CRONACA- Pagina 508

Torino, il preside dell’Einstein: “Occupazione violenta è squadrismo fascista”

“Sono iscritto a un partito di sinistra radicale, ma questo non è il mio metodo”

“Questo è squadrismo fascista, perchè se c’è una cosa che caratterizza questo metodo è bloccare la scuola, l’insegnamento e la cultura. Ed è quello che hanno fatto gli studenti che hanno occupato la scuola con la violenza, impedendo ai loro compagni di seguire le lezioni e poi tentando di bloccare all’interno chi voleva uscire e abbandonare l’occupazione”. Marco Michele Chiauzza, dirigente scolastico del liceo ‘Einstein’ di Torino, spiega alla Dire il suo stato d’animo dopo l’occupazione della sede di Via Bologna del liceo che dirige, e a seguito della diffusione delle immagini che stanno rimbalzando sui social. Immagini in cui si vede il braccio di un adulto, probabilmente un agente della Digos in borghese, stringersi attorno a uno degli occupanti per qualche secondo, in un momento di concitazione.

Raggiunto dalla Dire, Chiauzza spiega di non aver visto il video, e di non poterlo quindi commentare. Ma aggiunge anche che in quel momento la Digos stava permettendo a chi voleva uscire dalla scuola occupata, di dirigersi fuori dal cancello, mentre gli occupanti, stretti in un cordone, volevano bloccare le uscite.

Il dirigente racconta la vicenda dall’inizio: già nei giorni precedenti, infatti, il tentativo di occupazione degli studenti era nell’aria. Per questo il preside, lunedì, aveva concesso agli studenti uno dei tre piani dell’edificio di Via Bologna per svolgere dibattiti e assemblee, mentre al primo e al secondo piano si svolgevano regolarmente le lezioni. Ma al termine della giornata scolastica, gli studenti in assemblea non avevano voluto abbandonare gli spazi, decidendo di proseguire nella protesta, e occupando di fatto la scuola.

“gli studenti che sono rimasti all’interno hanno impedito l’accesso a docenti e personale. Così ho dovuto rivolgermi alle forze dell’ordine, con cui ero già in contatto- spiega il dirigente- la Digos mi ha detto che la procedura avrebbe previsto un dialogo con gli studenti. La proposta che gli avrebbero fatto, d’accordo con me, era appunto quella di proseguire con l’autogestione di un piano dell’istituto, in cui si sarebbero potuti svolgere incontri e lezioni, ma facendo entrare docenti e personale. Gli studenti non hanno accettato, e a quel punto due-tre agenti in borghese, che non sono mai entrati all’interno della scuola, hanno chiesto se c’era qualcuno che avrebbe voluto lasciare l’istituto. Così hanno provato a creare un varco per gli alunni che volevano uscire, tra cui un ragazzo autistico, che è riuscito a superare il cancello solo con l’intervento delle forze dell’ordine”.

Il preside spiega che in quel momento l’azione di resistenza da parte degli studenti è stata possibile “solo grazie alla presenza di giovani esterni alla scuola: i nostri interni non avrebbero la capacità di gestire questi strumenti tattici”. Chiauzza aggiunge anche che “le forze dell’ordine hanno provato a tenere aperto il cancello che altrimenti si sarebbe richiuso perchè ha una chiusura automatica. Intanto c’erano studenti che non riuscivano ad uscire e “stavano iniziando a scavalcare i cancelli”, spiega.

“Alla fine ho consegnato la chiave del cancello agli studenti occupanti, che altrimenti rischiano di rimanere chiusi all’interno, e comunicato alle famiglie che non ho più la gestione di quella sede, quindi domani gli alunni non potranno seguire le lezioni”. Secondo il preside, “la violenza è stata quella degli occupanti, che hanno spintonato e tirato per i capelli il personale, nel tentativo di occupare. Noi abbiamo tentato in tutti i modi una mediazione. E se esiste quel video, è perchè l’intenzione è quella di provocare e creare poi una mobilitazione”. Si parla già infatti di possibili altre manifestazioni e occupazioni nelle altre sedi dell’Einstein e non solo. Ma il preside dice che una mobilitazione potrebbe esserci anche da parte degli studenti contrari all’occupazione: “Su più di 1.500 studenti nei vari plessi, solo una trentina era lì questa notte, più altri trenta-quaranta esterni. Due dei quattro rappresentanti di Istituto sono arrabbiati e delusi”.

“Io ho una tessera di un partito e sono stata candidato con la sinistra radicale- commenta infine il preside- ma questo è squadrismo fascista. Forse i miei compagni non saranno d’accordo, ma questi sono metodi squadristici”.

«Agenzia DIRE»

Un nuovo auditorium nella ex caserma De Sonnaz

 

E’ stata approvata, su proposta dell’Assessore Mazzoleni, la delibera  che autorizza la realizzazione di nuovo Auditorium all’interno della ex Caserma Ettore De Sonnaz, oggi headquarter in costruzione di Reply spa, azienda leader nel settore IT da oltre 12 mila dipendenti.

Il recupero e la rifunzionalizzazione della Caserma è avvenuto in seguito alla sottoscrizione, nel 2014, di un Protocollo d’Intesa tra il Comune di Torino, il Ministero della Difesa e l’Agenzia del Demanio per la razionalizzazione e la valorizzazione di alcuni immobili militari presenti nel territorio comunale, e successivamente con l’utilizzo dello strumento dell’Accordo di Programma in variante al PRG. La Proprietà ha quindi presentato istanza per l’intervento di ristrutturazione e rimessa in funzione di tutto il complesso immobiliare secondo quanto prescritto dalla scheda normativa derivante dalla citata variante urbanistica. La società Reply ha scelto di affidare il progetto di rinascita della caserme a un primario studio di progettazione internazionale.

La proposta di delibera al Consiglio, approvata oggi in Giunta, permetterà la realizzazione di un nuovo auditorium all’interno di questo compendio. Commenta l’Assessore Paolo Mazzoleni: “Si tratta di un intervento molto interessante: una eccellenza a livello internazionale nel settore dell’innovazione digitale, che ha recuperato un importante edificio storico nel centro di Torino per farne la propria sede direzionale, si doterà di un Auditorium per la realizzazione di eventi legati al suo core business. Con questa convenzione, la Città ne permette non solo la realizzazione, ma ne dichiara l’interesse pubblico e potrà organizzare eventi a tema digital, con il supporto di un apposito comitato paritetico. Una forma innovativa di partnership pubblico/privato, che supporta l’attrazione e l’investimento sulla nostra città a partire da un realtà di primo piano, nata a Torino e che a Torino ha deciso di rimanere. “

Il nuovo Auditorium avrà 100 posti e verrà realizzato nel piano interrato dell’edificio.

Traffico di droga: assolto dopo 17 anni l’ex calciatore Padovano

Il tribunale di Torino, concluso il processo-bis, ha assolto Michele Padovano, ex calciatore di Juventus e Napoli. Fu coinvolto nel 2006 in una indagine per la quale fu accusato  di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. In primo grado erano stati chiesti  24 anni,  poi ridotti a 8 anni e 6 mesi dalla Cassazione con rinvio. Ieri l’assoluzione.

Analisi con telecamere all’infrarosso sulla “Guglielmo da Volpiano”


Il Comune controlla lo stato dell’edificio come misura precauzionale sulla sicurezza

Il settore Manutenzioni del Comune di Volpiano ha disposto alcune indagini tecniche per verificare lo stato dei solai della scuola «Guglielmo da Volpiano»; l’intervento è stato previsto come misura precauzionale per verificare la sicurezza dell’edificio, anche in seguito al violento nubifragio dell’estate scorsa che aveva danneggiato una parte del tetto. I lavori comprendono: l’osservazione all’infrarosso del solaio mediante un’analisi termografica che permette di individuare infiltrazioni attive e stati ammalorati dei laterizi e dell’intonaco, l’individuazione delle caratteristiche geometriche dei solai (larghezza e interasse dei travetti, geometria degli alleggerimenti, spessori degli strati di finitura), la battitura manuale per individuare eventuali sfondellamenti e l’affinamento tramite microfono per avere un quadro preciso della situazione. Il costo dell’intervento è di 36mila euro.

Commenta Andrea Cisotto, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Volpiano: «Avere dei luoghi pubblici sicuri è fondamentale per la nostra amministrazione, a maggior ragione per quanto riguarda le scuole, perciò abbiamo commissionato queste indagini per capire se sono necessari degli interventi».

Statale 24 “del Monginevro”, limitazioni al traffico

Anas ha programmato l’esecuzione dell’ispezione ricorrente della galleria ‘Cesana’, nell’ambito dell’omonimo territorio comunale lungo la strada statale 24 “del Monginevro”.

Per consentire lo svolgimento delle attività in sicurezza, dalle 22:00 di mercoledì 1 febbraio alle 6:00 di giovedì 2 febbraio la galleria sarà chiusa al traffico.

Durante la chiusura i veicoli con peso inferiore a 26 tonnellate saranno deviati sulla vicina ex statale 24. I mezzi con peso superiore alle 26 tonnellate potranno raggiungere la Francia percorrendo la A32 con proseguimento al Traforo del Frejus.

 

(foto di repertorio)

Torino, modelle per un giorno… in Rsa!

Non è mai troppo tardi per vivere l’emozione di un red carpet. Ieri a Torino, nella casa di riposo Richelmy di Orpea Italia, 15 ospiti hanno sfilato sul tappeto rosso davanti ad amici e parenti, sfoggiando il vestito più bello e acconciature da passerella. Età media 84 anni, tanta voglia di vivere e di sorridere. L’iniziativa nasce dallo staff di Orpea Italia, in particolare dalla oss Giuseppina della residenza torinese che, innamorata del suo lavoro, ha coinvolto lo studio di parrucchieri HC Salon di Corso Vittorio Emanuele II per fare un regalo alla anziane signore del Richelmy. Nulla è stato lasciato al caso: le hair stylist Petra e Mariateresa hanno pensato a taglio e piega ad hoc per ogni modella e le signore, più belle che mai, hanno calcato la loro prima passerella a ritmo di musica, accompagnate dallo staff della struttura.

La direttrice di Richelmy spiega: “Sono tante le iniziative che organizziamo e che coinvolgono attivamente i residenti facendoli sentire protagonisti della propria vita.. Orpea Italia è da sempre impegnata nell’accompagnare i propri ospiti in un percorso di cura, assistenza e benessere che va oltre la semplice ospitalità puntando a  favorire la realizzazione personale, valorizzando le capacità di ciascuno, le esperienze di vita e l’utilità sociale”.

Andrea, titolare di HC Salon racconta: “Siamo stati molti contenti di aderire a questa iniziativa. Con entusiasmo abbiamo accolto la possibilità di donare una coccola e un sorriso in più alle signore in rsa e devo ammettere che il risultato è stato stupefacente e la giornata è stata divertente e emozionante per tutti”.

Due muratori precipitano da 4 metri in un cantiere nel centro di Torino

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Ieri sono precipitati da quattro metri in un cantiere edile in un palazzo di piazza Vittorio Veneto  al civico 21, a Torino. I due muratori sono caduti a causa di una ringhiera che si è staccata durante i lavori di ristrutturazione di un alloggio. Le ambulanze della Croce Verde della sezione di Villastellone hanno portato i due uomini al Cto in codice rosso.

Malore a scuola, morta studentessa di 18 anni

Una ragazza, studentessa 18enne,  si è sentita male questa mattina in classe, all’Istituto “Bona” di Biella. La giovane è stata portata in ospedale in codice rosso, ma è morta poco dopo. Le sue condizioni erano parse da subito gravi. Non si hanno ancora informazioni dalle autorità sanitarie sulle possibili cause del malore. 

In Duomo i funerali di don Carlo Franco

Si sono svolti oggi in Cattedrale a Torino i funerali di  Don Carlo Franco.

Il  parroco della Basilica Cattedrale Metropolitana è deceduto nelle prime ore di sabato 28 gennaio scorso, a soli 64 anni, in seguito a una grave malattia.

Era nato il 23 febbraio 1958 a Torino ed era stato ordinato sacerdote il 7 giugno 1987. In duomo una grande partecipazione di fedeli e di autorità alla commovente cerimonia officiata dall’arcivescovo monsignor Repole.

(Foto M. Martellotta)

Sentenza Juve: “ripetuta e prolungata violazione”

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Secondo la Corte di Appello federale sul caso plusvalenze “La Juve ha commesso un illecito disciplinare sportivo, tenuto conto della gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione”. Questo è quanto  si legge nelle motivazioni della sentenza sulla società bianconera. La Juventus conferma il ricorso: “Motivazioni viziate da evidenti illogicità”