Chiusura per 5 giorni e sanzione amministrativa per un dipendente di un minimarket di via Exilles nel quartiere Parella. Mercoledì sera in tarda serata, gli agenti del Commissariato San Paolo hanno appurato la presenza di un avventore nell’esercizio privo di dispositivi di protezione. Anche quest’ultimo, come l’esercente, è stato sanzionato amministrativamente dai poliziotti per la violazione delle norme anti covid.
Lunedì 18 ottobre l’iniziativa è aperta a tutti
Con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Seta, i dipendenti McDonald’s e la comunitàlocale si uniscono per contrastare il fenomeno dellittering
Un’iniziativa di McDonald’s, in partnership con Fise Assoambiente ed Utilitalia, che toccherà 100 comuni italianientro il mese di ottobre
Si terrà lunedì 18 ottobre a Settimo Torinese l’iniziativa di McDonald’s “Le giornate insiemea te per l’ambiente”; una giornata dedicata alla lotta al fenomeno sempre più attuale del littering, ovvero l’abbandono di rifiuti nell’ambiente. Resa possibile grazie al patrocinio del Comune e alla preziosa collaborazione di Seta, l’iniziativa è aperta a tutti i cittadini che potranno unirsi ai dipendenti dei ristoranti McDonald’s, coinvolti in prima persona nella pulizia del Villaggio Olimpia. L’appuntamento, per chiunque voglia dare il proprio contributo, è previsto per le ore 9:00 presso Via Mediterraneo,angolo Via Torino.
Settimo Torinese è una delle 100 tappe nazionali che saranno coinvolte nel progetto, per il quale i ristoranti McDonald’s si faranno promotori del coinvolgimento di associazioni e cittadini, unendo le forze per un unico obiettivo: contribuire alla pulizia diparchi, strade, spiagge e piazze, a seconda delle esigenze specifiche di ogni Comune.
Il fenomeno del littering, infatti, è un problema sempre più ampio che oggi crea disagi sia a livello di decoro urbano sia di inquinamento ambientale. Gettare un rifiuto a terra significa immettere nell’ambiente un oggetto che vi rimarrà dai 3 mesi, se di carta, a un secolo, se di plastica, con un impatto che deve tenere conto anche del fatto che in Italia la plastica non raccolta raggiunge le 500.000 tonnellate ogni anno. La maggiore densità di rifiuti abbandonati interessa i luoghi pubblici all’aperto: nei parchi italiani si trovano 4 rifiuti per metro quadro, mentre nelle spiagge si parla di 7,8 rifiuti ogni metro.
In questo scenario, “Le giornate insieme a te per l’ambiente” si inseriscono in un percorso virtuoso verso la transizione ecologica che McDonald’s ha intrapreso ormai da diversi anni a partire dai suoi ristoranti, con un forte impegno in termini di Packaging e Waste & Recycling. Ne sono un esempio l’eliminazione dellaplastica monouso in favore di materiali più sostenibili, l’installazione di contenitori per la raccolta differenziata nelle sale e nei dehors, la collaborazione con Comieco per lo sviluppo di un nuovo sistema per garantire la riciclabilità del packaging in carta e la campagna di sensibilizzazione sulle corrette modalità di raccolta dei rifiuti rivolta ai consumatori dei ristoranti.
Inoltre, attraverso questa iniziativa, McDonald’s rinnova la propriavicinanza ai territori in cui opera con i suoi oltre 610 ristoranti el’impegno dei 140 licenziatari, imprenditori fortemente radicati nelle comunità locali.
McDonald’s Italia
In Italia da 35 anni, McDonald’s conta oggi 610 ristoranti in tutto il Paese per un totale di 25.000 persone impiegate che servono ogni giorno 1 milione di clienti. I ristoranti McDonald’s italiani sono gestiti per il 90% secondo la formula del franchising grazie a 140 imprenditori locali che testimoniano il radicamento del marchio al territorio. Anche nella scelta dei fornitori McDonald’s conferma la volontà di essere un marchio “locale”, con l’85% di fornitori che è rappresentato da aziende italiane o aziende che producono in Italia. Nel mondo McDonald’s è presente in oltre 100 Paesi con più di 36.000 ristoranti.
Presentato il volume “Donne, Pace e Sicurezza”
AL SALONE DEL LIBRO
Nato come manuale di addestramento per i corsi dello Stato Maggiore della Difesa, i capitoli di questo volume richiamano la creazione del sistema “Donne, Pace e Sicurezza” e il suo sviluppo in contesti nazionali ed internazionali, basandosi sulla comunità militare italiana e citando l’arruolamento femminile. Questa pubblicazione è concepita come strumento per agevolare lo sviluppo di una cultura basata prima di tutto sulla consapevolezza che il contenuto della risoluzione n. 1325 delle Nazioni Unite, approvata all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu il 31 ottobre del 2000, ha significato universale e rilevanza in termini di cultura che riguarda tutti – uomini e donne – che sono chiamati ad operare in modo imparziale nell’affrontare le numerose sfide nella lotta contro la violenza di genere e nella promozione del ruolo delle donne nella società.
In particolare si tratta della prima risoluzione in assoluto che menziona esplicitamente l’impatto della guerra sulle donne prevedendo un sempre maggiore contributo delle stesse nella risoluzione dei conflitti per una pace durevole, ponendo l’attenzione sulla necessità dell’adozione di una prospettiva di genere e della formazione del personale sui diritti delle donne.
Il relatore della Conferenza, Tenente Colonnello Rosa Vinciguerra, Capo della Sezione “Pari Opportunità e prospettiva di genere” dello Stato Maggiore della Difesa, ha analizzato la Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, emanata nel 2000. La Risoluzione, insieme ad altre nove che ne rinforzano i contenuti, esamina il tema in modo organico e diffuso, individuando una serie di priorità e fornendo indicazioni per tutti i soggetti attivi nei processi di pace e sicurezza, prevedendo sistematicamente il coinvolgimento femminile e introducendo una nuova prospettiva, quella di genere, nella gestione del post-conflitto. Da un punto di vista militare, la Risoluzione ha comportato l’inclusione della prospettiva di genere nel processo di pianificazione, oltre alla creazione di una figura dedicata all’interno degli staff, il Gender Advisor, insieme allo sviluppo di una dottrina e di una serie di attività formative ad hoc. Un tema che si intreccia con quello più generale della presenza femminile nelle Forze Armate, che ha compiuto vent’anni come la Risoluzione.
CV
Furti di rame, 22 ditte ispezionate
2 indagati, 84 persone controllate, 22 ditte ispezionate dislocate sul territorio, 4 servizi di controllo lungo linea e su strada, 35 operatori del Compartimento Polizia Ferroviaria del Piemonte e della Valle d’Aosta impiegati. Questo il bilancio della nona operazione “Oro Rosso”, organizzata dal Servizio Polizia Ferroviaria in ambito nazionale, dedicata al contrasto dei furti di rame, spesso causa di interruzioni della circolazione ferroviaria, sia lungo le tratte ferroviarie che insistono sul territorio di competenza, sia presso le strutture specializzate nel trasporto e smaltimento dei rifiuti metallici.
In particolare, a Torino, la squadra amministrativa compartimentale ha denunciato l’amministratore di una ditta di recupero metalli della provincia per ricettazione, dove sono stati rinvenuti 486 kg di trecce di rame sguainato e 97 kg di trecce di rame stagnato, di cui non ha esibito documentazione che ne chiarisse la provenienza. L’amministratore di un’altra ditta è stato indagato per gestione non autorizzata di circa 1,4 tonnellate di rifiuti composti da rame, bronzo e ottone. 15.083 l’importo delle sanzioni amministrative elevate per irregolarità nella gestione della documentazione ambientale.
In manette per falsa identità
Sudamericano arrestato per falsa attestazione
La scorsa domenica gli agenti del commissariato San Paolo hanno controllato 4 cittadini sudamericani nei pressi di corso Racconigi. Chiesti loro i documenti, tre ottemperano nell’immediato alla richiesta dei poliziotti, il quarto, dopo un attimo di esitazione, fornisce la patente di guida. Gli operatori notano che i dati anagrafici riportati sono gli stessi indicati sul permesso di soggiorno fornito precedentemente da uno dei 3 stranieri mentre la foto raffigura il soggetto controllato in quel momento. Questi asserisce trattarsi di un errore di stampa dell’ente che ha rilasciato il documento.
L’uomo viene accompagnato presso gli uffici del commissariato per ulteriori accertamenti, dove emergono i reali dati anagrafici, associati a numerosi precedenti di Polizia ed una inottemperanza all’ordine di abbandonare il territorio Nazionale. Scattate le manette per falsa attestazione.
Sabato a Casalborgone si è svolta una esercitazione del ‘Distretto 91’ del Corpo Volontario Antincendi Boschivi con le squadre di Aramengo, Casalborgone, Castagneto Po e Pino Torinese oltre ad quella di Aib Valcerrina Aldo Visco. Obiettivo era quello di approfondire le conoscenze tecniche e di utilizzo delle attrezzature in dotazione al Corpo ed alle squadre.
Massimo Iaretti
Furto di volanti d’auto Arrestati tre giovani
Nella notte di mercoledì, intorno alle 4.30, gli agenti della Squadra Volante intervengono in corso Cosenza per la segnalazione di un furto in atto su un’auto. Il richiedente segnala l’auto con la quale i ladri sono fuggiti. I poliziotti intercettano e fermano il veicolo con tre a persone a bordo all’incrocio con corso Giambone. Nel corso della perquisizione gli agenti trovano nel bagagliaio due volanti di autovetture della stessa casa automobilistica di quella oggetto del furto segnalato. Uno dei due, infatti, apparteneva proprio all’auto depredata. Gli agenti appureranno poi che il secondo volante era stato razziato da un’auto in sosta in corso Trapani.
Nel corso delle ricerche, i poliziotti verificano anche che una terza auto della stessa marca era stata razziata nella notte in via Ventimiglia del suo sterzo. In questo caso il volante era stato trovato nascosto in una siepe della via. Tutta la refurtiva rinvenuta è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.
Le tre persone fermate, due cittadini rumeni e un albanese, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, sono stati arrestati per furto in concorso e denunciati in stato di libertà per ricettazione.
Si è salvato perché, mentre stava scrivendo al computer ha visto sullo schermo l’immagine riflessa dell’ aggressore, che con un coltello voleva sgozzarlo. Vedendolo la vittima è riuscita a tirargli una gomitata e a salvarsi. L’aggredito era finito in ospedale sanguinante, con un taglio all’altezza della giugulare, prognosi di sessanta giorni. Termina ora con la condanna a tre anni e un mese di reclusione per tentato omicidio, il processo con rito abbreviato nei confronti di un uomo italiano di 55 anni, detenuto al carcere Lorusso e Cutugno dall’epoca del delitto: il 7 maggio scorso. Il gup ha stabilito il pagamento di cinquemila euro di provvisionale. Resta un mistero l’origine del movente. La vittima è un sessantenne sposato con una donna che aveva avuto una relazione con l’imputato e che il giorno del delitto era in ospedale per un problema al cuore. Nella casa della coppia, che da alcuni mesi ospitava l’imputato, c’erano solo il marito della donna e l’amico della moglie. La pm che ha svolto l’indagine riuscendo a ricostruire la dinamica del tentato omicidio, ha sottolineato il «rapporto particolare» esistente tra i tre adulti (marito, moglie e amico). Ha precisato che non è stato possibile conoscere la natura intensa della relazione, forse legata al movente del tentato omicidio.
Vandalizzata la lapide dedicata a Mario Soldati
Mario Soldati, scrittore, regista e sceneggiatore torinese si tuffò – giovanissimo – nel Po in piena cent’anni fa, ai Murazzi, per salvare un coetaneo. Gesto che gli valse la medaglia d’argento al valore civile, ricordato da una lapide posta tempo fa dal Centro Pannunzio e dalla Città. Nei giorni scorsi adesivi e scritte murali vergate da chi sicuramente neppure sa chi fosse Soldati, hanno deturpato la targa marmorea. L’atto vandalico è stato ignorato dalle istituzioni locali. C’è almeno da augurarsi che il Comune intervenga per restituire dignità alla lapide e, con essa, alla memoria di un grande torinese.
Hashish e marijuana, ritiro a domicilio
Arrestato ventiquattrenne italiano dagli agenti delle Pegaso
L’indagine è partita dai riscontri emersi da alcune chat telefoniche: gli indizi raccolti dagli investigatori delle Pegaso dell’UPG hanno condotto ad un appartamento di corso Francia utilizzato da un ventiquattrenne. Il giovane è un soggetto noto nei quartieri San Donato e San Paolo per rifornire di quantitativi rilevanti di cannabinoidi i suoi coetanei; questi ultimi dovevano recarsi sotto casa sua, dopo averlo preliminarmente contattato utilizzando esclusivamente applicazioni di messaggistica istantanea, con cancellazione del testo in un tempo ben determinato. Una volta sotto casa, il pusher verificava visivamente dalla finestra che l’acquirente fosse da solo e soltanto allora apriva il portone dello stabile. Pertanto, anticipando le sue mosse, i poliziotti, lo scorso venerdì sera, hanno fatto ingresso nello stabile individuato, con l’intenzione di attendere l’inquilino sospetto, del quale, però, non era noto l’appartamento occupato. Attorno alle 21.45, un soggetto corrispondente al sospettato faceva ingresso nel palazzo e prendeva l’ascensore, fermandosi ad un piano alto. Qui veniva fermato dai poliziotti e, nonostante avesse in mano un mazzo di chiavi per aprire la porta dell’alloggio di fronte, negava di abitare in quel palazzo. La perquisizione dell’alloggio portava al rinvenimento di diversi contenitori trasparenti contenenti marijuana ed hashish, complessivamente oltre 100 grammi, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. I poliziotti appuravano che il giovane aveva a disposizione due smartphone. Uno di essi veniva utilizzato per fornire connessione all’altro (hot spot) in modo tale da non essere intercettato quando utilizzava la rete internet per comunicare in merito alla compravendita dello stupefacente. Il giovane è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.