CRONACA- Pagina 942

Passeggero molesto sul tram Arrestato dalla Squadra Volanti

Martedì pomeriggio un uomo si reca presso la fermata del tram in corso Belgio.

E’ cittadino italiano di 30 anni: molesta i passeggeri in attesa, chiedendo insistentemente una sigaretta. Una volta ottenuta, il trentenne inizia a fumare, salendo poi sul mezzo pubblico, giunto nel frattempo. L’autista lo redarguisce, intimandolo di spegnere immediatamente la sigaretta ed indossare la mascherina. Il passeggero da subito in escandescenze, minacciando di morte la dipendente della Gtt e colpendo il divisorio della postazione dell’autista con una serie di pugni e calci. Non pago, dopo pochi istanti il reo afferra la catenella divisoria, rompendola all’estremità, e la indossa al collo. La dipendente allerta il 112 NUE, mentre il trentenne nel frattempo inizia ad urinare per terra e sui sedili del mezzo.

La Volante giunta sul posto ferma l’uomo, da subito ostile e poco collaborativo. Durante il controllo, questi, con atteggiamento di sfida, si sfila la maglietta e, conservando trionfante la catenella divisoria intorno al collo, mima mosse di attacco contro gli operatori.

Con diversi precedenti di Polizia ed un avviso orale del Questore di Torino, è stato arrestato per violenza e minaccia a P.U, danneggiamento aggravato e deferito per oltraggio a P.U. ed interruzione di servizio pubblico.

Guardia di Finanza, sventata truffa miliardaria in dollari

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Due persone arrestate. Sequestrati titoli cambiari falsi per un valore nominale di 40 miliardi di dollari americani.

La Guardia di Finanza di Torino ha sventato un tentativo di colossale truffa nei confronti di un noto istituto di credito nazionale, finalizzato all’ottenimento di un ingente ingiusto profitto attraverso l’utilizzo di mezzi di pagamento internazionali falsi.

Le investigazioni, avviate dai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di disvelare il complesso e sofisticato disegno criminoso ideato da due cittadini, l’uno di origine spagnola, l’altro venezuelana, volto a consentire la negoziazione di quattro cambiali estere false, denominate International Bill of Exchange, del valore ciascuna di 10 miliardi di dollari americani, poste a garanzia di un finanziamento milionario, asseritamente richiesto per sovvenzionare la costruzione di impianti destinati allo sfruttamento di energie rinnovabili.

Le indagini hanno preso le mosse da Pinerolo (TO) dove i due soggetti hanno tentato di negoziare uno dei titoli di credito falsificati presso la sede di un  private di una banca, millantando in occasione degli incontri preliminari un accreditamento presso la Corte Internazionale di Giustizia.

Le Fiamme Gialle, preso atto del tentativo di truffa in corso, hanno avviato mirati accertamenti e riscontri sulla base dei quali l’Autorità giudiziaria ha tempestivamente  emesso un decreto di perquisizione, la cui esecuzione ha consentito di pervenire al sequestro di 4 cambiali false, per un importo pari a 40 miliardi di dollari USA, nonché di telefoni e pc in possesso dei responsabili, al cui interno sono stati individuati numerosissimi contatti su messaggistica istantanea, in fase di approfondimento.

Per conferire ai titoli una parvenza di credibilità, i truffatori, da un lato, avevano illecitamente indicato sugli stessi, quale traente, la International Court of Justice nonché apposto il relativo sigillo, e dall’altro avevano realizzato un sito internet “gemello” – artatamente collegato al “reale” indirizzo web dell’organismo internazionale – cui l’operatore bancario avrebbe potuto, ingannevolmente, collegarsi per riscontrarne l’attendibilità.

Snodo nevralgico della gigantesca tentata truffa era la Turchia, paese dal quale i due soggetti, di fatto, provenivano e dove si sono procurati anche foto e documenti di identità falsi che avrebbero utilizzato per rendere difficoltoso il loro riconoscimento.

Alla luce degli elementi acquisiti nel corso degli approfondimenti, il GIP presso il Tribunale di Torino, su richiesta del magistrato inquirente, ha emesso un provvedimento di fermo per indiziato di delitto e, successivamente, di misura cautelare in carcere, in virtù del quale i due soggetti sono tuttora detenuti per i reati di truffa tentata, ricettazione e fabbricazione di documenti di riconoscimento falsi.

Per due anni ruba gli incassi per 10 mila euro. Arrestato

Si era accorto di misteriosi ammanchi di denaro dalla cassa della sua tipografia ormai da due anni.

I carabinieri, dopo una serie di accertamenti, hanno arrestato in flagranza a Nichelino un uomo di 65 anni. Questi approfittando della momentanea assenza del titolare, che si era recato nel retrobottega, aveva sottratto cento euro. Il tipografo ha detto agli investigatori che il danno negli ultimi due anni ammonta a 10 mila euro.

Litigano per futili motivi, vengono denunciati per rissa

I fatti accaduti lo scorso martedì sera

 

In due hanno afferrato la porzione di un bancale in legno in via Di Nanni ed hanno malmenato uno dei contendenti della fazione opposta.  Solo alla vista delle pattuglie della Polizia hanno lasciato cadere per terra l’arma impropria, consentendo all’ ”avversario” di allontanarsi. I due, di nazionalità peruviana, di 28 e 29 anni, riferivano di essere stati aggrediti per primi con delle bottiglie di vetro sia dal loro connazionale fuggito che da un quarto uomo, sempre peruviano, poco distante, che immediatamente è stato fermato dagli agenti: quest’ultimo, secondo loro, avrebbe dato origine alla rissa.

Dalle ricostruzioni degli inquirenti, sembra che le due fazioni si fossero ritrovate nell’arco della serata a cena nel dehors di un vicino ristorante peruviano e che fosse scaturita una lite per dispute inerenti a questioni di donne. I due amici di 28 e 29 anni, con ferite al volto ed al collo, hanno riportato lesioni giudicate guaribili, rispettivamente, in 6 e 7 gg. di prognosi. Il terzo uomo, di 20 anni, irregolare sul territorio nazionale, ha invece riportanto la frattura delle ossa della mano e pertanto ha avuto una prognosi maggiore, di 20 giorni. Sono stati denunciati tutti e tre per rissa aggravata; solo il ventenne anche per violazione della Legge sull’immigrazione, in quanto inottemperante a un Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale.

I carabinieri di Pianezza aprono la stanza dedicata alle donne vittime di violenza

Nella Stazione dei Carabinieri di Pianezza è stata allestita “Una stanza tutta per sé”, ossia un luogo protetto ove le donne vittime di violenza di genere potranno raccontare agli investigatori le vessazioni ed i maltrattamenti subiti.

L’iniziativa è frutto di un Protocollo d’Intesa raggiunto tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e l’Unione italiana del Soroptimist International, associazione mondiale di donne impegnate nella promozione dei diritti umani e nel sostegno all’avanzamento della condizione femminile nella società e nel mondo del lavoro.
L’accordo è mirato a realizzare ambienti protetti e dedicati che, grazie anche alla particolare scelta degli arredi e delle decorazioni delle pareti, trasmettano un maggior senso di accoglienza della persona e di attenzione per le sofferenze subite.
Il progetto comprende, inoltre, un impegno articolato sulle problematiche dell’incentivo alla denuncia e si occupa di predisporre mezzi utili ad avvicinare il maggior numero possibile di vittime al fine di far conoscere l’esistenza e la localizzazione sul territorio delle “Stanze tutte per sé” presenti in tutta l’Italia.
Quella ubicata presso la Stazione Carabinieri di Pianezza è la quarta “Stanza tutta per sé” realizzata nell’ambito del Comando Provinciale di Torino da Soroptimist International Club di Torino, che ha recentemente celebrato il suo 70esimo anniversario di fondazione.
La prima delle ormai 170 stanze presenti su tutto il territorio nazionale è stata realizzata nel 2014 presso la Compagnia Carabinieri di Torino Mirafiori.
Nella stanza le donne che si recheranno troveranno arredi accoglienti donati dal club Soroptimist di Torino, che ha fornito anche un kit informatico per consentire ai militari dell’Arma una più efficace azione di verbalizzazione delle audizioni.

Bonifica della granata di guerra in Val Susa

OULX (TO), 28 maggio 2021 – Un team di artificieri dell’Esercito è intervenuto nel comune di Oulx per bonificare una granata d’artiglieria risalente al periodo tra le due guerre del 1900 e rinvenuta lungo gli argini del fiume Dora, durante i lavori di realizzazione del nuovo argine.

Prontamente interessati dalla Prefettura, gli specialisti del 32° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Alpina “Taurinense” di stanza a Fossano (Cuneo) sono immediatamente intervenuti mercoledì scorso per la messa in sicurezza e quest’oggi per disinnescare l’ordigno, adottando tutte le necessarie cautele e la massima attenzione anche ai protocolli di contenimento del contagio da Covid-19.
Il tempestivo intervento degli artificieri alpini, in stretta sinergia con la Prefettura di Torino, le Forze dell’Ordine e il personale sanitario della Croce Rossa Militare, ha consentito di coordinare al meglio l’attività, riducendo i tempi necessari alla messa in sicurezza ed al trasporto dell’ordigno presso un’area demaniale nel Comune di San Francesco al Campo (TO) per il successivo brillamento. Dall’inizio dell’anno, sono più di 30 gli interventi che i genieri di Fossano hanno condotto sul territorio del Nord-Ovest.
Il Reggimento, in stretta coordinazione con la Regione Piemonte e le autorità locali, è stato inoltre impegnato nei primi mesi del 2021 in importanti attività in favore della popolazione dei comuni piemontesi pesantemente colpiti dall’alluvione dell’ottobre 2020

Bimbo muore in ospedale dopo un forte mal di testa: chiesta l’autopsia

E’ stata chiesta l’autopsia per il bambino di 10 anni, di Leini’, morto all’ospedale Regina Margherita dove era ricoverato per un forte mal di testa.

Il ragazzino era già stato in ospedale più volte negli ultimi tempi e mercoledì si trovava già in condizioni critiche.

L’autopsia è stata chiesta dalla direzione dell’ospedale infantile Regina Margherita, per chiarire le cause del decesso.

 La polizia chiude due circoli privati dopo il coprifuoco

Agenti intervenuti anche per una festa in appartamento

Proseguono le attività di controllo finalizzate al rispetto delle normative anti Covid-19.

Gli agenti del Commissariato San Paolo e della Squadra Volante sono intervenuti in via Trecate presso un circolo privato. All’arrivo degli operatori alcune persone avevano provato ad uscire dalla porta secondaria del locale nel tentativo di eludere il controllo di Polizia. Sono state identificate 8 persone, di cui una irregolare sul Territorio Nazionale, tutte prive dei dispositivi di sicurezza individuali e diverse intente a consumare cibi e bevande oltre l’orario del coprifuoco. E’ stata prevista la chiusura del locale per 5 giorni. Nessun cliente riusciva a dimostrare la propria iscrizione al circolo, nonostante l’accesso risulti esclusivamente riservato ai soli soci. Gli operatori hanno inoltre constatato la presenza di carenti condizioni igienico sanitarie. Sono in corso ulteriori accertamenti per le violazioni amministrative.

All’interno di un altro circolo privato di via Pietro Cossa, sono state trovate 44 persone oltre l’orario previsto dalla normativa vigente. Erano tutte prive di mascherina. E’ stata prevista la chiusura del locale per 5 giorni. Dai successivi controlli è emerso che l’attività era esercitata abusivamente: non era mai stata ottenuta la Scia di somministrazione e non vi erano i documenti riguardati la sicurezza dei locali e dell’utilizzo del piano interrato per le attività di associazione. Il presidente e il vice presidente sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e sanzionati amministrativamente dagli agenti della Polizia Amministrativa e Sociale per euro 7840 sia per le violazioni in materia anti Covid che per le documentazioni mancanti ed il mancato rispetto della legge sul divieto di fumo.

In via Nizza invece, è stata segnalata una festa privata. All’interno di un appartamento sono state trovate 12 persone, tutte prive dei dispositivi di sicurezza individuali. I ragazzi, all’arrivo degli agenti del Commissariato Barriera Nizza, hanno provato a nascondersi nelle varie stanze.

Lei chiusa in macchina, lui seduto sul cofano le implora un chiarimento

Arrestato dalla Polizia per atti persecutori

Una relazione di 3 anni, fatta di continui alti e bassi, diverse liti risolte fino all’inizio della convivenza. Dopo solo due mesi di vita vissuta insieme lui ha manifestato i primi segni di squilibrio. Lo scorso aprile, a seguito di una discussione, ha aggredito la fidanzata, prima verbalmente poi le ha lanciato una ciabatta colpendola allo zigomo, le ha sferrato una testata e diversi calci su addome e schiena. In questa circostanza, la Polizia, allertata dal vicinato, denunciava l’uomo all’Autorità Giudiziaria.

Ciò nonostante, ha iniziato a rincorrerla sia sui social, sia mediante telefonate anonime, messaggi e posteggi sul luogo di lavoro, e nonostante lei lo avesse bloccato sulle diverse utenze e profili network, ha avuto tranquillità per soli 10 giorni. Poi è ritornato alla carica chiedendole ad ogni costo un chiarimento. Nonostante il suo rifiuto non si è arreso, ha continuato passando all’invio di e-mail e telefonate ai familiari, senza mai smettere di pedinarla. In una di queste ultime occasioni, la ragazza scendeva dal veicolo e mostrava lui tutto il suo disinteresse nel recuperare la relazione. Inutile, non desiste e continua con le minacce.

Domenica sera la ragazza era uscita con degli amici quando, dopo cena, un’amica l’ha vista improvvisamente impallidita e nel chiederle cosa le stesse succedendo, le ha detto che aveva intravisto il suo ex compagno raccontandole anche alcuni trascorsi. Visibilmente spaventata decide di rientrare a casa “scortata” dagli amici. L’ex fidanzato l’ha inseguita e con una manovra azzardata, a bordo del suo scooter, ha provato ad avvicinarsi all’autovettura facendole segno di accostare, perdendo il controllo del mezzo.

Una volta raggiunto il cortile di casa, dopo che il cancello carraio si chiude alle sue spalle, decide di salutare gli amici, ma solo pochi secondi dopo li ricontatta in preda al panico. Il suo ex compagno aveva scavalcato il cancello ed aveva raggiunto il box. Lei impaurita, si chiude nel veicolo e attende l’arrivo della Polizia e dei suoi cari. Lui si siede sul cofano della sua auto continuando ad implorarle un chiarimento. Gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato l’uomo per atti persecutori.

Cinquemila controllati dalla Polfer sui treni e nelle stazioni

13 indagati, 5.000 persone controllate, di cui 956 con precedenti. 260 pattuglie impegnate nelle stazioni e 19 in abiti civili per attività antiborseggio. 79 servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 179 convogli presenziati. 23 servizi lungo linea e 58 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 17 al 23 maggio, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

 

A Torino Porta Nuova, un ventiduenne somalo è stato denunciato dalla polfer per ricettazione. Controllato all’interno dello scalo ferroviario, è stato trovato in possesso di un telefono cellulare, dotato di codice di blocco e con caratteri in lingua asiatica, di cui non è stato in grado di indicare la provenienza. Accompagnato in ufficio, addosso al giovane è stata rinvenuta una piccola quantità di stupefacente tipo hashish, pertanto è stato anche sanzionato amministrativamente. Il dispositivo e lo stupefacente sono stati sequestrati.

Sempre a Torino sono stati denunciati due romeni, un uomo di 35 anni e una donna di 41, per indebito utilizzo di carte di credito e ricettazione. I due soggetti, noti alle forze dell’ordine, con precedenti specifici per reati contro il patrimonio, sono stati individuati grazie alle accurate indagini della Polfer e alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza di un istituto di credito dove è stato effettuato un prelievo di contante con la carta di credito clonata.

Un quarantottenne libico è stato denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale e sanzionato per ubriachezza molesta. Durante il controllo, l’uomo, in evidente stato di ebrezza, ha da subito tentato di opporsi all’attività degli operatori che, dopo averlo calmato e accompagnato in ufficio, lo hanno denunciato.

Un diciannovenne italiano è stato sanzionato per possesso di modica quantità di sostanza stupefacente. Nello specifico, il ragazzo è stato trovato in possesso di tre involucri di stupefacente tipo hashish e marjuana, pertanto è stato sanzionato e lo stupefacente sequestrato.

Nello scalo di Porta Nuova, nel parcheggio cittadino adiacente alla stazione, è stato sanzionato un quarantanovenne italiano per violazione del divieto di accesso all’area ferroviaria ed in quanto privo di dispositivo di protezione anti-Covid19. Gli è stato applicato un nuovo ordine di allontanamento dall’ambito ferroviario ai sensi della normativa sul Daspo Urbano. Inoltre, l’uomo è stato sanzionato amministrativamente per violazione al Regolamento di Polizia Ferroviaria in quanto sorpreso a svolgere attività di raccolta fondi tra i viaggiatori.

Un quarantaseienne bulgaro è stato denunciato per inottemperanza al divieto di accesso all’area ferroviaria e sanzionato perché sorpreso a esercitare abusivamente l’attività di parcheggiatore nell’area adiacente della stazione di Porta Nuova.