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Riceviamo e pubblichiamo / Il “Tavolo Animali & Ambiente”, costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS GAIA, stigmatizza il grave episodio accaduto sulla collina torinese nella notte del 27 novembre scorso, quando un incosciente ha ucciso un cinghiale, sparandogli con un’arma da fuoco da dentro l’automobile e, lasciato l’animale agonizzante in terra, è scappato, aiutato dal buio delle tenebre.
Ci auguriamo che si apra subito un’indagine per identificare chi ha sparato ad un animale selvatico, peraltro nei pressi delle abitazioni, in aperta violazione delle norme di legge vigenti.
Sollecitiamo, quindi, sia la Città Metropolitana che il Comune di Torino, ognuno per la parte di propria specifica competenza, a considerare le proposte di intervento sul contenimento dei cinghiali presentate dalle associazioni del “Tavolo Animali & Ambiente” con uno specifico documento reperibile al link :
https://www.animaliambiente.it/campagne/PIANO-DI-CONTENIMENTO-DEL-CINGHIALE.pdf
Peraltro, alcune delle misure di contenimento potrebbero essere assunte fin da subito :
– Divieto dell’uso dei cani sia nell’attività di caccia al cinghiale che in quelle di controllo;
– Divieto di abbattimento delle femmine adulte;
– Divieto dell’allevamento, del trasporto e del commercio di animali vivi;
– Tutela delle colture e prevenzione dei danni;
– Controllo della fertilità;
– Sistemazione di dissuasori acustici e di sensori luminosi lungo le strade.
Il “Tavolo Animali & Ambiente” invita, poi, tutti i cacciatori ad appendere i fucili al chiodo ed a cercare di realizzare strategie volte alla pacifica convivenza con gli esseri senzienti e con l’ambiente.
Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Marco Francone
Resp. LAV Torino
Torino, 28 novembre. Nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale, intensificati in questo periodo per vigilare sul rispetto della normativa anti covid, i Carabinieri hanno arrestato tre persone.
In particolare a Rivarolo Canavese, nell’hinterland torinese, i militari dell’Arma hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio un pensionato italiano di 67 anni del luogo, che aveva allestito un piccolo market della droga nel proprio appartamento. I carabinieri della locale Stazione, dopo aver saputo di un continuo via vai dalla casa dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, hanno organizzato una perquisizione domiciliare, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Cinofili di Volpiano (TO). Una volta nell’abitazione, anche grazie al fiuto del cane, i militari dell’Arma hanno rinvenuto nel bagno un sacchetto contenente 50 grammi di cocaina, 5 dosi già confezionate e pronte per lo spaccio, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
A Torino, nel quartiere San Salvario, i carabinieri hanno arrestato per rapina un venezuelano di 34 anni, senza fissa dimora, ma regolare sul territorio nazionale. L’uomo era entrato in un supermercato di via Madama Cristina e aveva rubato alcuni prodotti. Scoperto da un addetto alla vigilanza lo aveva aggredito ed era riuscito a fuggire fuori dall’esercizio commerciale, ma il pronto intervento delle gazzelle dell’Arma ha permesso di bloccarlo poco distante. L’autore del reato ha anche tentato di resistere ai militari intervenuti per fermarlo, colpendoli con calci e pugni.
Sempre a Torino, in pieno centro cittadino, in tarda serata, i carabinieri hanno arrestato un italiano di 27 anni, per violenza sessuale. I militari sono stati richiamati dalle urla di una donna che poco prima, mentre stava camminando, era stata aggredita alle spalle dal giovane che l’aveva ripetutamente palpeggiata prima di darsi alla fuga. Gli uomini dell’Arma in breve tempo sono riusciti a rintracciare l’aggressore nelle strade limitrofe e a trarlo in arresto. Fortunatamente la donna non ha riportato danni fisici.
Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato regionale del Piemonte, come indicato dalla prima graduatoria, avvierà i propri progetti di servizio civile negli ambiti del soccorso in emergenza 118 e del trasporto infermi per i servizi di tipo socio sanitario, dando la possibilità a circa 400 giovani di diventare volontari soccorritori.
I 400 giovani in servizio civile, dopo un’adeguata formazione, contribuiranno a dare un importante aiuto alle Pubbliche Assistenze Anpas del Piemonte e alla comunità, soprattutto in questa particolare situazione di emergenza.
Tutte le informazioni riguardo i progetti di servizio civile delle associazioni Anpas del Piemonte e i posti disponibili saranno pubblicati, appena uscirà il bando, sul sito www.anpas.piemonte.it e sui canali social di Anpas Piemonte.
Per partecipare alle selezioni occorrerà, una volta pubblicato il bando del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, presentare domanda esclusivamente online sulla piattaforma del Dipartimento. L’accesso alla piattaforma per i cittadini italiani residenti in Italia o all’estero deve avvenire esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.
Anpas Piemonte invita i giovani interessati a far domanda di servizio civile a dotarsi per tempo dell’identità digitale SPID così da essere già pronti quando sarà pubblicato il bando. L’identità SPID è rilasciata dai Gestori di Identità Digitale (Identity Provider), soggetti privati accreditati da AgID che, nel rispetto delle regole emesse dall’Agenzia, forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti.
I progetti di servizio civile in Anpas che riguardano l’ambito del socio sanitario in Piemonte prevedono lo svolgimento di servizi socio-sanitari sia su pulmini sia su autoambulanze per quei cittadini che devono effettuare terapie come dialisi, trasporti interospedalieri, essere dimessi da ospedali o case di cura, frequentare centri diurni di socializzazione o riabilitazione. In molti casi gli utenti possono essere persone disabili che spesso necessitano di essere accompagnate negli spostamenti in quanto non autosufficienti o perché bisognosi di particolari accorgimenti durante la fase del trasporto.
I progetti di servizio civile in Pubblica Assistenza Anpas nel campo del soccorso di emergenza 118 in Piemonte includono, oltre alla possibilità di effettuare i servizi sociali precedentemente descritti, anche l’impiego in servizi di emergenza urgenza 118.
I volontari in servizio civile saranno quindi impegnati nel ruolo di soccorritore in ambulanza e in tutte le mansioni concernenti le attività di emergenza e primo soccorso. I progetti prevedono l’inserimento e il tutoraggio dei volontari a partire da una puntuale formazione certificata dalla Regione Piemonte e da un successivo periodo di affiancamento a personale più esperto.
All’interno, una coppia di conviventi, di 22 e 24 anni. La perquisizione consentiva il rinvenimento di 7 involucri contenenti marijuana ed un frammento di hashish, nella camera dal etto dei due, oltre ad un bilancino di precisione e materiale vario utile al confezionamento. Il giovane, che annovera fra i suoi trascorsi di polizia un arresto nel maggio scorso per la detenzione di un chilogrammo di hashish, questa volta ha cercato di accollare la proprietà dello stupefacente esclusivamente sulla sua ragazza, che si era prestata anche in virtù dello stato interessante in cui versa. Il giovane, resosi però conto che tale escamotage non stava sortendo l’effetto voluto, ha offeso gli operatori con insulti molto gravi e, dopo aver dato un pugno contro una parete negli uffici di Polizia, ha dichiarato al personale del 118 che la responsabilità della lesione fosse dei poliziotti. Pertanto, oltre ad essere arrestato per la detenzione dello stupefacente, è stato anche denunciato per oltraggio a P.U. e calunnia. La sua fidanzata è stata denunciata per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso.
Una notizia positiva che è il frutto di tanti sacrifici dei piemontesi e del grande lavoro dal nostro sistema sanitario. Questo è un passo importante perché permetterà a molte nostre attività commerciali di riaprire già da questa domenica, ma che dobbiamo vivere con grande senso di responsabilità. Non possiamo sprecare questo grande sforzo, non possiamo permetterci di tornare indietro. La strada è quella giusta, continuiamo a percorrerla insieme con senso di responsabilità e prudenza”.
Non sarà pertanto più necessaria a Torino e nella regione l’ autocertificazione (ma solo all’interno del proprio comune, fuori permane). Il presidente Cirio non intende però mandare in classe – mentre l’ordinanza ministeriale lo consentirebbe – gli alunni della seconda e terza media, che proseguiranno la Dad come per le scuole superiori.
Ancora chiusi parzialmente bar e ristoranti che potranno proporre cibo d’asporto fino alle 22 e consegnare anche i pasti a domicilio.
Riaprono i negozi al dettaglio di tutti i settori merceologici e dei servizi alla persona e i banchi di generi non alimentari nei mercati. Inoltre saranno aperti i centri commerciali, ma non nei weekend. Ancora chiuse palestre e piscine.
Riceviamo e pubblichiamo / «Chi credeva che con l’arrivo della tanto attesa indennità specifica, da parte del Ministero della Salute, la strenua battaglia degli infermieri italiani si sarebbe fermata, si sbagliava davvero di grosso. Siamo pronti a scendere di nuovo nelle piazze e lo faremo da lunedì 30 novembre in tutte le Regioni chiave che stanno vivendo il dramma di questa emergenza, quelle dove i colleghi lottano ogni giorno contro la morte, nel massimo rispetto delle normative anti-covid. Nessuno ha dimenticato i flash mob che hanno anticipato le manifestazioni di Milano e del Circo Massimo, quelle che hanno cambiato la storia recente e ci hanno permesso di ottenere un piccolo traguardo che nessun sindacato prima di noi aveva raggiunto. I nostri striscioni, gli infermieri con i megafoni davanti agli ospedali e alle prefetture: è tutto pronto, siamo certi come sempre, con l’ampio sostegno dei cittadini riprendiamo una lotta che non si è mai interrotta».
Parole e pensieri di Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Sindacato Nursing Up, che annuncia altre due settimane “roventi”, fino alla metà di dicembre una serie di iniziative per portare avanti la battaglia in onore di quelle istanze che gli infermieri italiani intendono perseguire fino al raggiungimento dei loro obiettivi.
«Non è ingratitudine, l’ho ribadito più volte. I 100 al mese in più rappresentano l’ottenimento di qualcosa di straordinario e impensabile. Abbiamo scosso l’opinione pubblica, abbiamo costretto sindacati fermi e inermi da troppo tempo ad uscire allo scoperto, arrivando a spacchettare l’indennità che noi abbiamo ottenuto solo oggi a causa della loro inerzia, fino a sostenere che prenderemo 2 euro al giorno, dimenticando invece che questa indennità, da sola, vale più degli aumenti contrattuali che loro hanno accettato dopo 10 anni di blocco contrattuale, cioè nemmeno 90 euro medi lordi. Cosa hanno ottenuto loro prima di noi? Quali sono i loro traguardi che hanno cambiato la storia della sanità italiana? Nursing Up i suoi infermieri devono essere fieri di aver acceso finalmente un faro sulla categoria. Ora vediamo la luce in fondo al tunnel!
Nessun sindacato prima d’ora, aveva lottato con tanta veemenza per arrivare a ottenere finalmente una indennità specifica, come quella che ricevono i medici. Ciò significa che la strada intrapresa è quella giusta. Da qui si va avanti , ora, tutti insieme, per arrivare a quel traguardo dei 500 euro in busta paga che nessuno di noi ha messo da parte.
Per questo, senza disconoscere i risultati che abbiamo ottenuto fino ad ora, abbiamo deciso di procrastinare lo stato di agitazione a tutto il mese di dicembre, per parlare chiaro a questo Governo e alle Regioni.
L’intersezione Tiziano/Ormea è spesso luogo di scambi di sostanze stupefacenti fra pusher di nazionalità centroafricana e acquirenti vari. Complice la conformazione dei luoghi, infatti, non è raro che i venditori nascondano le dosi all’interno dei giardini interni alla struttura, mentre dei complici attuano un servizio di copertura agli angoli delle strade, nell’eventuale arrivo delle Forze dell’Ordine. Quando tutto appare tranquillo avvengono poi le cessioni. Lo scorso venerdì sera, i poliziotti in moto dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno effettuato un accurato servizio volto al contrasto del fenomeno ed hanno notato diverse persone muoversi dall’interno all’esterno della struttura. In particolare un cittadino senegalese faceva la sponda fra la struttura ed alcune auto parcheggiate nei pressi; lo vedevano nitidamente prendere accordi con un cittadino italiano, al quale passava una dose rivelatasi essere poi cocaina, celata nel cavo orale, a seguito dello scambio di 40 €. Nelle operazioni, il pusher veniva visibilmente coadiuvato da altri 2 soggetti stranieri, situati all’interno del complesso, che svolgevano funzioni da palo. I poliziotti sono intervenuti rapidamente e, nonostante la forte resistenza agita da tutti e tre, sono riusciti a fermarli. Uno di essi, un maliano, di fatto maggiorenne nonostante abbia dichiarato di avere appena 16 anni, ha abbandonato durante la fuga 10 ovuli di cocaina, immediatamente recuperati dagli operatori. Per lui e i complici, un senegalese di 40 anni – già arrestato dieci volte per reati di spaccio – e un gabonese di 18, tutti irregolari sul territorio nazionale, sono scattate le manette per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.
Al bussare degli agenti, si sentono all’interno dei rumori; mentre una giovane di 28 anni apre, il compagno si reca velocemente nella camera da letto, chiudendosi la porta alle spalle. Ma gli agenti lo bloccano proprio mentre lui sta buttando dalla finestra, ubicata al quinto piano dello stabile, varie decine di banconote e dello stupefacente. Gli agenti recupereranno, per quanto possibile, quanto gettato: si tratta della somma di 1665 € in contanti e di una decina di grammi di marijuana. Non si esclude che altro stupefacente sia andato disperso nel fogliame presente nel cortile sotto casa. Materiale utile al confezionamento della sostanza è stato trovato nell’alloggio. Il giovane, un ventitreenne con precedenti specifici, è stato indagato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
«È un punto di partenza che rappresenta un capitolo importante del nostro programma amministrativo. Lo avevamo promesso nei mesi della campagna elettorale e dopo poco più di un mese dall’insediamento, lo rendiamo attuativo.
Si tratta della valorizzazione e manutenzione delle rotonde e del verde pubblico comunale, mediante contratti di sponsorizzazione.
La salvaguardia, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio verde pubblico della Città di Venaria Reale rappresenta un compito che richiede, oltre a competenza e professionalità di chi vi si dedica, anche la possibilità di disporre di risorse adeguate. La progressiva riduzione delle risorse a disposizione dell’Amministrazione comunale rende sempre più problematico garantire interventi diffusi e sistematici che richiedono invece disponibilità economiche significative».
La Città intende ricercare sponsorizzazioni al fine di affidare a soggetti privati la valorizzazione e/o la manutenzione delle rotatorie cittadine, delle aree gioco, delle aree cani e di altre aree verdi comunali, ma anche di reperire risorse per la realizzazione di attività legate alla manutenzione, promozione e cura del verde (es. messa a dimora di alberi, sistemazione di arredi, fioriture, arredi floreali, ecc.).
Le rotatorie interessate dalle proposte sono le seguenti:
Le aree verdi cittadine interessate dalle proposte sono tutte quelle evidenziate nella planimetria allegata alla delibera, ovvero giardini pubblici, aree verdi scolastiche, bordi stradali.
A seguito della pubblicazione di specifico avviso, che sarà on line nei prossimi giorni, i soggetti privati interessati a realizzare (a proprie spese e/o a propria cura) le suddette attività, potranno presentare una proposta di sponsorizzazione. La gestione e cura delle aree verdi, oggetto dell’istituto della sponsorizzazione, potrà essere attuata o dal Comune, a cui viene versata la somma necessaria, o direttamente dallo “sponsor” o da ditte specializzate nel settore da questi incaricate, aventi i requisiti di qualificazione previsti dalla vigente normativa in materia, a cui lo “sponsor” si affida a sue complete spese.
Le proposte così pervenute, entro i termini stabiliti dall’avviso di selezione, saranno valutate da apposita Commissione.
In linea generale, la valutazione terrà conto delle qualità dello sponsor in termini di fiducia e di immagine, degli effetti di ritorno sulla pubblicizzazione dell’avvenimento, del relativo valore economico e della convenienza dell’Amministrazione ad acquisirlo nella propria disponibilità.
I soggetti privati interessati otterranno in cambio, per la durata del contratto, un ritorno di immagine, come meglio precisato nei singoli contratti di sponsorizzazione che verranno stipulati (es. conferenza stampa, pubblicazione sul sito web del verde pubblico del proprio logo legato all’iniziativa, manifesti, cartelli sull’area, ecc.).
Conclude il sindaco, Fabio Giulivi: «I Progetti candidati in particolare per le rotatorie cittadine, dovranno tenere conto delle presenza della Residenza Sabauda La Venaria Reale sul territorio della Città, per cui la scelta delle essenze e le configurazioni proposte saranno valutate positivamente se pensate per il sito specifico. Si tratta di un tassello importante per rilanciare l’immagine della nostra Città. Dalle parole passiamo alle azioni».
Tutte le informazioni verranno pubblicate sul sito istituzionale www.comune.venariareale.to.it