CRONACA- Pagina 968

Torino. Controlli dei Carabinieri, arrestati due uomini violenti

Torino, 28 marzo. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati, i carabinieri hanno arrestato due uomini che si sono resi responsabili rispettivamente di violenza privata e maltrattamenti in famiglia.

In particolare i militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in via Cibrario, nel quartiere San Donato, dove un insegnante di 45 anni, in evidente stato di alterazione psicofisica, stava minacciando un tassista con un coltello da cucina pretendendo di effettuare una corsa gratuitamente. Una volta bloccato e perquisito, l’uomo è stato trovato in possesso anche di 4 dosi di sostanza stupefacente del tipo crack che nascondeva in tasca.
Nel quartiere centro, un giovane 20enne italiano, al culmine di una lite, ha malmenato la propria ragazza scagliandola con violenza contro un termosifone di casa. Il pronto intervento delle gazzelle dell’Arma ha consentito di bloccarlo evitando più gravi conseguenze per la giovane che se l’è cavata con pochi giorni di prognosi. Raccogliendo la denuncia della donna i carabinieri hanno accertato precedenti comportamenti maltrattanti tenuti dall’uomo, per questo motivo è stato arrestato e tradotto in carcere.

I lavoratori dello spettacolo occupano il ponte Umberto I

Prosegue la protesta dei lavoratori dello spettacolo

A Torino ieri pomeriggio alcune decine di manifestanti hanno occupato il ponte Umberto I, tra corso Vittorio Emanuele e corso Moncalieri.

“E’ la 16a manifestazione che facciamo in questo anno di pandemia – dice all’Ansa Elio Genzo Balbo, portavoce torinese della categoria – e non abbiamo ancora  ottenuto nulla se non qualche bonus”.

La situazione è davvero difficile per un settore che di fatto è totalmente fermo da ormai più di un anno.

Rintracciata dalla Polizia una minore che si era allontanata da casa

Per non separarsi dal fidanzato ha mentito sull’età

 

Martedì sera, una donna allerta il 112 NUE della possibile presenza della figlia, di cui aveva denunciato la scomparsa all’inizio del mese, e del suo compagno, in uno stabile in zona Nizza Millefonti.

Dopo una serie di accertamenti, gli agenti del commissariato Borgo Po scoprono che la coppia è ospite nell’appartamento di un loro amico. Giunti sul posto, gli operatori appurano la presenza della ragazza, minorenne sudamericana, del suo fidanzato maggiorenne e connazionale, e del terzo soggetto. Chiesto il motivo della loro presenza in quella casa, i due riferiscono di aver raggiunto l’amico per trascorrere la serata in compagnia. In fase di identificazione la minore, priva di documenti, dichiara false generalità, fingendo, inoltre, di essere maggiorenne. Certi di trovarsi al cospetto della giovane scomparsa, i poliziotti chiedono ai fidanzati di seguirli in commissariato. Ad attenderli la madre, che riconosce immediatamente la figlia.

La minore affermerà in seguito di aver fornito false generalità agli agenti di Polizia allo scopo di sottrarsi al controllo e di conseguenza non rischiare di essere allontanata dal compagno.

La ragazza è stata denunciata per falsa attestazione o dichiarazione a P.U. e riaffidata alle cure della propria famiglia.

Barriera di Milano, si dichiara minorenne per sottrarsi all’arresto

Era stato trovato in possesso di 23 ovuli con eroina e cocaina

 

Si è imbattuto per strada in una Volante del Comm.to Barriera Milano che stava controllando il territorio e con espressione vaga ha accelerato il passo. La Volante ha invertito allora il senso di marcia, incuriosita, e a questo punto il ragazzo, pensando di non essere visto, si è disfatto di un involucro. Il gesto fulmineo non è però sfuggito agli operatori di Polizia, che hanno recuperato il pacchetto, contenente ben 23 involucri di eroina e cocaina. Il giovane, di cittadinanza senegalese ed irregolare sul territorio nazionale, ha tentato di spacciarsi per sedicenne in modo da evitare l’arresto, ma già oltre un anno fa era stato dichiarato maggiorenne a seguito di accertamenti medici presso una struttura ospedaliera. In più circostanze, in passato, aveva dichiarato di avere meno di 18 anni, pur essendo stato destinatario di misure cautelari, arrestato ed associato presso la Casa Circondariale Lo Russo e Cutugno. Anche questa volta, è stato smascherato ed arrestato, oltre che per la detenzione dello stupefacente, anche per le false generalità fornite.

 

Più di 4 mila persone controllate dalla Polfer

16 indagati, 4.332 persone controllate, di cui 900 persone con precedenti. 236 pattuglie impegnate nelle stazioni e 7 in abiti civili per attività antiborseggio. 80 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 177 treni presenziati. 23 i servizi lungo linea e 50 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

 

Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di prevenzione, vigilanza e contrasto alla  microcriminalità presso alcune stazioni nella provincia di Torino, Alessandria e Cuneo non presidiate dal personale di Polizia, tra cui Torino Rebaudengo Fossata, Pinerolo (TO) e Avigliana (TO), Acqui Terme (AL), Fossano (CN) e Mondovì (CN), con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno.

 

A Torino gli operatori Polfer hanno denunciato un ventisettenne italiano per violazione del provvedimento di non ritorno nel comune di Torino. Sorpreso nella stazione di Porta Nuova, è stato controllato e denunciato per la violazione della misura di prevenzione.

Sempre nella stazione di Porta Nuova, un ventunenne nigeriano residente in provincia di Macerata è stato denunciato per oltraggio a Pubblico Ufficiale. Il ragazzo, da subito apparso nervoso, alla richiesta dei documenti ha inveito contro gli operatori Polfer rivolgendo loro epiteti offensivi. Accompagnato presso gli uffici di polizia, dopo gli accertamenti è stato denunciato.

 

Il personale del Nucleo Scorte compartimentale ha rintracciato, durante un servizio di vigilanza a bordo di un treno regionale, un trentatreenne marocchino per inottemperanza all’ordine del Questore di Cuneo di abbandonare il territorio nazionale emesso lo scorso mese di novembre. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà e messo a disposizione del locale Ufficio Immigrazione.

 

A Novi Ligure gli operatori hanno denunciato un ventiseienne marocchino per porto abusivo di oggetti atti a offendere. Il ragazzo è stato controllato a bordo di un treno regionale sulla tratta Novi Ligure (AL) – Alessandria e nel bagaglio al seguito sono stati rinvenuti 6 cacciaviti e una pinza, di cui non ha saputo giustificare il possesso. Dal controllo in Banca Dati effettuato negli uffici di polizia, sono emersi a suo carico numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Lo straniero è risultato già colpito da decreto di espulsione dal territorio nazionale. E’ stato denunciato in stato di libertà e gli oggetti sequestrati.

 

Ad Alessandria un settantenne italiano è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio, procurato allarme e rifiuto di indicazioni sull’identità personale. Dopo essere stato sanzionato dal personale Polfer di stazione per violazione della normativa Covid19, l’uomo, ha più volte rifiutato di indicare le proprie generalità e ha richiesto l’intervento del 118 dichiarando di essere colto da malore. I sanitari intervenuti sul posto non riscontravano alcuna patologia. Pertanto, l’uomo è stato denunciato.

Sempre ad Alessandria, durante i servizi di vigilanza in ambito ferroviario, è stato denunciato in stato di libertà un trentunenne pachistano per inottemperanza all’ordine del Questore di Napoli di abbandonare il territorio nazionale.

Ad Acqui Terme (AL), durante l’intensificazione dei servizi in orario serale, è stato emesso un ordine di allontanamento dall’ambito ferroviario nei confronti di un cinquantatreenne rumeno, senza fissa dimora, sorpreso a bivaccare nella stazione.

Nasce a Torino il Bosco degli “altri” intitolato a Lia Varesio

È un progetto di Agroinnova e della Città di Torino con il sostegno di Iren e Università di Torino

 

Al via la costituzione del bosco di weTree a Torino. Nascerà a Palazzo Nuovo, nell’area verde finora trascurata davanti alle aule, il Bosco degli “altri”, intitolato a Lia Varesio, per promuovere un nuovo equilibrio tra uomini e natura.

 

La collaborazione tra Agroinnova, Centro di Competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino, e la Città di Torino, grazie al sostegno di Iren e dell’Università di Torino, porterà a riqualificare uno spazio dell’Università all’interno del comprensorio di Palazzo Nuovo.

 

La struttura, tra via Verdi e Corso San Maurizio, ospita la Scuola di Scienze Umanistiche e i relativi Dipartimenti. Lo spazio individuato per il bosco fa parte dell’area verde che caratterizza la facciata principale di Palazzo Nuovo e rappresenta l’ultimo step per la completa riqualificazione ‘green’ della struttura.

 

“Siamo davvero soddisfatte – dichiara Maria Lodovica Gullino, Direttore di Agroinnova, Vicerettore dell’Università e portavoce di weTree – in un momento così difficile per la nostra società. Il 2020 è stato l’Anno Internazionale della Salute delle Piante e questo progetto è il giusto lascito agli anni a venire. La collaborazione con Ilaria Capua e Ilaria Borletti Buitoni ha portato alla fondazione dell’Associazione weTree e all’immediata azione in alcune città italiane. Speriamo che il messaggio di weTree possa presto conquistare altri centri urbani importanti. Speriamo nascano tanti piccoli boschi in tutta Italia e che vengano mantenuti sani nel tempo. Il nostro paese è ricco di donne volenterose e all’avanguardia. La Pandemia ci ha insegnato sicuramente una cosa importante: ripartiamo dalle donne, dalla ricerca e dalla natura”.

 

Il primo bosco a Torino verrà intitolato a Lia Varesio, grande donna torinese che ha passato la vita, tra mille difficoltà, a occuparsi degli “altri”, i più bisognosi. Già Cavaliere della Repubblica Italiana, fondò nel 1979 l’associazione Bartolomeo & C. che oggi ne porta avanti ideali e speranze.

 

La riqualificazione, ad opera delle agronome paesaggiste Stefania Naretto e Chiara Otella, fondatrici dello studio LineeVerdi, stimolerà così una consapevolezza ambientale in prospettiva circolare, realizzando un’area verde intitolata a una donna che si è distinta con le sue attività per una società torinese migliore.

 

“Per un professore non c’è soddisfazione più grande del veder crescere i propri studenti – afferma Elena Accati, già Professore Ordinario dell’Università di Torino e promotrice di weTree Torino – Vedere Stefania e Chiara oggi professioniste affermate mi fa davvero ben sperare per le nuove generazioni. Sembra ieri che partecipavano alla Scuola di Specializzazione in ‘Parchi e Giardini’ della ormai ex Facoltà di Agraria. E, vedendo il progetto che hanno disegnato per weTree, sono certa che faranno ancora molta strada”.

 

Il Comitato Promotore di weTree Torino è composto da: Giulia Anastasia Carluccio – Prorettrice dell’Università degli Studi di Torino; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo – Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Ambasciatore delle eccellenze torinesi nel mondo; Antonella Parigi – già Assessore alla Cultura della Regione Piemonte; Elena Accati – già Professore Ordinario dell’Università di Torino; Stefania Naretto e Chiara Otella – paesaggiste titolari di LineeVerdi.

 

“Già a neanche venti giorni dal suo lancio il progetto weTree sta crescendo: sono certa – è il commento di Ilaria Borletti Buitoni, Presidente di weTree e Vicepresidente del Fondo Ambiente Italiano – che il futuro di questa iniziativa, inaugurata grazie alla visione di Ilaria Capua e alla competenza di Maria Lodovica Gullino, attraverserà molte città del nostro paese. Il contesto nel quale vivono le persone è fatto di natura e di identità culturale e solo l’equilibrio tra questi ambiti può contribuire alla qualità dell’ambiente e quindi alla salute dei cittadini presso le Istituzioni e le Università, producendo tanti piccoli boschi in tutte le città del nostro Bel Paese”.

 

Il cuore di weTree è racchiuso e sintetizzato nel suo Patto. I Sindaci delle città che aderiranno, infatti, si impegnano a realizzare almeno quattro dei seguenti otto punti: promuovere lo sviluppo di nuove aree verdi pubbliche, curandone anche la manutenzione; valorizzare in tutte le iniziative la parità di genere e la competenza femminile; sollecitare con appelli e incentivi i privati (commercianti, cittadini, …) affinché contribuiscano con il verde all’abbellimento degli spazi  di loro competenza visibili; favorire con campagne di sensibilizzazione una mobilità sostenibile (in particolare camminare per raggiungere la propria destinazione) con l’obiettivo di stimolare uno stile di vita più sano; patrocinare e promuovere programmi di educazione ambientale nelle scuole favorendo  collaborazioni/accordi stabili con gli atenei della propria città; sensibilizzare e promuovere tra i cittadini la raccolta differenziata, la cura e il rispetto degli spazi comuni e promuovere il riciclo e il recupero come alternativa allo spreco e al disuso; istituire un Premio annuale “weTree” all’associazione o ai cittadini meritevoli di aver contribuito alla manutenzione e all’incremento del verde nella propria città; favorire una maggiore consapevolezza tra i cittadini di una visione circolare che unisca ambiente e salute per  il benessere della comunità  e delle future generazioni.

 

Otto punti essenziali, otto azioni concrete per sostenere una rinnovata sostenibilità. La Sindaca di Torino Chiara Appendino è stata tra i primi Sindaci a sottoscrivere questo patto, un vero e proprio impegno verso l’ambiente. Tra le altre città già impegnate: Milano, Perugia e Palermo.

 

“Siamo lieti di aderire al Patto weTree – ha dichiarato la Sindaca Chiara Appendinoe concordiamo pienamente con le finalità e gli obiettivi del progetto. Diffondere e promuovere buone pratiche ambientali è, infatti, un impegno prioritario per la nostra Amministrazione, condotto nella consapevolezza che ogni azione indirizzata a tal fine è indispensabile per garantire sostenibilità allo sviluppo della città. Negli ultimi anni, in particolare, Torino ha avviato e sta realizzando un importante programma di forestazione urbana e di messa a dimora di nuovi alberi, che consente di incrementare ulteriormente il patrimonio verde cittadino, già cospicuo e di inestimabile valore. Un bene prezioso, che abbiamo il dovere di curare e salvaguardare per il benessere della comunità e delle future generazioni”.

 

Il progetto weTree a Torino ha già cominciato a espandersi.

 

“Sono onorata di far parte del Comitato promotore di weTree Torino – commenta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente dell’omonima Fondazione – Nel giardino pubblico davanti alla sede della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, verranno messi a dimora nuovi alberi, dando vita a un bosco ornamentale dedicato alle artiste. Chiederemo al pubblico di scegliere le artiste a cui dedicare gli alberi, attraverso un contest. Il Dipartimento Educativo della Fondazione si prenderà cura di questo bosco e lo farà vivere e abitare, svolgendo tra gli alberi delle artiste attività e laboratori per i bambini, per le famiglie, per gli adulti e per le persone vulnerabili”.

 

Il progetto weTree sarà promosso particolarmente nelle scuole, tra studenti e insegnanti, affinché soprattutto le nuove generazioni ne portino avanti i concreti messaggi. Non a caso il progetto del Bosco di Torino si svolge in stretta collaborazione con il progetto Otonga del Professor Renato Grimaldi, ospite nel 2018 della Fondazione di Padre Onore in Ecuador, grazie alla quale è stata acquisita e salvaguardata una parte di foresta ecuadoriana. Durante la missione, Grimaldi ha svolto ricerche sulla sostenibilità ambientale, sviluppando l’educazione dei giovani studenti e insegnando loro il rispetto della foresta, fornendo al tempo stesso strumenti di competenze per il loro futuro. A sottolineare una volta ancora il ruolo dell’educazione e dell’Università all’interno di weTree.

Aggredisce la sua ex in auto

Arrestato stalker dagli agenti della Squadra Volante

Un cinquantanovenne italiano è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante, mercoledì, a seguito della chiamata di una donna che riferiva di essere stata picchiata per strada nel quartiere Santa Rita dall’ex compagno.

Agli agenti intervenuti, la donna racconta di aver trascorso il pomeriggio con il suo ex compagno con il quale, pur avendo interrotto da tempo la relazione sentimentale, ha una frequentazione occasionale. Nello specifico, mercoledì pomeriggio, l’uomo in sua compagnia litiga per strada con una persona; una volta in auto, le ire dell’uomo si rivolgono verso la sua ex che sta cercando di calmarlo. L’aggressione, dapprima verbale, si trasforma in fisica: nella circostanza, infatti, il cinquantanovenne colpisce la vittima schiaffeggiandola e tirandola per i capelli. La donna riesce ad attirare l’attenzione di alcuni passanti che riescono a tirarla fuori dall’auto, mentre il reo si allontana con l’auto dal luogo dei fatti. Agli agenti, la vittima racconta anche che tali comportamenti violenti non erano una novità spesso dovuti all’abuso dell’alcol.

Mentre gli agenti della Squadra Volante stanno raccogliendo il racconto della donna, a quest’ultima arriva una chiamata da parte del suo ex che le indica di incontrarsi nei pressi di una fermata GTT di corso Agnelli. La donna acconsente ma ad attendere l’uomo ci sono, però, gli agenti della Squadra Volante che fermano l’aggressore.

L’uomo si presenta agli agenti in stato di ebrezza, le successive verifiche del tasso alcolemico riporteranno valori pari a 1,49. Dai controlli esperiti, emerge che il cinquantanovenne è alla guida dell’auto, pur avendo la patente sospesa.

Alla luce dei fatti, lo stalker viene arrestato per atti persecutori e sanzionato amministrativamente per la guida con patente sospesa e per il possesso di sostanza stupefacente che il soggetto aveva con sé.

Controlli antidroga: arrestati due pusher

Torino, 26 marzo Nell’ambito dei servizi di controllo disposti dal Comando Provinciale per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno arrestato due pusher torinesi.

In particolare in Corso Racconigi, i militari della Stazione Torino Pozzo Strada durante un normale controllo a un 30enne sottoposto agli arresti domiciliari hanno notato all’interno dell’appartamento, in bella mostra su una scrivania, un involucro contente 50 grammi di cocaina. La droga era già stata suddivisa in dosi e pronta per la vendita. Nella perquisizione è stato anche trovato materiale per il confezionamento dello stupefacente e un bilancino di precisione. L’uomo è stato tradotto in carcere.
In via Viverone, quartiere Parella, stessa sorte è toccata a un 40enne pregiudicato nella cui abitazione i carabinieri della Compagnia Torino Mirafiori hanno rinvenuto e sequestrato 3 panetti di hashish del peso complessivo di 140 grammi e un bilancino di precisione. In questo caso l’arrestato è stato sottoposto ai domiciliari.

Torino: spacciatore tradito da post it per contabilità

Cittadino italiano arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

Personale della Squadra Volante ha individuato nelle scorse ore un appartamento nel quartiere Santa Rita ove un cittadino italiano di 42 anni esercitava verosimilmente l’attività di spaccio. Così, lo scorso venerdì sera hanno effettuato una perquisizione dell’alloggio ove l’uomo vive, da solo. Il quarantaduenne, compreso i motivi per cui la Polizia aveva bussato alla porta, ha spontaneamente consegnato 3 tocchi di hashish, per un peso complessivo di 66 grammi, 1 bilancino di precisione elettronico, un taglierino ed un coltello con le lame sporche della medesima sostanza. Durante la perquisizione è anche stato rinvenuto un telefono cellulare, all’interno della cui custodia era occultato un bigliettino manoscritto ripiegato più volte su se stesso, con appuntati sopra diversi nominativi e cifre di denaro, relativi allo smercio della sostanza, venduta il più delle volte a credito. Accanto ad ogni nome ed alla cifra, la dicitura “vecchio” o “nuovo”, stante ad indicare se si trattasse di un vecchio o nuovo credito. I poliziotti hanno accertato come l’uomo utilizzasse una tecnologia digitale piuttosto avanzata per cancellare i messaggi scambiati con i “clienti”, ma la vecchia abitudine di affidarsi alla carta per la contabilità lo ha tradito. E’ stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente.

Bivacchi a tutte le ore in piazza Nazario Sauro

Caro direttore, diversi cittadini ci hanno segnalato ed abbiamo constatato con sopralluogo che in piazza Nazario Sauro ci sono bivacchi a tutte le ore ed il coprifuoco non viene rispettato, difatti dopo le 22 i bivacchi continuano.

Abbiamo scritto nuovamente alla polizia locale per richiedere interventi  ed alle istituzioni per sensibilizzarle sul tema.
Troviamo assurdo che mentre i cittadini non possono uscire se non per comprovati motivi, altri non rispettano le minime norme in piena emergenza sanitaria, mettendo a rischio l’intera comunità. Dopo la segnalazione di gennaio, nonostante siano stati fatti alcuni controlli da parte della polizia locale, la situazione degli ultimi giorni è peggiorata.
Mi chiedo le forze dell’ordine dove siano soprattutto dopo le 22, è assurdo ed incomprensibile che i cittadini rispettino le normative mentre altri non lo facciano minimamente, i torinesi pretendono più controlli e meritano più rispetto.
Paolo Biccari, ex presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza
Marina Trombini
Associazione Giustizia & Sicurezza
Presidente
Armando Monticone
Circolo l’Aquilone Legambiente
Presidente