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Addio all’idraulico appassionato di montagna

E’ morto nella sua casa di Borgo San Dalmazzo. Sergio Falco, di 71 anni, noto idraulico, è deceduto a causa di un infarto. I familiari hanno chiamato il 118 ma non è stato possibile salvarlo. Nel 2009 era stato insignito Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Napolitano. Era molto conosciuto anche come appassionato di montagna e podista.

Da Caselle nuovo volo per Santorini

Dallo scalo torinese, Volotea annuncia l’inaugurazione della nuova rotta verso l’isola greca 

Il 5 luglio si torna a volare verso Minorca e il 6 luglio verso Mykonos

Torino, 4 luglio 2022 – Volotea, la compagnia aerea low-cost che collega tra loro città di medie dimensioni e capitali europee, inaugura la nuova rotta internazionale dall’Aeroporto di Torino verso l’isola di Santorini. L’avvio del nuovo collegamento, in calendario per oggi lunedì 4 luglio con frequenza settimanale, si aggiunge alle ripartenze dallo scalo torinese alla volta di Minorca, in programma da martedì 5 luglio con frequenza settimanale, e alla volta di Mykonos, dal 6 luglio ogni mercoledì.

Dall’aeroporto di Torino è possibile decollare a bordo degli aeromobili Volotea verso un totale di 11 destinazioni, 6 in Italia, Alghero, Cagliari, Lampedusa, Napoli, Olbia e Pantelleria e 5 all’estero, 1 in Spagna verso Minorca e 4 in Grecia: Atene, Mykonos, Santorini e Skiathos. L’avvio della nuova tratta per Santorini arricchisce il ventaglio della proposta Volotea verso la Grecia e conferma l’impegno della low-cost nell’offrire, anche dallo scalo piemontese, sempre più collegamenti comodi, veloci e diretti.

“Siamo orgogliosi di inaugurare la nuova rotta internazionale dall’Aeroporto di Torino alla volta di Santorini, una tra le più belle e rinomate isole dell’arcipelago delle Cicladi – ha dichiarato Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea -. Dopo la recente attivazione della rotta per Atene, con questo nuovo volo, ampliamo ulteriormente l’offerta di destinazioni verso la Grecia. I passeggeri in partenza dal capoluogo piemontese potranno raggiungere, in tutta comodità, alcune tra le più belle e pittoresche isole greche, oppure atterrare direttamente ad Atene, una città ricca di storia e architettura e, da qui, partire alla scoperta di un Paese straordinario adatto a ogni tipo di viaggiatore, grazie a una perfetta combinazione tra classicità e modernità, cultura, relax e divertimento”.

“L’avvio del collegamento settimanale su Santorini da parte di Volotea completa la mappa delle principali destinazioni greche servite direttamente da Torino – ha commentato Andrea Andorno, Amministratore

Delegato di Torino Airport -. Si tratta di una meta dal forte richiamo turistico, per la quale prevediamo una domanda di viaggio molto sostenuta. Questo nuovo volo amplia ulteriormente la connettività per il nostro territorio, che nell’estate 2022 dispone di un ventaglio di destinazioni per le vacanze esteso come mai prima”.

In occasione del decimo anniversario della compagnia, Volotea ha presentato Lázaro Ros il velivolo commemorativo che prende il nome da uno dei soci fondatori della low-cost. La nuova livrea, realizzata con

una palette di colori metallici, aggiunge al velivolo un tocco futuristico e celebra questo importante traguardo guardando, al tempo stesso, al futuro di Volotea e dell’intero mondo dell’aviazione.

Tutte le rotte Volotea sono disponibili sul sito www.volotea.com e nelle agenzie di viaggio.

Perde il controllo dello scooter e muore nel fosso della provinciale

Nel territorio della frazione di Pagliate, a Novara, sulla strada provinciale 9 un uomo di 53 anni, operaio presso la Radici Chimica, che viaggiava suo scooter, per cause da accertare ha perso il controllo del mezzo ed e’ morto dopo essere uscito di strada. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la polizia locale di Novara.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Non vuole pagare e minaccia il barista con due bottiglie

Un marocchino 38enne è stato arrestato a Moncalieri. Entrato in un bar ha preso due bottiglie di alcolici con le quali ha minacciato il titolare del locale dicendo apertamente che non avrebbe pagato. L’uomo minacciato ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti in breve tempo.

Il primo studio sul long Covid nei bambini

Bambini e adolescenti superano l’infezione acuta da Sars-CoV-2 con una sintomatologia spesso lieve o addirittura assente. Molti di loro non giungono perciò all’attenzione del pediatra, ed eventuali sintomi che si presentano a distanza dalla fase acuta possono non essere correttamente riconosciuti dai genitori né associati al COVID. Questo l’allarme lanciato dal gruppo di studio coordinato dal professor Enrico Bertino e dalla dottoressa Giulia Maiocco (Neonatologia universitaria della Città della Salute di Torino), dottor Gianfranco Trapani (ASL1 Sanremo – Imperia), professor Vassilios Fanos (Università di Cagliari) e professor Giuseppe Verlato (Università di Verona), che ha valutato su 8 regioni italiane più di 650 bambini che si sono ammalati di COVID tra ottobre 2020 e giugno 2021: il 24% della popolazione pediatrica che ha superato la fase acuta del COVID con sintomi lievi o assenti soffre di disturbi correlati all’infezione da Sars-CoV-2 a distanza di almeno 2 mesi dalla guarigione, e fino a 9 mesi dalla stessa. Aver sviluppato sintomi in fase acuta aumenta significativamente il rischio di Long COVID, portandolo dall’11,5% al 46,5%, mentre l’aver malattie concomitanti (asma, rinite allergica, ecc.) non causa nessun rischio aggiunto.
Questi i risultati del primo studio multicentrico in Italia sul Long Covid con Città della Salute di Torino capofila, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Italian Journal of Pediatrics. I dati confermano e consolidano il valore delle raccomandazioni espresse dalla Società Italiana di Pediatria e da numerose altre Società scientifiche pediatriche: bambini ed adolescenti che hanno contratto il COVID, anche se in modo lieve, devono essere monitorati dai genitori ed in caso di comparsa di sintomi vanno sempre visitati dal pediatra. I sintomi più frequentemente lamentati dai piccoli pazienti sono stati, nell’ordine: affaticamento (7%), problemi di natura neurologica – difficoltà di concentrazione, sensazione di annebbiamento e cefalea – (6,8%) e sintomi respiratori (6%).
L’incidenza di Long COVID è quasi raddoppiata nei bambini più grandi e negli adolescenti rispetto ai più piccoli, passando dal 18,3% (0-5 anni) al 21,3% (6-10 anni), fino ad arrivare al 34,4% di rischio (11-16 anni). Nella fascia di età maggiore ai sintomi più tipici si possono associare ansia, agitazione, disturbi del sonno e del comportamento. L’unico tipo di patologia Long COVID che si riscontra invece più frequentemente nella prima infanzia è quella respiratoria, con l’11,4% di rischio nella fascia 0-5 anni contro il 3,8% dopo i 6.
Come sottolineano gli autori dello studio, i risultati confermano l’importanza della vaccinazione in età pediatrica come strumento di prevenzione, anche dall’insorgere di patologia da Long COVID.

Siccità, in Piemonte necessari 250 interventi di emergenza per un totale di 120 milioni di euro

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SICCITÀ: IN PIEMONTE NECESSARI OLTRE 250 INTERVENTI EMERGENZIALI E STRUTTURALI PER UN VALORE DI 121 MILIONI DI EURO

Il presidente Cirio e gli assessori Marnati, Gabusi e Protopapa: “Confidiamo sia riconosciuto lo stato d’emergenza e programmati gli interventi entro l’estate”

“Il Piemonte si trova ad affrontare una crisi idrica mai vista prima che certamente affonda le sue radici nei processi dei cambiamenti climatici. Dopo l’esperienza dell’evento alluvionale 2-3 ottobre 2020 di breve durata e notevole intensità e la breve parentesi dell’alluvione 3-4 ottobre 2021 che peraltro ha interessato solo il territorio dell’ovadese in provincia di Alessandria, il Piemonte non ha più beneficiato di un apporto pluviometrico adeguato all’uso potabile e irriguo, se confrontato con i dati pluviometrici statistici storici, sui quali ci si è basati finora per il calcolo degli acquedotti e delle infrastrutture irrigue”.

Così il presidente della Regione, Alberto Cirio, nella lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, con la quale ha richiesto ufficialmente il riconoscimento dello stato di emergenza.

E da una ricognizione con le autorità d’ambito e precisa mappatura, emerge che sono più di 250 gli interventi necessari per la rete idropotabile per fronteggiare le criticità.

Per quanto riguarda i fondi richiesti, si tratta di 800mila euro per i costi, già sostenuti, per le autobotti, circa 8 milioni di euro per interventi di somma urgenza realizzabili nel breve periodo (che probabilmente verranno inseriti già nel decreto di lunedì e che riguardano le interconnessioni di rete, la sostituzione o il potenziamento di pompe, opere di progettazione per il potenziamento di sorgenti o di sostituzione della rete idrica e il ripristino di pozzi già esistenti e abbandonati, ovvero opere che servono per evitare il picco di criticità dei mesi estivi) e 112 milioni per opere strutturali urgenti da realizzare nel medio periodo, che rientreranno in un secondo intervento del Governo.

“Si tratta di nuove opere – spiega l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, coordinatore delle attività del tavolo per l’emergenza idrica – quali ad esempio il potenziamento di acquedotti, la realizzazione di nuovi pozzi e nuovi serbatoi, nuove condotte per migliorare la qualità dell’acqua, la sostituzione di brevi tratti di reti acquedottistiche, e molto altro, da realizzare nell’arco di circa un paio d’anni. Abbiamo chiara la situazione dei progetti da realizzare per affrontare le siccità dei prossimi anni, per quanto riguarda l’acqua potabile destinata alla popolazione”.

“Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile sta lavorando da giorni insieme ai nostri tecnici per definire il quadro delle risorse e anche oggi, sabato, abbiamo approfondito alcune tematiche – afferma l’assessore regionale alla Protezione Civile, Marco Gabusi-. Il momento è complicato e le risorse saranno distribuite con un cronoprogramma articolato, ma è doveroso riconoscere la disponibilità e la serietà dello staff del Capo Dipartimento Curcio” .

“Altrettanto urgenti sono gli interventi per i danni ai raccolti e alle nostre colture d’eccellenza – aggiunge l’assessore alla Agricoltura Marco Protopapa – Anche su questo fronte auspichiamo presto un pronunciamento del Ministero per la richiesta della stato di calamità e le risorse a sostegno dei nostri imprenditori agricoli, anche rivolte agli investimenti che saranno necessari per una futura nuova gestione dell’acqua”.

Schianto frontale nel sottopasso: muore motociclista

Ieri si è verificato un incidente mortale nel sottopasso della variante della  provinciale 24 del ponte sulla Dora a Collegno. Un motociclista di 38 anni è deceduto in uno scontro frontale con un’auto. Sono intervenuti la polizia municipale e i carabinieri per accertare la dinamica dell’incidente.

L’Esercito apre il tour promozionale

Presso il parco acquatico di Bolleblu di Borghetto Borbera (AL), sabato 2 luglio il Comando Militare Esercito Piemonte ha aperto il tour estivo promozionale sulle carriere iniziali e le opportunità di studio che l’Esercito offre ai giovani che vogliono intraprendere una di queste carriere. Il tour promozionale, proseguirà nei prossimi mesi, nei diversi centri di aggregazione del Piemonte.

Cold case del 2004, due arresti grazie ai carabinieri del Ris

Torino. Eseguite due misure cautelari nei confronti di altrettanti esponenti della ‘ndrangheta ritenuti gravemente indiziati dell’omicidio di Gioffrè Giuseppe, avvenuto a San Mauro Torinese nel 2004

In provincia di Reggio Calabria e Parma, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, supportati nella fase esecutiva da quelli di Reggio Calabria, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal GIP del Tribunale di Torino su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di 2 pregiudicati (di cui uno detenuto a Parma per altra causa) affiliati alla ‘ndrangheta, ritenuti gravemente indiziati dell’omicidio di GIOFFRÈ Giuseppe, originario di Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC), avvenuto l’11 luglio 2004 in San Mauro Torinese (TO), ove la vittima all’epoca risiedeva.
Nelle indagini svolte nel 2004 dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torino emerse la responsabilità dell’omicidio in capo ad ALVARO Stefano – condannato per l’omicidio in via definitiva a 21 anni di reclusione – membro di un gruppo di fuoco composto da almeno altri 2 complici all’epoca rimasti ignoti.
I successivi accertamenti di natura tecnico-scientifica, effettuati nel maggio 2021 dal RIS di Parma con l’ausilio di nuove tecnologie informatico – dattiloscopiche su alcuni reperti rinvenuti nei pressi dell’autovettura bruciata utilizzata per commettere il delitto, hanno consentito di individuare nuovi elementi indiziari, riscontrati da specifica attività investigativa, che hanno portato all’identificazione degli altri presunti componenti del gruppo di fuoco responsabili dell’omicidio, il cui movente secondo la ricostruzione accusatoria sarebbe da ricondurre ad una faida risalente agli anni ’60 del secolo scorso, allorquando il GIOFFRÈ – a conclusione di una disputa per ragioni commerciali – uccise due esponenti della cosca DALMATO-ALVARO.

Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e i predetti indagati sono da considerare non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.

Sul furgone con 120 chili di carne congelata in cattivo stato di conservazione

Nei giorni scorsi, durante un servizio ordinario di controlli sui veicoli in circolazione, in Via Reycend, gli agenti  del Reparto Sicurezza Stradale Integrata della Polizia Locale, hanno fermato un furgone MERCEDES Sprinter che all’interno del vano di carico trasportava alimenti congelati.

Nello specifico, all’interno del veicolo, che non risultava certificato per il trasporto di alimenti freschi o surgelati, gli agenti hanno rinvenuto 6 bobine di carne Kebab surgelate all’origine, ognuna della quali pesava 20 chilogrammi.

Il trasporto di tali prodotti deve essere fatto esclusivamente con veicoli con attestazione A.T.P. con capacità di mantenere la temperatura del vano di carico a – 18° C./-20° C .  Vista l’impossibilità di garantire la continuità nella catena del freddo e considerato che la merce trasportata poteva essere soggetta ad alterazione organolettica, il conducente del veicolo è stato denunciato per trasporto di alimenti, destinati alla vendita, in cattivo stato di conservazione.

I 120 chili di carne mal conservata sono stati posti sotto sequestro giudiziario probatorio.