CRONACA- Pagina 502

Barriera di Milano, due arresti per droga

Gli agenti del Commissariato di P.S. Barriera Milano e Madonna di Campagna hanno tratto in arresto due cittadini marocchini sui quali gravano forti indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; uno di essi anche per resistenza a pubblico Ufficiale.

I poliziotti del Commissariato di P.S. Barriera Milano in servizio di controllo del territorio su volante, transitando in Corso Vercelli, controllano un uomo di 31 anni a bordo di monopattino, trovandolo in possesso di alcuni grammi di hashish e della somma di denaro in contante di €560, nonché di due telefoni cellulari.

Sospettando che lo stesso possa nascondere a casa ulteriore stupefacente, i poliziotti si recano presso il suo appartamento: qui vengono ritrovati 4 panetti di hashish, per un peso di circa 400 grammi, 100 grammi di cocaina, una somma di denaro pari a 430€, insieme ad un bilancino di precisione e altro materiale atto al confezionamento dello stupefacente.

Durante la perquisizione, giunge sul luogo un connazionale del primo, anch’egli dimorante nello stesso alloggio: l’uomo, 28 anni, alla vista degli operatori di polizia, si mostra agitato e pone in essere un comportamento aggressivo, spintonando uno degli agenti, al fine di evitare il controllo. Nonostante la violenta resistenza opposta, i poliziotti riescono a renderlo inoffensivo e a procedere al suo arresto sia per la resistenza che in relazione alla detenzione delle sostanze stupefacenti, rinvenute in spazi comuni.

           I procedimenti penali si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

“Intelligenze Artificiali: Possibilità Infinite, Rischi Enormi”

Symposium

Sabato 21 ottobre 2023, dalle ore 8.30 alle 17.30
Aula Magna del Campus universitario Luigi Einaudi – Lungo Dora Siena n. 100, Torino.
Il Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili promuove, in collaborazione con l’Associazione culturale Scuola di Formazione Scientifica Luigi Lagrange, il Symposium “Intelligenze Artificiali: Possibilità Infinite, Rischi Enormi”, che si svolgerà sabato 21 ottobre 2023, dalle ore 8.30 alle 17.30, presso l’Aula Magna del Campus universitario Luigi Einaudi – Lungo Dora Siena n. 100, Torino.
Questo convegno si pone l’obiettivo di esaminare l’uso dell’intelligenza artificiale in diverse aree, evidenziandone benefici e rischi.
Interverranno per i saluti istituzionali
Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale e del Comitato per i Diritti Umani e Civili
Sara Zambaia, consigliera regionale e vicepresidente del Comitato
Giampiero Leo, vicepresidente del Comitato, consigliere di indirizzo della Fondazione Crt, portavoce del coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

Grande successo per le Giornate del FAI a Sauze d’Oulx

SAUZE D’OULX – Grandi numeri per le Giornate FAI d’Autunno che si sono svolte sabato 14 e domenica 15 ottobre a Sauze d’Oulx. È stata dunque premiatissima la decisione della Delegazione del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) Valle di Susa, guidata dalla presidente Marilena Gally, di organizzare questo appuntamento a Sauze d’Oulx, offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire tre gioielli del paese: lo Chalet Mollino, la Capanna Kind e l’Ex Colonia FIAT La Torre. Il Sindaco Mauro Meneguzzi esprime la sua soddisfazione per l’evento e formula dei sentiti ringraziamenti: “Per il nostro Comune è stato un onore ospitare le Giornate FAI d’Autunno qui a Sauze d’Oulx. E ci fa enormemente piacere sapere che ben oltre 700 persone sono passate a Sauze d’Oulx per visitare i nostri gioielli, per ammirare la mostra di Amedeo Macagno “Ali per la neve” sulla storia dello sci e per assistere alla conferenza “Sciando nel tempo: campioni di ieri, di oggi e di domani” con i grandi dello sci di Sauze d’Oulx intervistati dal giornalista Beppe Gandolfo. A tutti loro va il mio ringraziamento e quello dell’Amministrazione Comunale. Un grazie particolare e di cuore va alla Delegazione del Fai Valle di Susa, alla sua Presidente Marilena Gally e agli studenti delle classi 4 TUR e 4 classico dell’IISS Des Ambrois Oulx che hanno fatto da ciceroni alla Torre, così come un grazie va ai ciceroni che hanno raccontato lo Chalet Mollino e Capanna Kind, dove abbiamo avuto l’onore di avere come ospite Albana Kind, l’erede di Adolfo il pioniere dello ski”.

Allarme bomba vicino alla sinagoga di Torino

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Nel pomeriggio di oggi in via Sant’Anselmo a Torino, nei pressi  della sinagoga di piazzetta Primo Levi si è registrato un allarme bomba. È stata trovata una borsa frigo chiusa sopra una cassetta delle lettere e sono intervenuti gli artificieri dei Carabinieri. La zona è stata isolata e i militari hanno verificato che non era un ordigno. Effettuata la bonifica l’area è stata riaperta alla viabilità.

Il tumore della prostata a basso rischio si può controllare senza intervento o radioterapia

Una vera e propria svolta per il tumore della prostata. Uno studio ha appena dimostrato che si può tenere sotto controllo il tumore della prostata a basso rischio senza necessità di intervento chirurgico o radioterapia. È stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale JAMA Network Open i risultati di START (https://start.epiclin.it/home) un ampio studio che dal 2015 ha seguito oltre 900 pazienti con una nuova diagnosi di tumore della prostata a basso rischio (che rappresentano il 10-15% di tutte le diagnosi di questo tumore), che ha coinvolto tutte le principali strutture di urologia, radioterapia ed anatomia patologica del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Lo studio, promosso dalla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, è stato coordinato dall’Epidemiologia Clinica del CPO della Città della Salute di Torino. Si tratta di uno dei rari studi condotti su un’intera rete ospedaliera regionale per offrire ai pazienti con una nuova diagnosi di tumore della prostata a basso rischio la possibilità di scegliere fra i tradizionali trattamenti radicali (chirurgia o radioterapia) ed un programma di sorveglianza attiva, basato su regolari controlli clinici, di laboratorio e, con intervalli maggiori, di tipo strumentale. La sorveglianza attiva, in assenza di segnali di aggravamento, consente di evitare del tutto un trattamento radicale o, se diventasse necessario, di ritardarlo di anni, riducendo le conseguenze negative di questi interventi sulla qualità di vita dei pazienti, a causa di disturbi della sfera sessuale, urinaria ed intestinale.
Prima dello studio START la sorveglianza attiva veniva proposta raramente, da pochi Centri, e solo a pazienti molto informati e motivati. Questa difficoltà a proporre la sorveglianza attiva dipendeva da diversi fattori, tra cui: l’incertezza sui risultati di lungo periodo, il timore di incorrere in contenziosi medico-legali, l’eterogeneità di approcci tra diversi specialisti ed una comprensibile difficoltà da parte dei pazienti nel ricevere al tempo stesso una diagnosi di tumore senza l’indicazione di un trattamento attivo.
Grazie allo studio START è stato possibile concordare tra i Centri di urologia, radioterapia ed anatomia patologica delle due regioni un protocollo comune di offerta a questi pazienti della scelta tra le diverse strategie di trattamento, come raccomandato da anni da tutte le Linee guida internazionali e nazionali, inclusa una Linea guida regionale del 2009. Il protocollo START prevedeva una chiara spiegazione della diagnosi, della prognosi e delle diverse alternative di trattamento, inclusa la sorveglianza attiva. Tutte queste informazioni sono state anche spiegate in un opuscolo consegnato ai pazienti che riassumeva in termini comprensibili i vantaggi ed i rischi delle diverse alternative per consentire una decisione ponderata.
Il risultato più rilevante dello studio è che, dopo essere stati correttamente informati, oltre l’80% dei pazienti ha optato per la sorveglianza attiva. I dati raccolti durante lo studio, che ha seguito negli anni tutti i pazienti, hanno confermato un’identica probabilità di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi tra le diverse scelte terapeutiche. Si stima che questi risultati, applicati nella pratica clinica, consentirebbero di evitare ogni anno almeno un centinaio di trattamenti radicali, e le loro conseguenze, tra le due regioni. Tra i fattori che hanno contribuito a rassicurare medici e pazienti nella scelta della sorveglianza attiva hanno avuto un ruolo importante la discussione multidisciplinare dei casi tra i diversi specialisti (in linea con l’approccio adottato dalla Rete Oncologica dei Gruppi Interdisciplinari di Cura, GIC) e la possibilità dei patologi di ciascun ospedale di chiedere conferma delle caratteristiche di basso rischio della biopsia ai colleghi più esperti su queste diagnosi di altri ospedali.
L’esperienza di START dimostra in modo evidente che iniziative di ricerca nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale sono in grado di raggiungere risultati di interesse scientifico internazionale ed al tempo stesso di contribuire al miglioramento della qualità e dell’equità dell’assistenza e la positiva collaborazione tra professionisti di diverse discipline.

Schianto fatale contro camion, morto il conducente dell’auto

Ieri sera sulla strada statale 460, a Cuorgne’, un muratore 41enne romeno di Locana, è morto in un incidente stradale. Nel violento scontro dell’auto che guidava, una Volkswagen Sharan, con un camion un tir che trasportava una ruspa, ha avuto la peggio il conducente della vettura.  È invece rimasto illeso l’uomo alla guida del camion.

Progetti e iniziative per l’autismo: in arrivo 7 milioni

Quante risorse statali sono state destinate al Piemonte dal “Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico” e del “Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico per la realizzazione di iniziative e progetti di carattere socio-assistenziale e abilitativo” e come sono state utilizzate. Questi i temi dell’interrogazione che il consigliere Domenico Rossi ha rivolto alla giunta regionale.

Il Piemonte potrà disporre di circa 7 milioni di euro per la realizzazione di progetti e iniziative a favore dell’inclusione dei soggetti con disturbo dello spettro autistico. In particolare, gli enti gestori pubblici, in accordo con le ASL di riferimento e con i Centri regionali autismo adulti e autismo minori e i Comuni interessati, dovranno presentare progettualità in co-progettazione con il Terzo Settore (con accordi territoriali) includendo anche le associazioni delle famiglie presenti sul territorio.

È quanto riportato in aula dall’assessore alle Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria Maurizio Marrone  che, rispondendo al question time,  ha specificato : “tre sono i filoni di intervento individuati:  interventi di assistenza socio sanitaria previsti dalle linee guida sui disturbi dello spettro autistico dell’Istituto Superiore di Sanità (a cui andranno 4,5 milioni di euro); progetti che si rivolgono al terzo settore per favorire l’inclusione attraverso attività sociali, sport e  tempo ricreativo (2,5 milioni di euro); interventi volti alla formazione dei nuclei familiari che assistono persone con disturbi dello spettro autistico (210 mila euro)”.

Nella co-progettazione degli interventi, al momento, sono stati coinvolti 179 enti gestori piemontesi, 73 associazioni e 80 tipologie di altri enti territoriali. Circa 20mila sono i potenziali beneficiari di tali azioni, 60mila se si includono anche i famigliari dei soggetti con disturbo dello spettro autistico.

“Colpisce la distanza tra la risposta dell’assessore e la situazione denunciata ancora ieri in IV commissione dalle associazioni dei familiari- ha ribadito il consigliere Pd Domenico Rossi – Mi auguro che le risorse stanziate dal governo servano a potenziare nella realtà i servizi per le persone che soffrono di disturbi dello spettro autistico”.

Durante i question time è stata data risposta anche di Silvio Magliano (Moderati) su Problematiche e criticità presso la stazione ferroviaria di Torino Stura e al Parcheggio Stura; di Sarah Disabato (M5S) su Quale futuro per il servizio dialisi presso il CAL di Caluso; di  Diego Sarno su Trasferimento degli anziani ospiti della Casa di Riposo Ex Infermeria Capirone di Leini; Monica Canalis (Pd) su Quali azioni per attuare l’ordine del giorno riguardante le Misure di contenimento della Peste Suina Africana e de-popolamento dei cinghiali?

Fs fermata san Luigi, al via i lavori

  • Investimento complessivo di 40 milioni di euro, finanziati con fondi PNRR
  • Verrà realizzato il capolinea della futura SFM 5

Partiti i lavori per la realizzazione della fermata di S. Luigi di Orbassano. Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha, infatti, approvato il progetto esecutivo e dato il via ai lavori per la realizzazione della nuova stazione capolinea della futura linea ferroviaria SFM5 S. Luigi di Orbassano-Torino Stura. i lavori saranno eseguiti dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese, guidato da D’Adiutorio Appalti e Costruzioni srl.

Il progetto ha un investimento complessivo di 40 milioni di euro finanziati anche con fondi PNRR. L’attivazione è prevista entro il 2026.

La nuova fermata ferroviaria San Luigi di Orbassano, funzionale anche al vicino ospedale, sarà capolinea della linea 5 del Servizio Ferroviario Metropolitano, il cui percorso si svilupperà all’interno dell’impianto di Torino Orbassano, dove si attesteranno i treni metropolitani, per poi inserirsi nel nodo di Torino e raggiungere Porta Susa e Stura.

La futura fermata, con nuovo fabbricato viaggiatori, sarà dotata di banchina a isola con sottopasso pedonale per consentire l’attraversamento dei binari, nuovi marciapiedi, accessibilità con scale e ascensori, parcheggio di interscambio con circa 400 posti auto, kiss and ride, postazioni per taxi e postazioni di ricarica elettrica.

I lavori prevedono, inoltre, l’adeguamento del sottovia stradale di collegamento con la Strada Provinciale 174.

Torino dedica un giardino a Enrico Mattei

In memoria di Enrico Mattei (1906-1962) – figura centrale nella storia italiana del secolo scorso – la Commissione Toponomastica ha approvato l’intitolazione di un giardino della Circoscrizione quattro di fronte alla piscina Franzoj tra strada antica di Collegno e via Carlo Bianco.

Nel corso della riunione presieduta da Maria Grazia Grippo a Palazzo civico è intervenuto il presidente della Circoscrizione Alberto Re in qualità di proponente della denominazione che ha ricordato l’approvazione all’unanimità di un Ordine del giorno circoscrizionale per l’intitolazione dell’area verde a Mattei.

Trentadue i voti favorevoli in Commissione Toponomastica e un voto contrario.

San Mauro in Francia per il gemellaggio con Mirande

TAVOLO DI LAVORO

Durante il fine settimana si è svolto, a Mirande, l’annuale tavolo di lavoro del comitato gemellaggi, quest’anno ospite del comune francese.
La delegazione sanmaurese era composta dall’assessora Daisy Miatton, la consigliera Germana Lionello, il responsabile del comitato, Gigi Lobino e, come componente del comitato, Martina Porrello.

Al tavolo hanno partecipato i comuni di Tubize e Korntal-Mughen, con cui Mirande ha altri gemellaggi.
I lavori si sono svolti il sabato mattina, e nel pomeriggio la delegazione ha visitato il liceo agricolo ed il museo delle belle arti di Mirande.

L’appuntamento per il 2024 a San Mauro Torinese in occasione della festa patronale.

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