identitaria che guarda verso una cultura altra per decostruire quella di appartenenza. Tale pratica trova un corrispettivo rovesciato nelle opere di autori come Yukio Mishima o del traduttore/editore Tastuhiko Shibusawa che guardano all’Italia, alla Grecia e alla Francia per ricontestualizzare in Giappone alcuni immaginari della cultura omosessuale occidentali.

La pubblicazione Whispering Catastrophe si compone inoltre di una raccolta di fotografie provenienti da magazine destinati a uomini che amano uomini. Sulle pagine di queste riviste la sovrapposizione di immagini – necessaria a rispettare la censura prevista dal codice morale e legale giapponese – si apre alla costruzione di un complesso linguaggio visivo con cui Miliani e Giannini interagiscono, mettendo in crisi la propria identità culturale e cercando di interpretare un codice che non gli appartiene.

La mostra riecheggia gli spazi bui dei bar di Tokyo, che sono stati i principali luoghi di ricerca per il progetto editoriale. Le storie e le immagini esposte sono proposte come residui, frammenti e voci sussurrate al fine di indurre lo spettatore verso un’esperienza simile a quella di trovarsi in un luogo straniero e occulto che, come le immagini censurate, procura in chi lo attraversa una misteriosa seduzione, necessaria a stimolare un’interpretazione che può essere tanto fallace quanto creativa.

Il progetto è completato venerdì 19 maggio alle 19 da una talk ospitata da ADD Editore nell’ambito degli eventi legati al Salone del Libro di Torino: negli spazi dell’ Edicola 51  di via Carlo Alberto Sara Giannini e Jacopo Miliani incontreranno Asuka Ozumi, docente ed esperta di cultura giapponese. Partendo dalla censura visiva in Giappone che, coprendo e mascherando il corpo maschile, induce una deviazione dello sguardo di chi osserva, il progetto Hidden Flowers vede in questa restrizione la possibilità di un’indagine sulla sessualità in continua trasformazione.

BIO Jacopo Miliani è un artista visivo, la cui pratica affronta la performance come metodologia espansa che mira a indagare le connessioni tra linguaggio e corpo. È il fondatore di un progetto editoriale indipendente incentrato su sessualità e linguaggio: Self Pleasure Publishing. Il suo lavoro è stato presentato in mostre personali e collettive presso GAMeC, Bergamo; Centro Pecci, Prato; Galeria Rosa Santos, Valencia; Palais de Tokyo, Parigi; David Roberts Art Foundation, Londra; Kunsthalle Lissabon, Lisbona; ICA studio, Londra; Studio Dabbeni, Lugano; Museo Madre, Napoli. Nel 2021 ha realizzato il film La discoteca, un progetto a cura di NOSprodcution, vincitore dell’Italian Council (VIII edizione, 2020).

 

Si ringrazia per la collaborazione: ADD edizioni, Asuka Ozumi, Sara Giannini, Ramona Ponzini, OuUnPo.

A Torino la prima sede di “Fridays For Future Italia”

Si chiamerà “Kontiki” e aprirà in zona Vanchiglietta, nei locali “Arci” dell’ex “Molo di Lilith”

Lanciato un crowdfunding per sostenerne l’iniziale attività

“Kontiki”. Il nome è lo stesso dato alla zattera (e al titolo del libro che ne descrive l’avventura) su cui l’esploratore e scrittore norvegese Thor Heyerdahl si imbarcò nel 1947 con altri cinque “sognatori” con l’obiettivo di attraversare l’Oceano Pacifico dal Sud America alle isole della Polinesia per dimostrare che la colonizzazione di quelle terre (fra Nuova Zelanda, Isola di Pasqua e Hawaii) potrebbe essere avvenuta in epoca precolombiana da parte di popolazioni del Sud America. Per dimostrare, cioè, “con la pratica e contro il parere di molti, che l’impossibile può diventare possibile”. Ciò che anche può accadere per gli ardui e attualissimi scopi con cui, a breve, aprirà a Torino la prima sede di “Fridays For Future Italia”, in zona Vanchiglietta, al civico 7 di via Cigliano, nei locali che ospitarono un tempo il “Circolo Arci”, il “Molo di Lilith”. E sempre “Circolo Arci” sarà anche il torinese “Kontiki”, nato dall’incontro fra l’“Arci” e il movimento che in Italia porta avanti le battaglie (ormai protesta su scala internazionale, dopo gli esordi nel 2018 con lo “Skolstrejk for klimatet” – “Sciopero scolastico per il Clima” dell’attivista svedese Greta Thunberg) a favore dello sviluppo sostenibile e del cambiamento climatico.

“ ‘Kontiki’ sarà uno spazio accessibile, inclusivo, una casa per tanti ragazzi e gruppi di attivismo ambientale che, finora, si erano sentiti apolidi. Un luogo che ospiterà incontri, spettacoli, presentazioni, aperitivi, pomeriggi di aula studio, laboratori con le scuole”. A parlare è Andrea John Dejanaz, presidente di “Giustizia Climatica Ora!” e attivista di “Fridays For Future Torino”, che aggiunge: “La crisi climatica sconvolgerà le nostre esistenze. Per questo crediamo che la priorità sia di immaginarsi la società del futuro e poterla sperimentare in spazi definiti come questo, facendola diventare al più presto il presente che vogliamo vivere”.

  1. a sua volta, parla cosìAndrea Polacchi, presidente “Arci Torino”:“Una delle funzioni del nostro Comitato è supportare nuove realtà che desiderano formalizzarsi, trovare una sede, aprire un circolo: ‘Kontiki’ è intanto frutto di questo accompagnamento, di cui sempre più associazioni hanno bisogno. Ma c’è di più: è il segno che ‘Arci’ accoglie le ragioni dei movimenti per la giustizia climatica, che sono state in grado di mobilitare un’intera generazione in questi anni. In ‘Arci’ quelle lotte possono saldarsi a quelle culturali, sociali, per i diritti. Aprire un circolo animato da comunità così giovani, poi, è sempre un processo emozionante. ‘Kontiki’ sarà un presidio importante per la città di Torino, un laboratorio di partecipazione, democrazia e attivismo”.

“La crisi climatica – conclude infine Marta Maroglio, portavoce di ‘Fridays For Future Italia’ – è qui e sta già colpendo le nostre vite. Le compagnie del fossile continuano a investire nella distruzione del nostro futuro e i governi sono loro complici. Dobbiamo costruire un cambiamento che parta dalle persone, dalla collettività. La sede torinese di ‘Fridays For Future’ sarà quindi un luogo d’incontro in cui immaginare e realizzare la società che vogliamo. Lottare per la giustizia climatica significa anche chiedere città più giuste, inclusive e vivibili».

In attesa dell’inaugurazione ufficiale – in programma, con un weekend di iniziative, dal 9 all’11 giugno prossimi, è stato lanciato un crowdfunding https://www.retedeldono.it/it/sede-di-fridays-for-future – per sostenere il lancio dello spazio e la sua sistemazione.

g.m.

Nelle foto:

–       Greta a Torino

–       “Fridays For Future” a Torino

Trionfa la Sinfonia Tragica di Mahler all’Auditorium RAI di Torino

Giovedì 11 maggio prossimo verrà eseguita all’Auditorium RAI di Torino la Sinfonia Tragica di Mahler, in diretta anche su Radio 3 e in live streaming su raicultura.

Enigmatica, apocalittica, coronata da terribili colpi di martello che calano come una mannaia fatale, senza sembrare di poter dar spazio alla minima speranza, la Sinfonia n. 6 in la minore di Gustav Mahler, detta “Tragica”, verrà proposta dall’Orchestra nazionale della RAI e dal suo direttore Robert Trevino l’11 maggio prossimo alle 20.30 con replica il 12 maggio alle 20.

Terminata durante l’estate del 1904 durante il consueto e sereno ritiro di Mahler in Carinzia, tra lunghe passeggiate e nuotate nelle acque del lago, la Sesta Sinfonia fu eseguita due anni dopo a Essen, con lo stesso compositore sul podio.

“La mia Sesta – spiegò Mahler – proporrà enigmi, la soluzione dei quali potrà essere tentata soltanto da una generazione che abbia fatto proprie e assimilato le altre Cinque Sinfonie”.

L’enigmaticità della Sinfonia non è stata studiata a caso, ma a fondo, identificata come un grande affresco musicale e corale della lotta dell’uomo contro il suo destino, ora addirittura come una visione profetica del tragico futuro che attendeva il compositore, con la morte della figlia e la malattia cardiaca che lo avrebbe condotto alla morte. La Sinfonia si dispiega in quattro movimenti, secondo uno schema piuttosto tradizionale, che conduce a una compattezza maggiore rispetto ai cinque movimenti che lo precedono e che esprime l’ineluttabilità di un dramma oscuro e tragico.

La Sinfonia n. 6 in la minore di Gustav Mahler è conosciuta con il titolo di Tragica anche se in realtà tale titolo non lo si deve al suo compositore. Scritta negli anni 1903 e 1904, fu finita di strumentare il primo giugno del 1905 e eseguita a Essen il 27 maggio 1906, sotto la direzione dello stesso autore, pubblicata nel 1906 in tre versioni e ritoccata nel 1907, tenuta in osservazione fino al 1910.

Ma non per questo si deve pensare a una creazione particolarmente travagliata. Quelli erano tempi consoni al modus operandi mahleriano.

Lo stesso Mahler fu incerto se far precedere o posporre l’Andante allo Scherzo e poi optò per quest’ultima soluzione, ritornando alla scelta originale. Negli altri casi, piuttosto che di revisioni, si trattò di rimaneggiamenti marginali e di strumentazione, volti a ottenere una maggiore trasparenza nella scrittura. Significativo il dettaglio del terzo colpo di martello aggiunto nella coda del finale, prima introdotto e poi eliminato, ma mai definitivamente cancellato dalla memoria.

Non sfuggiva a Mahler che il carattere negativo della Sinfonia da lui stessa definita Tragica avrebbe potuto impressionare negativamente per la mancanza di una catarsi dopo le tante possibilità intraprese. Al suo biografo Richard Specht Mahler scrisse che “la sua Sesta proporrà enigmi risolubili soltanto da quelle generazioni che hanno conosciuto le precedenti Sinfonie”

.Nel caso della Sesta molti di questi enigmi, o presunti tali , sono illustrati dalla sensibilità tutta femminile della moglie Alma. Alle sue parole di idillio si accompagnava l’autocelebrazione, con un’inattesa premonizione molto ‘casa Mahler’. Il compositore aveva tentato di fissare il carattere di Alma in un tema che non sapeva sarebbe riuscito.

Il primo tempo della Sinfonia esprime un tema pieno di slancio. Nel terzo tempo, che in realtà è il secondo, lo Scherzo, Mahler descrive i giochi senza ritmo delle bambine che corrono traballando nella rena. Le voci infantili risultano sempre più tragiche e non resta, alla fine, che una vocina lamentosa che va spegnendosi.

Nell’ultimo tempo il compositore descrive se stesso e la sua fine, quella del suo eroe.

“L’eroe che viene colpito tre volte dal destino, il terzo colpo lo abbatte, come un albero”.

Queste sono parole di Mahler, assicura la consorte, che precisa che nessuna opera gli è sfogata dal cuore come questa.

La Sesta Sinfonia è un’opera di carattere personale e profetico, in cui anticipa in musica la sua vita. Anche egli fu colpito dal destino e per tre volte lo abbatté.

Nel giugno 1904 Alma aveva fatto alla luce una seconda bambina, Anna Justine, che aveva pochi mesi quando la Sinfonia stava nascendo.

Nel 1907 un triplice destino si abbatté su Mahler. La figlia Maria fu vittima di una malattia infettiva e la sua fu una scomparsa improvvisa, e a Mahler fu diagnosticata la prima grave disfunzione cardiaca che lo avrebbe portato alle dimissioni da direttore dell’Opera di Vienna e alla tomba.

A interpretarla è chiamato Robert Trevinozz, trentotto anni, di origini messicane ma cresciuto in Texas a Fort Worth. È direttore musicale dell’Orchestra Nazionale Basca e consulente artistico dell’Orchestra Sinfonica di Malmö. Si è imposto all’attenzione internazionale trionfando al teatro Bolshoj di Mosca nel 2013, in sostituzione Wassily Sinaisky sul podio del don Carlo di Verdi. È stato invitato dalle orchestre più prestigiose in America e all’estero. Cresciuto sotto l’egida di Michael Tilson, Thomas e Seiji Ozawa, ha sviluppato una particolare sensibilità per il repertorio mitteleuropeo. E anche stato direttore ospite dell’Orchestra Nazionale della Rai nell’ottobre 2021 protagonista di una tournée di successo in Germania, che ha toccato città come Francoforte, Colonia e Amburgo.

I biglietti sono in vendita online sul sito dell’OSN della RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium della RAI di Torino.

Informazioni 0118104653.

Mara Martellotta