CRONACA- Pagina 925

Il bollettino Covid di giovedì 17 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato  2.967  nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 8,8di  33.754 tamponi eseguiti, di cui 28.903  antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.016.480, così suddivisi su base provinciale: 85.578 Alessandria, 46.720 Asti, 39.175 Biella, 134.233 Cuneo, 76.799 Novara, 540.053 Torino, 36.228 Vercelli, 36.801 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.039 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.854 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 21(+1 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 577(-17 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 45.942

I tamponi diagnostici finora processati sono 16.121.586(+ 33.754 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.141

Sono 3, nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.141 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.765 Alessandria, 786 Asti, 500 Biella, 1.597 Cuneo, 1.056 Novara, 6.272 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

956.799  GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 956.799 (+1869  rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 79.886 Alessandria, 44.292 Asti, 37.362 Biella, 127.909 Cuneo, 73.549 Novara, 512.312 Torino, 33.970 Vercelli, 34.506 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.882 extraregione e 9.131 in fase di definizione.

In manette il molestatore seriale dei treni piemontesi

Tentò di palpeggiare una ragazza nella stazione di Asti.

Poi ne molesto’ un’altra sul treno Asti-Alessandria. La procura della Repubblica di Asti ha disposto l’arresto di un giovane di 21 anni, cittadino somalo, fermato dalla polizia ferroviaria di Torino, dopo un’indagine condotta in collaborazione con la polizia di Asti e Alessandria.  E’ stato identificato e riconosciuto dalle immagini  del sistema di videosorveglianza delle stazioni.

 

 

Cercano di introdursi all’interno di una abitazione Arrestati dalla Squadra Volante

Nei giorni scorsi al 112 NUE arriva la segnalazione relativa alla intrusione di due persone all’interno di uno stabile in via Don Bosco. La pattuglia della Squadra Volante intervenuta sul posto ferma sul posto due soggetti: un ventisettenne di nazionalità marocchina ed un 43enne di nazionalità peruviana, entrambi irregolari sul territorio

 

nazionale. Gli stessi, poco prima, utilizzando una spranga in ferro, avrebbero danneggiato una porta a vetri di ingresso di una abitazione, per poi una volta scoperti, disfarsi dell’oggetto atto a forzare, nascondendolo in un cespuglio. Per entrambi i soggetti, che hanno numerosi precedenti specifici, sono scattate le manette per tentato furto aggravato in concorso.

“La bici e’ mia” Arrestato mentre trancia la catena

Voleva far credere ai poliziotti che la bici  legata al palo fosse sua proprietà. Il 37enne di nazionalità marocchina, stava però contemporaneamente cercando di tranciare la catena con un tubo metallico di  un metro. Poco prima, un residente in via San Francesco da Paola sentendo dalla finestra di  casa dei rumori sospetti, si era affacciato vedendo lo sconosciuto accanto alla bicicletta. Gli agenti  della Squadra Volante hanno arrestato  l’uomo per tentato furto aggravato.

Calci alla porta di casa e bottigliate sull’auto della ex

In piena notta ai è recato  sotto casa della ex moglie. Ha preso a bottigliate l’auto della donna e il furgone del nuovo compagno di lei ed è entrato nel condominio. .

E’ successo nel quartiere Barca di Torino. Sul pianerottolo, ha preso  a calci e pugni la porta di ingresso. L’uomo, un romeno con precedenti penali, è stato bloccato dai  poliziotti della Squadra Volante e arrestato per stalking e danneggiamento.

Covid, il bollettino di mercoledì 16 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.811nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 9,5% di 29.442 tamponi eseguiti, di cui 24.502 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.013.513, così suddivisi su base provinciale: 85.127 Alessandria, 46.557 Asti, 39.087 Biella, 134.026 Cuneo, 76.574 Novara, 538.579 Torino, 36.100 Vercelli, 36.664 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.020 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.779 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 20 (-rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 594 (-21 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 44.831

I tamponi diagnostici finora processati sono 16.087.832 (+ 29.442 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.138

Sono 4, nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.138 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.764 Alessandria, 786 Asti, 500 Biella, 1.597 Cuneo, 1.055 Novara, 6.271 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

954.930 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 954.930 (+1735 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 79.626 Alessandria, 44.205 Asti, 37.310 Biella, 127.765 Cuneo, 73.429 Novara, 511.330 Torino, 33.894 Vercelli, 34.393 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.875 extraregione e 9.103 in fase di definizione.

Ventenne avrebbe sottratto 12mila euro a federazione sportiva: arrestato

Gli agenti del Commissariato Barriera Nizza, con la collaborazione di personale del Commissariato di Lugo, hanno eseguito in Provincia di Ravenna una misura cautelare in carcere nei confronti di un ventenne, ritenuto gravemente indiziato del reato di truffa aggravata del quale sarebbe stato autore a danno di una federazione sportiva piemontese.

Il giovane è stato individuato dagli investigatori del Commissariato Barriera Nizza, grazie all’analisi dei tabulati e della movimentazione bancaria, dopo la denuncia presentata dalla parte lesa nel febbraio 2021.

Il ventenne, con artifizi e raggiri telematici, tra cui la registrazione di una finta pec riferibile al comitato sportivo, sarebbe riuscito a farsi accreditare dal conto della federazione sul proprio conto oltre 12000 euro, somma poi recuperata dagli investigatori.

Nella specifico, secondo la ricostruzione della truffa, l’uomo, con una serie di stratagemmi, dopo essersi spacciato per un rappresentate della federazione, avrebbe convinto un dipendente della banca presso la quale il comitato sportivo aveva un conto ad effettuare un bonifico di oltre 12000 euro, per una presunta iscrizione a campionati europei. Del bonifico in realtà sarebbe stato beneficiario lo stesso soggetto.

Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari pertanto gli indagati non sono da ritenersi colpevoli fino a giudizio definitivo.

Maxi truffa reddito di cittadinanza: nuovi arresti

La guardia di finanza di Novara ha arrestato otto persone  nell’ambito di una maxi inchiesta della procura di Milano

Erano state scoperte 10mila domande di reddito di cittadinanza prove dei requisiti previsti dalla legge, con danno all’erario di oltre 21.5 milioni di euro.

Le persone arrestate oggi, dopo i primi sedici arresti di novembre, hanno cercato nuovi canali per proseguire  nella truffa.

Crolla rampa di scale in un palazzo Ferito tredicenne

Questa mattina una rampa di scale si è letteralmente staccata, a Torino, in un palazzo di via Domodossola. Quattro famiglie sono state fatte evacuare dalle finestre grazie ai vigili del fuoco. E’ rimasto ferito ma in modo non grave, un tredicenne  che usciva di casa per andare a scuola.

Usura ed estorsione. Consulente applicava a un cliente tassi fino al 120%

La Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, ha eseguito, nell’ambito dell’operazione “DOPPIO RUOLO”, una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un consulente del lavoro di Moncalieri (TO) per le ipotesi di reato di usura ed estorsione.

Le indagini sono state avviate nel luglio 2021, grazie alle dichiarazioni rese da un titolare di un bar e tabacchi che ha denunciato di essere vittima di usura, con tassi d’interesse fino al 120% annuo.

Il tabaccaio, in difficoltà economiche, sarebbe stato indirizzato a rivolgersi al professionista, di cui lo stesso era già cliente, da un proprio dipendente, anch’egli indagato per usura, il quale si sarebbe anche occupato di fare da tramite per la riscossione e la consegna del denaro.

Nel tempo le condizioni di salute dell’imprenditore si sarebbero aggravate, anche a causa delle presunte pressioni ricevute dall’usuraio, al punto da essere costretto a vendere la propria attività.

Le investigazioni sono state svolte del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino mediante l’analisi dei flussi finanziari, dei tabulati telefonici e perquisizioni, che hanno consentito di sequestrare al professionista oltre 20.000 euro in contanti occultati nel fondo di un armadio e 2 orologi “Rolex”.

Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, il G.I.P. presso il Tribunale di Torino, ravvisando in capo al consulente gravi indizi di colpevolezza nonché il pericolo di reiterazione delle condotte e dal momento che quest’ultimo ha agito nell’esercizio di un’attività professionale e ai danni di un imprenditore suo cliente, ha disposto l’esecuzione del provvedimento restrittivo della libertà personale, mentre il dipendente del tabaccaio risulta tutt’ora indagato per concorso con il professionista nel reato di usura.

Gli Organi investigativi restano a disposizione di coloro che intendessero fornire ulteriori elementi informativi.

L’indagine si inserisce nel quadro delle attività condotte dalla Guardia di Finanza a contrasto dell’usura, odiosa pratica criminale che tende ad ottenere ingenti guadagni sfruttando lo stato di bisogno di soggetti in grave difficoltà. L’azione risponde all’esigenza di individuare prontamente, anche nel contesto della situazione pandemica, i segnali di inquinamento da parte delle consorterie criminali di tipo economico ed organizzato, adottando tutte le iniziative di contrasto e inibendo ogni forma di possibile arricchimento illecito connesso allo sfruttamento della particolare contingenza.