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La centrale dello spaccio a pochi metri dagli uffici di Polizia

Torino: diciottenne arrestato dalla Squadra Volanti

Un controllo effettuato dagli agenti della Squadra Volante lo scorso sabato presso un’abitazione di Grugliasco ha portato all’arresto di un diciottenne italiano incensurato che, utilizzando sistemi informatici innovativi e all’avanguardia, si accordava con gli acquirenti per comprare la sostanza direttamente da casa.  All’arrivo dei poliziotti  nello stabile, tra l’altro distante appena duecento metri dalla sede dell’Ufficio Prevenzione Generale di Torino, era percepibile un forte odore di hashish: alla porta andava ad aprire la madre del diciottenne, che era momentaneamente fuori; in cucina, sul tavolo, erano presenti una mazzetta di denaro ed una scatola. All’interno della scatola, molteplici dosi di hashish e marijuana già pronte allo smercio. Il giovane faceva rientro poco dopo e vedendo la Polizia in casa cercava di fuggire in direzione del centro commerciale limitrofo, ma è stato immediatamente raggiunto e bloccato. Gli accertamenti esperiti dagli agenti hanno fatto emergere come lo stesso utilizzasse una nuova app di messaggistica che permette la cancellazione dei messaggi inviati dopo alcuni istanti; lo stesso ragazzo asseriva che oramai lo stupefacente arriva sul territorio mediante spedizione settimanale di ingenti quantitativi ad opera di corrieri, con acquisti on line e pagamenti con criptovalute.

Il denaro rinvenuto in casa e sottoposto a  sequestro ammonta a 1045 euro, 25 i grammi di cannabinoidi presenti nell’appartamento e 2 quelli addosso al ragazzo.

Il giovane è stato posto agli arresti domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Torino: pusher lancia anatema ai poliziotti che lo arrestano

Spacciava crack che poi veniva consumato dagli acquirenti all’interno del parco Sempione 

Lo scorso sabato mattina, due pattuglie della Squadra Volante hanno effettuato un monitoraggio dell’area di cantiere presente nel parco Sempione, luogo spesso segnalato come zona di spaccio.

Appariva evidente un andirivieni di giovani da una tenda di campeggio, al cui interno dimorava un  cittadino extracomunitario coi capelli rasta. Due acquirenti riferivano di aver appena acquistato del crack dal giovane, che la nascondeva all’interno di un calzino nero, e di averla immediatamente consumata all’interno della tenda. Pertanto, gli agenti sono intervenuti sottoponendo a perquisizione il suo giaciglio; sotto il materasso, è stata rinvenuta la somma di 985 €, in banconote da piccolo taglio.  I frammenti di crack contenuti nel calzino erano stati con ogni probabilità dispersi dallo stesso fra la vegetazione e i rifiuti presenti, all’arrivo dei poliziotti, che riuscivano a rinvenirne solo qualche grammo. Gli agenti hanno anche sequestrato una lametta, verosimilmente utilizzata per tagliare la sostanza. Il ventiduenne, di nazionalità gambiana, con numerosi precedenti di polizia, negli uffici di via Tirreno ha poi dato in escandescenze, minacciando gli agenti che lo stavano arrestando: ha scagliato contro di loro un vero e proprio anatema, assicurando loro che avrebbe preparato non appena uscito dal carcere dei ghirighiri (amuleti da rituale) con le preghiere per farli morire. E’ stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e denunciato per minacce a P.U.

 

Arresti per spaccio, evasione e tentata rapina

Torino. Controlli dei carabinieri, arrestati tre stranieri per spaccio di stupefacenti, evasione e tentata rapina

Torino, 26 gennaio. Durante i servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno arrestato due stranieri per spaccio di stupefacenti, evasione dagli arresti domiciliari e tentata rapina.
In particolare a Torino, nel quartiere San Salvario, è finito in manette un cittadino della Mauritania di 23 anni con precedenti e senza fissa dimora. Il giovane è stato fermato durante un controllo in Via Ormea dopo che, alla vista dei militari, aveva provato a dileguarsi per le vie limitrofe. È stato trovato in possesso di due dosi di crack che nascondeva nel cavo orale.
Nel quartiere Barriera Milano, i carabinieri hanno tratto in arresto un cittadino gabonese di 27 anni per evasione. L’uomo, che era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per spaccio di droga, è stato intercettato mentre si trovava fuori dalla propria abitazione sulla pubblica via.
Infine a Chivasso, nell’hinterland torinese, è stato fermato un cittadino rumeno che si è reso responsabile di tentata rapina. L’uomo, mentre si trovava sul treno diretto a Vercelli per rientrare a casa dal lavoro, sotto l’effetto dell’alcol, ha aggredito un altro passeggero cercando di rubargli lo smartphone. La vittima ha però prontamente reagito, riuscendo a chiamare i soccorsi. I carabinieri, rapidamente accorsi presso la locale Stazione ferroviaria, hanno quindi identificato e bloccato il rapinatore.

Va in caserma per una denuncia e viene arrestato per droga

Torino, 27 gennaio. Si reca in caserma per sporgere una denuncia di danneggiamento e i Carabinieri lo arrestano per possesso di droga.

Il fatto è successo a Rivoli, nell’hinterland torinese. L’Uomo, un 28enne del luogo, si è presentato presso la locale Stazione Carabinieri per presentare una querela per delle rigature che ignoti aveva fatto sulla carrozzeria della propria vettura, ma una volta nei locali della caserma ha subito attirato l’attenzione dei militari per il fortissimo odore di marijuana che emanava. È stato dunque perquisito e, nascosta negli slip, è stata trovata una bustina con 7 grammi di stupefacente. La perquisizione è stata quindi estesa alla macchina, parcheggiata fuori la caserma, e all’interno del bagagliaio sono state trovate altre 3 buste contenenti lo stesso stupefacente. La verifica è proseguita nell’abitazione dove, all’interno del comodino, sono state trovate altre 10 confezioni di droga, per un totale di 614 grammi di marijuana sequestrata.

La Polizia consegna al Sermig capi di abbigliamento sequestrati

Nei mesi scorsi, personale del Comm.to Dora Vanchiglia, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio effettuato unitamente a pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine, ha proceduto alla perquisizione di un garage/magazzino sito in corso Regina Margherita, in uso a un cittadino marocchino di 39 anni, frequentatore del Balon, nei confronti del quale pendevano forti sospetti in merito allo smercio di merce contraffatta ed al rifornimento di connazionali dediti a tale commercio illegale.

All’atto della perquisizione, gli agenti si sono ritrovati di fronte a un ricchissimo deposito di materiale contraffatto, comprendente giubbotti, tute, scarpe di vari marchi alla moda. Inoltre, nei locali erano presenti tre macchine da cucire, con relative bobine di filo in cotone di vari colori,  utilizzate per apporre sui capi i marchi delle varie griffes, seguendo meticolosamente i modelli autentici in possesso. Complessivamente, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 54 giubbotti, 296 paia di scarpe, 39 cinture, 34 maglie, 9 camicie, 7 pochette, alcuni pantaloni e accessori alla moda. I capi si distinguevano per la manifattura accurata e la presenza di certificati di garanzia.

Gli investigatori ritengono che il materiale rinvenuto fosse destinato al mercato di Piazza della Repubblica nonché ad alcuni mercati rionali.

In merito, il cittadino marocchino è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione e  commercio di prodotti con marchi contraffatti.

Lo scorso venerdì mattina, il materiale sequestrato e poi confiscato con l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria,  è stato consegnato, privo dei marchi falsi delle varie griffes, alla direzione del Sermig per la distribuzione a famiglie bisognose.

Scoperta una serra di cannabis

3 ARRESTI E 800 PIANTE SEQUESTRATE

Nell’ambito della consueta attività di monitoraggio di soggetti dediti al commercio di sostanze stupefacenti, personale della Squadra Mobile apprendeva che il pregiudicato CASTAGNERIS Alex (di anni 33), residente a Fiano (TO) e già denunciato, nel 2018, per aver avviato un’illecita coltivazione di cannabis, aveva acquisito la disponibilità di un capannone in questa via Fattorelli, nei pressi del canale derivatore dell’AEM, e ne aveva trasformato l’interno per ricavare alcuni ambienti in cui riprendere l’attività di illecita coltivazione, al riparo da sguardi indiscreti.

Venerdì 22 u.s., pertanto, il personale della Sezione Antidroga effettuava un mirato servizio di appostamento nella zona.

Gli investigatori vedevano giungere un’autovettura, dalla quale scendeva il CASTAGNERIS; allorquando questi si accingeva ad accedere a un magazzino lì ubicato, gli investigatori tentavano di fermarlo, ma il malvivente, alla vista degli operanti, si dava alla fuga a piedi, in direzione del canale, in prossimità del quale veniva raggiunto; prima di essere definitivamente bloccato, riusciva a gettare le chiavi del capannone nell’acqua.

Il portoncino del capannone, tuttavia, era già stato aperto nei frangenti precedenti; allorché gli agenti vi accedevano, potevano constatare che effettivamente era stato trasformato in un luogo per la coltivazione, la lavorazione ed il confezionamento di marijuana. All’interno dello stesso, infatti, erano state allestite tre serre di grandi dimensioni, un zona per l’essiccazione delle piante e una per il confezionamento del prodotto finito. Ognuno di questi ambienti era inoltre dotato di tutte le attrezzature necessarie per svolgere la funzione cui era destinato (lampade per coltivazioni indoor, aeratori, ventilatori, etc.).

L’irruzione nel capannone permetteva oltretutto di sorprendere due complici del CASTAGNERIS, intenti ad occuparsi di alcune delle attività necessarie per la lavorazione ed il confezionamento della sostanza stupefacente. Costoro, identificati per i pregiudicati torinesi DE FELICE Oberdan (di anni 48) e SILVESTRI Paolo (di anni 51), venivano pertanto tratti in arresto unitamente al CASTAGNERIS.

L’operazione si concludeva con il sequestro di circa 800 piante di cannabis, di alcuni chilogrammi di infiorescenze essiccate, delle attrezzature rinvenute all’interno del magazzino e di due automezzi (un furgone e un’autovettura) adoperati dagli arrestati per svolgere l’illecita attività.

Compleanno: invitati multati, festeggiato denunciato

Domenica notte una segnalazione sull’applicazione della Polizia di Stato “YouPol” indica lo svolgimento di una presunta festa privata in un appartamento in zona Santa Rita.

Gli agenti della Squadra Volante si portano all’indirizzo indicato, sentendo già dalla strada schiamazzi e musica ad alto volume. Giunti dinanzi la porta dell’alloggio in questione, gli operatori suonano al campanello, qualificandosi, ma la musica è talmente alta da coprire qualsiasi suono proveniente dall’esterno. I poliziotti non ricevono alcuna risposta, mentre appariva evidente che all’interno si continuava a dar luogo ai festeggiamenti. Dopo una manciata di minuti alcuni dei partecipanti si affacciano dal balcone dell’abitazione notando le vetture di servizio parcheggiate sotto lo stabile. Passano altri minuti quando il proprietario di casa apre l’uscio. Una volta dentro gli agenti acclarano la presenza di 7 persone, alcune nascoste nel box doccia, altre nello sgabuzzino e in un armadio a muro. Tutti versano in un palese stato di ubriachezza. Nella cucina, riposta sul tavolo, è presente una grossa torta corredata da palloncini con la dicitura “Happy Birthday”; il dolce è decorato con le iniziali del padrone di casa: è il suo compleanno. Accanto alle cibarie campeggiano cartoni di birra, spumante e bottiglie di prosecco. L’uomo inizialmente non intende declinare le proprie generalità ed inizia a formulare frasi prima offensive poi minacciose, all’indirizzo dei poliziotti.

L’uomo è stato denunciato per minacce, oltraggio, inosservanza dei provvedimenti disposti dalle Autorità e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale mentre gli invitati sono stati sanzionati per aver violato le disposizioni atte al contenimento del rischio epidemiologico.

 

Il Giorno della Memoria a Venaria

Ecco il programma delle iniziative per il Giorno della Memoria, organizzate dalla Presidenza del Consiglio comunale e dalla Città di Venaria Reale.

Carroattrezzi “brucia” due rossi contromano

Ieri, durante un servizio di sicurezza stradale, gli agenti del Reparto Radiomobile della Polizia Municipale hanno fermato un carro attrezzi che per arrivare primo sul luogo di un incidente commetteva una serie di infrazioni al Codice della Strada.

 

Il veicolo, percorrendo Corso Orbassano in direzione centro città, è passato con il semaforo rosso negli incroci di Piazza Pitagora e Corso Siracusa, invadendo la carreggiata opposta per superare gli altri veicoli fermi al semaforo.

 

Il conducente, una volta fermato, è stato sanzionato, oltre che per violazione di semaforo e guida contromano, anche per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, per un totale di quasi 600,00 Euro. Inoltre, è scattato il ritiro immediato della patente finalizzato alla sospensione da uno a tre mesi.

 

Durante lo stesso servizio di ‘Sicurezza Stradale’, gli agenti della Polizia Municipale hanno anche rilevato con apparecchiature elettroniche 140 violazioni dei limiti di velocità e contestato altre 91 violazioni al Codice della strada di cui ben 55 per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.

 

Il Comandante Emiliano Bezzon ha evidenziato  che “quel carro attrezzi, se non fermato, avrebbe potuto creare danni molto seri. Questo episodio ci fa capire quanto sia importante la presenza sul territorio dei Civich e l’azione di vigilanza sulla Sicurezza Stradale. Ma questo non è sufficiente, occorre che i cittadini comprendano che il primo passo per muoversi verso una maggior sicurezza è allacciare la cintura, sempre. Non è possibile che su 91 auto fermate, 55 conducenti non abbiano allacciate le cinture. Troppe anche le persone che utilizzano il telefonino durante la guida e passano col rosso. Occorre una maggior disciplina, attenzione e collaborazione da parte di tutti”.

Pluripregiudicati arrestati per rapina e sequestro di persona

Nella mattinata di ieri personale della Squadra Mobile della Questura di Torino, in via Condove di Collegno, ha arrestato due pregiudicati per rapina aggravata e sequestro di persona.

In dettaglio: i pluripregiudicati  attendevano il fine settimana (giorno in cui le giacenze di denaro sono superiori rispetto gli altri giorni)  e, all’atto dell’apertura dell’ufficio, quando giungevano gli impiegati per entrare, con un violenta spinta e con la minaccia di un’arma, riuscivano a far irruzione nell’agenzia postale sita in corso Francia 317 di Collegno (TO). A quel punto, i malviventi, sequestrati gli impiegati e con la minaccia di un coltello e della pistola (poi rivelatasi una riproduzione di un’arma semiautomatica), intimavano che la cassaforte temporizzata venisse sbloccata quindi, con assoluta calma, attendevano tanto l’arrivo degli altri dipendenti (che venivano a loro volta privati della libertà) , quanto l’apertura del mezzo forte, che avveniva circa venti minuti più tardi. La permanenza dei rapinatori all’interno dell’Ufficio Postale si protraeva per circa mezz’ora; quindi, dopo essersi appropriati del denaro contenuto nella cassaforte, ammontante a oltre 38.000,00 Euro, i due malfattori si davano alla fuga, venendo fermati dopo poco dagli investigatori mentre cercavano di dileguarsi nel cantiere posto dinnanzi all’ufficio postale e di confondersi con gli operai, indossando dei gilet ad alta visibilità che i due rapinatori portavano sotto i giubbotti, durante la rapina. La refurtiva veniva interamente recuperata.