CRONACA- Pagina 925

Abolito il ticket per le forze dell’ordine

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni dei Segretari Provinciali di Torino dei sindacati di polizia SIULP, SAP, FSP, COISP

Ringraziamo il Presidente della Regione e la Giunta Regionale del Piemonte che ha accolto e resa esecutiva la delibera che abolisce il pagamento del ticket per le forze dell’ordine, equiparando anche il Piemonte ad altre regioni d’Italia.

La maggioranza politica della regione ha interpretato perfettamente le esigenze lavorative degli operatori del Comparto Sicurezza, dimostrando la giusta attenzione e sensibilità ad un problema che i sindacati di polizia denunciavano da anni. Finalmente dopo i solleciti e gli incontri di queste OOSS con le istituzioni regionali, è stata riconosciuta una misura sanitaria che istituisce un diritto “assente ingiustificato”, che obbligava i tutori dell’ordine a pagarsi le prestazioni mediche anche a seguito di incidenti occorsi in servizio. Un grande plauso per chi si è ricordato delle forze dell’ordine che tutti i giorni, nel quotidiano, mettendo a repentaglio la loro incolumità, assolve al duro e delicato compito di tutelare i cittadini garantendo la loro sicurezza.

SIULP BRAVO

SAP PERNA

FSP PANTANELLA

COISP CAMPISI

Anziano smarrito, i poliziotti lo accompagnano a casa

Partito da Susa con la propria autovettura, si è ritrovato in zona Madonna di Campagna, disorientato e senza la capacità di tornare a casa.

La scorsa settimana un anziano signore è stato soccorso dagli agenti della Polizia di Stato, in seguito alla segnalazione di un cittadino preoccupato per la sua condizione. L’uomo appare da subito confuso, non sa dove si trova e dichiara ai poliziotti di non essere in grado di ritrovare la strada di casa.

Gli operatori, dopo essersi sincerati dello stato di salute, contattano la moglie. La donna, sprovvista di una vettura a disposizione, manifesta le sue difficoltà ai poliziotti, che decidono di riaccompagnare a casa l’anziano. Si mettono alla guida della sua auto, fanno rifornimento e partono alla volta dell’abitazione. Strada facendo, l’uomo riconosce  l’itinerario precedentemente percorso.

Una storia a lieto fine per i due coniugi che non hanno mancato di esprimere parole di massima gratitudine per gli agenti della Polizia di Stato.

Camionista trova due minori sul tir

Un autotrasportatore bulgaro ha notato due ragazzini nascosti del suo tir e ha chiamato i carabinieri.

Martedì pomeriggio, alle 14.30 circa, a Volpiano (TO), in Via Brandizzo, un autotrasportatore bulgaro, dipendente di una ditta di trasporti con sede in Sofia, proveniente dalla capitale bulgara e diretto a Lione ha richiesto l’intervento dei carabinieri della Stazione di Volpiano perché ha notato due ragazzi nascosti nel suo semirimorchio.
Dopo aver aperto il portellone posteriore, i carabinieri hanno trovato due ragazzi rannicchiati sopra gli scatoloni, entrambi senza documenti, che hanno dichiarato di essere afghani, di 15 e 17 anni.
Sono stati accompagnati al San Giovanni Bosco di Torino per un controllo medico e successivamente, su disposizione del PM di turno della Procura della Repubblica dei minori di Torino, sono stati accompagnati in due comunità della provincia.
L’autotrasportatore, nel formalizzare la denuncia, ha precisato che si è accorto della presenza dei predetti all’interno del semirimorchio nell’area di servizio Villarboit Nord – Autostrada A/4 Trieste – Torino e che secondo lui potrebbero  essere saliti a bordo durante una delle soste fatte in Italia, in quanto i sigilli risultavano integri in occasione dei controlli effettuati al confine con la Slovenia. I due minori sono stati denunciati per danneggiamento.

Fermato per un controllo aggredisce gli agenti

Un cittadino di origini africane di 22 anni, nato a Torino,  è stato arrestato da personale del Commissariato Barriera Milano per vilipendio alle FF.OO., resistenza, Violenza, lesioni, oltraggio a Pubblico Ufficiale , nonché danneggiamento aggravato.

Il giovane era stato fermato in corso Vigevano per un ordinario controllo. Dai primi istanti si è mostrato molto scontroso ed aggressivo nei confronti degli operatori di Polizia, dicendo che non aveva tempo da perdere con loro; invitato ad avere qualche minuto di pazienza, ha rincarato la dose, dando dei razzisti agli agenti, dicendo che lo controllavano solo perché il colore della sua pelle è nero. Rassicurato sul fatto che non era assolutamente questo il motivo del controllo, ma che appena finito sarebbe stato libero di allontanarsi, il ventiduenne ha gettato a terra i documenti a terra e nel momento in cui uno degli operatori si è chinato per prenderli ha approfittato del momento per fargli perdere l’equilibrio e lo ha fatto cadere:  ne è scaturita una colluttazione violenta, durante la quale lo stesso ha cercato  di sottrarre anche l’apparato radio al poliziotto, non riuscendovi, ma gli ha fratturato un dito. Grazie all’intervento del secondo agente, che riporterà anche lui lesioni per 2 giorni, il ventiduenne è stato reso inoffensivo e tratto in arresto per i reati indicati sopra. L’apparato radio ha riportato dei danni importanti. A carico del giovane sono emersi numerosissimi precedenti specifici, quali interruzioni di pubblico servizio, violenza e minaccia a Pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale.

L’odioso fenomeno delle truffe agli anziani. Un nuovo arresto

Durante un servizio di prevenzione e repressione del fenomeno delle truffe perpetrate ai danni di persone anziane, agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un cittadino italiano.

Gli operatori, transitando in Via Renier, notano un’automobile con a bordo due uomini, uno seduto lato guidatore ed uno sul sedile posteriore.

Poco dopo i poliziotti vedono un terzo uomo, travisato e vestito con abiti da lavoro tipici dei tecnici del gas, uscire dal portone di uno stabile e dirigersi frettolosamente verso l’autovettura attenzionata. Intuendo potesse trattarsi di truffatori, gli agenti decidono di procedere al loro controllo. Uno dei tre, vedendo avvicinarsi gli operatori, oppone immediatamente resistenza, permettendo in tal modo la fuga dei due complici.

Da un accertamento effettuato all’interno dello stabile, ove era uscito poco prima il malfattore, i poliziotti scoprono che l’uomo era riuscito ad accedere all’interno dell’appartamento di un’anziana signora ma che la stessa, non cadendo in errore, lo aveva allontanato prima che riuscisse ad impossessarsi dei suoi averi.

Durante la perquisizione del veicolo sono stati rinvenuti diversi oggetti utilizzati per compiere le truffe, tra cui due radiotrasmittenti di piccole dimensioni, guanti da lavoro, l’avviso di una nota società del gas ed uno strumento elettronico spacciato dal malvivente per un macchinario finalizzato al rilevamento di sostanze gassose.

Sequestrata inoltre l’autovettura, sulla quale erano state apposte due targhe false al fine di depistare eventuali controlli di Polizia.

Il reo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e tentato furto in abitazione nonché indagato per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli e falso materiale commesso da privato.

E’ in corso un’attività investigativa finalizzata ad individuare altri episodi delittuosi allo stesso riconducibili.

Da Caselle nuovi voli per la Spagna

La compagnia aerea Vueling collega Torino con lo scalo catalano con 2 frequenze settimanali

 Vueling riavvia le operazioni da Torino Airport. La compagnia aerea spagnola ha ripristinato a partire  i collegamenti da e per la Spagna, operando la rotta Torino-Barcellona El Prat.

Sono due le frequenze settimanali per il vettore, che collega Torino da e per l’hub catalano nei giorni di venerdì e domenica. Gli orari di volo prevedono partenza da Barcellona alle 14.30 e arrivo a Torino alle 16.05, con ripartenza alla volta della Spagna alle 16.25 e arrivo a destinazione alle 17.55.

Barcellona rappresenta una delle destinazioni estere più importanti per l’Aeroporto di Torino, confermandosi come la seconda direttrice più trafficata nel segmento internazionale: nel 2019 i passeggeri movimentati da e per la meta catalana sono stati pari a 204.380 (in crescita del +8,7% sui dati del 2018), per un totale di 1.273 movimenti aerei (+4,9% sui dati del 2018).

“Il fatto che Vueling ricominci ad operare i voli da e per Barcellona è un segnale molto rassicurante. Si tratta di un volo strategico e molto atteso dal nostro bacino di riferimento – ha commentato l’Amministratore Delegato di Torino Airport, Andrea Andorno -, inoltre è un’ulteriore conferma che il traffico aereo internazionale sta cominciando a riprendere volumi in termini di offerta”.

“Siamo davvero felici di poter tornare a volare da Torino Airport e offrire ai nostri clienti la possibilità di riprendere a viaggiare verso l’Europa, sempre nel rispetto delle tutela di salute e sicurezza per tutti i nostri passeggeri” ha commentato Silvana Napolitano, Country Manager Vueling in Italia.

Oggetti ricavati da zanne d’elefante sequestrati dalle Fiamme gialle

Sequestrati una ventina di manufatti ricavati dalle zanne d’elefante e dal corallo rosso destinati al mercato clandestino. La Guardia di Finanza di Torino denuncia una coppia di imprenditori.

 

È quello che si sono trovati davanti i Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torino in occasione di una perquisizione di un appartamento di Corso Giulio Cesare, nel quartiere Barriera di Milano a Torino, nella disponibilità di due cittadini cinesi: in alcune teche sono stati rinvenuti gli oggetti di alto pregio, in avorio ed in corallo, appartenenti a specie protette ed in via di estinzione, tutti importati illecitamente sul territorio nazionale e destinati, presumibilmente, ad un mercato clandestino.

 

Manufatti scolpiti e ricavati dalle zanne d’elefante (temine scientifico Loxodonta Elefante), la cui tutela è di dominio mondiale e del non meno pregiato corallo rosso sempre più a rischio d’estinzione, gli articoli sequestrati dai Baschi Verdi Torinesi.

 

Ingente il valore della merce sequestrata stante il mercato clandestino al quale erano presumibilmente destinate; una parte degli stessi articoli, infatti, era corredata di apposito cartellino con il prezzo indicato.

 

La coppia, due trentenni di origine cinese, è stata denunciata alla procura della Repubblica del capoluogo piemontese.

 

Il traffico illegale di avorio, cd. “oro bianco”, costituisce attualmente un “business” importante per i trafficanti che operano in stretta connessione con i bracconieri i quali, senza scrupoli, uccidono ogni anno un numero considerevole di elefanti, rinoceronti, ippopotami, etc, specie alla soglia del rischio estinzione.

 

La normativa CITES, derivante dalla Convenzione di Washington, ha come principale obiettivo quello di contrastare il commercio illegale delle specie protette.

 

Sono centinaia le specie animali e vegetali il cui commercio è vietato e decine di migliaia quelle regolamentate dalla CITES e dalla relativa normativa internazionale, dell’Unione europea e nazionale. Sono così protette molte specie di pappagalli, scimmie, rettili, cactus, orchidee nonché oggetti in avorio, gusci di tartaruga, animali impagliati, pelli di felini e molti altri esemplari.

 

La Guardia di Finanza di Torino ricorda, proprio nel periodo che vede arrivi e partenze per le vacanze estive, che è vietato importare, esportare, trasportare, vendere, esporre e detenere gli esemplari tutelati dalla CITES che siano sprovvisti dei necessari permessi.

 

Sanzioni, anche di carattere penale, sono previste dalla legislazione nazionale, in caso di violazioni della Convenzione e dei Regolamenti Comunitari applicativi.

 

Si possono importare e/o (ri)esportare animali e piante, loro parti e prodotti derivati inclusi nelle Appendici della CITES e negli Allegati dei Regolamenti Comunitari solo se autorizzati in Italia dagli enti pubblici preposti.

 

È necessario quindi verificare, prima dell’acquisto, se gli esemplari o gli oggetti appartengono ad una specie protetta dalla Convenzione.

 

Nei casi dubbi e qualora non sia possibile ottenere l’autorizzazione prevista, si consiglia di desistere dall’acquisto.

Il premier Conte chiama il poliziotto che ha salvato donna

Il premier Giuseppe Conte ha telefonato all’agente di polizia Vincenzo Tripodi, 27 anni, che domenica, mentre era alla centrale operativa della questura di Torino ha sventato una violenza su una donna malmenata dal convivente.

Il poliziotto ha infatti capito che dietro la sua insolita richiesta – ‘ vorrei ordinare una pizza’ –  in realtà chiedeva aiuto, poichè c’era in casa qualcuno che la minacciava.

Tripodi ha così  attivato il protocollo di emergenza e ha  permesso ai colleghi della volante in intervenire in tempo. Il presidente del Consiglio si è congratulato con l’agente  originario di Reggio Calabria e si è informato sul suo lavoro e sulla sua vita personale. Gli ha anche chiesto  come avesse capito che telefonata nascondeva una richiesta d’aiuto.

Racket dei banchi al mercato di Porta Palazzo?

Sembrava solo una lite tra stranieri ma dietro alla vicenda c’era in realtà  un’estorsione.

La scoperta è degli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia, intervenuti  a Porta Palazzo per sedare un rissa. Arrestato un marocchino di  36 anni, che ha aggredito un tunisino.  Secondo testimoni la lite è avvenuta per impedire alla vittima di allestire il banco. L’arrestato, prima  ha minacciato di morte il rivale chiedendogli di andarsene e, al suo rifiuto, lo ha picchiato. Vi sarebbero altri casi legati al montaggio e allo smontaggio dei banchi.

Sul treno scatta foto a ragazzina, denunciato

Un italiano di 65 anni, residente nel torinese, è stato denunciato per pornografia minorile da personale della Polizia Ferroviaria impegnato nell’ambito dei controlli straordinari a bordo treno nella tratta Torino –Savona, maggiormente interessata nel periodo estivo da un incremento del flusso dei viaggiatori verso la Liguria.

L’uomo è stato notato, a bordo di un treno regionale all’altezza della stazione di Ceva (CN), mentre era intento a fotografare con il proprio cellulare le gambe di una minorenne seduta accanto a lui, ignara di quanto stava accadendo.

Sono stati alcuni viaggiatori presenti nella stessa carrozza al momento degli scatti ad avvisare gli agenti impegnati a bordo del treno. Grazie alla descrizione fornita, i poliziotti hanno rintracciato il responsabile che nel frattempo si era spostato in un’altra carrozza. Lo stesso ha confessato di aver scattato una foto e di averla inviata ad un conoscente in Indonesia, ma di averla cancellata. L’uomo, riconosciuto sia dai testimoni che dalla vittima, è stato denunciato per diffusione di materiale pedopornografico mentre il cellulare è stato sequestrato.