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Sei alberi di frutto al parco Mennea in ricordo di Mameli Calvino e Jole Ceruti Scurti

Anche Torino ha celebrato il 21 novembre la Giornata nazionale degli Alberi, con una serie di eventi e iniziative – coordinate e promosse dall’assessorato al Verde Pubblico della Città – su più giorni per promuovere il rispetto del patrimonio arboreo cittadino.

 

Un momento particolarmente intenso quello di ieri mattina agli Orti Urbani del parco Mennea con l’intitolazione a Jole Ceruti Scurti (ricercatrice dell’Università di Torino) ed Eva Mameli Calvino (prima donna a conseguire la libera docenza in botanica presso un’università italiana) di sei alberi di frutto antichi donati alla Città dall’associazione weTree e dal Centro di Competenza per l’Innovazione in campo Agro-Ambientale Agroinnova. Le sei piante rappresentano la restituzione dell’impatto generato dallo spettacolo Harvest prodotto da Tangram Teatro Torino e Agroinnova, messo in scena al Teatro Carignano di Torino il 17 ottobre 2022

L’assessore al Verde pubblico Francesco Tresso nel partecipare all’evento ha ringraziato gli organizzatori per aver ricordato queste due importanti figure femminili. “Trovo sia un messaggio molto forte associare il loro nome a degli alberi, che andranno a rinvigorire il patrimonio verde cittadino – ha detto l’assessore. “Un patrimonio che è particolarmente ricco – ha ricordato – ma che va tutelato e curato, anche grazie alla messa a dimora di nuovi alberi donati da aziende, cittadini o associazioni, come in questo caso. Dopo il Covid  – ha quindi sottolineato – abbiamo recuperato una dimensione più prossima, di quartiere, per le nostre vite, e abbiamo capito in maniera ancora più evidente quanto sia importante il verde, con le sue numerose funzioni, per le nostre città”.

Infermieri presi a calci e pugni dai parenti di una paziente

Al pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso due infermieri sono stati aggrediti e presi a calci e pugni da alcuni sinti, parenti di una paziente. Uno dei sanitari è stato colpito da un pugno in faccia ed entrambi hanno riportato una prognosi di sette giorni. Sono intervenuti i carabinieri ma non hanno più trovato gli  aggressori. Questi si erano lamentati del ritardo nella visita. La paziente ha lasciato di sua iniziativa il pronto soccorso.

I calendari dell’Avvento creati dagli anziani

L’attesa del Natale, la magia dei giorni che lo precedono, le luci e le decorazioni… è questo il periodo dell’anno più amato dai bambini ma non tutti possono viverlo con la spensieratezza che la loro giovane età meriterebbe.

È pensando a loro che Orpea Italia, divisione italiana del Gruppo Orpea, attore di riferimento mondiale nella presa in carico globale e nella cura delle persone fragili, ha ideato il progetto “Insieme. Aspettando il Natale.” È da tempo che gli anziani ospiti delle rsa del gruppo stanno lavorando per creare con le loro mani dei calendari dell’avvento solidali destinati ai reparti infantili degli ospedali del territorio o a piccole associazioni locali che si occupano di bimbi con difficoltà fisiche, emotive o sociali.

Quadretti natalizi, lavoretti ai ferri, portachiavi, giochini e collanine hand made… 24 caselle da aprire, 24 regali da scoprire per vivere insieme un dicembre magico all’insegna della solidarietà.

Un calendario che fa bene due volte: ai “nonni” che lo creano ai “nipoti” che lo ricevono. Gli anziani sono, e devono sentirsi, utili e preziosi per la comunità. E così il loro tempo e le loro abilità si trasformano in un messaggio d’amore per i bambini in difficoltà.

Anche Torino e provincia sono protagoniste dell’iniziativa: la Residenza Richelmy di Torino e la clinica Villa Turina Amione di San Maurizio Canavese doneranno i loro manufatti ai bambini dell’Ospedale Regina Margherita. L’rsa Casa Mia Borgaro ha scelto invece l’associazione di volontariato “Ospedale Dolce Casa ODV” che opera presso la S.C. del Presidio Ospedaliero di Ciriè (TO). La Casa Di Cura Villa di Salute di Trofarello sostiene La Collina degli Elfi di Govone (CN), un progetto dedicato alle famiglie con bambini malati di cancro che hanno ultimato le terapie e iniziato il loro percorso di recupero. Infine la Residenza Consolata di Grugliasco farà la sua donazione all’Associazione Amici di Minipuzzle di Torino, una realtà socio-sanitaria ad alta valenza riabilitativa in Piemonte rivolta a minori di età fino ai 16 anni, con diagnosi di lesione cerebrale acquisita.

 

“Insieme. Aspettando il Natale è un’iniziativa che si coniuga con altre attività svolte durante tutto l’anno nelle nostre strutture e volte all’incontro intergenerazionale tra anziani e bambini. Un fattore arricchente che ha comprovati effetti positivi per entrambe le generazioni – racconta Alessandra Taveri COO Orpea Italia – In questo caso, oltre ai benefici che i laboratori di manualità hanno di per sé si aggiunge il valore immenso della finalità del lavoro, che per i nostri ospiti è stato determinante”.

 

In Italia le RSA e le Cliniche di Orpea coinvolte nell’iniziativa sono:

–        Torino. Residenza Richelmy per Ospedale Regina Margherita di Torino.

–         San Maurizio Canavese (TO). Villa Turina Amione per Ospedale Regina Margherita di Torino.

–         Trofarello (TO) Casa Di Cura Villa di Salute per La Collina degli Elfi – Govone (CN).

–         Grugliasco (TO). Residenza Consolata per Associazione Amici di Minipuzzle di Torino.

–         Borgaro (TO) Casa Mia Borgaro per l’associazione di volontariato “Ospedale Dolce Casa ODV” che opera presso la S.C. del Presidio Ospedaliero di Ciriè (TO).

–         Venezia. Residenza Venezia per l’associazione Casa Nazareth “Amicizia” di Marghera.

–         Asti. Casa Mia Asti per il Reparto Pediatria Ospedale Cardinal Massaia di Asti.

–         Nizza Monferrato (AT). Casa Mia Rosbella per la comunità Il Piccolo Principe della Cooperativa La Strada di Costiglione d’Asti (AT).

–         Novara. Residenza Mater Dei per Associazione Casa Alessia Onlus di Novara.

–         Belgirate (VB). Residenza Arcadia per l’associazione Merlino Onlus di Lesa (NO).

–         Segrate (MI). Residenza San Felice per la Parrocchia San Giuliano di Cologno Monzese.

–         Lentate sul Seveso (MB). Villa Cenacolo per l’Istituto Comprensivo Enrico Toti- scuola dell’Infanzia di Lentate sul Seveso.

–         Verdello (BG) Casa Mia Verdello per TAU Onlus di Bergamo.

–         Sanremo (IM). Residenza Julia per Centro di aiuto alla vita A.P.S. di Sanremo.

–         Casier (TV). Casa Mia Casier per l’associazione ‘Per mio figlio’ che opera presso l’Ospedale di Treviso.

–         Maserada (TV). Residenza Tre Carpini per AILS Cooperativa della provincia di Treviso.

–         Trieste. Residenza Ad Maiores per Ospedale Burlo Garofalo di Trieste.

Torino, riapre la piscina Trecate

La piscina Trecate di via Vasile Alecsandri 29,vicino all’ospedale Martini di Torino è stata riaperta lunedì 14 novembre

Il taglio del nastro è avvenuto con l’assessore allo Sport, Mimmo Carretta, la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise,il coordinatore allo Sport Antonio Caprì.

Dopo esser stata chiusa per 3 lunghi anni causa lavori di manutenzione straordinaria e le limitazioni per la pandemia da covid, è stato
restituito un bene comune e un servizio importante alle famiglie, alle associazioni ed alle tante persone che abitano nel quartiere.
Da rimarcare il grande sforzo fatto dal comune di Torino che paga le utenze alla maggior parte degli impianti sportivi, nonostante il caro bollette che sta mettendo in ginocchio tante attività nazionali,sportive e non.
L’impianto è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle 19.30. Nella vasca da 25 metri sarà riservato uno spazio al nuoto libero. Praticare nuoto libero sarà possibile dalle 12 alle 17 e dalle 17 alle 19:30 in una corsia dedicata.

Enzo Grassano

Addio al generale Cravarezza, l’alpino che aprì il mondo militare alla città

Di Pier Franco Quaglieni 

E’ mancato dopo una breve e dolorosa malattia che non ne aveva piegato lo spirito sempre vitale, il generale di Corpo d’ Armata Franco Cravarezza .È una notizia quasi incredibile perché era un alpino con l’animo del bersagliere con un attivismo davvero irrefrenabile. Primo ed unico comandante della zona militare Nord con competenze fino al Friuli e alla Toscana, aveva reso il mondo militare torinese aperto alla città,  il circolo ufficiali un centro vivo di cultura e di vita sociale.
La commozione per la sua scomparsa mi impedisce di passare in rassegna i tanti momenti importanti della sua vita militare e civile. Voglio però almeno ricordare che creo ‘ l’Auditorium “ Vivaldi “ della Biblioteca nazionale universitaria e fece rivivere il Museo “Pietro Micca”, ma questi sono solo due aspetti della sua poliedrica figura di uomo instancabile ed appassionato. Torino sentirà la sua mancanza.Con lui è venuto meno un grande patriota di stampo risorgimentale che dedico’ anche la sua vita di scrittore a ricordare pagine di storia importanti. I suoi libri, per dirla con Croce, continueranno a parlare per lui. Lo ricordo come prezioso amico del Centro “Pannunzio” in tante occasioni nei ricordi che facemmo insieme del Duca d’Aosta , del Re Umberto II, di Carlo Casalegno, tanto per citare solo tre esempi. Era un uomo moralmente integerrimo, un vero cristiano,un padre di famiglia affettuoso. La sua umanità, il suo sentirsi alpino che coincideva con il suo altruismo generoso, la sua apertura verso tutte le cause più nobili costituiscono il tratto della sua persona. Essergli stato amico ed aver frequentato la sua casa in momenti felici è stato un grande privilegio.
L’ultima volta che ci siamo sentiti era il 4 ottobre, San Francesco. In passato ci trovavamo nella sua bella casa a festeggiare il comune onomastico. Quest’anno ebbe la gentilezza di telefonarmi e mi disse che ci saremmo rivisti il prossimo anno. Mi chiese come stavo e io usai un’espressione infelice, dicendogli “Andiamo avanti”. Poi corressi la frase, ricordando il linguaggio degli Alpini.  Non avrei mai pensato che sarebbe stata l’ultima sua telefonata e che ieri sera “e’ “andato avanti” il Generale degli Alpini Franco Cravarezza che ha servito l’Italia con dignità’, coraggio e valore .L’Esercito perde un suo comandante prestigioso, Torino uno dei suoi più insigni ed esemplari i cittadini.

Il Consiglio comunale: monitoraggio dei pronto soccorso

Sindaco e Giunta Comunale intraprenderanno un’interlocuzione periodica e continua con l’Assessorato Regionale di competenza al fine di avere un monitoraggio periodico e un continuo aggiornamento in Quarta Commissione Consiliare permanente sulle caratteristiche strutturali ed organizzative dei Pronto Soccorso generalisti cittadini, in particolare per quanto riguarda lo stato dell’edilizia sanitaria, la formazione e il fabbisogno di personale e il boarding di ricovero.

Lo chiede la mozione approvata il 21 novembre 2022 dal Consiglio Comunale di Torino all’unanimità (23 voti favorevoli su 23 consigliere e consiglieri presenti), presentata dal consiglierePietro Tuttolomondo (PD).

È un modo per avviare un’interlocuzione collaborativa con Regione Piemonte e direttori delle aziende sanitarie – come ha spiegato il proponente – e intervenire per colmare lacune importanti, che coinvolgono personale e strutture.

Nel dibattito in Sala Rossa, il consigliere PietroAbbruzzese (Torino Bellissima) ha denunciato le criticità dei Pronto Soccorso: si tratta di un problema serio, cronico – ha affermato – che riguarda in particolare le carenze di personale medico e infermieristico.

La colpa è anche del malfunzionamento della medicina territoriale e dell’organizzazione del sistema sanitario regionale – ha denunciato AnnaBorasi (PD), che ha auspicato quanto prima l’attivazione di un monitoraggio in Commissione.

Occorre più personale, inquadrato correttamente, secondo Alice Ravinale (Sinistra Ecologista): Stato e Regione Piemonte devono intervenire – ha sostenuto – per garantire il diritto alla salute, in particolare alle fasce più deboli della popolazione.

Mancano programmazione e finanziamenti appropriati – ha affermato Ivana Garione(Moderati) – per retribuire adeguatamente chi lavora nella sanità pubblica, evitando fughe nel privato.

Siamo in una situazione emergenziale – ha dichiarato Alberto Saluzzo (PD) – e molte persone scelgono di non recarsi in ospedale per le attese troppo lunghe: la Città di Torino deve essere parte attiva nel monitorare la situazione – ha concluso – per capire quali misure possano essere intraprese.

L’atto nasce dopo un anno di riunioni nella Quarta Commissione che presiedo – ha spiegato Vincenzo Camarda (PD) – e attendiamo che la Regione Piemonte intervenga ad aggiornarci, in un’ottica collaborativa.

Occorre innanzitutto conoscere i numeri precisi degli accessi – ha chiesto Silvio Viale (Lista Civica per Torino), ma non è vero che i Pronto Soccorso non funzionino, anche se il personale è sempre sotto stress e il sistema sanitario nazionale è ingolfato – ha affermato.

La Giunta Comunale – attraverso l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni – ha espresso parere favorevole alla proposta.

Contro la violenza, le iniziative di Palazzo Lascaris per il 25 Novembre

Una seduta aperta alla presenza delle autorità locali, dei Garanti regionali dei detenuti e per l’Infanzia e l’adolescenza, alla Questura e Prefettura di Torino, dei principali rappresentanti dell’associazionismo e dei sindacati, per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. È solo una delle tante iniziative che il Consiglio regionale del Piemonte intende organizzare per dedicare non solo un momento celebrativo per le troppe e continue vittime di femminicidio e di abusi sessuali, fisici e psicologici, ma anche di riflessione su quelle che sono le molteplici forme che tale violenza può assumere.

Oltre al Consiglio regionale aperto del 22 novembre, durante il quale sarà proiettato il cortometraggio “DUE”, diretto da Alessia Olivetti, l’Assemblea legislativa ed in particolare la Consulta femminile e il Comitato per i diritti umani e civili, in collaborazione con la Garante per l’Infanzia e l’adolescenza e il Difensore civico regionale, hanno previsto altri due momenti di approfondimento:

  • il 23 novembre con il convegno dal titolo “Prevenire e Difendersi dalla Violenza Digitale di Genere”, dedicato alla violenza digitale e ai reati connessi. Una fenomenologia che trova oggigiorno nuovi spazi e nuove espressioni su internet e sui social. La crescente digitalizzazione, infatti, ha fornito uno strumento facilmente accessibile attraverso il quale perpetrare molestie e violenza nei confronti delle donne, dando origine a nuovi comportamenti lesivi della dignità e del benessere delle donne. All’incontro parteciperanno, oltre ai rappresentanti istituzionali degli organismi coinvolti, anche la Divisione anticrimine Polizia di Stato, Polizia Postale e delle Comunicazioni di Piemonte e Valle d’Aosta; Centro studi di informatica giuridica (CSIG), l’Istituto ricerche economico sociali del Piemonte (IRES) e il Telefono Rosa Piemonte.
  • Un secondo incontro, dal titolo “Il diritto di essere libere” si svolgerà proprio il 25 novembre, occasione in cui si approfondirà il tema della tratta di esseri umani. Secondo i dati dell’Osservatorio regionale sull’immigrazione e sul diritti di asilo,  dal 2018 al 2020 sono stati circa 6.000 i primi contatti con potenziali vittime di tratta attraverso le unità di strada, gli sportelli, il numero verde anti-tratta e i colloqui di valutazione eseguiti su richiesta della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale e delle strutture di accoglienza per i richiedenti asilo e i rifugiati. I servizi pubblici e privati anti-tratta hanno assistito 1.367 potenziali vittime di tratta. Seguiranno ai saluti istituzionali gli interventi della Prefettura di Torino; la Coordinatrice Forum Donne Africane Italiane
  • Nella settimana dal 21 al 25 novembre, su proposta della Consulta femminile e il Comitato per i diritti umani e civili, in collaborazione con la Garante regionale per dell’infanzia e dell’adolescenza, del Difensore civico e di Agis Unione Interregionale del Piemonte e Valle d’Aosta, in alcuni cinema delle otto province piemontesi, si svolgerà la rassegna itinerante di proiezioni serali “Bambine, ragazze, donne: i diritti negati”, aperta alla cittadinanza e alle scuole. Queste le 4 pellicole che saranno proposte al pubblico: Climbing Iran; Be my voice;  Off side e La bicicletta verde.

 

Nuovo sottovia sostituisce passaggio a livello a Castelrosso

  • apre  il collegamento viario e pedonale
  • investimento complessivo 12 milioni di euro
  • prosegue il piano di soppressione dei passaggi a livello sulla linea Torino-Milano

Il passaggio a livello nella frazione di Castelrosso, a Chivasso, è stato eliminato e sostituito con un nuovo sottovia di collegamento viario e pedonale tra via San Giovanni e via San Rocco. L’apertura ufficiale del sottovia è avvenuta ieri mattina alla presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale e dei Responsabili della realizzazione delle opere.

Con un investimento complessivo di 12 milioni di euro, in collaborazione con il Comune di Chivasso, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha concluso la soppressione del secondo dei cinque attraversamenti a raso ferroviari presenti lungo la linea Torino-Milano nel comune di Chivasso.

Prosegue dunque il piano di interventi di Rfi per l’eliminazione dei passaggi a livello su tutto il territorio nazionale e piemontese.

Eliminare gli attraversamenti a raso tra strada e ferrovia vuol dire azzerare – il rischio di incidenti, oltre che favorire la regolarità della circolazione sia ferroviaria che stradale.

Per il Papa un dolce speciale firmato Albergo Etico

Il pranzo di Papa Francesco è stato servito da Albergo Etico in occasione della visita del Pontefice ad Asti, quando è stato proposto un dolce speciale.

 

In occasione della visita privata di Papa Francesco, a Portacomaro, paese di origine della sua famiglia in provincia di Asti, erano presenti domenica 20 novembre scorso, in Vescovado ad Asti, i ragazzi e le ragazze di Albergo Etico, che si sono occupati di servire il pranzo, proponendo un dolce speciale, creato per l’occasione.

La ricetta del dolce, chiamato Papalina di caffè, è stata elaborata in esclusiva per l’occasione, ideata dal maestro pasticcere Jorge Bianchini insieme allo chef Antonio De Benedetto. Si tratta di un dolce composto da una base di biscotto alla nocciola tonda gentile, in ricordo delle terra astigiana, una farcitura centrale di “dulce de leche” argentino, in ricordo delle terre del Santo Padre e una meringa a forma di papalina.

La Papalina di caffè è stata prodotta nei nuovi laboratori della pasticceria di Albergo Etico a Sondrio, in Valtellina. La linea di papalina comprende quella da caffè, da colazione, più grande, e il panettone con la papalina.

“È stata un’esperienza incredibile e un onore per i nostri ragazzi e ragazze incontrare da vicino il Papa – ha dichiarato Alex Toselli, Presidente di Albergo Etico – Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato  con professionalità a questa giornata e che hanno permesso si potesse concretizzare questa importante opportunità. È stata un’emozione che rimarrà indelebile per sempre, oltre che un’occasione di crescita”.

I ragazzi coinvolti nel pranzo sono stati Niccolò Vallese, Jessica Berta, Irene Bombara dell’Albergo Etico di Asti; Roxana Mateidell’Albergo Etico di Fenis; Giacomo Cannucciari dell’Albergo Etico di Roma; Marilù Patrizi e Daniele Berbenni dell’Albergo Etico di Sondrio.

MARA MARTELLOTTA

 

www.albergoetico.it

Screening prenatali non invasivi gratuiti: la proposta

Il provvedimento, che prevede lo stanziamento di 320 mila euro per il 2023 e di 300 mila euro per il 2024, è stato illustrato dalla prima firmataria Sara Zambaia (Lega), che ha spiegato come “la Pdl abbia il duplice scopo di normare con legge i percorsi di accesso allo screening e alla diagnosi prenatale messi a disposizione dalla Regione e di inserire il Non invasive prenatal test (Nipt) all’interno dell’Agenda di gravidanza fornita dai consultori a tutte le gestanti, che contiene l’elenco degli esami cui è possibile sottoporsi”.

“Il Nipt, – ha continuato Zambaia – non è tra gli esami contenuti nell’Agenda di gravidanza e non fa parte delle prestazioni assicurate dai Livelli essenziali di assistenza (Lea) ma è fondamentale per individuare le principali trisomie presenti all’interno del feto e non è invasivo, dal momento che consiste in un prelievo ematico da effettuarsi alla madre dopo la decima settimana di gravidanza”.

“Nello specifico – ha spiegato – qualora per le gestanti che si sottopongono al test combinato, già previsto dalla Regione, emergesse la presenza di un rischio “intermedio” (1:101 – 1:1.000), sarà data la possibilità di effettuare il Nipt e di evitare, in caso di esito negativo, il ricorso alla diagnosi invasiva. In tal modo diminuiranno non solo gli accessi alla diagnosi prenatale invasiva ma anche i casi di mancate diagnosi prenatali date dai test falsi negativi tradizionali”

Il provvedimento prevede poi la facoltà per le Aziende ospedaliere di inserire all’interno dei Punti nascita spazi informativi dedicati all’attività divulgativa delle associazioni che offrono sostegno psicologico alle gestanti e alle loro famiglie prima e dopo il parto, l’istituzione di un Tavolo permanente sullo screening e la diagnosi prenatale presso l’Assessorato competente e la clausola valutativa per assicurare al Consiglio regionale un’informazione periodica sull’attuazione della legge.

La Commissione ha stabilito che saranno relatori del provvedimento Zambaia (Lega) per la maggioranza e Francesca Frediani (M4o) e Sarah Disabato (M5s) per la minoranza.