CRONACA- Pagina 80

“Jacquard che passione!” al Museo del tessile di Chieri

Per “Archivissima”, esposizione di tessuti realizzati da “schede perforate” di un antico “telaio Jacquard”

Venerdì 7 giugno, dalle 18,30 alle 20,30

Chieri (Torino)

Può essere considerato, in quanto prima applicazione ad aver utilizzato una scheda perforata, l’antenato del calcolatore. Il cosiddetto “telaio Jacquard” è stato, molto probabilmente la più importante invenzione nel campo dell’industria tessile del XIX secolo, permettendo (attraverso la movimentazione automatica dei singoli fili di ordito) di produrre tessuti, anche molto complessi, con il lavoro di un solo tessitore, in sostituzione dei precedenti telai “al tiro” o “a laccetti” che per il tessitore esigevano l’affiancamento di un aiutante con il compito di sollevare i “licci” tirando delle manopole poste su un lato del telaio. Un autentico colpo d’ingegno datato 1801 e nato dalla creativa perspicacia dell’inventore francese Joseph-Marie Jacquard (1752-1834) da cui il telaio ereditò il nome, diffondendosi ben presto ( nonostante le iniziali proteste dei tessitori francesi, preoccupati di perdere posti di lavoro) in tutta Europa. Introduzione necessaria per capire l’importanza di una “macchina” ancora oggi presente al “Museo del Tessile” di Chieri e di cui si potranno ammirare le innovative (ai tempi!) e prodigiose caratteristiche, data la decisione della “Fondazione Chierese per il Tessile” di esporla al pubblico, aderendo anche quest’anno alla rassegna “Archivissima”, intitolata #Passioni, e partecipando alla cosiddetta “Notte degli Archivi”.

L’appuntamento è per venerdì 7 giugnodalle 18,30 alle 20,30, nella Sala Studio dell’“Archivio Storico” della “Fondazione”, in via Giovanni Demaria 10, a Chieri (Torino). Ingresso libero.

Per l’occasione saranno esposti circa trenta campioni di tessuti realizzati da Walter Borsetto, perito tessile volontario presso la “Fondazione”, il quale ha sequenziato e restaurato diverse serie di “schede perforate” del XIX e XX secolo per “telaio Jacquard” da 200 “arpini”. Le schede sono state poi messe in opera così da riportare alla luce, attraverso la tessitura, disegni “perduti” nella loro estrinsecazione in manufatto tessile, ma conservati in forma di sequenza di dati leggibili da una “macchina meccanografica” con un sistema meccanico a molla, per l’appunto quella inventata da Jacquard. A corredo dell’esposizione anche un “breve filmato” esplicativo, di corredo alla mostra realizzato da Claudio Zucca e visibile anche sul sito di “Archivissima 24”. La tessitura dei “disegni ritrovati” è stata eseguita impiegando “filati naturali e/o artificiali ecosostenibili”, attuando così alcuni obiettivi dell’“Agenda 2030” per lo sviluppo sostenibile.

Spiega la presidente Melanie Zefferino“Con questo progetto di ricerca nell’ambito della cultura materiale finalizzato alla raccolta e conservazione e valorizzazione di un patrimonio archivistico particolare, anche attraverso la reinterpretazione contemporanea, si è dato vita a un dialogo virtuoso tra ‘Archivio’ e ‘Museo del Tessile’, che annovera manifatture tessili d’eccellenza fra i propri Soci fondatori”.

La mostra sarà visitabile anche sabato 8 giugno, dalle 15 alle 17.

Però … a proposito del “telaio Jacquard”!

Per l’invenzione del suo “telaio” automatico, pare che a Jacquard sia stata conferita da Napoleone I una pensione onoraria. Ma, in realtà, si dice che il prototipo del “telaio Jacquard” fosse già stato realizzato, nella seconda metà del XV secolo, da un tessitore catanzarese, conosciuto a Lione come “Jean le Calabrais” (Giovanni il Calabrese), fra gli esperti tessitori fatti arrivare in Francia da Luigi XI per impiantare una manifattura tessile a Lione. E proprio il telaio introdotto da Giovanni il Calabrese venne forse, in seguito, perfezionato e adattato al nuovo uso dallo stesso Jacquard. Oggi il possibile “prototipo” è custodito nel “Museo delle arti e dei mestieri” di Parigi.

Gianni Milani

Nelle foto: “telaio” e “tessuto Jacquard”

Pulizia sentieri a Cesana Torinese

CESANA TORINESE – Torna ad essere percorribile in piena sicurezza il sentiero che parte da Cesana sino ad arrivare a Fenils.

Sabato 25 maggio, la Protezione Civile di Cesana, insieme ad altri Volontari (per un totale di 30 persone), ha provveduto a ripulire il sentiero.

I Volontari si sono occupati di pulire il sentiero e di tagliare tutte le piante cadute a seguito della nevicata di marzo.

La Protezione Civile ha ricevuto dal Comune di Cesana del materiale utile per svolgere questo genere di lavori.

Il sentiero è ora percorribile e i ringraziamenti vanno a tutti i Volontari intervenuti: Squadra di Protezione Civile di Cesana, Protezione Civile ANA Valsusa e Volontari delle Protezioni Civili dei Comuni limitrofi.

Piazza Pellico, a Chieri patto di collaborazione

Il patto di collaborazione “La città va a scuola e la scuola sconfina in città” coinvolge 10 realtà e prevede lezioni all’aperto, attività sportive, cura delle aree verdi, momenti di gioco, laboratori di lettura, manutenzione ed interventi migliorativi

 

Prendersi cura e valorizzare Piazza Silvio Pellico con lo scopo di promuovere la sensibilizzazione e l’educazione alla sostenibilità ambientale e costruire una rete territoriale che ampli le relazioni educative anche al di fuori della scuola: è quanto previsto da un nuovo patto di collaborazione “La città va a scuola e la scuola sconfina in città” siglato dal Comune di Chieri con altri dieci soggetti tra cui istituti scolastici, gruppi informali ed associazioni (Istituto Comprensivo Chieri 1, Istituto di Istruzione Superiore B. Vittone, azienda agricola “I Soffioni”, associazione CioCheVale, FIAB Muoviti Chieri, gruppo informale “Puliamo Chieri”, associazione “Il Timone”, Società Sportiva Dilettantistica “Assam”, associazione di promozione sociale “LaQUP”, gruppo informale dei genitori dell’IC1).

Il Sindaco di Chieri sottolinea l’importanza di questo patto, che viene a completare il percorso che nel settembre del 2023 ha portato alla pedonalizzazione del tratto di strada di piazza Silvio Pellico di fronte alla Scuola Primaria Silvio Pellico, nell’ambito del progetto “Esperimenti di piazza scolastiche” finanziato da Compagnia di San Paolo. Obiettivo di questo patto di collaborazione è attuare alcuni degli obiettivi indicati nel precedente Patto educativo di comunità siglato nel 2023, consolidando così la Comunità educante attorno alla scuola e rendendo viva e ricca di attività la “piazza scolastica”.

In particolare, si prevedono le seguenti attività: lezioni all’aperto, attività didattiche e laboratori rivolti agli studenti; sensibilizzazione sul tema ambientale attraverso la cura delle aree verdi e attività educative rivolte alla gestione degli orti didattici; promozione di uno stile di vita sano attraverso la proposta di attività sportive; organizzazione di momenti di gioco che utilizzino parte dell’attrezzatura presente nella piazza;promozione della lettura e laboratori letterari grazie alla collaborazione con la Biblioteca civica; manutenzione e pulizia della piazza e degli arredi; monitoraggio e valutazione continuativa dello stato della Piazza e delle attività proposte.

I patti di collaborazione attualmente attivi a Chieri sono 30.

Laboratori e tornei per l’estate di Open

IN UNO SPAZIO APERTO A TUTTI E ACCESSIBILE
Al via dall’11 giugno fino al 9 agosto il programma estivo di Open, dedicato a giovani con e senza disabilità tra i 15 e i 29 anni. Le nuove attività estive saranno presentate in occasione dell’evento “Festa prima dell’estate”: dal 7 al 10 giugno, un festival diffuso che spazia dal teatro al mondo del podcasting
A partire dall’11 giugno e fino al 9 agosto, Open, lo spazio di diversità di Fondazione Time2, sarà aperto e accessibile. Punto di riferimento per i giovani torinesi tra i 15 e i 29 anni con e senza disabilità, la programmazione di Open Estate prevede attività sempre diverse, aperitivi e musica live, un’aula studio e tante possibilità di svago e incontro anche nei mesi più caldi dell’anno.
Il programma sarà presentato nel suo dettaglio in occasione della rassegna “Festa prima dell’estate”, al via dal 7 al 10 giugno. Un piccolo festival diffuso per la città di Torino: tre giorni di teatro, podcast, cinema e musica per festeggiare insieme la conclusione delle attività svolte durante l’anno e per conoscere in anteprima tutti i nuovi laboratori in programma per i prossimi mesi.

FESTA PRIMA DELL’ESTATE: IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
La Festa prima dell’estate mette al centro i giovani partecipanti dei laboratori di Open, con e senza disabilità. Inizierà venerdì 7 giugno alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani (Corso Galileo Ferraris, 266/C), dove a partire dalle 19, verrà presentato in anteprima il primo podcast di Open realizzato dal laboratorio Fare Podcast e sotto la guida esperta della speaker radiofonica Francesca Bacinotti: ogni partecipante, in 3 cicli da 7 incontri ciascuno, ha registrato una puntata su temi e visioni diverse, per un risultato unico nel suo genere: un solo podcast ma tanti punti di vista (ingresso gratuito).
A seguire, alle 20.30, la prima dello spettacolo Ampleto: una commedia liberamente tratta dall’Amleto di Shakespeare e l’Aulularia di Plauto con la regia di Francesco Puleo e la partecipazione dei del laboratorio Fare Teatro. Una rappresentazione che giocherà con due testi classici e pietre miliari del teatro il cui tema centrale è la follia, da sempre forza creativa e vitale sul palcoscenico (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria).
Il pomeriggio di sabato 8 giugno sarà invece dedicato all’anteprima di Open Estate: un’occasione imperdibile per dialogare con chi condurrà i corsi di beatboxing, improvvisazione teatrale, storytelling, videomaking, podcast, illustrazione e fotografia in partenza e di curiosare tra le aule di Open dove si svolgeranno (dalle 16.30, Corso Stati Uniti 62/b, ingresso libero).
In serata, si potrà assistere al concerto acustico del cantautore Eugenio Rotondi e di Juma, progetto solista della cantautrice Mariam Juma Shabani, all’interno del format Primasera: l’esperimento musicale della casa di produzione DEWREC che permette ai musicisti di presentare le loro ultime creazioni in uno spazio condiviso di apertura e predisposizione all’ascolto (ore 18.30, Corso Stati Uniti 62/b, ingresso libero).
Dopo una pausa domenica per permettere a tutti di andare al proprio seggio elettorale, lunedì 10 la festa farà tappa al Cinema Massimo di Torino (via Verdi, 18), per un programma di proiezioni a cura dei partecipanti del CineClub di Open con la collaborazione di Centro di Cooperazione Culturale APS: un percorso dedicato all’analisi del linguaggio cinematografico e alla scrittura critica. Alle ore 18 verrà proiettato il film Innesti di Sandro Bozzolo, con la presenza del regista. Dalle 20.30 verranno invece proiettati in anteprima i cortometraggi realizzati dai giovani autori di Fare Cinema, il laboratorio di produzione cinematografica dello spazio (ingresso libero).
LE ATTIVITÀ DI OPEN ESTATE
Open è quindi pronto all’estate, e dall’11 giugno al 9 agosto terrà le sue porte aperte il lunedì e il martedì dalle 9 alle 18 e il mercoledì, il giovedì e venerdì dalle 9 alle 20.30, offrirà ai giovani torinesi, con e senza disabilità, un laboratorio sempre diverso ogni settimana; tornei di calcio balilla e ping pong ogni martedì e giovedì; aperitivi e musica live con il format Primasera e accesso ogni giorno all’area di svago con presidio educativo e all’aula studio estiva.
I laboratori in partenza 
I laboratori, tutti rivolti ai giovani tra i 15 e i 29 anni con e senza disabilità, per un massimo di 12 partecipanti e al costo di 15 euro, spazieranno tra i temi più disparati, con lo scopo di aiutare i partecipanti a conoscere sé stessi nel rispetto delle diversità e sotto la guida di conduttrici e conduttori esperti.
Ad esempio, sarà possibile riscoprire la propria voce attraverso il beatboxing grazie ai suggerimenti del sound designer e produttore musicale Francesco Zuccarello, noto come Frack (dal 25 al 28 giugno); oppure divertirsi attraverso le tecniche dell’improvvisazione teatrale con il formatore e comedian Stefano Gorno e l’improvvisatrice e comica Serena Bongiovanni (dal 1 al 5 luglio). Chi invece volesse apprendere nozioni di montaggio video potrà partecipare, dal 15 al 19 luglio, al laboratorio Ciak, si gira!Per le interessate e gli interessati a provare a raccontare una storia attraverso un podcast la speaker Francesca Bacinotti condurrà nuovamente un ciclo di incontri dal 29 luglio al 2 agosto, mentre dal 22 al 25 luglio sarà possibile lavorare sulle proprie capacità comunicative, dal vivo e sui social sotto la guida del docente di marketing e comunicazione dello IED Supreeth Fasano.
E ancora, due imperdibili appuntamenti dall’8 al 12 luglio con il laboratorio di illustrazione Disegna il tuo ritratto con la visual designer e character designer Francesca Tabasso e dal 5 al 9 agosto per delle giornate dedicate al raccontarsi attraverso i propri scatti sotto la guida della fotografa e artista visiva Paola Mongelli.
L’appuntamento è a Torino dal 7 al 10 giugno per la Festa prima dell’estate e dall’11 giugno in Corso Stati Uniti 62/b da Open – lo spazio di aperto di diversità gestito da Fondazione Time2 – per un’estate di apprendimento e condivisione.

Paura in strada: camionista ubriaco provoca due incidenti e blocca i treni

Ubriaco alla  guida di un camion provoca due incidenti stradali in poche ore in  due comuni diversi. Primo incidente a Cameri: qui il camionista ha  perso il controllo del mezzo e ha sbattuto contro un palo della luce abbattendolo. A Galliate ha causato poco dopo un secondo incidente, danneggiando il parapetto di un ponte sui binari della linea Novara Nord – Milano Cadorna provocando  il blocco dei treni sulla linea ferroviaria per circa due ore.  È stato fermato dalla polizia stradale a Galliate e denunciato per guida in stato di ebbrezza.

Il questore di Torino sospende per otto giorni la licenza di un bar

Il Questore di Torino, attraverso la locale Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e su proposta dell’Arma dei Carabinieri, ha sospeso per 8 giorni, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la licenza di un bar sito nel Comune di Poirino.

Il provvedimento scaturisce dalla sinergia tra le diverse forze di polizia che insistono sul territorio. Infatti, in occasione di diversi controlli effettuati nelle scorse settimane dai Carabinieri, è stata riscontrata all’interno del locale una presenza significativa di persone pregiudicate per reati contro la persona, contro il patrimonio, contro la PA, la moralità pubblica e il buon costume, nonché, in materia di stupefacenti, di armi e per violazione al Cds.

Pertanto, ritenendo che l’esercizio in questione rappresenti fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza di tutti i consociati e per il normale svolgimento della vita collettiva, il Questore ha disposto la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, con immediata chiusura al pubblico del bar per la durata di 8 giorni a decorrere da sabato primo giugno 2024.

Supermercato regno delle baby gang: bottiglie in testa ai passanti

Nei giorni scorsi il personale di sicurezza del «Bennet» di Chivasso è stato allertato da una mamma con un passeggino. La donna per un pelo non è stata colpita alla testa da una bottiglia di Coca-Cola lanciata dal parcheggio del piano superiore. Autori del pericoloso gesto sono ragazzini (fuggiti e non rintracciati) delle diverse baby gang che scorrazzano nelle aree di pertinenza del supermercato, protagonisti  di furti, risse e atti vandalici.

Cento anni di alpini a Rivoli

Traguardo importante per gli Alpini Rivoli che festeggiano quest’anno il centenario di fondazione del Gruppo locale.
Nell’ambito dei festeggiamenti dal 1 al 16 giugno la Casa del Conte Verde di Rivoli (Via Fratelli Piol 8) ospita la mostra fotografica e di cimeli.
L’inaugurazione è avvenuta venerdì 31 maggio. La mostra, con ingresso gratuito, è aperta
dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 19
sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Detenuto tenta di strangolare poliziotto

Gli uomini della Polizia Penitenziaria avevano rinvenuto, durante una perquisizione nella sua cella qualche ora prima, un pericoloso cacciavite ed un adattatore per Sim telefoniche. E lui, detenuto nordafricano ristretto nel carcere di Vercelli, ha aggredito e tentato di strangolare un Ispettore della Polizia Penitenziaria. Dura presa di posizione da parte di Mario Corvino, vicesegretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, dopo il grave episodio avvenuto ieri nella Casa circondariale: “Il personale di Polizia Penitenziaria è sempre più stanco delle continue aggressioni e violenze subite e auspica in un celere intervento da parte dell’Amministrazione a livello nazionale”. Corvino spiega che il detenuto, dopo la perquisizione e una successiva telefonata con i familiari, pretendeva con insistenza di conferire con l’Ispettore di servizio, che era però impegnato in altre incombenze: “ha quindi assunto un comportamento palesemente aggressivo e di ostacolo al lavoro degli Agenti, opponendosi fisicamente al rientro in cella. Accorso altro personale di servizio, l’uomo si scagliava con violenza contro l’Ispettore, colpendolo con ginocchiate e tentando di strangolare.  Fortunatamente il collega, a cui va la nostra solidarietà e vicinanza, è stato rapido nello scansarsi, sebbene caduto a terra e malconcio, altrimenti poteva succedere il peggio”. “Io credo che la Polizia Penitenziaria di Vercelli e del Piemonte tutto, che pure ha dimostrato grande professionalità e senso del dovere, non debba essere messa nelle condizioni di vivere situazioni di alta tensione sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine per i ricatti di alcuni ristretti violenti che evidentemente pensano di stare in un albergo e non in un carcere”, commenta Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del SAPPE.

Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “la situazione penitenziaria regionale e nazionale fa, ogni giorno di più, emergere la tensione che è non più latente ma palese ed evidente. Bisogna intervenire con celerità, a tutela dei poliziotti penitenziari, orgoglio non solo del SAPPE e di tutto il Corpo ma dell’intera Nazione”.

A Torino un treno in Rsa per curare l’Alzheimer

 

Alla residenza Richelmy ricostruiti un villaggio e una stazione ferroviaria. Arriva la terapia del viaggio contro le demenze senili.

 

Si chiama “Terapia del Viaggio” o “Trenoterapia” ed è un intervento non farmacologico adottato per favorire il benessere delle persone che convivono con il morbo di Alzheimer e di altre forme di demenza senile.

I nuclei dedicati al declino cognitivo della Residenza Richelmy di Torino del gruppo emeis si sono trasformati, con una  ristrutturazione permanente, in un vero e proprio villaggio: i corridoi, i luoghi comuni e le stanze per le visite sono diventate la perfetta ricostruzione di un paese, con tanto di negozi, dall’alimentari alla merceria, dall’ufficio postale all’edicola, fino alla stazione di Porta Nuova Torino con il suo tabellone degli orari e i vagoni del treno dove i passeggeri virtuali possono accomodarsi per il loro viaggio nei ricordi.

 

Questo intervento consiste infatti nella simulazione di un viaggio in treno ed è utilissima per far riaffiorare ricordi ed emozioni, per stimolare il dialogo, la socializzazione o anche l’appetito offrendo uno strumento in più agli operatori per provare ad intervenire sui comportamenti speciali e sugli stati di agitazione connessi alla patologia dell’Alzheimer. L’intervento inizia già per le vie del villaggio, alla posta e in biglietteria, dove i residenti possono vivere situazioni realistiche che riportano a momenti già vissuti del loro passato. Si prosegue spostandosi nel vagone del treno dove uno schermo riproduce le immagini di paesaggi in movimento che fanno riaffiorare ricordi stimolando le reazioni e le relazioni tra le persone presenti, si chiacchera col vicino di posto e ci si mangia qualcosa insieme esattamente come accadeva nei lunghi viaggi che si facevano in passato.

 

Chiara Celentano, direttrice di Residenza Richelmy racconta: “Abbiamo rivisto interamente due reparti. Sempre di più ci allontaniamo dall’idea di “ospedale” e ci avviciniamo al concetto di “comunità”, dove le persone vivono una vita sociale in spazi comuni e “tornano a casa”, le porte delle stanze sono state trasformate in portoncini di casa con tanto di lampioncino e cassetta per la posta, per il riposo e i momenti di privacy e intimità. In entrambi i nuclei abbiamo effettuato modifiche strutturali, curate nei minimi dettagli, volte ad aiutare i residenti nell’orientamento spaziale e nelle attività di vita quotidiana. Con i nostri fornitori e con gli esperti abbiamo studiato un habitat che comunicasse attraverso i sensi e i simboli la riconoscibilità degli spazi, favorendo un orientamento specifico per il riconoscimento della propria casa e una stimolazione alla socializzazione (la piazza del paese, l’osteria) e al “fare”: fare la spesa all’alimentari per poi cucinare qualcosa insieme, comprare le stoffe in merceria, passare in edicola a prendere il giornale… Un intervento non limitato nel tempo ma che coinvolge la vita dei Residenti ogni giorno, 24 ore su 24. Prima di qualsiasi intervento non farmacologico era però necessario lavorare, e lo stiamo ancora facendo, sull’approccio degli operatori con i Residenti e sul loro cambio di mindset. Nello specifico noi abbiamo scelto di formarci con il “sentemente modello” di Letizia Espanoli, modello improntato sulla dignità della persona, sull’importanza delle parole e sulla gentilezza”.

 

Alessandra Rosselli, direttore medico di emeis Italia, spiega: “La Terapia del Viaggio è stata ideata dallo psico-pedagogista italiano Ivo Cilesi come trattamento alternativo alle tradizionali terapie farmacologiche per i malati di Alzheimer o affetti da altri tipi di demenza. Si tratta di una terapia innovativa volta a gestire le difficoltà comportamentali e a stimolare l’area cognitiva delle persone affette da demenza. La terapia convalida la realtà del soggetto e intercetta la sua sfera emotiva e affettiva. Non sono importanti la partenza o la destinazione, è il viaggio a essere terapeutico, che va quindi inteso come un contenitore di benessere e uno strumento utile per gli operatori sanitari. Il professionista accompagna l’anziano durante tutto il viaggio, dall’acquisto del biglietto fino all’arrivo, coinvolgendolo con domande-stimolo.

L’esperienza ha lo scopo di stimolare il dialogo, la capacità di attenzione e di risvegliare le emozioni positive connesse ai ricordi, facilitando il rilassamento”.

 

Alessandra Taveri, CEO di emeis dichiara: “La Terapia del Viaggio si unisce alle altre terapie all’avanguardia che da anni somministriamo ai nostri ospiti della Richelmy e delle altre strutture del gruppo: dalla Doll Therapy alla stimolazione multisensoriale nella stanza Snoezelen. Negli scorsi giorni proprio la Residenza Richelmy ha ospitato un convegno, aperto a tutti e molto interessante soprattutto per operatori del settore e caregivers, per illustrare i grandi benefici delle terapie non farmacologiche per la patologia dell’Alzheimer e l’utilità di un nuovo modello di rsa, anche a livello manageriale, sempre più orientato al benessere globale della persona”.

 

Residenza Richelmy | via San Donato 97 Torino

www.emeisitalia.it