MONCENISIO – A fine anno 2021 è tempo di bilanci per l’attività ammnistrativa del Comune di Moncensio. Parliamo degli abitanti: in paese vivono stabilmente 43 persone e nei momenti di turismo, soprattutto nella bella stagione, ospita circa 500 persone. Secondo l’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, è il comune italiano che nel 2020 ha avuto il maggior incremento di popolazione rispetto all’anno prima con un +28,1%. Si questo dato spiega il sindaco Mauro Carena. “Si tratta certamente di numeri minimi che però sono molto importanti. I due piccolissimi Aurora ed Enea rappresentano per noi il senso della vita, insieme a Virginia nata 8 anni fa. Sono il segnale che qualcosa sta cambiando che stiamo ritrovando il senso di comunità che sembrava perso. A Moncenisio tornano persone che hanno le radici e ne arrivano altre che scelgono di viverci“. Da ricordare l’aiuto concreto dell’amministrazione. C’è un bonus di mille euro all’anno per ogni bambino residente, in più il Comune offre il trasporto gratuito per chi deve accompagnare i figli a scuola. Moncenisio vuol dire anche servizi. C’è la rete Wi-fi in tutto il centro abitato e si sta lavorando per far arrivare la banda ultra larga. Dice ancora l’avvocato. “Pensiamo che le strade debbano essere rigorosamente libere dalla neve, ma che ci possano essere anche altre strade, virtuali, per collegare chi vive e lavora qui con il resto del mondo. Oltre alla digitalizzazione crediamo anche, per esempio, nella cultura e nel welfare. Siamo capofila di un progetto per il controllo dei dati medici a distanza, stiamo realizzando opere di salvaguardia del territorio e di miglioramento dell’arredo urbano. Investiamo in una biblioteca e in strumenti di alfabetizzazione informatica“. Le attività si confermano solide e strutturate con un albergo e due ristoranti, uno funziona anche come negozio di generi alimentari poi un Bed and breakfast. Si chiude con le manifestazioni. “L’Ecomuseo Terre di confine è il luogo scelto per mostre e conferenze, si fa cultura e momenti aggregativi anche culinari. Tutta l’estate Moncenisio si presenta nella sua bellezza, in ordine, con un ricchissimo cartellone d’iniziative musicali e non solo. Per la chiusura dell’anno devo ringraziare i dipendenti, gli amministratori e tutti quelli che hanno dedicato passione ed energie alla comunità“.
Giovedì i funerali di Angelo Burzi
Si terranno giovedì 30, alle 12,30, i funerali di Angelo Burzi, ex assessore regionale suicidatosi a 73 anni nella notte di Natale dopo essere stato condannato a tre anni nel processo Rimborsopoli. La cerimonia si svolgerà presso la Chiesa di San Filippo Neri di via Maria Vittoria 5.
Ragazza muore a 20 anni dopo un malore
DAL PIEMONTE Era molto conosciuta per le sue attività di volontariato, Lara Leopaldi, ragazza di 20 anni di Gravellona Toce, nel Novarese
Il 24 dicembre aveva avuto un malore in casa. La giovane era stata portata all’ospedale di Domodossola e, aggravatesi le condizioni, al Maggiore di Novara. Ma la ragazza non ce l’ha fatta. I funerali si svolgeranno domani.
Scritte murali contro il medico Matteo Bassetti sono comparse a Sauze d’Oulx, in alta Val di Susa, dove l’infettivologo riceverà questa sera la cittadinanza onoraria nel corso di una cerimonia al teatro D’Ou’ nel corso del convegno ‘Punti di vista sul virus e sulla pandemia’. “Green pass = ricatto”, “No Green pass”: queste alcune delle scritte, realizzate con vernice spray su cui indagano i carabinieri. Ieri i No Green Pass sui social avevano lanciato l’appello alla mobilitazione di protesta con appuntamento in piazza III Reggimento Alpini.
In questi giorni il Commissariato di P.S. Rivoli ha concluso un’indagine per reati di produzione e cessione di materiale pedopornografico, che ha visto come vittima una minore residente nel Torinese. L’operazione, coordinata dalla Procura dei Minori presso il Tribunale di Torino, ha portato all’esecuzione di perquisizioni in tutta Italia ed il sequestro di circa 300 immagini di contenuto pedopornografico.
L’operazione, partita lo scorso inverno, nasce dall’attenzione e l’intuito di un padre che un giorno decide di controllare l’account di un noto social utilizzato dalla figlia. Da un rapido controllo si accorge che la minore da qualche tempo ha una sorta di “fidanzatino”, apparentemente coetaneo, che l’ha avvicinata tramite la piattaforma social e con il quale si sente di frequente. Una volta conquistata la fiducia della vittima, il soggetto, da lei mai conosciuto personalmente, riesce con la manipolazione psicologica a farsi inviare immagini e video di contenuto pedopornografico, girati dalla stessa con il telefonino. Una volta ottenuto quanto richiesto, il presunto “fidanzatino”, passa all’estorsione, minacciandola che se non avesse inviato ulteriori foto e video, il materiale in suo possesso sarebbe stato inoltrato ad altre persone.
La minore non rivela a nessuno quanto sta subendo.
Il padre prova a fermare l’utente, dialogando con lui attraverso l’account social, senza successo. Decide così, un pomeriggio di febbraio, di varcare la soglia del Commissariato di P.S. Rivoli per sporgere denuncia.
L’indagine risulta da subito complessa, ad elevato contenuto tecnico. Il reato si è sviluppato nelle fitte maglie della rete informatica, costellata di barriere giuridiche fatte di “account” e “file log”.
I poliziotti, coordinati dalla Procura dei Minori del Tribunale di Torino, dopo mesi di lavoro riescono a dare un nome ed un cognome al profilo del finto fidanzatino, denunciandolo.
Molesta passeggera a bordo di un tram
Arrestato in corso Unione Sovietica
Nel giorno di Santo Stefano gli agenti della Squadra Volanti hanno arrestato un cittadino centrafricano di 32 anni per atti osceni aggravati.
L’uomo, dopo essere salito a bordo di un tram, aveva iniziato a molestare una passeggera, dapprima abbassandosi i pantaloni, per poi mostrarle le parti intime. La donna decideva allora di cambiare posto ma il trentaduenne dopo pochi istanti l’aveva raggiunta, continuando a mettere in atto gesti espliciti. La vittima, intimorita, aveva chiamato il 112 NUE. Vedendola al cellulare, lo straniero si era allontanato, raggiungendo la parte opposta del tram, pur continuando a fissarla. L’intervento dei poliziotti ha posto fine alla sua condotta.
In seguito ad ulteriori accertamenti è emerso come il soggetto si fosse già reso protagonista di un episodio analogo la scorsa settimana.
Condotto presso gli uffici di via Tirreno, il trentaduenne, privo di documenti al seguito, ha fornito un nominativo falso al fine di eludere i controlli.
Alla luce dei fatti, oltre all’arresto, è scattata la denuncia per gli atti osceni compiuti nei giorni scorsi e per falsa attestazione
PRECISAZIONE SULL’USCITA DALLA QUARANTENA PER I CONTATTI STRETTI DI UN CASO: LIBERI SUBITO DOPO ESITO NEGATIVO DEL TAMPONE ANTIGENICO O MOLECOLARE
Si ricorda che, in base alla Circolare Ministeriale dell’11 agosto 2021, per i contatti stretti la quarantena può essere revocata a seguito di test antigenico o molecolare negativo (effettuato presso strutture pubbliche o private) al termine dei periodi previsti per vaccinati o non vaccinati, sempre in assenza di sintomi. I soggetti che riceveranno l’esito negativo caricato sulla piattaforma Covid-19 potranno essere considerati liberi dalla misura della quarantena. Tale disposizione è valida anche per l’uscita dal periodo di quarantena degli studenti contatti stretti di un positivo.
“I casi di oggi sono oltre 20 volte superiori a quelli di un anno fa (erano 335 il 28 dicembre 2020 contro i 7.933 di queste ore), ma i ricoveri in intensiva sono meno della metà e quelli ordinari circa 1/3 rispetto al 28 dicembre 2020. Rispetto a un anno fa è cresciuta enormemente anche la capacità del sistema di eseguire i tamponi: erano stati poco più circa 5.400 in questo giorno di un anno fa e oggi sono stati oltre 71.500, con i laboratori per processarli passati dai 2 esistenti a inizio pandemia in Piemonte ai 45 di adesso” sottolinea il consulente strategico Covid della Regione Piemonte Pietro Presti.
INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI
Nella settimana dal 20 al 26 dicembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 534.5 casi, in aumento (+62,9%) rispetto ai 328.1 della scorsa settimana. Il dato è in linea con quanto accade nel resto del Paese ed in Europa.
L’aumento maggiore si registra nella fascia di età 19-24 anni che sale a 932.9 casi da 352.1 con un aumento del 165% rispetto alla settimana precedente.
La fascia 25-44 anni sale a 764.3 casi dai 421.8 della scorsa settimana (+81,2%). Nella fascia 45-49 anni i casi si attestano a 505.4 dai 333.4 della settimana scorsa (+51,6%), mentre nella fascia 60-69 anni sono 341.3 in salita da 235 (+45,2). Sono 237.4 i nuovi casi di Covid tra i 70-79 anni, erano 189 la scorsa settimana (+25.6%). In aumento anche la fascia over80 che si conferma quella con meno casi: 141.4 questa settimana rispetto agli 88.3 del periodo precedente con un incremento del 60,1%.
IL 30 DICEMBRE IN PIEMONTE GIORNATA DI VACCINI SULLA NEVE
A Sestriere, Prato Nevoso ed Alagna, accesso diretto per la prima dose e possibilità di terza dose per chi quello stesso giorno ha già un appuntamento programmato in un hub del territorio
Per continuare a sensibilizzare la popolazione sulla campagna vaccinale, il 30 dicembre il Piemonte dedicherà una particolare giornata di vaccinazione sulle piste da sci, in tre delle sue principali stazioni invernali: Sestriere (Torino), Prato Nevoso (Cuneo) e Alagna (Vercelli).
L’iniziativa verrà realizzata in collaborazione con i Comuni e le Aziende sanitarie locali (Asl TO3, Asl CN1, Asl Vercelli) e i gestori degli impianti sciistici.
Sarà possibile ricevere la prima dose con accesso diretto o la terza dose nel caso di coloro che hanno già un appuntamento programmato in quello stesso giorno in uno degli hub vaccinali delle Asl piemontesi e che potranno cogliere l’occasione di una giornata sulla neve per ricevere il vaccino in alta quota.
Potranno accedere all’iniziativa gli over12 che hanno il domicilio sanitario in Piemonte. Le vaccinazioni si svolgeranno dalle 9.30 alle 15. A Sestriere in Piazzale Fraiteve n. 1 e ad Alagna presso l’Hub vaccinale del Comune in Piazza Rolandi, mentre a Prato Nevoso sarà possibile ricevere il vaccino nelle tensostrutture messe a disposizione dalla Protezione Civile, in collaborazione con la Croce Rossa, in via Corona Boreale 1. Anche qui sarà possibile accedere ad accesso diretto o prenotando sul sito di Prato Nevoso Ski.
“Un modo per avvicinarci al Capodanno continuando a sensibilizzare tutti i cittadini sull’importanza del vaccino – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e il vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso, insieme agli assessori al Turismo Vittoria Poggio e allo Sport Fabrizio Ricca -. Speriamo che per chi non ha ancora fatto la prima dose sia una occasione, un incentivo per riceverla, e per chi invece ha già l’appuntamento quel giorno per la terza dose un modo per ricevere la protezione del vaccino senza rinunciare a una giornata sulle nostre splendide montagne”.
Lo ha sorpreso alle spalle e gli ha rubato il portafogli con 4mila euro. Lo scippo è avvenuto in pieno centro di Torino, via Garibaldi, ai danni di un 65enne, che stava salendo sul suo furgone. Il figlio dell’uomo ha inseguito il giovane ladro algerino fino in piazza Palazzo di Città e lo ha fatto arrestare dai carabinieri.
Durante intervento in urgenza di neurochirurgia una donna viene fatta partorire, grazie ad un intervento combinato di neurochirurghi, ginecologi – ostetrici e neonatologi, presso l’ospedale Molinette di Torino. Salvate mamma e bimba
Nei giorni scorsi sono state salvate mamma e neonata presso la Neurochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Infatti, mentre la mamma veniva sottoposta ad intervento neurochirurgico in urgenza, in contemporanea per salvare la bimba che aveva in grembo è stata fatta partorire grazie ad un parto cesareo, che ha permesso di salvare la neonata, grazie all’intervento combinato di neurochirurghi, ginecologi – ostetrici e neonatologi.
La giovane donna di 33 anni, gravida alla 31° settimana, era stata trasferita presso la Città della Salute di Torino con riscontro improvviso di una lesione cerebrale che metteva in pericolo la sua vita.
La gravidanza era decorsa in modo fisiologico fino a quel momento, con benessere di mamma e feto.
La paziente, che fino a quella mattina stava bene, aveva iniziato ad avvertire una cefalea sempre più intensa con rapido peggioramento delle condizioni generali.
La situazione è apparsa subito molto seria, per cui ogni momento era prezioso per salvare la vita della donna.
Mentre i neurochirurghi concentravano tutti i loro sforzi per intervenire sulla donna, ginecologi –ostetrici e pediatri neonatologi si sono dedicati alla salute della bimba che la donna portava in grembo, la cui stessa sopravvivenza era messa in pericolo dalle condizioni della mamma.
E’ stato quindi necessario organizzare, in una lotta contro il tempo, l’espletamento del parto mediante cesareo in modo contestuale all’intervento neurochirurgico, indispensabile per la donna.
Il lavoro di coordinazione tra neurochirurghi, anestesisti, ginecologi, ostetriche e neonatologi ha permesso di trasformare in breve tempo una sala neurochirurgica dell’ospedale Molinette di Torino in una occasionale sala parto con tutto l’occorrente per assistere in emergenza mamma e neonata.
Un’équipe di ginecologi – ostetrici, appartenenti alla Ginecologia e Ostetricia 1 universitaria, diretta dalla professoressa Chiara Benedetto, una di neonatologi della Neonatologia universitaria, diretta dal professor Enrico Bertino, e l’anestesista, dottoressa Giovanna Marchiaro, della Anestesia 4, diretta dal dottor Maurizio Berardino, si sono prontamente recati presso le Molinette per cercare di salvare anche la piccola.
I medici della Neurochirurgia universitaria, diretta dal professor Diego Garbossa, hanno eseguito nel frattempo tutti gli accertamenti necessari per la conferma diagnostica e per il tempestivo intervento.
La criticità della situazione ha richiesto l’exeresi immediata della lesione cerebrale, espletando nello stesso tempo il parto cesareo grazie all’allestimento di due diversi campi operatori in contemporanea.
L’intervento neurochirurgico è stato effettuato dal professor Diego Garbossa, dalla dottoressa Francesca Vincitorio, dal dottor Ludovico Comite e dal dottor Roberto Racca, con l’anestesista dottor Giorgio Passalacqua, della Anestesia e Rianimazione 2 ospedaliera (diretta dal dottor Roberto Balagna).
Il cesareo è stato effettuato dal professor Luca Marozio e dal dottor Maurizio Giarola, dell’équipe della professoressa Benedetto, senza complicanze.
La neonata è stata immediatamente affidata alle cure dei neonatologi, dottoressa Alessandra Coscia, dottoressa Elena Maggiora e dottor Pierclaudio Murru, dell’équipe del professor Bertino, presenti in sala operatoria con tutta la strumentazione necessaria alle cure di una bimba nata prima del tempo.
Dopo la prima assistenza in sala operatoria, la bambina è stata trasportata presso la terapia intensiva neonatale universitaria dell’ospedale Sant’Anna di Torino, dove ha già potuto abbracciare il suo papà, ed è amorevolmente assistita dalle cure del personale ed alimentata con il prezioso nutrimento della Banca del Latte umano.
Al termine della procedura la paziente è stata trasferita nel reparto di Neurorianimazione, diretto dal dottor Roberto Balagna.
La rapida ripresa della mamma ha permesso di trasferirla già dopo un solo giorno nel reparto di neurochirurgia e successivamente in quello di Ostetricia e Ginecologia universitaria del Sant’Anna, dove come grande regalo di Natale ha potuto incontrare la propria bambina nel reparto di Neonatologia universitaria.
Un bambino di due anni è stato ferito lievemente questa mattina, da calcinacci caduti da un palazzo in via Boston, a Torino.
Mentre il piccolo stava camminando sul marciapiede, probabilmente da un balcone si è staccato un calcinaccio che lo ha colpito di striscio. Il bimbo è stato portato all’ospedale Martini in codice verde e le sue ferite non sono gravi. Sul posto la polizia municipale con i vigili del fuoco intervenuti con l’autogru per mettere in sicurezza la facciata dell’edificio.
(foto archivio)