Nuova notte di scontri in Valle di Susa
Un gruppo di No Tav oltranzisti del movimento, hanno lanciato petardi e fuochi d’artificio contro il cantiere della Torino-Lione di Chiomonte. La polizia ha risposto con lanci di lacrimogeni.
Un gruppo di No Tav oltranzisti del movimento, hanno lanciato petardi e fuochi d’artificio contro il cantiere della Torino-Lione di Chiomonte. La polizia ha risposto con lanci di lacrimogeni.
Arrestato cittadino ruandese
Personale del Comm.to San Donato ha notato lo scorso lunedì pomeriggio un cittadino straniero vestito in modo particolarmente distinto uscire da un portone di via Lancia. Il soggetto, alla vista dell’autovettura di Polizia, ha tentato di non mostrare il volto e si allontanava, ma gli agenti hanno tenuto d’occhio i suoi spostamenti: dopo qualche minuto lo vedevano avvicinare una donna dall’aspetto trasandato che, dopo aver brevemente colloquiato con lui, si allontanava in direzione centro città. Sospettando che lo stesso avesse potuto cederla della sostanza stupefacente, i poliziotti lo sottoponevano a controllo; ma al loro avvicinarsi, l’uomo, un cittadino ruandese di 31 anni, deglutiva visibilmente qualcosa che aveva nel cavo orale. Alla richiesta se abitasse nel condominio di via Lancia da cui era stato visto uscire poco prima, il trentunenne rispondeva che in quello stabile vivevano dei suoi amici e che lui fosse un senza fissa dimora; ma l’aspetto particolarmente curato della sua persona faceva intuire agli agenti che stesse mentendo. Recuperato un mazzo di chiavi durante la perquisizione personale, gli agenti riuscivano a risalire a un appartamento all’ultimo piano del palazzo di via Lancia, dove effettivamente vive. La perquisizione dell’alloggio dava esito positivo: in cucina, all’interno di una moka da caffè, erano nascosti 8 involucri termosaldati contenenti cocaina; dentro al forno, erano contenuti un bilancino di precisione e materiale vario utile al confezionamento delle dosi. Nel cassetto di un mobile della cucina, la somma di denaro contante di 3500€. Infine, una sessantina di grammi di sostanza da taglio faceva bella mostra di sé su alcune mensole. Per il trentunenne è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché la denuncia per violazione della Legge sull’immigrazione e per ricettazione di alcuni telefoni, in merito ai quali lo stesso non è stato in grado di giustificare il possesso.
Gli agenti del Commissariato Centro, nel corso di un’operazione di polizia, hanno arrestato un cittadino senegalese di 24 anni e sequestrato 13000 euro in contanti.
I poliziotti sono intervenuti in due appartamenti del quartiere Barriera di Milano. Nel primo alloggio, in via Malone gli agenti hanno fermato il cittadino senegalese trovandolo in possesso di 38 involucri contenenti crack, oltre denaro superiore ai 550 euro. In un secondo appartamento nella disponibilità del ventiquattrenne, in questo caso ubicato in via Monte Rosa, gli agenti hanno trovato 12600 euro in contanti. Nell’alloggio era presente un altro cittadino senegalese che come il suo connazionale è risultato irregolare su Territorio Nazionale. Entrambi sono stati deferiti all’A.G. per la violazione delle norme sull’immigrazione.
Un 50enne, italiano, è stato arrestato per tentato furto aggravato dalla Polizia Ferroviaria nella stazione di Torino Porta Nuova. I poliziotti sono intervenuti nel piazzale esterno dello scalo, a seguito della segnalazione da parte dei militari dell’Esercito Italiano, di un uomo che stava rubando una bicicletta. Il 50enne è stato colto sul fatto intento a recidere con una tenaglia il cavetto d’acciaio con cui il mezzo era assicurato alla rastrelliera. Accompagnato negli Uffici della Polfer per ulteriori accertamenti, l’uomo è risultato avere a carico precedenti di polizia per reati specifici, tra cui il furto di numerose bici. Arrestato, è in carcere.
Ieri il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha ricevuto la prima dose di vaccinopresso l’hub dell’ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno (CN): “Dopo aver lavorato tanti mesi perché la vaccinazione fosse in ordine di fragilità, finalmente è arrivato anche il mio turno, un turno che ha rispettato il fatto che io sia stato malato e sia guarito nel 2020. Oggi per me è un momento importante come uomo, come padre e come cittadino. I vaccini sono scienza e la scienza è quella che da sempre salva la vita delle persone”.
Il presidente si è presentato all’ospedale di Verduno indossando la maglietta del Dirmei, il Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive: “Ho voluto indossare questa maglietta perché il Dirmei si occupa da quasi un anno e mezzo dell’emergenza Covid. Dietro questo simbolo ci sono tante donne, tanti uomini che lavorano, che non hanno fatto i sabati e le domeniche, che ancora adesso stanno facendo orari complicati per garantire la maggior capacità vaccinale del Piemonte. Un segno di riconoscenza verso tutti gli operatori del nostro sistema sanitario che ci stanno permettendo di essere un Piemonte che veleggia verso la sicurezza e che punta per la fine dell’estate alla cosiddetta immunità di gregge, cioè la possibilità di ripartire senza più doversi fermare. L’immunità di gregge a fine agosto è anche il motivo per cui ieri ho voluto essere a Roma dal generale Figliuolo, dal quale ho avuto come sempre parole di rassicurazione e di apprezzamento, come dal presidente Mattarella per quello che le Regioni e il Piemonte stanno facendo”.
Sul fatto che da lunedì si potranno togliere le mascherine all’aperto, il presidente Cirio ha voluto evidenziare che “questo non vuol dire abbassare il livello di attenzione, ma tornare ad una maggiore libertà, che dobbiamo vivere sempre con responsabilità e, soprattutto, vaccinandoci. Il nostro dovere, ed è il motivo per cui sono orgoglioso di essere il presidente della Regione Piemonte, è di vaccinare il più possibile e il più in fretta possibile. E questo il Piemonte lo sta facendo bene. Siamo una delle regioni maggiormente forti, maggiormente performanti: siamo vicini a 3 milioni e mezzo di dosi somministrate, con un target che si attesta in media su 37-38 mila vaccinazioni al giorno, che supera l’obiettivo della struttura commissariale, proprio perché vogliamo mettere in sicurezza il Piemonte entro la fine di agosto”.
È prevista per sabato 26 giugno alle 16.30, in via Cellini 22 a Torino, una consegna di pacchi alimentari per aiutare le
famiglie italiane bisognose da parte di Sol.id Onlus.
“Siamo attivi in ambito nazionale ed internazionale da oltre cinque anni
– dichiara Sol.id in una nota – e supportiamo, con cadenza mensile,
sulla base del modello ISEE, decine di famiglie torinesi in grave stato
di indigenza. Sabato vogliamo dare una boccata d’ossigeno a tante
persone che, a causa di una crisi economica che pare interminabile, si
sono ritrovate a ‘non arrivare a fine mese’. Grazie a numerosi volontari
e a raccolte alimentari periodiche – prosegue la nota di Sol.Id –
riusciamo a fornire generi a lunga conservazione e non deperibili nel
breve periodo a più di 50 famiglie e siamo certi di riuscire
nell’intento di aiutarne molte di più.”
Il fatto è avvenuto intorno alle 23 nel quartiere Parella. Un cittadino chiama la Polizia dopo aver visto due giovani danneggiare un’auto in sosta in corso Monte Grappa angolo via Servais. Mentre uno dei due funge da palo, l’altro con un cacciavite buca gli pneumatici dell’auto in sosta. Poco dopo i due si allontanano in direzione di via Gravere. Gli agenti del Commissariato San Donato giunti sul posto, li rintracciano e li denunciano in stato di libertà per danneggiamento aggravato. Ai poliziotti i due giovani diranno di averlo fatto per mero divertimento.
Il SIULP di Torino ha aderito alle molte iniziative pubbliche che in queste ore si stanno svolgendo su tutto il territorio nazionale per esprimere solidarietà al collega della PolFer che a Roma, durante il servizio, ha ferito un immigrato che brandiva un lungo coltello e sensibilizzare l’opinione pubblica, il Governo e le forze politiche, sulla necessità di nuovi strumenti da assegnare in dotazione alle forze dell’ordine (teaser ecc).
Il SIULP della regione Piemonte ha promosso una raccolta firme affinchè venga altresì modificata l’attuale legislazione penale al fine di inasprire le pene verso chi oltraggia, offende, minaccia o si oppone con forza e violenza agli operatori delle forze dell’ordine, nonché verso chi con atteggiamenti provocatori ed intimidatori si rifiuta di sottoporsi ai legittimi controlli di polizia. Analogamente chiede che vengano emanate, al più presto, regole di ingaggio chiare ed esaustive al fine di cautelare gli operatori di Polizia, prevedendo altresì per gli operatori impegnati nel controllo del territorio una apposita specializzazione.
Per questo il 28 giugno dalle ore 8,30 alle ore 19,00 sarà allestito un gazebo per raccogliere le firme a sostegno di queste proposte davanti la Questura di Torino in via Grattoni, 3.
La petizione continuerà nei prossimi giorni davanti ad altri Uffici di polizia.
Siulp Torino
Presso il Padiglione 17A dell’ospedale Mauriziano di Torino è stata inaugurata la nuova terapia subintensiva / intensiva, presso la Medicina d’Urgenza (diretta dal dottor Domenico Vallino). Sarà un reparto con un modello di tipo modulare.
Erano presenti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi, il Direttore generale del Mauriziano Maurizio Dall’Acqua, il Direttore sanitario Maria Carmen Azzolina ed il dottor Domenico Vallino.
“Dei 299 posti previsti dal piano Arcuri solo una minima parte è stata ultimata ad oggi a causa delle difficoltà burocratiche con Roma per sbloccare i progetti. La Regione Piemonte però non ha aspettato e con 14 milioni di euro di risorse proprie ha attivato 160 posti aggiuntivi funzionali di terapia intensiva e 120 di sub-intensiva. Questa è la prova che bisogna dare ai territori più autonomia, perché quando le cose le fanno le Regioni si fanno più in fretta – ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha aggiunto – credo che il Covid ci abbia insegnato l’eccellenza della sanità piemontese, ma anche che sulla sanità non si deve tagliare. E nella storia invece lo hanno fatto tutti, da destra a sinistra tutti i partiti. Non lo dobbiamo più fare e soprattutto non dobbiamo mortificare il nostro personale, perché per anni si è bloccato il turn-over e non si è curata la gratificazione morale ed etica che noi dobbiamo dare ai nostri operatori sanitari, che sono straordinari”.
“Gli ospedali del Piemonte hanno dimostrato di saper reggere all’urto devastante della pandemia – osserva l’Assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – , grazie all’enorme sforzo compiuto dal personale sanitario. Soprattutto sul fronte delle terapie intensive, la nostra regione partiva da una dotazione di posti letto tra le più deficitarie d’Italia. In poche settimane sono stati riconvertiti alle necessità dell’emergenza interi reparti, che oggi hanno reso strutturale la loro rapida e virtuosa trasformazione. Il caso del Mauriziano di Torino ne è un tangibile esempio, per il quale ringrazio tutti coloro che a diverso titolo se ne sono resi parte diligente”.
L’area consta di 18 posti letto (dei quali 14 ad alta intensità di cure e 4 a bassa intensità), ristrutturata e predisposta secondo le direttive del Decreto Arcuri, che prevedono la Terapia subintesinva, con la possibilità di una rapida trasformazione in reparto di Terapia intensiva, permettendo così di fornire una risposta modulare, rapida ed efficace in caso di repentino incremento di pazienti critici, come si è verificato nel corso delle recenti ondate pandemiche legate alla diffusione del SARS-Cov2.
Quest’area dell’ospedale Mauriziano sarà tra le prime ad essere attivate in Piemonte nell’ambito del già citato programma nazionale. Il valore complessivo dell’intervento è pari a circa 780mila euro per le opere cantieristiche realizzate ed oltre 480mila euro per le dotazioni biomedicali di cui l’ambito è dotato.
L’obiettivo è quello di realizzare un’area clinica dove i pazienti critici possano essere rapidamente presi in carico e trattati secondo le necessità. In questo ambito la premessa fondamentale è rappresentata dalla possibilità di garantire elevati standard qualitativi con un elevato turn – over dei pazienti.
L’adozione di tecnologie avanzate consentirà il monitoraggio multiparametrico dei pazienti ed il supporto alle varie insufficienze d’organo, quale quella respiratoria renale o del circolo, attraverso tecniche di trattamento avanzate, come la ventilazione assistita o il trattamento dialitico d’urgenza.
Tra le patologie più frequentemente trattate sono da segnalare lo scompenso cardiaco acuto, l’insufficienza respiratoria, le polmoniti, la sepsi, l’embolia polmonare massiva. Tra le patologie meno frequenti, ma sicuramente non meno impegnative, sono da ricordare le intossicazioni e le aritmie cardiache.