CRONACA- Pagina 65

Pratesi, l’ecologista che amava Torino e il Piemonte

Avevo conosciuto Fulco Pratesi, quando ero in Consiglio Nazionale di Italia Nostra, una stagione eroica e felice, una specie di mondo  di Camelot che mai più è tornata e mai più ritornerà.  Sedevo giovanissima, senza rendermi conto di tale fortuna, unica donna oltre Teresa Foscari Foscolo, accanto ad Antonio Cederna, che romano aveva uno spiccato accento piemontese, per via sosteneva lui, della balia di Vercelli poi Giorgio Bassani, Fabrizio Giovenale, Antonio Jannello. Persone che credevano realmente nell’ecologia e nella tutela dei Beni Culturali,  senza isterismi ed estremismi e senza assumere posizioni partitiche. In altre Associazioni ambientaliste, come il FAI, erano presenti  i milanesi Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Pier Fausto Bagatti Valsecchi ed il torinese Alberto Predieri, con i quali si andava a mangiare, quando si era a Roma, in una trattoria vicino al Pantheon continuando a parlare, ma con leggera soavità, di ecologia. Fulco amava  molto Torino, il Piemonte e la Valle d’Aosta,  il suo primo Editore di riferimento, era aostano. Amava il Gran Paradiso che difendevamo entrambi  da speculatori, tanto da subire  minacce, io durante una infuocata riunione fui attaccata duramente perché mi opponevo al restringimento del versante piemontese, subendo anche le espressioni di delusione per il mio atteggiamento “poco amicale” dal Presidente arch. Deorsola. Una brava persona,  che conoscevo da anni, che si era trovata in una situazione  imbarazzante e in un momento storico particolare, stretto tra sviluppo e progresso.  Pratesi era una di quegli amici che, nonostante ci vedessimo ogni cinque, sei, sette  anni, quando ci si incontrava era come ci fossimo visti il giorno prima e si parlava con entusiasmo ed energia di ciò che si doveva fare per preservare la nostra Italia e  tutta la sua Bellezza.

arch.Donatella D’Angelo

 

Sorpreso con 5 chili di droga nel garage di un’amica

Un uomo di 43 anni è stato arrestato dalla Polizia locale di Cornaredo e da quella di Novara in un’operazione terminata con il sequestro di circa 5 chili di hashish e marijuana. L’uomo nascondeva la sostanza stupefacente nel garage di un’amica, in attesa di iniziare l’attività di spaccio.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

La “Fiamma della Speranza” di Special Olympics Torino 2025 ha fatto tappa in centro città

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La “Fiamma della Speranza” dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025 ha fatto tappa oggi nel centro di Torino. Il percorso è partito dal Monumento al Carabiniere nei Giardini Reali per concludersi nel Cortile d’Onore di Palazzo Arsenale, sede della Scuola Ufficiali dell’Esercito.

Alla cerimonia sono intervenuti il Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Corpo d’Armata Antonello Vespaziani, il Direttore Generale del Comitato Organizzatore dei Giochi Mauro Di Gennaro, il Presidente del Comitato Law Enforcement Torch Run Mark McCorkle, il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Davide Nicco e la Presidente del Consiglio Comunale di Torino Maria Grazia Grippo.

Tra i tedofori che hanno portato la Fiamma per le vie della Città, hanno preso la parola l’atleta Special Olympics Alessandro Henry e la componente del LETR Margi Michalska.

A Carmagnola torna la Fiera di Primavera

Sabato 8 e domenica 9 marzo a Carmagnolaritorna il consueto appuntamento con la Fiera di Primavera, giunta alla 561a edizione, organizzata dal Comune e patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. La Fiera coniuga spazi dedicati all’agricoltura, alle macchine agricole, ai prodotti del territorio e all’allevamento e quest’anno è preceduta dall’evento speciale “Il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese presenta la 561aFiera Primaverile”, in programma venerdì 7 marzo dalle 17,30 alle 19,30 ad ingresso libero nel salone fieristico di viale Garibaldi 27-29. L’incontro sarà condotto da Simona Riccio, digital strategist della filiera agroalimentare: sarà un’occasione per conoscere da vicino il lavoro e le tradizioni di casari, produttori agricoli e macellai del territorio, che racconteranno le loro esperienze legate alla trasformazione di prodotti come miele,peperoni, pasta, vino e birra, con un focus particolare su latte e carne. Gli studenti della sezione di Agraria dell’Istituto Baldessano-Roccati, dell’Istituto Alberghiero Norberto Bobbio di Carignano e dell’AgenForm-Formazione e specializzazione nel settore della trasformazione della carne e del latte di Moretta offriranno il loro contributo pratico e didattico. Al termine verrà offerta una degustazione gratuita.

Seguendo lo schema consolidato delle precedenti edizioni, il cuore della fiera sarà piazza Italia, sede del foro boario, dove si terranno le mostre zootecniche provinciali della razza bovina Piemontese e Frisona Italiana, giunte alla 44ª edizione. L’ARA-Associazione Regionale Allevatori Piemonte curerà l’organizzazione in collaborazione con le associazioni degli allevatori delle due razze, offrendo un punto di riferimento per gli operatori del settore zootecnico, i quali esporranno i migliori capi bovini allevati nel territorio della Città metropolitana di Torino e iscritti agli albi genealogici dell’ARA. I capi arriveranno sin dalle 14 di venerdì 7 marzo.

La 44a Mostra Provinciale del Bovino di Razza Piemontese prevede per sabato 8 a partire dalle 14,30 la valutazione dei soggetti esposti, mentre domenica 9 alle 11,30 inizierà la valutazione finale. La 44a Mostra Provinciale del Bovino di Razza Frisona Italiana prevede per sabato 8 marzo a partire dalle 17 il concorso Junior Show riservato ai giovani allevatori. Domenica 9 marzo alle 9,30 inizierà la valutazione dei soggetti giovani, a cui seguirà, alle 14,30, quella dei soggetti adulti. Le premiazioni e i saluti istituzionali sono in programma alle 17,30.

Le vie e le piazze attorno al Foro Boario si trasformeranno in un grande spazio espositivo, accogliendo il meglio della produzione di macchine e attrezzature agricole provenienti da tutto il Nord Italia. Durante le due giornate di Fiera, in collaborazione con la SOMS, la Società Orticola di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero”, le rotonde di viale Garibaldi nei pressi del Foro Boario e lo spazio esterno del salone fieristico di fronte al mercato del bestiame ospiteranno il Mercato dei produttori agricoli e degli artigiani del cibo, con degustazioni di prodotti tipici. Nei giardini del castello, gli artigiani aderenti alla SOMS esporranno le loro creazioni in una mostra mercato dedicata all’ingegno e alla tradizione artigiana. Domenica 9 marzo i visitatori troveranno anche la Fattoria in Città nei giardini del castello sul prolungamento di via Silvio Pellico, con conigli, esemplari avicoli ornamentali e altri animali di piccola taglia. Nel mercato fieristico nel centro cittadino esporranno le loro merci oltre 200 ambulanti e ci sarà anche il Mercantico, con articoli di antiquariato, l’oggettistica e l’hobbismo in piazza IV Martiri e in corso Matteotti.

Per ulteriori dettagli si può consultare il portale Internet www.comune.carmagnola.to.it

Regina Margherita, il gesto d’amore è vaccinarsi contro l’HPV

“Cosa faresti per amore?”  – Domenica 2 marzo OPEN DAY HPV presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino

“Cosa faresti per amore?”. Il vero gesto d’amore è vaccinarsi contro l’HPV. Domenica 2 marzo dalle ore 9 alle ore 18 si terrà l’Open Day HPV, presso gli ambulatori al primo piano dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, organizzato in collaborazione con la Rete Oncologica, ASL Città di Torino, Azienda Zero ed il Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche dell’Università di Torino. L’Open Day è rivolto alle femmine dagli 11 ai 32 anni (nate a partire dal 1993) ed ai maschi dagli 11 ai 19 anni (nati a partire dal 2006). Il vaccino è offerto gratuitamente, su indicazione dello specialista, anche ad altre categorie a rischio (maggiori informazioni sul sito www.vaccinarsinpiemonte.org).

Questa giornata sarà gestita con l’aiuto di tutti gli specializzandi della Scuola di Igiene.

L’infezione da HPV (Papilloma Virus) è l’infezione a trasmissione sessuale più comune, e circa l’80% di tutte le persone sessualmente attive contraggono il virus nel corso della vita. La maggior parte delle infezioni da HPV è transitoria e si risolve spontaneamente.

Tuttavia, il virus HPV viene classificato come virus a potere oncogeno o cancerogeno, ed alcuni ceppi possono provocare lesioni pre-cancerose, che nel tempo evolvono in lesioni maligne. In particolare i ceppi ad alto rischio di evoluzione maligna sono responsabili del 97% dei tumori della cervice uterina, dell’88% dei tumori anali, del 70% dei tumori vaginali, del 50% dei tumori del pene e del 43% dei tumori vulvari e di circa il 26-30% dei tumori del distretto testa-collo.

L’infezione mostra un picco principale nelle giovani donne, intorno ai 25 anni di età, ed un secondo picco intorno ai 45 anni. Negli uomini, invece, la prevalenza rimane costante nel corso della vita.

Si stima che in Italia, ogni anno, più di 5.000 tumori siano causati da infezioni croniche di ceppi oncogeni del virus HPV. Il tumore della cervice uterina si conferma pertanto nel nostro Paese al quinto posto tra i tumori più frequenti nelle donne giovani, rappresentando l’1,3% di tutti i tumori incidenti nel sesso femminile. Non bisogna poi trascurare il fatto che l’infezione da HPV sia associata allo sviluppo di numerosi altri tumori del distretto uro-genitale (vulva, vagina, pene, ano) e testa-collo (orofaringe), nonché di lesioni benigne ma dal notevole impatto sulla qualità della vita, come i condilomi ano-genitali. Ciò aggrava ulteriormente il carico di malattia prodotto da questa infezione.

I tumori HPV correlati sono prevenibili mediante vaccinazione, ed il tumore alla cervice uterina è anche curabile, se diagnosticato precocemente e trattato adeguatamente. Lo sviluppo di vaccini in grado di prevenire le infezioni da HPV, e di conseguenza l’evoluzione a lesioni precancerose, ha offerto la possibilità, per la prima volta in oncologia, di intervenire nei soggetti sani con una vera e propria prevenzione primaria.

I vaccini anti-HPV oggi utilizzati proteggono contro i sierotipi di HPV più pericolosi e sono estremamente sicuri ed efficaci: possono prevenire oltre il 90% delle forme tumorali associate all’HPV.

“La vaccinazione delle ragazze adolescenti è l’intervento più efficace a lungo termine per ridurre il rischio di sviluppare il carcinoma del collo dell’utero. Altre evidenze mostrano inoltre come il vaccino possa ridurre il rischio di recidive in soggetti già affetti da lesioni HPV-correlate, incluse lesioni ad alta frequenza di recidiva, come i condilomi ano-genitali” spiega la professoressa Franca Fagioli (Direttore Dipartimento Patologia e Cura del Bambino ospedale Regina Margherita di Torino).

Nonostante le forti evidenze a sostegno di questa vaccinazione, in Italia la copertura vaccinale per HPV nelle ragazze e nei ragazzi undicenni, è ancora lontana dall’obiettivo del 95% e durante il 2020, si è ulteriormente ridotta a causa del forte impatto della pandemia sulle attività vaccinali, che è stato particolarmente marcato proprio nei confronti delle vaccinazioni di adolescenti e adulti.

“La prevenzione è essenziale e rappresenta un atto di responsabilità e di protezione verso noi stessi e chi ci sta accanto. Si tratta del primo vaccino anticancro, utilizzato ormai da decenni in Italia e nella quasi totalità degli altri Paesi del mondo. Elevate coperture vaccinali sono in grado di eliminare il virus nella popolazione e Paesi come l’Australia, in cui la vaccinazione è stata capillare, hanno di fatto quasi eradicato i tumori associati all’HPV.

Per sensibilizzare i giovani abbiamo organizzato una campagna informativa con importanti e noti giovani testimonial ed un Open Day Vaccinale per l’HPV presso l’ospedale Regina Margherita, dove tutti coloro che hanno diritto alla vaccinazione gratuita potranno recarsi senza necessità di prenotazione” spiega la professoressa Roberta Siliquini (Direttore della Scuola di Specialità di Igiene di UniTo).

“La vaccinazione contro l’HPV è un importante strumento per prevenire un’infezione che può anche avere sviluppi gravi e pericolosi per la salute. La somministrazione del vaccino è efficace per individuare eventuali tumori. La prevenzione è fondamentale e quindi ogni iniziativa che sensibilizza le fasce di popolazione interessate è utile e trova il supporto convinto della Regione Piemonte. Un ringraziamento a tutti i professionisti sanitari impegnati nell’open day del 2 marzo ed in analoghe iniziative che si terranno sul territorio. Un grazie anche ai testimonial che hanno prestato la loro immagine ad una causa meritevole di attenzione” dichiarano il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi.

Il progetto di comunicazione, ideato dall’Agenzia Armando Testa, si è sviluppato in più fasi: un teaser con un’operazione guerrilla diffusa in tutta la città di Torino la mattina del 14 febbraio con la sola domanda “Cosa faresti per amore?” e un reveal della campagna andato live il 17 febbraio, su diversi touchpoint: affissioni, stampa, radio, videoweb e canali social, con una risposta altrettanto forte: “Il vero gesto d’amore è vaccinarsi contro l’HPV”.

In questa seconda fase sono stati numerosi i talent che hanno prestato con entusiasmo e generosità la loro immagine alla causa: il campione di MotoGP Francesco (Pecco) Bagnaia con la moglie Domizia Castagnini, il rapper Shade, la creative director Eleonora Carisi, l’artista e content creator Pietro Morello, la psicologa e creator Psicologa Cruda.

Questo evento rappresenta un’importante iniziativa di sanità pubblica ed un’opportunità di confronto con esperti del settore che risponderanno alle domande degli utenti sull’efficacia del vaccino nel proteggere dall’infezione da Papillomavirus e sull’importanza di prevenire eventuali gravi conseguenze legate ad essa.

Protesta a Chieri per il caro parcheggi

Gran folla di chieresi stamane davanti al Comune di Chieri con tamburi, fischietti e urla. Un migliaio di manifestanti, commercianti, ambulanti e cittadini davanti al Municipio di via Palazzo di Città hanno protestato contro il pesante aumento dei parcheggi in città, una delegazione è stata ricevuta dal sindaco Sicchiero.
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Attivi i tornelli automatici di accesso ai binari della stazione di Torino Porta Nuova

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Attraverso i varchi sarà più sicuro regolare l’accesso all’area binari, dove si potrà entrare in modo automatico mostrando sull’apposito lettore il proprio titolo di viaggio, cartaceo o digitale, come già avviene nelle stazioni di Roma Termini e Milano Centrale.

Con un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha installato nella stazione di Torino Porta Nuova sei portali tornellati; ciascun portale è dotato di 5 varchi con altrettanti tornelli ad eccezione del varco lato via Nizza, con due tornelli.

Da oggi 1° marzo, dunque, l’accesso all’area binari sarà garantito ad una sola persona per volta, titolare di un biglietto valido e non prima di 40 minuti dall’orario di partenza del proprio treno.

Il progetto, promosso da Rete Ferroviaria Italiana, in collaborazione con Polfer, FS Security, FS Technology e Grandi Stazioni Rail, contribuirà a ottimizzare la gestione dei flussi, a elevare la qualità del servizio offerto ai passeggeri, ad aumentare la sicurezza dei viaggiatori, a prevenire i fenomeni di evasione e della microcriminalità.

In ragione della molteplicità dei titoli di viaggio in uso presso la stazione di Torino Porta Nuova, il sistema dei gate sarà inizialmente avviato in modalità mista, prevedendo sia il controllo automatizzato che la presenza di operatori. I tornelli, al momento dell’entrata in funzione, garantiranno la lettura dei biglietti delle principali imprese ferroviarie operanti nella stazione e saranno progressivamente programmati per riconoscere tutte le tipologie di titoli di viaggio.

Tale fase transitoria è necessaria per consentire un’integrazione graduale delle diverse tecnologie di emissione dei biglietti e garantire un accesso fluido ai viaggiatori, prevedendo anche il supporto di personale dedicato.

Thomas Schael nuovo Commissario della Città della Salute di Torino

Sabato 1° marzo 2025 Thomas Schael si è insediato quale nuovo Commissario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’Assessore alla Sanità Federico Riboldi e del Direttore della Scuola di Medicina dell’Università di Torino Paola Cassoni. L’incarico commissariale sarà della durata di cinque anni.

“Sono orgoglioso di questo nuovo incarico. Ringrazio il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi per la fiducia accordatami. Si tratta di un grande riconoscimento professionale e allo stesso tempo di una grande sfida. Accetto con entusiasmo di dirigere una delle più prestigiose e importanti Aziende ospedaliere italiane, quale la Città della Salute e della Scienza. Un contesto di servizi sanitari che garantiscono alla popolazione interventi di diagnosi e cura di altissimo livello, di cui ogni persona che ne ha avuto bisogno riconosce il fondamentale aiuto ricevuto in termini di salute. Così come sono preziosi e di qualità eccellente gli insegnamenti universitari e la ricerca che contraddistinguono questo insieme professionale. Per conoscere tutte le componenti dell’Azienda sarà fondamentale instaurare un dialogo costantemente aperto, indirizzato a costruire una visione condivisa sul futuro della Città della Salute, oltre che a risolvere insieme i problemi che troveremo sulla nostra strada. Intendo creare un clima di fiducia con tutte le professioni interne e con i numerosi interlocutori esterni e gli stakeholder del sistema sanitario piemontese. Considero la Città della Salute nelle sue articolazioni un DEA di terzo livello, anche se non previsto nel DM 70, con un posizionamento alla pari con le realtà europee del Pascal di Parigi e Charité di Berlino. Scriveremo insieme alla Regione e a chi ne vuole far parte un piano di sviluppo dell’Azienda, anche con la prospettiva del trasloco nel Parco della Salute, a partire da un disegno volto ad ottimizzare le risorse per il potenziamento della qualità dei servizi. Su queste basi si potrà remare in un’unica direzione, quella della crescita e del miglioramento della “Città della Salute”, finalizzati alla soddisfazione professionale dei suoi operatori e alla risposta ai bisogni sanitari dei piemontesi e di tutti quelli che si rivolgono a noi per essere aiutati. Come disse Seneca: “Il saggio non dice mai tutto quello che pensa, ma sempre ciò che conviene dire”” dichiara Thomas Schael.

Buon lavoro a Thomas Schael da oggi alla guida dell’Azienda ospedaliero universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. Un’eccellenza della sanità piemontese e anche una delle realtà che, più di altre, sono chiamate alla sfida del progresso e dell’innovazione con la realizzazione del nuovo Parco della Salute. A Schael, come agli altri direttori, va il nostro augurio di proficua collaborazione sapendo che l’impegno di tutti, nei prossimi anni, deve essere orientato alla riduzione delle liste d’attesa e all’eccellenza delle cure all’interno di un sistema sanitario universale, gratuito e accessibile a tutti” dichiara Alberto Cirio.

La scelta di un professionista di riconosciute capacità manageriali come Thomas Schael, apprezzato a livello nazionale nei vari incarichi che ha ricoperto, è la dimostrazione di quanto sia importante per la Regione la gestione dell’Azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino. Un’eccellenza che vogliamo sia sempre di più la punta di diamante della sanità regionale e un riferimento a livello nazionale. Nei prossimi anni sono molte le sfide che ci attendono e una delle più importanti riguarda proprio il Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione, opera fondamentale per la città, per la regione e non solo. È necessaria la collaborazione di tutti: Schael, come gli altri direttori generali che abbiamo scelto all’inizio dell’anno sulla base di valutazioni di competenza professionale, potrà dare un forte contributo per migliorare ancora la sanità del Piemonte che è l’obiettivo principale del nostro lavoro di ogni giorno. Colgo l’occasione dell’insediamento del Commissario Schael per ribadire ancora una volta, come ho già fatto pubblicamente, partendo proprio dalla vicenda giudiziaria che riguarda pochi professionisti della Città della Salute, il mio grazie ai medici e a tutto il personale sanitario per l’abnegazione con la quale l’assoluta maggioranza di loro svolge il proprio incarico” dichiara l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi.

Tutta la comunità universitaria di medici e operatori sanitari che quotidianamente svolge attività clinico – assistenziale nella Città della Salute continuerà ad esprimere al meglio la propria professionalità nei percorsi di diagnosi e cura delle e dei pazienti, con profonda determinazione, responsabilità e competenza, e con spirito di grande collaborazione con il dottor Schael. Siamo altresì certe e certi di poter trovare nella guida del Commissario la volontà di supportare l’eccellenza e l’attività di ricerca che caratterizzano fortemente la Città della Salute, che nel 2024 è stata sede di progettazione e conduzione del 38% degli studi clinici attivati in regione Piemonte, garantendo uniche opportunità terapeutiche di avanguardia ai pazienti e contribuendo in maniera importante all’innovazione della pratica clinica. La Città della Salute è un riferimento regionale e sovraregionale per i percorsi di diagnosi e cura ed espressione di eccellenza degli stessi, con una forte attrattivita ed una importante mobilità attiva in entrata in alcuni ambiti. A questo concorrono le forti sinergie tra tutte le figure professionali che quotidianamente lavorano affiancate in CDSS, indipendentemente dall’essere medici ospedalieri o universitari. Non esiste una contrapposizione tra queste due anime, ma al contrario una consuetudine alla collaborazione quotidiana, che è elemento prezioso di crescita ed è rafforzata dall’integrazione multidisciplinare” dichiara Paola Cassoni.

Bulli spingono diciassettenne nella Dora

Gli hanno fatto fare un volo di alcuni metri nella Dora. Tre ragazzi, come riporta il Corriere Torino, nella serata di mercoledì hanno spinto dal parapetto che da’ sul fiume un giovane di 17 anni che per fortuna ha riportato solo alcune contusioni. I fatti sono avvenuti in lungo Dora Firenze, zona della movida in borgo Rossini a Torino. Il motivo del gesto dei giovani che sono ricercati sarebbe stata una discussione degenerata.

Nevicate sulle Alpi: aumenta il rischio valanghe

Oggi sabato 1° marzo in montagna sono previste nevicate deboli o localmente moderate sui settori alpini e prealpini settentrionali. Lo afferma  Arpa Piemonte, che segnala inoltre  nevicate deboli nel pomeriggio sui settori occidentali e più persistenti sui settori sudoccidentali, fino a domenica mattina. La quota neve è circa 800 metri. Il rischio valanghe per sabato registra  un aumento del grado di pericolo da 1-debole a 2-moderato sui settori prealpini occidentali e sulle Alpi Liguri.