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Detenuto sfonda muro della cella

 

DAL PIEMONTE – Ancora un grave fatto violento all’interno della Casa circondariale di Vercelli

“Dopo il detenuto che a settembre aveva minacciato di morte e poi aggredito un poliziotto ed una altro ristretto nei giorni scorsi aveva divelto e devastato le plafoniere dei neon del cortile della sezione detentiva“, spiega Mario Corvino, vice segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “questa notte un altro “ospite” del carcere ha pensato bene di spaccare, con un bastone ricavato da un tavolo in legno, parte del muro della cella in cui è ristretto. La situazione si era subito aggravata, anche perché gli altri detenuti stavano dormendo e i forti colpi iniziavano a ingenerare malesseri e malumori, il provvidenziale intervento e la mediazione del personale di Polizia Penitenziaria ha permesso di far cessare la protesta. A suo dire, il detenuto protestava per fatti che gli erano accaduti prima dell’arresto, ma è stato convincente il personale operante ha evidenziato che se voleva rilasciare dichiarazioni in merito avrebbe potuto farlo solamente in mattinata, in presenza del personale addetto all’Ufficio competente. L’uomo, extracomunitario, si è calmato, la situazione si è normalizzata e si è provveduto anche a medicare alcune ferite che si era procurato alle mani con i ripetuti colpi che aveva dato al muro “.

Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ricorda che “la settimana scorsa un altro detenuto extracomunitario si era reso protagonista di una violenta protesta. Anche in questo caso nessun ferito grazie alla prontezza degli agenti ma è indice del clima di tensione. La situazione a Vercelli è molto critica e servono urgenti provvedimenti”.

Il segretario generale del SAPPE Donato Capece esprime “solidarietà ai poliziotti intervenuti. Urgono interventi concreti da parte dell’Amministrazione Penitenziaria regionale a tutela del personale che lavora nelle carceri italiane, del Piemonte e in particolare a Vercelli“. Capece evidenzia come la protesta del detenuto è “sintomatica del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti. E che a poco serve un calo parziale dei detenuti, da un anno all’altro, se non si promuovono riforme davvero strutturali nel sistema penitenziario e dell’esecuzione della pena nazionale, a cominciare dall’espulsione dei detenuti stranieri, specie quelli – e sono sempre di più – che, ristretti in carceri italiani, si rendono protagonisti di eventi critici e di violenza durante la detenzione”.

 

Il cane poliziotto Evan trova la droga nel giubbotto: due arresti

Mercoledì pomeriggio, personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia ha tratto in arresto due cittadini  marocchini, un uomo di 31 anni ed una donna di 39, gravemente indiziati del delitto di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

L’attività d’indagine condotta dagli investigatori del Comm.to ha portato all’individuazione di un alloggio in una piccola traversa di Corso Regina Margherita, dal quale la coppia avrebbe condotto l’illecita attività utilizzando una finestra per la consegna dello stupefacente. In particolare, i poliziotti hanno assistito ad una presunta cessione, quando il trentunenne si è fatto consegnare in strada una banconota da 50 € da un terzo soggetto, e pochi istanti dopo la sua complice, che era alla finestra, ha gettato  a costui un pezzo di hashish di 14 grammi ed il resto, una banconota da 10 €. Sia lo stupefacente che la banconota venivano immediatamente recuperati dai poliziotti, che sanzionavano amministrativamente l’acquirente.

Nell’ambito della successiva perquisizione dell’appartamento in uso alla coppia, sono stati rinvenuti e sequestrati altri tre frammenti di hashish, per un peso di 55 grammi, nascosti nei mobili di casa. Inoltre, l’unità cinofila dell’UPGSP intervenuta ha segnalato la probabile presenza di altro stupefacente sul ballatoio. Fra i panni bagnati stesi, è stato effettivamente rinvenuto un giubbotto asciutto, nelle cui tasche erano presenti 3 panetti di hashish, per un peso di 320 grammi.  Sequestrata a carico della coppia anche la somma in denaro contante di 1990 €, di verosimile provenienza delittuosa.

Sfrattato si arrampica sul balcone, lo scambiano per ladro

La sera di sabato in via Baveno a Torino un uomo, sfrattato, ha tentato di rientrare nel suo ex appartamento. Si è così arrampicato sulla facciata del condominio salendo sulla grondaia. I vigili del fuoco e la polizia sono intervenuti chiamati dai condomini che lo  avevano scambiato per un ladro.
(Foto archivio)

Episodi di microcriminalità da prendere sul serio

IVREA – Sugli ultimi due episodi di cronaca avvenuti ad Ivrea, ferimento al Movicentro ed autista pullman aggredito, interviene anche la web community PiazzaEporedia evidenziando che “tocca sottolineare come le forze politiche e sociali devono prendere sul serio questi episodi ed intervenire immediatamente per attuare la sicurezza dichiarata nei loro programmi. Anche con le politiche di riqualificazione delle aree più esposte.

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Ivrea, episodi di microcriminalità da prendere sul serio

 

Donna ferita da un capriolo nei boschi

Una donna di 57 anni che stava camminando nei boschi è stata ferita da un capriolo nei pressi di Cossato, in provincia di Biella. È stata ricoverata in ospedale in codice giallo. Resta ancora da chiarire l’esatta dinamica dei fatti. Ha riportato diverse ferite. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118.

NOTIZIE  DAL PIEMONTE

Si moltiplicano le richieste di aiuto dei cercatori di funghi

NOTIZIE DAL PIEMONTE- Nel pomeriggio del 15 Ottobre, i Vigili del Fuoco di Alessandria sono intervenuti in zona boschiva nei pressi di Masio a seguito di richiesta di soccorso da parte di due cercatori di funghi che necessitavano di assistenza sanitaria, impossibilitati a muoversi.

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https://giornalelimonte.it/2022/10/15/si-moltiplicano-le-richieste-di-aiuto-dai-cercatori-di-funghi-oggi-due-sono-stati-soccorsi-a-masio/

Torino: detenuto lancia liquido irritante contro agente

ANCORA TENSIONE IN CARCERE:  SAPPE: “BASTA! SERVONO NUOVE REGOLE DI GESTIONE”

Riceviamo e pubblichiamo

Ennesima giornata di assurda follia nella Casa circondariale di Torino, dove un poliziotto è stato aggredito e ferito da un detenuto presso il Pad B – Reparto nuovi giunti. Spiega Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Oggi un detenuto ha scagliato improvvisamente e con violenza del liquido irritante contro un appartenente alla Polizia Penitenziaria, addetto alla Sezione nuovi giunti, che è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. E’ l’ennesima aggressione da parte di detenuti nei confronti degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, ancora una volta sottovalutata dall’Amministrazione Penitenziaria che riserva scarsa attenzione alla difficile gestione di detenuti all’interno delle strutture penitenziarie, sempre più difficile da affrontare”, conclude.

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria tuona: “Basta! Anche questa è un grave aggressione annunciata! A questo hanno portato questi anni di ipergarantismo nelle carceri, dove ai detenuti è stato praticamente permesso di auto gestirsi con provvedimenti scellerati ‘a pioggia’ come la vigilanza dinamica e il regime aperto, con detenuti fuori dalle celle pressoché tutto il giorno a non fare nulla nei corridoi delle Sezioni. E queste sono anche le conseguenze di una politica penitenziaria che invece di punire, sia sotto il profilo disciplinare che penale, i detenuti violenti, non assumono severi provvedimenti. Ormai picchiare un poliziotto in carcere senza subìre alcuna conseguenza è diventato quasi uno sport nazionale, nella indifferenza della politica e dei vertici dell’amministrazione Penitenziaria“.

“Il personale di Polizia Penitenziaria non ha ancora ricevuto i previsti guanti anti-taglio, caschi, scudi, kit antisommossa e sfollagenti promessi dal Capo del DAP Renoldi”, denuncia. “La situazione delle carceri piemontesi e italiane, per adulti e minori, è sempre più allarmante per il continuo ripetersi di gravi episodi critici e violenti che vedono sempre più coinvolti gli uomini e le donne appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. Donne e uomini che svolgono servizio nelle sezioni detentive senza alcuno strumento utile a garantire la loro incolumità fisica dalle continue aggressioni dei detenuti più violenti. Il taser potrebbe essere lo strumento utile per eccellenza (anche perché di ogni detenuto è possibile sapere le condizioni fisiche e mediche prima di poter usare la pistola ad impulsi elettrici) ma i vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria fanno solo chiacchiere e la Polizia Penitenziaria continua a restarne sprovvisto”.

Poi Capece si rivolge direttamente a Giorgia Meloni, leader di Fratelli di Italia e Premier in pectore”: “Al nuovo Ministro della Giustizia che verrà (e, immagino, al nuovo Capo del Dipartimento, com’è nella logica dello spoil system, ossia la pratica politica per cui i vertici della Pubblica Amministrazione vengono sostituiti al momento dell’insediamento del nuovo governo) chiedo di avere quel coraggio che non hanno avuto i loro predecessori nel modificare l’insostenibile e pericolosa situazione delle carceri italiane. Non si può continuare così: la tensione che si vive nelle carceri è costante e lo sanno bene gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria che ogni giorno, nelle galere d’Italia, sono le vittime di aggressioni, umiliazioni, improperi, ferimenti, risse e colluttazioni da parte della frangia violenta dei detenuti. Servono con urgenza provvedimenti. E la via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere”.

Lupi uccidono venti pecore in una azienda agricola

Un branco di lupi ha ucciso una ventina di pecore nell’azienda agricola “Leone Doria Lamba” in località Torrione a Baudenasca di Pinerolo. Le pecore erano Texel, una pregiata razza olandese, la cui lana veniva utilizzata per realizzare coperte. Solo  una delle pecore è stata mangiata, mentre le altre sono state azzannate alla carotide. Sono intervenuti i veterinari dell’AslTo3 per gli accertamenti e per  lo smaltimento delle carcasse.

Extinction Rebellion contro i fogli di via

Ieri pomeriggio presidio di Extinction Rebellion in Piazza Castello.

La manifestazione si è svolta simbolicamente sotto il Palazzo della Regione Piemonte, dove  il 25 luglio scorso  due attiviste si sono arrampicate sul balcone dell’ufficio del presidente Cirio, per appendere uno striscione con scritto “Benvenuti nella crisi
climatica. Siccità è solo l’inizio”. 22 persone sono state denunciate e 15 espulse da Torino.

“Tuo nipote è in ospedale”. E rubano mille euro a un anziano

Un uomo di 91 anni è stato truffato ad Asti. Gli sono stati estorti 1000 euro. L’anziano ha ricevuto una telefonata in cui gli si diceva  che un suo familiare si trovava in ospedale e necessitava di soldi  per  le cure. Sempre ad Asti in questi giorni altre telefonate simili sono arrivate ad alcuni anziani, ma i truffatori non sono riusciti a raggirarli. Sono numerosi i tentativi di truffa di questo genere anche nella città di Torino. L’Arma dei Carabinieri sta organizzando una serie di incontri sul territorio per mettere in guardia la popolazione.