IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
L’aula del Senato ha approvato il ritorno della Festa del IV novembre che il governo di solidarietà nazionale presieduto da Giulio Andreotti provvide ad eliminare. Era la festa della Vittoria e la stessa denominazione dava fastidio ai catto-comunisti, ostili al Risorgimento di cui la Grande Guerra rappresentò il coronamento con Trento e Trieste e i territori del confine orientale. Era la vittoria del 4 novembre 1918 che segnava la fine della guerra iniziata il 24 maggio 1915.
parole la guerra o addirittura con atti eversivi nell’agosto torinese del 1917 tentò una sorta di rivoluzione russa come fece in grande dopo la Vittoria.