CRONACA- Pagina 79

Inaugurazione della storica scuola Picco

Sabato 6 settembre inaugurazione aperta al territorio con il primo open day della Scuola Picco, nuovo polo educativo per bambini dai 3 mesi ai 6 anni, restaurato dalla Fondazione Vitelli

Inaugura la nuova scuola Picco, scuola di formazione antichissima, risalente al 1871, che riapre le sue porte completamente trasformata. Solo pochi mesi fa, dopo oltre un secolo e mezzo di attività, il futuro della scuola per l’infanzia sembrava incerto tra calo delle iscrizioni e urgenti lavori strutturali. La svolta è  avvenuta lo scorso marzo, quando la Fondazione Paolo Vitelli ha scelto di sostenere un ambizioso piano di rilancio che oggi si concretizza con la riapertura della scuola, completamente riqualificata e pronta ad accogliere bambini dai 3 mesi ai 6 anni in un contesto educativo innovativo  e all’avanguardia, pensato per i bambini del territorio e i figli dei dipendenti di Azimut Yachts.
Tra nuove aule luminose, arredi e materiali naturali, colori pastello e spazi accoglienti, la nuova scuola Picco si presenta come un ambiente educativo che unisce funzionalità a bellezza, progettato per il benessere e la crescita armoniosa dei più piccoli. Il nuovo Polo educativo si fonda su una solida proposta pedagogica che viene offerta alle famiglie. La scuola garantisce l’orario prolungato dalle 7.30 alle 18, resta aperta da settembre a luglio , offrendo anche un centro estivo. L’inserimento è possibile in qualsiasi periodo dell’anno, con soluzioni personalizzate in base alle esigenze di ogni famiglia.

Una particolare attenzione è rivolta alla qualità dell’esperienza didattica ed educativa. Le proposte spaziano dai laboratori di motricità,  lingua inglese, pittura e musica e numerose attività del territorio per stimolare curiosità, creatività e autonomia. Un elemento privilegiato è il giardino interno, che è  stato completamente rinnovato e che ospita un orto didattico con affaccio sull’antico castello di Avigliana. Un luogo privilegiato per l’esplorazione e il contatto con la natura. La scuola offre anche una mensa interna con pasti freschi e stagionali, preparati ogni giorno per garantire un’alimentazione sana e bilanciata. A guidare il percorso educativo è un’équipe di educatrici qualificate, con esperienza pluriennale e formazione continua.

“Sono davvero felice di aver potuto realizzare il sogno di mio papà, aiutare le famiglie e i nostri dipendenti nella crescita dei loro bambini – ha  dichiarato Giovanna Vitelli, presidente della Fondazione Vitelli – con la rinascita della scuola Picco abbiamo dato nuova vita ad un luogo storico, trasformandolo in uno spazio bello e accogliente, con un progetto educativo moderno e inclusivo. A questo aggiungiamo l’attenzione agli orari prolungati, all’apertura anche d’estate e alla massima flessibilità,  elementi fondamentali per sostenere i genitori, in particolare le mamme, nella gestione della famiglia e del lavoro”.

“Oggi celebriamo l’avvio di una nuova fase della nostra scuola che, dal 1871, accompagna la crescita dei bambini e sostiene le famiglie di Avigliana. Grazie alla Fondazione Vitelli e all’impegno di tutti, la Scuola Picco riparte con una nuova energia e un progetto innovativo. Il primo open day per chi avesse piacere di visitare la scuola si terrà sabato 6 settembre dalle ore 10.30 alle 12 e dalle 16 alle ore 18.30, con laboratori e merende che animeranno tutta la giornata – conclude il presidente della Scuola, Alberto Oliva.
Con oltre il 70% dei posti occupati prima della sua apertura, il progetto ha suscitato un forte interesse sin dal momento di lancio delle iscrizioni. Le famiglie interessate  a visitare la struttura o ricevere informazioni sui posti ancora disponibili possono contattare la segreteria della Scuola Picco al numero 0119328664.

Mara Martellotta

A Torino la presentazione di “Alpi On The road”

Si terrà a Torino la presentazione di “Alpi on the road”, la nuova guida pubblicata da Lonely Planet Italia: l’appuntamento, patrocinato dalla Città Metropolitana, è fissato per mercoledi 3 settembre 2025, alle ore 16, in corso Inghilterra. All’incontro interverranno Angelo Pittro, Direttore di Lonely Planet Italia, Denis Falconieri, autore della guida, Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, Jacopo Suppo, Vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, Sonia Cambursano, Consigliera delegata al Turismo, Francesco Tresso, Assessore della Città di Torino, e l’Assessore regionale alla Montagna Marco Gallo
La guida contiene 50 itinerari – 25 in Italia e 25 oltreconfine – con percorsi che si snodano lungo tutto l’arco alpino, da Monaco a Trieste, collegando Italia, Francia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Austria e Slovenia: un volume pensato per chi desidera vivere un’avventura indimenticabile nel pieno rispetto dell’ambiente alpino. Ogni percorso è studiato per guidare il viaggiatore lungo strade panoramiche e suggestive, accompagnandolo con mappe dettagliate e indicazioni chiare tappa dopo tappa. Inoltre il volume è arricchito da approfondimenti culturali (storia locale, tradizioni, identità linguistiche) e da sezioni dedicate alle soste gastronomiche e alle specialità regionali.
Quella di Torino è la seconda tappa di un percorso che comprende altri tre appuntamenti, a Trento, Brescia e Belluno, promossi da Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, con Lonely Planet Italia nell’ambito del Progetto italiae, progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Formazione, analisi, approfondimento, sul turismo nelle Alpi, che non è mai overtourism, ma punto di incontro con le comunità-vive dei paesi.

È morto Emilio Fede. L’inizio fu a Torino, alla Gazzetta del Popolo

IL giornalismo televisivo italiano perde uno dei suoi volti più noti

 Si è spento all’età di 94 anni Emilio Fede, figura centrale della televisione e del giornalismo italiano. La sua lunga carriera, segnata da successi, polemiche e popolarità, ebbe però le radici a Torino, dove mosse i primi passi professionali.

Negli anni giovanili, infatti, Fede trovò posto nella redazione della Gazzetta del Popolo, quotidiano che per decenni rappresentò un pilastro dell’informazione piemontese. Qui affinò le tecniche del mestiere: dalle cronache locali agli inviati sul campo, fu in quelle pagine che sviluppò il gusto per la notizia diretta e l’attenzione al racconto immediato, tratti che lo avrebbero accompagnato per tutto il resto della sua attività.

Dalla carta stampata passò poi alla televisione pubblica, diventando inviato e conduttore al TG1. Negli anni Ottanta e Novanta arrivò la stagione privata: prima con la creazione di Studio Aperto, poi con la lunga direzione del TG4, che lo rese un volto familiare e discusso nelle case degli italiani per oltre vent’anni.

Il legame con Torino resta però un capitolo fondante della sua storia.

Giaveno, patente ritirata e segnalazioni per droga

Nella notte tra sabato e domenica la Polizia locale di Giaveno, congiuntamente ai Carabinieri della locale stazione, ha effettuato una serie di controlli straordinari sul territorio.

Tale controllo straordinario è stato richiesto anche dalla Prefettura per meglio monitorare le strade in occasione dei grandi spostamenti per le ferie.

La Polizia locale ha richiesto anche il supporto di un’unità cinofila della Polizia locale della Città di Moncalieri, con il cane specializzato nella ricerca di sostanze stupefacenti.

La notte di controlli si è conclusa con il ritrovamento in alcune vetture di sostanze stupefacenti tipo hashish, marijuana e cocaina. Tutte le persone trovate in possesso delle droghe saranno segnalate alla Prefettura; una di queste era anche il conducente dell’auto fermata e quindi gli è stata subito ritirata la patente.

Inoltre, è stata elevata una decina di sanzioni amministrative per altre violazioni al codice della strada.  

“Ringrazio il Comandante della Polizia locale Gianni Franchino e il Comandante dei Carabinieri Giuseppe Francolino e tutti i loro agenti per il continuo monitoraggio del territorio. Purtroppo come si evince dal risultato, questi controlli sono necessari per evitare che alla guida ci siano persone potenzialmente pericolose”, dice il Sindaco, Stefano Olocco.

Primo giorno di insediamento di Tranchida alla Città della Salute: una visita lunga 9 km

Ieri alle 8 il dottor Livio Tranchida ha iniziato il suo primo giorno da Direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino entrando dall’accesso principale del Pronto soccorso delle Molinette. Con lui erano presenti il nuovo Direttore sanitario, dottor Lorenzo Angelone, e il Direttore di presidio, dottor Antonio Scarmozzino. Durante la visita al Dea ha ricevuto informazioni sul progetto del futuro Pronto soccorso e ha incontrato operatori e pazienti.

Successivamente ha incontrato la professoressa Paola Cassoni, Direttrice della Scuola di Medicina dell’Università di Torino, e alcuni Direttori di Dipartimento. Ha visitato i reparti di Chirurgia vascolare e Medicina generale, per poi spostarsi all’ospedale Sant’Anna insieme al dottor Giampaolo Grippa, confermato Direttore amministrativo. Qui ha visitato la Terapia intensiva neonatale, la sala parto e il reparto di Ostetricia e Ginecologia 4.

Il percorso è proseguito all’ospedale Infantile Regina Margherita, dove la professoressa Franca Fagioli lo ha accompagnato nei reparti di Rianimazione, Pneumologia, Oncologia, Cell Factory e al Pronto soccorso. Infine, si è recato al Cto, visitando il Pronto soccorso, la Rianimazione, l’Ortopedia oncologica e il cantiere del nuovo reparto di Ortopedia al sedicesimo piano.

Al termine della mattinata ha pranzato alla mensa aziendale delle Molinette insieme ai Direttori sanitario e amministrativo. Nel pomeriggio si è dedicato ad alcune pratiche amministrative e a un incontro di lavoro con il dottor Grippa sul bilancio 2024.

“Ho provato emozione e senso di responsabilità nel visitare l’Azienda in questo mio primo giorno. Solo in mattinata ho percorso oltre 9 chilometri, un dato che restituisce l’idea delle dimensioni della Città della Salute con i suoi quattro ospedali. Ho incontrato un personale motivato e da subito inizierò a lavorare sui dossier più urgenti”, ha dichiarato il dottor Livio Tranchida.

Aggressione a giovane calciatore del Volpiano: la condanna del Sindaco Panichelli

Durante una partita di calcio disputata a Collegno tra il Carmagnola e il Volpiano, un genitore della squadra avversaria ha aggredito con violenza il portiere tredicenne del Volpiano, provocandogli un trauma allo zigomo e al malleolo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che hanno identificato l’aggressore.

Il Sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli, condanna con fermezza l’accaduto: “È un fatto molto grave soprattutto perché perpetrato da un adulto nei confronti di un ragazzo. Lo sport è rispetto delle regole e, soprattutto, dell’avversario, quindi atti di violenza non dovrebbero mai entrare sul campo di gioco. Per questo non posso che esprimere la mia solidarietà al giovane calciatore, alla sua famiglia e alla squadra del Volpiano.”

Il primo cittadino aggiunge: “Già spiace se episodi simili avvengono tra ragazzi, o sugli spalti tra genitori, ma che un adulto arrivi ad aggredire un minorenne è un fatto ancora più grave e poco edificante. Lo sport deve essere occasione di aggregazione e benessere, mai di divisione o di violenza.”

L’Amministrazione comunale esprime quindi la propria vicinanza al giovane atleta, ai suoi familiari e alla società sportiva, ribadendo con forza il valore educativo e sociale dello sport.

Coop, “Dona la spesa per la scuola”

In 61 punti vendita Nova Coop si svolge la raccolta annuale di materiali didattici e di cancelleria in favore di studenti e famiglie bisognose realizzata insieme ad associazioni e onlus del territorio.

Sul territorio torinese, in programma 5 punti di raccolta a Torino e attività in altre 23 città

Dal 28 agosto al 06 novembre, la settima edizione di ‘Coop per la Scuola’ offre invece agli istituti scolastici la possibilità di ricevere gratuitamente materiali didattici e di cancelleria grazie alla raccolta e devoluzione di buoni scuola distribuiti con la spesa. Possono aderire tutte le scuole piemontesi, pubbliche o paritarie. Nell’ultima edizione 3185 istituti piemontesi hanno ottenuto premi dal valore complessivo di oltre mezzo milione di euro

Sabato 6 settembre, nei negozi Nova Coop di Piemonte e alta Lombardia, si tiene la raccolta straordinaria di materiali didattici e articoli di cancelleria “Dona la Spesa per la Scuola”. Come ogni anno, l’iniziativa viene realizzata in stretta collaborazione con le onlus e le realtà locali del terzo settore a cui sono devoluti i prodotti raccolti perché siano consegnati a famiglie in condizione di bisogno economico, come aiuto diretto in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico.

Per tutta la giornata soci e consumatori potranno acquistare materiali didattici e di cancelleria che intendono donare e consegnarli, all’uscita, ad associazioni di volontariato e realtà benefiche del territorio che li destineranno alle famiglie bisognose. I volontari potranno anche dare indicazioni sull’elenco dei prodotti maggiormente necessari da reperire.

Secondo i dati Istat più recenti (luglio 2025) in Italia più di un minore sotto i 16 anni su 4 (il 26,7%) è a rischio povertà o esclusione sociale e l’accesso a percorsi educativi è fortemente influenzato dal titolo di studio dei genitori: un minore su due (51,8%) i cui genitori hanno al massimo la licenza media è a rischio povertà o esclusione sociale, una probabilità che scende significativamente se i genitori hanno conseguito un titolo d’istruzione superiore. Complessivamente, le famiglie con minori in povertà assoluta sono quasi 748.000 (il 12,4%) e sostenere l’offerta educativa fin dalla prima infanzia è un modo per prevenire che la povertà materiale si trasformi in povertà educativa.

A partire dal 28 agosto e fino al 06 novembre torna anche l’iniziativa Coop per la Scuola, giunta alla settima edizione nazionale. In tutti i negozi Nova Coop e sul sito coopshop.it, per ogni 15 euro di spesa effettuata si riceve un buono scuola che può essere consegnato a uno degli istituti iscritti al programma o donato direttamente attraverso l’App, disponibile sia per i sistemi Ios che Android. I Soci Coop hanno inoltre la possibilità di trasformare i punti Socio Coop in buoni scuola (50 punti=5 buoni; 100 punti=12 buoni). Al termine della campagna le scuole del territorio potranno usarli per richiedere gratuitamente, oltre 100 tipologie di premi, adatti a tutti i gradi scolastici. Quest’anno, per la prima volta, saranno inserite a catalogo anche attrezzature per il videomaking e premi esperienziali a tema cinema. Inoltre, i gruppi classe potranno partecipare al concorsorealizzato in partnership con il Giffoni Film Festival Cibo e clima – siamo i registi del nostro futuro, attraverso il quale studenti e insegnanti diverranno autori, sceneggiatori e registi, per raccontare come le scelte quotidiane legate al cibo influenzano il clima.

Nella passata edizione sono state 3185 le scuole piemontesi che hanno aderito a Coop per la Scuola, ottenendo 6420 premi per un valore complessivo di circa 505 mila euro.

Per maggiori informazioni o per iscrivere la propria scuola: www.coopperlascuola.it.

Sul territorio metropolitano di Torino “Dona la Spesa per la Scuola”coinvolgerà i seguenti punti vendita e associazioni:

Alpignano, presso il supermercato Coop con i volontari del Gruppo Volontariato Vincenziano SS. Annunziata di Alpignano;
Avigliana, presso il superstore Coop con i volontari di CE.I.M Avigliana;
Beinasco presso l’ipercoop con i volontari della Caritas di Beinasco
Borgaro T.Se presso il supermercato Coop con i volontari della Caritas di Borgaro;
Caluso presso il supermercato Coop con i volontari dell’AVULSS di Caluso;
Carmagnola presso il supermercato Coop con i volontari del Centro di Ascolto Il Samaritano – Caritas di Carmagnola;
Chieri presso l’ipercoop con i volontari di “Insieme per gli altri odv”
Chivasso presso il supermercato Coopcon i volontari dell’Associazione PUNTO A CAPO Chivasso
Ciriè presso l’ipercoopcon i volontari della Caritas di Ciriè
Collegno presso il supermercato Coop di via Roma e l’ipercoop di Piazza Paradiso con i volontari del Centro Ascolto P.G. Frassati di Collegno;
Cuorgnè presso l’ipercoop con i volontari dell’Associazione Mastropietro
Giaveno presso il superstore Coop con i volontari della Caritas Volontariato Giaveno;
Ivrea presso il superstore Coopcon i volontari della Caritas di Ivrea;
Nichelino presso il supermercato Coopcon i volontari della Caritas Interparrocchiale di Nichelino;
Orbassano presso il supermercato Coop con i volontari del Gruppo Volontariato Vincenziano di Orbassano;
Pinasca presso il supermercato Coop con Caritas Valli Chisone e Germanasca e insegnanti delle scuole di Perosa e valli;
Pinerolo presso l’ipercoop con i volontari del C.E.A. Centro Ecumenico d’Ascolto – Emporio Solidale “Una goccia”
Piossasco presso il supermercato Coopcon i volontari dell’associazione “A Piossasco nessuno resta solo”;
Rivoli presso il superstore Coop con i volontari del CdA – Centro di Ascolto;
San Mauro Torinese presso il supermercato Coop con i volontari di San Vincenzo di San Mauro;
Settimo Torinese presso il supermercato Coop con i volontari della Caritas di Settimo Torinese;
Strambino presso il supermercato Coop con l’Istituto Comprensivo di Strambino;
Susa presso il supermercato Coop con la Comunità mamma – bambino “Il Mandorlo”;
A Torino: presso il supermercato Coop di Corso Belgio con i volontari della Parrocchia San Giulio D’Orta, S. Croce, SS Gesù; presso il supermercato Coop di Corso Molise con i volontari della Parrocchia Santa Caterina da Siena – Gruppo San Vincenzo; presso il superstore Coop di Via Botticelli con i volontari della Parrocchia Resurrezione del Nostro Signore; presso il superstore Coop di Corso Novara con i volontari dell’Associazione Generazioni Migranti; presso l’ipercoop di Parco Dora Con i volontari del Sermig Arsenale della Pace.

L’800° anniversario del legame di Castiglione Falletto con i Falletti

CON L’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE REGINA ELENA ODV

Sabato 30 agosto 2025 l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ha organizzato a Castiglione Falletto (CN) una commemorazione dell’800° anniversario del legame del Comune con la famiglia Falletti.
Hanno concesso il patrocinio all’evento: il Consiglio Regionale del Piemonte, la Provincia di Cuneo e il Comune di Castiglione Falletto.
Nel 1225 la Marchesa Alasia del Monferrato, reggente al trono del Marchesato di Saluzzo per il nipote il Marchese Manfredo III, concesse questo feudo a Bertoldo Falletti. Castiglione rappresentava infatti un unicum: era un’isola del Marchesato di Saluzzo nelle Langhe.

La commemorazione dell’800° anniversario di questo importante atto, che segnò la storia del Comune langarolo, si è tenuta nella Chiesa Confraternita dei Disciplinanti ed è stata aperta dai saluti del Sindaco Piero Eirale e di Christian Rocco, Consigliere Comunale di Novello.
Dario Destefanis, Consigliere Comunale delegato agli eventi e autore di eccellenti libri storici sul territorio, nel suo magistrale intervento ha raccontato la storia dei Falletti a Castiglione: la loro presenza nel Comune è attestata a partire da metà Trecento, quando diedero al maniero le sue forme quasi attuali. Furono sempre vicini alla comunità nei momenti di necessità, prestando denaro e facendoselo restituire in grano o vino.
L’ultimo loro esponente fu Alessandro, che si spense nel 1709 a Bra a casa del nipote Giovanni Tommaso Brizio, lasciandogli in eredità il Castello di Castiglione Falletto e tutte le proprietà a condizione che lui e i suoi discendenti prendessero il cognome Brizio Falletti.
I Brizio Falletti, tutt’oggi esistenti, cedettero il maniero castiglionese ai Conti Patrizio di Scagnello, i quali nel 1871 lo alienarono a loro volta ai Vassallo di Dogliani.
Lo scrivente ha fatto scoprire al pubblico la storia del Marchesato di Saluzzo e dei suoi sovrani: nel 1142, diciassette anni dopo la morte del Marchese di Savona Bonifacio del Vasto, gli otto figli avuti dalla seconda moglie Agnese di Vermandois si spartirono i possedimenti paterni: Manfredo fu il capostipite dei Marchesi di Saluzzo, il cui territorio aveva come confini le Alpi e i fiumi Po e Stura di Demonte. Alla sua morte nel 1175 gli succedette il figlio Manfredo II, che fu il primo sovrano saluzzese a venire qualificato ufficialmente come tale. Egli prima del 1173 sposò Alasia del Monferrato, figlia del Marchese Guglielmo V. Dalla loro unione nacquero cinque figli, tra i quali l’erede al trono Bonifacio, che premorì al padre. Al decesso di Manfredo II nel 1215 il trono passò quindi al nipote Manfredo III, di appena undici anni, nato dall’unione tra il sopraccitato Bonifacio e Maria di Torres. Ad esercitare la reggenza fu la Marchesa Alasia, la quale rimase accanto al nipote fino alla sua morte avvenuta nel 1232. Ella seppe creare una solida alleanza tra i Marchesati di Saluzzo e del Monferrato, fu protettrice e sostenitrice dei trovatori, compositori ed esecutori della poesia lirica occitana e nel 1225, come spiegato dal Consigliere Destefanis, concesse il feudo di Castiglione a Bertoldo Falletti. Concordò inoltre con il Conte di Savoia Tommaso I le nozze di suo nipote con Beatrice, primogenita del futuro Conte di Savoia Amedeo IV, che vennero celebrate nel 1235.
Il suo discendente il Marchese di Saluzzo Ludovico II, dalla seconda consorte Margherita di Foix- Candale ebbe cinque figli: quattro di loro furono gli ultimi sovrani del piccolo Stato Piemontese. Alla sua morte nel 1504 gli succedette il primogenito Michele Antonio, sotto la reggenza della madre. Quando egli si spense nel 1528 la corona passò al fratello Giovanni, inviso dalla mamma perché era filo imperiale e si opponeva all’influenza che la Francia esercitava sul marchesato dal 1375. Proprio per questo, dopo appena sette mesi, Giovanni venne deposto dal Re di Francia Francesco I, il quale era stato fomentato dalla Marchesa Margherita! Il trono andò quindi al fratello minore Francesco, molto più malleabile. Il destino volle però che quest’ultimo si stancò ben presto di una madre così invadente, il cui unico obiettivo era quello di continuare ad esercitare il potere e la costrinse così a tornare nella sua terra natale, dove si spense nel 1536. Alla morte l’anno seguente di Francesco, divenne marchese suo fratello minore Gabriele, Vescovo di Aire, il quale posò l’abito talare per cingere una corona ormai solo più formale, in quanto i francesi avevano occupato il marchesato. Le sue nozze con Maddalena di Annebault celebrate il 10 dicembre 1544 nella Cappella marchionale di Revello rappresentarono “il canto del cigno” del Marchesato di Saluzzo. Gli invasori il 23 febbraio 1548, dopo aver accusato Gabriele di cospirazioni filo imperiali, lo rinchiusero nella fortezza di Pinerolo, città dove egli morì il 29 luglio seguente dopo aver mangiato un melone, molto probabilmente fatto avvelenare proprio dai francesi, i quali annessero il Marchesato di Saluzzo. Questo territorio venne occupato nel 1588 dal Duca di Savoia Carlo Emanuele I e diventò sabaudo con il Trattato di Lione del 1601.
Il Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ha quindi conferito uno speciale attestato di benemerenza al Comune di Castiglione Falletto, a Gianni Boffa, ad Alfio Cavallotto e al Consigliere Destefanis.
Successivamente Alfio Cavallotto, contitolare della Tenuta Cavallotto e comproprietario del castello con la famiglia Reviglio della Venaria, quest’ultima erede dei Vassallo di Dogliani, ha ospitato i presenti sulla terrazza del maniero per un brindisi con vista mozzafiato sulle Langhe. Egli ha spiegato l’intervento di ristrutturazione che sta interessando l’edificio, illustrando i rifacimenti già terminati, come quelli riguardanti le scuderie e le cucine medievali militari e quelli ancora in corso, tra i quali quello riguardante la torre centrale. Una volta terminati i lavori il castello verrà aperto al pubblico.
Alla cerimonia l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è stata rappresentata dal Vice Segretario Amministrativo Nazionale e dal Fiduciario di Chivasso Silvano Borca con la consorte.
Tra i presenti: Piero Eirale, Sindaco di Castiglione Falletto; Dario Destefanis, Consigliere Comunale delegato agli eventi; Christian Rocco, Consigliere Comunale di Novello; Don Antonello Pelisseri, Parroco di Castiglione Falletto e Alfio Cavallotto, comproprietario del maniero.
La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza dei rievocatori “La Gente di Nichilinum del medioevo”, impersonata dal Gruppo Storico Conte Occelli.

ANDREA CARNINO

Donna di 40 anni muore soffocata da brioche nella struttura sanitaria

La procura ha aperto un fascicolo conoscitivo sulla morte di una paziente psichiatrica di 40 anni ricoverata in una struttura di Collegno. La donna stava mangiando una brioche e un boccone le avrebbe ostruito le vie respiratorie, causandone il decesso. I familiari avrebbero trovato sangue accanto al corpo e per questo hanno chiesto approfondimenti.