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Gara di solidarietà per lo spazio creativo a Barriera di Milano

“La MalaErba non muore mai”:  un punto di riferimento per la comunità

Il progetto è attualmente protagonista di una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso. I fondi raccolti saranno utilizzati per i lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza dello spazio

Dopo che il mondo dello spettacolo ha attraversato una profonda crisi a causa della pandemia, c’è tanta voglia di ripartire. Un esempio è quello del laboratorio MalaErba, uno spazio creativo nel cuore del quartiere Barriera di Milano, alla periferia torinese. 

All’interno di una ex officina automobilistica, in uno spazio di 200 metri quadri, la compagnia Anomalia Teatro, da giugno 2021, ha dato vita al MalaErba, con l’obiettivo di farlo diventare un punto di riferimento per il mondo del teatro, favorendo la partecipazione comunitaria. Al MalaErba, che verrà inaugurato ufficialmente il prossimo autunno, verranno organizzate prove aperte, laboratori di critica teatrale e conferenze. 

Ci teniamo a sostenere i percorsi delle altre compagnie ma anche a rendere sempre più accessibile l’arte teatrale, credendo soprattutto sulla sua forza di creare comunità reali – dichiarano i promotori del progetto, attualmente protagonista di una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Bassoprima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation

Grazie al crowdfunding, sarà possibile completare i lavori di ristrutturazione e mettere in sicurezza lo spazio, rendendolo fruibile a tutti. Il grosso del lavoro è già stato fatto, ma per consentire a tutta la comunità di frequentare il MalaErba occorre installare porte di sicurezza, segnaletica, estintori, oltre che stabilire un piano antincendio ed effettuare i necessari corsi di formazione. I bagni, inoltre, devono essere rifatti in modo che possano utilizzarli anche le persone diversamente abili. La cifra totale che richiedono questi interventi ammonta a 10.000 euro, e per ora ne è stato raccolto un terzo. 

Per chi sceglierà di dare il proprio contributo alla campagna di raccolta fondi, la compagnia Anomalia Teatro ha pensato a ricompense speciali, dalla shopper serigrafata al libro con dedica, fino ad arrivare alla messa in scena di uno spettacolo direttamente a domicilio.

Per maggiori informazioni e per sostenere il progetto: https://www.produzionidalbasso.com/project/la-malaerba-non-muore-mai/ 

Moto contro auto, schianto mortale: vittima un centauro

Ieri sera all’altezza dello svincolo della tangenziale vicino al negozio SportWay , tra Novara e Pernate una moto si è scontrata con una vettura. C’è stata una violenta collisione e il motociclista è finito  a terra dopo lo schianto. L’uomo si è procurato ferite gravissime che ne hanno causato la morte.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Controllato un circolo: in cucina senza permesso di soggiorno

Denunciato il presidente

Nei giorni scorsi, personale della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Torino effettua un controllo presso un circolo di via Biella. Dopo aver fatto ingresso e aver controllato la sala ristorazione, gli agenti si dirigono verso la cucina dove sono presenti due uomini i quali, resisi conto del controllo, fuggono dalla porta che dà sul cortile. Uno dei due viene fermato dai poliziotti, un cittadino peruviano risultato poi irregolare sul territorio nazionale, motivo per il quale scatterà poi il provvedimento di espulsione.

Nel corso del controllo, gli agenti riscontreranno anche il cattivo stato di conservazione di alimenti ittici e di origine animale presenti nei congelatori e nei refrigeratori.

Alla luce dei fatti, il presidente del circolo è stato denunciato in stato di libertà per la cattiva conservazione del cibo, per favoreggiamento della persona fuggita e per la violazione delle norme sull’immigrazione avendo impiegato in cucina una persona priva di permesso di soggiorno. Allo stesso tempo, l’uomo è stato anche sanzionato amministrativamente per le diverse violazioni riscontrate all’interno del circolo.

Prima Giornata del gioco libero all’aperto

«Il gioco è il lavoro dei bambini». Maria Montessori, ideatrice del Metodo Montessori per l’educazione infantile, era sostenitrice dell’importanza del gioco nell’infanzia, definendolo come un vero e proprio lavoro.

Attraverso di esso, infatti, il bambino ha l’occasione di imparare a conoscere le proprie capacità e il mondo che lo circonda. Tuttavia, anche il luogo in cui vengono svolte le attività ludiche è importante: giocare all’aperto, infatti, permette ai bambini di implementare lo sviluppo psicomotorio e conoscere meglio lo spazio che li circonda. i giochi all’aria aperta sono importanti per i bambini
Giocare all’aperto: perché è importante per la crescita dei bambini
Man mano che i bambini crescono, il gioco diventa sempre più importante per loro. Attraverso le attività ludiche, infatti, i bambini hanno la possibilità di divertirsi, crescere e imparare cose nuove. Favorire questo tipo di attività è importante, soprattutto nelle prime fasi dell’infanzia. Per farlo, però, non serve solo arredare con cura la cameretta dei bambini a loro misura e con giocattoli adatti alla loro età, ma è importante anche lasciare liberi i bambini di esplorare i luoghi che li circondano. Per questo, giocare all’aperto è fondamentale: il gioco all’aria aperta, infatti, permette ai più piccoli di conoscere la natura e le sue caratteristiche, di divertirsi in maniera sana, implementando lo sviluppo psicomotorio e la socializzazione. Non solo: i giochi all’aria aperta permettono ai bambini di connettersi con la natura, di conoscerla, comprenderla e di ritrovare una sana tranquillità. All’aria aperta, infatti, i bambini hanno modo di rapportarsi con i coetanei e di stimolare la loro fantasia e creatività, inventando giochi simbolici o collettivi stimolanti e sempre diversi.
Gioco è un momento bellissimo, si affronta sempre con gioia e spensieratezza, non c’è un’età per il gioco, ma con il gioco si cresce…e il gioco all’aperto è un sano momento ludico.
Sabato 28 maggio in piazza Castello, a Torino, e negli altri ottanta comuni piemontesi aderenti alla prima ‘Giornata del gioco libero all’aperto’. Istituita con legge regionale su iniziativa dell’assessore alla Famiglia e ai Bambini, Chiara Caucino, promuove l’importanza della libertà di movimento e di gioco dei bambini. “Dopo le sofferenze provocate dai lockdown e dai distanziamenti sociali imposti dalla pandemia, era doveroso mettere in campo azioni che favorissero il gioco all’aperto, uno strumento considerato non soltanto di divertimento, ma fondamentale per la socializzazione e la crescita degli individui – spiega l’assessore regionale -. Attraverso il gioco libero all’aperto, i bambini sperimenteranno libertà di relazione e di pensiero, scegliendo e orientando la propria azione secondo la loro età e la loro naturale curiosità, i propri bisogni e il grado di autonomia. L’auspicio è che questa iniziativa “spinga le famiglie a ‘tornare indietro’, rendendosi conto dell’importanza del gioco libero che non vuole mettersi in contrapposizione con le nuove forme di intrattenimento elettroniche – anch’esse importanti – ma un’alternativa complementare in cui poter giocare nella realtà, se così si può dire, a contatto con i propri amici in un mondo sempre più freddo e digitale”.

“I giardini di piazza Bonghi versano in pessime condizioni”

“Diversi cittadini ci hanno segnalato ed abbiamo verificato con sopralluogo, che i giardini di piazza Bonghi versano in pessime condizioni. 

La pavimentazione è sconnessa, quindi molto pericolosa in diversi punti, e l’erba, nonostante il primo sfalcio sia iniziato da giorni risulta alta oltre un metro.
Abbiamo scritto alle istituzioni per chiedere rapidi interventi, i cittadini di Madonna di Campagna meritano rispetto e decoro in quanto pagano le tasse come tutti.
Purtroppo nonostante il cambio politico alla guida della città i cittadini delle periferie continuano a convivere con degrado ed abbandono da parte delle istituzioni.
Speriamo in un reale cambio di rotta, siamo stanchi di vedere una città dalle due facce, con il centro ben curato e le periferie abbandonate a se stesse”.
Lo dichiarano Marina Trombini presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza e Paolo Biccari , attivista dell’associazione.

Furto di ruote e cerchioni in pieno giorno

Arrestati in due dalla Polizia di Stato

Lunedì pomeriggio, gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e del Commissariato San Secondo hanno arrestato due persone, un quarantaseienne e un ventiduenne, per tentato furto aggravato.

Poco prima delle 13, giunge una segnalazione che indica la presenza di due persone in corso Agnelli che stanno smontando gomme e cerchioni di un veicolo in sosta caricandole, al contempo, su un altro veicolo. Il testimone fornisce una descrizione dei presunti autori del gesto. Gli agenti intervenuti, pur riscontrando quanto narrato dalla segnalazione non trovano sul posto le due persone indicate. A non grande distanza dal luogo, però, in corso Agnelli angolo via Bainsizza, gli agenti del Commissariato San Secondo intercettano i due i quali vengono bloccati mentre erano in procinto di allontanarsi a bordo di uno scooter.

A seguito di accertamenti, emerge che l’auto usata per caricare la refurtiva era rubata e alla stessa era stata applicata una targa posteriore anch’essa rubata. Nella disponibilità del quarantaseienne, gli agenti trovano diverse carte intestate a terze persone che vengono sequestrate per ulteriori accertamenti. Inoltre, nello scooter, gli agenti rinvengono altri documenti risultati rubati.

Alla luce dei fatti, oltre all’arresto per tentato furto, per i due scatta la denuncia in stato di libertà per ricettazione, riciclaggio della targa rubata e applicata sul veicolo rubato e porto di arnesi atti allo scasso. Il maggiore dei due viene denunciato anche per la ricettazione delle carte mentre il ventiduenne per guida senza patente.

Valentino, ripristino del manto erboso nel prato dell’Eurovillage

 

 

Il manto erboso del prato nel Parco del Valentino, nell’area dove si è radunata la folla per i concerti di Eurovillage, verrà ripristinato e riqualificato grazie ai lavori che hanno preso il via  e che avranno una durata di circa due settimane. A questo primo intervento ne seguirà un secondo, già programmato per il prossimo autunno.

Nelle giornate del 24 e 25 maggio, compatibilmente con le condizioni meteo, si procederà con le lavorazioni preparatorie. Successivamente la ditta specializzata passerà agli interventi sul terreno, con una leggera erpicatura necessaria ad arieggiarlo, la trasemina del prato e le successive irrigazioni di soccorso.

Per consentire la germinazione dei semi e la formazione del nuovo tappeto erboso il prato verrà transennato per almeno un paio di settimane, fino a quando si verificherà un buon livello di sviluppo ed attecchimento dell’erba.

Anche una piccola porzione del prato adiacente, interessato dagli eventi collegati a Eurovillage, sarà oggetto di riqualificazione con le stesse modalità.

L’assessore alla Cura della città ha evidenziato la rapidità con cui viene avviato l’intervento di ripristino, che si è reso necessario perché l’area è stata messa sotto stress con il passaggio, complessivamente, di circa 220 mila persone durante Eurovillage. Ha inoltre preannunciato che a breve verrà convocato il tavolo del comitato di gestione del Parco – con le associazioni ambientaliste, i circoli remieri e gli enti interessati – per discutere dei progetti legati al PNRR che riqualificheranno ampie zone del Valentino.

Asti – Chivasso: servono almeno 45 milioni

Una stima dei costi di riattivazione al servizio viaggiatori dell’intera linea Asti-Chivasso – effettuata nel 2021 da Rfi – ammonta a circa 45 milioni di euro; una cifra che, alla luce degli incrementi del costo materiali dell’ultimo periodo, potrebbe non essere sufficiente.

Questa la risposta fornita dall’assessore regionale all’Agricoltura per conto di quello ai Trasporti all’interrogazione formulata dal Partito Democratico sugli intendimenti e azioni che la Giunta intende mettere in atto per la riattivazione del servizio e per lo studio dei costi.

La consigliera nonchè vice presidente della Terza Commissione si è resa promotrice della richiesta a Trenitalia, per ciascuna delle linee sospese del territorio piemontese, di un allegato che riporti, a mo’ di “catalogo”, una stima dei corrispettivi necessari per la riattivazione del servizio”.

Questa stima aggiornata sarebbe quanto mai opportuna, essendo necessario potenziare il trasporto ferroviario in un momento di caro energia, caro carburanti e crisi climatica.

La linea ferroviaria venne chiusa per cedimenti infrastrutturali delle gallerie Brozolo e Cortanze, dopo aver riscontrato problemi legati alla tenuta chimico-fisica del rivestimento delle gallerie, ha proseguito l’assessore. Sono diversi i lavori necessari, come il livellamento dei binari, la messa in sicurezza delle gallerie (costo stimato circa 17 milioni di euro), la sostituzione di cavi e apparecchiature danneggiate o non più efficienti.

La riapertura della sola tratta Chivasso-Brozolo comporterebbe una spesa di circa 12,7 milioni di euro e a tale scopo è stata inoltrata richiesta a Rfi di quantificare gli interventi necessari per una riapertura a fini esclusivamente turistici.

L’assessorato intende tener conto di quanto emergerà in Commissione Trasporti e delle risorse aggiuntive che il Consiglio regionale metterà a disposizione, tenuto conto che l’ammontare complessivo per il servizio ferroviario è di 200 milioni di euro.

La linea Asti-Chivasso è ricompresa nel decreto interministeriale sulla classificazione a uso turistico delle tratte ferroviarie dismesse o sospese, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico condiviso in Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.

Nel corso della seduta è stata fornita risposta anche all’interrogazione del gruppo del Partito Democratico su: “Licenze software antivirus dei dispositivi in uso in Regione”.

La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.

Teleriscaldamento, domande bonus fino al 30 giugno

 IREN, PROROGATO AL 30 GIUGNO 2022 IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE

L’estensione dei termini permetterà di accogliere ulteriori richieste

 

È stato prorogato al 30 giugno il termine per presentare domanda per ricevere il Bonus Teleriscaldamento Iren 2022, uno sconto sulla bolletta riconosciuto da IREN per la stagione termica 2021-22. Il prolungamento dei tempi per la presentazione delle domande è stato concordato con i Comuni interessati, in modo da venire incontro a quanti hanno bisogno di maggior tempo per dotarsi di SPID o dell’ISEE.

La misura, a totale carico di IREN, è stata sviluppata in collaborazione con le amministrazioni comunali delle città servite dal teleriscaldamento: per sapere in quali comuni è già possibile presentare la documentazione è necessario consultare le indicazioni sul sito di IREN (https://www.irenlucegas.it/bonus-teleriscaldamento), dove è anche disponibile un’area dedicata che riporta tutte le indicazioni su come procedere per la richiesta dell’agevolazione.

Il “Bonus Teleriscaldamento 2022” può essere richiesto da tutti i Clienti domestici che dispongono di un contratto di teleriscaldamento per la propria abitazione (singolo o condominiale), attivo tra il 1° ottobre 2021 e il 31 maggio 2022 e con ISEE non superiore a 12.000 euro, estendibile a 20.000 euro in caso di almeno 4 figli a carico.

Gli importi dello sconto sono i seguenti:

  • 487 euro (pari ad un risparmio di 536 euro con IVA 10% inclusa) per le famiglie sino a 4 componenti;
  • 679 euro (pari ad un risparmio di 747 euro IVA 10% inclusa) per le famiglie con più di 4 componenti.

Il falso dentista torinese aveva un maxi yacht

In porto a Imperia aveva ormeggiato uno yacht di 16 metri. La barca è stata sequestrata dai carabinieri del Nas di Torino, in esecuzione di una misura di prevenzione del tribunale. Lo yacht dispone di sette posti letto. La proprietà è di un falso odontoiatra  sotto inchiesta per esercizio abusivo della professione. L’uomo, di 50 anni, abita nelle valli di Lanzo, e aveva aperto alcuni  studi a Torino e provincia. Era  stato controllato dai Nas che avevano bloccato la sua attività abusiva in centro a Torino. In passato è già stato oggetto di procedimenti penali legati all’abusivismo sanitario.