Cosa succede in città- Pagina 110

Très Court International Film Festival: a Torino, cinema ed emozioni in meno di 4 minuti

 

Domenica 4 giugno si torna al cinema per scoprire e votare i brevissimi ed emozionanti cortometraggi selezionati nell’ambito della 25esima edizione del Très Court International Film Festival: l’Alliance Française di Torino, in collaborazione con il Cinema Massimo, dedica una serata al meglio della produzione audiovisiva mondiale sotto i 4 minuti. Anche quest’anno, la rassegna internazionale di cortometraggi cortissimi Très Court viene portata in Italia dalle Alliance Française, grazie al sostegno dell’Institut Français Italia e dalla Coordinazione della rete delle Alliance Française d’Italia.

Da Torino a Trieste, da Bolzano a Genova, da Venezia a Cagliari e da Bari fino a Merano e Verona: 9 città italiane si uniscono alle 12 città francesi e 54 in tutto il mondo in cui viene proiettato il festival.

 

👉 Ecco il link con il trailer del festival : https://www.youtube.com/watch?v=f9Us6vY74LA

Da Montreal a Venezia, dalla Cina alla Romania, dalle Seychelles alla Nuova Caledonia, il pubblico può aspettarsi di vibrare al ritmo dei Très Court che, quest’anno più che mai, metteranno in luce il talento e il valore di un’intera generazione di cineasti. Raccontare una storia in meno di quattro minuti – titolo e titoli di coda inclusi – può sembrare improbabile. Eppure, in un’epoca in cui tutto va veloce, dove i cambiamenti climatici, sociali e tecnologici sono al centro di riflessioni e domande, i registi esercitano il loro virtuosismo attraverso questo formato che va all’essenziale. Il festival è soprattutto un’occasione per le giovani generazioni di valorizzarsi sul grande schermo con il pubblico e gli addetti ai lavori di tutto il mondo. È anche un’occasione per ridere, piangere, commuoversi, interrogarsi o anche lasciarsi destabilizzare da ogni tipo d’argomento, trattato con forza, malizia, audacia e naturalmente, con poesia.

 

Questo evento globale, che si tiene in contemporanea in tutto il mondo dal 2 all’11 giugno 2023, raggiunge più di 15.000 spettatori in 5 continenti. Al termine del festival vengono assegnati 9 premi, tra cui un Premio Internazionale del Pubblico a cui parteciperanno anche gli spettatori torinesi.

 

 

A Torino, il festival è proposto in collaborazione con il Cinema Massimo (via Verdi 18) che domenica 4 giugno alle 20.30 accoglierà la proiezione della Selezione Internazionaleun mosaico di 40 brevissimi film di generi diversi (sottotitolati in italiano grazie al supporto dell’Alliance Française Trieste), provenienti da tutto il mondo, scelti fra migliaia di corti presentati al comitato di selezione. Dalla commedia al dramma, dal film di animazione al documentario, questa selezione riflette i più recenti indirizzi della creazione cinematografica contemporanea.

Autori francesi, spagnoli, rumeni o ucraini, voci provenienti dagli Stati Uniti, dalla Germania e ancora dal Venezuela, dall’Iran e da tanti altri paesi vedranno le loro opere presentate l’una dopo l’altra in un’avvincente maratona della durata di circa due ore, in cui sarà presentato anche il cortometraggio italiano Manimondo di Michele Tozzi.

Gli spettatori sono coinvolti in modo attivo: al termine della proiezione sono invitati a votare il miglior corto; i risultati, suddivisi per città, verranno pubblicati online e saranno alla base del Premio del pubblico globale.

Alla serata al Cinema Massimo, si aggiunge una speciale proiezione mattutina al Liceo Berti di Torino, che coinvolgerà un centinaio di studenti che con il loro voto contribuiranno ad assegnare il Premio del pubblico globale.

Très Court International Film Festival

25esima edizione / Selezione Internazionale

Film in lingua originale / Sottotitoli in italiano

 

Domenica 4 giugno 2023 | ore 20.30

Cinema Massimo

Via Verdi 18, 10124 Torino

 

Ingresso 

6 euro – biglietto intero

4 euro – biglietto ridotto (anche per soci dell’Alliance Française di Torino)

Consorzio Torino Infanzia e Proges, servizi al territorio per una cultura dell’infanzia diffusa 

Dal 9 al 14 giugno

La ricerca pedagogica svolta sui servizi negli ultimi anni, ha dimostrate che la partecipazione delle famiglie alla vita del servizio e alla sua co-progettazione è in grado di costruire una cultura dell’infanzia condivisa e inclusiva e luoghi democratici di cittadinanza attiva.

Sulla base di questa idea forte dal 9 al 14 giugno 2023 Consorzio Torino Infanzia e la Cooperativa Sociale Proges – con il patrocinio della Città di Torino –  propongono alla città ALL’ALTEZZA DELL’INFANZIA, una serie di iniziative rivolte alle bambine e ai bambini, alle famiglie e alla cittadinanza con l’idea di vivere attivamente i temi della CURA e dell’APPRENDIMENTO. ALL’ALTEZZA DELL’INFANZIA è calendario di eventi con uno sguardo rivolto al presente e uno al futuro della città, con le radici profondamente radicate nel terreno della crescita, dell’educazione e dell’infanzia come patrimonio culturale.

“Attraverso azioni diffuse sul territorio” racconta Claudia Ciccardi, Responsabile Pedagogica Area Piemonte, “l’idea è quella di definire i servizi educativi come luoghi di prossimità, anche e soprattutto per coloro che non lo frequentano quotidianamente. La possibilità di rendersi aperti e porosi, anche grazie a proficue collaborazioni con altre agenzie del territorio, può dare vita ad un’idea di INFANZIA DIFFUSA, offrendo a bambine e bambini la possibilità di abitare luoghi e spazi cittadini. Un’infanzia che, attraverso i suoi molti linguaggi, possa rendersi visibile e protagonista, agendo il diritto alla soggettività e cittadinanza, entrando così nei pensieri di coloro che hanno il dovere di prendersene cura”.

Come si svolgerà ALL’ALTEZZA DELL’INFANZIA? Attraverso il coinvolgimento di alcuni prestigiosi quali CAMERA – Centro italiano per la fotografia, Fondazione Opera Munifica Istruzione, Circoscrizione 6.

Nel dettaglio, gli eventi in programma dal 9 al 14 giugno sono i seguenti:

La Città infinita

Dal 9 all’11 giugno

In questi giorni l’Opera Munifica organizza il festival Festival Corti.lì: un cortile comune per narrare pensieri bambini di cui Proges è partner. La città infinita è un’installazione di costruttività collettiva che sarà ospitata dal Centro per la fotografia Camera, via delle Rosine 14. L’opera, diffusa ormai su molti territori anche all’estero, è un’idea di Mao Fusina – www.lacittainfinita.com – ed è una proposta ludica a tutta la cittadinanza. Per tre giorni tutta le famiglie potranno partecipare gratuitamente. I costi dell’installazione, del materiale e dell’organizzazione (prenotazioni, supporto) sono a carico di Proges.

Mao Fusina è anche formatore del percorso formativo integrato tra Nido Dolto e la scuola di Via Giulio e Nido Loris Malaguzzi e scuola dell’infanzia di via Ancina.

Officina Koinè

12 e 14 giugno

A marzo il Mamiani ha avviato una sperimentazione di un CBF (progetto migliorativo di gara) progettato intorno all’idea di uno spazio di gioco e apprendimento per i bambini. Il CBF aprirà una volta a settimana e l’idea è che, una volta avviato, sia il perno per costruire, dal prossimo anno, una rete di attori che insistono sul territorio intorno al Nido per costruire azioni sinergiche di tutela dell’infanzia. Per questo motivo, in collaborazione con Città di Torino – Assessorato Istruzione, promuoviamo nella giornata del 12 giugno una chiamata collettiva di tutte le associazione del territorio, per confrontarci e discutere insieme sull’idea di infanzia che il territorio vuole e può riflettere. Inoltre, il 14 giugno, il centro organizzerà una festa inaugurale aperta a tutto il quartiere.

All’altezza dell’infanzia

LA MOSTRA

Dal 9 al 14 giugno

Nel mese di aprile, dentro una cornice di progettazione di esperienze di continuità 0/6 tra nido e scuola, è stato promosso un percorso partecipativo di Photovoice (attivazione della cittadinanza attraverso lo strumento della fotografia) che ha coinvolto personale e genitori dei tre servizi educativi. Obiettivo è di indagare l’idea che gli adulti (famiglie e educatrici/insegnanti) hanno rispetto a come il territorio si prende cura dell’apprendimento dei bambini, ovvero, metaforicamente, “se il territorio è all’altezza dell’infanzia”. Contemporaneamente, anche i bambini frequentanti i tre servizi hanno sperimentato l’uso della fotografia come strumento di apprendimento e ricerca. L’esito è una mostra fotografica, ragionata e discussa con gli attori che ne hanno generato i contenuti, con la costruzione di un documento con spunti e suggerimenti anche di azioni politiche (cittadinanza attiva).

Ambienti di cura, cura dell’ambiente

13 giugno

Una giornata di apertura del parco del servizio al territorio, in collaborazione con i genitori, laboratori scientifici per offrire ai bambini del quartiere potenzialità di apprendimento che la natura offre. A conclusione della giornata sarà proposta una serata di cinema all’aperto in collaborazione con il Cinema due Giardini.

Accompagnarsi alla crescita

12 e 14 giugno

In ascolto delle domande di crescita e di apprendimento che i genitori portando ai servizi e consapevoli che, per prendersi davvero cura della genitorialità c’è bisogno di un lavoro di rete, il Nido proporrà serate rivolte alla genitorialità di confronto su diverse tematiche: digitale, fragilità emotiva, relazione genitori-figli. Per una più alta partecipazione si propone l’apertura straordinaria del Nido con l’organizzazione di un punto gioco.

Per il programma dettagliato e le modalità di iscrizioni ai singoli eventi:

 https://proges.it/allaltezza-dellinfanzia-apertura-dei-servizi-educativi-al-territorio-per-la-costruzione-di-una-cultura-dellinfanzia-diffusa

Grandi mostre. La nuova stagione alla Reggia di Venaria “All’ombra di Leonardo”

“Arazzi e cerimonie alla corte dei papi”

Fino al 18 giugno

Venaria Reale (Torino)

Mostra davvero prestigiosa. E “non solo per la preziosa collaborazione con i ‘Musei Vaticani’ che l’ha permessa, ma anche e soprattutto in quanto occasione imperdibile per ammirare da vicino capolavori unici che consentono di conoscere rituali e cerimonie ricchi di simboli e significati lontani nel tempo”. Così descrivono Michele Briamonte e Guido Curto, presidente e direttore generale del “Consorzio delle Residenze Reali Sabaude”, la mostra “All’ombra di Leonardo. Arazzi e cerimonie alla corte dei papi”, visitabile, fino al prossimo 18 giugno, nelle Sale delle Arti alla “Reggia di Venaria”. Curata da Alessandra Rodolfo e Andrea Merlotti, storici dell’arte, la rassegna raccoglie opere provenienti, oltre che dai “Musei Vaticani”, dal “Palazzo del Quirinale”, dal “Museo di Roma”, dai “Musei Reali” di Torino, dal “Museo Diocesano Tridentino”, dalla Civica Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” di Milano e da diverse collezioni private. L’iter espositivo ci permette di “entrare”, attraverso la proposta di arazzi, quadri, incisioni ed oggetti che raccontano storie antiche di secoli, in un mondo “alto”, fatto di antichi riti, come la “Lavanda dei piedi” e la “Coena Domini” che si svolgevano il Giovedì Santo nel cuore del “Palazzo Vaticano”.

Opere da trattenere il fiato, come il prezioso “Arazzo” raffigurante l’“Ultima Cena”di Leonardo, donata nel 1533 dal re di Francia Francesco I a papa Clemente VII, in occasione del matrimonio di Caterina de’ Medici, nipote del pontefice, ed Enrico di Valois, secondogenito del re francese. L’opera fu realizzata dopo il 1516 su ordine dello stesso Francesco I e di sua madre Luisa di Savoia. Interamente lavorata in oro e seta, l’“Ultima Cena” milanese è lì trasposta con assoluta fedeltà, ma con un’importante variazione allo sfondo – quasi astratto nell’originale – simile nel prezioso “panno” ad un’architettura rinascimentale. Francesco I era un grande estimatore di Leonardo, tanto da averlo chiamato alla sua corte presso il “Castello di Amboise” (nella Valle della Loira) dove l’artista visse dal 1516 al 1519, ed è ormai opinione di molti che il cartone dell’arazzo, su cui fu poi effettuata la successiva tessitura, sia stato realizzato in Francia sotto la supervisione dello stesso Leonardo. Una volta entrato nelle collezioni vaticane, l’arazzo venne utilizzato per alcune delle più importanti e suggestive cerimonie religiose della corte papale. In particolare nella “Lavanda dei Piedi” che si svolgeva nella “Sala Ducale” del “Palazzo Vaticano” e in occasione della quale il pontefice, a imitazione di Cristo, lavava i piedi a tredici sacerdoti “poveri” posti a sedere su un palco sotto l’arazzo leonardesco. Lo stesso pontefice, poi, coadiuvato dal suo seguito, serviva la cena (“Coena Domini”) ai tredici con chiaro rimando all’“Ultima Cena”.

E proprio qui il “panno leonardesco” intrecciò la sua storia con un altro arazzo, di grande rilievo e bellezza: quello per il “Dossale del baldacchino papale”, sopra al “trono” (da cui il pontefice si alzava per praticare la “Lavanda dei piedi”) realizzato sempre per Clemente VII e disegnato dagli allievi di Raffaello, gli stessi che avevano lavorato con il Maestro nelle celeberrime “Stanze Vaticane” e nelle “Logge” del Palazzo. A quarant’anni di distanza dalla sua ultima esposizione l’imponente baldacchino, realizzato nella stessa “manifattura brussellese” da cui uscirono i famosi “Arazzi” raffaelleschi della “Cappella Sistina”, viene ricostruito in mostra, con la sua copertura impreziosita da pendenti di straordinaria bellezza. La mostra alla “Venaria” ci ricorda anche che il rito della “Lavanda” non era però solo una prerogativa pontificia. Tutti i sovrani cattolici – e sino a fine Seicento anche il protestante re d’Inghilterra a imitazione della corte papale – la praticarono per molti secoli, in alcuni casi sino a meno d’un secolo fa. Una storia rammentata in rassegna da una splendida brocca (aiguiere) usata da Carlo Felice e Carlo Alberto di Savoia, ora nei depositi dei “Musei Reali” di Torino, associata ad altre due analoghe, provenienti dalla “Sagrestia Pontificia” e usate probabilmente per lo stesso scopo.

Gianni Milani

“All’ombra di Leonardo. Arazzi e cerimonie alla corte dei papi”

“Reggia di Venaria”, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992300 o www.lavenaria.it

Fino al 18 giugno

Orari: dal mart. al ven. 9,30/17; sab. dom. e festivi 9,30/18,30

Nelle foto:

–       Manifattura Brussellese(?): “Ultima Cena” (copia da Leonardo da Vinci), 1516- 1533, Arazzo, Musei Vaticani

–       Manifattura di Pieter Van Aelst, Bruxelles, su cartone della scuola di Raffaello, “Dossale del baldacchino di Clemente VII Medici”, 1525-1530, Arazzo, Musei Vaticani

–       Innocente Gaya: “Aiguière con bacile”, 1827-’28, Musei Reali di Torino

–       Wilhelm Gause: “Lavanda dei piedi dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe”, stampa, 1885, Torino, collezione privata.

L’Orchestra Sinfonica della RAI festeggia la Festa della Repubblica all’Auditorium RAI con il tutto esaurito

Sul podio il neodirettote dell’Orchestra Rai di Torino Andres Orozco Estrada

 

Sarà  un omaggio musicale all’Italiana, con una scelta di pagine celebri ispirate all’Italia e ai grandi compositori italiani,  con l’Orchestra Nazionale della RAI come protagonista per il concerto della Festa della Repubblica che la RAI e la Città di Torino propongono per venerdì 2 giugno all’Auditorium RAI Arturo Toscanini.

Sul podio una delle bacchette più apprezzate di oggi, AndresOrozco Estrada, che da ottobre ricoprirà il ruolo di Direttore Principale dell’Orchestra RAI.

Per il concerto della festa della Repubblica verrà proposta in apertura la Sinfonia  n. 4 in la maggiore di Felix Mendelssohn Bartholdy detta “Italiana”, scritta durante il viaggio di formazione che il compositore fece in Italia  tra il 1830 e il 1831.

Accanto alla Sinfonia,  definita dall’autore “il lavoro più gaio che io abbia mai finora composto”, una scelta di pagine dei più grandi compositori italiani, quali l’Ouverture dal Guglielmo Tell di Rossini, quella dai Vespri siciliani di Giuseppe Verdi. Intermezzo dalla Manon Lescaut di Giacomo Puccini.

Il ritmo della Sinfonia detta “Italiana” è  teso, nervoso, incalzante anche nel primo motivo eseguito dai flauti.  L’alternanza dell’andamento a termine con quello binario e la sovrapposizione di queste due figure ritmiche, crea un cambiamento continuo, capace di rendere la danza ancora più elettrizzante e briosa.

Le più  conosciute, organiche e personali Sinfonie di Mendelsshnsono la quarta e la terza, sebbene l’Italiana preceda di una decina d’anni la Scozzese. Le due composizioni furono abbozzate nello stesso periodo, durante il soggiorno del musicista in Italia. Una volta a contatto con la natura, le canzoni popolari e le caratteristiche dell’ambiente italiano, Mendelssohn si tuffò esclusivamente nel lavoro della quarta, che fu eseguita per la prima volta nel maggio 1833 dalla Filarmonica di Londra, diretta dallo stesso autore, accolta in modo molto lusinghiero, suscitando discussioni in sede critica circa la classificazione dell’opera nel genere romantico o classico. Una discussione peraltro artificiosa e completamente superata perché  la Sinfonia Italiana è  espressione di un equilibrio molto felice sullo sfondo della spiritualità e i termini di classico e romantico si integrano perfettamente in una sintesi di colori mediterranei vivaci e di sentimenti nordici autunnali.

MARA MARTELLOTTA

 

Auditorium RAI Arturo Toscanini

Piazza Rossaro

Tel 0118104996

“Late Spring Music Festival” Dal Barocco alla musica contemporanea

Voci e suoni ideati ad hoc per gli storici spazi della “Reggia di Venaria”

Dal 2 al 4 giugno

Per tre giorni – da venerdì 2 a domenica 4 giugno – gli imponenti spazi barocchi della “Reggia di Venaria” risuoneranno di alta musica, in una suggestiva cavalcata di note, di epoche e di stili che dal Barocco arrivano ai nostri giorni, passando per i grandi interpreti del Classicismo e del periodo Romantico.

In questo si sintetizza la prima edizione del “Late Spring Music Festival”, la nuova rassegna musicale internazionale che andrà a coinvolgere in una “pacifica invasione musicale” i luoghi più iconici della Reggia: dalle suggestive “Sala Diana” e “Cappella di Sant’Uberto” ai grandiosi “Giardini” con la “Cascina Medici del Vascello”, fino alla maestosa “Galleria Grande” e agli esterni del “Castello della Mandria”. Estremamente ricco e accattivante il programma ideato da Claudio Pasceri (“artista in residence”, fra i più apprezzati violoncellisti italiani e già direttore artistico di Festival quanto mai prestigiosi) interprete creativo, per l’occasione, del “genius loci” della settecentesca “Residenza Sabauda”. I protagonisti saranno tutti musicisti di grande valore che alla “Venaria” arriveranno per esibirsi in repertori solistici e per unirsi in interpretazioni di suggestive pagine cameristiche: dal violinista lettone Ilya Grubert (fra i massimi virtuosi contemporanei) al compositore britannico Irvine Arditti (che proporrà, fra l’altro, pagine di Luciano Berio, a vent’anni dalla scomparsa), fino ai francesi  Michaël Levinas, pianista e compositore, e al soprano Marion Grange (che insieme affronteranno pagine di Debussy e Schumann), per proseguire con Enrico Maria Baroni (clarinetto solista dell’“Orchestra Sinfonica Nazionale” della Rai) e con il viennese “Chaos String Quartet”, fra i più apprezzati ensemble della giovane generazione, al pari della violoncellista americana Annie Jacobs-Perkins.

A chiudere questo straordinario gruppo di interpreti e musicisti, sarà Vittorio Montalti, compositore romano (“Leone d’argento” alla “Biennale di Venezia 2010”) che, la sera del 2 giugno, si esibirà in prima esecuzione mondiale nel suo nuovo brano (per soprano, violoncello e live electronics), pensato e dedicato, su commissione, proprio alla “Reggia di Venaria”.

A dare inizio ad ognuna delle tre giornate del Festival saranno i “matinée-concerto”, mentre gli appuntamenti del pomeriggio offriranno ulteriori percorsi creativi al pubblico, chiusi con gli appuntamenti denominati “I Suoni della Sera”, concerti dalla durata più significativa e dal programma più articolato. L’episodio conclusivo della prima edizione della manifestazione, “Le Forme della Bellezza”, include infine uno dei capolavori cameristici di Wolfgang Amadeus Mozart, il quintetto per clarinetto ed archi. Da sottolineare: i momenti musicali del giorno sono a libero accesso per i visitatori della Reggia e del festival fino ad esaurimento posti, mentre i concerti serali prevedono un biglietto di ingresso.

“Late Spring Music Festival” prevede anche, nel suo programma giornaliero “Le Conversazioni con Enzo Restagno, fra le voci più autorevoli della musicologia europea e straordinario divulgatore, insieme a “La Voce degli Strumenti”, riservati ogni pomeriggio ai visitatori più giovani e ai bambini. Altre presenze importanti: la fotografa (operante fra Roma e Milano) Valentina Vannicola, che parlerà della sua concezione di “fotografia” e della sua esperienza al Festival venariese e Bernard Neumann, uno dei massimi liutai viventi che svelerà ai visitatori i segreti di Stradivari e i suoi rapporti con le grandi corti europee.


Il pubblico potrà ritagliare su misura la propria permanenza alla “Reggia”, dalla mattina alla sera, con il supporto di una “Mappa dei Suoni” che indicherà i vari episodi che si svolgeranno nell’arco della manifestazione, specificandone la “collocazione geografica” e la durata. Le varie esibizioni musicali verranno inoltre registrate nei differenti luoghi della “Residenza” con lo scopo di lasciare delle “tracce sonore”, affinché anche in futuro i visitatori possano scegliere di riascoltare le musiche negli spazi in cui si sono effettivamente riverberate attraverso l’utilizzo di un semplice “QR code”. In occasione del Festival, nei giorni 2, 3 e 4 giugno il “Piano Nobile” della Reggia, la mostra “All’ombra di Leonardo” e i “Giardini” saranno aperti fino alle ore 21.

Gianni Milani

“Late Spring Music Festival”

Reggia di Venaria, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (To); tel. 011/4992300 o www.lavenaria.it

Dal 2 al 4 giugno

Nelle Foto:

–       Claudio Pasceri, credit Jorroc

–       Ilya Grubert, violinista

–       “Chaos String Quartet”, credit Andrej Grile

–       Enzo Restagno, musicologo

Fino al 10 giugno Festival di Danza Contemporanea, 23 compagnie da 9 paesi diversi

I N T E R P L A Y /23

23 MAGGIO > 10 giugno 2023
TORINO

Direzione artistica Natalìa Casorati
a cura dell’Associazione Culturale Mosaico Danza

 

23 compagnie da 9 paesi diversi, 4 teatri e 4 spazi multidisciplinari della Città conquistati dalla danza, 7 prime nazionali, 14 compagnie italiane e 9 dall’Europa e dal mondo per un viaggio sempre attuale fra punti di vista, geografie e coreografie che interpretano un’attualità mutevole, qualche volta straniante e sempre sorprendente.  Un mondo di giovani artisti che parlano lingue diverse e che, nel gesto e nella danza, trasformano la babele delle lingue in codice universale insieme agli spettacoli di molti fra i nomi più interessanti del panorama nazionale e internazionale.

Può il festival essere uno strumento di indagine sociale e rappresentare la complessità del presente, le sue contraddizioni, forze e fragilità?  Ci può parlare di disorientamento? Può essere un investimento culturale necessario? La ventritreesima edizione di Interplay cerca di dimostrarlo attraverso un programma di impatto, che indaga il reale ed è attento al futuro, sostenendo la ricerca, i giovani artisti e proposte di spettacoli da tutto il mondo.

SUPERAMENTI. Il 23 maggio, giornata di opening del Festival, la Casa del Teatro accoglierà i lavori di Moritz Ostruschnjak e Carlo Massari, due artisti estremamente focalizzati sul sociale e capaci di intrecciarsi con l’attualità politica.

MARTEDì 23 MAGGIO
CASA DEL TEATRO
°°°1 h prima degli spettacoli APERITIVO INTERPLAY con food truck Fernandito QB cucina e arte
ORE 21:00 – INDOOR
TANZANWEISUNGEN (it won’t be like this forever)
MORITZ OSTRUSCHNJAK (DE)
Di: Moritz Ostruschnjak

Con: Daniel Conant e Moritz Ostruschniak
Performance selezionata alla Tanz Plattform Berlin 2022 e Aerowaves Twenty21
PRIMA REGIONALE

L’assolo di trenta minuti TANZANWEISUNGEN (istruzioni di danza) è pieno di riferimenti autoriflessivi e ironici che sfidano qualsiasi definizione specifica, è un fuoco d’artificio di passi, giri e calci. Ostruschnjak rimane fedele allo stile eclettico delle sue ultime produzioni e consente al suo solista di passare senza sforzo da uno Schuhplattler a un grand jeté, dal gioco di gambe della boxe ai movimenti di break dance e da una référence al salto con la corda; l’elemento comune è il suono, il martellare, battere le mani, respirare, saltare, rimbalzare che riempie lo spazio come un ritmo costante.
A questo link la scheda completa


Moritz Ostruschnjak “Tanzanweisung” foto di Wilfried Hösel
+ORE 21:45 – ARENA OUTDOOR
METAMORPHOSIS – Blatta
C&C COMPANY (IT)
Creazione originale ed interpretazione: Carlo Massari
Performance presentata al festival Oriente Occidente 2022
PRIMA REGIONALE

Un nuovo, delicato progetto di ricerca di uno dei più interessanti coreografi e performer del panorama italiano sul sottile confine tra uomo e bestia; un’indagine sulle trasformazioni, sul cambiamento, l’alterazione fisica e spirituale dell’essere, la ricerca della propria natura, identità, forma. Partendo dal concetto di uomo come animale pensante e dotato di una coscienza individuale, lo si va a scoprire, denudare, mettere in relazione con i suoi istinti più veri, le paure che rendono impotenti, la sua faccia più animalesca, la pura verità del corpo. Questo lavoro non nasce certo con l’intento di sottolineare un incattivimento, un imbruttimento del genere umano, ma piuttosto di ricercare connessioni interiori tra corpo e mente ed esteriori attraverso le relazioni animali e naturali, che possano innescare una piccola idea di rinascita, di nuovo Rinascimento. Un’evoluzione, una rivoluzione nella quale non si ha più necessità di dare un nome ad ogni forma differente, di arrogarsi del “diritto divino” di battezzare una cosa definendola con un “tu sei…”, nella quale non esistono ricette e manuali d’uso sul come comportarsi, come relazionarsi con se’ stessi e con il mondo circostante.
A questo link la scheda completa

Carlo Massari, foto di Guido Mencari

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ORE 22:15 – ARENA OUTDOOR
PUBLIC TALK in collaborazione con il SALONE DEL LIBRO OFF
Incontro con la critica ELISA GUZZO VACCARINO in occasione della pubblicazione del suo ultimo libro “Confini, Conflitti, Rotte. Geopolitica della Danza” per Scalpendi Editore. Dialogo con il pubblico e i coreografi sulla relazione tra la danza e il corpo sociale e politico.
La danza, arte minore, per pochi eletti, […] sempre in lotta tra corpo e spirito, tra meccanica e cuore, in realtà è tutt’altra cosa, altamente simbolica, specchio privilegiato di regimi, riti e civilizzazioni. Trova le sue condizioni di esistenza nelle strutture sociali e nelle scelte politiche di ogni luogo del pianeta Terra in cui si dispiega con la sua tecnica, estetica, messaggi, nel tempo e nello spazio.”

INFO
Mosaico Danza
info@mosaicodanza.it | (39) 011.661.24.01 | mosaicodanza.it

Jerry Calà con la sua JerrySuperBand apre la rassegna  Parco Dora Live

8 giugno

Un fuoriclasse della comicità italiana: Jerry Calà, che con la JerrySuperBand porta il suo entusiasmante show musicale ripercorrendo 50 anni di carriera attraverso irresistibili racconti di vita vissuta, divertenti gag e canzoni indimenticabili. Coinvolgendo il pubblico nel racconto di una storia che ha scritto molte pagine della commedia all’Italiana. Un concert-show interamente cantato e suonato dal vivo con le canzoni e la comicità interamente al “Sapore di mare”. Ritroviamo, dunque, il Jerry Calà uomo di spettacolo capace di vestire con eguale disinvoltura i panni dell’attore di cabaret, tv e cinema. Jerry reinterpreta, accompagnato dalla JerrySuperBand , il suo leggendario repertorio degli anni ’60, ’70 e ’80 alternando momenti di spettacolo musicale a gag esilaranti e irresistibili dagli albori con il gruppo dei Gatti di Vicolo Miracoli fino ai momenti più recenti della sua inarrestabile carriera artistica. Un giusto mix tra musica comicità e coinvolgimento del pubblico che Jerry Calà mescolerà con il suo effervescente umorismo, sempre attuale.

«La comicità nasce da una situazione tragica– dice Jerry Calà in una sua celebre citazione– uno cade su una buccia di banana e si fa male. A noi comici tocca la fatica di ribaltare la tragedia in commedia, la battuta per noi è un’ossessione. Forse è per questo che ci viene facile interpretare ruoli drammatici, perché abbiamo uno sforzo in meno da fare. Gli attori drammatici, invece, devono fare uno sforzo in più.»

Data spettacolo: Giovedì 8 giugno ore 21,00

Biglietti: Intero € 7,00, ridotto da 6 a 12 anni € 5,00 Da 0 a 5 anni gratuito.

I biglietti sono acquistabili online su Ticket.it o presso Centro Servizi presente in galleria nei seguenti orari:

Tutti i giorni dalle 13,30 alle 19,30. Nei giorni di spettacolo sino alle 21,00

Tutto l’incasso sarà devoluto in beneficenza

Jerry Calà

Jerry Calà, pseudonimo di Calogero Alessandro Augusto Calà (Catania, 28 giugno 1951), è un attore, regista, comico, cabarettista, sceneggiatore e cantante italiano. Componente del gruppo cabarettistico I Gatti di Vicolo Miracoli agli albori della sua carriera, ha raggiunto la popolarità negli anni ’80 interpretando commedie di successo e divenendo uno dei volti più noti della commedia italiana dell’epoca. Ha interpretato anche ruoli drammatici in film di Gian Luigi Polidoro (Sottozero), Pupi Avati (l’episodio d’apertura di Sposi) e Marco Ferreri, vincendo sotto la regia di quest’ultimo il Premio del Gotha della Critica italiana come miglior attore al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 1993, per la sua interpretazione in Diario di un vizio. E’ stato anche regista, soggettista, sceneggiatore e doppiatore.

Intrecciare parole e immagini, esce “Rivoluzioni”

In concomitanza con la presentazione nello spazio della Biblioteca de Il Circolo dei Lettori di Torino – 30 maggio ore 18 – esce in libreria il primo volume, “Rivoluzioni” della collana “Intrecciare parole e immagini” edito da Sanpino.

Dialogo tra chi scrive e chi fotografa – Ivo Saglietti e Domenico Quirico

A Cura di Tiziana Bonomo

Pagine 125

Fotografie di Ivo Saglietti : 30 interne più la copertina

Testi Domenico Quirico, Ivo Saglietti, Tiziana Bonomo

Prezzo 20 euro

EVENTO

Dove Il Circolo dei Lettori

Quando martedì 30 maggio 2023 ore 18

Info +39 011 8904401 Circolo dei Lettori – +39 335 7815940 ArtPhotò

Sanpino Edizioni è lieta di presentare una nuova collana editoriale: Intrecciare parole e immagini raccogliendo i contenuti degli incontri che Tiziana Bonomo ha ideato e organizzato con alcuni dei fotografi più talentuosi in dialogo con il giornalista Domenico Quirico. Sono nati intensi e suggestivi scambi con personalità diverse, ma accomunati dall’attenzione verso alcune tematiche: la testimonianza in prima linea, la sensibilità, il dubbio, la ricerca. Il primo numero della collana “Intrecciare parole e immagini” ha come protagonista il celebre fotoreporter Ivo Saglietti sul tema delle “Rivoluzioni”. Cosa si può capire dalle rivoluzioni, cosa si può scrivere e fotografare che rimanga memoria e non si perda nel tempo? Guardare le foto di Saglietti e leggere le parole di Quirico è fare un salto nell’umanità che combatte senza esitazione, è afferrare la fatica e il dolore di un destino avverso. Neri intensi, ombre lunghe, colpi di luce è il linguaggio che entrambi utilizzano per lasciarci commuovere, per stupirci anche quando tutto sembra ormai non stupirci più.

CHI SONO

IVO SAGLIETTI Si dedica alla fotografia di reportage, documentando le realtà sociali e politiche più critiche in diverse aree del mondo. Ha pubblicato ed esibito il suo lavoro in tutto il mondo e nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto molti prestigiosi riconoscimenti, tra i quali: tre volte il World Press Photo e il premio Chatwin Occhio Assoluto. Ivo Saglietti appartiene a quella “nobile schiera” di fotografi per i quali è importante partecipare emotivamente alla realtà stabilendo con le persone che ritrae un rapporto umano. Ciò che gli preme raccontare è l’uomo e il suo destino. Dal 2000 è membro associato dell’agenzia fotogiornalistica Zeitenspiegel Reportagen.

DOMENICO QUIRICO È giornalista del quotidiano “La Stampa” dai primi anni ’80. Inviato di guerra, corrispondente da Parigi, ha narrato guerre, rivoluzioni, migrazioni degli ultimi tre decenni confermandosi come una delle più grandi voci del giornalismo italiano militante. Autore di numerosi libri, ha ricevuto prestigiosi premi giornalistici come il “Montanelli” e il “Terzani”. La sua parola vola sopra montagne di fatti, pensieri, mondi diversi, tocca creste alte e si deposita per creare un’eco chiara, distinta dentro di noi. 

TIZIANA BONOMO Nata a Torino, ha lavorato a lungo nel marketing e nella comunicazione di grandi aziende internazionali. Negli ultimi anni ha fondato ArtPhotò con cui promuove e sperimenta progetti legati alla fotografia di documentazione e impegno sociale. Autrice del libro Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico (Jaca Book, 2021). 

SANPINO EDIZIONI eS nasce con l’obiettivo di provocare pensieri ed emozioni con particolare attenzione alla cultura contemporanea e ai segni dei tempi. Intende riproporli con una produzione di alta qualità. Per questo motivo dedica una cura particolare alla selezione degli autori, alla ricerca di testi adatti ad un pubblico ampio per una vasta divulgazione e al “packaging” delle idee in una elegante veste editoriale corredata da immagini originali. Diffondere buone idee con stile: questo il nostro focus. — Cristina Florio — Edizioni Sanpino

“Chi è di scena?… La Repubblica”

Rappresentare attraverso il teatro e la recitazione, la propria idea di Repubblica e i valori fondamentali della Carta costituzionale. Questa la finalità del concorso “Chi è di scena? …La Repubblica”, promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, i cui vincitori saranno premiati nel corso di una cerimonia che si svolgerà lunedì 29 maggio alle ore 17.00, nell’aula della Camera del Parlamento Italiano del Museo del Risorgimento, in piazza Carlo Alberto, 8 Torino.
Il concorso, alla sua seconda edizione, ideato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale in occasione della festa della Repubblica del 2 giugno, ha visto la partecipazione degli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Piemonte. Un percorso didattico che, attraverso il teatro, ha l’ambizione di offrire ai giovani conoscenze e approfondimenti utili per apprezzare pienamente il valore delle conquiste politiche e sociali in oltre settant’anni di Repubblica.

I primi classificati di ciascun grado proporranno la performance che hanno presentato in concorso. Agli istituti vincitori sarà riconosciuto un premio in denaro per l’acquisto di strumenti o materiali informatici destinati a rimanere in dotazione alla scuola, ai singoli vincitori sarà invece regalato l’abbonamento Musei Young.

La cerimonia di premiazione, sarà anticipata, alle ore 16, dalla lezione/spettacolo “Quattro passi nella storia”, a cura dello storico Michele D’Andrea.

Per l’occasione, il museo del Risorgimento, dalle 15 alle 19, garantirà l’apertura straordinaria dei propri spazi al pubblico esterno all’iniziativa del Consiglio regionale. I biglietti saranno acquistabili direttamente presso la biglietteria del Museo.

 

Qui di seguito l’elenco dei vincitori del concorso: 

  • Scuole primarie

1° classificato – “La Repubblica va in scena” IC Pochettino scuola primaria e E. De Amicis di Predosa e scuola secondaria di 1° Aldo Moro Castellazzo Bormida (Al)

2° classificato – “ARTICOLO 21” IC Pochettino scuola primaria E.De Amicis di Predosa (Al)

  • Scuole secondarie di primo grado

1° classificato –  “W La Repubblica! La libertà ha le ali di 1000 farfalle”  IC FAVRIA (To)

2° classificato –  “Cittadini si diventa (articolo 37 costituzione italiana)” IC FAVRIA (To)

3° classificato – “1946-2023” L’IC  Rocchetta Tanaro Maggiora Vergano” (At)

 

 

CON TESTI, letture inclusive per l’infanzia

Prende il via in questi giorni a Torino il progetto culturale CON TESTI, nato per promuovere la lettura come mediatore di inclusione a supporto dell’infanzia e della genitorialità. Il progetto consolida il patto per la lettura della città; l’idea che sta alla base di CON TESTI è che tutti i bambini di età compresa fra 0 e 6 anni, anche e soprattutto i bambini più fragili, siano partecipi della cultura e abbiano accesso ai libri.

In questi giorni si inaugurano dodici scaffali di libri inclusivi in giro per la città: nei consultori, nei presidi sanitari, nei musei, nelle biblioteche. Sono in programma letture diffuse in piazze e parchi, ricorso ai libri per i piccolissimi anche nelle sedi della salute e nei musei.

La vera novità di CON TESTI è che nasce da una retedi soggetti, anche molto diversi tra loro, impegnati nell’accoglienza dei bambini da 0 a 6 anni – con particolare attenzione ai soggetti fragili e svantaggiati – mettendo al centro la famiglia.

La rete è unita dall’obiettivo comune di credere fortemente nell’idea che libri e letture siano motori di processi di comunità inclusive. CON TESTI è promosso dalla Fondazione Paideia, insieme a ASL Città di Torino con la Casa della Salute dei Bambini e dei Ragazzi, Associazione Abbonamento Musei, CCW Cultural Welfare Center, Comune di Torino con le Biblioteche Civiche Torinesi e TorinoReteLibri Piemonte. L’attività progettuale, in programma da marzo 2023 a marzo 2024, è realizzata con il finanziamento del Centro per il libro e la lettura.

La lettura non compete solo alle sedi della cultura, ma anche ai luoghi di cura e sostegno sociale; CON TESTI vuole quindi contaminare spazi di incontro con buone prassi di inclusione. I poco meno di 2500 libri distribuiti in città saranno gli strumenti dell’inclusione. Le voci delle tante e diverse figure educative (genitori, operatori sanitari, bibliotecari, educatori, docenti, volontari) diventeranno gli amplificatori di un’idea di comunità in cui tutti i bambini sono protagonisti della cultura.

CON TESTI nasce per i bambini le famiglie e per la città, grazie ai tanti partner che, pur con competenze e missioni differenti, si sono uniti per lo stesso scopo:abbattere le barriere e fare della lettura un veicolo di inclusività, oltre i limiti della lingua, della comprensione e della comunicazione.  I libri sono tradotti in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa dalla Bottega Editoriale Paideia e stampati in modo indipendente, contengono pagine gioco interattive, testi funzionali alla lettura multimodale, silent book, di sole illustrazioni…

CON TESTI svilupperà un importante piano di azioni di rete nel quartiere Vallette, dove c’è carenza di risorse per la lettura; non possono esserci bambini lontani da occasioni di crescita culturale.

CON TESTI ha prospettiva e futuro, perché gli stessi partner sono già al lavoro, nella condivisione degli stessi valori e intenti, su un’altra progettualità: NUTRIRSI DI CULTURA, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Cultura per Crescere”.

Da anni investiamo per rendere la lettura sempre più accessibile a tutti – racconta Fabrizio Serra, Segretario Generale della Fondazione Paideiae questa progettualità rafforza il nostro ruolo, in sinergia con tutti i partner coinvolti. Il finanziamento del Centro per il libro e la lettura ci permetterà di consolidare le azioni già in parte sperimentate in questi anni, allargando le attività e le proposte a un pubblico più ampio, in modo che la lettura possa essere sempre di più uno spazio inclusivo per tutti i bambini e per le loro famiglie.”

Il progetto prevede la pianificazione e la realizzazione di azioni di comunicazione mirate di CON TESTI, che verranno raccontate nei prossimi mesi sui canali della Fondazione Paideia (www.fondazionepaideia.it) e su quelli dei partner aderenti.