Questa mattina un gruppo di attivisti ambientalisti di Extinction Rebellion ha costruito un muro alto due metri, con cemento e mattoni, davanti all’ingresso dell’Assessorato regionale all’Ambiente, in via Principe Amedeo. Sul muro la scritta: “Crisi climatica, chiuso per inadempienza”. Gli attivisti hanno poi atteso l’arrivo delle forze dell’ordine. “Il 2022 ha registrato l’autunno più caldo degli ultimi 270 anni, – affermano gli ambientalisti – a partire dal 1753, l’anno in cui sono iniziate le registrazioni sistematiche della temperatura a Torino. Secondo i dati di ARPA e Nimbus settembre, ottobre e novembre sono stati più caldi del consueto, con una media stagionale di 16,4 °C, superiore di ben 2,1 °C rispetto al già caldo trentennio 1991-2021. Un autunno che si chiuderà certamente come il più caldo della serie, e molto probabilmente anche come il più secco, in un incredibile e inedito connubio. Di fronte a queste evidenze, non è più ammissibile che un governo regionale non abbia al centro della sua agenda politica un piano strutturato per affrontare questa crisi” afferma Clara. “Per questo oggi abbiamo chiuso simbolicamente l’ingresso dell’Assessorato all’Ambiente”.
Un uomo di 37 anni è stato denunciato dai Carabinieri con l’accusa di tentato furto aggravato. All’Esselunga di Biella aveva fatto alcuni acquisti con il dispositivo di scansione del codice a barre ma aveva scansionato articoli per un valore di 14 euro omettendone altri per un costo di quasi 200 euro. Scoperto dagli addetti alla vigilanza, avrebbe cercato di allontanarsi ma è stato bloccato dai militari dell’Arma.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Racket del caro-estinto uguale compravendita di cadaveri. Un fenomeno per lo più in mano alla criminalità organizzata che favorisce l’elusione e l’evasione fiscale.
Avviene talvolta nelle camere mortuarie di ospedali, Rsa, case di cura e riposo. Il tutto a opera della connivenza fra imprese funebri scorrette e personale sanitario e parasanitario colluso. Questo video insegna a tenere gli occhi bene aperti, evitando di diventare a propria insaputa involontario complice di un reato. Un invito a diffondere la cultura della legalità nei luoghi del dolore. La clip è stata girata tra il 31 Ottobre e il 2 Novembre 2022 allo storico cimitero napoleonico di Fiorano Canavese, nel Torinese, edificato nel 1815. Protagonista il grintoso ed eclettico giornalista radiotelevisivo cattolico Maurizio Scandurra, spesso opinionista a ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ di Giuseppe Cruciani e David Parenzo dal cui programma ha lanciato l’allarme. La regia è di Maurizio Morgia.
A Torino il più grande raduno di Bulldog inglesi
L’11 DICEMBRE SI TERRÀ IL 26° #BULLDOGDAY BENEFICO IN VERSIONE “CHRISTMAS PARTY”
Un esercito di bulldog inglesi e di appassionati agghindati a tema natalizio sta per invadere il capoluogo del Piemonte in occasione del 26° #BulldogDay, il raduno italiano del CABI – Club Amatori Bulldog Inglese in programma domenica 11 dicembre presso Edit – Torino. Un “Christmas Party” gratuito e aperto a tutti coloro che vogliono divertirsi con gli esilaranti esemplari alle prese con simpatici giochi e divertenti sfilate a tema natalizio, tutti uniti per fare del bene a favore delle associazioni WWF Torino ed EBRI – English Bulldog Rescue Italia
Una razza canina sempre più amata in Italia e all’estero per la sua dolcezza e la sua simpatia, tanto da far impazzire anche le star di tutto il mondo: dai campioni dello sport come Lewis Hamilton, Zlatan Ibrahimovic e David Beckham, fino ai personaggi del mondo dello spettacolo come Ozzy Osbourne, Adele e Ashton Kutcher, ma anche i VIP italiani come Emma Marrone, Bruno Vanzan e Federico Bernardeschi, sono sempre di più gli appassionati di bulldog inglesi: una razza canina diventata virale sui social con oltre 10 milioni di post dedicati su Instagrame oltre 4 miliardi di view su Tik Tok. Per raccogliere le migliaia di bulldog–lovers italiani è nato il CABI – Club Amatori Bulldog Inglese, il gruppo fondato su Facebook nel 2014 dall’appassionato giornalista Matteo Gavioli per riunire gli amanti dei “bulli” che conta quasi 20.000 membri. Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 11 dicembre alle 12.00 per chi vuole pranzare e alle 14.00 per tutti gli altri partecipanti all’interno degli ampi spazi di Edit – Torino in Piazza Teresa Noce a Torino con la 26° edizione del #BulldogDay, una manifestazione gratuita aperta ad appassionati e curiosi pensata per conoscersi, divertirsi e vivere insieme un indimenticabile “Christmas Party” con centinaia di simpatici e giocosi bulldog inglesi vestiti per l’occasione a tema natalizio. Un evento reso possibile grazie alla preziosa collaborazione dei gestori e del personale di Edit – Torino, che hanno permesso agli organizzatori di dare vita al mega-raduno di Natale in un ampio spazio dedicato, in parte coperto e in parte all’aria aperta, e accogliere una miriade di bulli e appassionati che potranno giocare e divertirsi in libertà. “Siamo molto contenti di ospitare questo importante evento organizzato dal CABI – Club Amatori Bulldog Inglese. Edit si riconferma così un luogo di aggregazione per il quartiere e la città di Torino” commenta Giovanni Rastrelli, amministratore delegato di Condivido Spa. L’evento sarà anche l’occasione per raccogliere fondi a favore dei bulli meno fortunati di cui si prende cura l’EBRI – English Bulldog Rescue Italia, associazione che, da anni, si occupa degli affidamenti dei bulldog inglesi abbandonati o che hanno bisogno di particolari attenzioni o cure veterinarie, e delle importanti attività a sostegno di tutti gli animali portate avanti da WWF Torino: “Rispondiamo all’invito del CABI rafforzando l’idea che l’amicizia e l’attenzione verso gli animali è sempre importante a qualsiasi livello – spiega Sigfrido Cilla, presidente di WWF Torino – Pur sottolineando che per il WWF la priorità resta quella di salvaguardare le specie a rischio e la fauna selvatica in generale, questa è parsa una buona occasione per trascorrere una piacevole giornata in compagnia di uno dei più simpatici e amati animali domestici. WWF Torino si impegna anche ad organizzare eventi in tutta la città metropolitana, e avvalendosi dei suoi volontari svolge diverse attività dedicate alla divulgazione, alla sensibilizzazione e la cura del territorio“. Ma non è tutto. Durante l’evento, per l’occasione in versione “Christmas Party”, verranno proposte anche delle divertenti e didattiche attività cinofile da vivere con gli amici a quattro zampe: dagli esperti del centro D.U.C.A. Addestramento Cinofilo di Torino, che allieteranno il pomeriggio dei partecipanti con prove “atletiche” e di “obbedienza” dei bulli, al momento di divulgazione sul comportamento del cane tra miti e leggende da sfatare con l’intervento del medico veterinario torinese esperto in comportamento animale Diego Rendini di Petsmind.it, dall’opportunità d’immortalare la giornata con un ritratto del proprio amico a quattro zampe grazie al coinvolgimento di Melissa Truncellito, ritrattista di bulldog inglesi, fino alla simpatica sfilata natalizia di indumenti e accessori “bullosi” a cura di Bullfit Fashion. A vegliare sull’evento anche il personale veterinario qualificato della struttura BLUVET – Ospedale Veterinario Anubi di Moncalieri (TO). Sono attesi moltissimi esemplari da tutta Italia e da oltre i confini nazionali per una giornata che si preannuncia divertente e appassionante. Per iscriversi basta entrare a far parte del gruppo CABI su Facebook a questo link facebook.com/groups/clubamatoribulldoginglese e cliccare “parteciperò” all’interno dell’evento ufficiale cliccando su questo link fb.me/e/2qK4j5QCW. Un’iniziativa gratuita aperta a tutti, per passare una giornata in compagnia di tanti esemplari di bulldog e appassionati cinofili. Infine, per chi volesse iscriversi al pranzo bulloso delle 12.00 prima del raduno, basta scrivere una email a: eventi.torino@editbrewing.com.
Rendere accessibile alla cittadinanza l’area verde contigua all’ospedale Amedeo di Savoia, creare uno spazio protetto destinato al servizio di “drop in” (la restituzione di siringhe usate in cambio di nuove) e alla conseguente autosomministrazione consapevole di stupefacenti.
Il tutto, attraverso le necessarie intese con l’ASL Torino, allo scopo di migliorare il decoro urbano e la qualità di vita dei residenti, oltre che di tutelare la vita dei tossicodipendenti a fronte di complicazioni dovute a overdose o stupefacenti adulterati.
Queste le linee guida di una mozione (presentata in aula dal consigliere Claudio Cerrato) approvata in Consiglio comunale con 25 voti a favore e 5 contrari. Il voto ha avuto luogo dopo gli interventi dei consiglieri e consigliere Diena, Russi, Garione, Viale, Ciampolini, Abbruzzese (favorevoli al provvedimento) Crosetto e Liardo (contrari in quanto non prospetta a loro avviso politiche adeguate di contrasto alle sostanze stupefacenti e di recupero dei tossicodipendenti). L’assessore Rosatelli ha espresso il sostegno della Giunta al documento.
La finalità, è stato spiegato, è quella di ovviare ad una situazione che attualmente vede due ordini di problemi, in parte non indipendenti uno dall’altro. Il complesso ospedaliero di corso Svizzera racchiude un’area boschiva, recintata e contigua ad un appezzamento comunale, lungo la sponda del torrente Dora, nel quale nel 2009 era stata inaugurata una pista ciclopedonale, oggi temporaneamente chiusa.
Un comprensorio verde che oggi non è fruibile da parte della cittadinanza e in primo luogo dai residenti del quartiere circostante, il quale vive inoltre le conseguenze dell’attuale assetto del servizio di drop in, il quale vede i tossicodipendenti poter sì ricevere siringhe nuove lasciando quelle usate ma disperdendosi poi nella zona circostante in cerca di angoli dove iniettarsi le sostanze.
Il criterio prospettato dal documento è quello della riduzione del danno, facendo sì che non vi siano siringhe e rifiuti pericolosi abbandonati, non si debba assistere a situazioni che per molti risultano disturbanti, la vita dei tossicodipendenti – al di là di ogni necessario sforzo di recupero – sia tutelata in qualche modo e infine, che coloro i quali operano professionalmente in questo campo possano farlo con maggiore serenità.
Martedì 6 dicembre, alle ore 17, nel Cortile d’Onore di Palazzo Civico, alla presenza del Sindaco Stefano Lo Russo e del personale della Città di Torino, sarà acceso l’Albero di Natale. Durante le festività il cortile del Comune sarà accessibile a chiunque vorrà entrare e ammirare da vicino l’Albero addobbato e luminoso.
Ieri nella Rotonda Talucchi dell’Accademia Albertina, è stata presentata alla stampa “Bandiera gialla – Le epidemie e le cure nella storia, nella scienza, nell’arte”, una grande mostra tra arte, storia, scienza e media sulle epidemie in epoca di pandemia prodotta dall’Università di Torino nell’ambito del programma UniVerso, l’osservatorio culturale dell’Ateneo, in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti, con il Teatro Regio di Torino e le Teche Rai. Allestita negli spazi del Cortile del Rettorato (via Po 17, Torino) e della Rotonda Talucchi (via Accademia Albertina 6, Torino), la mostra, che resterà aperta fino al 5 marzo 2023, è curata dal Prof. Peppino Ortoleva, storico dei media e curatore di musei e mostre, con la direzione scientifica della Prorettrice di UniTo Prof.ssa Giulia Carluccio.
Bandiera gialla, il cui nome deriva dalla bandiera che a partire dal XVII secolo è divenuto il segnale internazionalmente riconosciuto delle malattie contagiose, associato in particolare a quella forma di prevenzione antica, ma tuttora largamente usata, che è la quarantena, è realizzata grazie al contributo di un comitato scientifico multidisciplinare di studiosi.
Il percorso unisce un itinerario storico che dal periodo della “peste nera” del Trecento – resa celebre da Giovanni Boccaccio – arriva fino ai tre anni del CoViD-19, con un’attenta e aggiornata analisi scientifica delle malattie, della loro diffusione e delle cure che la medicina è riuscita a sviluppare, mettendo a disposizione della società le competenze scientifiche e gli esiti della ricerca più avanzata che l’Università di Torino può vantare in riferimento a un ampio ventaglio di saperi e discipline.
L’Università di Torino raccoglie infatti una sfida inedita e di grande attualità: quella di proporre un approfondimento rigoroso sulla storia delle pandemie attraverso la forza e l’impatto di un percorso espositivo ampiamente interdisciplinare, rivolto a un pubblico che non coincide con la sola comunità accademica, ma si apre a tutta la cittadinanza.
Nella mostra vengono narrati cause ed effetti delle principali epidemie che hanno caratterizzato la storia dell’umanità a partire dall’età moderna con l’obiettivo di indurre il visitatore a portare lo sguardo, non solo sulla situazione attuale, ma anche sulla dinamica storica di comparsa e diffusione delle epidemie mettendo in evidenza alcuni fenomeni ricorrenti nelle crisi sanitarie: il diffondersi di dicerie che ne attribuiscono la responsabilità a presunte cospirazioni, gli interventi spesso autoritari dei poteri pubblici, l’avvicendarsi di fasi di paura e disperazione con altre di ingannevole speranza, la sperimentazione di rimedi medici che a volte si sono rivelati inutili o perfino dannosi a volte al contrario si sono dimostrati efficaci a contenere i morbi o addirittura a sradicarli.
Per fare questo si avvale di un’ampia gamma di linguaggi che collegano tra loro informazioni scientificheesposte in forma semplice (per esempio per mezzo di grandi illustrazioni o di spiegazioni video), oggetti (in particolare gli strumenti medici) di diverse epoche, documenti storici (dalle fotografie ai giornali agli avvisi pubblici) capaci di far comprendere il vissuto al tempo della peste, del colera o della “spagnola”, documenti audiovisivi e produzioni artistiche – dalla pittura alla letteratura, dalle arti plastiche alla musica – che hanno mostrato e narrato le epidemie stesse.
Il percorso espositivo dà ampio spazio all’espressione artistica, lasciando alla pittura, alle arti plastiche, alla narrazione letteraria il compito di farci capire che cosa ha voluto e vuole dire il vivere in tempo di epidemia, senza dimenticare la musica: sarà una sorpresa scoprire una Cantata per la fine del colera di una grande compositrice tedesca, Fanny Mendelssohn Hensel.
Il contributo delle Teche RAI e altri materiali di archivio permettono di seguire gli sviluppi della recente pandemia, di riconoscere le battaglie del personale sanitario in prima linea in Italia come in Asia e altrove, e di tornare con immagini sempre attuali alla “spagnola” del 1918-19, al colera a Napoli del 1973, al dramma dell’AIDS tra l’Africa e l’occidente. Nell’allestimento curato da Diego Giachello e con le scenografie ideate da Claudia Boasso del Teatro Regio di Torino spicca anche una replica in grandezza naturale (4 metri di altezza) della colonna infame di Milano, che fu eretta in origine per additare all’odio pubblico i presunti “untori”, e che oggi viene ricostruita per ammonirci invece sulla follia del pregiudizio e sulle tragedie di chi ne fu e ne è vittima.
Butta via i fazzoletti: scegli di curare l’allergia
Martedì 6 dicembre presso la sala riunioni della Biblioteca Comunale di Volpiano
Presentazione del libro: Butta via i fazzoletti: scegli di curare l’allergia, non addormentare i sintomi
È possibile scaricare gratuitamente il libro in formato ebook dal sito web
www.buttaviaifazzoletti.it
Martedì 6 dicembre alle ore 21.00 presso la sala riunioni della Biblioteca Comunale via Carlo Botta 26 – Volpiano la dr.ssa Sabrina De Federicis, autrice
del libro “Butta via i Fazzoletti, al suo esordio letterario, racconterà con leggerezza l’esperienza vissuta alla ricerca di una soluzione per superare il problema delle allergie Tra il serio e la comedy spiegherà cos’è la terapia della desensibilizzazione che la Regione Piemonte, ha adottato dal Sistema Sanitario Nazionale per
curarsi definitivamente sostenendo in parte i costi della cura. Con la terapia desensibilizzante si guarisce totalmente dalle allergie evitando così il
peggioramento delle patologie connesse alla marcia allergica, ma purtroppo è ancora poco conosciuta dai medici di famiglia che dovrebbero indirizzare il paziente da un
allergologo: unico a conoscere la cura e ad applicarla con efficacia. Le allergie: molti ne parlano, pochi le curano. Con questo libro, in modo chiaro e leggero, l!autrice vuole tendere la mano a tutti gli allergici per restituire loro il piacere semplice di vivere bene.
In tutto 120 gli anarchici identificati dalla Digos nel corteo che si è svolto ieri in solidarietà con Alfredo Cospito, detenuto per l’attentato alla scuola Carabinieri di Fossano nel 2006. Oltre a militanti torinesi erano presenti antagonisti provenienti da Roma e Genova. Gli investigatori visioneranno i filmati per identificare altri manifestanti. Al corteo, hanno preso parte circa duecento persone, era partito dopo un presidio davanti al tribunale. I partecipanti hanno fatto scritte su muri di banche e negozi e lanciato bombe carta. Un barista che chiedeva di non imbrattare il suo negozio è stato picchiato e ha riportato ferite al volto alla testa.
Schiamazzi notturni Sanzioni a tre locali
seguito delle numerose segnalazioni pervenute dai residenti dell’area pedonale di via Dante di Nanni che lamentavano schiamazzi dovuti all’aggregazione serale e notturna di persone intente a bere alcolici con conseguenti situazioni di degrado e ordine pubblico, il Comando Territoriale III della Polizia Locale ha avviato un’attività di monitoraggio dell’area, dalla quale è emerso che le persone che arrecavano disturbo bivaccavano nell’area pedonale sorseggiando bibite acquistate presso tre esercizi di vicinato che effettuavano la vendita di bevande alcoliche in contenitori di vetro ben oltre le ore 21.00, orario stabilito dalla Giunta Comunale con delibera dell’8 agosto scorso.
Gli agenti hanno dunque sanzionato i tre esercizi di vicinato per ben due volte e, poiché la violazione è stata reiterata, hanno effettuato la segnalazione agli uffici comunali competenti che a loro volta hanno emanato un’ordinanza di chiusura anticipata alle ore 20.00 per due dei tre esercizi, ubicati rispettivamente in via Pollenzo e Via San Paolo. Per il terzo esercizio, ubicato in via di Nanni, è in corso l’iter che porterà allo stesso provvedimento di limitazione dell’orario di vendita.
“Questa operazione conferma la bontà del progetto sul controllo della città che si sta attuando con operazioni interforze e con l’impegno a 360 gradi. Aver dato strumenti di sanzionamento anche dal punto di vista commerciale, restringendo le regole, consente di ottenere ulteriori deterrenti per attività illecite all’interno dei minimarket, ma nello stesso tempo, di diminuire i punti di criticità nei quartieri che sono spesso al centro delle denunce dei residenti per il comportamento degli esercenti e di alcuni loro clienti”, afferma l’assessore alle Politiche per la Sicurezza Gianna Pentenero.