CRONACA- Pagina 736

Quelle sere d’estate con Nino ai “gonfiabili” di Finale Ligure. Un mese fa ci lasciava Nino Battaglia

Volto noto del giornalismo piemontese

Io: tò chi si vede! Lui: Non potevamo certo mancare al solito appuntamento estivo! Gentile, sorridente e ironico come sempre. Il “lui” di cui vi scrivo e parlo è “Antonino” Nino Battaglia. Brillante, bravo giornalista, volto e “mezzo busto” supernoto del “Tgr Piemonte” dove si occupava, oltre che della conduzione del giornale, di cultura, cronaca e, ultimamente, delle vicende politiche regionali, Nino era in pensione da qualche tempo. Prima che in Rai, aveva lavorato negli anni ’70 all’“Agenzia Giornalistica Italia”, alla benemerita “Gazzetta del Popolo” e collaborato ad altre testate e quotidiani vari. Sua grande passione, da sempre – nella vita e nel mestiere – il cinema. Quel palco sberluccicante della “celluloide”, di cui scriveva e che seguiva con grande competenza e passione e che pure aveva calcato in gioventù, mi pare di ricordare (ebbe forse a raccontarmelo – se non sogno – lui stesso un giorno) dietro la macchina da presa. Forse quale aiuto-regista (?) di qualche nome più o meno blasonato del nostro gotha cinematografico. Mi verrebbe da chiederglielo. E’ un pensiero che mi sfruguglia per la testa in questo momento. Chissà!? Esattamente un mese fa, nella notte fra il 27 e il 28 ottobre scorsi Nino ci lasciava. Lasciava i suoi cari, i suoi amici e colleghi. Lasciava questo mondo, con il solito garbo, in modo (penso per molti) inaspettato. Senza far rumore, com’era suo solito. Forse con un ironico sorriso. Era ricoverato alle “Molinette”, aveva 71 anni. E ancora tanta vita e tanto affetto da dare alla sua compagna e al suo amatissimo figlioletto. Nino era un gentiluomo d’antan. L’avevo rivisto l’estate scorsa. Come capitava, da un po’ di anni, nel mese di agosto a Finale Ligure, dove entrambi trascorrevamo qualche giorno di vacanza. Nostro luogo consueto di ritrovo serale, il gigantesco “scivolo gonfiabile” piazzato davanti ai “Bagni Boncardo”, dove di giorno s’andava “a mare”. I saluti. I commenti bonari alla “pancetta” senile. E ti pare che non ci ritrovavamo ancora qui…solito posto solita ora! Io con la nipotina scavezzacollo, lui con il piccolo Mattia. Attentissimi tutti e due ai nostri pargoli. Nino era un babbo affettuosissimo. Fra un’estiva battuta e l’altra, non perdeva un attimo di vista il suo piccolo. Anche in spiaggia che frequentava con attenta parsimonia (perfino più di me, “ombrellaio” incallito), arrivava con “slipponi” un po’  démodé (ma chissenefrega!) all’ora giusta del bagno e sorvegliava il piccolo in acqua o da riva senza mai levargli gli occhi di dosso, poi la doccia e la meticolosa asciugatura. Fino all’ultima goccia! Mi stancavo meno a lavorare! Sorrideva. Prima del pensionamento, lo incontravo spesso in giro per conferenze e, fine anni ’90 primi Duemila, in “Ascom” in via Massena, dove io mi occupavo dell’“Ufficio Stampa”. Era geniale nel suo mestiere. I pezzi credo che in buona parte li “confezionasse” a braccio, quand’era ancora in macchina con i colleghi operatori. Ai tempi del buon Pino De Maria, presidente “Ascom”, arrivava sfoggiando la consueta sobria elegante gentilezza. Al pacioso “sorrisone” e all’affettuoso abbraccio del presidente rispondeva con un leggero, un po’ sornione sorriso. Del tipo adesso so io come imbastire ben bene l’intervista. E gira e rigira, finiva sempre così. Ma io devo rispondere quello che vuoi tu o quello che voglio io? Sbottava ridanciano De Maria. E replicava, a fine intervista, ma guarda un po’, riesci sempre a farmi dire quello che vuoi tu! Grande Nino! Che in via Verdi, secondo me, ritornava con il pezzo già bell’e fatto. E alla sera, all’ora di cena, si presentava ai piemontesi con la sua consueta moderazione nei toni della voce, nel sorriso piazzato lì al momento giusto e con quella bravura e quella credibilità, vera, che pochi riuscivano a trasmettere al par suo. Alla tua assenza televisiva, caro Nino, da qualche anno ci eravamo abituati. Ma sapevamo di poterti, comunque, anche solo per caso, incontrare. Incrociare, una pacca sulle spalle, due battute, un sorriso. E ora? Quelle serate estive ai “gonfiabili” di Finale, fronte “Boncardo”, saranno di sicuro per me un po’ più vuote. Mi verrà forse spontaneo cercarti nel gruppone di nonni, papà e mamme e bimbe e bimbi. E sarà molto triste non rivederti, caro Nino!

Gianni Milani

Multati 8 locali della movida, chiuso un bar

Continuano i servizi disposti dal Questore di Torino nelle aree interessate dal fenomeno della “movida” che, in particolare durante il fine settimana, in considerazione della presenza di numerosi locali attrattivi, sono caratterizzate da una elevata concentrazione di persone e non di rado hanno determinano segnalazioni dei residenti per disturbo della quiete pubblica e per  episodi di degrado urbano, talvolta anche danneggiamenti.

Nella  notte di sabato personale della Polizia di Stato del Comm.to Centro, coadiuvato dall’Unità cinofila, unitamente a personale dell’arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, ha svolto il servizio di cui sopra nell’area di Piazza Vittorio Veneto (via Bava, via Matteo Pescatore, lungo Po Cadorna), di Piazza Santa Giulia e nel quartiere San Salvario.

70 le persone identificate e 10 i locali sottoposti a controllo: 8 le sanzioni amministrative elevate. In un locale di via Galliari, l’unità cinofila ha rinvenuto e sequestrato a carico di ignoti 10 grammi di hashish.

Inoltre, nel pomeriggio di sabato è stata notificata da personale del Comm.to di P.S. Barriera Milano la sospensione della licenza, ai sensi dell’art. 100 TULPS,  ad un bar ubicato in Largo Giulio Cesare.

Il provvedimento questorile trae origine da una serie di accertamenti nei confronti dell’esercizio operati nelle scorse settimane dai  poliziotti del Comm.to di zona, con l’ausilio di personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, messo a disposizione della Questura per rinforzare il dispositivo di controllo del territorio.

Verificando nel corso dei controlli effettuati a partire dal mese di Giugno allo scorso 17 Novembre la costante presenza, nella clientela, di soggetti pregiudicati,  e di cittadini stranieri irregolari, reiteratamente inottemperanti a molteplici ordini del Questore di lasciare il territorio nazionale, ritenendo che l’esercizio in questione rappresenti un pericolo costante per l’ordine e la sicurezza pubblica, soprattutto per la presenza di soggetti dediti al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e bivacco molesto che alimentano una situazione di tangibile pericolo e degrado, Il Questore di Torino ha disposto la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande del bar, con immediata chiusura al pubblico dei locali per 15 giorni a decorrere da sabato.

“Human Horse & Dog Relationship”, chiuso il seminario

Si è concluso con un grande successo ieri sera a Rivalta di Torino il seminario di “Human Horse & Dog Relationship” organizzato da Ivan Schmidt Academy in collaborazione con la Dott.ssa Vassilia Sacco.

In queste due giornate gli oltre venti partecipanti, provenienti da tutta l’Italia, sono stati portati alla fantastica scoperta del mondo delle relazioni e della comunicazione tra l’essere umano, il cane ed il cavallo, scoprendo il vero significato del rapporto e reciproca fiducia, nonché rispetto che si può instaurare tra uomo e animale. Questa relazione che viene a crearsi tra umano ed animale è caratterizzata da un forte affiatamento, un legame talmente unico al punto da creare una sincronia emotiva unica. Proprio grazie al cavallo, è stato loro insegnato a creare le condizioni per trovare una migliore connessione con il proprio cane, partendo dal rispetto degli spazi, del tempo e delle caratteristiche etologiche. Si ringraziano per l’ospitalità e le competenze messe a disposizione, Cristina Puggelli, Pierangelo Spinelli e Andrea Raggi, nonché Pizza Local per il supporto enogastronomico.

La pasticceria italiana piange la scomparsa di Marco Avidano

Il titolare delle omonime pasticcerie a Chieri e in centro a Torino deceduto nei giorni scorsi

Il ricordo dei colleghi e amici
dell’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano

«Marco ha iniziato la sua carriera ad appena 16 anni. Per noi era un amico, una persona aperta al dialogo e al confronto, sempre disponibile con tutti – ricorda il presidente dell’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano, Claudio Gatti – Oggi assieme a tutti gli Accademici, ricordiamo un grande maestro del lievito madre, ma anche l’uomo gentile, dai valori solidi, legato alla famiglia e alla sua terra».

Negli anni Avidano ha perfezionato la sua arte prima a Torino, poi in Francia e in Belgio, ma nel 1996 fa ritorno in Piemonte per rilevare la Pasticceria Basiglio, situata nel centro storico di Chieri e che oggi porta il suo nome. Nel 2019 inaugura anche un nuovo punto vendita in Via Accademia delle Scienze, nel cuore di Torino, e la caffetteria nella prestigiosa Scuola Holden di Alessandro Baricco.

Grazie alla passione e a quel tocco personale che trasforma gli artigiani in veri artisti, Marco Avidano ha elaborato una proposta di pasticceria unica, attenta alle novità ma sempre riconoscibile, che gli è valsa i titoli di Maestro del Gusto di Torino e provincia, Maestro del Lievito Madre e Maestro Cioccolatiere. Tra le sue produzioni d’eccellenza: la Radiosa, una tavoletta di cioccolato sensoriale e di design, e i lievitati prodotti con la pasta madre donatagli dal Maestro Giovanni Garino.

Chirurgia anca e bacino, alta specializzazione al Cto

Su proposta dell’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, la Giunta regionale ha individuato quale Centro di alta specializzazione di riferimento regionale per la chirurgia complessa dell’anca e del bacino (CRAB) la Struttura complessa Ortopedia e Traumatologia 1 U della Città della Salute e della Scienza di Torino – Presidio Cto.

«Il reparto di Ortopedia e traumatologia universitaria diretto dal professor Alessandro Massè  – spiega l’assessore Icardi -, oltre a rappresentare un’eccellenza nel campo degli interventi di chirurgia traumatica dell’anca e del bacino, organizza corsi specifici di formazione per il proprio personale ed è sede di attività didattica, all’interno del presidio Cto, nell’ambito della Scuola di Specializzazione in “Ortopedia e Traumatologia” dell’Università degli Studi di Torino.  Si tratta di un reparto che include tutti i principali setting assistenziali del suo ambito specifico e che raccoglie ed elabora i dati di esito e outcome clinico dei propri assistiti, valutandone l’andamento nel tempo. Il professor Massè e tutta la sua equipe hanno sempre dimostrato estrema professionalità, competenza e dedizione. A loro vanno le mie più vive congratulazioni per il prestigioso risultato raggiunto».

Il riconoscimento del Centro di alta specializzazione di riferimento regionale ha validità triennale ed entro sei mesi dalla scadenza potrà esserne presentata richiesta di rinnovo.

Commemorato il quarantennale dall’omicidio Pedio e D’Aleo

A quarant’anni  dal duplice omocidio delle due guardie giurate Pedio e D’Aleo avvenuto per mano delle brigate rosse in via Domodossola a Torino, ieri pomeriggio gli esponenti di Fratelli d’Italia sottosegretario Università e Ricerca on. Augusta Montaruli, l’assessore regionale Maurizio Marrone ed il consigliere Luca Maggia hanno reso onore alle due vittime.
Luca Maggia:”in una circoscrizione dove anche i ricordi sono considerati tali solo se comodi alla maggioranza, la nostra voce si alza ancor più forte,richiamando quel senso di giustizia che le vittime del terrorismo meritano e che spesso in Italia non hanno avuto”.
Augusta Montaruli e Maurizio Marrone hanno osservato:”finché non tutte le istituzioni cittadine onoreranno senza ambiguità le vittime del terrorismo rosso le ferite torinesi degli anni di piombo non si rimargineranno: essere qui oggi era un dovere di rispetto nei confronti delle vittime”.

Incidente mortale. Vittima una giovane donna

Una donna di 34 anni è morta in un incidente stradale avvenuto  a Volpiano. Si trovava sul sedile del passeggero  dell’auto guidata da una amica torinese. In corso Europa  la loro Citroen è stata urtata  da una Nissan Qashqai ed è finita fuori strada. La donna è stata portata al Cto dove è morta poco dopo. Feriti ma non in pericolo di vita i conducenti delle due vetture.

Le mani impolverate li tradiscono. Arrestati per furto di materiale edile

Cinque arresti. Cittadini romeni tra i 20 e i 45 anni tutti gravemente indiziati del reato di tentato furto aggravato.

L’intervento è nato dalla segnalazione al 112 NUE di un cittadino italiano che riferiva di aver notato la presenza di alcuni soggetti sospetti che si sarebbero introdotti in un cantiere in Corso Taranto. Il richiedente specificava all’operatore della Sala Radio che, mentre uno dei soggetti rimaneva all’esterno dell’attività, osservando l’area circostante, gli altri si sarebbero introdotti all’interno verosimilmente per rubare delle griglie metalliche.

Il tempestivo arrivo della Polizia di Stato ha permesso di sorprendere e bloccare due uomini che alla vista degli agenti cercavano di darsi alla fuga verso Corso Giulio Cesare; gli altri tre soggetti venivano individuati, seduti su una panchina, con le mani ancora sporche, verosimilmente per aver maneggiato le reti metalliche.

Durante il controllo gli agenti hanno rinvenuto, nascoste poco distanti dalla panchina sulla quale erano seduti gli uomini, le chiavi di una autovettura sul cui tettuccio erano state collocate 7 griglie elettrosaldate in ferro, dal valore complessivo di 800 euro, precedentemente asportate dal cantiere.

Ammonito dal questore continua a molestare la ex e finisce in carcere

La polizia ha arrestato a Vercelli un uomo gravemente indiziato del reato di atti persecutori  nei confronti della ex compagna. Nonostante gli  fosse stato notificato pochi giorni fa un ammonimento da parte del  Questore di Vercelli con il quale veniva invitato a desistere dalle condotte vessatorie nei confronti della donna,  ha insistito  tempestandola di telefonate, messaggi  e pedinamenti. La  Procura della Repubblica ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari la custodia cautelare in carcere.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

“Il Piemonte vi dice Grazie”, cerimonia dei Nastrini della Protezione civile

Si è tenuta  sabato 26 novembre, a Leinì “Il Piemonte vi dice Grazie”, la cerimonia di consegna dei Nastrini del Coordinamento regionale di Protezione civile a una rappresentanza dei volontari per l’impegno prestato durante l’emergenza Covid-19.

Alla cerimonia sono intervenuti il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, il capo Dipartimento nazionale di Protezione civile Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore alle Infrastrutture, Trasporti, Opere Pubbliche e Protezione civile Marco Gabusi, il sindaco di Leinì Renato Pittalis, il Coordinatore Regionale del Volontariato Marco Fassero, il dirigente regionale di Protezione civile Franco De Giglio.

Ha dichiarato il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo: «È stato per me un dovere partecipare perchésenza il contributo dei volontarinon avremmo superato i momenti duri della pandemia.Ho voluto restituire ai volontari della Protezione civile la gratitudine e la riconoscenza che meritano, esempio di responsabilità e dell’Italia migliore.Il mio impegno da ministro sarà quello di ricordare il lavoro che viene portato avanti ogni giorno dai volontari con generosità e dedizione».

A dare il benvenuto ai volontari a nome della Regione il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: «Ho voluto dare la mano, uno per uno, a ogni volontario, perché in questi anni di pandemia pur incontrandoci non abbiamo mai potuto farlo. Ma proprio una stretta di mano, un abbraccio, sono per persone straordinarie come i nostri volontari il riconoscimento più importante e prezioso. Per questo ho voluto questa giornata: per dare loro labbraccio grande del nostro Piemonte. Il segno della riconoscenza per ciò che ci donano, ogni giorno, con il loro impegno e la loro passione».

Durante la cerimonia sono state consegnate le targhe di riconoscimento alle competenti regionali e ai loro referenti: Daniele Cora di AIB, Vittorio Ferrero di CRI, Marco Lumello di ANPAS, Marco Lumello di ANC, Luca Gja Arcota del Soccorso Alpino, Giancarlo Bosetti di ANA, Marco Fassero del Coordinamento Regionale Protezione Civile e agli otto coordinamenti territoriali: Andrea Morchio – Coordinamento di Alessandria, Valter Marenco – Coordinamento di Asti, Cleto Canova – Coordinamento di Biella, Roberto Cagna – Coordinamento di Cuneo, Gianfranco Zanetta- Coordinamento di Novara, Leonardo Capuano – Coordinamento di Torino, Francesco Corri Coordinamento di Verbania, Dario Colangelo – Coordinamento di Vercelli.

«Ringraziare chi, in un momento di emergenza come quello della Pandemia ha dato, senza sosta, un sostegno concreto e costante è un atto dovuto – ha commentato l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi- Oggi è come parlare con una grande famiglia, una famiglia con la quale in questi anni abbiamo stretto un legame forte. Oggi siete 500 ma voglio ringraziare i 10.000 che questa palestra non riusciva a contenere ma che si sono spesi in questi 3 anni. Persone che oltre a fare parte di questa famiglia, hanno la propria famiglia, il proprio lavoro e non hanno esitato comunque nel dedicarsi alla comunità».