CRONACA- Pagina 65

Carceri, nuovi episodi di violenza

Grave episodio di violenza all’interno della Casa di Reclusione di Alessandria. Nella giornata di ieri, intorno alle ore 15:00, quattro detenuti italiani – di età compresa tra i venti e i trent’anni – si sono resi protagonisti di una violenta aggressione ai danni di un Vice Sovrintendente della Polizia Penitenziaria in servizio presso l’Istituto. A dare la notizia è Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Secondo quanto riferito, i quattro avrebbero colpito alle spalle il poliziotto, addetto alla Sorveglianza Generale del carcere, facendolo cadere rovinosamente a terra lungo le scale interne. Durante l’aggressione, l’uomo sarebbe poi stato raggiunto anche da un violento calcio al volto mentre si trovava già a terra, riportando una contusione e una lussazione alla spalla, oltre a un evidente trauma cranico. Il Vice Sovrintendente è stato prontamente soccorso dal personale sanitario dell’Istituto e, vista la gravità delle sue condizioni, è stato richiesto l’intervento del 118. Il collega è stato quindi trasferito in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Alessandria, dove è stato trattenuto in osservazione per ulteriori accertamenti”. Per il sindacalista, “l’episodio si inserisce in un clima di crescente tensione che investe le carceri piemontesi, alimentato da un diffuso aumento della violenza nella società, che si riflette inevitabilmente all’interno degli istituti penitenziari. La popolazione detenuta, spesso espressione degli ambienti più degradati e violenti, rappresenta una concentrazione di situazioni ad alto rischio, che la Polizia Penitenziaria si trova a fronteggiare ogni giorno con grande senso del dovere, ma con strumenti sempre più inadeguati”. Il SAPPE rinnova l’allarme: “Non possiamo più assistere in silenzio all’escalation di aggressioni ai danni del personale. Apprendiamo con favore che i quattro violenti sono stati trasferiti ad altro istituto, tuttavia, occorre una riflessione sull’efficacia di questi provvedimenti che non scoraggiano i più facinorosi dal mettere in atto simili condotte e come unico strumento di contrasto non sembrano proprio sortire gli effetti desiderati. Servono interventi urgenti e una nuova centralità della sicurezza penitenziaria nell’agenda politica”, conclude Santilli.

“Ditemi voi se è normale un Paese nel quale non uno ma ben quattro detenuti tentano di linciare un poliziotto penitenziario in servizio. Ma ci rendiamo conto? A questo senso di impunità, di cui larga parte della frangia violenta della popolazione detenuta è convinta di godere, devono assolutamente corrispondere provvedimenti penali e disciplinari efficaci, anche prevedendo di destinare  carceri dismesse come l’Asinara e Pianosa per contenere quei ristretti che si rendono protagonisti di gravi eventi critici durante la detenzione”. Lapidario il commento di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che torna a sollecitare urgenti provvedimenti a tutela della Polizia penitenziaria in servizio: “Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Ed è grave, ad esempio, che pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti stranieri e psichiatrici, le Autorità competenti non sia ancora state in grado di trovare una soluzione. Ogni giorno nelle carceri italiane, per minori e adulti, succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano. Anche la gestione dei detenuti stranieri, come quelli con problemi psichiatrici che hanno invaso le carceri dopo la chiusura degli O.P.G., merita attenzione ed una urgente e compiuta risoluzione. Bisogna potenziare anche le espulsioni degli stranieri per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di provenienza. Certo è che la loro presenza ha fatto aumentare il numero degli eventi critici nelle carceri“.

SAPPE Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

A Nichelino uno sportello pubblico per il lavoro

Sarà ospitato nei locali dell’Informagiovani
Lunedì 12 maggio 2025 alle 16.30, all’interno dei locali dell’Informagiovani in via Galimberti 3, apre ufficialmente uno sportello pubblico per il lavoro del Centro per l’impiego di Moncalieri dedicato preferenzialmente a chi risiede a Nichelino e nei comuni limitrofi.
Giorni e orari di apertura
A partire dal 12 maggio lo sportello riceverà il pubblico solo su appuntamento ogni primo martedì del mese, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16.30, e ogni secondo lunedì del mese, dalle 13.30 alle 16.30.
Finalità
L’apertura di questo nuovo presidio pubblico è il risultato della sinergia fra Città di Nichelino e Agenzia Piemonte Lavoro, l’ente strumentale di Regione Piemonte per le politiche attive del lavoro. Le due istituzioni si sono infatti poste l’obiettivo condiviso di rendere ancora più capillare l’accesso ai servizi che favoriscono il lavoro, fornendo a persone e imprese strumenti concreti per creare opportunità di occupazione, valorizzare le competenze e sostenere il tessuto economico locale. A livello regionale l’iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia di rafforzare le politiche attive del lavoro.
In occasione dell’inaugurazione dello sportello saranno presenti rappresentanti istituzionali dell’amministrazione comunale.
Contatti
Per chiedere informazioni si può contattare il Centro per l’impiego di Moncalieri al 3384701570 o via email, (info.cpi.moncalieri@agenziapiemontelavoro.it) indicando nell’oggetto Sportello di Nichelino.

Trentenne cerca di stuprare ragazza in corso Orbassano

Questa mattina a Torino verso le 4,30 i carabinieri hanno arrestato un 30enne. È  accusato di tentata violenza sessuale nei confronti di una 22enne. La giovane e’ stata aggredita e palpeggiata mentre stava camminando per strada all’angolo con via Gorizia. Le sue urla sono state udite dal gestore del vicino bar Delia che è giunto in suo soccorso fino all’arrivo dei militari.

Ucciso a coltellate per strada: identificati i partecipanti alla rissa

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Dopo l’uccisione del 19enne ivoriano in Barriera  di Milano le telecamere  di videosorveglianza hanno permesso alla polizia di identificare alcuni tra i presunti partecipanti alla rissa della notte di venerdì 2 maggio. A svolgere le indagini la squadra mobile di Torino, coordinata dal pubblico ministero Francesco La Rosa. Alla rissa, legata con ogni probabilità a questioni di spaccio,  erano presenti circa  venti persone. Al momento non sono ancora stati effettuati arresti.

L’ASL sull’aggressione al Pronto Soccorso di Moncalieri

 L’ASL TO5 interviene sull’episodio

Nella notte tra il 5 e il 6 maggio un utente in stato di alterazione psico-fisica ha aggredito il personale
di turno al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri.
Il paziente, arrivato in ambulanza, ha dapprima aggredito verbalmente un OSS e poi fisicamente
l’infermiere e la guardia giurata che sono intervenute per tranquillizzarlo.
Le forze dell’ordine sono prontamente intervenute e hanno portato in Questura l’aggressore.
L’infermiere e il vigilante hanno riporto lievi escoriazioni e sono stati assistiti dal personale del Pronto
Soccorso.

I Pronti Soccorso dell’ASL TO5 sono presidiati dalla vigilanza privata:
• Moncalieri 24h su 24h, 7 su 7;
• Carmagnola dalle 20 alle 24 7 su 7
• Chieri dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 24, weekend e festivi dalle 20 alle 6.

In linea con la Raccomandazione Ministeriale n. 8/2007, l’ASL TO5 ha attivato un sistema
informatizzato di raccolta di segnalazioni interne (incident reporting) che consente al dipendente di
inviare (anche in modo anonimo) una segnalazione di violenza al Rischio Clinico e al Servizio di
Prevenzione e Protezione. Questo sistema consente di misurare il fenomeno, analizzarlo ed
individuare le eventuali azioni di miglioramento. Complessivamente nel 2024, attraverso le
segnalazioni spontanee degli operatori, nell’ASL TO5 sono stati segnalati 75 episodi di violenza
verbale.

A supporto dei professionisti vittime di aggressione è presente un percorso dedicato presso il servizio
di Psicologia, attivabile autonomamente dal professionista.
“Esprimiamo piena solidarietà al personale aggredito. I recenti avvenimenti dimostrano come gli
operatori-sanitari siano sempre in prima linea per assistere tutti i cittadini che si rivolgono ai nostri
ospedali. Ringraziamo tutto il personale per la professionalità e la dedizione con cui svolgono il loro
lavoro e confermiamo il nostro impegno a lavorare per garantire la sicurezza di tutti” afferma la
Direzione Generale dell’ASL TO5.

La ricerca in sanità: l’Ospedale Infantile Regina Margherita

CURARSI CON LA RICERCA IN PIEMONTE

Vi proponiamo a rubrica della Regione Piemonte, in collaborazione con il DAIRI Regionale (DAIRI-R), che racconta la ricerca all’interno delle singole Aziende Sanitarie Regionali. Dopo aver raccontato l’importanza di fare ricerca e di avere Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) sul territorio al fine di migliorare sempre di più le cure e i servizi offerti, nonché il ruolo del DAIRI – R nella governance della ricerca sanitaria del Piemonte, ogni settimana verrà approfondita un’esperienza diversa, per valorizzare il lavoro svolto nelle diverse ASR e le buone pratiche che contribuiscono a costruire un sistema sanitario innovativo e fondato sull’evidenza scientifica.

Tra studi e innovazione con Aziende Sanitarie e IRCCS. Umanizzazione e innovazione in Oncoematologia Pediatrica

All’interno dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (OIRM) la ricerca si sviluppa in stretta connessione con l’attività clinica, integrando approcci avanzati — dalla genomica all’uso di biomarcatori innovativi, fino al supporto psiconcologico — per migliorare ogni fase del percorso di cura del bambino e del suo nucleo familiare.

Ne è un esempio lo studio nazionale multicentrico SAR-GEN_ITA, attivato in collaborazione con l’Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica. Lo studio, presentato nel 2023 alla conferenza europea di oncologia pediatrica, ha analizzato il profilo genomico di 73 pazienti affetti da sarcoma osseo con un’età media di 14 anni, raccogliendo campioni tumorali e di sangue per il sequenziamento dell’esoma e dell’RNA. I dati preliminari sembrano suggerire che il sequenziamento dei campioni di sarcoma osseo pediatrico è fattibile e potrebbe cambiare la strategia di trattamento in circa il 50% dei pazienti. La ricerca ha coinvolto l’Italian Institute for Genomic Medicine, il laboratorio Centro Trapianti e Cellule Staminali del Regina Margherita e l’Unità Ricerca e Sviluppo Clinico OIRM, offrendo un modello concreto di medicina personalizzata.

Sempre nel contesto dell’Oncoematologia, l’Ospedale Infantile coordina a livello nazionale lo studio TRAP ADM sui biomarcatori per la diagnosi precoce di infezioni e complicanze post-trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Al centro dello studio, promosso in collaborazione con l’Università di Torino, vi è la pro-adrenomedullina (pro-ADM), potenziale nuovo indicatore rispetto alla procalcitonina oggi utilizzata. I risultati preliminari, già presentati a Seattle nel 2023, evidenziano che la pro-ADM consente un’identificazione più tempestiva delle complicanze gravi, migliorando così la prognosi e la gestione clinica. Lo studio, che ha già coinvolto 100 pazienti affetti da diverse patologie tra cui leucemia linfoblastica acuta, leucemia mieloide acuta, sindrome mielodisplastica, anemia di Fanconi e altre malattie rare, rappresenta un importante passo avanti nella cura dei bambini immunocompromessi, aprendo nuove prospettive per migliorare la tempestività e l’accuratezza diagnostica delle complicanze, con un impatto positivo sulla sopravvivenza e sulla qualità di vita dei giovani pazienti.

Infine, la Struttura Complessa di Oncoematologia Pediatrica, conduce una ricerca clinica innovativa sull’uso dell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) come supporto psiconcologico durante il percorso di cura. Lo studio condotto dall’equipe di Psiconcologia intende confrontare l’efficacia dell’EMDR, ovvero una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra (visiva, uditiva, tattile) per trattare disturbi legati a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti sul piano emotivo, con la psicoterapia standard in bambini e caregiver. I primi risultati, ottenuti su 60 partecipanti, mostrano una significativa riduzione di stress e sintomi intrusivi dopo poche sedute, oltre a un aumento della resilienza emotiva. L’EMDR si conferma quindi come un metodo evidence-based capace di sostenere il benessere psicologico dei piccoli pazienti in tutte le fasi della malattia.

 Dalla profilazione genomica alle emozioni, passando per l’identificazione precoce delle complicanze infettive, l’Ospedale Regina Margherita di Torino testimonia il valore della ricerca pediatrica come motore di umanizzazione, precisione e innovazione, al servizio della salute dei più piccoli.

Al Politecnico di Torino la prima vigna urbana hi-tech al mondo

CAMPUS GRAPES

Oltre 90 mila euro raccolti attraverso il crowdfunding:

prende vita Campus Grapes, il vigneto cittadino firmato Citiculture.

Nelle prossime settimane la posa della prima barbatella.

 Campus Grapes diventa realtà: nasce la prima vigna urbana hi-tech al mondo. Il progetto pionieristico, ideato dalla start up torinese Citiculture, sorgerà nel cuore del Politecnico di Torino, su una superficie di circa 1.000 metri quadri, trasformando lo spazio universitario in un laboratorio a cielo aperto per la sostenibilità, la scienza e la socialità. Oltre 750 le piante di vite in vaso che saranno collocate entro il mese di giugno. Nelle prossime settimane la posa della prima barbatella.

Stamani nella Sala delle Colonne del Comune di Torino, è stato presentato il piano operativo alla presenza delle istituzioni e delle aziende sostenitrici e partner. Lanciata, inoltre, la collaborazione con 1 Caffè Onlus.

Un progetto condiviso: raccolti oltre 90.000 euro

Campus Grapes prende vita grazie al successo della prima fase del crowdfunding, conclusa con il raggiungimento di 90mila euro, risultato della generosa partecipazione di 10 aziende sponsor del territorio torinese – Exclusive Brands Torino, Engas, Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino, Eventum/Grapes in Town, Lavazza Group, Luca&Violina, I Magredi, Reale Foundation, SellaLab, Zenit – oltre a numerosi sostenitori corporate e privati. Un segnale forte della fiducia e dell’entusiasmo che circondano questa iniziativa innovativa e partecipativa.

Il progetto entra ora nella seconda fase di raccolta fondi, aperta attraverso la piattaforma Produzioni dal basso, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori risorse che serviranno per completare e arricchire lo spazio con panchine, illuminazione, segnaletica interattiva e altre infrastrutture per la fruizione pubblica, sempre più accogliente e funzionale.

Vigna urbana, simbolo di rigenerazione e innovazione green

«Con Campus Grapes, inauguriamo un nuovo modello di rigenerazione urbana e innovazione green, trasformando le città in luoghi di benessere, inclusione e sperimentazione scientificaha dichiarato Luca Balbiano, amministratore delegato e fondatore di Citiculture -. Una vigna urbana come simbolo concreto per migliorare la qualità della vita in città, rafforzare i legami sociali e ridurre l’impatto ambientale».

La futura vigna si inserisce all’interno del più ampio piano di riqualificazione del verde dell’Ateneo, «e fa parte del Piano di Decarbonizzazione e Resilienza a cui il Politecnico di Torino sta lavorando – ha spiegato Patrizia Lombardi Vicerettrice per Campus sostenibile e Living Lab del Politecnico -, con l’obiettivo di fornire soluzioni basate sulla natura per rafforzare la capacità di adattamento al cambiamento climatico non solo della comunità universitaria ma anche ai cittadini. A questo si aggiunge la forte valenza didattica e scientifica del progetto».

Il vigneto, infatti, sarà a disposizione della comunità del Politecnico e in particolare di studenti e studentesse della nuova Laurea Magistrale in Agritech Engineering, «diventando un laboratorio all’aperto per testare soluzioni di adattamento al cambiamento climatico e pratiche dell’agricoltura 4.0: un ecosistema vivo in cui teoria e pratica si incontrano» ha aggiunto il referente scientifico Danilo Demarchi.

Altrettanto fondamentale è la dimensione sociale e comunitaria del progetto. Campus Grapes sarà un punto di incontro, di aggregazione per la comunità accademica, ma è teso ad allargare la propria funzione partecipativa all’intera cittadinanza, grazie anche alla progettazione di iniziative virtuose e benefiche in collaborazione con Associazioni del territorio.

L’evento, organizzato in collaborazione tra 1 Caffè Onlus prima realtà sociale digitale nata per sostenere i piccoli-medi enti non profit italiani attraverso la diffusione della cultura del gesto del dono – e Citiculture, segna inoltre l’inizio di una partnership strategica finalizzata allo sviluppo di progetti ad alto impatto sociale e ambientale. «Affiancheremo questo progetto nello sviluppo di attività culturali, educative e solidali, con l’obiettivo di rendere il vigneto una piattaforma fisica e simbolica per promuovere il dono, la consapevolezza ambientale e l’attivismo civico» ha commentato Pietro Mazza Midana socio onorario e membro del Direttivo di 1 Caffè Onlus.

Fin dall’inizio, 1 Caffè Onlus ha creduto nel valore di Citiculture, attivandosi come partner promotore per rendere possibile questo primo importante appuntamento. La convinzione che l’incontro tra innovazione tecnologica e impegno sociale rappresenti una leva fondamentale per generare cambiamento positivo e partecipazione attiva nelle comunità è al centro di questa collaborazione.


Ambasciatori d’eccezione

Per celebrare la nascita di Campus Grapes, Citiculture oggi ha premiato alcune personalità di spicco del territorio che, con la loro professionalità e dedizione, hanno contribuito in modo significativo “nel coltivare il futuro di Torino”:

  • Luca Argentero, attore

  • Davide Avino, amministratore delegato di Argotec

  • Arturo Brachetti, artista

  • Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte

  • Sarah Cosulich, direttrice della Pinacoteca Agnelli

  • Marco Gay, imprenditore

  • Barbara Graffino, imprenditrice

  • Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino

  • Daisy Osakue, atleta olimpica

  • Don Luca Peyron, ideatore del Centro Nazionale per l’IA

  • Giacomo Portas, presidente Environment Park

  • Patrizia Sandretto Re Rebaudengo – Presidente Fondazione Sandretto

A ciascuno è stata consegnata un’opera in legno e offerta l’adozione di una barbatella, simbolo della crescita e della connessione tra natura, scienza e comunità, diventando a tutti gli effetti “ambasciatori di Campus Grapes”.

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Nota tecnica

Dal punto di vista vitivinicolo, l’elemento sperimentale sta nella scelta di diversi tipi di clone, di filari e pergole, e in diversi tipi di varietà di vite e bacca, anche per ridurre al minimo l’intervento di fitosanitario, oltre che nella scelta di piantare le vigne in vaso. La selezione delle viti è fatta in collaborazione con il Vivaio Rauscedo, uno dei più grandi vivai d’Europa e tra i pionieri nello sviluppo delle varietà resistenti Piwi.

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Citiculture, startup innovativa che progetta, crea e manutiene vigne urbane come strumento di generazione di impatti ESG, wellbeing e brand reputation. Offre soluzioni su misura per le aziende che desiderano integrare una vigna urbana come strumento di wellbeing aziendale, marketing sostenibile e compliance legata al Bilancio di Sostenibilità.

Dunque, attraverso la creazione di vigneti urbani, la start up torinese punta a trasformare le città in luoghi di innovazione green, migliorando la qualità della vita, la coesione sociale e riducendo l’impatto ambientale. Sono azioni concrete che mettono in evidenza come si possa migliorare il benessere delle persone e dei contesti urbani è possibile, con idee innovative che affondano le radici nella tradizione dei territori, tenendo però lo sguardo al futuro. Nel contesto dell’urbanizzazione crescente, la viticoltura urbana rappresenta un esempio di come le città possano evolvere, integrando elementi naturali e sostenibili, migliorando il benessere collettivo e creando nuovi spazi di socialità e inclusione. Il progetto Citiculture si rivolge ad aziende, amministrazioni pubbliche, professionisti del settore green e a tutti coloro che credono che nel cambiamento concreto. Sito web: www.citiculture.com

Il Politecnico di Torino dal 1859 è una delle istituzioni più prestigiose della cultura politecnica e un centro di eccellenza per la formazione e ricerca in Europa, con strette relazioni e collaborazioni con il sistema economico-sociale.

Il Politecnico promuove la ricerca, teorica e applicata, la capacità di realizzare processi produttivi concreti ed affidabili e di organizzare servizi, offrendo tecnologie di eccellenza. Gli studenti laureati presso il Politecnico di Torino possiedono un vasto e variegato bagaglio di conoscenze e competenze, in accordo con la natura interdisciplinare dei vari campi del mondo scientifico contemporaneo.

Attualmente, quasi 40.000 studenti sono iscritti al Politecnico, di cui il 20%internazionali. L’Ateneo offre un’offerta formativa ampia e diversificata che negli ultimi anni si è arricchita anche di corsi volti a formare nuove professionalità, come quello in Agritech Engineering, che si propone di offrire una formazione completa a un ingegnere in grado di gestire e generare innovazione tecnologica nel campo dell’Agricoltura 4.0.

Le competenze inter/multi-disciplinari che caratterizzano il corso coniugano agronomia e tecnologia in ambito ingegneristico, fornendo un solido approccio metodologico, a supporto delle strategie aziendali.

Sito web: www.polito.it

1 Caffè Onlus è la prima realtà sociale digitale, nata nel 2011 per sostenere i piccoli e medi enti non profit italiani, promuovendo la cultura del gesto del dono. Il Direttivo, composto da Luca Argentero, Beniamino Savio e Pietro Mazza Midana, si è ispirato alla tradizione partenopea del caffè sospeso, che invita a lasciare al bar un caffè pagato per chi è meno fortunato.

Attraverso la propria piattaforma di crowdfunding, 1 Caffè Onlus supporta ogni anno 52 realtà solidali — una a settimana — aiutandole a promuovere progetti di assistenza in diversi ambiti sociali, tramite campagne di raccolta fondi. Il modello adottato è quello del microfunding, che permette di donare anche solo l’equivalente del costo di un caffè, rendendo la solidarietà un gesto semplice e accessibile a tutti.

Forte dell’esperienza maturata in oltre dieci anni di attività e del dialogo con più di 900 realtà non profit, 1 Caffè Onlus svolge anche il ruolo di intermediario tra aziende e Terzo Settore, supportando la costruzione di progetti di Corporate Social Responsibility (CSR) ad alto impatto sociale sul territorio.

L’associazione assiste le aziende nella selezione e valutazione degli enti beneficiari, garantendo che le operazioni di CSR siano orientate verso una donazione sempre più consapevole, efficace e sicura.

Dal 2023, 1 Caffè Onlus ha inoltre avviato Campo Base, un centro polivalente dedicato agli enti non profit piemontesi e alla comunità locale. Ospitato all’interno di Villino Caprifoglio – bene artistico-culturale torinese restaurato dall’associazione – Campo Base è un innovativo spazio di co-working solidale, dove la sharing economy si applica al Terzo Settore: un luogo di incontro tra chi offre tempo e competenze e chi cerca supporto per realizzare progetti ad alto impatto sociale.

In via Garibaldi apre OkSigma

Inaugurazione nuovo supermercato OkSigma – Marel Società Benefit

Venerdì 9 maggio 2025 – ore 10:30, Via Garibaldi 44, Torino
Venerdì nel cuore di Torino avverrà l’inaugurazione del nuovo punto vendita OkSigma in Via Garibaldi 44, tra Piazza Statuto e Corso Palestro. Si tratta del terzo supermercato aperto sul territorio da Marel Srl – Società Benefit, realtà in forte crescita che unisce convenienza, qualità e attenzione al sociale. L’inaugurazione sarà l’occasione per presentare il progetto Marel, i suoi valori e gli impegni concreti verso la comunità. In vista della Festa della Mamma, Marel offrirà uno sconto di 5 euro su una spesa minima di 15 euro, valido il 9 e 10 maggio, a chi presenterà il volantino distribuito dalle hostess (sconto non cumulabile). Per ogni volantino che ritornerà in negozio, in linea con la sua missione di impatto positivo, Marel annuncia inoltre che donerà 1 euro in:
• pacchi alimentari a famiglie in difficoltà, in collaborazione con associazioni locali del terzo settore
• il sostegno a canili e gattili torinesi con forniture alimentari per animali abbandonati o in difficoltà

Il ricordo dei deportati e degli internati militari nei campi nazisti

Nella Giornata della Memoria della deportazione e dell’Internamento militare, giorno in cui si celebra anche l’80esimo anniversario della liberazione del Campo di Mauthausen, la Città di Torino, con l’Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi Nazisti e l’Associazione Nazionale ex Internati, ha ricordato  ieri i deportati nei campi di concentramento e sterminio e i militari internati durante il regime nazifascista con due cerimonie di commemorazione, al Cimitero Monumentale e nella Sala Rossa di Palazzo Civico.

“Oggi ci troviamo insieme a rinnovare un impegno che non può e non deve esaurirsi nel solo ricordo – ha dichiarato l’assessora della Città di Torino Chiara Foglietta -. In un mondo scosso da nuove guerre, da profonde diseguaglianze sociali, da crisi ambientali e da ondate di odio, dobbiamo ribadire che ciò che è successo in passato può ancora ripetersi. Il pericolo si annida ogni volta che “gli uomini si armano, non solo di fucili, ma di odio”. Mauthausen è stato l’ultimo campo nazista ad essere liberato: i prigionieri che vi erano internati erano destinati a non fare più ritorno. Vi furono deportati oppositori politici, ebrei, rom, omosessuali, persone di diverse nazionalità e religioni. 190mila persone passarono da Mauthausen, circa 90mila vi trovarono la morte. La memoria è un’azione, un atto civile, un modo per scegliere, ogni giorno, da che parte stare. La lotta per la libertà e la democrazia non è mai finita e il nostro compito è proseguire, anche quando è difficile. Lo dobbiamo a chi è stato internato e deportato, a chi ha resistito, a noi stessi e alle generazioni che verranno”.

Al Cimitero monumentale si è tenuto l’omaggio ai caduti al cippo dei Deportati e degli Internati Militari, al Campo della Gloria e alla lapide degli Ebrei deportati. Alla cerimonia in Sala Rossa sono intervenuti, oltre all’assessora Foglietta, il capogruppo del Partito Democratico Claudio Cerrato e la presidente dell’Associazione Nazionale ex Deportati Susanna Maruffi.

TOPRINO CLICK

World Lupus Day a Torino

9 – 10 maggio: GIORNATA MONDIALE DEL LUPUS – La facciata dell’ospedale Molinette di Torino e la Mole Antonelliana si illumineranno di viola

Sabato 10 maggio si svolgerà il WORLD LUPUS DAY, la Giornata mondiale del Lupus.
Si tratta di un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, per la quale ancora molto c’è da fare in termini di assistenza e di ricerca.

Per questo motivo la Reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino ospedale Molinette (diretta dal dottor Enrico Fusaro), per venerdì 9 maggio ha organizzato un evento scientifico “VascuLES”, che tratterà degli ultimi aggiornamenti relativi al Lupus ed alle Vasculiti Sistemiche, patologie molto impegnative e che hanno un forte impatto sia sul singolo paziente sia dal punto di vista sanitario e sociale.

Nella serata sempre del 9 maggio, al termine del Convegno, per celebrare in modo simbolico questa giornata, in collaborazione con il Gruppo LES italiano ODV, la facciata dell’ospedale Molinette si illuminerà di viola, il colore simbolo del LES (Lupus Eritematoso Sistemico). Sarà un modo per “fare luce” su una patologia ancora poco nota, che necessita di essere maggiormente conosciuta per migliorarne l’assistenza e per svilupparne la ricerca.

Nella serata di sabato 10 maggio per le stesse finalità, si illuminerà di viola la Mole Antonelliana

Il Lupus Eritematoso Sistemico, questo è il nome completo della malattia, abbreviato in LES, è una malattia sistemica, ovvero che interessa tutto l’organismo, di cui non si conosce ancora la causa, sebbene se ne riconosca la natura autoimmune.

Il LES presenta una prevalenza intorno ai 50 casi ogni 100.000 abitanti, il che permette di stimare che ne siano affette circa 500 persone a Torino, 1100 nella città metropolitana e 2100 nella regione Piemonte.
Il LES è una patologia prevalentemente femminile con un rapporto 9:1 tra femmine e maschi. Colpisce in particolar modo le donne in età fertile tra i 18 ed i 45 anni, ma può essere riscontrato anche nell’età infantile. Il Lupus Eritematoso Sistemico è una patologia cronica e complessa, le cui manifestazioni cliniche presentano elevata variabilità da individuo a individuo ed anche in momenti diversi della storia di uno stesso paziente. I principali bersagli sono rappresentati da cute, reni, articolazioni, sistema nervoso, cuore e dall’interessamento ematologico. La malattia si caratterizza per fasi di minore attività e fasi di riacutizzazione (i cosiddetti flares).

La diagnosi si basa sui dati clinici e sulle alterazioni di esami strumentali. Tra questi, gli esami di laboratorio evidenziano alterazioni immunologiche tipiche del LES, utili sia alla diagnosi sia nei controlli successivi per valutare l’attività della malattia.

Il trattamento del LES si pone più obiettivi:

   • evitare le riacutizzazioni tramite terapie di mantenimento;
• indurre la remissione dell’attività di malattia, nelle fasi di riattivazione;
• trattare le comorbidità e ridurre il rischio di effetti collaterali delle terapie (diabete, ipertensione, glaucoma, osteoporosi, etc);

    • migliorare la qualità della vita e consentire alla persona ammalata di realizzare tutti i progetti di vita al pari di una persona sana, tra cui il compimento regolare della gravidanza.

La terapia deve essere personalizzata su ogni paziente, anche se le raccomandazioni delle società scientifiche pongono dei punti fermi. La terapia farmacologica prevede la combinazione o l’uso sequenziale di cortisonici, farmaci immunosoppressori o immunomodulanti e dei farmaci cosiddetti antimalarici, in quanto quella fu la loro prima applicazione.

Per favorire l’approccio multidisciplinare nella cura del LES, è attiva presso la Reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino, una Lupus Clinic, nata in collaborazione e con il sostegno del Gruppo LES Italiano ODV. La prima finalità della Lupus Clinic consiste in una precoce presa in carico del paziente sin dalle prime fasi di sospetto diagnostico e quindi in tutte le fasi successive di malattia, quindi favorendo la diagnosi precoce, la gestione multidisciplinare, la collaborazione con il medico di medicina generale, garantendo l’accesso a terapie innovative e sviluppando attività di ricerca, con possibilità di poter usufruire di terapie sperimentali.